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Terra fuochi, Meloni: Giuseppe Vadalà sarà commissario unico

Terra fuochi, Meloni: Giuseppe Vadalà sarà commissario unicoRoma, 19 feb. (askanews) – Giuseppe Vadalà commissario unico per la Terra dei fuochi. Ne ha dato notizia la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nel corso della riunione del Consiglio dei ministri che si è tenuto stamane.


“Ci tenevo a segnalare – ha detto a quanto si apprende – che, all’interno del decreto-legge sulla Pubblica Amministrazione, il Governo ha voluto inserire delle norme che puntano ad affrontare e risolvere l’annosa questione legata all’inquinamento ambientale nella ‘Terra dei fuochi’. Sono norme che introduciamo per garantire l’attuazione di quanto previsto dalla sentenza del 31 gennaio 2025 della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, che ha condannato l’Italia per non aver adottato adeguate misure per fronteggiare l’inquinamento dell’area. Violazioni che risalgono nel tempo, in un contenzioso aperto da diversi anni”. “La norma – ha proseguito Meloni – affida ad un Commissario unico, che sarà il generale Giuseppe Vadalà, il compito di coordinare la bonifica del territorio, affidandogli poteri straordinari legati alle attività specificatamente indicate dalla sentenza della Cedu”.

Covid, Forza Italia: sorpresi da conferenza stampa Fdi

Covid, Forza Italia: sorpresi da conferenza stampa FdiRoma, 19 feb. (askanews) – “Apprendiamo con sorpresa dalle agenzie che il gruppo Fratelli d’Italia sta tenendo una conferenza stampa per commentare l’andamento dei lavori della commissione Covid, tra l’altro anticipando come già accertati e conclusivi i contenuti di alcune audizioni fin qui svolte. Vorremmo ricordare che questa è una commissione d’inchiesta, non uno strumento ad uso di un singolo gruppo, che è chiamata a mantenere uno sguardo obiettivo, svolgere audizioni, fare un’attività istruttoria e alla fine dei suoi lavori, dopo un’accurata riflessione, approvare una relazione”. Lo dichiarano i componenti di Forza Italia della commissione parlamentare Covid, Licia Ronzulli, Stefano Benigni e Annarita Patriarca.

Covid, Fdi: fare luce su chi ha approfittato emergenza per lucrare

Covid, Fdi: fare luce su chi ha approfittato emergenza per lucrareRoma, 19 feb. (askanews) – “Nella commissione di inchiesta sul Covid emerge che milioni di mascherine sono state pagate e distribuite pur non essendo idonee perché chi doveva controllare non lo ha fatto e chi ha indagato è stato ostacolato in ogni modo. Ma Fratelli d’Italia vuole andare avanti e fare piena luce su chi ha approfittato di questa drammatica emergenza per fare probabilmente affari”. Lo chiede il presidente dei senatori meloniani, Lucio Malan.


Il tema è stato oggetto di una conferenza stampa, che si è tenuta questa mattina alla Camera, con l’obiettivo, ha sottolineato il capogruppo alla Camera di Fdi, Galeazzo Bignami, di superare il “totale silenzio che sta avvolgendo i lavori di questa commissione” della quale – ha annunciato – lui stesso entrerà a far parte a cominciare dalla prossima seduta. L’attenzione dei gruppi di Fdi è rivolta in particolare all’audizione che si è tenuta ieri di Miguel Martina, già funzionario dell’ufficio antifrode dell’Agenzia delle Dogane. Per Alice Bonguerrieri, capgruppo dei meloniani in commissione Covid “ciò che sta emergendo è inquietante. Ieri Martina ha raccontato come in nome di una necessità politica la pubblica amministrazione avrebbe derogato a tutte le norme in vigore, azzerando i controlli alle dogane, consentendo l’ingresso di mascherine non idonee e che la Guardia di finanza ha giudicato pericolose per la salute. Stiamo parlando delle mascherine comprate per oltre un miliardo di euro di soldi pubblici dall’allora struttura commissariale guidata da Domenico Arcuri Emerge anche che il governo era a conoscenza. Riteniamo che queste dichiarazioni potrebbero prospettare scenari gravi che per Fdi è doveroso approfondire”.


