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Ucraina, Zuppi: faremo di tutto per realizzare pace giusta

Ucraina, Zuppi: faremo di tutto per realizzare pace giustaRoma, 11 giu. (askanews) – “Per forza ci dobbiamo credere alla pace, Dobbiamo volerla. credo che i primi a volere la pace sono oggi gli ucraini e i soldati ucraini che rischiano. La chiave per la pace sta nella giustizia. Non ci può essere pace senza giustizia. Senza giustizia la pace non durererebbe. La giustizia ci deve essere e va ristabiita. Biosogna fare di tutto perchè la pace e la giustizia tornino in Ucraina” .Lo ha detto il presidente della Cei Cardinale Matteo Zuppi incaricato del Papa per la pace in Ucraina, parlando a Repubblica delle Idee a Bologna.

Meloni a Tunisi con Ue incassa prima intesa. Ma resta nodo Fmi

Meloni a Tunisi con Ue incassa prima intesa. Ma resta nodo FmiTunisi, 11 giu. (askanews) – Il “Team Europe” torna da Tunisi con un primo risultato, ma il percorso per evitare il default della Tunisia è ancora lungo e resta tutto da sciogliere il “nodo” legato al finanziamento da 1,9 miliardi di dollari del Fondo monetario internazionale, congelato da tempo. Dopo la missione ‘preparatoria’ di martedì scorso, Giorgia Meloni è tornata oggi nella capitale tunisina, insieme alla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen e al primo ministro olandese Mark Rutte.

Sul tavolo del presidente Kais Saied nel Palazzo presidenziale di Cartagine hanno messo un pacchetto di proposte in cinque punti per sostenere il Paese africano ed evitare la bancarotta, con tutte le conseguenze che ne deriverebbero, a partire dal flusso di migranti. Al termine è stata siglata una dichiarazione congiunta che, entro la fine di giugno, quando si terrà il Consiglio europeo, dovrebbe essere trasformata in un vero e proprio memorandum d’intesa. Il primo “pilastro” ha spiegato la von der Leyen – che ha rilasciato con Meloni e Rutte dichiarazioni, ma senza la presenza della stampa – è “il rafforzamento dell’assistenza macrofinanziaria: siamo pronti a mobilizzare 900 milioni di euro”. Solo 150, però, arriveranno subito, le altre risorse sono subordinate alla definizione dell’accordo con l’Fmi. Secondo punto è l’incremento degli investimenti e degli scambi commerciali, anche “modernizzando” gli accordi attualmente in vigore. Una particolare collaborazione (è il terzo pilastro) può essere creata in ambito energetico, con un accordo, per la presidente della Commissione, “win-win” perchè Tunisi ha “un enorme potenziale nelle energie rinnovabili e l’Ue ha bisogno di fornitori di energia pulita”. Quarto punto, fondamentale per tutta l’Europa ma soprattutto per l’Italia, riguarda la gestione dei migranti. L’Ue mette sul piatto 100 milioni di euro per aiutare la Tunisia nel controllo dei confini, nella lotta ai trafficanti di esseri umani ma anche nelle operazioni di search and rescue. Questo – ha precisato von der Leyen – “con un approccio olistico nel rispetto dei diritti umani”. Un tema, quest’ultimo, sottolineato anche da Rutte. Nella stessa dichiarazione congiunta si fa riferimento alla “priorità comune” della “lotta contro i contrabbandieri e i trafficanti di esseri umani diritti umani e il rafforzamento della gestione delle frontiere, registrazione e rimpatrio, nel pieno rispetto dei diritti umani”. Infine – quinto pilastro – si prevede anche una collaborazione nella ricerca e nella formazione, in particolare per i giovani. Tra le altre cose, ha spiegato von der Leyen, “creeremo una finestra Tunisia nel programma Erasmus Plus, con 10 milioni di euro per sostenere lo scambio degli studenti”.

