Rdc, Conte: mi auguro no violenze ma sarà autunno caldissimoMilano, 3 ago. (askanews) – Il M5s “farà di tutto per evitare” che il “disastro sociale in arrivo” si trasformi in “manifestazioni violente” ma c’è il rischio che quello in arrivo sarà “un autunno non caldo ma caldissimo”. Lo ha detto il presidente del M5s Giuseppe Conte, in collegamento con PiazzAsiago.
Conte ha denunciato che l’sms che sospende il reddito di cittadinana “arriverà a fine anno per ulteriori 350mila famiglie. Come fai a gestire tutto questo? Dopo l’autunno ci potremmo trovare con un disastro sociale, e anche le persone che hanno votato Meloni si troveranno delusi”. Alla domanda se si aspetti disordini sociali, l’ex premier ha risposto: “Mi auguro di no, e lavoreremo come M5s per evitare che questo disastro sociale e anche l’angoscia dei lavoratori sottopagati, delle persone rimaste senza alcuna protezione sociale, non degenerino in manifestazioni violente. Faremo di tutto per evitarlo, non è quello il nostro obiettivo. Ma ci aspettiamo un autunno non caldo ma cladissimo. E questo governo non sta facendo nulla per evitarlo”.
Meloni incontra la maggioranza, le sfide sono la manovra e le Europee: evitiamo conflittiRoma, 3 ago. (askanews) – Un incontro convocato qualche giorno fa con l’obiettivo di coordinare la maggioranza sui maggiori dossier che bisognerà affrontare alla ripresa. Giorgia Meloni ha incontrato oggi a pranzo, insieme ad Antonio Tajani e a Matteo Salvini, i capigruppo di Fdi, Lega e Forza Italia. Un vertice che è durato circa un’ora e mezza e che il destino ha voluto si tenesse proprio nel giorno in cui la maggioranza si è trovata a gestire le conseguenze dell’approvazione dell’ordine del giorno di Nicola Fratoianni sulla creazione di una patrimoniale.
Un “incidente” che, viene riferito da fonti parlamentari, la presidente del Consiglio avrebbe definito “il classico esempio di ciò che accade quando c’è scollamento tra Parlamento e governo” e che va evitato ponendo “massima attenzione”. “Io penso – avrebbe aggiunto – che sia importante coordinarci di più ed essere ancora più coesi”. In particolare, spiegano sempre le stesse fonti, la premier avrebbe elencato una serie di dossier. Due in cima a tutti gli altri: la legge di Bilancio e le Europee. Proprio in vista dell’appuntamento di giugno, la presidente del Consiglio avrebbe sottolineato l’esigenza di evitare che la competizione tra partiti si esasperi troppo. “Sappiamo che si vota con un meccanismo proporzionale e tutti cercheremo di fare il migliore risultato, ma dobbiamo essere e mostrarci uniti”, avrebbe ragionato. Un invito simile avrebbe fatto anche sulla manovra. “Cerchiamo di evitare proposte spot”, la sua esortazione.
Giorgia Meloni avrebbe poi definito questo come il primo di una serie di incontri che bisognerà cercare di ripetere con cadenza mensile.
Meloni vede maggioranza, sfide manovra-Europee: evitiamo conflittiRoma, 3 ago. (askanews) – Un incontro convocato qualche giorno fa con l’obiettivo di coordinare la maggioranza sui maggiori dossier che bisognerà affrontare alla ripresa. Giorgia Meloni ha incontrato oggi a pranzo, insieme ad Antonio Tajani e a Matteo Salvini, i capigruppo di Fdi, Lega e Forza Italia. Un vertice che è durato circa un’ora e mezza e che il destino ha voluto si tenesse proprio nel giorno in cui la maggioranza si è trovata a gestire le conseguenze dell’approvazione dell’ordine del giorno di Nicola Fratoianni sulla creazione di una patrimoniale.
Un “incidente” che, viene riferito da fonti parlamentari, la presidente del Consiglio avrebbe definito “il classico esempio di ciò che accade quando c’è scollamento tra Parlamento e governo” e che va evitato ponendo “massima attenzione”. “Io penso – avrebbe aggiunto – che sia importante coordinarci di più ed essere ancora più coesi”. In particolare, spiegano sempre le stesse fonti, la premier avrebbe elencato una serie di dossier. Due in cima a tutti gli altri: la legge di Bilancio e le Europee. Proprio in vista dell’appuntamento di giugno, la presidente del Consiglio avrebbe sottolineato l’esigenza di evitare che la competizione tra partiti si esasperi troppo. “Sappiamo che si vota con un meccanismo proporzionale e tutti cercheremo di fare il migliore risultato, ma dobbiamo essere e mostrarci uniti”, avrebbe ragionato. Un invito simile avrebbe fatto anche sulla manovra. “Cerchiamo di evitare proposte spot”, la sua esortazione.
