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Migranti, Tajani: serve intervento Ue come missione Sophia

Migranti, Tajani: serve intervento Ue come missione SophiaRoma, 16 set. (askanews) – “L’emergenza immigrazione non possiamo affrontarla senza un forte sostegno dell’Europa e vista la situazione in Africa, Afghanistan e Siria serve un intervento che veda coinvolta tutta l’Ue, penso alla missione Sophia, con navi eurpee nel Mediterraneo che blocchi le partenze anche con accordi con i paesi di origine, e pensare a centri di trattenimento in attesa della verifica della loro posizione e accordi con i paesi di origine”. Lo dice il ministro degli Esteri e segretario di Forza Italia, Antonio Tajani, a margine di una iniziativa del partito a Sulmona.

“La situazione è talmente complicata: servono investimenti, lotta al cambiamento climatico, e una presenza delle Nazioni Unite più forte in Africa – insiste il ministro – perchè se non si risolve il problema all’origine ci ritorveremo periodicamente una presenza forte di migranti nel 2050 l’Afica avrà tre miliardi di abitanti con situazione così grave dal punto di vista politico, poi si aggiunge il terremoto in Marocco e l’inondazione in Libia, la situazione è preoccupante ed è già esplosa. Serve un’azione molto più determinata, politica, accordi diplomatici, il governo sta facendo tutto ciò che è possibile ma il governo nazionale ma da solo non può farcela”.

Migranti,Renzi: chi sta in mare va salvato non si lascia affogare

Migranti,Renzi: chi sta in mare va salvato non si lascia affogareParma, 16 set. (askanews) – Sul tema immigrazione “giochi la carta della paura o dici che chi è in Italia o lavora o viene respinto? Non devi respingere chi sta in mare, perché chi sta in mare va salvato non lo si lascia affogare”. Lo ha detto il leader di Italia viva, Matteo Renzi, al Festival di Open a Parma. Il problema immigrazione, ha spiegato Renzi “non è giocare sulla paura, ma rispettare la legge. Quando vedo 500 extracomunitari alla stazione di Milano alle 23 che fanno un po’ di casino è evidente che io cittadino, donna ma non solo, ho un po’ di paura. E’ fisiologico e chi lo nega, nega la realtà”.

Ma ora “noi diciamo di voler respingere le persone e poi facciamo il decreto flussi perché non abbiamo personale nei campi. Non stiamo gestendo questo tema – ha aggiunto l’ex premier -. Perché è facile fare un tweet per dire ‘sostituzione etnica’. In Italia sta chi può lavorare e chi ha voglia di lavorare. La prima cosa da fare, a differenza di quello che fece il decreto Salvini-Conte, è mandare i bambini a scuola perché si integrino nel rispetto dell’identità culturale italiana che non è una parolaccia”. Infatti “se arriva un pakistano e sta in Italia e rispetta le regole, è benvenuto. Se un pakistano a Novellara fa uccidere la figlia perché la trova a pomiciare con un altro ha fatto bene Nordio ad andarlo a riprendere e a schiaffarlo dentro perché il padre di Saman non merita niente”. “Noi non ci vergogniamo delle nostre tradizioni e della nostra Costituzione – ha concluso Renzi -, ma questo è un ragionamento difficile dal momento che a destra tutti dicono ‘mandiamoli a casa loro’ e a sinistra tutti dicono ‘forza venite gente’. Nel mezzo lo spazio politico è quello che diceva Toni Blair: ‘duri con il crimine e con le cause del crimine’”.

Meloni interviene sui migranti: lunedì misure straordinarie

Meloni interviene sui migranti: lunedì misure straordinarieMilano, 15 set. (askanews) – La presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha annunciato che il governo adotterà misure straordinarie per fare fronte agli sbarchi dei migranti sulle coste italiane, in un video pubblicato sul social “X”.

“Nel Consiglio dei ministri di lunedì noi porteremo una modifica del termine di trattenimento nei centri di permanenza per i rimpatri di chi entra illegalmente in Italia, il limite verrà alzato al massimo consentito dalle attuali normative europee, ovvero 18 mesi, termine che non riguarda i richiedenti asilo, che è di 12 mesi e che non sarà modificato”, ha spiegato. “La pressione migratoria che l’Italia sta subendo dall’inizio di quest’anno è insostenibile – ha sottolineato – è figlia di una congiuntura internazionale difficilissima che mette insieme problemi che già avevano i Paesi africani a una situazione di instabilità crescente, particolrmente nella zona del Sahel”.

