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Salvini: governo non si divide, ma errore dividersi in Ue

Salvini: governo non si divide, ma errore dividersi in UeFirenze, 3 dic. (askanews) – “Troppo facile allearsi solo con chi vince, la Lega c’è, vince e vincerà… nonostante la stampa italiana provi a dividere il centrodestra, il centrodestra può essere la svolta in Ue solo se è unito, non è in discussione l’alleanza di centrodestra in Italia, io con Meloni e Tajani lavoro benissimo”, ma “sarebbe un errore dividere il centrodestra in Ue, è doverosa un’alternativa in Ue alla sinistra”. Lo ha detto il vicepremier e leader della Lega Matteo Salvini parlando alla kermsse “Free Europe” in corso a Firenze.

Disabilità, Meloni: grande impegno del governo con riforma ambiziosa

Disabilità, Meloni: grande impegno del governo con riforma ambiziosaRoma, 3 dic. (askanews) – “Nella Giornata internazionale delle persone con disabilità, il Governo conferma il suo massimo impegno per assicurare alle persone con disabilità il pieno diritto ad avere una vita autonoma e indipendente”. Lo dichiara in una nota la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.

“Stiamo lavorando – prosegue Melomi – per recepire e dare piena attuazione alla Convenzione delle Nazioni Unite del 13 dicembre 2006 e mettere al centro di ogni politica la persona, permettendole di vivere e di partecipare alla vita sociale su una base di uguaglianza con gli altri. Il Governo sta portando avanti una riforma ambiziosa che cambia l’approccio alla disabilità, semplifica e sburocratizza le procedure per rendere più semplice la vita delle persone con disabilità e delle loro famiglie, e introduce il progetto di vita individuale e personalizzato”. “L’obiettivo – secondo la premier – è quello di superare l’attuale frammentazione ed erogazione delle singole prestazioni per costruire un percorso coordinato e sinergico di accompagnamento della persona alla vita adulta. Sfida ambiziosa che intendiamo vincere insieme a tutti coloro che a vario titolo si occupano delle persone con disabilità, a partire dalle Regioni, dai Comuni, dagli ambiti territoriali, dalle associazioni, dagli operatori pubblici e privati e dal Terzo settore. Il cammino da fare insieme è ancora lungo, ma la direzione è tracciata e intendiamo perseguirla con costanza e determinazione”, conclude Meloni.

Ue, Salvini: si prepara rinnovo dell’inciucio popolari-socialisti

Ue, Salvini: si prepara rinnovo dell’inciucio popolari-socialistiFirenze, 3 dic. (askanews) – “Leggevo l’intervista di oggi di Paolo Gentiloni e vedo che già si prepara il rinnovo dell’inciucio” tra Popolari e socialisti per la maggioranza nelle istituzioni europee. Lo afferma il leader della Lega Matteo Salvini parlando con i giornalisti prima dell’inizio a Firenze dell’incontro “Free Europe”, organizzato dal gruppo Identità e democrazia.

Le posizioni filo-russe di alcuni partiti della destra europea presenti anche al rassemblement di Firenze? “La Lega ha avuto una posizione nettissima rispetto all’Ucraina – ha risposto Salvini -… Mi preoccupano i filopalestinesi e i filo-Hamas…”.

Ue, Marine Le Pen: persegue modello di annientamento dei popoli

Ue, Marine Le Pen: persegue modello di annientamento dei popoliFirenze, 3 dic. (askanews) – “Oggi L’Europa svilisce la sua storia, la commissione Ue agisce contro i nostri popoli, considera gli uomini come merci senza radici e senza frontiere”, si persegue “un modello di annientamento dei popoli”. Lo ha detto la leader del Rassemblement national Marine Le Pen intervenendo con un video messaggio alla kermesse organizzata a Firenze dal gruppo Identità e democrazia in Ue e dalla Lega.

“Per von Der Leyer l’immigrazione non è un problema ma un progetto”, ha rilanciato Le Pen, “se non facciamo niente Bruxelles governerà a dispetto della vita dei suoi popoli”. “Siamo movimenti di resistenza patriottica e democratica di fronte a un potere burocratico”, ha concluso Le Pen.