Giorgia Meloni avrebbe poi definito questo come il primo di una serie di incontri che bisognerà cercare di ripetere con cadenza mensile.
Salario minimo, Schlein: governo scappa, raccoglieremo firmeRoma, 3 ago. (askanews) – “Il governo scappa sul salario minimo rinviando l’analisi della legge presentata dalle opposizioni, ma noi non ci fermiamo. Continuiamo la nostra battaglia. Ci mobiliteremo per rafforzare la nostra proposta, raccogliendo le firme dei cittadini e delle cittadine. Lo facciamo perché è una battaglia giusta e necessaria, nell’interesse di oltre 3 milioni e mezzo di lavoratori e lavoratrici povere nel nostro Paese. Perché lavoro e povero non devono più stare nella stessa frase”. Lo afferma in una nota la segretaria del Pd Elly Schlein
Appello di Mattarella e altri 5 capi Stato: è urgente intervenire sulla crisi climaticaRoma, 3 ago. (askanews) – “Non c’è più tempo da perdere, non c’è più tempo per scendere a compromessi per ragioni politiche o economiche. È imperativo agire e prendere iniziative urgenti ed efficaci”. E’ quanto scrive il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che insieme ad altri cinque capi di Stato, Zoran Milanovi, Presidente della Repubblica di Croazia, Katerina Sakellaropoulou, Presidente della Repubblica Ellenica George Vella, Presidente della Repubblica di Malta, Marcelo Rebelo de Sousa, Presidente della Repubblica Portoghese NataÜa Pirc Musar, Presidente della Repubblica di Slovenia, ha lanciato un “Appello per il Mediterraneo” sulla crisi climatica.
“Come previsto, la crisi climatica è arrivata e ha raggiunto dimensioni esplosive, tanto che si parla ormai di ‘stato di emergenza climatica’. Il Segretario Generale delle Nazioni Unite alla fine di luglio ha definito la crisi attuale uno stato di ‘ebollizione globale’. I suoi effetti sono visibili soprattutto nella nostra regione, il Mediterraneo, che è gravemente colpita e a rischio immediato non soltanto di scarsità di acqua ed elettricità, ma anche di inondazioni, diffuse ondate di calore, incendi e desertificazione. I fenomeni naturali estremi stanno distruggendo l’ecosistema e minacciando la nostra vita quotidiana, il nostro stile di vita – scrivono i sei Presidenti -. Tutti i Paesi del Mediterraneo devono coordinarsi e reagire, impegnarsi in uno sforzo collettivo per arrestare e invertire gli effetti della crisi climatica”. “È dovere di tutti noi agire in questa direzione e adottare politiche concrete volte a questo sforzo. Sensibilizzare l’opinione pubblica, educare e ispirare in tutti l’etica della responsabilità ambientale. Non solo per il presente, ma anche per il futuro dei nostri figli e delle generazioni che verranno”. Scrivono il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e altri cinque capi di Stato.
“I Capi di Stato dei seguenti Paesi del Mediterraneo e membri del Gruppo Arraiolos si impegnano a sostenere pienamente le iniziative di azione congiunta e fanno appello all’Unione Europea, agli altri paesi del Mediterraneo e alla comunità internazionale affinché mantengano questo tema in cima alla loro agenda politica”, scrivono ancora. Il Gruppo Arraiolos è composto dai Capi di Stato di Austria, Bulgaria, Croazia, Estonia, Finlandia, Germania, Grecia, Ungheria, Irlanda, Italia, Lettonia, Polonia, Portogallo, Slovenia e Malta e si occupa di questioni e problemi riguardanti lo stato attuale e lo sviluppo futuro dell’Unione europea, del processo d’integrazione, ma anche di come affrontare le sfide della globalizzazione.
Clima, appello Mattarella e altri 5 capi Stato: urgente intervenireRoma, 3 ago. (askanews) – “Non c’è più tempo da perdere, non c’è più tempo per scendere a compromessi per ragioni politiche o economiche. È imperativo agire e prendere iniziative urgenti ed efficaci”. E’ quanto scrive il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che insieme ad altri cinque capi di Stato, Zoran Milanovi, Presidente della Repubblica di Croazia, Katerina Sakellaropoulou, Presidente della Repubblica Ellenica George Vella, Presidente della Repubblica di Malta, Marcelo Rebelo de Sousa, Presidente della Repubblica Portoghese Nataa Pirc Musar, Presidente della Repubblica di Slovenia, ha lanciato un “Appello per il Mediterraneo” sulla crisi climatica.
