Premierato, Meloni: certa che gli italiani non si faranno scappare l’occasioneRoma, 10 nov. (askanews) – “Sarete anche voi a dirci se mettere fine alla stagione dei giochi di palazzo, dei ribaltoni, delle maggioranze arcobaleno, dei governi tecnici, dei governi che durano massimo un anno e mezzo e di portare l’Italia nella terza Repubblica. Io confido che gli italiani non si faranno scappare questa occasione di realizzare la madre di tutte le riforme”. Lo ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, intervenendo in videocollegamento all’assemblea nazionale della Cna.
Salario minimo, Meloni: non risolve, lo sa anche chi lo promuoveRoma, 10 nov. (askanews) – “C’è un problema di salari che non si risolve con il salario minimo orario, credo che in cuor loro lo sappiano anche coloro che oggi dicono che è la cosa più importante che si possa fare ma quando erano al governo loro si sono ben guardati dal realizzare questa misura”. Lo ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, intervenendo in videocollegamento all’assemblea nazionale della Cna.
“Il problema in Italia si risolve rafforzando la contrattazione”, ha aggiunto.
M.O.,Segre: no indifferenza, bisogna piangere bambini di ogni nazionalitàRoma, 9 nov. (askanews) – “Se ognuno di noi, uomo o donna, di qualunque religione, di qualunque cittadinanza sia, che appartenga a qualsiasi mondo, non ha la possibilità di dire quello che pensa e di cercare di mettere in atto quello che si è prefisso nella vita, allora non sono solo io che penso, nei momenti più cupi, di aver vissuto invano. Ma chi non segue la propria mente, il proprio dovere, la propria natura più profonda nella propria vita e lascia fare agli altri disinteressandosi con indifferenza è molto colpevole” e “in questo momento non si può essere colpevoli, in questo momento bisogna piangere per i bambini di ogni nazionalità, di ogni colore, di ogni credo perchè i bambini sono una cosa sacra e non vanno toccati per nessun motivo e sotto nessuna latitudine”. Così la senatrice a vita, Liliana Segre, presidente della commissione straordinaria per il contrasto dei fenomeni di intolleranza, razzismo, antisemitismo e istigazione all’odio e alla violenza.
Nel corso di una riunione della commissione, la senatrice ha ringraziato i colleghi della commissione per “alcune prese di posizione che sinora – ha sottolineato – non erano state invocate. Uso questo termine, invocare, perché questo non è un momento per rimanere passivi su quello che succede e lasciare ad altri l’incarico di risolvere le cose. Bisogna sentire la propria coscienza”.
Segre: mia utopia? Mondo ripudi antisemitismo, islamofobia, razzismoRoma, 9 nov. (askanews) – “Quello che accade oggi in Europa e in Medio Oriente è non solo il culmine di una lunga serie di lutti, ma anche di problemi globali rimasti irrisolti. Io voglio però cercare di conservare il meglio delle aspettative suscitate dalla fine del ‘secolo breve’. Voglio continuare a coltivare la speranza, la fiducia, dirò l’utopia”. Così la senatrice a vita, Liliana Segre, presidente della commissione straordinaria per il contrasto dei fenomeni di intolleranza, razzismo, antisemitismo e istigazione all’odio e alla violenza, durante un incontro della stessa commissione.
“L’utopia – ha proseguito Segre – di un mondo che ripudia la guerra e il terrorismo, che ripudia l’antisemitismo, l’islamofobia e ogni tipo di il razzismo, ogni discriminazione, che contrasta l’odio dilagante nelle strade, ma anche sui social e nell’universo online, con la cultura della pace, del confronto, del rispetto, della solidarietà. Utopia? Sì utopia. Di chi crede che la violenza non sia l’antidoto alla violenza, ma ne generi altra, all’infinito”.
Guerra in Medio Oriente, Liliana Segre: fermare la spirale di odio, liberare gli ostaggi e proteggere i civiliRoma, 9 nov. (askanews) – “La convocazione di questo incontro dei componenti dell’ufficio di presidenza è conseguenza diretta delle vicende terribili che si sono consumate e si stanno consumando in Medio Oriente da ormai da più di un mese. Non è questa la sede, né io ho l’animo, per entrare nel merito. Basti dire che bisogna fermare la spirale d’odio, liberare tutti gli ostaggi, proteggere i civili, porre fine a tutte le forme di violenza”. Così la senatrice a vita, Liliana Segre, presidente della Commissione straordinaria per il contrasto dei fenomeni di intolleranza, razzismo, antisemitismo e istigazione all’odio e alla violenza, durante un incontro della stessa commissione. “In Europa e in Italia – ha aggiunto Segre – si sono avute in questi giorni manifestazioni di antisemitismo che richiedono un’azione decisa delle istituzioni preposte e un impegno convergente di tutte le forze politiche”.