(segue)

Consulta, i nuovi giudici hanno giurato al Quirinale davanti a Mattarella

Consulta, i nuovi giudici hanno giurato al Quirinale davanti a MattarellaRoma, 19 feb. (askanews) – Questa mattina al Palazzo del Quirinale hanno prestato giuramento, dinanzi al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, quali Giudici della Corte Costituzionale Massimo Luciani, Maria Alessandra Sandulli, Roberto Nicola Cassinelli e Francesco Saverio Marini, eletti dal Parlamento in seduta comune il 13 febbraio 2025.


Erano presenti alla cerimonia il Presidente del Senato della Repubblica, Ignazio La Russa, il Presidente della Camera dei Deputati, Lorenzo Fontana, il Presidente del Consiglio dei Ministri, Giorgia Meloni, il Presidente della Corte Costituzionale, Giovanni Amoroso, i Giudici Costituzionali in carica, i Giudici emeriti della Corte stessa e altre Autorità dello Stato.

Ucraina, Mattarella auspica pace giusta, Mosca rispetti Carta Onu

Ucraina, Mattarella auspica pace giusta, Mosca rispetti Carta OnuPodgorica, 18 feb. (askanews) – “La posizione dell’Italia è nitida, chiarissima, limpida” e si basa sul rispetto del diritto internazionale, sul rispetto della carta delle Nazioni Unite. L’auspicio, da tre anni a questa parte, è che la Russia torni a rispettare quella carta. Sergio Mattarella parla a Cetinje, la storica capitale del Montenegro dove si trova in visita ufficiale, a 24 ore dal nuovo attacco della portavoce del ministro degli Esteri russo, e ribadisce il punto di vista del nostro paese nella vicenda ucraina. “Questa ferma, vigorosa affermazione sul rispetto dei principi della Carta Onu, dell’eguaglianza di ogni Stato – ricorda -, è stata alla base del sostegno che l’Italia, insieme a Ue e Usa, ha assicurato all’Ucraina per resistere alla violenza delle armi”.


Il presidente della Repubblica risponde alla domanda di un giornalista sulla tensione con Mosca nel corso della conferenza stampa al termine dei colloqui con il presidente del Montenegro, Milatovic. “Anche se questo tema non è stato oggetto dei nostri colloqui – premette – per il rispetto doveroso alla libera domanda della stampa risponderò volentieri”. Mattarella ricorda che “da tre anni a questa parte la posizione dell’Italia, e quella che ho personalmente sempre espresso ai numerosi interlocutori internazionali, è quella dell’invito a ristabilire il rispetto del diritto internazionale e della sovranità di ogni Stato, della sua indipendenza e dignità, di qualunque dimensione, piccolo o grande che esso sia”. Una posizione che si è sempre accompagnata “all’auspicio che la Russia torni a svolgere il proprio ruolo di grande rilievo e importanza nella comunità internazionale, nel rispetto dei principi del diritto internazionale e della sovranità di ogni stato, della carta delle Nazioni unite e degli impegni bilaterali”. Ed è un impegno bilaterale, va ricordato, quello che Mosca assunse con Kiev di preservarne l’indipendenza in cambio della restituzione degli armamenti nucleari presenti sul suo territorio.


