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Manovra, Conte: tagli e tasse, Meloni fa invidia a governi tecnici

Manovra, Conte: tagli e tasse, Meloni fa invidia a governi tecniciRoma, 29 dic. (askanews) – “Tonfi di fine anno”: si intitola così il post che il presidente del Movimento 5 stelle, Giuseppe Conte, ha dedicato alla manovra finanziaria del Governo approvata in via definitiva alla Camera. “Oggi – ha scritto l’ex premier – la maggioranza di Giorgia Meloni approva una legge di bilancio di tagli e tasse da far invidia ai peggiori governi tecnici. Una manovra con cui Meloni, Salvini e Tajani continuano la stagione dei tagli ai danni dei pensionati. Un colpo di scure da quasi 60 miliardi in 20 anni, se consideriamo questa e la precedente finanziaria. Si colpiscono anche le rivalutazioni delle pensioni del ceto medio e quelle future di dipendenti pubblici, come medici, infermieri, insegnanti”.

“Su chi è in condizioni di povertà – ha aggiunto – avevano già fatto cassa per 2 miliardi l’anno, tagliando il Reddito di cittadinanza. Il salasso è confermato e riguarda chi fatica con l’affitto e con il mutuo, oltre che i lavoratori sottopagati: la maggioranza ha nuovamente detto no al salario minimo legale. Arrivano due miliardi di nuove tasse (ma alle banche non vengono fatti pagare due miliardi di tasse sugli extraprofitti). Si tagliano gli investimenti sulla Sanità rispetto al Pil e alle imprese si impongono nuovi costi e assicurazioni obbligatorie da mettere a bilancio anziché investimenti per stimolare la crescita e, con essa, le assunzioni”. A giudizio di Conte “la cosa più strana è che questa manovra lacrime e sangue ci sembrerà acqua e zucchero rispetto al macigno che Meloni ha scagliato sul Paese per i prossimi anni, chinando il capo di fronte a Germania e Francia. Con il nuovo patto di stabilità a cui si è piegata in Europa, infatti, l’Italia sarà costretta a tagli da oltre 12 miliardi l’anno che colpiranno i cittadini e i loro diritti. Meloni ha accettato di dire ‘auf wiedersehen’ al futuro dei nostri ragazzi”, ha concluso il leader del M5S.

Meloni: con la IV e V rata del Pnrr si chiude un anno di risultati straordinari

Meloni: con la IV e V rata del Pnrr si chiude un anno di risultati straordinariRoma, 29 dic. (askanews) – “La richiesta di pagamento di oggi della quinta rata, che segue il versamento avvenuto ieri della quarta rata e l’entrata in vigore del nuovo Piano chiude un anno di grande impegno e di risultati straordinari del Governo nell’attuazione del Pnrr. Siamo molto soddisfatti e determinati a proseguire il lavoro anche nei prossimi mesi”. Così in una nota la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.

È stata inviata oggi alla Commissione europea la richiesta di pagamento della quinta rata del PNRR italiano del valore complessivo di 10,6 miliardi di euro. Lo annuncia una nota di Palazzo Chigi spiegando che “in linea con quanto avvenuto con le precedenti richieste di pagamento, il versamento dell’importo dovuto, che si aggiungerà ai 101,9 miliardi di euro delle prime quattro rate, dovrebbe avvenire nei prossimi mesi, al termine del consueto iter di valutazione previsto dalle procedure europee e finalizzato a verificare l’effettivo raggiungimento degli obiettivi e delle milestones previste”.

L’Italia, sottolinea il governo, “come accaduto per la quarta rata, è il primo Stato membro Ue a chiedere formalmente anche il pagamento della quinta rata del PNRR”.Tra i 52 obiettivi inseriti nella rata, ricorda Palazzo Chigi, “figurano importanti investimenti nei comparti dell’agricoltura, per aumentare l’efficienza dei sistemi di irrigazione e per implementare la produzione di energia verde, del settore idrico, con nuove opere per il potenziamento delle condotte, dei sistemi di depurazione e per la riduzione delle perdite di rete, dell’ambiente, con la realizzazione di nuovi impianti e l’ammodernamento di quelli esistenti per la valorizzazione dei rifiuti, del trasporto pubblico locale, con il rafforzamento del parco autobus a emissioni zero e di metropolitane, tram e bus rapid transit, delle infrastrutture, con l’elettrificazione della linea ferroviaria del Mezzogiorno e con l’alta velocità lungo la tratta Salerno-Reggio Calabria, della cultura, con l’efficientamento energetico di cinema, teatri e musei, della scuola, con la realizzazione di nuovi plessi ad alta efficienza energetica, del patrimonio immobiliare pubblico, con la costruzione di nuovi edifici dell’amministrazione della giustizia e l’ammodernamento di quelli esistenti, della sanità, con l’implementazione di moderni sistemi di cura legati alla telemedicina, della Pubblica Amministrazione, con interventi per la transizione al digitale, e dell’università, con l’assegnazione di borse di studio e il finanziamento di progetti di ricerca”. In tema di riforme “sono stati raggiunti importanti obiettivi, come la piena operatività del sistema nazionale di e-procurement per l’acquisizione di beni, servizi e informazioni in via telematica, la riorganizzazione del sistema scolastico, l’entrata in vigore delle misure legate alla concorrenza e al quadro legislativo degli appalti pubblici”.