Poi l’annuncio dell’invito rivolto a Ursula von der Leyen. “Ho scritto alla presidente della Commissione Ue per chiederle di venire con me a Lampedusa per rendersi personalmente conto della gravità della situazione che affrotiamo e per per accelerare immediatamente la concretizzazione dell’accordo con la Tunisia trasferendo le risorse concordate”, ha detto Meloni. Riguardo alle posizioni europee la presidente ha dichiarato che “mentre prima tutto il dibattito in Europa si concentrava su come accogliere chi arrivava illegalmente e sulle regole per la loro distribuzione nei Ventisette Paesi europei noi abbiamo chiesto un totale cambio di paradigma: fermare a monte i trafficanti di esseri umani e l’immigrazione illegale di massa, concentrarsi sulla difesa dei confini esterni e non sulla distribuzione dei migranti. Questo cambio di paradigma è oggi scritto nero su bianco nelle conclusioni del Consiglio europeo” e “si realizza con con una missione europea, anche navale se necessario, in accordo con le autorità del Nordafrica, per fermare la partenza dei barconi, verificare in Africa chi ha diritto all’asilo, accogliere in Europa solo chi ne ha effettivamente diritto”.

Migranti, Schlein: aprire vie legali verso tutti i Paesi Ue

Migranti, Schlein: aprire vie legali verso tutti i Paesi UeTorino, 15 set. (askanews) – Si deve “continuare la battaglia per la condivisione delle responsabilità” tra Paesi europei, “aprire vie legali” per l’arrivo di migranti “verso tutti i Paesi” dell’Ue e “una missione europea, ma di ricerca e soccorso nel Mediterraneo, è quello che ci serve oggi”. Lo ha detto la segretaria del Pd, Elly Schlein, intervistata da Massimo Giannini alla Festa dell’Unità di Torino, commentando gli ultimi provvedimenti annunciati dal governo sull’immigrazione.

Migranti, Meloni: alzeremo a 18 mesi termine trattenimento nei Cpr

Migranti, Meloni: alzeremo a 18 mesi termine trattenimento nei CprRoma, 15 set. (askanews) – “Nel Consiglio dei ministri di lunedì noi porteremo una modifica del termine di trattenimento nei centri di permanenza per i rimpatri di chi entra illegalmente in Italia, il limite verrà alzato al massimo consentito dalle attuali normatibve europee, ovvero 18 mesi, termine che non riguarda i richiedenti asilo, che è di 12 mesi e che non sarà modificacto”. Lo annuncia la presidente del Consiglio Giorgia Meloni in una videodichiarazione diffusa da Palazzo Chigi.

“E stiamo già lavorando al potenziamento dei centri per i rimpatri in modo che chiunque entri illegalmente in Italia sia effettivamente trattenuto in queste strutture per tutto il tempo necessario alla definizione della sua eventuale richiesta di asilo”, aggiunge Meloni.

Migranti,Meloni:una parte di Ue si muove contro intesa con Tunisia

Migranti,Meloni:una parte di Ue si muove contro intesa con TunisiaRoma, 15 set. (askanews) – “La tunisia frontegga una grave crisi eocnomica che inevitabilmente si ripercuote anche da noi”, e mentre il governo itraliano coinvolgeva la Commissione Ue a un accordo di colaborazione con quel Paese per contrastare i flussi irregolari e sostenere l’economia tunisina, “purtroppo però, mentre l’Italie e una parte dell’Europa lavoravano in questa direzione, un’altra parte d’Europa si muoveva nella direzione ooposta”. Lo afferma la presidente del Consilgio Giorgia Meloni in una videodichiarazione diffusa da Palazzo Chigi.

“Mi riferisco – ha spiegato Meloni – al quotidiano tentativo di alcune forze politiche e influenti realtà di sostenere che la Tunisia sarebbe un regime oppressivo, con il quale non si possono fare accordi, di dichiarare persino che la Tunisia non sarebbe un porto sicuro e quindi dove non è possibile reimpatriatre i migranti irregolari o impedirne la partenza”. “A questo – ha concluso Meloni – si aggiunge il fatto che nonostante l’accordo firmato dalla Commissione Ue, i 250 mln concordati non sono ancora stati trasferiti alla Tunisia”.

Migranti, Meloni: serve missione navale Ue in accordo Nordafrica

Migranti, Meloni: serve missione navale Ue in accordo NordafricaRoma, 15 set. (askanews) – “Il governo italiano ha lavorato fin dal suo insediamento per affrontare il problema” dell’immigraizone incontrollata “in modo strutturale proponendo l’unica strada per dare al fenomeno una soluzione duratura”. Lo afferma la presidente del Consilgio Giorgia Meloni in una videodichiarazione diffusa da Palazzo Chigi.