Il percorso democratico della Tunisia – ha concluso von der Leyen – è stato “lungo, a volte la strada è stata difficile ma le difficoltà possono essere superate”. Soddisfatta Meloni, che sulla soluzione della crisi tunisina ha scommesso molto. “Sono passati appena 5 giorni dal mio viaggio in Tunisia e siamo già riusciti a ottenere un importante risultato” che è “anche frutto del lavoro diplomatico fatto dal governo italiano”. La dichiarazione di Cartagine “è un primo passo importante verso la creazione di un vero e proprio partenariato con l’Unione europea che possa affrontare in maniera integrata tanto la crisi migratoria quanto il tema dello sviluppo per entrambe le sponde del Mediterraneo. Abbiamo un’importante finestra di opportunità da qui alla fine del mese, quando si svolgerà il Consiglio europeo: vogliamo continuare a lavorare tutti sodo per arrivare in quella data con un memorandum già siglato tra Unione europea e Tunisia. A seguito di questo, Roma e l’Italia saranno pronte a organizzare la Conferenza internazionale sulla migrazione e lo sviluppo, della quale abbiamo parlato con il presidente Saied, che è un’ulteriore tappa di questo percorso. Chiaramente – per Meloni – questo lavoro è anche propedeutico per riuscire a fare passi avanti nell’importante accordo tra la Tunisia e il Fondo monetario internazionale”.

Gualtieri: ritardo clamoroso sulle coppie omogenitoriali

Gualtieri: ritardo clamoroso sulle coppie omogenitorialiRoma, 11 giu. (askanews) – “C’è un ritardo clamoroso rispetto ad altri Paesi europei” rispetto ai diritti di coppie omogenitoriali. Lo ha spiegato il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, a ‘In mezz’ora in più’ rispondendo a Lucia Annunziata su Rai 3. “L’interpretazione della ministra per la famiglia Roccella è sbagliata, perché confonde la sentenza sul caso Gestazione per altri e quella sul caso di due mamme che hanno fatto l’eterologa. La trascrizione è giusta e lo conferma la Corte di Cassazione che va fatta”, ha spiegato ancora il primo cittadino della Capitale. “Stiamo parlando di un certificato già esistente all’estero e quando ci si oppone in tribunale si perde regolarmente. Parliamo di fecondazione eterologa che è permessa alle coppie eterosessuali e non si capisce perché una coppia eterosessuale possa trascrivere il figlio e una omogenitoriale non può farlo: la Cassazione dice chiaramente che non trascrivere gli atti viola la costituzione”, ha detto.

Conte in masseria: è fuori luogo parlare di alleanza organica con il Pd

Conte in masseria: è fuori luogo parlare di alleanza organica con il PdManduria (Ta), 11 giu. (askanews) – “Io sono contrario alle alleanze organiche. Che vuol dire? Che siamo un unico gruppo indistinto? No. Io posso condividere con il Pd degli obiettivi e battaglie. E spero che il dialogo cresca e si rafforzi sempre più, che aumentino i terreni comuni di azione ma parlare di alleanza strutturale, organica oggi è fuori luogo”. Lo ha detto il presidente del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, conversando con Bruno Vespa al Forum in Masseria a Manduria.

Seconda notte di ricovero al San Raffaele per Berlusconi

Seconda notte di ricovero al San Raffaele per BerlusconiMilano, 11 giu. (askanews) – Seconda notte di ricovero al San Raffaele di Milano per Silvio Berlusconi, per accertamenti in merito a una nota patologia della quale l’ex presidente del Consiglio soffre da tempo.

Ieri la visita del fratello Paolo Berlusconi e della figlia Marina Berlusconi. Per ora nessuna previsione su quanto è destinata a durare l’attuale degenza. Berlusconi non si trova in terapia intensiva, come precisato dalla struttura sanitaria sanitaria milanese. Era stato dimesso il 19 maggio alla fine di un mese e mezzo di degenza.

Seconda notte di ricovero al San Raffaele per Berlusconi

Seconda notte di ricovero al San Raffaele per BerlusconiMilano, 11 giu. (askanews) – Seconda notte di ricovero al San Raffaele di Milano per Silvio Berlusconi, per accertamenti in merito a una nota patologia della quale l’ex presidente del Consiglio soffre da tempo.

Ieri la visita del fratello Paolo Berlusconi e della figlia Marina Berlusconi. Per ora nessuna previsione su quanto è destinata a durare l’attuale degenza. Berlusconi non si trova in terapia intensiva, come precisato dalla struttura sanitaria sanitaria milanese. Era stato dimesso il 19 maggio alla fine di un mese e mezzo di degenza.