Superbonus, Tajani: aiutate imprese e cittadini più deboli

Superbonus, Tajani: aiutate imprese e cittadini più deboliRoma, 28 dic. (askanews) – “Abbiamo dato un aiuto alle imprese che non rischiano di fallire e poi soprattutto un aiuto alle famiglie e ai cittadini più deboli che potranno veder concludere i lavori di ristrutturazione senza dover spendere altri soldi perchè magari non hanno la possibilità. Quindi un segnale alle grandi periferie e alle imprese”.

Il vicepresidente del Consiglio e ministro degli Esteri Antonio Tajani (Fi), intervenuto alla trasmissione Zona Bianca su Retequattro, è soddisfatto per l’esito del consiglio dei ministri odierno nel quale, ha detto, “abbiamo trovato un accordo, com’era prevedibile sul Superbonus, di fatto garantendo a tutti coloro che lo stanno utilizzando e rispettando le regole che non ci saranno sanzioni. Anche se non è stato fatto tutto come previsto non dovranno restituire i soldo. Quindi – sintetizza Tajani – una sorta di sanatoria. Ma poi, per le famiglie più deboli e per coloro che hanno difficoltà economiche, siccome magari dovranno passare dal 110% al 70% (di rimborso, ndr) e non ce lo faranno perchè magari hanno iniziato i lavori e sono famiglie didagiate, con un’Isee sotto ai 15 mila euro lo stato pagherà la differenza il 70% e il 110% perchè i lavori si potranno sempre continuare col bonus del 70%”.

Schlein: votiamo insieme il congedo paritario di 5 mesi

Schlein: votiamo insieme il congedo paritario di 5 mesiRoma, 28 dic. (askanews) – Respinto in Aula alla Camera l’emendamento del Pd alla manovra che proponeva il congedo paritario di 5 mesi per entrambi i genitori e che la segretaria dem, Elly Schlein, aveva invitato a votare “in modo trasversale”. “A qualcuno sembra normale che in Italia il tasso di occupazione delle donne sia il più basso in Ue? Votiamo insieme il congedo paritario di cinque mesi per entrambi i genitori pagato al 100% – ha detto Schlein rivolgendosi ai banchi della maggioranza -. Aiuterebbe subito l’occupazione femminile. Su questo ci dovrebbe essere un sostegno trasversale. Il carico nelle famiglie grava sulle donne in modo sproporzionato. E’ inutile riempirsi la bocca di sostegni alla famiglia se poi non si approvano i congedi parentali, se si approva una manovra che taglia le pensioni per le donne e le risorse per i disabili”.

Mattarella ricorda i fratelli Cervi trucidati dai fascisti

Mattarella ricorda i fratelli Cervi trucidati dai fascistiRoma, 28 dic. (askanews) – “Sono trascorsi ottant’anni dall’eccidio dei fratelli Cervi, simbolo della Resistenza partigiana, giovani vite spezzate dalla ferocia fascista nel 1943. Nel Poligono di tiro di Reggio Emilia vennero fucilati Quarto Camurri e i sette fratelli Cervi: Gelindo, Antenore, Aldo, Ferdinando, Agostino, Ovidio ed Ettore”. Lo ha dichiarato in una nota il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

“All’alba del 28 dicembre 1943, dopo un mese di prigionia e vessazioni, i sette fratelli Cervi e il loro compagno Quarto Camurri – ha ricordato il capo dello Stato – vennero trucidati dai fascisti a causa del loro coinvolgimento nella Resistenza partigiana. La loro determinazione e coraggio nel combattere contro l’oppressione fascista li hanno resi simbolo della lotta per la libertà e la democrazia del nostro Paese”. A giudizio di Mattarella “la memoria del brutale eccidio vive nelle coscienze degli Italiani a indelebile ricordo del loro sacrificio e degli ideali di pace, libertà, eguaglianza e giustizia per i quali hanno lottato e che sono oggi valori cardine della nostra Costituzione. La Repubblica ne ricorda il sacrificio e ne onora la memoria”.

