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Telefonata Meloni, a Chigi indagine interna e verifica su sicurezza

Telefonata Meloni, a Chigi indagine interna e verifica su sicurezzaBletchley Park (Londra), 2 nov. (askanews) – Un’indagine interna per chiarire come sia stato possibile per il duo comico Vovan e Lexus ‘bucare’ la sicurezza di Palazzo Chigi e parlare con la premier Giorgia Meloni fingendosi il presidente della Commissione dell’Unione africana. Il giorno dopo la pubblicazione della registrazione dello scherzo telefonico, realizzato lo scorso 18 settembre, è questa la linea che emerge dalla Presidenza del Consiglio.

Dopo la nota di mercoledì, in cui l’Ufficio del consigliere diplomatico esprimeva il “rammarico” per “essere stato tratto in inganno da un impostore”, adesso si lavora per capire chi ha sbagliato, e prendere eventuali provvedimenti, e se siano stati rispettati i protocolli previsti. Protocolli, spiegano fonti a conoscenza della vicenda, che potrebbero essere aggiornati e migliorati, per evitare che simili “incidenti” si ripetano in futuro. Comunque sia – si sottolinea – anche se tratta in inganno la premier, nella sostanza, non ha detto niente di diverso da quanto affermato più volte pubblicamente. Meloni, a Bletchley Park (Londra) per partecipare al Summit sulla sicurezza nell’Intelligenza artificiale promosso da Rishi Sunak, non ha avuto contatti con i giornalisti. Da Roma ha parlato Alfredo Mantovano, sottosegretario alla Presidenza e autorità delegata per la sicurezza della Repubblica, secondo cui “il presidente del Consiglio ha capito subito” che la telefonata era un falso. Non minimizza il ministro degli Esteri e vice premier Antonio Tajani, che parla di “superficialità da parte di chi ha organizzato la telefonata e questo non deve più accadere”. Però, ribadisce, “le parole del presidente Meloni sono un chiaro segnale di conferma di quella che è la linea politica del nostro Paese: noi siamo dalla parte dell’Ucraina. A tutte le provocazioni il presidente del Consiglio ha risposto in maniera ferma. Certo che vogliamo la pace ma deve essere una pace giusta”.

Le opposizioni però non mollano la presa. “La figuraccia del team di Giorgia Meloni danneggia non tanto la presidente del Consiglio, ma la credibilità del Paese. Un peccato. Io dico alla nostra premier: Giorgia, non fare la vittima. Fatti aiutare. Perché la storia della telefonata dei due comici russi non può essere derubricata a scherzo telefonico”, dice il leader di Italia Viva Matteo Renzi. “È una figuraccia mondiale – accusa da M5s Giuseppe Conte – che mette a repentaglio la credibilità e la sicurezza dell’Italia. Parlando con i due comici russi, scopriamo che Meloni è venuta in Parlamento a mentire agli italiani, perché non è più convinta della strategia delle armi all’Ucraina. In aggiunta, c’è la codardia di chi non ha il coraggio di agire di conseguenza nei consessi internazionali. Abbiamo anche scoperto che, mentre durante i miei governi l’Italia era ascoltata e ha portato 209 miliardi a casa, a Giorgia Meloni gli altri leader neppure rispondono al telefono”. “Giorgia Meloni ha ribadito nella telefonata ‘trappola’ quanto ha sempre detto pubblicamente, anche in Parlamento. Quella telefonata mirava esattamente ad innescare polemiche per minare l’efficacia della nostra politica estera ed indebolire il ruolo dell’Italia. L’opposizione non faccia questo favore a Putin”, è l’appello del presidente di Noi Moderati Maurizio Lupi.

Meloni al summit IA: subito norme adeguate o si corrono rischi enormi

Meloni al summit IA: subito norme adeguate o si corrono rischi enormiBletchley Park, 2 nov. (askanews) – Serve un “quadro normativo adeguato” altrimenti “rischi enormi” potrebbero derivare dal considerare le applicazioni dell’Intelligenza artificiale come “zone franche senza regole”. All’AI Safety summit di Bletchley Park – luogo simbolo dove il team di Alan Turing creò la macchina per la decrittazione di Enigma – Giorgia Meloni ribadisce l’appello lanciato più volte, anche all’assemblea generale dell’Onu, per una regolamentazione del settore.

