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Firmato il patto Italia-Germania, Meloni: ottima notizia per l’Ue. E sui migranti Scholz è “d’accordo” con Roma

Firmato il patto Italia-Germania, Meloni: ottima notizia per l’Ue. E sui migranti Scholz è “d’accordo” con RomaBerlino, 22 nov. (askanews) – “Con il vertice di oggi la nostra cooperazione fa un importante salto in avanti. Italia e Germania tornano a incontrarsi in questo formato dopo 7 anni e questo segna un cambio di passo in relazioni già eccellenti”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni in conferenza stampa a Berlino dopo l’incontro con il cancelliere tedesco Scholz.

“Abbiamo firmato – ha aggiunto – un piano di azione che innalza la nostra cooperazione a un nuovo livello, esplorando anche nuovi ambiti di dialogo. E’ buona notizia per i nostri popoli e un’ottima notizia per l’Europa” perchè Italia e Germania “riaffermano la volontà di rafforzare il partenariato e di dialogare in un momento cruciale per il nostro continente” che richiede di “prendere decisioni e assumersi responsabilità”. Tra gli obiettivi del Piano d’azione siglato tra Italia e Germania c’è quello di migliorare l’integrazione tra i due Paesi nei settori della difesa, delle infrastrutture e dell’energia, ha spiegato Meloni. Il piano d’azione vuole “promuovere la crescita economica e investimenti bilaterali per garantire tutela sociale, una transizione ecologica sostenibile, garantire approvvigionamenti energici, la cooperazione nel settore della Difesa, sviluppare relazioni culturali, lavorare insieme per progredire nell’agenda Europea. Una sfida importante e significativa, a partire dai nostri sistemi produttivi: siamo le due principali realtà manifatturiere d’Europa, interconnesse e complementari. Ci sono settori che da anni hanno sviluppato un’integrazione profonda, penso all’automotive e alla meccanica avanzata, altri in cui la collaborazione deve essere valorizzata: Difesa, infrastrutture, energia”, ha aggiunto Meloni. “Abbiamo firmato un Piano d’azione in 5 punti” che riguardano cinque settori “la tecnologia, la tutela ambientale, l’Europa, i rapporti culturali e sociali”, ha annunciato il cancelliere tedesco Olaf Scholz nel corso della conferenza stampa congiunta con il presidente del Consiglio Giorgia Meloni, sottolineando che Italia e Germania hanno ha “collaborazione di lunga data e un’amicizia che ci unisce da tanti anni” e il Piano d’azione “porterà nuovi piani di cooperazione e nuovi partenariati”.

Uno dei punti importanti è quello che riguarda “il settore tecnologico e della sicurezza della difesa” e “siamo d’accordo che dobbiamo ampliare la cooperazione nel settore digitale e in quello climatico”. In particolare sulla questione migranti, Meloni incassa il sostegno del cancelliere. “Siamo d’accordo che è necessario avere un adeguamento a livello europeo sulla situazione dei migranti”, ha detto il cancelliere tedesco Olaf Scholz parlando del colloquio con il presidente del Consiglio Giorgia Meloni nel corso della visita a Berlino.

Il caso dello stop del Frecciarossa, Lollobrigida: la fermata del treno era fruibile per tutti i passeggeri

Il caso dello stop del Frecciarossa, Lollobrigida: la fermata del treno era fruibile per tutti i passeggeriRoma, 22 nov. (askanews) – “Il treno che ho preso per arrivare (a Caivano, ndr), ho potuto scoprire solo dopo la partenza, aveva 100 minuti di ritardo e in pochi km ha effettuato diverse lunghe soste. Ho chiesto se fosse possibile scendere in una di queste, come anche altri passeggeri, ma le porte in assenza di passaggi per attraversare i binari non possono essere aperte. Il treno si è fermato a Ciampino, dove è stata effettuata una fermata straordinaria disponibile alla discesa di tutti, come da annuncio diffuso sul treno, e non solo per me come qualcuno ha riportato”, lo precisa in una nota il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, spiegando che questo tipo di fermata straordinaria “è avvenuta per diverse ragioni in moltissime altre occasioni per motivi che Trenitalia ha già spiegato”. “Ho continuato con l’auto di servizio – ha quindi aggiunto – assegnatami per legge e alla quale, a inizio mandato mi hanno spiegato, non potevo rinunciare se non creando problemi di sicurezza pubblica”.

