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Governo, Meloni:patti col diavolo no ma soluzioni le devi cercare

Governo, Meloni:patti col diavolo no ma soluzioni le devi cercare


Governo, Meloni:patti col diavolo no ma soluzioni le devi cercare


Governo, Meloni:patti col diavolo no ma soluzioni le devi cercare






























1685985962 Governo Melonipatti col diavolo no ma soluzioni le devi cercare

Milano, 5 giu. (askanews) – “Se per privilegiare me stessa devo svendere me stessa o la nazione, non sono disposta a farlo. Poi devi cercare le soluzioni praticabili: ci sono cose che tu pensavi potessero andare in un determinato modo e poi studiando i dossier ti rendi conto che il quadro era diverso. Ma ancora oggi come ieri preferisco andare a casa che diventare diversa dalla persona che considero di essere”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, ospite di Quarta Repubblica in onda stasera su Retequattro.

Intervista che inizia con una clip di un’altra partecipazione di Meloni alla stessa trasmissione, quando era all’opposizione: “C’è la consapevolezza di quanto il governo sia una cosa seria, che vale la pena arrivarci se per arrivarci non devi tradire te stesso, rimangiarti quello che hai detto, rimangiarti quello in cui credi, venderti o svenderti, ed è una cosa che in Italia può essere considerata minoritaria o reducistica, ma non per me. Fare le cose nei giusti modi e con i giusti tempi. Una cosa che non sono disposta a fare è svendermi o fare patti col diavolo”, diceva Meloni il 31 maggio 2021. Oggi, osserva che “sul piano dello stress 227 giorni al governo sono più di 10 anni all’opposizione… Sono sempre stata consapevole dei rischi e dei problemi che governare comporta, anche se non nella misura in cui lo capisco oggi. Una cosa che non avevo considerato è che praticamente tutto quello che accade nel mondo ti riguarda, impatterà su di te in qualche modo. L’imprevisto è la previsione più accurata che puoi fare. Rincorri l’emergenza soprattutto, e devi tenere la barra dritta verso quello che puoi fare. Sui patti col diavolo, non ho cambiato idea”.

La Regione Lazio ha revocato il patrocinio a Roma Pride

La Regione Lazio ha revocato il patrocinio a Roma Pride


La Regione Lazio ha revocato il patrocinio a Roma Pride


La Regione Lazio ha revocato il patrocinio a Roma Pride




























1685983565 La Regione Lazio ha revocato il patrocinio a Roma Pride

Roma, 5 giu. (askanews) – La Regione Lazio “ha provveduto a revocare il patrocinio alla manifestazione denominata ‘Roma Pride 2023’. La decisione si è resa necessaria e inevitabile a seguito delle affermazioni, dei toni e dei propositi contenuti nel manifesto dell’evento intitolato ‘Queeresistenza’, consultabile pubblicamente sul sito della kermesse”. Lo ha comunicato il Governo regionale del Lazio presieduto da Francesco Rocca.

“Tali affermazioni – denuncia la Regione Lazio – violano le condizioni esplicitamente richieste per la concessione del patrocinio precedentemente accordato in buona fede da parte di Regione Lazio. In particolare, il testo viola le condizioni di rispetto esplicitamente richieste nei confronti delle sensibilità dei cittadini del Lazio e rivendica l’imposizione della legalizzazione di azioni illegali e vietate dall’ordinamento italiano”. “La firma istituzionale della Regione Lazio non può né potrà mai essere utilizzata – sottolinea la Giunta Rocca- a sostegno di manifestazioni volte a promuovere comportamenti illegali, con specifico riferimento alla pratica del cosiddetto utero in affitto. E ciò anche alla luce di quanto dichiarato da Mario Colamarino, presidente del Circolo Mario Mieli e portavoce del Roma Pride. Si esprime altresì rammarico per il fatto che il patrocinio, concesso in buona fede da Regione Lazio, sia stato strumentalizzato”.

