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Ecco le proposte M5s per la scuola

Ecco le proposte M5s per la scuolaMilano, 21 set. (askanews) – Una card da 500 euro l’anno per aiutare le famiglie alle prese con il caro-libri, interventi sul dimensionamento scolastico e per evitare le classi pollaio, risorse per garantire il tempo pieno su tutto il territorio nazionale, introduzione dell’educazione sessuale ed affettiva e psicologo scolastico in tutti gli istituti. Sono le proposte per la scuola presentate dal Movimento Cinque Stelle per far fronte a quella che Giuseppe Conte chiama “un’emergenza”, con l’autonomia differenziata che rischia di aumentare le differenze tra Nord e Sud.

Per il M5s è infatti “a rischio il diritto allo studio”, nel momento in cui “la scuola sta diventando un bene di lusso: non possiamo permetterlo”, dice il deputato Antonio Caso, elencando le statistiche poco lusinghiere per l’Italia: sotto la media Ue per spese in istruzione in rapporto al Pil, agli ultimi posti per la dispersione scolastica, gli adulti poco istruiti, lo stipendio dei docenti. Dunque “dobbiamo invertire la tendenza: aumentare gli investimenti per raggiungere la media europea, una direzione che però non vediamo nel governo”. La collega Orrico illustra nel dettaglio le proposte: “La dote educativa: una card personale con 500 euro ogni anno per ogni bambino delle famiglie con Isee fino a 45mila euro, per libri, cancelleria e le attività extradidattiche. Fondo strutturale da 500 milioni di euro per il tempo pieno in tutte le scuole: serve a garantire a studenti e famiglie una serie di attività extrascolastiche. Trenta milioni nel biennio per finanziare i Comuni e promuovere le ‘comunità educanti’ con volontariato, terzo settore, famiglie, per elaborare una proposta educativa” che contrasti la dispersione scolastica”. E poi insegnamento dell’educazione affettiva e sessuale dalle secondarie fino all’università con l’introduzione strutturale dello psicologo: “I dati dimostrano che diminuiscno gravidanze e aborti, infezioni a trasmissione sessuale, abusi sessuali ed episodi di omofobia”. Infine invertire la tendenza anche sul dimensionamento scolastico, fissando a 22, al massimo 23, il numero di bambini per classe.

Le fila le tira Conte: “Meloni inventa nuovi slogan e bluff per distogliere l’attenzione dal disastro immigrazione, ma noi non possiamo dimenticare che le famiglie oggi devono scegliere se comprare i libri di testo o fare il pieno alla macchina. E poi il carrello della spesa, i mutui… A noi questa realtà non sfugge ma il governo non ha stanziato un euro per il caro-libri, nonostante un’inflazione dell’8-10%. Silenzio assordante del governo: parla tanto, counica in modo furbo, ridenomina i ministeri.. Ma il governo deve risolvere i problemi, non fare video con atteggiamenti decisionisti, battendo i pugni sul tavolo che non risolvono nulla del disagio delle famiglie italiane”. La card in particolare “è urgente”, perchè ormai “anche il ceto medio fa fatica”. Allora “cerchiamo di pungolare il governo, perchè i tagli che stanno facendo lascieranno ferite non rimarginabili”. L’appello è a “non tagliare i fondi per le periferie, quelli per i giovani studenti: il riscatto passa dalla scuola, e invece di parlare improvvidamente di merito, costruiamo percorsi in cui tutti possano migliorare la loro condizione di vita. È vero quello che hadetto la Meloni sul fatto la famiglia d’origine conta più del merito, e allora invece di assegnare posti di potere a parenti e congiunti, aiuta i ragazzi, investi nella scuola per avere una formazione adeguata”.

