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Electrolux, Ciriani: golden power se interesse cinese confermato

Electrolux, Ciriani: golden power se interesse cinese confermatoRoma, 20 giu. (askanews) – “Non sappiano se queste voci sono confermate, se fosse così utilizzeremmo il golden power, che è una norma che il governo si è dato per difendere gli interessi strategici dell’Italia e tra questi anche tutta la filiera degli elettrodomestici”. Così il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, ospite di Rtl 102.5, sulla possibile vendita degli stabilimenti italiani dell’Electrolux a investitori stranieri, in particolare ai cinesi di Midea.

“Il rischio di desertificazione industriale del Paese metta d’accordo tutte le persone di buon senso”, ha aggiunto.

Salvini: un bimbo viene al mondo e viene adottato se ci sono una mamma e un papà

Salvini: un bimbo viene al mondo e viene adottato se ci sono una mamma e un papàMilano, 20 giu. (askanews) – “Il bimbo, per quello che mi riguarda, viene adottato e viene al mondo se ci sono una mamma e un papà”. Lo ha ribadito il vicepremier, Matteo Salvini, intervistato da Radio 24. Rispondendo a chi gli chiedeva se fosse necessario colmare il vuoto normativo che ha portato la procura di Padova a impugnare nelle scorse ore 33 atti di nascita, Salvini ha detto: “Sì perché le leggi più sono chiare e dettagliate meglio è. Occorre lasciare il minimo spazio di interpretazione e si deve intervenire”.

Il leader della Lega ha ricordato che si lavora alla “norma che metterà fuori legge, a livello internazionale, l’uso dell’utero in affitto. Io sono per l’amore libero in ogni sua forma, ma il bimbo, per quello che mi riguarda, viene adottato e viene al mondo se ci sono una mamma e un papà”.

Mattarella: non ignorare il dramma dei migranti, serve una soluzione strutturale

Mattarella: non ignorare il dramma dei migranti, serve una soluzione strutturaleRoma, 20 giu. (askanews) – “Circa 100 milioni di uomini, donne e bambini, in tutti i continenti, sono costrette a lasciare le proprie case per trovare protezione contro la persecuzione, gli abusi, le violenze. Il senso di umanità e il rispetto per i più alti valori iscritti nella Costituzione repubblicana impongono di non ignorare il loro dramma. Nel celebrare oggi la Giornata Mondiale del Rifugiato è opportuno ribadire che le iniziative di assistenza a queste persone – e in particolare ai rifugiati che si trovano in condizioni di particolare vulnerabilità – devono essere accompagnate dalla ricerca di un’indispensabile e urgentissima soluzione strutturale di lungo periodo”. Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato. “Per superare definitivamente la gestione emergenziale di tali fenomeni con un’azione di respiro europeo ed internazionale è indifferibile intervenire sulle cause profonde che spingono un così gran numero di esseri umani bisognosi ad abbandonare i loro Paesi. Essi meritano opportunità alternative ai rischiosi viaggi che, spinti dalle circostanze, intraprendono in condizioni anche proibitive”, sottolinea.

“Da sempre l’Italia è in prima linea nell’adempiere all’alto dovere di solidarietà, assistenza e accoglienza, secondo quanto previsto dalla Costituzione per coloro ai quali venga impedito nel proprio paese l’effettivo esercizio dei diritti e delle libertà democratiche”, aggiunge. “Nella consapevolezza delle numerose sfide che ci vedono protagonisti a difesa dei rifugiati, desidero ringraziare l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite, con il quale l’Italia intrattiene intensi vincoli di collaborazione. Ringrazio altresì il personale delle varie Amministrazioni dello Stato e tutti gli operatori della protezione internazionale e dell’accoglienza che, con grande professionalità e profondo spirito umanitario, si adoperano quotidianamente per alleviare le sofferenze dei rifugiati e garantire loro l’accesso ai servizi essenziali”, conclude.