Salvini a Firenze all’incontro dei sovranisti: no inciuci popolari-socialisti in Ue

Salvini a Firenze all’incontro dei sovranisti: no inciuci popolari-socialisti in UeFirenze, 3 dic. (askanews) – “Leggevo l’intervista di oggi di Paolo Gentiloni e vedo che già si prepara il rinnovo dell’inciucio” tra Popolari e socialisti per la maggioranza nelle istituzioni europee. Lo afferma il leader della Lega Matteo Salvini parlando con i giornalisti prima dell’inizio a Firenze dell’incontro “Free Europe”, organizzato dal gruppo Identità e democrazia. Le posizioni filo-russe di alcuni partiti della destra europea presenti anche al rassemblement di Firenze? “La Lega ha avuto una posizione nettissima rispetto all’Ucraina – ha risposto Salvini -… Mi preoccupano i filopalestinesi e i filo-Hamas…”.

E inoltre: “Vedo ancora troppa tolleranza nei confronti del terrorismo islamico” e “mi stupisce che ancora qualcuno a sinistra non riesca, anche semanticamente, a riconoscere il diritto a esistere di Israele”. “La nostra idea – così sempre Salvini – è diversa da certa sinistra rabbiosa che vuole decidere chi può visitare i musei. Io sono per il confronto. Mi spiace che un sindaco che rappresenta tutti i cittadini di Firenze si permetta di dire chi può visitare i musei italiani e chi no. E’ stata una caduta di stile”. Così, parlando delle posizioni espresse dal sindaco di Firenze Dario Nardella sulla convention e sul fatto che una delegazione di Id con Salvini fosse andata ieri a visitare gli Uffizi. “E’ stata una caduta di stile che da una persona come Nardella non ci si aspettava”, “distinguere tra buoni e cattivi è figlio della presunta superiorità intellettuale della sinistra”, ha concluso Salvini.

Schlein a Crosetto: indipendenza magistratura è base democrazia

Schlein a Crosetto: indipendenza magistratura è base democraziaRoma, 2 dic. (askanews) – “Il ministro Crosetto, ieri, anziché ritirare le sue gravi affermazioni, ha rincarato la dose leggendo in aula alcune dichiarazioni che il segretario di Magistratura Democratica aveva reso durante un incontro pubblico a Palermo, in cui si sosteneva che la magistratura ha la sua autonomia e deve difendere i diritti fondamentali sanciti dalla Costituzione, anche quando è la maggioranza ad attaccarli. Crosetto l’ha riferito come se fosse una cosa grave. Ma è la base di una democrazia: che non è la dittatura della maggioranza, ma si misura proprio nella tutela che garantisce ai diritti delle minoranze”. Lo scrive in una nota Elly Schlein, segretaria del Partito Democratico.

Riforme, La Russa: sarebbe errore giustizia e premierato insieme

Riforme, La Russa: sarebbe errore giustizia e premierato insiemeNapoli, 2 dic. (askanews) – “La prima riforma che si sta provando a fare, tra quelle importanti, è quella che dà al popolo maggiore peso, quella della democrazia diretta. Sarebbe un errore avviare, contemporaneamente, qualcosa di più di una semplice apertura di dibattito sulla riforma della giustizia”. Così il presidente del Senato, Ignazio La Russa, intervistato nel corso della prima giornata de Il Riformista, in corso a Napoli.

“Non c’è da accelerare, c’è da avviare perlomeno un dibattito attorno alle riforme. Credo che sia saggio il proposito del Governo di non correre, di non dover soddisfare esigenze, dire diamo a qualcuno ‘La riforma della democrazia diretta’, all’altro ‘La giustizia’ e all’altro ‘L’autonomia’. Sarebbe un errore clamoroso”, ha concluso la seconda carica dello Stato.

Giustizia, Meloni: no scontro con toghe ma piccola parte contrasta leggi

Giustizia, Meloni: no scontro con toghe ma piccola parte contrasta leggiDubai, 2 dic. (askanews) – Non c’è uno “scontro” tra governo e magistratura, ma c’è una “piccola parte” delle toghe che contrasta i provvedimenti del governo, con una visione ‘politica’. Da Dubai la presidente del Consiglio Giorgia Meloni affronta il tema del rapporto con i magistrati per la prima volta dopo le polemiche dei giorni scorsi sulle dichiarazioni del ministro della Difesa Guido Crosetto – che in un’intervista al ‘Corriere della Sera’ aveva adombrato l’esistenza di una “opposizione giudiziaria” contro l’esecutivo – e sul rinvio a giudizio del sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro per il ‘caso’ Cospito. E le sue parole non sembrano destinate a riportare il sereno.

