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Gaza,Schlein: i 27 leader Ue devono chiedere pausa umanitaria

Gaza,Schlein: i 27 leader Ue devono chiedere pausa umanitariaBruxelles, 26 ott. (askanews) – “Il nostro auspicio, come ho chiarito ieri in aula nel mio intervento” al Parlamento italiano, “è che così come il Parlamento chiede con forza una pausa umanitaria che permetta di far arrivare tutto l’aiuto umanitario necessario alla popolazione di Gaza, anche il leader europei nella loro discussione possano addivenire alla stessa posizione. Quindi noi esprimiamo questo auspicio fortemente. Ne discuteremo anche ora al pre-vertice socialista”. Lo ha affermato oggi a Bruxelles la segretaria del Pd Elly Schlein, parlando con la stampa a margine della riunione dei vertici dei partiti socialisti dell’Ue, in vista del Consiglio europeo di oggi e domani nella capitale belga.

“L’ho chiarito anche ieri: non è possibile – ha continuato Schlein – vedere colpiti obiettivi come scuole, ospedali, chiese; bisogna che ci siano delle ‘safe zone’, e che ci sia una vera sicurezza, garantita per tutti i civili, che non possono diventare ulteriori vittime di questo conflitto”. “Così, mentre lavoriamo per evitare una escalation, un allargamento del conflitto, la priorità è senz’altro quella umanitaria, di garantire tutti gli aiuti, i corridoi umanitari, e naturalmente la sicurezza della popolazione, particolarmente nella situazione drammatica di Gaza dove le vittime sono già troppe”, ha concluso la segretaria del Pd.

Meloni a Bruxelles chiede un ruolo Ue per l’accesso umanitario a Gaza

Meloni a Bruxelles chiede un ruolo Ue per l’accesso umanitario a GazaBruxelles, 26 ott. (askanews) – L’Unione europea assuma un ruolo di “primo piano” nel garantire l’accesso umanitario nella stiscia di Gaza. E’ questa una delle proposte dell’Italia che la presidente del Consiglio Giorgia Meloni rappresenterà nel Consiglio europeo che si apre oggi a Bruxelles.

Sulla crisi i capi di Stato e di governo dell’Ue hanno già espresso la propria posizione, con la dichiarazione adottata lo scorso 15 ottobre, nella quale hanno condannato con la “massima fermezza” gli attacchi terroristici perpetrati da Hamas; hanno esortato a liberare gli ostaggi; hanno sottolineato il diritto di Israele di difendersi nel rispetto del diritto internazionale e l’importanza di garantire, in ogni momento, la protezione di tutti i civili in linea con il diritto internazionale umanitario. Per L’Italia l’accesso umanitario, sottolineano fonti diplomatiche, è “obiettivo indispensabile” per evitare ulteriori sofferenze alla popolazione civile ma va assicurato che tale assistenza umanitaria non sia sfruttata dalle organizzazioni terroristiche per alimentare le proprie attività. Il Governo italiano, inoltre, confermerà la necessità di continuare a sostenere con convinzione il popolo ucraino: non è questo – è il pensiero di Meloni – il momento di diminuire l’impegno ma di rafforzarlo il più possibile in vista dell’imminente inverno. L’Italia, insieme ai suoi partner europei ed internazionali, continua a lavorare per costruire un ampio sostegno per una pace giusta e duratura e per i principi e gli obiettivi della Formula di Pace proposta da parte ucraina con l’obiettivo di arrivare ad un Vertice Globale sulla Pace. L’obiettivo è anche la definizione delle future garanzie di sicurezza per cui l’Alto Rappresentante dovrebbe presentare una proposta in vista del Consiglio Europeo di dicembre che sarà anche chiamato ad esprimersi sull’apertura dei negoziati di adesione sulla base del rapporto allargamento che la Commissione pubblicherà tra fine ottobre e inizio novembre. Dal punto di vista finanziario, i fondi necessari a tale sostegno dovranno essere assicurati nell’ambito della revisione del bilancio pluriennale 2021-2027, sulla quale ci si attende un’intesa entro la fine dell’anno, in una logica di pacchetto, che preveda anche nuove risorse per lo sviluppo dei partenariati con i Paesi del Vicinato Sud e dell’Africa, in particolare con quelli di origine e transito dei migranti, e l’efficace attuazione del nuovo Patto Asilo e Migrazione, con particolare riferimento all’esigenze dei Paesi di primo arrivo dei migranti; promuovere l’autonomia strategica dell’UE e la doppia transizione, assicurando finanziamenti agli investimenti UE in settori altamente tecnologici, sia attraverso una più flessibile mobilitazione dei fondi già disponibili sia mediante risorse aggiuntive, nella prospettiva di un Fondo sovrano europeo: in questa direzione va la nuova piattaforma STEP, che incentiva i progetti nei settori critici (deep-tech, clean-tech e bio-tech) e contribuisce a ripristinare parità di condizioni nel mercato unico a fronte della decisione di allentare le norme sugli aiuti di Stato, una scelta che mette inevitabilmente in una condizione di vantaggio gli Stati membri che dispongono di una più ampia capacità fiscale.