Il capo dello Stato torna indietro di qualche anno per rimettere insieme i passaggi che hanno preceduto l’aggressione russa: “quando l’Ucraina, con il consenso della Russia, divenne indipendente a inizio anni ’90, disponeva di una grande quantità di armi nucleari, circa 1 terzo dell’arsenale della vecchia Unione sovietica. Su sollecitazione di Usa e Russia l’Ucraina ha consegnato alla Russia alcune migliaia di testate nucleari che l’avrebbero messa al sicuro da ogni invasione. A fronte di questo, nel Trattato sottoscritto con Russia, Usa e Regno Unito, l’Ucraina registrava l’impegno di questi paesi a rispettare e garantire la sua indipendenza, sovranità, integrità territoriale”. E dunque per Mattarella “questo è il mondo che vorremo si ripristinasse: quello in cui si ripettano gli impegni assunti e il diritto internazionale”. Se ieri la scelta, d’intesa con il governo, era stata di restare in silenzio rispetto alle accuse e alle minacce di Mosca oggi è intervenuta anche la seconda carica dello Stato, il Presidente del Senato, Ignazio La Russa, in difesa del capo dello Stato: “Nel respingere e condannare con fermezza – sia nel metodo che nel merito – le inaccettabili parole di Maria Zakharova – ha affermato – è altresì sentito e doveroso da parte mia rinnovare piena solidarietà e vicinanza al Presidente della Repubblica, custode dei valori democratici della nostra Patria”.


Nel colloquio con Milatovic al quale ha confermato il sostegno italiano all’adesione del Montenegro all’Unione europea (“urgente e indispensabile”) Mattarella ha ribadito l’importanza di “preservare le democrazie liberali e i valori che la democrazia coltiva: libertà, uguaglianza, diritti, benessere per tutti, pace, collaborazione internazionale. La democrazia – ha aggiunto – va consolidata, vissuta, affermata perché possa garantire quei diritti all’intera comunità. L’Unione europea è questo insieme di valori che rende possibile e facile e agevola la collaborazione tra paesi che ne fanno parte e che elimina lacerazioni e contrapposizioni”. E a chi gli ha chiesto se le tensioni che si registrano nello scacchiere internazionale con i vertici che vedono “separati” per la prima volta Europa e Stati Uniti sull’Ucraina Mattarella, ha assicurato che non ci sono rischi che il legame tra i paesi della Nato possa essere messo in discussione: “La Nato è nata decenni addietro, nulla può incrinare la forza di questo legame, non ho questo timore. La Nato è irrobustita dalla sua storia, dalla sicurezza che garantisce, non vi è pericolo che possa essere incrinata da qualsiasi cosa”. Mentre sono in corso le trattative per arrivare ad una conclusione del conflitto l’auspicio del capo dello Stato è, ancora una volta, “per una pace giusta e non fittizia, fragile o superabile in poco tempo”.

Ucraina, Mattarella auspica un pace giusta, Mosca rispetti la Carta Onu

Ucraina, Mattarella auspica un pace giusta, Mosca rispetti la Carta OnuPodgorica, 18 feb. (askanews) – “La posizione dell’Italia è nitida, chiarissima, limpida” e si basa sul rispetto del diritto internazionale, sul rispetto della carta delle Nazioni Unite. L’auspicio, da tre anni a questa parte, è che la Russia torni a rispettare quella carta. Sergio Mattarella parla a Cetinje, la storica capitale del Montenegro dove si trova in visita ufficiale, a 24 ore dal nuovo attacco della portavoce del ministro degli Esteri russo, e ribadisce il punto di vista del nostro paese nella vicenda ucraina. “Questa ferma, vigorosa affermazione sul rispetto dei principi della Carta Onu, dell’eguaglianza di ogni Stato – ricorda -, è stata alla base del sostegno che l’Italia, insieme a Ue e Usa, ha assicurato all’Ucraina per resistere alla violenza delle armi”.


