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Caso Cospito, Conte: Delmastro non lascia? Si sentono intoccabili

Caso Cospito, Conte: Delmastro non lascia? Si sentono intoccabiliRoma, 20 feb. (askanews) – “Il sottosegretario Delmastro, quello che giocava con i documenti riservati col coinquilino Donzelli, è stato condannato in primo grado per rivelazione di segreto d’ufficio. Ha già annunciato che non si dimetterà. Non avevamo dubbi. Purtroppo. Da Delmastro a Santanché si sentono ormai tutti intoccabili”. Lo ha scritto sui suoi canali social il presidente del Movimento 5 stelle, Giuseppe Conte.


“La principale colpevole di questo grave andazzo – ha aggiunto l’ex presidente del Consiglio – è Meloni che chiedeva le dimissioni di tutti dall’opposizione e ha perso la coerenza da qualche parte a Colle Oppio. Poltrone piene di colla per i suoi amichetti, anche se l’amichetto è un condannato in primo grado al Ministero della giustizia per violazione dei doveri d’ufficio”, ha concluso Conte.

Sanità, Meloni: Ssn è eccellenza, al lavoro per modernizzarlo

Sanità, Meloni: Ssn è eccellenza, al lavoro per modernizzarloRoma, 20 feb. (askanews) – “Questa Giornata è l’occasione per rinnovare ai tantissimi professionisti al servizio della salute il ringraziamento per l’impegno, la competenza e la professionalità che dimostrano ogni giorno, anche nelle situazioni più critiche, per costruire una sanità più attenta ai bisogni dei cittadini. Impegno che, troppo spesso, viene dato per scontato ma che costituisce uno dei presupposti per garantire il diritto alla salute sancito dalla Costituzione. L’Italia può vantare un’infrastruttura di eccellenza come il Servizio Sanitario Nazionale e le professioni sanitarie rappresentano la colonna portante di questo sistema, che è nostro dovere proteggere, valorizzare e rafforzare. È il motivo per il quale, fin dal nostro insediamento, siamo al lavoro per rendere il SSN più moderno ed efficiente, per dare risposte sempre più adeguate e tempestive ai nostri cittadini e riconoscere ai professionisti della salute ciò che meritano”. Lo afferma la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, in un messaggio all’evento per la Giornata nazionale delle professioni sanitarie e sociosanitarie, socioassistenziali e del volontariato.


Prosegue Meloni: “Abbiamo scelto, per questo, di destinare alla sanità stanziamenti record, portando nel 2025 il Fondo sanitario nazionale a 136,5 miliardi di euro e ad una spesa pro-capite di 2317 euro. Con gli Accordi di Coesione stipulati in questi anni con le Regioni abbiamo messo a disposizione, inoltre, un miliardo e 300 milioni di euro per investimenti negli ospedali e con la revisione del PNRR abbiamo liberato ulteriori 750 milioni da investire sempre sulla sanità. Abbiamo concentrato le risorse a disposizione sul rinnovo dei contratti dei dirigenti medici e del personale del comparto e per valorizzare il personale, a partire dalla detassazione delle retribuzioni per le prestazioni aggiuntive che servono ad abbattere i tempi delle liste d’attesa. Dopo decenni di attesa, poi, abbiamo voluto compiere una piccola ma grande rivoluzione, sostenendo un emendamento parlamentare che chiedeva di stanziare 30 milioni di euro per riconoscere un compenso agli specializzandi di area non medica. Mi riferisco a professionisti come farmacisti, psicologi, biologi, odontoiatri, chimici, fisici e veterinari che finora non avevano beneficiato né di un percorso formativo ben delineato, né di un adeguato riconoscimento economico”.

