Migranti, Mattarella: fenomeno epocale, serve visione ampio respiroRoma, 24 ott. (askanews) – Nei confronti dei “flussi migratori di dimensioni non previste ciascuno deve fare al meglio la sua parte, sapendo che le politiche di mitigazione delle calamità devono essere accompagnate da adeguate politiche di prevenzione, così come è necessario dotarsi di visioni di ampio respiro per affrontare fenomeni epocali come le migrazioni, con cui ci si confronta ormai da anni”. Lo ha ribadito il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, nel suo intervento all’assemblea dell’Anci a Genova riferendosi al difficile compito rivestito dai Comuni, ai quali “è chiesto, spesso, di intervenire come pronto soccorso, di decidere in fretta, senza avere certezza delle risorse necessarie ad affrontare le emergenze”.
Pnrr, Meloni: il ruolo dei Comuni è decisivo, il governo vi è riconoscenteRoma, 24 ott. (askanews) – “I Comuni sono i soggetti attuatori di una molteplicità di interventi che valgono complessivamente 40 miliardi, una quota molto consistente del Pnrr che richiede ai Comuni umo sforzo non indifferente, anche per le criticità e gli ostacoli emersi nella fase di attuazione, e mettere a terra gli interventi non è stato una sfida facile per nessuno”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni in collegamento video all’inaugurazione della 40esima assemblea annuale dell’Anci a Genova.
“Se siamo riusciti a ottenere risultati importanti – ha sottolineato la premier – lo dobbiamo soprattutto al lavoro che abbiamo portato avanti insieme, il ruolo dei Comuni è stato un ruolo decisivo, il governo vi è assolutamente riconoscente”.
L’Italia teme un conflitto lungo, Tajani: “14 gli italiani a Gaza”Roma, 24 ott. (askanews) – L’esercito israeliano è “pronto e determinato” per la prossima fase della guerra ed è in attesa di istruzioni politiche. Nessuna speranza di tregua a breve termine, dunque, neppure per agevolare la già difficile trattativa in corso per il rilascio degli ostaggi in mano ad Hamas, mediata da Stati Uniti, Qatar ed Egitto. Non lascia spazio a dubbi di sorta il portavoce delle Forze armate dello Stato ebraico, Daniel Hagari, che prevede “settimane di combattimenti”, proprio mentre fonti governative israeliane indicano che l’attesa operazione di terra a Gaza potrebbe essere rinviata di qualche giorno. E una guerra “non brevissima” si attende anche il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani, la cui priorità resta “portare in salvo gli ostaggi”. Sono 14 gli italiani a Gaza, mentre al confine con il Libano c’è ancora “un gruppo di connazionali abbastanza consistente”. E’ “uno dei luoghi bersagliati da Hezbollah”, ha precisato il ministro, che ha indicato in circa 18.000 i connazionali presenti in Israele, “che vedono passare razzi e missili sulle loro teste”.
Tajani ha discusso con alcuni di loro durante una riunione all’Unità di crisi della Farnesina, e in due diversi interventi a Sky e Radio Uno ha sottolineato che “bisogna fare di tutto perché l’Iran e il Libano siano tenuti fuori” dal conflitto. Le minacce di Teheran e gli sporadici attacchi di Hezbollah sono al momento solo dei “segnali politici” di “sostegno” ad Hamas, ma “non ancora una dichiarazione di guerra”, ha spiegato il titolare della Farnesina. Con il movimento sciita libanese in particolare si resta nell’ambito di “attacchi e risposte proporzionate”, che comunque destano “preoccupazione” e impongono di “mantenere l’attenzione alta”. Saranno poi le Nazioni Unite, eventualmente, a decidere se cambiare le regole d’ingaggio dei militari di Unifil, in caso di ulteriore e pericoloso allargamento del conflitto. Nella notte, intanto, Israele ha continuato a bombardare i suoi obiettivi nella Striscia, colpendo oltre 400 postazioni di Hamas, facendo almeno 140 vittime e “centinaia di feriti”, con “decine di abitazioni distrutte”. Negli ultimi giorni, l’esercito israeliano ha intensificato i suoi attacchi contro questa enclave palestinese di 362 km2, dove sono ammassati 2,4 milioni di palestinesi; un assedio che li sta privando di cibo, acqua ed elettricità almeno dal 9 ottobre scorso, 48 ore dopo il brutale attacco di Hamas allo Stato ebraico. Gli aiuti internazionali hanno cominciato ad arrivare sabato, attraverso l’Egitto, con una cinquantina di camion carichi di beni di prima necessità. Troppo pochi per l’Onu, secondo cui ne servirebbero almeno 100 al giorno.