Il presidente della Repubblica risponde alla domanda di un giornalista sulla tensione con Mosca nel corso della conferenza stampa al termine dei colloqui con il presidente del Montenegro, Milatovic. “Anche se questo tema non è stato oggetto dei nostri colloqui – premette – per il rispetto doveroso alla libera domanda della stampa risponderò volentieri”. Mattarella ricorda che “da tre anni a questa parte la posizione dell’Italia, e quella che ho personalmente sempre espresso ai numerosi interlocutori internazionali, è quella dell’invito a ristabilire il rispetto del diritto internazionale e della sovranità di ogni Stato, della sua indipendenza e dignità, di qualunque dimensione, piccolo o grande che esso sia”. Una posizione che si è sempre accompagnata “all’auspicio che la Russia torni a svolgere il proprio ruolo di grande rilievo e importanza nella comunità internazionale, nel rispetto dei principi del diritto internazionale e della sovranità di ogni stato, della carta delle Nazioni unite e degli impegni bilaterali”. Ed è un impegno bilaterale, va ricordato, quello che Mosca assunse con Kiev di preservarne l’indipendenza in cambio della restituzione degli armamenti nucleari presenti sul suo territorio.


Il capo dello Stato torna indietro di qualche anno per rimettere insieme i passaggi che hanno preceduto l’aggressione russa: “quando l’Ucraina, con il consenso della Russia, divenne indipendente a inizio anni ’90, disponeva di una grande quantità di armi nucleari, circa 1 terzo dell’arsenale della vecchia Unione sovietica. Su sollecitazione di Usa e Russia l’Ucraina ha consegnato alla Russia alcune migliaia di testate nucleari che l’avrebbero messa al sicuro da ogni invasione. A fronte di questo, nel Trattato sottoscritto con Russia, Usa e Regno Unito, l’Ucraina registrava l’impegno di questi paesi a rispettare e garantire la sua indipendenza, sovranità, integrità territoriale”. E dunque per Mattarella “questo è il mondo che vorremo si ripristinasse: quello in cui si ripettano gli impegni assunti e il diritto internazionale”. Se ieri la scelta, d’intesa con il governo, era stata di restare in silenzio rispetto alle accuse e alle minacce di Mosca oggi è intervenuta anche la seconda carica dello Stato, il Presidente del Senato, Ignazio La Russa, in difesa del capo dello Stato: “Nel respingere e condannare con fermezza – sia nel metodo che nel merito – le inaccettabili parole di Maria Zakharova – ha affermato – è altresì sentito e doveroso da parte mia rinnovare piena solidarietà e vicinanza al Presidente della Repubblica, custode dei valori democratici della nostra Patria”.


Nel colloquio con Milatovic al quale ha confermato il sostegno italiano all’adesione del Montenegro all’Unione europea (“urgente e indispensabile”) Mattarella ha ribadito l’importanza di “preservare le democrazie liberali e i valori che la democrazia coltiva: libertà, uguaglianza, diritti, benessere per tutti, pace, collaborazione internazionale. La democrazia – ha aggiunto – va consolidata, vissuta, affermata perché possa garantire quei diritti all’intera comunità. L’Unione europea è questo insieme di valori che rende possibile e facile e agevola la collaborazione tra paesi che ne fanno parte e che elimina lacerazioni e contrapposizioni”. E a chi gli ha chiesto se le tensioni che si registrano nello scacchiere internazionale con i vertici che vedono “separati” per la prima volta Europa e Stati Uniti sull’Ucraina Mattarella, ha assicurato che non ci sono rischi che il legame tra i paesi della Nato possa essere messo in discussione: “La Nato è nata decenni addietro, nulla può incrinare la forza di questo legame, non ho questo timore. La Nato è irrobustita dalla sua storia, dalla sicurezza che garantisce, non vi è pericolo che possa essere incrinata da qualsiasi cosa”. Mentre sono in corso le trattative per arrivare ad una conclusione del conflitto l’auspicio del capo dello Stato è, ancora una volta, “per una pace giusta e non fittizia, fragile o superabile in poco tempo”.

Migranti, Meloni vede commissario Ue Brunner: sì a nuove norme su rimpatri

Migranti, Meloni vede commissario Ue Brunner: sì a nuove norme su rimpatriRoma, 18 feb. (askanews) – La presidente del Consiglio dei Ministri, Giorgia Meloni, ha ricevuto a Palazzo Chigi il Commissario Europeo per gli Affari Interni, Magnus Brunner, nel quadro della sua prima visita in Italia.