Ucraina, Calenda: Conte è un traditore dell’Ue, Schlein scelga dove stare

Ucraina, Calenda: Conte è un traditore dell’Ue, Schlein scelga dove stareMilano, 20 feb. (askanews) – Stare con Trump significa essere “un traditore delll’Europa e dell’Italia”, e dunque – vista la posizione di Giuseppe Conte – Elly Schlein deve decidere da che parte stare. Lo afferma il leader di Azione Carlo Calenda, che spiega: “Trump ha mentito. Ha mentito su chi ha iniziato la guerra; ha mentito sull’entità degli aiuti americani; ha mentito sul consenso di Zelensky. Trump vuole tornare a fare affari con la Russia e vessare l’Europa, Italia compresa e predare le risorse degli Ucraini tenendogli un coltello alla gola. Conte approva le menzogne di Trump e le rivendica come proprie. Questo fatto è per noi dirimente rispetto a qualsiasi tipo di collaborazione parlamentare e locale. In questo tornante della storia se stai con Trump e Putin contro ‘le cancellerie europee’ sei un traditore dell’Europa e dell’Italia. Se il Pd ne prenderà atto e avrà il coraggio di rompere ogni legame con i 5S allora si potranno trovare convergenze, altrimenti costruite pure la coalizione della sinistra per Trump e Putin, insieme ai 5S. Il momento di decidere è arrivato, Elly Schlein – conclude Calenda – non puoi continuare a fingerti morta”.

Trump allontana M5s e Pd,difficile piazza unitaria centrosinistra

Trump allontana M5s e Pd,difficile piazza unitaria centrosinistraRoma, 19 feb. (askanews) – Altro che “piattaforma unitaria”, Giuseppe Conte va avanti per la sua strada su Ucraina, Trump, riarmo Ue e nel centrosinistra si cerca di trovare il modo per gestire l’attivismo M5s senza farsi troppo male. Il leader M5s continuerà su questa linea, spiega un parlamentare democratico della sinistra del partito, inutile farsi illusioni, improbabile anche riuscire a convincerlo a concordare una piattaforma condivisa per la manifestazione che ha annunciato, bruciando sul tempo Elly Schlein che pure stava pensando di lanciare un’iniziativa analoga, ma tutta concentrata sull’opposizione al governo e tenendo fuori i temi “divisivi”. Perché la linea della segretaria Pd resta la stessa, “testardamente unitaria”, e la sua idea era appunto quella di una manifestazione delle opposizioni con una piattaforma che unisse, sui temi sociali, economici, sull’opposizione al governo.


Schlein anche oggi pomeriggio, alla Camera, ha parlato con gli alleati – prima con Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni, poi proprio con Conte, quindi di nuovo con i leader di Avs. Il tentativo, spiega un parlamentare, era quello di trovare una qualche forma di regola di ingaggio che evitasse appunto frizioni eccessive ai potenziali alleati. Perché sembra non avere sortito effetto l’invito che Giuseppe Provenzano ha recapitato stamattina, tramite intervista su Repubblica: “Una manifestazione comune si costruisce con una piattaforma comune”. Il leader M5s già in mattinata, in Tv, aveva risposto con una frase un po’ pungente: “Noi siamo testardamente generosi, forse di sacrifici ne facciamo troppi a volte”. Dove quel “testardamente” è appunto una citazione del mantra che ripete in continuazione la segretaria Pd. Ma anche dopo il breve colloquio alla Camera, Conte è tornato ad attaccare la linea dell’amministrazione Biden e dell’Europa, alla quale il Pd di fatto è stato finora fedele: “Trump con ruvidezza smaschera tutta la propaganda bellicista dell’Occidente sull’Ucraina e dice una verità che noi del M5s stiamo dicendo da tre anni insieme a tutti gli esperti militari: che battere militarmente la Russia era irrealistico”. E, riferisce un parlamentare, l’ex premier avrebbe confermato che alla manifestazione i temi sociali non potranno essere separati da quello del riarmo Ue, perché le due cose – per i 5 stelle – non sono scindibili.