Anche gli italiani bloccati nell’area hanno ricevuto “qualcosa da mangiare e da bere”, ha precisato Tajani, che ha parlato di “7 connazionali” presenti nella Striscia, assieme ad “altri 7 con doppia cittadinanza italo-palestinese e 4-5 familiari con passaporto solo palestinese, soprattutto bambini”. “Solo un’italiana vuole rimanere” a Gaza, “perché è un’operatrice della Croce Rossa e lo ritiene un suo dovere”, ha detto il ministro. Ciò che continua a mancare nella Striscia, invece, è il carburante. Israele ne impedisce la consegna per timore che possa essere sottratto da Hamas e utilizzato per alimentare i lanci di razzi contro lo Stato ebraico. “Quel poco che è stato consegnato lo hanno già rubato”, ha fatto sapere il governo. E mentre la guerra prosegue, la diplomazia internazionale continua a muoversi per impedire un’ulteriore escalation del conflitto e un allargamento regionale che risulterebbe catastrofico. La priorità è sempre quella di salvare gli ostaggi in mano ad Hamas. Un’urgenza ribadita nuovamente oggi dal Cremlino e confermata anche dal presidente francese Emmanuel Macron. “Tutti, senza distinzione” devono essere riconsegnati, ha detto.
L’inquilino dell’Eliseo è arrivato in Israele per incontrare le famiglie delle persone disperse, il presidente Isaac Herzog e il primo ministro Benjamin Netanyahu, e si recherà poi a Ramallah, dove sarà ricevuto dal presidente dell’Autorità palestinese Abu Mazen. A fronte delle immagini di “violenza pura e crudeltà” dei giorni scorsi, durante il suo incontro con il capo dello Stato francese, Netanyahu ha insistito sul fatto che Hamas rappresenta “una minaccia alla civiltà”. Macron, da parte sua, ha evidenziato la necessità di costruire una coalizione contro il movimento estremista palestinese, che ieri ha rilasciato altri due ostaggi, Yocheved Lifshitz, 85 anni, e Nurit Kuper, 79 anni, entrambi di nazionalità israeliana e provenienti dal Kibbutz Nir Oz. “Ho passato l’inferno. Non avremmo mai pensato che sarebbe successo questo”, ha detto oggi Lifshitz, confermando di avere camminato per chilometri lungo “un gigantesco sistema di tunnel, come ragnatele”. “Non c’era distinzione tra vecchi e giovani. È stato molto doloroso. Mi hanno colpito alle costole e mi hanno reso difficile respirare”, ha dichiarato negli stessi minuti in cui Macron ha iniziato il suo incontro con Netanyahu. Il premier d’Israele è stato nuovamente sollecitato nelle ultime ore dal presidente degli Stati Uniti Joe Biden sulla “necessità di garantire aiuti umanitari urgenti a Gaza”. Mentre dichiarazioni di fuoco sono arrivare da Doha, tradizionalmente vicina ad Hamas e con un ruolo importante di mediazione nella trattativa per il rilascio di tutte le persone trattenute con la forza a Gaza. “Diciamo basta. A Israele non dovrebbe essere dato il via libera per l’uccisione incondizionata”, ha detto l’emiro Tamim bin Hamad Al Thani. “La pericolosa escalation minaccia la regione e il mondo”.
Un rischio che va evitato anche per la Cina. Il ministro degli Esteri di Pechino, Wang Yi ha confermato al suo omologo Eli Cohen che la Cina resta impegnata per una soluzione del conflitto, ma ha anche chiesto a Israele di adottare misure efficaci per proteggere la sicurezza dei cittadini e delle istituzioni cinesi. “Tutti i paesi hanno il diritto all’autodifesa, ma dovrebbero rispettare il diritto internazionale umanitario e proteggere la sicurezza dei civili”, ha commentato. (di Corrado Accaputo).