Pd, Provenzano: non chiediamo al Pse formale espulsione RamaRoma, 9 nov. (askanews) – “Non abbiamo avanzato una richiesta formale di espulsione, ma posto un tema politico. Il Pd non è il buttafuori del Pse”. Lo ha detto conversando con Askanews in partenza per Malaga, il responsabile Esteri del Pd Peppe Provenzano, Responsabile Esteri del Pd precisando quanto riferito oggi da Repubblica sulla posizione che il Pd intende assumere al vertice Pse dove da oggi pomeriggio guida la delegazione dem composta fra gli altri da Andrea Orlando, Enzo Amendola e Lia Quartapelle e che domani dovrebbe essere raggiunta dalla segretaria Elly Schlein.
“Noi riteniamo l’accordo dell’Albania con il Governo italiano – ha sottolineato Provenzano con riferimento all’articolo di Repubblica ‘Il Pd vuole Rama fuori dal Pse’- gravemente sbagliato da tutti i punti di vista e potenzialmente lesivo dei diritti. Alla presidenza del Pse porremo la questione delle compatibilità tra questo genere di accordi e i principi del socialismo europeo. Il tema per noi non sono le procedure, serve una discussione che definisca una linea chiara su una tema cruciale”
Manovra, Landini incontra Schlein: consenso su richiesta modificheRoma, 9 nov. (askanews) – “Abbiamo illustrato le ragioni che ci hanno portato a proclamare lo sciopero nazionale con la Uil. Abbiamo ribadito il nostro giudizio negativo sulla manovra, abbiamo chiesto la disponibilità del Pd, come stiamo facendo con tutte le forze politiche, di sostenere proposte di modifica della legge di bilancio e abbiamo trovato una disponibilità e un consenso alle critiche che abbiamo esplicitato”. Così il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, dopo aver incontrato al Nazareno la segretaria del Pd Elly Schlein con i gruppi parlamentari di Camera e Senato.
“Credo sia importante che il Parlamento diventi il luogo in grado di raccogliere le richieste di cambiamento alla politica economica e sociale del governo che vengono dal Paese e delle forze sociali in questo caso dai sindacati, ha aggiunto. “Come sindacati presenteremo alle forze politiche degli emendamenti da presentare e abbiamo colto una disponibilità a lavorare in questa direzione. Stiamo pensando a cambiamenti di fondo perché per noi questa manovra è molto sbagliata”, i “tagli alla Sanità, la mancanza di lotta all’evasione fiscale, il blocco sulle pensioni, la prearietà, le risorse vche mancano sui contratti. Un altro tema particolarmente grave affrontato con il Pd è l’assenza politica industriale e questa logica industriale folle che rischia di svendere pezzi interi del sistema industriale del Paese”, ha concluso.
Manovra, Landini: bene Pd sabato in piazza, io non ci saròRoma, 9 nov. (askanews) – “No. La Cgil sarà in piazza il 17 novembre e con gli scioperi. Tutto il mese di novembre sono in piazza”. Lo ha detto il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, uscendo dall’incontro al Nazareno con la segretaria del Pd Elly Schlein e rispondendo a chi chiedeva se sabato parteciperà alla manifestazione indetta dai Dem.
“Consideriamo importante una ripresa della mobilitazione e che anche le forze politiche in un momento grave di attacco alla democrazia trovino le forme e i modi, comprese le manifestazioni, per dare voce alle persone”, ha spiegato. “C’è il rispetto dell’autonomia e del lavoro che ognuno deve fare e che è chiamato a fare”, ha concluso.
Italia-Albania, Pd: Rama fuori da Pse. Tajani: tante falsità su intesaRoma, 9 nov. (askanews) – Mentre il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani smentisce le falsità sull’accordo sui migranti tra Italia e Albania ribadendo che si è trattato di un’intesa di governo, il Pd è pronto a protocollare la richiesta di espulsione dal Partito socialista europeo per il premier albanese Edi Rama e il suo Pssh, il partito socialista d’Al-bania.