Tanto per dare l’idea del clima, basta vedere la dichiarazione di Provenzano su Trump, arrivata in serata dopo colloqui con la leader Pd. “Giorni di frasi vergognose, di insulti di Trump contro l’Europa, contro la verità. Disprezzo per le vittime della guerra, volontà non di realizzare pace e giustizia, ma di umiliare l’aggredita Ucraina”. Il presidente Usa, insomma, per il Pd non dice alcuna “verità” sull’Ucraina. E non potrebbe essere diversamente, visto che la linea “bellicista” rimproverata da Conte a Giorgia Meloni di fatto è molto simile a quella sostenuta anche dal Pd, che anche con la Schlein ha sempre votato per l’invio di armi. Difficile, insomma, immaginare una manifestazione unitaria su queste basi. Ma al tempo stesso per la segretaria Pd è anche complicato smarcarsi da una piazza convocata contro il governo e “per la pace”, perché così la racconterà M5s.


Il tema, peraltro, è assai spinoso anche dentro al Pd, perché sul riarmo Ue e sullo scorporo delle spese militari dal patto di stabilità anche dentro al partito ci sono posizioni assai diverse. Se tutti sono d’accordo sul fatto che deve essere l’Europa a investire per una difesa comune, andando verso un vero esercito europeo e non procedere col riarmo dei singoli stati – come ha detto lo stesso Provenzano a Repubblica – resta il fatto che ci sono due visioni opposte: buona parte della sinistra del partito non ha posizioni molto distanti da quelle di conte sulla vicenda ucraina. L’ala riformista, invece, è convinta che non si possa perdere altro tempo e che si debba sostenere senza esitazioni l’investimento europeo in un sistema di difesa autonomo. Concetto, peraltro, scritto nero su bianco anche nel manifesto elettorale del Pse alle scorse europee, sottoscritto anche dal Pd. Tema delicato, che probabilmente verrà discusso già la prossima settimana in direzione. Da giorni Schlein valuta di convocare il parlamentino Pd ed è possibile che si scelga di fare la riunione prima della fine del mese. Per parlare, anche, della posizione del partito sui referendum Cgil.

”Schlein impalata”, Pd: Meloni condanna o è ancora fiera dei giovani Fdi?

”Schlein impalata”, Pd: Meloni condanna o è ancora fiera dei giovani Fdi?Roma, 19 feb. (askanews) – Levata di scudi del Pd contro l’organizzazione giovanile di Fratelli d’Italia, dopo la pubblicazione del quarto episodio del podcast ‘Gioventù Meloniana’, l’inchiesta di Fanpage. Sotto accusa lo scambio di battute, feroce e ingiustificabile, rivolto alla segretaria dem Elly Schlein (“‘Quella testa di cavolo, se potessi vederla impalata lo farei molto volentieri’. ‘Pure noi’”) ad un volantinaggio di Gioventù nazionale in occasione delle Europee, nel centro di Roma.


Il presidente del Pd ed europarlamentare Stefano Bonaccini chiede che “Meloni e il partito di Fdi condannino subito le parole di quei loro giovani militanti. Va combattuta ogni forma, anche verbale, di incitamento all’odio e alla violenza politica”, dice Bonaccini che aggiunge: “non ci faremo intimidire”. Sulle stessa lunghezza d’onda Marta Bonafoni, coordinatrice della segreteria: “solidarietà alla segretaria per il grave episodio emerso dal podcast ‘Gioventù Meloniana’ di Fanpage, in cui un militante di Fdi si augura di ‘vederla impalata’. Invito la Presidente Giorgia Meloni a dissociarsi pubblicamente”. Sandro Ruotolo, responsabile Memoria, chiede di “commissariare” i giovani militanti di Fdi, il dem Marco Furfaro sollecita l’espulsione dei responsabili. “Vorremmo sapere se, alla luce di quanto emerge dall’inchiesta di Fanpage, la Presidente del Consiglio è ancora convinta” del suo giudizio (“sono fiera di voi”, aveva detto Meloni alla festa di Atreju), domandano i capigruppo del Pd al Senato, alla Camera e al Parlamento europeo Francesco Boccia, Chiara Braga e Nicola Zingaretti che attaccano: “siamo di fronte a dichiarazioni inaccettabili e indegne di un qualsiasi confronto politico, che ricordano epoche terribili della nostra storia. Ci auguriamo che Giorgia Meloni prenda al più presto le distanze da tali affermazioni e allontani dalla sua organizzazione giovanile chi fomenta, con parole che si richiamano al fascismo, odio e violenza. Il silenzio sarebbe complicità”.