Per la presidente del Consiglio l’IA può portare “grandi opportunità” ma allo stesso tempo “enormi rischi” che comprendono, tra le altre cose, “discriminazioni, intrusioni nella nostra vita privata, fino ad arrivare ad atti criminali”, perché gli LLM-Large Language Model potrebbero essere utilizzati per “produrre armi, danni biologici a bassa tecnologia, attacchi informatici, facilitare la personalizzazione del phishing”. Quella dell’IA è una “rivoluzione”, ma rispetto a quelle del passato prefigura un mondo in cui il progresso “non ottimizza più le capacità umane, ma rischia di sostituirle”, anche per i lavori intellettuali. Non solo, questa nuova tecnologia è destinata a “incidere marcatamente sugli scenari geopolitici e sugli equilibri attuali” creando disparità tra i Paesi da cui “possono nascere tensioni, se non addirittura conflitti”.

La “priorità numero uno” è dunque fare in modo, superando la “lentezza decisionale”, che l’IA sia “incentrata sull’uomo e controllata dall’uomo” con “meccanismi di governance multilaterali” ispirati all’”algoretica”, ovvero l’etica agli algoritmi. L’Intelligenza artificiale – ha assicurato Meloni – è tra le “priorità strategiche” del governo italiano che lavora per completare il Piano Strategico Nazionale per l’IA e per costituire un “Fondo specifico per sostenere le start-up italiane che operano nel settore”. Il tema sarà anche al centro della prossima Presidenza italiana del G7″ per “favorire una governance condivisa, coinvolgendo sia il settore pubblico che quello privato”. Per Meloni è anche “molto importante” che l’IA “non crei un divario ancora più grande tra i ricchi e i poveri” e in particolare – ha detto – “siamo molto preoccupati per la classe media” che “rischia di essere cancellata”. A questo proposito, ha annunciato la premier, “durante il G7 terremo a Roma una Conferenza internazionale su Intelligenza artificiale e Lavoro, alla quale vorremmo partecipassero studiosi, manager ed esperti di tutto il mondo che avranno l’opportunità di discutere metodi, iniziative e linee guida per garantire che l’IA aiuti e non sostituisca chi lavora, migliorandone invece le condizioni e le prospettive”.

A margine dei lavori, Meloni ha avuto un incontro bilaterale con il premier inglese Rishi Sunak: i due hanno “condiviso l’impegno su come superare la crisi in Medio Oriente e l’urgenza di una gestione ordinata della questione migratoria”.

Minacce di morte a Salvini. Il vicepremier: non ci spaventano

Minacce di morte a Salvini. Il vicepremier: non ci spaventanoRoma, 2 nov. (askanews) – “‘Salvini deve morire. Firmato da una baby-gang di Milano. Sabato manifesteremo a Milano per difendere i valori dell’Occidente e censurare qualsiasi forma di violenza e antisemitismo. Chi pensa di spaventarci, come qualche baby-gang che mi ha minacciato di morte imbrattando un palazzo nella mia città, si sbaglia di grosso”. Lo scrive su facebook il vicepremier e leader della Lega Matteo Salvini postando la foto della scritta “Salvini deve morire” apparsa sulla facciata di un palazzo.

“Mi dispiace per i proprietari dell’immobile: spero che gli idioti vengano identificati e puniti facendo ripulire le scritte. Avanti, senza paura e col sorriso”, aggiunge il vicepremier.

Renzi: sì al sindaco d’Italia ma i senatori a vita non sono priorità

Renzi: sì al sindaco d’Italia ma i senatori a vita non sono prioritàRoma, 2 nov. (askanews) – Italia Viva voterà a favore di un sistema che introduce il “sindaco d’Italia” ma è scettica sull’abolizione dei senatori a vita. Lo scrive Matteo Renzi nella sua enews.

“Attendiamo di vedere che cosa ha messo la Casellati nel disegno di legge costituzionale sulle riforme. Se ci sarà un sistema simile al Sindaco d’Italia noi voteremo sì. Non cambiamo idea per fare un dispetto a Meloni. Noi non tradiamo gli elettori del Terzo Polo che il 25 settembre hanno votato per l’elezione diretta del premier”. Aggiunge Renzi: “A chi dice: ma così potrebbe essere eletto un Salvini o un Di Maio, rispondo: si chiama democrazia. Se eleggete un Sindaco incapace, dopo cinque anni lo cambiate. Ma l’idea che si debba evitare di eleggere qualcuno perché la maggioranza potrebbe scegliere un populista significa rifiutare il concetto stesso di democrazia. Ovviamente se la maggioranza fa una proposta semplice, noi ci siamo”.