“Quanto avvenuto – prosegue la nota- rappresenta un’occasione persa per costruire un dialogo maturo e scevro da ogni ideologia – fortemente voluto e sentito da questa Amministrazione – per promuovere una reale inclusione e combattere ogni forma di stigma e discriminazione. La Giunta del Lazio ribadisce il proprio impegno sui diritti civili, come dimostra, del resto, l’operato pluriennale del Presidente Francesco Rocca su temi fondamentali che però nulla hanno a che vedere con la maternità surrogata”.

Pnrr, Conte: Corte Conti? Il governo è insofferente ai controlli

Pnrr, Conte: Corte Conti? Il governo è insofferente ai controlliRoma, 5 giu. (askanews) – Il governo Meloni è insofferente verso i controlli. Lo ha detto il leader M5s Giuseppe Conte a margine di una iniziativa. “Il governo è in ritardo sull’attuzione del Pnrr”, dice. ” Come pensano di risolvere il problema? Eliminando il controllo concomitante della Corte dei conti”.

Un controllo che “non è concepito per ritardare ma semplicemente per vigilare. Non soffrono i controlli. Questo controllo è un contemperamento necessario per quanto riguarda il regime di alleggerimento della responsabilità dei pubblici funzionari. Norma costruita per incentivare alla firma i pubblici funzionari. Però va contemperata col controllo concomitante, sennò il sistema diventa squilibrato. Questo governo consapevolmente non vuole controlli”.

Pnrr, magistrati della Corte dei Conti: in gioco la tutela dei cittadini e la legalità

Pnrr, magistrati della Corte dei Conti: in gioco la tutela dei cittadini e la legalitàRoma, 5 giu. (askanews) – L’Associazione dei Magistrati della Corte dei conti “ribadisce la netta contrarietà alle due norme che sottraggono al controllo concomitante della Corte dei conti i progetti del Piano Nazione di Ripresa e Resilienza e prorogano l’esclusione della responsabilità amministrativa per condotte commissive gravemente colpose, tenute da soggetti sia pubblici che privati, riducendo di fatto la tutela della finanza pubblica”.

E’ quanto si legge in una nota diffusa dai magistrati contabili al termine della assemblea straordinaria che si è tenuta oggi sugli emendamenti al decreto PA in corso di approvazione alla Camera dei deputati. Per l’Associazione “non sono in gioco le funzioni della magistratura contabile ma la tutela dei cittadini. La conferma dello scudo erariale, in assenza del contesto di emergenza pandemica nel quale è nato, impedisce di perseguire i responsabili e di recuperare le risorse distratte, facendo sì che il danno resti a carico della collettività. Al contempo, l’abolizione di controlli in itinere, su attività specificamente volte al rilancio dell’economia, significa indebolire i presidi di legalità, regolarità e correttezza dell’azione amministrativa”.

L’Associazione, prosegue la nota, “con gli strumenti che ha a disposizione, continuerà a svolgere le sue funzioni a difesa dell’indipendenza e dell’autonomia della Magistratura contabile” e “nel sostenere i vertici istituzionali su quanto espresso nella recente audizione parlamentare, promuoverà ogni iniziativa utile a coniugare celerità e legalità dell’azione amministrativa, nel rispetto delle norme nazionali e dei vincoli europei”.

Meloni: mettere in sicurezza il territorio ma no all’ecologismo ideologico

Meloni: mettere in sicurezza il territorio ma no all’ecologismo ideologicoMilano, 5 giu. (askanews) – “Imperativo prioritario dell’agenda di Governo è la messa in sicurezza della nostra Nazione. È una sfida epocale e l’alluvione che ha colpito l’Emilia-Romagna ce lo ha drammaticamente ricordato. Purtroppo, stiamo scontando decenni di scelte mancate e di ritardi e l’idea, errata, che la cura del territorio non fosse un investimento strategico. Bisogna cambiare paradigma. Nessuno ha la bacchetta magica ma è arrivato il momento di immaginare un modello completamente nuovo, che sappia responsabilizzare di più tutte le amministrazioni coinvolte e permetta di realizzare le opere necessarie, velocemente e bene. E capire che ci sono interventi che non possono essere più rimandati o bloccati dalla burocrazia o da un certo ecologismo ideologizzato. Non è facile, ma il Governo sta lavorando incessantemente per raggiungere questo obiettivo”. Lo ha detto lapresidente del Consiglio Giorgia Meloni, in un messaggio inviato al think tank “Futuro Italia Remind”.