La prima a sollevare il caso è la senatrice Cecilia D’Elia, capogruppo del Pd nella commissione Cultura che osserva: “emerge oggi un quadro agghiacciante di violenza verbale durissima contro la segretaria del Pd Elly Schlein, con una militante che si augura di vederla addirittura ‘impalata’ per le sue posizioni sulla guerra in Medio Oriente”. A chiedere alla Meloni di sciogliere l’organizzazione giovanile “infestato di odio politico”, è anche il senatore del Pd Dario Parrini, vicepresidente della commissione Affari costituzionali. Il deputato Stefano Graziano, capogruppo Pd in commissione Difesa, invita la premier a non continuare a “scappare dalle sue responsabilità”. La casa dem fa quadrato attorno alla segretaria nell’arco della giornata e i commenti che arrivano sono tutti sullo stesso tenore.


Solidarietà a Schlein la esprime Nicola Fratoianni di Avs: “Per i giovani di Fdi che si augurano che un’avversaria politica venga impalata solo tanta pena. Ma a tutto c’è un limite: Meloni e i suoi diano un segnale chiaro e netto, basta con le ambiguità e i sotterfugi pur di non condannare tali bestialità”, sottolinea su X Fratoianni. Solidarietà anche dalla deputata di Iv Maria Elena Boschi. Le frasi, rivolte alla Schlein, erano già uscite questa estate con la prima tranche dell’inchiesta di Fanpage e aveva portato alle dimissioni della responsabile del circolo Pinciano Flaminia Pace che si dichiarava tra le altre cose apertamente fascista.All’indomani della ‘bufera’ che aveva investito il movimento, la premier Meloni aveva premesso che coloro che hanno “sentimenti razzisti, antisemiti o nostalgici” sono “incompatibili con Fdi” per poi però attaccare, immediatamente dopo, i metodi dell’inchiesta.


La pubblicazione della quarta puntata del podcast, oggi, ha riportato il caso alla ribalta, nei giorni in cui le opposizioni stanno accusando la premier Meloni di essersi eclissata e di non assumersi di fronte al Parlamento le sue responsabilità, dal caso Almasri alla vicenda Paragon.

Vaticano: Papa stazionario, migliorano indici infiammatori

Vaticano: Papa stazionario, migliorano indici infiammatoriRoma, 19 feb. (askanews) – “Le condizioni cliniche del Santo Padre si presentano stazionarie. Gli esami del sangue, valutati dallo staff medico, dimostrano un lieve miglioramento, in particolare degli indici infiammatori”. Lo comunica la sala stampa del Vaticano.


Il Papa, “dopo aver fatto colazione ha letto alcuni quotidiani quindi si è dedicato alle attività lavorative con i suoi più stretti collaboratori. Prima di pranzo ha ricevuto l’Eucarestia”, prosegue la nota. Nel pomeriggio, infine, “ha ricevuto in visita il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, con la quale si è trattenuto in forma privata per 20 minuti”.

M.O., Meloni vede Herzog: bene tenuta accordo su cessate il fuoco

M.O., Meloni vede Herzog: bene tenuta accordo su cessate il fuocoRoma, 19 feb. (askanews) – La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha ricevuto oggi a Palazzo Chigi il presidente dello Stato di Israele, Isaac Herzog, nell’ambito dei recenti incontri avuti con i principali Leader del Medio Oriente e del Golfo.