“Ma – sottolinea – spero che la maggioranza non faccia pasticci ingarbugliando una riforma che è semplice. Leggo che vogliono eliminare i senatori a vita. Si può discutere di tutto, per carità, noi stessi siamo sempre stati aperti a parlarne. Ma davvero oggi è la priorità mandare a casa Liliana Segre per tenere Claudio Lotito? Concentriamoci sull’elezione diretta del Premier: quella sì che sarebbe la svolta per l’Italia”.

Meloni vede Sunak: focus su Medio Oriente e gestione imigrazione

Meloni vede Sunak: focus su Medio Oriente e gestione imigrazioneBletchley Park, 2 nov. (askanews) – La presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha avuto questa mattina un incontro bilaterale con il primo ministro britannico Rishi Sunak, a margine del vertice sulla sicurezza dell’intelligenza artificiale in corso a Bletchley Park, nel Regno Unito.

I due leader – informa Palazzo Chigi – hanno discusso delle principali tematiche bilaterali e internazionali. Hanno, in particolare, “condiviso l’impegno su come superare la grave crisi in Medio Oriente e l’urgenza di una gestione ordinata della questione migratoria”. Meloni ha confermato, inoltre, che l’Intelligenza artificiale sarà uno dei temi al centro della Presidenza italiana del G7 del prossimo anno.

IA, Meloni: enormi rischi, da produzione armi ad attacchi hacker

IA, Meloni: enormi rischi, da produzione armi ad attacchi hackerBletchley Park, 2 nov. (askanews) – Le applicazioni dell’intelligenza artificiale possono portare “grandi opportunità” in molti campi ma anche “enormi rischi” con meccanismi decisionali “opachi”, “discriminazioni e intrusioni” nella vita privata, fino ad arrivare ad “atti criminali”, perché gli LLM-Large Language Model potrebbero essere utilizzati per “produrre armi, danni biologici a bassa tecnologia, attacchi informatici, facilitare la personalizzazione del phishing”. Lo ha detto, secondo quanto si apprende, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, intervenendo all’AI Safety summit in corso a Bletchley Park.

Per la premier si tratta di una “nuova frontiera” del progresso che però “per la prima volta” rischia “seriamente” di mettere a repentaglio il principio stesso della “centralità dell’uomo”. Infatti, rispetto alle rivoluzioni del passato, essa “prefigura un mondo in cui il progresso non ottimizza più le capacità umane, ma rischia di sostituirle”. E se in passato questa sostituzione riguardava soprattutto il “lavoro fisico” ora è l’intelletto che rischia di essere sostituito, impattando anche sui lavoratori “altamente qualificati”.

Meloni: al lavoro per completare il Piano strategico nazionale per l’intelligenza artificiale

Meloni: al lavoro per completare il Piano strategico nazionale per l’intelligenza artificialeBletchley Park, 2 nov. (askanews) – L’Intelligenza artificiale è tra le “priorità strategiche” dell’agenda del governo italiano che sta lavorando per “completare” il Piano strategico nazionale per l’IA. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, intervenendo all’Ai Safety summit a Bletchley Park.

Meloni ha anche annunciato la costituzione di un “Fondo specifico per sostenere le start-up italiane che operano nel settore” ricordando che sono già stati istituiti comitati per studiare l’impatto nei vari settori. L’Italia – ha detto ancora – sostiene e collabora con l’Unione Europea verso l’approvazione dell’Artificial Intelligence Act, con il quale l’Unione Europea si è assunta responsabilmente il compito di garantire un “uso attento del bene pubblico” ed evitare “usi distorti” a fini commerciali o di sicurezza.

IA, Meloni: al lavoro per completare Piano strategico Italia

IA, Meloni: al lavoro per completare Piano strategico ItaliaBletchley Park, 2 nov. (askanews) – L’Intelligenza artificiale è tra le “priorità strategiche” dell’agenda del governo italiano che sta lavorando per “completare” il Piano strategico nazionale per l’IA. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, intervenendo all’Ai Safety summit a Bletchley Park.

Meloni ha anche annunciato la costituzione di un “Fondo specifico per sostenere le start-up italiane che operano nel settore” ricordando che sono già stati istituiti comitati per studiare l’impatto nei vari settori. L’Italia – ha detto ancora – sostiene e collabora con l’Unione Europea verso l’approvazione dell’Artificial Intelligence Act, con il quale l’Unione Europea si è assunta responsabilmente il compito di garantire un “uso attento del bene pubblico” ed evitare “usi distorti” a fini commerciali o di sicurezza.