“Mentre prima tutto il dibattito in Europa si concentrava su come accogliere chi arrivava illegalmente e sulle regole per la loro distribuzione nei Ventisette Paesi europei noi – ha sottolineato la Premier – abbiamo chiesto un totale cambio di paradigma: fermare a monte i trafficanti di esseri umani e l’immigrazione illegale di massa, concentrasi sulla difesa dei confini esterni e non sulla distribuzione dei migranti. Questo cambio di paradigma è oggi scritto nero su bianco nelle conclusioni del Consiglio europeo” e “si realizza con con una missione europea, anche navale se necessario, in accordo con le autorità del Nordafrica, per fermare la partenza dei barconi, verificare in Africa chi ha diritto all’asilo, accogliere in Eiropa solo chi ne ha effettivamente diritto”.:

Migranti, Meloni: pressione insostenibile per Italia e Europa

Migranti, Meloni: pressione insostenibile per Italia e EuropaRoma, 15 set. (askanews) – “La pressione migratoria che l’Italia sta subendo dall’inizio di quest’anno è insostenibile, è figlia di una congiuntura internazionale difficilissima che mette insieme problemi che già avevano i Paesi africani a una situazione di instabilità crescente, particolrmente nella zona del Sahel”. E’ un “quadro difficilissmo, tra colpi di Stato, calamità naturali, guerra del grano, jihadismo, che potrebbe portare diverse decine di milioni di persone a voler lasciare la propria nazione per cercare un futuro migliore in Europa”. Lo afferma la presidente del Consilgio Giorgia Meloni in una videodichiarazione diffusa da Palazzo Chigi.

“E’ evidente però – aggiunge Meloni – che l’Italia e l’Europa non possono accogliere questa massa enorme di perosne, particolarmente quando questa viene gestita da trafficanti senza scrupoli e si muove lungo rotte illegali”.

Ue, Enrico Letta redigerà relazione sul futuro del mercato unico

Ue, Enrico Letta redigerà relazione sul futuro del mercato unicoRoma, 15 set. (askanews) – L’ex premier italiano Enrico Letta è stato incaricato di scrivere il Rapporto sul futuro del mercato unico richiesto dal Consiglio europeo di giugno. E’ quanto si legge in una nota della Commissione Ue. L’incarico è stato affidato a Letta dalla stessa Commissione e dalla Spagna (attuale presidente di turno dell’Ue) e dal Belgio (che sarà presidente di turno da gennaio).

“Lanciato 30 anni fa – si legge nella nota della Commissione -, il mercato unico è il fiore all’occhiello dell’integrazione europea, una fonte di ricchezza comune. Di fronte a un mondo sempre più conflittuale, volatile e complesso, è necessario uno sforzo particolare in termini di ripensamento strategico. Il Consiglio europeo del 30 giugno 2023 ha chiesto ‘una relazione indipendente di alto livello sul futuro del mercato unico da presentare nella riunione di marzo 2024 e invita le prossime presidenze del Consiglio e della Commissione a portare avanti questi lavori, in consultazione con gli Stati membri’. Entrambi i paesi (Spagna e Belgio, NdR) e la Commissione vorrebbero trovare in esso raccomandazioni concrete e ambiziose e hanno chiesto all’ex capo del governo italiano Enrico Letta di scrivere questo rapporto”. “Enrico Letta ha, in particolare, il compito di raccogliere i pareri di vari organismi europei e nazionali, del mondo imprenditoriale e sindacale nonché delle associazioni della società civile”, spiega ancora la nota.

Schlein va a Brandizzo: siamo disponibili al dialogo in tema sicurezza sul lavoro

Schlein va a Brandizzo: siamo disponibili al dialogo in tema sicurezza sul lavoroBrandizzo(To), 15 set. (askanews) – Per aumentare la sicurezza sul lavoro “faremo la nostra parte e siamo disponibili chiaramente a collaborare con la maggioranza su iniziative che vadano in questa direzione”. Lo ha detto la segretaria del Pd, Elly Schlein, durante una visita alla stazione di Brandizzo (Torino), dove nella notte del 30 agosto cinque operai hanno perso la vita in un incidente ferroviario.

“Abbiamo voluto portare un pensiero, un omaggio alle vittime della strage di Brandizzo, una vicinanza ai loro famigliare, a tutta la comunità colpita da questa tragedia. Abbiamo fatto insieme una delegazione del Pd, credo che la politica e le istituzioni debbano fare molto di più e con un urgenza per questa strage quotidiana. Non è possibile che ci sia qualcuno che esce di casa la mattina per lavorare e non rientra la sera. C’è tanto che si può fare, e su questo noi faremo la nostra parte” ha aggiunto dopo avere posato un mazzo di rose bianche e gialle ai piedi della facciata della stazione.“Si può investire e si deve investire di più sulla formazione, sulla sicurezza, sulla responsabilizzazione delle aziende, sulla prevenzione, su come utilizzare le nuove tecnologie di blocco e di controllo per rendere più sicuro il lavoro in generale. Le nuove tecnologie che sono in grado di garantire una maggiore sicurezza a lavoratrici e lavoratori. Si deve fare uno sforzo maggiore per l’assunzione di personale in grado di fare controlli adeguati sulla sicurezza. Ecco, su questo noi ci saremo” ha proseguito.