Il quarto incontro tra i due leader dall’assunzione del suo incarico – spiega Palazzo Chigi in una nota – ha permesso alla presidente Meloni di ribadire l’importanza della tenuta dell’accordo sul cessate il fuoco a Gaza che ha consentito il rilascio di parte degli ostaggi e di incrementare sensibilmente l’assistenza umanitaria nella Striscia, dove l’Italia è in prima linea anche attraverso l’iniziativa ‘Food for Gaza’. Nel corso dei colloqui la presidente del Consiglio ha ribadito l’impegno italiano per la stabilizzazione e la ricostruzione di Gaza e la necessità di un orizzonte politico verso una pace giusta e duratura nella regione.


Analogo auspicio è stato espresso con riferimento al cessate il fuoco raggiunto in Libano, dove l’Italia ha un ruolo insostituibile anche attraverso il contingente in Unifil. Il colloquio, infine, ha fatto emergere la comune volontà di approfondire il partenariato bilaterale in tutti i settori a partire da quello energetico, scientifico e tecnologico.

Mattarella: vicini a Israele ma assicurare futuro ai palestinesi

Mattarella: vicini a Israele ma assicurare futuro ai palestinesiRoma, 19 feb. (askanews) – “Siamo vicini a Israele in questi giorni tristi in cui si acuisce il dolore per l’inaccettabile e disumana strage del 7 ottobre con la restituzione dei corpi degli ostaggi. Difendiamo il diritto di Israele alla sicurezza. Se è vero che non c’è pace senza sicurezza, è anche vero che non ci può essere sicurezza senza pace. Per avere una pace reale nel Medio Oriente bisogna assicurare una concreta prospettiva di futuro ai palestinesi, con ovviamente l’esclusione di Hamas”. È quanto ha detto, secondo quanto si apprende, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, nel corso del colloquio al Quirinale con il presidente dello Stato d’Israele Isaac Herzog in visita ufficiale in Italia.


Tra gli altri temi oggetto dell’incontro i due presidenti hanno affrontato anche la situazione in Libano, Siria, Iran, Libia. 

Terra fuochi, Meloni: Giuseppe Vadalà sarà commissario unico

Terra fuochi, Meloni: Giuseppe Vadalà sarà commissario unicoRoma, 19 feb. (askanews) – Giuseppe Vadalà commissario unico per la Terra dei fuochi. Ne ha dato notizia la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nel corso della riunione del Consiglio dei ministri che si è tenuto stamane.


“Ci tenevo a segnalare – ha detto a quanto si apprende – che, all’interno del decreto-legge sulla Pubblica Amministrazione, il Governo ha voluto inserire delle norme che puntano ad affrontare e risolvere l’annosa questione legata all’inquinamento ambientale nella ‘Terra dei fuochi’. Sono norme che introduciamo per garantire l’attuazione di quanto previsto dalla sentenza del 31 gennaio 2025 della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, che ha condannato l’Italia per non aver adottato adeguate misure per fronteggiare l’inquinamento dell’area. Violazioni che risalgono nel tempo, in un contenzioso aperto da diversi anni”. “La norma – ha proseguito Meloni – affida ad un Commissario unico, che sarà il generale Giuseppe Vadalà, il compito di coordinare la bonifica del territorio, affidandogli poteri straordinari legati alle attività specificatamente indicate dalla sentenza della Cedu”.

Covid, Forza Italia: sorpresi da conferenza stampa Fdi

Covid, Forza Italia: sorpresi da conferenza stampa FdiRoma, 19 feb. (askanews) – “Apprendiamo con sorpresa dalle agenzie che il gruppo Fratelli d’Italia sta tenendo una conferenza stampa per commentare l’andamento dei lavori della commissione Covid, tra l’altro anticipando come già accertati e conclusivi i contenuti di alcune audizioni fin qui svolte. Vorremmo ricordare che questa è una commissione d’inchiesta, non uno strumento ad uso di un singolo gruppo, che è chiamata a mantenere uno sguardo obiettivo, svolgere audizioni, fare un’attività istruttoria e alla fine dei suoi lavori, dopo un’accurata riflessione, approvare una relazione”. Lo dichiarano i componenti di Forza Italia della commissione parlamentare Covid, Licia Ronzulli, Stefano Benigni e Annarita Patriarca.