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Conte: difendere Dio? Meloni non eletta per sostituire papa Francesco

Conte: difendere Dio? Meloni non eletta per sostituire papa FrancescoRoma, 14 set. (askanews) – “Mentre l’Italia è in crisi per il carovita e gli sbarchi dei migranti ormai raddoppiati, Meloni corre in Ungheria ad abbracciare Viktor Orbán – proprio lui, il presidente che ha sbattuto la porta in faccia all’Italia sulla redistribuzione dei migranti. Meloni ha però individuato la vera emergenza. La guerra? Il caroprezzi? Le migrazioni? Niente affatto. ‘Serve una grande battaglia per… difendere Dio’”. Lo ha scritto in un post su Facebook il leader del Movimento 5 stelle, Giuseppe Conte.

“Mi sbaglierò. Ma non credo – ha aggiunto – che gli elettori l’abbiano votata per sostituire papa Francesco. Lo dico da cattolico: smettiamola di strumentalizzare la religione soprattutto quando si rivestono alte cariche istituzionali. Smettiamo di scimmiottare un lontano passato quando la religione era intesa come ‘instrumentum regni’. Il principio della laicità dello Stato e la libertà religiosa sono cardini del nostro ordinamento democratico”. “Giorgia Meloni – ha concluso l’ex premier – inizia a preoccuparti delle emergenze economiche e sociali delle famiglie e delle imprese italiane”.

Meloni-Orbàn: i migranti sono una sfida comune dell’Ue, prevenire le partenze

Meloni-Orbàn: i migranti sono una sfida comune dell’Ue, prevenire le partenzeMilano, 14 set. (askanews) – Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e il primo ministro dell’Ungheria, Viktor Orbßn, “hanno ribadito la necessità di agire con rapidità e con determinazione” sulla questione migranti.

“La migrazione è una sfida comune per l’Unione europea – si sottolinea nella nota di palazzo Chigi diffusa al termine del colloquio di Budapest – che richiede una risposta collettiva”. Meloni e Orbàn “hanno ribadito la necessità di concentrarsi sulla dimensione esterna per prevenire le partenze, soprattutto attraverso un deciso sostegno politico ed economico ai Paesi di origine e di transito dei migranti, un maggiore impegno nella lotta alle reti di trafficanti di esseri umani ed un’efficace politica di rimpatrio per coloro che non hanno diritto di rimanere in Europa. Dovrebbero essere attuati anche meccanismi di condizionalità per garantire la cooperazione dei Paesi di origine”. Meloni e Orbßn, hanno fatto fronte comune ribadendo il sostegno all’Ucraina e “hanno condannato l’aggressione russa” all’Ucraina “e auspicato una pace giusta”, si legge nella nota diffusa da Palazzo Chigi al termine del colloquio di Budapest. Meloni e Orbàan “hanno ricordato il sostegno fornito finora a Kiev e hanno sottolineato l’importanza di mantenere la forte unità degli Stati membri dell’UE in un sostegno ampio e multidimensionale all’Ucraina”.

Crosetto: nominerò una commissione indipendente sull’uranio impoverito

Crosetto: nominerò una commissione indipendente sull’uranio impoveritoRoma, 14 set. (askanews) – Il ministro della Difesa, Guido Crosetto, ha oggi disposto la costituzione di una “Commissione speciale indipendente” a tutela della salute del personale militare. In particolare, la Commissione si occuperà di approfondire il tema che, nella pubblicistica, viene detto dell’uranio impoverito.

“Ho deciso di istituire una Commissione speciale indipendente, composta principalmente da tecnici ed esperti della materia, quasi tutti esterni al mondo della Difesa, sul cosiddetto tema dell’uranio impoverito. Per me non esistono tabù o questioni che non si devono affrontare perché lo Stato deve essere sempre trasparente e credibile, e, in particolare, deve esserlo il mio Dicastero” ha sottolineato il ministro Guido Crosetto. La Commissione sarà composta da esperti e tecnici della medicina e scienziati delle discipline connesse alla problematica uranio impoverito. Della stessa Commissione faranno parte, a nome della Difesa, solo due rappresentanti: il generale medico Florigio Lista, direttore dell’Istituto scientifico della difesa, e il presidente Michele Corradino, presidente di sezione del Consiglio di Stato e Consigliere giuridico del ministro. Saranno anche valutate le eventuali proposte che arriveranno dalle associazioni di ex militari e civili che si sono occupate di questo annoso tema.