In questa prima discussione a livello di Capi di Stato e di Governo, l’obiettivo del presidente Michel è che i leader si esprimano sulle proprie priorità di finanziamento ed indichino le relative fonti. Non è prevista una discussione in dettaglio né il raggiungimento di un’intesa. Il negoziato proseguirà nelle prossime settimane a livello consiliare per tornare all’attenzione dei leader al Consiglio Europeo di dicembre. In tema migratorio, si sottolinea, l’Italia ha accolto con “viva soddisfazione” la lettera della presidente von der Leyen sull’attuazione dell’approccio multidimensionale al tema migratorio concordato al Consiglio Europeo straordinario di febbraio che fornisce ai leader indicazioni sui filoni di lavoro su cui concentrarsi nel contrasto all’immigrazione illegale, anche sulla base di quanto emerso negli incontri avuti dal Presidente Meloni a margine del Vertice MED9 di Malta e del Vertice della Comunità Europea di Granada. “La lettera – spiegano le fonti – testimonia il forte impegno dell’esecutivo Ue nell’attuazione pratica di quanto deciso secondo un approccio di chiara ispirazione italiana nell’identificazione delle priorità”, sia con riferimento allo sviluppo economico dei Paesi di origine e transito (forte accento è posto sul modello dei partenariati globali e sul concetto di “partnership” con l’Africa) sia al contrasto alla migrazione illegale (rimpatri, controllo dei confini, incluso il rafforzamento dell’operazione Irini e la lotta ai trafficanti di esseri umani).

A proposito della questione dell’immigrazione illegale, l’Italia evidenzierà anche i rischi per la sicurezza che questo fenomeno può portare con sé, ancora di più nell’attuale scenario, come dimostra il ricomparire dei ‘lupi solitari’. La stessa presidente Von der Leyen ha annunciato, tra l’altro, un provvedimento imminente per rafforzare il quadro giuridico e le politiche europee di contrasto al traffico di esseri umani. L’Italia sosterrà quindi la necessità di integrare il Quadro finanziario pluriennale 2021-2027 con adeguati stanziamenti aggiuntivi per le politiche migratorie, sia quelle di contrasto ai flussi irregolari, sia quelle di cooperazione con i Paesi di origine e di transito dei flussi, con l’obiettivo di dare corpo allo spirito della conferenza di Roma e di rafforzare la proposta italiana di un Piano Mattei per l’Africa. Allo stesso tempo, l’Italia ritiene che la doppia transizione, verde e digitale, debba essere impostata su valutazioni d’impatto ampie e affidabili, su criteri di “gradualità” e di “sostenibilità economica e sociale”, sul principio di “neutralità tecnologica” e su strumenti finanziari di incentivazione e di accompagnamento per le imprese e per i cittadini. In questo quadro si inserisce il dibattito sulla revisione delle regole fiscali europee, un tema non formalmente in agenda in questo Consiglio, perché ancora in discussione al livello dei ministri dell’economia ma sui cui resta necessario adottare la revisione entro la fine dell’anno. Per Meloni computare, nei parametri deficit-Pil, gli investimenti che vengono promossi anche da Bruxelles, sembra un “controsenso” che “rischia di minare proprio gli obiettivi di sostenibilità e di sicurezza” e per questo continua a sostenere la necessità di scorporare, in tutto o in parte, queste voci.

L’agenda prevede, nel pomeriggio di oggi, la discussione su Ucraina, bilancio 2021-2027, Medio Oriente, politica estera; domani, a partire dalle 9, su immigrazione ed economia. Al termine si riunirà anche l’Eurosummit.