Anche in base alle dichiarazioni formali fatte in una nota da Trenitalia, la fermata di Ciampino “non ha comportato alcun disservizio aggiuntivo o costi di nessun genere, neppure alcun rischio o ulteriore ritardo per nessuno. Si è trattata di una fermata straordinaria che, al ricorrere di casi straordinari, Trenitalia realizza abitualmente e che è stata annunciata e resa fruibile per tutti i passeggeri”, ha quindi specificato il ministro Lollobrigida. “Avrei potuto restare tranquillamente sul treno, come ho sempre fatto in occasione di ritardi ben più prolungati in passato, né ho mai approfittato del mio ruolo in alcuna occasione – ha quindi ricordato – Ho creduto e credo che la mia responsabilità fosse provare a garantire, senza violare alcuna legge o abusare del ruolo che ricopro, la mia presenza dove era stata richiesta e prevista. Per rispetto dei cittadini di Caivano soprattutto. L’unico privilegio che ho ricevuto – ha quindi spiegato è poter essere con loro, incontrare le persone che mi aspettavano, ringraziare i nostri uomini e donne in divisa e gli studenti. Piantare con loro l’albero della legalità dedicato al giudice Falcone al centro del Parco dimostrando che lo Stato c’è e non dà buche”.

“Anche oggi – ha poi sottolineato il ministro – ho passato la giornata con studenti degli agrari a parlare del loro futuro, con i loro docenti capaci di trasmettere passione e amore per il territorio. Ieri a Caivano nell’istituto Morani ho incontrato molti di loro, che grazie alla scuola riscattano un territorio divenuto famoso per l’assenza dello Stato e il proliferare di episodi criminali”. “Grazie allo Stato, tornato a Caivano con le Istituzioni, le Forze dell’Ordine e tanti cittadini onesti ieri è stato restituito alla città un Parco Pubblico sottratto al degrado – ha concluso il ministro Lollobrigida – Ero stato invitato ad inaugurarlo alla presenza di centinaia di uomini e donne in divisa, studenti delle scuole elementari fino alle superiori, associazioni e cittadini”.

Dal Senato via libera unanime al ddl contro violenza donne. E’ legge

Dal Senato via libera unanime al ddl contro violenza donne. E’ leggeRoma, 22 nov. (askanews) – Il Senato ha dato via libera all’unanimità al ddl contro la violenza sulle donne. Il provvedimento ha ottenuto 157 sì, zero contrari e zero astenuti.

L’approvazione è stata salutata con un applauso dall’emiciclo. “Stiamo vivendo giornate terribili e dolorosissime – ha commentato il ministro per i Rapporti col Parlamento Luca Ciriani – per la tragica morte di Giulia che ha sconvolto noi e l’Italia intera. Siamo tutti quanti consapevoli che la violenza di genere è un fenomeno radicato a cui servono risposte ferme e decise, serve un lavoro diversificato e stratificato su vari livelli per arrivare a debellarlo, per poter finalmente dire: mai più. Le norme approvate oggi sono un segnale importante, un messaggio forte che Governo e Parlamento hanno voluto dare proprio in questi giorni, a ridosso del 25 novembre, Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, ma anche per Giulia e per tutte le altre donne”.

M.O., Meloni: condanna Hamas, diritto Israele a difendersi

M.O., Meloni: condanna Hamas, diritto Israele a difendersiBerlino, 22 nov. (askanews) – In merito al conflitto tra Israele e Hamas, la premier Giorgia Meloni – nel corso della videoconferenza dei Leader G20, a cui ha partecipato collegata da Berlino – ha sottolineato in particolare tre concetti: La “ferma condanna” di Hamas per l’”ignobile e sanguinario” assalto terroristico contro Israele dello scorso 7 ottobre, il “diritto all’autodifesa” di Israele e la convinzione che in prospettiva la soluzione del conflitto non potrà che passare attraverso la creazione di due Stati. E’ quanto si apprende da fonti di Palazzo Chigi.

Ucraina, Meloni a G20: se Russia vuole pace si ritiri

Ucraina, Meloni a G20: se Russia vuole pace si ritiriBerlino, 22 nov. (askanews) – Nel corso della videoconferenza dei Leader G20, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, collegata da Berlino, ha nuovamente “condannato” le azioni di Mosca, anche per le loro conseguenze globali e i danni che hanno provocato alle nazioni più povere, e ha sottolineato che la Russia potrebbe in ogni momento “facilmente” riportare la pace in Ucraina “ritirandosi dai territori illegalmente occupati” e ristabilendo la “sovranità” e la “piena integrità” territoriale dell’Ucraina. E’ quanto si apprende da fonti di Palazzo Chigi.