Per quanto riguarda le affermazioni di Crosetto, Meloni dice di ritenere che “non ci sia uno scontro tra politica e magistratura”, anche perchè “per chi viene da destra chi serve lo Stato è sempre un punto di riferimento”. Questo però, aggiunge, “non significa non segnalare che in ogni ambito ci sono dei problemi e il problema è che una piccola parte della magistratura ritiene che i provvedimenti di alcuni governi che non sono in linea con una certa visione del mondo debbano essere contrastati, come è accaduto ad esempio sull’immigrazione”. Il riferimento è alla giudice di Catania Iolanda Apostolico, che lo scorso ottobre aveva annullato il trattenimento di alcuni migranti perchè in contrasto con le norme Ue. Per Meloni il governo ha fin dall’inizio “lavorato per rafforzare la magistratura nel fare il proprio lavoro, nella lotta alla mafia” e lei è “schierata con la stragrande maggioranza dei magistrati che pensa che il lavoro sia questo e non contestare le scelte della politica”. Un altro esempio di contestazione “fuori misura”, per lei, è quella sulle riforme costituzionali e, in particolare, su quella per il premierato da poco varata dal governo. Nei giorni scorsi, tra gli altri, era stato il presidente dell’Anm Giuseppe Santalucia a segnalare “uno sbilanciamento e uno squilibrio a favore del potere esecutivo”. Per la premier è “fuori dalle righe” dire che la riforma “ha una deriva anti-democratica”, si tratta di “dichiarazioni che vanno bene per la politica” e non per dei magistrati. Questo non vuol dire che non si possa criticare la riforma. Ad esempio “le parole di Gianni Letta non le ho viste come parole di contrasto, come a voler creare dei problemi”, anche se i rilievi dell’ex braccio destro di Berlusconi “in parte sono condivisibili e in parte no”. Sicuramente, spiega, Letta sbaglia sull’eventuale limitazione dei poteri del capo dello Stato, perchè la riforma “è stata scritta in maniera tale da non toccare i poteri del presidente”. Comunque, conclude, “gli italiani ci diranno se la condividono o no”.

Meloni, incalzata dai cronisti, difende poi Delmastro, rinviato a giudizio con l’accusa di aver fornito documenti riservati del Dap sull’anarchico Alfredo Cospito al collega di partito Giovanni Donzelli, che ne ha poi parlato in Parlamento. Le opposizioni chiedono le dimissioni del sottosegretario, una richiesta che per la presidente del Consiglio va respinta al mittente: “Il giudice – puntualizza – ritiene che Delmastro debba essere rinviato a giudizio, il pm per due volte si è espresso per l’archiviazione”, dunque per chiedere le dimissioni “è il caso di aspettare una sentenza di condanna passata in giudicato, eventualmente, per ritenerlo colpevole”.

Meloni: transizione sì ma non idelogica. No preclusioni su nucleare

Meloni: transizione sì ma non idelogica. No preclusioni su nucleareDubai, 2 dic. (askanews) – Sì all’uscita dai combustibili fossili, ma con “tempi sostenibili”; sì alla transizione verde, a patto che sia “ecologica e non ideologica”; apertura “pragmatica” al nucleare, anche se la “sfida” in questo campo è soprattutto quella della fusione. Questa la linea che la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha portato alla Cop 28 di Dubai, da dove ripartirà domani mattina per una missione “lampo” a Belgrado.