Mattarella: fratelli Cervi simbolo della lotta per la libertà

Mattarella: fratelli Cervi simbolo della lotta per la libertàRoma, 28 dic. (askanews) – “Sono trascorsi ottant’anni dall’eccidio dei fratelli Cervi, simbolo della Resistenza partigiana, giovani vite spezzate dalla ferocia fascista nel 1943. Nel Poligono di tiro di Reggio Emilia vennero fucilati Quarto Camurri e i sette fratelli Cervi: Gelindo, Antenore, Aldo, Ferdinando, Agostino, Ovidio ed Ettore”. Lo ha dichiarato in una nota il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

“All’alba del 28 dicembre 1943, dopo un mese di prigionia e vessazioni, i sette fratelli Cervi e il loro compagno Quarto Camurri – ha ricordato il capo dello Stato – vennero trucidati dai fascisti a causa del loro coinvolgimento nella Resistenza partigiana. La loro determinazione e coraggio nel combattere contro l’oppressione fascista li hanno resi simbolo della lotta per la libertà e la democrazia del nostro Paese”. A giudizio di Mattarella “la memoria del brutale eccidio vive nelle coscienze degli Italiani a indelebile ricordo del loro sacrificio e degli ideali di pace, libertà, eguaglianza e giustizia per i quali hanno lottato e che sono oggi valori cardine della nostra Costituzione. La Repubblica ne ricorda il sacrificio e ne onora la memoria”.

Ucraina, Fontana: guerra folle e devastante, spero in soluzione

Ucraina, Fontana: guerra folle e devastante, spero in soluzioneRoma, 28 dic. (askanews) – “Ho stretto rapporti di amicizia con il presidente del parlamento ucraino Stefanchuk e con il presidente della Knesset Ohana. Con Stefanchuk ci siamo sentiti, a loro va tutto il mio sostegno: so che è un momento delicato e difficile per loro, mi auguro al più presto sia possibile trovare una soluzione per questo conflitto folle, disastroso, e che ha conseguenze non solo per l’Ucraina ma anche per tutti noi. In particolare spero per il popolo ucraino che si possa trovare una soluzione per questa guerra folle e devastante”. Lo ha detto il presidente della Camera, Lorenzo Fontana, parlando a Montecitorio nel corso della cerimonia dello scambio di auguri con la stampa parlamentare.

A chi gli ha chiesto cosa pensi della proroga delle forniture di armi al governo di Kiev e di come si possano conciliare le posizioni della Lega con quelle dei suoi alleati AFD in Germania e Le Pen in Francia, definite “filoputiniste”, Fontana ha replicato: “Io posso parlare della Lega perché ricordo cosa abbiamo fatto, la Lega ha sempre votato a favore delle forniture all’Ucraina e ha sostenuto l’ingresso dell’Ucraina in Europa. Non mi risulta sia contraria: questo è uno dei motivi per cui la Lega è un interlocutore con cui tante forze politiche a livello europeo penso non abbiano nessun problema. Posso parlare di un percorso che c’è stato fino a questo momento e non penso che ci saranno problemi nemmeno in futuro, per gli altri – ha concluso il presidente della Camera ritornando ai temi della domanda – è un altro discorso e vedremo, quando poi si arriverà, in concreto quali posizioni sosterranno”.

Mes, Fontana: giurì d’onore Camera richiesto da Conte si farà

Mes, Fontana: giurì d’onore Camera richiesto da Conte si faràRoma, 28 dic. (askanews) – “Ho preso una decisione già qualche giorno fa ed è stata letta in Aula: il giurì d’onore si farà. Il presidente sarà Giorgio Mulè e auspico che con il giuri d’onore si possa dirimere questa questione”. Lo ha detto il presidente della Camera, Lorenzo Fontana, rispondendo a una domanda sulla richiesta di un giurì d’onore avanzata dal presidente dei 5 Stelle, Giuseppe Conte, nel corso della cerimonia dello scambio di auguri con la stampa parlamentare.

Menunni (Fdi): massima aspirazione donne deve essere fare figli

Menunni (Fdi): massima aspirazione donne deve essere fare figliRoma, 28 dic. (askanews) – “Dobbiamo ricordare alle nostre figlie che la loro massima aspirazione dev’essere fare dei figli. Al di là delle giuste aspirazione di realizzarsi non dobbiamo dimenticare che esiste la necessità, la missione di mettere al mondo dei bambini. Ora userò un termine terribile, che diventerà trash: noi dobbiamo aiutare le istituzioni, il Vaticano, le associazioni, affinché la maternità diventi di nuovo cool”. Lo ha affermato, fra l’altro, la senatrice Fdi Lavinia Mennuni, ospite su La7 a Coffebreak.

Giorgia Meloni ha una “sindrome otolitica”

Giorgia Meloni ha una “sindrome otolitica”Roma, 28 dic. (askanews) – La presidente del Consiglio Giorgia Meloni è affetta da “sindrome otolitica”. E’ quanto si apprende dal suo staff, secondo cui la patologia è stata diagnosticato ieri da un otorino, che le ha praticato la “manovra” necessaria a risolvere il problema. Adesso – viene spiegato – la premier è “in via di miglioramento”. Gli otoliti sono piccolissime componenti dell’orecchio interno, che influiscono sull’equilibrio. Talvolta alcuni otoliti cambiano posizione, creando giramenti di testa e vertigini. Per questo, con una apposita manovra, devono essere riposizionati.