Piano Mattei, domani in Consiglio dei ministri il decreto legge che delinea strategie e governance

Piano Mattei, domani in Consiglio dei ministri il decreto legge che delinea strategie e governanceRoma, 2 nov. (askanews) – Il cosiddetto Piano Mattei approda domani, salvo sorprese, in Consiglio di ministri. Un decreto legge con cui il governo Meloni vuole sottolineare l’urgenza di dare concretezza, definendo strategie e governance, alla collaborazione annunciata nei mesi scorsi tra Italia e Stati del Continente africano. Una collaborazione che punta, secondo quanto si legge in una bozza del dl, da una parte a “promuovere lo sviluppo economico e sociale” dell’Africa e dall’altra a “prevenire le cause profonde delle migrazioni irregolari” su cui la Premier è tornata ieri nella telefonata-tranello dei due comici russi criticando anche l’inazione dell’Ue.

Il Piano, secondo quanto si legge, guarda al “coordinamento” delle iniziative, oltreché pubbliche, “private, anche finanziate o garantite dallo Stato italiano, rivolte a Stati del Continente africano” e mira a inserirsi nella “più ampia strategia italiana di tutela e promozione della sicurezza nazionale in tutte le sue dimensioni, inclusa quella economica, energetica, climatica, alimentare e del contrasto ai flussi migratori irregolari”. Il Piano Mattei avrà durata quadriennale e potrà essere aggiornato anche prima della scadenza. Tra gli ambiti di intervento fa riferimento ai seguenti settori: “cooperazione allo sviluppo, promozione delle esportazioni e degli investimenti, istruzione e formazione professionale, ricerca e innovazione, salute, agricoltura e sicurezza alimentare, approvvigionamento e sfruttamento sostenibile delle risorse naturali, incluse quelle idriche ed energetiche, tutela dell’ambiente e adattamento ai cambiamenti climatici, ammodernamento e potenziamento delle infrastrutture anche digitali, valorizzazione e sviluppo del partenariato energetico anche nell’ambito delle fonti rinnovabili, sostegno all’imprenditoria e in particolare a quella giovanile e femminile, promozione dell’occupazione, prevenzione e contrasto dell’immigrazione irregolare”.

Viene istituita una cabina di regia “presieduta dal Presidente del Consiglio dei ministri e composta dal ministro degli Affari esteri e della cooperazione internazionale, con funzioni di vicepresidente, e dagli altri ministri, dal Presidente della Conferenza delle regioni e delle province autonome, dal direttore dell’Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo, dai presidenti dell’ICE-Agenzia italiana per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, della Cdp e della società Sace”. Della cabina di regia, che sarà convocata e presieduta dal vicepresidente su delega del premier, faranno pure parte “rappresentanti di imprese a partecipazione pubblica, del sistema dell’università e della ricerca, della società civile e del terzo settore, rappresentanti di enti pubblici o privati, esperti nelle materie trattate, individuati con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, adottato entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto”.

Meloni: autonomia differenziata di pari passo con premierato

Meloni: autonomia differenziata di pari passo con premieratoRoma, 2 nov. (askanews) – “L’autonomia differenziata cammina di pari passo con il premierato, le due cose si tengono insieme”. Lo dice Giorgia Meloni a Bruno Vespa per il libro ‘Il rancore e la speranza’ (in uscita mercoledì 8 novembre) da Mondadori Rai Libri.

“Oggi il grande vulnus è dato dal fatto che le Regioni hanno un’autorevolezza e una stabilità che mancano al governo centrale, perché il presidente del Consiglio non è eletto direttamente. Se vuoi dare ulteriori poteri alle regioni virtuose, devi avere i giusti contrappesi. Noi potremo trasferire altre risorse e competenze nel rapporto bilaterale con le regioni che lo meritano, a patto di non togliere nulla alle altre. Perciò è indispensabile stabilire la soglia dei servizi essenziali sotto la quale nessuna regione può andare”, ha spiegato la premier. E sulle proteste delle regioni meridionali che dicono di essere penalizzate Meloni ha detto di non essere “stupita che le prime a scagliarsi siano quelle in fondo alla classifica della capacità di spendere i fondi europei di coesione”.