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Manovra, Meloni: le risorse andranno usate con la massima attenzione

Manovra, Meloni: le risorse andranno usate con la massima attenzioneRoma, 28 ago. (askanews) – Sulla manovra “il Ministro Giorgetti farà il punto e traccerà il quadro complessivo entro il quale ci muoviamo e ci muoveremo. Io intendo limitarmi ad alcune riflessioni e indicazioni. La prossima legge di bilancio dovrà essere, come è stata quella dello scorso anno, seria, per supportare la crescita, aiutare le fasce più deboli, dare slancio a chi produce e mettere soldi in tasca a famiglie e imprese”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni nel suo intervento in apertura della riunione odierna del Consiglio dei ministri.

“Finora – ha proseguito Meloni – abbiamo conseguito risultati molto importanti, superiori a quelli della Germania e della Francia, i mercati hanno premiato le nostre scelte, lo spread è basso, i dati sull’occupazione sono ottimi, il Pil nel primo semestre ha sorpreso tutti gli analisti, l’andamento delle entrate fiscali è positivo. Ma dobbiamo tenere i piedi ben piantati a terra. Tutti gli osservatori ci dicono che la congiuntura si sta facendo più difficile, a partire dal rallentamento dell’economia tedesca che si ripercuote in tutta Europa e sul nostro tessuto industriale. Quindi le risorse disponibili devono essere usate con la massima attenzione”, ha sottolineato la premier.

Migranti, Piantedosi: incrementare meccanismi espulsivi

Migranti, Piantedosi: incrementare meccanismi espulsiviRoma, 28 ago. (askanews) – A giudizio del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi la domanda sul “superamento della Bossi-Fini” è “ricorrente ma è un po’ uno slogan”.

“La denominazione Bossi-Fini – ha spiegato rispondendo alle domande dei giornalisti nel corso della conferenza stampa che ha fatto seguito al Consiglio dei ministri – riguarda una modifica che fu fatta del testo originario, del testo unico delle leggi sull’immigrazione che assumeva all’inizio la denominazione Turco-Napolitano. Questo ricordiamolo sempre. Quindi ogni intervento che noi ci ripromettiamo di fare, che abbiamo già fatto come Governo, incide su quel testo unico. Che poi lo si volgia ritenere modifica della Bossi-Fini o della Turco-Napolitano o dei decreti Salvini che furono fatti all’epoca, lascio a voi la denominazione”. “Il testo unico – ha argomentato ancora il ministro – è molto ampio, è stato oggetto di modificazioni e integrazioni, la denominazione non ci appassiona e non ci riguarda. Le modifiche che stiamo facendo vanno in direzione di un quadro normativo che favorisca ingressi regolari e il più possibile creare meccanismi sanzionatori di quelli irregolari attraverso un incremento dei meccanismi espulsivi e quant’altro”.

Governo, Meloni in Cdm: ci aspetta un anno molto impegnativo

Governo, Meloni in Cdm: ci aspetta un anno molto impegnativoRoma, 28 ago. (askanews) – “Ci aspetta un anno molto impegnativo che culminerà con le elezioni europee e la presidenza italiana del G7. Serve il massimo della compattezza, della determinazione, della concentrazione”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni nel suo intervento in apertura della riunione odierna del Consiglio dei ministri.

“Mi auguro che abbiate trascorso bene le vacanze, e che vi siate riposati abbastanza perché abbiamo tanto lavoro da fare e un’agenda estremamente impegnativa – ha detto Meloni aprendo la riunione -. Abbiamo appena compiuto dieci mesi di governo, al primo anno mancano solo due mesi. Un momento che ci ha consentito di fare un bilancio di questi 10 mesi, singolarmente e come squadra. Da una parte dobbiamo essere soddisfatti, dall’altra dobbiamo essere pronti a fare di più e meglio. Ora abbiamo maggiore esperienza, sul funzionamento, sui rischi. Da tutto si impara, soprattutto dagli errori. Ci aspetta un anno molto impegnativo che culminerà con le elezioni europee e la presidenza italiana del G7. Serve il massimo della compattezza, della determinazione, della concentrazione”, ha esortato la premier.