Dopo la partecipazione, ieri, a due sessioni tematiche, la premier questa mattina è intervenuta nell’assemblea plenaria. “E’ un momento chiave del nostro sforzo per contenere la crescita delle temperature entro 1,5 gradi. Anche se ci sono ragioni per essere ottimisti – ha detto – l’obiettivo è lontano, la Cop 28 deve essere una svolta”. L’Italia, ha garantito, “sta facendo la sua parte nel processo di decarbonizzazione, lo fa in modo pragmatico, con un approccio di neutralità tecnologica, libero dal radicalismo”. Questo perchè “se vogliamo essere efficaci” serve “una sostenibilità ambientale che non comprometta la sfera economico-sociale: serve una transizione ecologica, non ideologica”. A Dubai la premier ha annunciato che l’Italia contribuirà con 100 milioni al fondo ‘Loss and damages’ destinato ai Paesi più esposti alle conseguenze dei cambiamenti climatici e confermato l’attenzione all’Africa, a cui sarà destinato il 70% dei 4 miliardi del Fondo clima italiano. In questi due giorni, ha detto, “si sono fatti importanti passi in avanti”, con “senso di responsabilità”, ricordando che gli sforzi di oggi vengono fatti “non per noi ma per quelli che verranno dopo di noi”, perchè come diceva Warren Buffet, “c’è qualcuno seduto all’ombra oggi perchè qualcun altro ha piantato un albero molto tempo fa”. Parlando con i giornalisti, Meloni ha poi assicurato che l’uscita dai combustibili fossili è “un obiettivo che dobbiamo continuare a centrare”. Però, ha aggiunto, “la tempistica deve essere sostenibile: la sostenibilità climatica-ecologica deve camminare insieme alla sostenibilità sociale e alla sostenibilità economica altrimenti ci porta dritti alla deindustrializzazione”.

Alla Cop 28 si è affacciato anche il tema del nucleare con 22 Paesi (tra cui Usa, Francia, Giappone, Canada, Regno Unito) che hanno chiesto di triplicare la produzione di energia atomica entro il 2050 per raggiungere gli obiettivi di zero emissioni. Una posizione che, da Roma, è stata salutata oggi con favore da Forza Italia, mentre Matteo Salvini si è da sempre dichiarato favorevole. A chi le chiede se dunque l’Italia potrà imboccare nuovamente la strada del nucleare, Meloni risponde che non ha “preclusioni su nessuna tecnologia che possa essere sicura e possa aiutarci a diversificare la nostra produzione energetica”, però “non sono certa che cominciando da capo oggi l’Italia non si troverebbe indietro. Ma se ci sono evidenze del fatto che si possa invece avere un risultato positivo sono sempre disposta a parlarne”. Per la premier, però, la “grande sfida” è quella della fusione che potrebbe risolvere “tutti i problemi energetici” e su questo “l’Italia è piu avanti di altri”. A proposito di energia, rispondendo ai giornalisti la presidente del Consiglio parla anche della fine del mercato tutelato. Il governo, garantisce, cerca “di capire soprattutto come si fa a impedire che le bollette aumentino”, ma la ‘colpa’, accusa, è di altri. “Prima del mio alleato Salvini – attacca – mi hanno chiesto di fare qualcosa quelli che ce l’hanno messa la riforma del mercato tutelato. La fine del mercato tutelato è stata stabilita dai governi Renzi e Gentiloni e votata dall’allora maggioranza del governo Draghi, io ho votato contro e contestato apertamente la fine del mercato tutelato mentre gli altri la votavano. Dopodiché, per blindarla, è stata inserita nel Pnrr e nella terza rata del Pnrr, che era un obiettivo già centrato quando siamo arrivati. Posso capire che il Pd abbia deciso che ha fatto una cosa sbagliata ma prima di spiegare a me come la risolvo perchè non chiedono scusa?”.

Meloni: una piccola parte della magistratura contrasta le leggi

Meloni: una piccola parte della magistratura contrasta le leggiDubai, 2 dic. (askanews) – “Io penso che non ci sia uno scontro tra politica e magistratura, per chi viene da destra chi serve lo Stato è sempre un punto di riferimento e quindi l’idea che ci ci debbano essere scontri tra poteri dello Stato è sbagliato. Questo non significa non segnalare che in ogni ambito ci sono dei problemi e il problema è che una piccola parte della magistratura ritiene che i provvedimenti di alcuni governi che non sono in linea con una certa visione del mondo debbano essere contrastati, come è accaduto ad esempio sull’immigrazione”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, parlando con i giornalisti a Dubai a proposito del caso Crosetto.