Urne aperte in Sicilia per ballottaggi, riflettori su Siracusa

Urne aperte in Sicilia per ballottaggi, riflettori su SiracusaRoma, 11 giu. (askanews) – Urne aperte in quattro Comuni della Sicilia per il ballottaggio. Il primo turno delle elezioni Amministrative 2023 non è riuscito a consegnare il nome del nuovo sindaco nelle città di Aci Sant’Antonio (Catania), Acireale (Catania), Piazza Armerina (Enna) e Siracusa. Si vota stasera fino alle 23 e poi domani di nuovo lunedì dalle 7 alle 15. A seguire senza soluzione di continuità scrutinio e risultati.

La sfida più rilevante è quella che riguarda proprio Siracusa. Nella città aretusea si confrontano l’uscente calendiano Francesco Italia e Ferdinando Messina, sostenuto da sette liste di Centrodestra. Nell’unico capoluogo d’Italia alle urne, il governatore siciliano Renato Schifani gioca una partita importante, considerato il suo appoggio al candidato sindaco Messina. Ad Acireale, nel Catanese, al ballottaggio è sfida tra due ex sindaci. Roberto Barbagallo, candidato di Forza Italia e sostenuto da 8 liste e Nino Garozzo, appoggiato da 6 liste. Proprio Barbagallo, in questi ultimi giorni, è stato travolto dalle polemiche dopo che la commissione parlamentare antimafia aprirà un’istruttoria in caso di suo successo alle urne. Barbagallo è infatti condannato in primo grado per richieste illecite a un vigile urbano e indagato per falso e rivelazioni d’atti d’ufficio nell’ambito di un’inchiesta in cui sono emerse le sue frequentazioni con esponenti del clan mafioso Santapaola-Ercolano.

Ad Aci Sant’Antonio, in provincia di Catania, sfida aperta tra Quintino Rocca, sostenuto da quattro liste civiche e Giuseppe Santamaria, supportato da cinque liste di Centrodestra. E poi al ballottaggio anche Piazza Armerina, in provincia di Enna. A contendersi la fascia da sindaco due candidati di Centrodestra: Nino Cammarata e Massimo Di Seri.

Meloni vola a Tunisi con von der Leyen, sul tavolo pacchetto aiuti

Meloni vola a Tunisi con von der Leyen, sul tavolo pacchetto aiutiTunisi, 10 giu. (askanews) – Giorgia Meloni torna domani a Tunisi, dopo la visita “lampo” di martedì, ma questa volta porta con sé la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen e il primo ministro Mark Rutte ma, soprattutto, un possibile pacchetto di aiuti concreti da parte di Bruxelles. Aiuti, circa 900 milioni, senza i quali la Tunisia rischia il default.