Femminicidi, Schlein: ho sentito ancora Meloni. Bene l’ok ai nostri odg. Per Giulia non basta il dolore

Femminicidi, Schlein: ho sentito ancora Meloni. Bene l’ok ai nostri odg. Per Giulia non basta il doloreRoma, 22 nov. (askanews) – Con Giorgia Meloni “ci siamo sentite anche in queste ore, perché ho voluto chiedere di cercare un terreno comune sulla prevenzione, e apprezzo il segnale dalla maggioranza in Senato, dando parere favorevole a un odg che chiede di mettere risorse sulla formazione, così come l’approvazione di un altro odg in cui chiediamo di calendarizzare in tempi rapidi le pdl in tema di prevenzione”, lo ha detto Elly Schlein, parlando alla Direzione Pd, chiedendo ancora una volta “l’educazione all’affettività obbligatoria in tutti i cicli scolastici, mettendo risorse e formazione per gli operatori”. Perchè “senza un profondo lavoro culturale non fermeremo mai questa mattanza, e non servirà aumentare leggi e punizioni che intervengono dopo le violenze”.

Per la segretaria Dem bisogna “sradicare quell’idea violenta e criminale del controllo e del possesso del corpo delle donne”. E dunque, dice alla maggioranza, “almeno sul contrasto alla mattanza, mettiamo da parte l’aspro scontro politico, proviamo a far fare un passo avanti al Paese: servono risorse per operatori specializzati, perchè non ci sia mai più una che quando va a denunciare non venga presa sul serio, perchè non ci sia mai più una valutazione inadeguata dei rischi, una legge per rendere obbligatoria l’educazione all’affettività”. “L’omicidio di Giulia Cecchettin ci ha scossi tutti nel profondo”, ha sottolineato la segretaria Pd, ma “Giulia Cecchettin non è morta, è stata uccisa dal suo ex che ne dovrà rispondere davanti alla giustizia”. E “non è già più l’ultimo femminicidio di questo paese, Rita Talamelli strangolata dal marito pochi giorni fa. Non bastano condanne, dolore, indignazione. Non possiamo continuare ad assistere a questa strage”.

Il problema è che “la cultura tossica del patriarcato e della sopraffazione esiste e resiste e passa di generazione in generazione. Tocca anche agli uomini” affrontare il problema. “Sulla repressione stiamo lavorando in parlamento” ma serve anche “una rivoluzione culturale”.

Lollobrigida e lo stop del Frecciarossa. L’opposizione chiede le dimissioni. FdI: polemiche, nessuna criticità al treno

Lollobrigida e lo stop del Frecciarossa. L’opposizione chiede le dimissioni. FdI: polemiche, nessuna criticità al trenoRoma, 22 nov. (askanews) – Il Frecciarossa ieri era in ritardo, il ministro dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, Francesco Lollobrigida era a bordo, doveva presenziare, l’inaugurazione di un Parco urbano a Caivano, così ha fatto fermare il treno a Ciampino ed è sceso, trovando mezzi alternativi. In estrema sintesi il fatto è assodato, anche dagli stessi colleghi di partito, FdI, del ministro. Diametralmente opposta ovviamente l’interpretazione: le opposizioni chiedono le dimissioni per un episodio di “prepotenza”, per gli esponenti di FdI sono polemiche pretestuose e sottolineano l’impegno istituzionale mantenuto. “Quanto riportato dai media è allucinante, un episodio degno di una repubblica delle banane. Se fosse confermato, saremmo in presenza di un intollerabile atto di prepotenza. In un qualunque Paese civile, un ministro così si sotterrerebbe dalla vergogna. E se ne andrebbe all’istante”, commenta sui social Antonio Misiani, senatore e responsabile Economia Pd. “Il ministro all’Agricoltura Lollobrigida ha utilizzato un treno come se fosse un mezzo di sua proprietà. Lo ha fatto fermare per poter scendere. In qualsiasi altro paese un ministro che fa una cosa simile verrebbe rimosso seduta stante”, affermano in una nota congiunta i parlamentari del Movimento 5 Stelle nelle Commissioni Trasporti e Agricoltura. “Ci troviamo davanti a un comportamento grave, che denota un’inaccettabile arroganza nel garantirsi un privilegio precluso ai normali cittadini e rappresenta un segnale tremendo nei confronti di tutti quei pendolari che magari si trovano a vivere disagi nei loro spostamenti giornalieri con i treni. Chiediamo un’informativa urgente alla Presidente Meloni e al ministro dei Trasporti Salvini, esigiamo che si faccia chiarezza su questo vergognoso atto di prepotenza. La premier e il suo vice ci mettano la faccia, il caso è di una gravità inaudita”, concludono.