Autonomia, Calderoli: io vittima di minacce, ma vado avanti

Autonomia, Calderoli: io vittima di minacce, ma vado avantiRoma, 28 ago. (askanews) – “In questi ultimi giorni di agosto mi è arrivata una lettera in cui mi dicono testuale: ‘se non la smetti di attuare la politica di genocidio nei confronti del Sud, con la nostra potenza di fuoco noi ti uccideremo? Siamo la mafia, non ci costa niente uccidervi’. Io non ho paura delle minacce, non mi spavento e vado avanti fino a quando non avrò realizzato l’autonomia regionale. E poi dopo andrò a fare il pensionato sul mio trattore”. Lo scrive su Facebook il ministro per gli Affari regionali e le autonomie, Roberto Calderoli, che allega anche la lettera di minacce ricevuta.

Calenda: la riforma per elezione diretta del premier è sbagliata

Calenda: la riforma per elezione diretta del premier è sbagliataRoma, 27 ago. (askanews) – “Il governo sembra intenzionato a presentare una riforma istituzionale per l’elezione diretta del presidente del Consiglio. E’ una riforma sbagliata nel merito e nel metodo. Quello che non funziona in Italia è il Parlamento e il rapporto tra Regioni e Stato centrale. Sarebbe utile che il governo si concentrasse su salari, sanità e Piano nazionale di ripresa e resilienza, mentre le riforme istituzionali devono essere affrontate da una commissione bicamerale con poteri redigenti, cercando un accordo ampio”. Lo ha dichiarato il segretario di Azione, Carlo Calenda, in un video pubblicato sui suoi profili social.

Guerini: no polemiche ma su spese militari sensibilità diverse

Guerini: no polemiche ma su spese militari sensibilità diverseRoma, 26 ago. (askanews) – “È un tema delicato, in cui entrano in gioco anche diverse sensibilità con cui confrontarsi con rispetto e su cui le polemiche non servono”. Lo dice Lorenzo Guerini, deputato del Pd ed ex ministro della Difesa, a proposito di quanto dichiarato da Elly Schlein in merito all’obiettivo del 2% del Pil delle spese militari.

“Ho letto anch’io le dichiarazioni di Scholz che, in realtà, ha detto che la Germania raggiungerà il 2% nei prossimi 5 anni come media della spesa annuale. Per quanto riguarda l’Italia, con il governo Draghi, è stato fissato al 2028 il raggiungimento del 2%. Perché stante la mancata crescita degli anni immediatamente successivi – spiega – agli accordi assunti in sede Nato, il raggiungimento al 2024 non sarebbe stato possibile. Abbiamo invece realizzato, dal governo Conte 2 in poi, un piano di crescita delle risorse in ambito difesa compatibile con la nostre capacità finanziarie che se proseguirà nei prossimi anni, come non ho motivo di dubitare, ci porterà al raggiungimento dell’obiettivo fissato”. “Obiettivo da conseguire non solo per essere adempienti agli accordi assunti in sede Nato ma, soprattutto, per ammodernare il nostro strumento militare, da finalizzare soprattutto nei settori degli investimenti e dell’esercizio, che purtroppo ha scontato tagli ed ipofinanziamento negli anni passati. In un contesto internazionale meno sicuro e con nuove minacce a cui fare fronte. È giusto quindi continuare su questa strada, realistica e credibile, senza passi indietro”, conclude Guerini.

Arianna Meloni: ci aspetta anno importante, dritti per nostra strada

Arianna Meloni: ci aspetta anno importante, dritti per nostra stradaRoma, 26 ago. (askanews) – Dopo la sua nomina a capo della segreteria di Fdi, oltre che di responsabile Adesioni, parla per la prima volta Arianna Meloni, sorella della presidente del Consiglio. E lo fa attraverso un post su Facebook.

“Grazie davvero – scrive – per le tantissime attestazioni di stima che ho ricevuto in queste ore, mi hanno trasmesso forza e voglia di fare ancora meglio. Il nuovo dipartimento che seguirò è quello delle adesioni a Fdi, oltre a continuare ad occuparmi della segreteria politica del partito, incarico che svolgo da tempo e che ora è stato formalizzato”. “Buon rientro a tutti e buon lavoro, ci aspetta un anno importante, non saranno sempre giornate di sole, arriveranno le nuvole e le tempeste, andremo dritti per la nostra strada senza arrenderci mai, senza indietreggiare perché dopo la tempesta alla fine torna sempre il sole”, conclude.