La commissione, nominata dal ministro Crosetto, dovrà iniziare i propri lavori partendo dagli atti prodotti dalle quattro commissioni parlamentari che, nelle scorse legislature, se ne sono occupate. Il ministero della Difesa dimostra, con questa decisione, di aver ben chiari i rischi insiti nella condizione militare, avvertendo come irrinunciabile necessità quella di preservare e difendere la salute del proprio personale, in ogni circostanza, e, nel contempo, di voler fare la massima chiarezza su temi connessi a questi aspetti, dissipando dubbi, opacità e polemiche. Il ministro, nell’annunciare l’istituzione della Commissione, ha anche preannunciato l’intenzione di presentare, in seno al Parlamento, un disegno di legge ad hoc che si porrà il fine di superare alcune delle criticità riscontrate nell’attuale sistema di protezione assistenziale e previdenziale del personale militare medesimo.

Manovra, Ciriani: non sarà di spese elettorali

Manovra, Ciriani: non sarà di spese elettoraliTrieste, 14 set. (askanews) – La prossima manovra? “La faremo su alcuni punti qualificanti. Non faremo una manovra di spese elettorali. E’ richiesto a tutti i componenti della maggioranza, a tutti i partiti a tutti i parlamentari serietà e responsabilità”. Così a Trieste il Ministro per i Rapporti col Parlamento Luca Ciriani.

“Cercheremo intanto di confermare il taglio del cuneo fiscale, di lavorare sulla sanità e sulla riforma del lavoro. L’obiettivo è rendere più forti le famiglie e i ceti meno abbienti – ha detto Ciriani -. La manovra economica ancora non è scritta, abbiamo fatto diversi incontri di maggioranza per stabilire alcuni principi: il primo principio è che questa manovra riflette la situazione macroeconomica dell’Ue. La notizia vera è che l’Italia cresce mentre la Germania è in recessione. E’ chiaro che la recessione tedesca frena la crescita dell’Italia perché sono due economie interconnesse. Però è un segnale incoraggiante”.

Migranti, Conte: Meloni ha fallito e italiani pagano il prezzo

Migranti, Conte: Meloni ha fallito e italiani pagano il prezzoRoma, 14 set. (askanews) – “Le politiche migratorie di Giorgia Meloni sono fallimentari: gli sbarchi raddoppiano, Lampedusa è al collasso, l’accordo con la Tunisia si sta rivelando un flop. In Europa Giorgia Meloni rimane con il cerino in mano, dilaniata dalle sue stesse ambiguità. Francia e Germania ci voltano le spalle, e sbagliano. Ma sbaglia anche Meloni che ha difeso gli amici polacchi e ungheresi che non accettano la redistribuzione dei migranti”. Lo afferma Giuseppe Conte, leader M5s, che in un video su facebook mostra le dichiarazioni fatte dalla premier sul tema dell’immigrazione: “è un fallimento gravissimo e a pagare il prezzo di questa inadeguatezza, di questa presa in giro sono gli italiani”, conclude.

Meloni: il governo è forte e coeso, sarà in carica molti anni

Meloni: il governo è forte e coeso, sarà in carica molti anniMilano, 14 set. (askanews) – “In Italia abbiamo un Governo forte e coeso in carica da un anno e contiamo di lavorare insieme per molti anni a venire, che è qualcosa di molto strano in Italia, non è come qui in Ungheria dove le cose sono molto più stabili”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, intervenendo al “Degraphic Summit” di Budapest.