“Se il ministro Lollobrigida ha davvero fermato un treno Alta velocità in una stazione sul percorso Roma-Napoli ed è sceso proseguendo poi in macchina, siamo in presenza di un abuso di potere senza precedenti. I ministri possono usare i mezzi dello Stato ma non possono fermare i treni di tutti i cittadini. Se la notizia sarà confermata, chiederemo in Aula le dimissioni di Lollobrigida”, scrive su X il leader di Italia viva, Matteo Renzi. In ogni caso, se la notizia fosse confermata per il leader del Movimento 5 stelle, Giuseppe Conte “sarebbe un segnale devastante della politica ai cittadini, in un momento di tagli e di manovre lacrime e sangue. Un esponente autorevolissimo del Governo che lascia a terra le famiglie e i cittadini utilizza un mezzo di trasporto che non è al servizio di un ministro e ne fa un mezzo personale. Segnale devastante, lo definirei un privilegio da prima repubblica, anche se non so se un ministro della prima repubblica si sia mai sognato di chiedere un privilegio del genere. Faremo tutti gli approfondimenti del caso”.

Fratelli d’Italia si compatta: “A sinistra qualche sciacallo attacca il ministro Lollobrigida che ha cercato in tutti i modi di arrivare a Caivano per l”inaugurazione del Parco Urbano. Grazie al Governo Meloni lo Stato è tornato a garantire sicurezza e legalità, infondendo fiducia e speranza nella cittadinanza. Il tema del degrado e della sicurezza nelle periferie è per Fratelli d’Italia un punto centrale che vuole affrontare e risolvere. Il ministro Lollobrigida, scendendo dal treno alta velocità a Ciampino per arrivare puntuale all’evento, ha dimostrato di essere un vero servitore dello Stato che ha cuore la sorte di tutti quei cittadini che a lungo si sono sentiti considerati di ‘serie B’ dalla politica e, in particolare, da quel Partito Democratico che oggi ci viene a fare la morale. La sinistra, dopo che per anni si è voltata dall’altra parte su temi prioritari per i cittadini come quello della sicurezza e dell’ordine pubblico, abbia piuttosto la decenza di tacere”, dichiara Gimmi Cangiano, deputato di Fratelli d’Italia, in una nota. “Gli attacchi che da sinistra giungono al ministro Lollobrigida, che ha preferito scendere dal treno a Ciampino pur di arrivare in orario a Caivano per l’inaugurazione del Parco Urbano, sono inaccettabili e ipocriti. Criticare un ministro come Lollobrigida, che sta rendendo egregiamente onore alla nazione con il suo instancabile e quotidiano lavoro, è veramente un atto misero e da sciacallo. La sua assenza a Caivano avrebbe infatti comportato un enorme danno di immagine per lo Stato. Per il ministro, il governo e tutto il centrodestra guidato da Fratelli d’Italia, è un’assoluta priorità eliminare le troppe zone franche ancora presenti nel nostro Paese. Se con i governi guidati dal Partito democratico la sicurezza era diventata un lusso di cui potevano beneficiare solo i cittadini più benestanti, con noi torna finalmente ad essere un diritto di cui tutti i cittadini, nessuno escluso, devono poter godere”, dichiara Marta Schifone, deputato di Fratelli d’Italia e capo dipartimento Professioni del partito.

Anche il deputato di Fi e vicepresidente della Camera Giorgio Mulè chiude agilmente la vicenda Lollobrigida (e non risparmia una stoccata a Renzi): “Ho letto che peraltro la cosa non ha comportato ritardi, questi sono argomenti usati in modo strumentale. Renzi ha chiesto le dimissioni del ministro? Il problema di Lollobrigida era che non aveva l’Air Force Renzi, sennò avrebbe risolto in quel modo. Indigniamoci per le cose vere, questa non mi sembra sia tale”, difende così Lollobrigida . E Galeazzo Bignami (Fdi) viceministro alle infrastrutture e ai trasporti, dopo aver sentito anche “i vertici dei soggetti coinvolti”, ricostruisce il tutto e rassicura: nessuna criticità. “Stamattina, letta la notizia inerente il ministro Lollobrigida, mi sono premurato di sentire i vertici dei soggetti coinvolti o che potevano essere coinvolti nell’episodio. Più per il risalto dato al fatto che ad altro. Nessuno mi ha evidenziato elementi di criticità: nessun costo, nessun aggravio di ritardo, nessun rischio, nessun disagio per nessun passeggero, nulla di nulla. Si è annunciato a tutti i passeggeri che, visto il ritardo significativo accumulato, vi era la possibilità di scendere a Ciampino e, una volta arrivati, si è data a tutti i passeggeri la possibilità di scendere. Come confermatomi da Trenitalia situazioni simili sono già avvenute in passato e sicuramente riavverranno in futuro”, spiega Bignami, aggiungendo: “In fin dei conti si parla di una figura istituzionale che voleva mantenere l’impegno assunto di essere presente ad un evento istituzionale e a cui, per ragioni da lui indipendenti, rischiava di non esserci, anche con evidenti conseguenze di sicurezza e ordine pubblico. Siamo qua tutti a parlare dell’importanza che lo Stato sia presente in territori come Caivano e quando si fa di tutto per esserci ci si lamenta che lo si faccia. Lo trovo pretestuoso. Se il ministro fosse arrivato in ritardo, qualcuno si lamenterebbe del disagio arrecato a decine di persone, lamentandosi dei costi, del disagio causato, dell’inutile dispendio di risorse pubbliche. Qua parliamo di un fatto che non ha determinato alcun costo, disagio, rischio, ritardo a nessuno. E neppure di un fatto mai avvenuto prima. Mi sembra l’ennesima conferma che per qualcuno si debba contestare a prescindere senza guardare il merito delle cose”, conclude.