Schlein: troppi pericolosi rigurgiti di negazionismo fascista

Schlein: troppi pericolosi rigurgiti di negazionismo fascistaRoma, 26 ago. (askanews) – “L’antifascismo italiano” è “una fase storica che è bene ricordare in un momento come questo, dove vediamo troppi pericolosi rigurgiti di nazionalismo e soprattutto di negazionismo della storia, con pensiero che possiamo ancora definire fascista”. Lo ha detto il segretario del Pd Elly Schlein intervenendo al congresso del Partito socialista svizzero.

“I rapporti tra Italia e Svizzera affondano le radici in una epoca molto lontana, si sono intensificati con i grandi trafori della fine dell’800, hanno trovato una struttura politica negli anni bui del ventennio del fascismo che ha visto migliaia di esuli trovare rifugio in questo Paese”, ha ricordato Schlein. “Le destre nazionaliste sono appassionate di immigrazione, ne parlano spesso a sproposito e adottano leggi ingiuste, illegali, come quelle che rendono in Italia più difficile salvare vite nel Mediterraneo, ma non si ricordano mai l’emigrazione, quante persone non riescono a costruire un futuro dignitoso in Italia e quindi sono costrette a partire”.

“La storia di questo Paese dimostra che l’immigrazione costituisce una fonte di ricchezza per la comunità, ma non sia mai una scelta forzata dalla mancanza di opportunità nel territorio in cui si cresce”, ha concluso.

Femminicidi, Schlein: appello a Meloni per lavorare assieme

Femminicidi, Schlein: appello a Meloni per lavorare assiemeModena, 25 ago. (askanews) – “Sono giorni in cui leggiamo notizie tragiche di femminicidi e di episodi di stupri e di violenza di genere. Io vorrei fare appello alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni: questo non è un tema su cui usare la solita dialettica tra le forze politiche. Vorrei che lavorassimo tutti insieme per fare un grande investimento di prevenzione oltre che sulle misure di repressione su cui abbiamo già dato la nostra disponibilità a lavorare”. Lo ha chiesto la segretaria del Partito democratico, Elly Schlein, inaugurando la Festa provinciale dell’Unità di Modena.

“Se guardiamo agli ultimi fatti – ha proseguito Schlein -, notiamo che si tratta di vittime e carnefici giovanissimi, questo vuol dire che la cultura dello stupro in questo paese sta attecchendo anche tra le giovanissime generazioni. Non lo possiamo permettere e quindi bisogna intervenire prima che si radichi quella cultura e quel pregiudizio sessista e quell’idea sbagliata di un diritto del possesso sul corpo della donna”. Per farlo, secondo la segretaria “serve un gran investimento sull’educazione alle differenze a partire dalle scuole; l’hanno fatto in altri paesi europei e questo ha contribuito a cambiare questa cultura, a prevenire quella violenza di genere in tutte le sue forme che purtroppo compiscono moltissime donne ogni giorno. Il mio appello è alla maggioranza e in particolare alla prima presidente del Consiglio donna: riusciamo su questo a fare un lavoro comune per un grande investimento che parta dalle scuole e che sradichi quel pregiudizio patriarcale?”.

Alluvione, De Pascale: no polemiche, ritrovare unità nazionale

Alluvione, De Pascale: no polemiche, ritrovare unità nazionaleRimini, 25 ago. (askanews) – “Non è speculazione né polemica: dobbiamo segnalare la mancanza di risorse stanziate per gli indennizzi. A momento non ci sono risorse per indennizzare famiglie ed imprese”: lo ha detto Michele De Pascale, sindaco di Ravenna e presidente Unione Province Italiane, a margine del Meeting di Rimini nella giornata conclusiva. “Ringrazio il Meeting che ha voluto portare il tema della tragica alluvione che ha colpito l’Emilia Romagna e il dramma di tante famiglie imprese. Riporto però le lancette a un altro Meeting quando la premier e Bonaccini si incontrarono in un Autogrill. Questo meeting dava il senso della volontà di lavorare insieme, di collaborare per affrontare questa tragedia. Purtroppo – ha sottolineato De Pascale – quello spirito si è perso e in questo momento siamo davanti a questo tema che da grande tema di unità nazionali e da affrontare insieme è una delle tematiche dello scontro dell’agenda politica. Abbiamo bisogno che questo tema ritorni un grande tema di unità nazionale”.

“Il 31 rivedremo il generale Figliuolo a Bologna – ha ricordato De Pascale – spero che nel mese di settembre avremo un nuovo incontro con la premier perché ci sono delle cose che competono al Commissario, altre al governo, e altre ancora alla Regione. Ognuno deve fare la propria parte”.