Mattarella: sui migranti serve una visione del futuro, no a soluzioni tampone

Mattarella: sui migranti serve una visione del futuro, no a soluzioni tamponePiazza Armerina, 21 set. (askanews) – “Ne parleranno i ministri degli Interni e sono convinto troveranno una soluzione collaborativa, come avviene sempre tra Italia e Germania. Tra noi è emersa una perfetta omogeneità di vedute sul fenomeno migratorio che non colpisce solo l’Italia, è un fenomeno epocale che va governato con visione del futuro non con provvedimenti improvvisati o tampone o temporanei. Serve una visione coraggiosa e nuova”. Lo ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, nel corso della conferenza stampa con il presidente tedesco Steinmeier. “E’ sempre più evidente la dimensione e la caratteristica storica e globale” del fenomeno migratorio, che ha “molte cause, ambientali, di violenza: occorre studiare e definire soluzioni nuove e coraggiose, non superficiali o di poco momento, nè approssimative. Occorrono soluzioni europee, perchè questa non è cosa che un paese da solo può affrontare”. “I dieci punti di Von der Leyen sono interessanti, ma è importante che l’Europa tutta comprenda che il problema esiste e non si risolve ignorandolo. Non va lasciato a crudeli trafficanti di esseri umani”.

Migranti, Mattarella: non partirebbero se non via da violenze e miserie

Migranti, Mattarella: non partirebbero se non via da violenze e miseriePiazza Armerina, 21 set. (askanews) – I migranti “resterebbero volentieri nei loro Paesi se non fossero spinti da fame, miseria, persecuzioni, intolleranze o terrorismo”. Lo ha sottolineato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nella conferenza stampa con il presidente della Repubblica federale di Germania Frank Walter Steinmeier a Piazza Armerina, dopo la Visita al Centro Don Bosco 2000.

“Abbiamo voluto valorizzare il significato di questo incontro” incontrando alcuni di questi “migranti – ha aggiunto – che sono arrivati attraverso sofferenze indicibili” e che è possibile “accogliere integrandoli e incentivando programmi nei paesi di origine per poter crescere in loco, creando opportunità di vita nei luoghi da cui provengono”.

Conte: sull’immigrazione io non parlo come Meloni, ma devo chiarire le distanze dal Pd

Conte: sull’immigrazione io non parlo come Meloni, ma devo chiarire le distanze dal PdMilano, 21 set. (askanews) – Giuseppe Conte respinge con forza ogni accostamento a Giorgia Meloni e alla destra in tema di immigrazione e ribadisce che i governi del Pd “accoglievano in maniera indiscriminata”, rivendicando il dovere di chiarire le differenze anche con i Dem sul tema. In conferenza stampa alla Camera, il presidente del M5s risponde così alle critiche del Pd che lo accusano di usare gli stessi toni della destra: “Io parlo come la Meloni? Io ho proposto una terza via, cosa ho a che fare io con un governo che fa propaganda sull’immigrazione? Mi avete mai visto fare propaganda sull’immigrazione? Anche quando ero al governo con la Lega. Al di là della propaganda” di Salvini, “io ho lavorato in Europa offrendo proposte e cercando di conquistare fiducia e credibilità. Se ottenevamo i ricollocamenti degli sbarchi non era per Salvini che non andava ai consigli europei dei ministri dell’Interno… Ero io che lavoravo per la ridistribuzione europea”.

Conte rinnova le sue accuse ai Dem: “I Pd non si sentono riassunti dal termine ‘accoglienza indiscriminata’? In passato mi sembra che sia stata questa la declinazione dei loro governi, se non è così ce lo chiariscano. Il Pd ha tutti gli spazi per declinare meglio la sua proposta, non deve fare polemica. Ma posso io dire, non avendo nulla a che fare con questa destra, che non siamo d’accordo con lo Ius soli? Noi cartelli elettorali non ne faremo mai: pssiamo coltivare un percorso di dialogo con le forze progressiste, ma devo chiarire oggi all’elettorato e al Pd che noi lo Ius soli non lo facciamo, se mai saremo chiamati a responsabilità di governo. Noi vogliamo lo Ius scholae, perchè siamo paese di transito per i migranti. Possiamo dirlo o non si può parlare di immigrazione? Ai cittadini dobbiamo offrire soluzioni”. Conclude il leader M5s: “Nessuno si permetta di schiacciarmi sulla propaganda di destra, perchè noi partiamo dal rispetto dei diritti di ogni essere umano. Meloni, da donna, postò il video dello stupro di Piacenza, pur di prendere qualche voto. Ho mai postato il video di qualche migrante che delinque? Ma la sinsitra chiarisca quali sono le sue reali proposte. Dobbiamo soccorrerli e aiutarli dignitosamente, ma se ne arrivano 200mila l’anno, il Pd cosa propone? Ce lo dica senza fare polemiche”.