Conte: bozze peggiorano il giudizio su manovra scellerataMilano, 24 ott. (askanews) – Le bozze della manovra che stanno circolando “peggiorano il giudizio già negativo espresso quando ci sono state anticipate le linee della manovra”. Lo ha detto il presidente del M5s Giuseppe Conte, in una conferenza stampa a Foggia con la neo sindaca Maria Aida Episcopo.
“Il governo taglia sostegni alle fasce deboli e a un ceto medio impoverito da caro vita, caro mutui, caro benzina. Se c’è qualche piccolo aiuto non è mai strutturale, mentre ciò che è strutturale sono le misure che favoriscono evasori e corrotti. E questo per noi è davvero dirimente, al di là del fatto che si fa una manovra in deficit e si utilizzino male questi soldi portando il Paese in recessione”. Inoltre “si stanno tradendo tutti gli impegni sul piano economico che erano stati presi. Addirittura si rischia di peggiorare la legge Fornero, loro che la volevano abolire, e fanno cassa anche sul taglio del cuneo fiscale. Daremo battaglia, non daremo tregua al governo, che consegna al Parlamento una manovra blindata anche per gli stessi parlamentari di maggioranza che non potranno provare a correggere questa manovra scellerata”.
Schlein: vittoria a Foggia dimostra che uniti battiamo la destraRoma, 24 ott. (askanews) – La vittoria di Maria Aida Episcopo a Foggia dimostra che “quando ci uniamo l’alternativa a queste destre c’è”. Lo ha detto la segretaria Pd Elly Schlein parlando in conferenza stampa. “Sono una “buona notizia le elezioni di ieri a Foggia – ha aggiunto – congratulazioni e gioia per la vittoria di maria Aida Episcopo. Foggia rialza la testa, da oggi può scrivere una pagina di futuro migliore. E’ la dimostrazione, per noi, che quando ci uniamo, quando siamo uniti, l’alternativa a queste destre c’è”.
A Foggia Episcopo vince con il 52,78% dei voti: sarà tutta un’altra cittàRoma, 24 ott. (askanews) – “Sarà tutta un’altra città. Inclusiva, sostenibile, sicura”. Con queste parole sui social Maria Aida Episcopo, candidata per il campo largo progressista alle comunali a Foggia, accoglie la vittoria e il nuovo ruolo di sindaco.
Episcopo, dirigente dell’ufficio scolastico provinciale, da sempre nel campo democratico ma senza tessere di partito – nè Pd nè M5s – ha ottenuto 36.802 voti pari il 52,78% dei consensi, diventando quindi sindaco al primo turno. Il centrodestra governava Foggia dal 2014, due anni fa il Comune era stato commissariato per infiltrazioni mafiose. Il candidato della coalizione di centrodestra, il giovane avvocato Raffaele Di Mauro ha ottenuto 17.268 voti pari al 24,76% dei consensi.
A Monza nessuna sorpresa,Galliani “difende” seggio Senato BerlusconiMonza, 23 ott. (askanews) – Alla fine nessuna sorpresa: Adriano Galliani conferma al centrodestra il seggio del Senato che fu di Silvio Berlusconi, staccando di oltre 10 punti l’avversario Marco Cappato. Un esito messo in dubbio solo per le incognite legate alla bassa affluenza, ma che ha retto alla prova delle urne. E di cui lo stesso Galliani rivendica il significato politico, oltre che affettivo: “È importante anche per la stabilità del governo, per i numeri nelle Commissioni e in Aula al Senato, dove la maggioranza è più risicata che alla Camera”.