Il Paese è sull’orlo della bancarotta: inflazione fuori controllo (oltre il 10%), alta disoccupazione, con punte del 37% tra i giovani, debito al 90% del Pil. Una situazione che ha provocato prima malcontento, poi proteste, a cui il presidente Kais Saied ha risposto con una virata di presidenzialismo che sfiora, se non oltrepassa, il confine dell’autoritarismo. La destabilizzazione tunisina ha provocato, per l’Italia, un notevole aumento dei flussi migratori: da qui parte oltre la metà dei migranti diretti verso le nostre coste. Non tutti, naturalmente, sono tunisini, la maggior parte, anzi, viene dall’Africa subsahariana, e da qui si imbarca. Se la Tunisia crollasse, è la convinzione di Meloni, si creerebbe un “effetto domino” con, potenzialmente, 900 mila partenze. Da qui l’impegno della premier per cercare di sbloccare il prestito da 1,9 miliardi del Fondo monetario internazionale, incagliato da tempo. L’Fmi, per erogare le risorse, chiede riforme (tra cui il risanamento delle imprese pubbliche e la riduzione dei sussidi) che Saied non accetta. “Nessun diktat: chi fornisce ricette già pronte è come un medico che scrive una ricetta prima di diagnosticare una malattia”, ha ripetuto a Meloni martedì scorso. Aprendo però uno spiraglio.La presidente del Consiglio, infatti, gli ha prospettato il ‘pacchetto’ di aiuti da parte dell’Europa e Saied ha dato il via libera – per la prima volta – all’incontro con von der Leyen. La stessa Meloni e Rutte – tra cui c’è uno stretto legame e che rappresentano le due ‘anime’ dell’Ue – sono in qualche modo ‘garanti’ dell’impegno a dare aiuti, sotto forma di investimenti e progetti di cooperazione e sostegno. Certo l’intesa è ancora tutta da costruire, tanto che l’incontro con Saied (e con la premier Najla Bouden) non avrà i crismi dell’ufficialità: due ore in tutto, domani dalle 10 alle 12, niente giornalisti, alla fine solo uno “statement”. Ma la premier, che sulla questione ha lavorato molto nelle ultime settimane, dà segnali di ottimismo. La proposta europea, ha detto martedì, è “un pacchetto di sostegno integrato, di finanziamenti e di opportunità importanti” a cui si aggiunge l’impegno italiano per “il sostegno al bilancio tunisino e l’apertura di linee di credito a favore soprattutto dello sviluppo”, che si sommerebbero ai progetti di cooperazione da 700 milioni già in atto. Anche il primo via libera al Patto per l’Immigrazione e l’Asilo, con i ‘rimborsi’ ai Paesi verso cui verrà rimpatriato chi non ha diritto alla protezione, potrebbero offrire una prospettiva allettante per Tunisi.

Sia von der Leyen che Meloni, comunque, sono consapevoli del fatto che l’aiuto europeo non sarà sufficiente per mettere a posto la disastrata situazione tunisina. Il raggiungimento di un’intesa, però, per la presidente del Consiglio, sarebbe “propedeutico” allo sblocco dei fondi del Fmi. Meloni ne ha parlato a Hiroshima, insieme alla presidente della Commissione, a margine del G7, con la direttrice del Fondo Kristalina Georgieva (che nei prossimi giorni vedrà Antonio Tajani) ha cui ha chiesto di superare le sue “rigidità”, perchè se è “comprensibile” la richiesta di “garanzie” così facendo “rischiamo di peggiorare situazioni che sono già compromesse”. Dall’altro lato anche Saied – è il messaggio lanciato martedì – deve avere un approccio “pragmatico”. L’obiettivo finale è “limare” alcune delle condizioni poste, ad esempio il taglio dei sussidi che, in questo momento, potrebbe scatenare una reazione della cittadinanza potenzialmente incontrollabile. Qualche ‘sconto’ sulle riforme, magari anche sotto forma di un allungamento dell’arco temporale, potrebbe portare alla soluzione. Almeno questo è il progetto di Meloni, se potrà aver successo si inizierà a vedere da domani. 

Gualtieri al Roma Pride: trascrivere gli atti nascita dei bambini è un dovere

Gualtieri al Roma Pride: trascrivere gli atti nascita dei bambini è un dovereRoma, 10 giu. (askanews) – “Le trascrizioni di atti legali formati all’estero sono legittime e doverose,altrimenti sarebbe una discriminazione. Non si capisce perché si può trascrivere il certificato di una eterologa di una coppia eterosessuale e non di una coppia omosessuale”. Lo ha detto il Sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, che partecipa al Roma Pride sfilando con la fascia tricolore. “Non temo l’intervento del prefetto perché le trascrizioni si fanno in tantissime città d’Italia, è una cosa normalissima”. ha sottolineato il Sindaco di Roma.

Roma Pride, Gualtieri: trascrivere atti nascita bambini è dovere

Roma Pride, Gualtieri: trascrivere atti nascita bambini è dovereRoma, 10 giu. (askanews) – “Le trascrizioni di atti legali formati all’estero sono legittime e doverose,altrimenti sarebbe una discriminazione. Non si capisce perché si può trascrivere il certificato di una eterologa di una coppia eterosessuale e non di una coppia omosessuale”. Lo ha detto il Sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, che partecipa al Roma Pride sfilando con la fascia tricolore.

“Non temo l’intervento del prefetto perché le trascrizioni si fanno in tantissime città d’Italia, è una cosa normalissima”. ha sottolineato il Sindaco di Roma.