Poco prima Meloni aveva detto che “l’Italia guarda con interesse e ammirazione ai risultati raggiunti dall’Ungheria” per aumentare il tasso di natalità. “Le nazioni più ricche sono quelle dove le persone hanno meno figli: bisogna mobilitare le risorse. L’Ungheria ha mostrato che le cose possono cambiare: abbiamo bisogno della volontà, del coraggio di fare dei cambiamenti e di investire”, ha aggiunto Meloni. E ha rivendicato: “Grazie alle politiche del governo sono incrementati il tasso di natalità, i matrimoni, il tasso di occupazione, anche femminile. Avere una carriera senza dover rinunciare ad avere figli: questa è libertà. I bambini rendono le donne più forti anche nel lavoro che svolgono, non sono un limite”. “Difendere le famiglie significa difendere l’identità, difendere Dio, e tutte le cose che hanno costruito la nostra civiltà”. “Alcuni anni fa sono diventata un po più famosa perchè dissi che ‘sono Giorgia, donna, madre, italiana, cristiana: non me lo toglierete’. Hanno provato ad attaccarmi, non hanno avuto successo. Con quelle parole volevo dire che viviamo in un’era in cui tutto ciò che ci definisce è sotto attacco. Perchè? E perchè è pericoloso? Questo è pericoloso per la nostra identità, nazionale, famigliare, religiosa. È anche ciò che ci rende consapevole di quelli che sono i nostri diritti e di difenderli. Senza identità siamo solo numeri, senza una coscienza, strumenti nelle mani di coloro che ci vogliono usare”, ha affermato Meloni. Per la quale “una grande battaglia per difendere il genere umano, e i diritti delle persone è anche una battaglia per difendere le famiglie, difendere la nazione, difendere l’identità, difendere Dio, e tutte le cose che hanno costruito la nostra civiltà. Ci vogliono convincere che non è bello parlare di questi temi, che non stiamo al passo con i tempi. Non ci convinceranno mai”.

Schlein: complotto migranti? Governo nasconde sue responsabilità

Schlein: complotto migranti? Governo nasconde sue responsabilitàRoma, 14 set. (askanews) – Il governo parla di “complotto internazionale” sui migranti “per nascondere le proprie responsabilità”. Lo ha detto la leader Pd Elly Schlein, rilasciando una dichiarazione ai Tg.

L’esecutivo “sta cercando chi è responsabile del fatto che manca una riforma di Dublino che garantisca che chi arriva in Italia arriva in Europa e quindi tutti i paesi europei si devono fare carico equamente della responsabilità dell’accoglienza? Si deve guardare allo specchio, perché quando noi eravamo lì a batterci per modificare il regolamento di Dublino che blocca centinaia di migliaia di richiedenti asilo nel primo paese di arrivo, loro non sono mai venuti a negoziarlo. Perché non ha il coraggio di dire ai loro alleati nazionalisti – con loro se la dovrebbero prendere, con gli Orban, con coloro che hanno sempre ostacolato la solidarietà sull’accoglienza”.

Meloni: con il “Piano del Mare” invertiamo rotta, è una risorsa

Meloni: con il “Piano del Mare” invertiamo rotta, è una risorsaMilano, 14 set. (askanews) – “Questo governo ha deciso di lavorare perché venisse finalmente riscoperta e valorizzata la dimensione marittima e la millenaria vocazione agli scambi commerciali della nostra Nazione, mettendo fine al paradosso assurdo a cui abbiamo assistito negli ultimi anni, il paradosso di un’Italia che ha smarrito la propria identità”. Lo ha sostenuto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni in un videomessaggio per il Forum “Risorsa Mare”, promosso dal ministro Musumeci e organizzato da The European House-Ambrosetti.

“Noi siamo una Nazione di mare, una Penisola al centro del Mediterraneo, un ponte naturale tra Europa e Africa, un crocevia tra quello che avviene tra due grandi spazi marittimi del globo: l’Atlantico e l’Indo-Pacifico. Siamo una piattaforma immersa in un ‘mare di mezzo’ – tra Gibilterra e Suez – eppure abbiamo agito come se non fossimo eredi delle Repubbliche marinare, come se non fossimo incorniciati da oltre ottomila chilometri di coste”, ha affermato Meloni. E ha rivendicato: “Ecco, noi abbiamo scelto di invertire la rotta, di guardare finalmente al mare come una risorsa che va valorizzata con una visione d’insieme. Per questo abbiamo istituito un Ministero che si occupasse specificatamente di questo tema, creato una Struttura di missione ad hoc e affidato al Comitato interministeriale per le politiche del mare il compito di tradurre quella visione in una strategia concreta. Il primo mattone di questa strategia è il ‘Piano del Mare’, approvato dal Comitato e che verrà presentato in questa due giorni a Trieste”.