Manovra, M5s: Salvini contro quota 104, forse in cdm dormiva

Manovra, M5s: Salvini contro quota 104, forse in cdm dormivaMilano, 26 ott. (askanews) – “Salvini non finisce mai di stupire. Oggi riempie i giornali con la sua contrarietà alle norme sulle pensioni inserite in legge di Bilancio. Parliamo di un ministro che era in Cdm quando si votava la stessa Manovra, pertanto viene da credere che in quel momento stesse dormendo beatamente”. Lo affermano in una nota i senatori del M5S in X commissione Orfeo Mazzella (capogruppo), Barbara Guidolin ed Elisa Pirro.

“Le bozze circolate in questi giorni sconfessano anni di propaganda della Lega e, più in generale, di tutto il centrodestra. Non solo non c’è l’abolizione della legge Fornero, che è ancora viva e vegeta, ma dal prossimo anno – aggiungono – andare in pensione anticipata sarà pressoché impossibile, soprattutto per le lavoratrici dopo l’ennesimo intervento gravemente peggiorativo di Opzione donna. Se gli è rimasto un briciolo di dignità lo usino per chiedere scusa agli elettori”.

Manovra, Lollobrigida: emendamenti Fi? Si discuterà con serenità

Manovra, Lollobrigida: emendamenti Fi? Si discuterà con serenitàGenova, 26 ott. (askanews) – “La manovra va in Parlamento dove ci saranno tutti gli spazi per poter discutere, come è normale che sia. Le forze politiche hanno la possibilità di proporre. E’ evidente che c’è una fase nella quale la proposta può diventare immediatamente un’azione, oppure si può programmare di realizzarla in condizioni economiche migliori. Si discuterà con grande serenità come avviene dall’inizio del mandato del centrodestra”. Lo ha detto il ministro dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare Francesco Lollobrigida, rispondendo, a margine dell’assemblea annuale dell’Anci, ad un giornalista che gli chiedeva se i tempi per il via libera alla manovra potrebbero allungarsi a seguito delle dichiarazioni del vicepremier Antonio Tajani che non esclude che Forza Italia possa presentare degli emendamenti sulla cedolare secca.

Conte: con Pd andiamo avanti senza nascondere differenze

Conte: con Pd andiamo avanti senza nascondere differenzeRoma, 26 ott. (askanews) – “Io più che di campo largo parlo di campo giusto. A Foggia sono stato molto contento perché un comune che è stato sciolto per infiltrazione mafiosa con una maggioranza di centrodestra – e lì c’è la quarta mafia – era importante che avesse una svolta completa rispetto alle incrostrazioni del passato”. Lo ha detto il presidente M5s Giuseppe Conte intervistato al Salone della Giustizia.

Con Schlein “andiamo avanti non nascondendo differenze, ci si confronta, c’è un dialogo, io non ho mai nascosto che sul conflitto ucraino noi abbiamo una visione diversa, secondo noi impostare un negoziato di pace costa più coraggio che continuare ad inviare armanenti, se l’avessimo fatto forse oggi potevamo tutelare meglio la popolazione”.

Schlein: evitare escalation, vittime palestinesi non valgono meno

Schlein: evitare escalation, vittime palestinesi non valgono menoRoma, 25 ott. (askanews) – Bisogna “evitare un’escalation in Medio Oriente” e per riuscirci è necessario che anche la reazione di Israele “rispetti pienamente il diritto internazionale”. Lo ha detto la segretaria Pd Elly Schlein pronunciando alla Camera la dichiarazione di voto al termine del dibattito sul Consiglio europeo di domani. “Dobbiamo impegnarci affinché prevalga il dialogo e non l’odio. Ripudiare la guerra ma pure la polarizzazione che guerre portano con sé”.

Dunque, “chiediamo la liberazione degli ostaggi senza condizioni, non ci può esser alcuna ambiguità nella condanna dell’azione terroristica di Hamas”. Ma, al tempo stesso, bisogna “insistere perché il diritto di Israele ad esistere rispetti pienamente il diritto internazionale. Si deve combattere l’antisemitismo in ogni sua forma, come i cori di qualche giorno fa a Milano, e contrastare chi soffia sulla retorica pericolosa di uno scontro di civiltà, rifiutare l’islamofobia”. Insomma, è fondamentale “battersi perché non passi l’equazione tra Hamas e popolo palestinese, che sarebbe un errore oltre che favore ad Hamas”. Per la Schlein “Hamas va isolata nel popolo palestinese e in tutto il mondo arabo con ogni canale diplomatico. Bisogna evitare in ogni modo l’escalation e allargamento di questo conflitto”. Servono “Aiuti aumanitari affinché non vi sia un disastro umanitario nella striscia di Gaza, che già da anni viveva situazione devastante. Non è possibile che si colpiscano scuole, ospedali… Non è accettabile che stiano finendo l’acqua”.