Al centro del colloquio – fa sapere una nota di Palazzo Chigi -, le prossime iniziative di politica migratoria della Commissione europea a partire dal rafforzamento dei partenariati con i Paesi di origine e transito dei migranti e dall’attuazione del Patto Migrazione e Asilo, incluso il possibile anticipo del nuovo concetto di Paese sicuro di origine. La presidente Meloni ha, inoltre, ribadito il suo sostegno per un nuovo e più efficace quadro normativo europeo in tema di rimpatri in vista dell’imminente presentazione da parte della Commissione di una specifica proposta legislativa.

Russia, La Russa: inaccettabili parole Zakharova, piena solidarietà a Mattarella

Russia, La Russa: inaccettabili parole Zakharova, piena solidarietà a MattarellaRoma, 18 feb. (askanews) – “Nella giornata di ieri, il Capo dello Stato è stato al centro di nuovi e gravissimi minacciosi attacchi da parte” della portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova. “Nel respingere e condannare con fermezza – sia nel metodo che nel merito – le inaccettabili parole di Maria Zakharova è altresì sentito e doveroso da parte mia rinnovare piena solidarietà e vicinanza al Presidente della Repubblica, custode dei valori democratici della nostra Patria”. Così il presidente del Senato, Ignazio La Russa, aprendo la seduta dell’aula del Senato.


“Il Presidente Matterella aveva più volte ricordato quali siano gli elementi alla base della convivenza civile tra i popoli e che l’Italia è per una pace giusta e non fittizia o fragile. Ed è a queste sue parole che le Istituzioni e tutti noi ci rifacciamo”, ha ricordato La Russa, sottolineando di aver “già avuto modo pubblicamente nei giorni scorsi di esprimere la mia piena solidarietà al Presidente della Repubblica per gli attacchi pretestuosi, offensivi e inopportuni rivolti a lui dalla portavoce del ministero degli esteri russo”.

Paragon, Mantovano a Fontana: il governo non risponderà al question time

Paragon, Mantovano a Fontana: il governo non risponderà al question timeRoma, 18 feb. (askanews) – Il governo non risponderà alle interrogazioni presentate dalle opposizioni su Paragon, l’azienda produttrice di spyware finita sotto i riflettori per essere stata utilizzata per spiare giornalisti e attivisti. Lo dice il presidente della Camera, Lorenzo Fontana, in una lettera inviata ai gruppi in cui spiega che il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, il 18 febbraio gli ha inviato una missiva in cui comunica che “deve intendersi classificato” “ogni altro aspetto” della vicenda che non sia stato già trattato nelle audizioni presso il Copasir e nel question time del 12 febbraio scorso. In quell’occasione il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, spiega Mantovano, “ha fornito le uniche informazioni pubblicamente divulgabili”.


“Ogni altro aspetto delle vicende deve intendersi classificato” e “non potrà formare oggetto di informativa da parte del governo se non nella sede del Copasir”, spiega Mantovano.

Ucraina, Mattarella: auspico che la Russia torni a rispettare la sovranità degli Stati

Ucraina, Mattarella: auspico che la Russia torni a rispettare la sovranità degli StatiCetinje, 18 feb. (askanews) – “La Russia torni a svolgere il proprio ruolo di grande rilievo nella comunità internazionale nel rispetto dei principi di sovranità di ogni Stato”. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, al termine del colloquio con il presidente della Repubblica del Montenegro, Jakov Milatovic. Il capo dello Stato ha ribadito che fin dall’inizio della guerra in Ucraina da parte dell’Italia è stato espresso “l’auspicio di tornare al rispetto del diritto internazionale, della carta dell’Onu, della sovranità di ogni Stato e di rispetto degli impegni bilaterali”. “L’auspicio è per una pace giusta e non fittizia, fragile o superabile in poco tempo”, ha detto il presidente della Repubblica, rispondendo a una domanda sul vertice di Parigi dedicato al conflitto in Ucraina.