Nel collegio uninominale di Monza e Brianza, Galliani viene eletto dunque con 67.801 voti: il 51,46% di quelli espressi, a fronte di un’affluenza che non raggiunge il 20%. La mobilitazione dell’ultima settimana da parte dei big di centrodestra ha dunque ottenuto l’effetto dediderato, quello di mobilitare quanto necessario l’elettorato storicamente conservatore del collegio. Lo riconosce anche Cappato: “Stavolta ci hanno visti arrivare, e sono scesi in campo tutti: ministri, capi partito, la presidente del Consiglio… hanno serrato i ranghi e questo ha avuto indubbiamente una efficacia”. Lo stesso Galliani ammette che qualche timore c’è stato: “Mi ero preoccupato per l’astensionismo, ieri mattina l’affluenza era al 4%, e non so perchè ma nella mia testa temevo che la bassa affluenza danneggiasse il centrodestra. Ma alla fine è andata bene”. Galliani torna dunque in Senato, e può dedicare la vittoria a Silvio Berlusconi: “Sono felice, ma avrei preferito che il seggio restasse al suo legittimo proprietario…”, dice incontrando i giornalisti nella sede del suo comitato nel centro di Monza. “Ho accettato la candidatura perchè me lo ha chiesto la famiglia di Berlusconi e me lo hanno chiesto tutti i partiti. E poi perchè è il mio territorio, qui dietro andavo all’oratorio e lì giocavo a pallone”, racconta indicando i luoghi della sua infanzia nel capoluogo della Brianza. E poi rifeirsce le telefonate fatte: “Ho sentito Marina Berlusconi, Piersilvio, Paolo, e Marta Fascina: tutti mi hanno detto che è quello che avrebbe voluto Berlusconi”.
Il comitato di Cappato – brianzolo anch’egli – era invece a qualche chilometro di distanza, Vedano al Lambro, dove l’esponente radicale è cresciuto. Da lì, mentre era ancora in corso lo scrutinio, Cappato ha riconosciuto la sconfitta e la vittoria di Galliani, rilanciando però le sue battaglie storiche: “Sapevamo che era una sfida difficile, ne usciamo più forti, con l’energia per nuove conquiste di libertà”. Sui temi del suo impegno storico e della sua campagna: il fine vita, (“È una battaglia che continuiamo e che vinceremo anche senza essere in Parlamento”) e la partecipazione civica: “Il potere italiano fa tutto il possibile per impedire la partecipazione democratica e poi i risultati sono appunto questi”. Ovvero una affluenza inchiodata al 19,23%, che però Galliani rivaluta: “È di più che alle altre suppletive: a Roma ci si fermò all’11% quando fu sostituito Gualtieri…”. L’amico storico di Berlusconi (“44 anni insieme”, era il mantra in campagna elettorale) torna dunque in Senato, con il prolungamento delle metropolitana milanese fino a Monza come obiettivo e mantenendo il legame più forte con la città, ovvero la guida della squadra di calcio: “Portarla dalla C alla A è servito a qualcosa”, scherza a fine giornata.
A Genova la 40esima Assemblea Anci: “i sindaci uniscono”Roma, 23 ott. (askanews) – “Tre colori sul cuore. I sindaci uniscono l’Italia”. E’ questo il titolo della quarantesima Assemblea annuale dell’Anci, l’associaizone dei comuni italiani, in programma da domani a giovedì nel padiglione Blu della Fiera di Genova.
La giornata inaugurale si svolgerà alla presenza del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per l’ottavo anno consecutivo presente alla prima giornata dell’assise Anci. I saluti istituzionali saranno affidati al sindaco di Genova e presidente di Anci Liguria, Marco Bucci, e al presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti. Seguirà l’intervento del presidente del Consiglio dei ministri, Giorgia Meloni.
Il senatore a vita Renzo Piano precederà con il suo intervento la relazione del presidente dell’Anci, Antonio Decaro che farà il punto “sulle grandi sfide e le grandi responsabilità che la situazione del Paese ci assegna”. Nei giorni scorsi, il sindaco di Bari ha ricordato come negli ultimi anni, i Comuni abbiano acquisito sempre più “centralità nel sistema istituzionale e democratico” sia “come erogatori di servizi, fronte avanzato del rapporto dello Stato con i cittadini e principale punto di riferimento nelle difficoltà e nelle emergenze”, sia “come progettisti del futuro delle nostre città”. A Genova, Decaro al suo ultimo anno al vertice dell’associaione, assieme alle centinaia di sindaci presenti farà il bilancio di quanto è stato fatto, e soprattutto “guarderemo avanti tutti insieme, forti dell’unità e della trasversalità che sono sempre state le caratteristiche migliori dell’Anci”. Al termine della prima giornata ci sarà l’intermezzo teatrale ‘Il sindaco pescatore’ di Ettore Bassi, tratto dall’omonimo libro di Dario Vassallo, fratello del primo cittadino di Pollica, assassinato il 5 settembre 2010.