Migranti, Conte: io come Meloni? No, ma devo chiarire distanze da Pd

Migranti, Conte: io come Meloni? No, ma devo chiarire distanze da PdMilano, 21 set. (askanews) – Giuseppe Conte respinge con forza ogni accostamento a Giorgia Meloni e alla destra in tema di immigrazione e ribadisce che i governi del Pd “accoglievano in maniera indiscriminata”, rivendicando il dovere di chiarire le differenze anche con i Dem sul tema. In conferenza stampa alla Camera, il presidente del M5s risponde così alle critiche del Pd che lo accusano di usare gli stessi toni della destra: “Io parlo come la Meloni? Io ho proposto una terza via, cosa ho a che fare io con un governo che fa propaganda sull’immigrazione? Mi avete mai visto fare propaganda sull’immigrazione? Anche quando ero al governo con la Lega. Al di là della propaganda” di Salvini, “io ho lavorato in Europa offrendo proposte e cercando di conquistare fiducia e credibilità. Se ottenevamo i ricollocamenti degli sbarchi non era per Salvini che non andava ai consigli europei dei ministri dell’Interno… Ero io che lavoravo per la ridistribuzione europea”.

Conte rinnova le sue accuse ai Dem: “I Pd non si sentono riassunti dal termine ‘accoglienza indiscriminata’? In passato mi sembra che sia stata questa la declinazione dei loro governi, se non è così ce lo chiariscano. Il Pd ha tutti gli spazi per declinare meglio la sua proposta, non deve fare polemica. Ma posso io dire, non avendo nulla a che fare con questa destra, che non siamo d’accordo con lo Ius soli? Noi cartelli elettorali non ne faremo mai: pssiamo coltivare un percorso di dialogo con le forze progressiste, ma devo chiarire oggi all’elettorato e al Pd che noi lo Ius soli non lo facciamo, se mai saremo chiamati a responsabilità di governo. Noi vogliamo lo Ius scholae, perchè siamo paese di transito per i migranti. Possiamo dirlo o non si può parlare di immigrazione? Ai cittadini dobbiamo offrire soluzioni”. Conclude il leader M5s: “Nessuno si permetta di schiacciarmi sulla propaganda di destra, perchè noi partiamo dal rispetto dei diritti di ogni essere umano. Meloni, da donna, postò il video dello stupro di Piacenza, pur di prendere qualche voto. Ho mai postato il video di qualche migrante che delinque? Ma la sinsitra chiarisca quali sono le sue reali proposte. Dobbiamo soccorrerli e aiutarli dignitosamente, ma se ne arrivano 200mila l’anno, il Pd cosa propone? Ce lo dica senza fare polemiche”.

Renzi si dice “entusiasta della fuga verso Italia Viva”

Renzi si dice “entusiasta della fuga verso Italia Viva”Roma, 21 set. (askanews) – “Io sono entusiasta perché Italia Viva non vede alcuna fuga da Italia viva ma verso Italia viva”. Così il leader Matteo Renzi, durante una conferenza stampa alla Stampa estera a Roma, presentando le ultime new entry: Isabella De Monte, Anita Pili e Arianna Viscogliosi. “I numeri del due per mille”, secondo Renzi, lo confermerebbero. “Abbiamo preso più soldi della Lega e di Fi” e lo stesso risultato Iv lo avrebbe centrato nei confronti di Azione di Carlo Calenda: “Lo scorso anno quando dividemmo i soldi con Azione, fatto cento numero il numero di dichiarazioni finí 50 e 50. Nel 2023 siamo passati a a 36 per Azione e 54 Iv”.