Ha sottolineato la leader Pd: “Le vittime palestinesi non valgono meno, colpire Hamas non può significare punire collettivamente la popolazione palestinese. In una democrazia c’è un confine netto tra giustizia e vendetta che non va superato mai”. E “l’unica soluzione è la formula ‘Due popoli, due stati’, colpevolmente abbandonata negli ultimi anni. L’allargamento degli insediamenti israeliani in Cisgiordania e continuo lancio di missili su Israele hanno allontanato la prospettiva di pace”.

Tajani: l’Italia è impegnata per una de-escalation in Medioriente

Tajani: l’Italia è impegnata per una de-escalation in MediorienteGenova, 25 ott. (askanews) – “Siamo fortemente impegnati perché ci sia una de-escalation in Medio Oriente. Lavoriamo perché non ci sia un coinvolgimento di Libano e Iran, lavoriamo per la liberazione degli ostaggi, anche se tre italiani sono purtroppo morti, e lavoriamo perché si possa anche permettere ai 14 italiani che sono nella Striscia di Gaza di uscire dal valico di Rafah per essere accompagnati al Cairo e poi tornare in Italia. Queste sono le nostre priorità”. Lo ha detto il ministro degli Affari Esteri Antonio Tajani, a margine dell’assemblea annuale dell’Anci a Genova.

Meloni: chiedere il cessate fuoco significa dire che Hamas resta

Meloni: chiedere il cessate fuoco significa dire che Hamas restaMilano, 25 ott. (askanews) – “Quando si dice cessate il fuoco, si dice anche che Hamas rimane lì… Si dice anche che domani può accadere di nuovo, si dice che potrebbero esserci altri civili innocenti che muoiono, e che Israele non ha poi così tanto il diritto di difendersi…”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, nella replica al dibattito della Camera sulle sue comunicazioni in vista del Consiglio europeo.

Meloni risponde in particolare al verde Angelo Bonelli, citando un proverbio che dice che “la verità viene sempre dopo il ‘ma’. Condanniamo tutti Hamas, ‘ma’…”. Per la presidente del Consiglio “i civili sono civili di qualunque nazionalità siano o in qualunque terra vivano. La differenza tra Hamas e uno Stato è che lo Stato non fa vendetta, sta nel diritto internazionale. Ma è purtroppo un tema molto spinoso. Perché? Nella striscia di Gaza vivono circa 2 milioni di persone, e i miliziani di Hamas si nascondono sotto terra. Questa è la ragione per cui Israele ha chiesto di evacuare i civili. Perché è oggettivamente difficile targetizzare sui terroristi senza danni collaterali”. Ma bisogna “trovare un equilibrio col diritto di Israele a difendersi”.

M.O., Meloni: conflitto può allargarsi e diventare slavina

M.O., Meloni: conflitto può allargarsi e diventare slavinaMilano, 25 ott. (askanews) – “Quello che sta accadendo in Medio Oriente può diventare una slavina, può allargarsi e disegnare scenari per noi inimmaginabili”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, nella replica al dibattito della Camera sulle comunicazioni in vista del COnsiglio Europeo, sottolineando come la situazione sia “oggettivamente molto complessa”, una gravità “colta da molti ma non da tutti”.

Tra i molti Meloni cita il deputato Pd Enzo Amendola, intervenuto nel dibattito: “Ho condiviso molte cose di quelle dette da Amendola, l’aver colto la gravità di quello che sta accadendo e la gravità che ognuno di noi sente sulle spalle a ogni parola, a ogni gesto, a ogni telefonata”.

Marina Berlusconi: retroscena inventati di sana pianta, stimo Meloni

Marina Berlusconi: retroscena inventati di sana pianta, stimo MeloniRoma, 25 ott. (askanews) – “In questi giorni ho letto e sentito di tutto: retroscena inventati di sana pianta, ricostruzioni totalmente prive di senso logico e spesso anche contraddittorie. La verità è una sola: stimo molto Giorgia Meloni. La trovo capace, coerente, concreta. La apprezzo sul piano politico e la apprezzo molto anche come donna, ancor più in questi giorni”. Lo dichiara Marina Berlusconi, presidente di Fininvest e Mondadori, a Bruno Vespa per il libro “Il rancore e la speranza” in uscita per Mondadori/Rai Libri a inizio novembre.