La giornata di mercoledì 25 ottobre si aprirà con il panel dedicato alle grandi infrastrutture, con la partecipazione del vicepresidente del Senato, Gian Marco Centinaio, e del vicepresidente del Consiglio dei ministri e ministro per le Infrastrutture e Trasporti, Matteo Salvini. Visioni e programmi per andare oltre la crisi energetica al centro del secondo panel della mattinata. Interverranno il ministro per la PA, Paolo Zangrillo, il titolare del dicastero dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, e i ministri dell’Ambiente e sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, e delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso.
Il pomeriggio del 25 ottobre spazio alla sessione dedicata alla digitalizzazione. Previsti gli interventi del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio per l’innovazione tecnologica, Alessio Butti. Pnrr e Comuni nel panel conclusivo della seconda giornata. Il punto di vista dei sindaci sarà portato all’attenzione del ministro per gli Affari europei e il Pnrr, Raffale Fitto, del commissario europeo per l’Economia, Paolo Gentiloni e del vicepresidente del Consiglio e ministro degli Esteri, Antonio Tajani. Nella giornata conclusiva, giovedì 26 ottobre, al panel sui bisogni sociali delle Comunità interverranno il ministro della Salute, Andrea Schillaci, e i ministri per lo Sport e i giovani, Andrea Abodi, per le Disabilità, Alessandra Locatelli, e dell’Agricoltura e sovranità alimentare, Francesco Lollobrigida. Di turismo, cultura e difesa del territorio i sindaci parleranno nell’ultima sessione con il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, con il ministro del Turismo, Daniela Garnero Santanché e con il ministro dell’Economia e delle Finanza, Giancarlo Giorgetti. Le conclusioni della quarantesima assemblea annuale dell’Anci saranno affidate, come di consueto, al presidente e sindaco di Bari, Antonio Decaro.
Elezioni suppletive a Monza, Galliani prende il seggio al Senato. FI dedica la vittoria a BerlusconiRoma, 23 ott. (askanews) – Il voto a Monza e in Brianza per l’elezione suppletiva, per assegnare il seggio del Senato vacante dalla morte di Silvio Berlusconi, è andato al candidato del centrodestra Adriano Galliani. “Avrei preferito che questo seggio fosse rimasto al mio maestro di vita, Silvio Berlusconi. Sono felice, è un atto dovuto, mi è stato chiesto dalla famiglia, dai partiti, ma avrei preferito che questo seggio fosse rimasto di Silvio Berlusconi. E questa vittoria è dedicata solo a lui”. Lo ha detto Adriano Galliani, commentando la sua elezione. “Ringrazio tutti partiti del centrodestra che hanno subito detto sì alla mia candidatura, e credo abbiano detto sì perché sapevano dei miei 44 anni di vita con Silvio Berlusconi”. Galliani ha ringraziato la presidente del Consiglio Giorgia Meloni e i due vice premier Matteo Salvini e Antonio Tajani e ha spiegato: “Ho sentito Marina, che è molto felice, ho sentito Marta, Piersilvio, Paolo, sono molto contenti che il vecchio amico del presidente possa essere l’erede di questo seggio”. Con l’avversario Marco Cappato “non ci siamo ancora parlati, ci eravamo sentiti all’inizio della campagna elettorale, abbiamo idee diverse ma devo dire che i toni sono sempre stati molto civili, io non l’ho mai offeso e non mi sono mai sentito offeso da lui”. Sugli impegni per il territorio, “voglio portare la metropolitana a Monza, è la cosa su cui mi impegnerò di più: o la linea 5 o la linea 1, ma almeno una linea deve arrivare”.