Femminicidi, Schlein: ho sentito ancora Meloni, bene ok a odg

Femminicidi, Schlein: ho sentito ancora Meloni, bene ok a odgMilano, 22 nov. (askanews) – Con Giorgia Meloni “ci siamo sentite anche in queste ore, perchè ho voluto chiedere di cercare un terreno comune sulla prevenzione, e apprezzo il segnale dalla maggioranza in Senato, dando parere favorevole a un odg che chiede di mettere risorse sulla formazione, così come l’approvazione di un altro odg in cui chiediamo di calendarizzare in tempi rapidi le pdl in tema di prevenzione”. Lo ha detto Elly Schlein, parlando alla Direzione Pd, chiedendo ancora una volta “l’educazione all’affettività obbligatoria in tutti i cicli scolastici, mettendo risorse e formazione per gli operatori”. Perchè “senza un profondo lavoro culturale non fermeremo mai questa mattanza, e non servirà aumentare leggi e punizioni che intervengono dopo le violenze”.

Per la segretaria Dem bisogna “sradicare quell’idea violenta e criminale del controllo e del possesso del corpo delle donne”. E dunque, dice alla maggioranza, “almeno sul contrasto alla mattanza, mettiamo da parte l’aspro scontro politico, proviamo a far fare un passo avanti al Paese: servono risorse per operatori spcializzati, perchè non ci sia mai più una che quando va a denunciare non venga presa sul serio, perchè non ci sia mai più una valutazione inadeguata dei rischi, una legge per rendere obbligatoria l’educazione all’affettitività”.

Manovra, la Lega ritira i tre emendamenti: “E’ stato un malinteso”

Manovra, la Lega ritira i tre emendamenti: “E’ stato un malinteso”Roma, 22 nov. (askanews) – Hanno avuto vita breve i tre emendamenti (ordinamentali) della Lega al ddl di bilancio presentati in Commissione al Senato, non rispettando l’impegno assunto dai gruppi di maggioranza di non proporre proposte di modifica.

“Sono stati ritirati e trasformati in ordine del giorno”, ha riferito Claudio Borghi, senatore del carroccio, al termine della seduta della Commissione. L’opposizione aveva sottolineato la rottura del patto di maggioranza, leggendo la vicenda come un segnale di prova di forza tra la premier Meloni e il leader leghista Salvini. Ma secondo Claudio Borghi, nulla quaestio, “è stato un malinteso. In conferenza dei capigruppo era stata ventilata la possibilità di presentare alcuni emendamenti, quasi per una questione estetica, per evitare che si potesse dire ‘zero emendamenti’. Poi l’ipotesi non è andata avanti ma probabilmente tra capigruppo non si sono intesi”.

M.O., Meloni: sollievo per rilascio ostaggi, lavoriamo per altri

M.O., Meloni: sollievo per rilascio ostaggi, lavoriamo per altriRoma, 22 nov. (askanews) – “Accolgo con grande sollievo l’accordo per garantire il rilascio degli ostaggi presi da Hamas durante il cruento assalto contro Israele del 7 ottobre. Un accordo che permetterà anche una pausa umanitaria quantomai necessaria a Gaza”. Lo afferma la presidente del Consiglio Giorgia Meloni.

“Continueremo a lavorare per il rilascio di tutti gli ostaggi e per una pace duratura in Medio Oriente. Oggi pensiamo alle famiglie che potranno finalmente riabbracciare i propri cari”, conclude.