Lo annuncia a Repubblica Peppe Provenzano, responsabile Esteri della segreteria Schlein: “Porremo la questione al congresso del Pse”, che si terrà domani e dopodomani a Malaga, alla presenza di tutti i big socialisti del continente, dal premier spagnolo Pedro Sanchez al cancelliere tedesco Olaf Scholz. “Nel mirino dei democratici c’è il controverso accordo siglato da Rama con la premier Giorgia Meloni, che prevede il dirottamento sull’Albania di una cospicua parte di migranti intercettati dalle navi italiane, fino a 36mila l’anno, da dislocare in strutture attrezzate nel porto di Shengjin e a Gjader”, scrive Repubblica.Secondo il Pd, l’accordo viola il diritto internazionale ed “anche i valori della famiglia socialista”, secondo Provenza. Rama potrebbe presentarsi a Malaga per difendersi, “ma secondo gli sherpa che lavorano all’appuntamento alla fine non ci sarà”.
Il Pd, spiega ancora il quotidiano, “spingerà per applicare la stessa procedura adottata per il neo-premier slovacco Robert Fico: filo-russo, alleato con l’estrema destra, è stato espulso dal Pse a metà ottobre, nemmeno due settimane dopo la vittoria elettorale a Bratislava”. “Per Rama – riprende Provenzano – l’iter dovrebbe essere ancora più spedito, considerato che è un semplice osservatore e l’Albania non fa parte dell’Ue”. “Ho letto storie, articoli di giornali italiani davvero assurdi, materialmente falsi. È un accordo di tutto il governo italiano, a cui hanno lavorato insieme presidenza del Consiglio, Esteri, Interno, Giustizia e Salute. L’intero negoziato, sin dalle fasi iniziali, è stato gestito, come normale, dal mio ministero. La prima riunione preparatoria si è tenuta nel mio ufficio a Palazzo Chigi. Dopo un primo incontro che ho avuto con Giorgia Meloni, ho indetto il 6 aprile una riunione operativa preliminare fra ministero degli Esteri, dell’Interno e con l’ambasciata a Tirana. Non è un accordo nato bevendo un bicchiere di vino in vacanza. La prima missione operativa a Tirana di Esteri e Interno è partita il 24 maggio. Abbiamo decine di verbali, mail, resoconti di incontri fra nostri funzionari e con i dirigenti albanesi”, dice al Corriere della Sera il ministro degli Esteri Antonio Tajani parlando dell’intesa sui migranti tra Roma e Tirana.
“Nel nostro lavoro abbiamo coinvolto il ministero della Giustizia per esaminare ogni aspetto legale. Abbiamo esaminato casi analoghi, letto le sentenze e la giurisprudenza internazionale ed europea. Chi dice che andiamo verso Guantanamo fa un’affermazione offensiva e ridicola insieme. È un’iniziativa che punta a combattere il traffico di esseri umani con la collaborazione di un Paese candidato a essere membro della Ue. L’Albania condivide con noi l’idea che la questione immigrazione si risolve insieme. Questo è un esempio pratico di solidarietà europea”, conclude il vicepremier.
Accordo Italia-Albania, il Pd vuole Rama fuori dal PseRoma, 9 nov. (askanews) – Il Pd è pronto a protocollare la richiesta di espulsione dal Partito socialista europeo per il premier albanese Edi Rama e il suo Pssh, il partito socialista d’Al-bania. Lo annuncia a Repubblica Peppe Provenzano, responsabile Esteri della segreteria Schlein: “Porremo la questione al congresso del Pse”, che si terrà domani e dopodomani a Malaga, alla presenza di tutti i big socialisti del continente, dal premier spagnolo Pedro Sanchez al cancelliere tedesco Olaf Scholz.
“Nel mirino dei democratici c’è il controverso accordo siglato da Rama con la premier Giorgia Meloni, che prevede il dirottamento sull’Albania di una cospicua parte di migranti intercettati dalle navi italiane, fino a 36mila l’anno, da dislocare in strutture attrezzate nel porto di Shengjin e a Gjader”, scrive Repubblica. Secondo il Pd, l’accordo viola il diritto internazionale ed “anche i valori della famiglia socialista”, secondo Provenza. Rama potrebbe presentarsi a Malaga per difendersi, “ma secondo gli sherpa che lavorano all’appuntamento alla fine non ci sarà”.
Il Pd, spiega ancora il quotidiano, “spingerà per applicare la stessa procedura adottata per il neo-premier slovacco Robert Fico: filo-russo, alleato con l’estrema destra, è stato espulso dal Pse a metà ottobre, nemmeno due settimane dopo la vittoria elettorale a Bratislava”. “Per Rama – riprende Provenzano – l’iter dovrebbe essere ancora più spedito, considerato che è un semplice osservatore e l’Albania non fa parte dell’Ue”.