“A nome dei senatori di Forza Italia desidero dare il bentornato in Senato ad Adriano Galliani e sono certa che svolgerà come sempre un ottimo lavoro, in nome del Paese, di Monza e della Brianza. Oggi, ancora una volta, vincono la serietà, la competenza, l’esperienza. Vince il centrodestra, che si dimostra maggioranza in ogni zona del Paese, a dimostrazione del buon lavoro fatto in quest’anno di governo”. ha dichiarato la presidente dei senatori di Forza Italia, Licia Ronzulli. “È per noi motivo di grande soddisfazione l’elezione di Adriano Galliani nel seggio che fu del Presidente Silvio Berlusconi. Forza Italia e gli alleati di centrodestra in queste settimane hanno svolto un importante lavoro sul territorio, non lasciando nulla al caso e senza sottovalutare l’appuntamento elettorale. Ringrazio tutti i simpatizzanti, gli iscritti, gli amministratori e i dirigenti di Forza Italia Monza e Brianza, che con in testa il nostro Segretario Nazionale Antonio Tajani, si sono mobilitati con entusiasmo e generosità. Ringrazio Adriano Galliani che si è speso come un leone, girando la Brianza e incontrando centinaia di cittadini ogni giorno, con molta umiltà, determinazione e intelligenza. Questa vittoria Forza Italia Lombardia la dedica al Presidente Berlusconi e a tutta la sua famiglia”, dichiara il deputato Alessandro Sorte, coordinatore regionale di Forza Italia in Lombardia.“Nel nome di Silvio Berlusconi, grande amico e grande italiano. Grazie ai cittadini di Monza e Brianza, abbiamo vinto anche qui! Buon lavoro ad Adriano Galliani”, scrive sui social il vicepremier e leader della Lega Matteo Salvini a proposito dell’esito delle elezioni suppletive a Monza.
Dall’altro lato Marco Cappato ammette la sconfitta: “Mi sono assunto responsabilità della mia candidatura, mi assumo anche la responsabilità della sconfitta. Faccio le mie congratulazioni ad Adriano Galliani per l’elezione”. Marco Cappato, candidato al Senato nellesuppletive di MOnza-Brianza sostenuto da Pd, M5s, Terzo polo e sinistra, ammette così la sconfitta.“Ho promesso che avrei portato comunque avanti le nostre battaglie, lo faremo anche fuori dal Parlamento”, ha assicurato parlando ai volontari nel suo comitato.
Suppletive Monza,Galliani: mia vittoria è dedicata a BerlusconiMonza, 23 ott. (askanews) – “Avrei preferito che questo seggio fosse rimasto al mio maestro di vita, Silvio Berlusconi. Sono felice, è un atto dovuto, mi è stato chiesto dalla famiglia, dai partiti, ma avrei preferito che questo seggio fosse rimasto di SIlvio Berlusconi. E questa vittoria è dedicata solo a lui”. Lo ha detto Adriano Galliani, commentando la sua elezione al seggio del Senato vacante i nseguito alla morte del fondatore di Forza Italia.
“Ringrazio tutti partiti del centrodestra che hanno subito detto sì alla mia canddiatura, e credo abbiano detto sì perchè sapevano dei miei 44 anni di vita con Silvio Berlusconi”. Galliani ha ringraziato la presidente del Consiglio Giorgia Meloni e i due vice premier Matteo Salvini e Antonbio Tajani e ha spiegato: “Ho sentito Marina, che è molto felice, ho sentito Marta, Piersilvio, Paolo, sono molto contenti che il vecchio amico del presidente possa essere l’erede di questo seggio”. Con l’avversario Marco Cappato “non ci siamo ancora parlati, ci eravamo sentiti all’inizio della campagna elettorale, abbiamo idee diverse ma devo dire che i toni sono sempre stati molto civili, io non l’ho mai offeso e non mi sono mai sentito offeso da lui”.
Sugli impegni per il territorio, “voglio portare la metropolitana a Monza, è la cosa su cui mi impegnerò di pù: o la linea 5 o la linea 1, ma almeno una linea deve arrivare”.