“Non spetta a me illustrarne i dettagli, sarà compito del Ministro Musumeci, ma ci tengo a sottolineare il cambio di prospettiva. Per la prima volta il Governo italiano ha messo intorno ad un tavolo tutti gli attori pubblici che hanno competenza sul mare, ha fatto dialogare le filiere, ha raccolto le proposte delle imprese e ha varato un documento che si occupa di tutti gli aspetti che ruotano attorno alla risorsa mare, con obiettivi che sono ambiziosi. Penso all’obiettivo strategico di fare dell’Italia l’hub energetico dell’Europa, penso al contributo decisivo che il mare può dare sul fronte della produzione di energia rinnovabile. Penso alla maggiore centralità che il nostro sistema portuale e logistico può e deve assumere nei traffici marittimi europei e internazionali, e alla necessità di sostenere la transizione energetica del trasporto marittimo. E a questo si aggiunge il lavoro che va fatto per rafforzare il primato italiano nella cantieristica e nell’industria armatoriale e la necessaria attenzione che dobbiamo mettere alle peculiarità di chi lavora nel settore marittimo. Senza dimenticare, ovviamente, alcuni asset nazionali che danno un contributo insostituibile al nostro prodotto interno lordo: il turismo, la pesca e l’acquacoltura. Ma penso anche ad una delle tante sfide che ci attendono: la corsa al mondo subacqueo e alle risorse geologiche dei fondali. Un ‘dominio’ nuovo nel quale l’Italia intende giocare un ruolo di primo piano”. Ha concluso Meloni: “Il nostro mare è molte cose: è identità, è cultura, è lavoro, è ricchezza. È la linea blu che disegna la fisionomia dell’Italia, rendendola unica. È confine ma anche orizzonte. È protezione e sfida, stimolo continuo a spingerci oltre i nostri limiti. Spetta a noi ora raccogliere questa immensa eredità e portarla nel futuro. Tracciando così nuove rotte per rendere l’Italia ancora protagonista”.

Lollobrigida: Draghi è di altro livello rispetto a Gentiloni

Lollobrigida: Draghi è di altro livello rispetto a GentiloniTrieste, 14 set. (askanews) – “Per quanto mi riguarda, con tutto il rispetto per il Commissario Gentiloni, Draghi è ad un altro livello”. Così il ministro delle Risorse Agricole e Sovranità Alimentare Francesco Lollobrigida, stamani a Trieste, a margine del Forum Risorsa Mare, organizzato da The European House Ambrosetti e dal ministero della Protezione civile e le Politiche del mare.

Soffermandosi sul nuovo ruolo europeo di Draghi, Lollobrigida ha aggiunto: “L’abbiamo sempre considerata una persona degna di rispetto col quale abbiamo collaborato, dimostrando che una forza politica, all’epoca Fratelli d’Italia era all’opposizione, potesse essere corresponsabile, sul piano internazionale, anche delle scelte del Governo sostenendole sempre fuori dai nostri confini. Un atteggiamento che noi ci aspetteremmo da tutti e che invece e che invece alcuni partiti dimostrano di non saper gestire, se vogliamo usare un eufemismo. Quindi una persona come Draghi è una risorsa per l’Italia. Quello che contrastavamo era il Governo Draghi frutto di un’alchimia di palazzo e non della volontà popolare”.

Urso: Draghi è una risorsa, il nuovo incarico Ue va nella giusta direzione

Urso: Draghi è una risorsa, il nuovo incarico Ue va nella giusta direzioneMilano, 14 set. (askanews) – Mario Draghi “è sicuramente una risorsa della nostra Europa, come presidente della Bce ha saputo tutelare gli interessi europei e italiani. Mi sembra indicativo l’editoriale che ha scritto per un giornale europeo (The Economist ndr) in cui dice che l’Ue non può tornare indietro, in particolare sul Patto di stabilità. Penso che l’incarico conferitogli vada nella direzione giusta”. Lo ha detto il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso a Sky TG24.

La presidente della Commissione europea, Ursula Von der Leyen, ha incaricato Draghi di delineare una strategia sul futuro della competitività dell’Ue per tenere testa a Cina e Usa.