Pd, Schlein rilancia: il gioco del logoramento non funzionerà

Pd, Schlein rilancia: il gioco del logoramento non funzioneràRoma, 19 giu. (askanews) – Più di sei ore di dibattito nel Pd per il primo vero “franco” chiarimento dell’era di Elly Schlein. Una discussione vera, con la segretaria democratica che sceglie di attaccare per difendersi dalle critiche delle ultime settimane e con una direzione che replica rispondendo per le rime, a cominciare da Lorenzo Guerini, ma con suggerimenti anche da parte di uno dei più convinti sostenitori della leader Pd come Giuseppe Provenzano, che chiede di non attaccare “strumentalmente la segretaria” ma che invoca anche “luoghi dove maturano le decisioni”. Alla fine si vota un documento di sintesi, che riassume le “sette piste” indicate dalla segretaria per “l’estate militante e di mobilitazione” che ha in programma per lanciare la corsa alle Europee del prossimo anno.

Schlein era stata netta aprendo i lavori: “Il gioco al logoramento del segretario non funzionerà, mettetevi comodi perché siamo qui per restare, e per restare insieme e fare quello che ci hanno chiesto alle primarie”. Le critiche per la partecipazione alla manifestazione M5s non sono andate giù alla leader Pd, come anche le polemiche striscianti delle scorse settimane: dalla sconfitta alle amministrative, al voto al Parlamento europeo su armi e Pnrr, passando per la sostituzione di Piero De Luca nel ruolo di vice-capogruppo alla Camera con Paolo Ciani, fino ad arrivare ai sindaci schierati a favore dell’abolizione dell’abuso di ufficio e, appunto, alla manifestazione di sabato. Tutte questioni sulle quali è riemersa la tradizionale anima turbolenta delle varie correnti Pd, a cominciare ovviamente dalla minoranza. Per questo la segretaria ha insistito molto: “L’avversario è la destra non è il mio compagno di partito, la gente è stufa di gare sul centimentro mentre Meloni spacca il paese”. E ancora: “Quando sento che non ci sarebbe una linea politica sorrido… Di contenuti e proposte siamo pieni, ma siamo bravi a coprirli con le polemiche. Se a qualcuno la linea non piace sarebbe più onesto ammetterlo, chi cerca l’incidente mi troverà da un’altra parte”.

Perché l’obiettivo, insiste Schlein, è costruire l’opposizione alla destra. Appunto attraverso la mobilitazione, le mille iniziative che la segretaria ha messo in calendario per le prossime settimane: la manifestazione contro l’autonomia di Calderoli, le iniziative nei territori sul Pnrr, le battaglie per il diritto alla casa, la mobilitazione sulla sanità (sabato prossimo con la Cgil), la segreteria che si terrà in Emilia Romagna per manifestare la vicinanza alle popolazioni colpite dall’alluvione. Un Pd ‘di piazza, da combattimento, che deve avere una “identità chiara” perché “se si tenta di essere tutto e il contrario di tutto si rischia di non rappresentare più nessuno e lasciare spazio ad altri”. Peraltro, sottolinea, è vero che ai ballottaggi il candidati del Pd hanno perso, ma al primo turno è stato il primo partito e “in questi mesi è stata ritrovata una una connessione sentimentale con la nostra gente” e i sondaggi dicono che i democratici sono risaliti dal 16% al 21%. Ma è la sferzata sulle polemiche interne che agita la minoranza. Stefano Bonaccini cerca di evitare un’escalation di toni, chiede alla segretaria di evitare “approcci minoritari”, ma invita anche i suoi a “non indebolire” la segretaria, anche perché sarebbe “autolesionismo”. Al tempo stesso ricorda a Schlein che “se gestione unitaria deve essere, si discuta di più e meglio di quanto fatto finora, perché un grande partito, che è altra cosa da un movimento, solo così si tiene”.

Questo però non evita che Lorenzo Guerini, per esempio, rimproveri la segretaria: “Possiamo confrontarci, avere opinioni diverse. Ed è bene che ce le diciamo, e non è lesa maestà dircele. E non è utile – credo – la conclusione secondo me inutilmente polemica della tua relazione su questo punto”. Ma anche Gianni Cuperlo incalza: “Segretaria, il congresso è finito e tu hai il compito di guidare questa comunità. Tu incarni una domanda di innovazione che oggi è la tua e anche la nostra migliore risorsa. Ma attorno a quella spinta tu hai bisogno – direi il dovere – di portare tutto il partito a condividere la lotta, il linguaggio, il traguardo. Questo è il compito di chi guida”. Provenzano, poi, difende la scelta di andare in piazza con M5s, ma appunto chiede “un metodo democratico” per le decisioni. La discussione va avanti a lungo, la segretaria fa una breve replica poco prima delle 21, spiegando che il “pluralismo” è certamente “una ricchezza”, ma aggiungendo che bisogna evitare di fare il gioco della destra e dei media che raccontano un Pd diviso. Il primo “chiarimento” si conclude così, adesso c’è da lavorare per preparare le Europee del prossimo anno e Schlein si augura che cessino le turbolenze di queste settimane.