Mattarella e Steinmeier hanno sorvolato le aree della Sicilia distrutte dagl incendi

Mattarella e Steinmeier hanno sorvolato le aree della Sicilia distrutte dagl incendiPiazza Armerina (Enna), 21 set. (askanews) – Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, insieme al presidente della Repubblica Federale di Germania Frank-Walter Steinmeier e consorte, accompagnati da Laura Mattarella, e alla signora Elke Bundenbender sono arrivati a Piazza Armerina. Qui hanno sorvolato in elicottero le zone interessate dagli incendi.

In seguito i due capi di Stato hanno salutato il comandante dei Vigili del Fuoco e una rappresentanza dei volontari dei Vigili del Fuoco. A seguire Mattarella e Steinmeier si sono recati alla Villa Romana del Casale accolti dal sindaco di Piazza Armerina, Nino Cammarata, dal direttore del Parco Archeologico di Morgantina e della Villa Romana del Casale, Liborio Caliscibetta.

Meloni lancia appello a Onu: guerra globale a trafficanti uomini

Meloni lancia appello a Onu: guerra globale a trafficanti uominiNew York, 21 set. (askanews) – L’Onu ha il “dovere” di “rifiutare ogni ipocrisia” sui migranti e di “dichiarare una guerra globale e senza sconti ai trafficanti di esseri umani”. E’ questo l’appello che Giorgia Meloni ha lanciato nel suo intervento all’Assemblea generale delle Nazioni Unite. Meloni ha parlato nel tardo pomeriggio di New York, dopo un giornata in cui ha avuto vari incontri, tra cui quelli con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e con il premier canadese Justin Trudeau. Proprio per questi appuntamenti – è stato spiegato – ha rinunciato a parlare al Consiglio di sicurezza, dove è intervenuto il Ministro degli Esteri, Antonio Tajani.

Nel suo discorso la presidente del Consiglio ha toccato le priorità dell’Italia, che saranno anche quelle del G7: le grandi migrazioni e lo sviluppo dell’Africa, la guerra in Ucraina, la governance di fenomeni come l’intelligenza artificiale. In “un’epoca complessa, fatta di emergenze e mutazioni continue” non è il momento “delle frasi di circostanza, dei principi decantati ma non attuati, delle scelte facili in luogo di quelle giuste”, ha detto. Occorre dunque ripartire da due principi, “da una parte le nazioni, che esistono perché rispondono al bisogno naturale degli uomini di sentirsi parte di una comunità di destino” e dall’altra l’aspirazione delle stesse nazioni di “trovare un luogo nel quale risolvere le controversie internazionali con uno strumento più difficile da utilizzare ma decisamente più efficace nei risultati della forza, cioè lo strumento della ragione”. Dunque occorre dire ‘no’ “a chi vorrebbe riportarci al tempo delle guerre di dominio e di stampo neo-imperialista” decidendo “da che parte della storia stare”. E l’Italia “ha scelto chiaramente da che parte stare” consapevole “di quanto sarebbe difficile governare un mondo nel quale ha avuto la meglio chi bombarda le infrastrutture civili” e “ricatta le nazioni in via di sviluppo impedendo di esportare il grano, la materia prima indispensabile per sfamare milioni di persone”.