Meloni: mettere in sicurezza territorio, no ecologismo ideologico

Meloni: mettere in sicurezza territorio, no ecologismo ideologicoMilano, 5 giu. (askanews) – “Imperativo prioritario dell’agenda di Governo è la messa in sicurezza della nostra Nazione. È una sfida epocale e l’alluvione che ha colpito l’Emilia-Romagna ce lo ha drammaticamente ricordato. Purtroppo, stiamo scontando decenni di scelte mancate e di ritardi e l’idea, errata, che la cura del territorio non fosse un investimento strategico. Bisogna cambiare paradigma. Nessuno ha la bacchetta magica ma è arrivato il momento di immaginare un modello completamente nuovo, che sappia responsabilizzare di più tutte le amministrazioni coinvolte e permetta di realizzare le opere necessarie, velocemente e bene. E capire che ci sono interventi che non possono essere più rimandati o bloccati dalla burocrazia o da un certo ecologismo ideologizzato. Non è facile, ma il Governo sta lavorando incessantemente per raggiungere questo obiettivo”. Lo ha detto lapresidente del Consiglio Giorgia Meloni, in un messaggio inviato al think tank “Futuro Italia Remind”.

Berlusconi: adegueremo organizzazione Fi ma niente rivoluzioni

Berlusconi: adegueremo organizzazione Fi ma niente rivoluzioniMilano, 5 giu. (askanews) – “È certamente vero che Forza Italia voglia adeguare la sua organizzazione ai nuovi compiti e alle nuove sfide anche in vista delle prossime elezioni europee. Ma non è vero che lo farà ‘con la rivoluzione’ e mortificando le persone. Al contrario, com’è nella tradizione del partito, lo farà coinvolgendo tutti e valorizzando il talento di ciascuno, in funzione delle capacità e delle vocazioni personali”. È quanto dichiara il presidente di Forza Italia Silvio Berlusconi, commentando i retroscena sulla riorganizzazione del partito.

“Dispiacciono perciò i continui ‘esercizi di fantasia’ nei quali sono impegnati tanti giornali per disegnare scenari e organigrammi che non hanno alcun riscontro nella realtà e tantomeno nelle mie intenzioni. Fortunatamente lo sanno tutti che a me stanno cuore i problemi dei cittadini, non i giochetti di partito”, conclude Berlusconi

Mattarella: l’Arma dei carabinieri è un riferimento per la comunità

Mattarella: l’Arma dei carabinieri è un riferimento per la comunitàRoma, 5 giu. (askanews) – “Nel 209° anniversario della fondazione dell’Arma, desidero far giungere la gratitudine e l’apprezzamento della Repubblica alle donne e agli uomini dei Carabinieri, chiamati, insieme alle altre Forze Armate e di Polizia, a garantire la sicurezza degli italiani, la difesa dei loro diritti, il soccorso e l’assistenza nei momenti di difficoltà”. Così il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio inviato al Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, Gen. C.A. Teo Luzi.

“Sin dalla sua fondazione, quando l’Italia era ancora un’aspirazione, l’Arma è diventata un riferimento per la comunità, con l’affermazione della legalità, il contrasto a ogni forma di criminalità e per la straordinaria capacità di porsi in ascolto delle persone. Con grande professionalità e apertura alle continue innovazioni tecnologiche, l’Arma oggi affronta temi decisivi per la qualità della vita collettiva: dalla sicurezza sui luoghi di lavoro, alla custodia del nostro inestimabile patrimonio culturale, alla salvaguardia dell’ambiente, degli ecosistemi e della biodiversità, alla tutela della genuinità degli alimenti”, prosegue il capo dello Stato. “Per quest’ultimo impegno, condotto dal Comando Carabinieri per la Tutela Agroalimentare, la Bandiera di Guerra dell’Arma, cui rendo il mio omaggio, è stata insignita della Medaglia d’Oro al Merito Civile. Una infaticabile dedizione al bene comune ha travalicato i confini nazionali: nelle missioni di Pace, nelle operazioni di soccorso, nelle attività a sostegno delle Forze Armate di Paesi amici, i Carabinieri hanno guadagnato l’apprezzamento della comunità internazionale”, sottolinea Mattarella.