Replica Schlein: dibattito non è lesa maestà ma non indeboliamo Pd

Replica Schlein: dibattito non è lesa maestà ma non indeboliamo PdRoma, 19 giu. (askanews) – Le critiche e i distinguo certamente non sono “lesa maestà”, anzi “il pluralismo è una ricchezza”, ma è meglio evitare il rischio che la stampa “racconti il Pd per liti che non ci sono”. Così, secondo quanto si apprende, Elly Schlein avrebbe replicato in chiusura di direzione alle osservazioni arrivate durante il dibattito. In particolare era stato Lorenzo Guerini a dire che le diverse opinioni nel partito non rappresentano una “lesa maestà”.

La segretaria, viene spiegato, avrebbe appunto definito il pluralismo “una ricchezza”, come pure “la franchezza”, avvertendo però: “L’importante è non rischiare di indebolire l’alternativa alla destra”.

Pd, Bonaccini: no indebolire Schlein, ma partito non è movimento

Pd, Bonaccini: no indebolire Schlein, ma partito non è movimentoRoma, 19 giu. (askanews) – “Voglio essere chiaro: nessuno pensi che indebolendo la segretaria il Pd diventi più forte”. Lo ha detto il presidente Pd Stefano Bonaccini in direzione, chiedendo però a Elly Schlein di “discutere più e meglio” e di ricordare che “un grande partito è altra cosa da un movimento”.

Ha spiegato Bonaccini: “Dopo soli tre mesi che c’è in campo un nuovo gruppo dirigente immaginare di indebolirlo sarebbe autolesionista. E peraltro io, come tanti di voi, abbiamo sofferto troppe volte nella storia del Pd” il fatto che “appena eletto un segretario” subito c’era “qualcuno che cominciava a lavorare per indebolirlo e sostituirlo. Sarebbe come segare il ramo su cui siamo seduti”. “Ma – ha aggiunto – a Elly Schlein dico: se gestione unitaria deve essere, si discuta di più e meglio di quanto fatto finora. Non perché io sia affezionato ad un assemblearismo permanente, anzi: apprezzo l’ascolto e poi la decisione rapida. Ma perché un grande partito, che è altra cosa da un movimento, solo così si tiene”.

Riforma della Giustizia, Nordio: il Parlamento è sovrano e deciderà come procedere

Riforma della Giustizia, Nordio: il Parlamento è sovrano e deciderà come procedereMilano, 19 giu. (askanews) – La riforma della giustizia “passa al Parlamento che nella sua sovranità deciderà come procedere”. Lo ha detto il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, rispondendo a una domanda sull’iter del pacchetto di norme approvato venerdì scorso dal consiglio dei ministri.

Il Guardasigilli partecipa oggi a un convegno alla Milano Luiss Hub organizzato dalla vicepresidente dell’ateneo Paola Severino sul sistema sanzionatorio nella riforma tributaria.

Pd, Bonaccini: con approcci minoritari non si batte la destra

Pd, Bonaccini: con approcci minoritari non si batte la destraRoma, 19 giu. (askanews) – “Non sarebbe con approcci minoritari che noi riporteremmo la destra all’opposizione. E voglio essere chiaro. Vocazione maggioritaria per noi è il contrario dell’autosufficienza, da soli non si vince mai”. Lo ha detto il presidente Pd Stefano Bonaccini, parlando in direzione. “Vorrei provassimo a far capire anche alle altre opposizioni che, certo, il Pd da solo non può farcela, ma senza il Pd né M5s, né il Terzo polo potranno mai essere alternativi a questa destra, sempre che vogliano davvero essere alternativi a questa destra”.