Le conseguenze del conflitto in Ucraina, ha ricordato, “impattano soprattutto sulle Nazioni del Sud del mondo: è una guerra mossa non solo contro l’Ucraina, ma contro le nazioni più povere”. La “scelta” è stata quella di “creare il caos e diffonderlo” e nel caos “si infiltrano reti criminali che lucrano sulla disperazione per collezionare miliardi facili” incuranti del fatto che i viaggi in mare “troppo spesso conducono alla morte, a una tomba sul fondo del mar Mediterraneo”. L’Italia, ha assicurato Meloni, intende “combattere la mafia in tutte le sue forme, e combatteremo anche questa” ma “combattere le organizzazioni criminali dovrebbe essere un obiettivo che ci unisce tutti, e che investe anche le Nazioni Unite”. Così come dovrebbe essere obiettivo di tutti lo sviluppo dell’Africa che “non è un continente povero, ma è stato spesso, ed è, un continente sfruttato”. Con il continente africano “spesso l’approccio è stato predatorio” e allo stesso tempo “paternalistico” ma ora è necessario “invertire la rotta” anche per “offrire un’alternativa seria al fenomeno della migrazione di massa, un’alternativa fatta di lavoro, formazione, opportunità nelle nazioni di provenienza, e percorsi di migrazione legale e concordata e dunque anche integrabile”. In questo l’Italia darà “il buon esempio” con il ‘Piano Mattei’. Altro tema che sta a cuore alla premier è quello dell’Intelligenza artificiale, che è “sicuramente una grande opportunità in molti campi” ma che presenta anche “enormi rischi”. Per far sì che l’IA non sia “una ‘zona franca’ senza regole” per Meloni “servono meccanismi di governance globale capaci di assicurare che queste tecnologie rispettino barriere etiche”.

Infine la riforma del Consiglio di sicurezza dell’Onu, che deve essere “più rappresentativo, trasparente ed efficace” garantendo “una distribuzione geografica dei seggi più equa e rafforzi anche la rappresentanza regionale” per uscire “dall’assetto cristallizzato all’esito di un conflitto che si è concluso ottant’anni fa”. La conclusione è stata affidata a una citazione di Giovanni Paolo II, che proprio all’Onu aveva parlato il 2 ottobre del 1979 ricordando che “l’attività politica, nazionale e internazionale, viene ‘dall’uomo’, si esercita ‘attraverso l’uomo’ ed è ‘per l’uomo’. Meloni ha chiuso la sua trasferta a New York per rientrare a Roma, dove la attende il lavoro sulla Nadef e sulla legge di Bilancio. L’obiettivo della missione era porre il tema dei migranti e la premier lo aveva fatto anche ieri, con incontri con il presidente turco Erdogan e con diversi leader africani. Sempre ieri c’era stato anche il tempo per un omaggio alla comunità italiana, con la deposizione di una corona di fiori alla statua di Cristoforo Colombo, prima di una cena al ristorante italiano ‘Ribalta’, senza partecipare al tradizionale ricevimento offerto dal presidente Usa Joe Biden.

Migranti, Meloni: Onu dichiari guerra globale a trafficanti

Migranti, Meloni: Onu dichiari guerra globale a trafficantiNew York, 21 set. (askanews) – E’ “dovere” dell’Onu “rifiutare ogni ipocrisia” sul tema dei migranti “e dichiarare una guerra globale e senza sconti ai trafficanti di esseri umani”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, intervenendo all’assemblea generale dell’Onu.

“Davvero – ha chiesto – possiamo fingere di non vedere che oggi al mondo non esiste attività criminale più profittevole del traffico di migranti, quando proprio i rapporti Onu certificano come questo business abbia raggiunto per volumi di denaro il traffico di droga, e ampiamente superato quello delle armi?Davvero questa Assemblea, che in altri tempi ebbe un ruolo fondamentale nel debellare definitivamente quel crimine universale che era la schiavitù, può tollerare che torni oggi sotto altre forme, che si continui a mercificare la vita umana, che vi siano donne portate in Europa a prostituirsi per ripagare debiti enormi contratti con i trafficanti, o uomini abbandonati nelle mani della criminalità organizzata? Davvero possiamo dire che sia solidarietà accogliere in via prioritaria non chi ne ha davvero diritto ma piuttosto chi ha i soldi per pagare questi trafficanti, e consentire ai trafficanti di stabilire chi abbia diritto a salvarsi? Io penso di no”. “Per farlo – ha concluso – dobbiamo lavorare insieme a ogni livello, e l’Italia intende essere in prima fila su questo fronte”.