“Desidero rinnovare il ricordo insuperabile di coloro che hanno perduto la vita in servizio. Ad essi vanno la riconoscenza e il rispetto della Repubblica. Ufficiali, Marescialli, Brigadieri, Appuntati e Carabinieri in servizio e in congedo, siate fieri di appartenere a un’Arma che costituisce sicuro riferimento dello Stato democratico e riscuote l’affetto e il rispetto dei cittadini. A tutti voi e alle vostre famiglie in questo giorno di festa giungano sentimenti di intensa gratitudine e il più fervido augurio. Viva l’Arma dei Carabinieri, viva la Repubblica!”, conclude.

Meloni: i Carabinieri sono un riferimento insostituibile per il popolo italiano

Meloni: i Carabinieri sono un riferimento insostituibile per il popolo italianoRoma, 5 giu. (askanews) – “Da 209 anni l’Arma dei Carabinieri rappresenta un punto di riferimento insostituibile per il popolo italiano. Da oltre due secoli l’Arma è ‘quella sottile linea rossoblù’ che unisce la Nazione e rende ‘più visibile una storia di grandi e piccoli eroismi’”. Così la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, in una nota, in occasione del 209° anno dalla fondazione dell’Arma.

“Il Governo esprime la propria riconoscenza nei confronti di ogni singolo carabiniere che, ogni giorno, difende la nostra sicurezza e la nostra libertà, sia sul territorio nazionale grazie agli oltre cinquemila presidi, sia nelle missioni di pace all’estero e nei vari teatri operativi: dall’Iraq al Kosovo, dalla Nigeria a Gibuti. Uomini e donne innamorati del servizio che svolgono e che sono un esempio di dedizione, professionalità e umanità”, aggiunge. “Il Governo rivolge un pensiero commosso a tutti coloro che, indossando la gloriosa uniforme dell’Arma, sono caduti nel compimento del loro dovere e hanno compiuto anche gesti eroici. Ricordo in particolare il vicebrigadiere Salvo D’Acquisto, che a 22 anni diede la sua vita per salvare decine di innocenti presi in ostaggio dalle SS e ormai sicuri di essere fucilati. Il prossimo 23 settembre ricorreranno gli 80 anni del suo sacrificio, testimonianza senza tempo di cosa significhi essere un grande italiano e un grande carabiniere. Con affetto e riconoscenza la comunità nazionale si stringe oggi all’Arma dei Carabinieri, orgoglio dell’Italia. Viva l’Arma dei Carabinieri! Viva l’Italia!”, conclude la premier.

Tajani: sul Pnrr con l’Ue solo un malinteso, spero che la Commissione per il voto 2024 non si schieri

Tajani: sul Pnrr con l’Ue solo un malinteso, spero che la Commissione per il voto 2024 non si schieriRoma, 5 giu. (askanews) – “Tanti Paesi stanno rivedendo i loro piani, quello che accade anche per l’Italia” con il Pnrr “è del tutto normale”. E i botta e risposta con la Commissione Ue sono “frutto di un fraintendimento, niente di più”. Ma alle elezioni europee del 2024 “spero che la Commissione, che è istituzione che rappresenta tutti, non si schieri e resti indipendente dai singoli governi. Non sempre è accaduto”. Così Antonio Tajani, ministro degli Esteri e vicepremier, in una intervista al Corriere della Sera.

“Si è esasperato polemicamente un episodio già chiuso. C’è stata una frase di un portavoce, poi anche smentita, sul ruolo della Corte dei conti che era sbagliato anche nel merito. Non c’è nessun attacco – sottolinea – da parte nostra alla Corte, nulla di strano nel fatto che si proroghi una norma varata dal precedente governo sui controlli non concomitanti ma successivi sulle spese”. Infine sull’ipotesi di una prossima alleanza tra Ppe, Liberali e Conservatori che potrebbe guidare l’Europa in futuro, Tajani rivendica il ruolo della sua Forza Italia come “motore centrista, come ideali e valori e non solo numericamente”.