Ha aggiunto Bonaccini: “Con Elly al congresso avevamo convenuto su questo: un partito più grande attorno a cui costruire un centrosinistra nuovo e credibile. Io ho parlato allora di una traversata nel deserto, per dire che non sarà né facile né breve. Ma il Pd non può che essere – ecco la vocazione maggioritaria – il perno di un nuovo centrosinistra”. E, ha precisato, per ogni no al governo serve “una controproposta che sia convincente”.

Schlein apre direzione Pd: ok critiche, ma poi serve gioco di squadra

Schlein apre direzione Pd: ok critiche, ma poi serve gioco di squadraRoma, 19 giu. (askanews) – “Facciamo oggi una discussione leale, franca, profonda per tirare insieme una linea. Poi però lavoriamo tutti insieme in modo corale”. Lo ha detto la segretaria Pd Elly Schlein parlando in direzione: “Io credo in un gioco di squadra, in una leadership collettiva”, ovviamente “nella chiarezza della linea politica del congresso”.

Serve “un’orchestra capace di suonare il medesimo spartito”. Vanno bene “le critiche, ma accanto alla lealtà”. Alle amministrative il Pd ha perso, ha riconosciuto la leader dem, ma è nato una “specie di psicodramma attorno a questa sconfitta, alimentato soprattutto dai nostri avversari. Consiglierei di non attirarci noi queste cose…”.

“Quello che proponiamo è un’estate militante”, ha detto ancora Schlein. “È il momento di chiedere a tutto il partito di mobilitarci insieme su questa nostra agenda”. L’impegno deve cominciare dal Pnrr: “Chiedo a tutte e tutti di promuovere sul proprio territorio almeno un incontro sul Pnrr invitando cittadine e cittadini perché abbiano piena consapevolezza” di quello che si rischia di perdere “se il governo non si dà una mossa. Suoneremo dal basso un’enorme sfida per il governo”. “Sabato prossimo – ha anticipato Schlein – saremo al fianco della manifestazione indetta da Cgil e altre associazioni sulla sanità pubblica, noi saremo al loro fianco, a sostegno di importanti battaglie condivise. Dobbiamo mobilitarci sulla sanità pubblica – dice la segretaria del Pd -, scegliete quali forme preferite sui territori, alcuni hanno scelto la raccolta firme, altri i banchetti, l’importante è tenere alta l’attenzione su quello che il governo Meloni sta facendo, anzi su quello che non sta facendo, per privatizzare e smantellare basta stare fermi, come stanno facendo loro”.

Schlein apre la direzione: il Pd non può essere tutto e il suo contrario (e stop allo “psicodramma”)

Schlein apre la direzione: il Pd non può essere tutto e il suo contrario (e stop allo “psicodramma”)Roma, 19 giu. (askanews) – “Questo partito è l’unico che si dà regolarmente sede di discussione ampia e democratica, facciamone buon uso”, lo ha detto la segretaria Pd Elly Schlein aprendo la direzione Pd. Alle amministrative il Pd ha perso, ma è nato una “specie di psicodramma attorno a questa sconfitta, alimentato soprattutto dai nostri avversari”, ha detto la segretaria democratica parlando in direzione: “Consiglierei di non attirarci noi queste cose…”.

Invece, il Pd deve “ricostruire un’identità chiara”, un profilo che “ci renda riconoscibili alle persone. Dobbiamo che diventi chiaro chi vogliamo rappresentare, se si tenta di essere tutto e il contrario di tutto non si è più riconoscibili”. Il Pd nei mesi scorsi ha ricreato una “connessione sentimentale” con il proprio elettorato, secondo Elly Schlein. Parlando alla direzione del partito la leader dem ha spiegato: “Sono stati mesi che ci hanno permesso di ritrovare una connessione sentimentale con la nostra gente, riallacciare fili con alcuni interlocutori importanti per noi – categorie economiche, sindacati, terzo settore – fino alle piazze”.

“Ora – ha aggiunto – è però il momento di mobilitare tutto il partito sulla nostra agenda per l’Italia e per l’Europa. Un’agenda che racchiude una visione di paese, che tiene conto del fatto che siamo all’opposizione senza sconti al governo Meloni”. L’agenda del Pd, ha chiarito, avrà come “punti cardine” innanzitutto tre temi: “Giustizia sociale, lavoro, conversione ecologica”.