Schlein incalza Meloni ma Conte punge ancora il Pd e irrita i dem

Schlein incalza Meloni ma Conte punge ancora il Pd e irrita i demRoma, 20 set. (askanews) – Il Pd incalza il governo, Elly Schlein presenta le proposte democratiche contro la perdita del potere d’acquisto delle famiglie e rinfaccia a Giorgia Meloni le promesse mancate, al Nazareno preparano “l’autunno in piazza” voluto dalla segretaria, ma i piani rischiano in parte di essere rovinati dalla nuova linea presa negli ultimi giorni da Giuseppe Conte, ‘l’alleato-non alleato’ che sembra pronto a giocare anche colpi bassi in vista della corsa delle europee.

L’uscita di ieri sui migranti aveva già infastidito il partito, quella frase sulla “accoglienza indiscriminata” che secondo Conte sarebbe nei piani del Pd non è piaciuta affatto (“Parla come Salvini o la Meloni”, commentava stamattina un parlamentare schierato con la Schlein) e oggi il leader M5s ha rincarato la dose, dicendo che “nessuno si deve sentire offeso” ma aggiungendo: “Chi parla solo di accoglienza, accoglienza, accoglienza e non offre integrazione, cade nell’ipocrisia”. Ieri la Schlein aveva replicato dicendo che Conte “evidentemente non ha letto le sette proposte” del Pd in cui si parla innanzitutto della “necessità di cambiare il regolamento Dublino”, di ” vie sicure legali e alternative” di immigrazione” e di “un grande piano di cooperazione internazionale”. La leader Pd puntava a chiudere rapidamente la polemica, convinta che le opposizioni debbano semmai unirsi di nuovo sulla sanità, come già fatto sul salario minimo, per contrastare un governo in affanno sulla manovra e con la Lega che sferza ogni giorno Fdi.

Mettere in difficoltà il centrodestra, insomma. La sanità pubblica “va migliorata” insiste la Schlein, sui temi concreti stiamo cercando in vista dei prossimi appuntamenti (elettorali, Ndr) importanti di costruire una coalizione alternativa a quella della destra che sia vincente”. A questo servono anche le proposte contro la perdita del potere d’acquisto: le famiglie si impoveriscono “nella totale assenza e indifferenza del governo”, attacca la Schlein. Bisognerebbe invece prendere misure efficaci, a cominciare dall’uso dell’extragettito Iva prodotto dall’aumento dei prezzi dei carburanti (“Oltre due miliardi”) per sostenere le famiglie contro il caro-prezzi. “Non dimentichiamo i video di Giorgia Meloni che prometteva di tagliare le accise che invece sono aumentate”. Ma, appunto, la leader Pd deve fare i conti con un M5s sempre più deciso a sottolineare le distanze dai democratici, probabilmente per recuperare quei consensi che da quando la Schlein è segretaria sono migrati verso il Nazareno. Una dinamica anche prevedibile, ma che sta assumendo toni preoccupanti per i democratici. Come spiega anche Arturo Scotto tra alleati, o quasi alleati, sarebbe bene “evitare caricature”. Il deputato Pd, con garbo, ricorda al leader M5s che è un gioco a perdere per tutti quello dei colpi bassi: “Ci sono differenze, è normale. Ma serve anche un rispetto di fondo. ll Pd non dirà mai che Conte è lo stesso che ha firmato i decreti Salvini, perché pensiamo che M5s abbia avuto un’evoluzione. E penso lui non possa dire che siamo una forza che non si pone il tema di una gestione ordinata dei flussi”.

Certo, le europee sono una prova della verità importante per tutti, per la segreteria Schlein – alla sua prima tornata elettorale nazionale – e per il M5s, che cerca il sorpasso o perlomeno il pareggio con i democratici. E tutto lascia pensare che Conte pensi che il modo migliore per far crescere i 5 Stelle sia provare a soffiare voti proprio al Pd. Calcolo sbagliato, secondo Scotto: “Meglio far emergere un progetto di governo unitario. Se invece emerge una tendenza a misurarci sullo 0,25% in più, non cresce nessuno”.