“Come previsto, la crisi climatica è arrivata e ha raggiunto dimensioni esplosive, tanto che si parla ormai di ‘stato di emergenza climatica’. Il Segretario Generale delle Nazioni Unite alla fine di luglio ha definito la crisi attuale uno stato di ‘ebollizione globale’. I suoi effetti sono visibili soprattutto nella nostra regione, il Mediterraneo, che è gravemente colpita e a rischio immediato non soltanto di scarsità di acqua ed elettricità, ma anche di inondazioni, diffuse ondate di calore, incendi e desertificazione. I fenomeni naturali estremi stanno distruggendo l’ecosistema e minacciando la nostra vita quotidiana, il nostro stile di vita – scrivono i sei Presidenti -. Tutti i Paesi del Mediterraneo devono coordinarsi e reagire, impegnarsi in uno sforzo collettivo per arrestare e invertire gli effetti della crisi climatica”.
Autonomia, rinviate a settembre votazioni in commissione SenatoRoma, 3 ago. (askanews) – L’esame del ddl sull’autonomia differenziata entrerà nel vivo a settembre. Le opposizioni hanno ottenuto che le votazioni sugli emendamenti inizino dopo la pausa estiva. Questa mattina il ministro per gli affari regionali e le autonomie, Roberto Calderoli, ha portato in commissione Affari costituzionali al Senato le prime valutazioni del Comitato per l’individuazione dei livelli essenziali delle prestazioni che verrà sentito in audizione dalla Commissione alla ripresa dei lavori.
Salario minimo, Camera sospende per 60 giorni l’esame della proposta di leggeRoma, 3 ago. (askanews) – L’Aula della Camera ha approvato la questione sospensiva della maggioranza sulla proposta di legge delle opposizioni su salario minimo con 168 voti, i contrari sono stati 127, gli astenuti 3.
Subito dopo il voto dai banchi delle opposizioni si è levato un coro di “vergogna, vergogna!”. Nella questione sospensiva si legge che “da un confronto parlamentare più approfondito e scevro da strumentalizzazioni ideologiche potrebbe consolidarsi l’opportunità di un intervento normativo volto al superamento dell’attuale situazione in cui versano alcuni settori del mercato del lavoro” e si delibera di “sospendere l’esame dell’A.C. 1275 e abb. per un periodo di sessanta giorni”.
Fi, verso congresso a febbraio-marzo e Battistoni a organizzazioneRoma, 2 ago. (askanews) – La data del congresso da celebrare prima delle Europee, ma anche piccoli ritocchi alla squadra, i primi della guida Tajani. Domani alle 10 si riunirà la segreteria di Forza Italia e tra le decisioni da assumere ci sarà proprio quella relativa alla celebrazione del primo congresso post Berlusconi. L’orientamento, spiegano, è quello di tenerlo tra febbraio e marzo. E’ lo stesso Tajani a spiegare perché proporrà che si svolga prima della tornata del voto di giugno. “Credo sia giusto – dice – preparare anche le elezioni europee e le regionali e comunali con un partito organizzato dopo una scelta democratica”, quello a cui penso è “un congresso che deve essere di contenuti: quindi vogliamo far sì che il congresso diventi momento di valorizzazione dei contenuti da presentare alle elezioni proprio perché vogliamo essere forza di governo come lo siano a livello nazionale anche a livello europeo”.
A quel congresso Tajani si candiderà come segretario, di fatto il numero uno dopo la decisione di lasciare al solo Berlusconi il ruolo di presidente. Al momento non ci sono altri nomi in campo. Ma domani, spiega sempre il segretario di Fi, ci saranno alcune novità per quanto riguarda i responsabili dei settori. In particolare, all’Organizzazione al posto di Gregorio Fontana, dovrebbe arrivare Francesco Battistoni, considerato un fedelissimo di Tajani.
Altra novità dovrebbe essere una modifica dello statuto che consenta di saltare i congressi comunali e procedere direttamente alla convocazione di quelli provinciali, che dovrebbero tenersi già a novembre.
Anpi: basta ambiguità, la strage di Bologna è neofascistaRoma, 2 ago. (askanews) – “Oggi è il giorno del commosso ricordo delle vittime della strage di Bologna. La magistratura ha accertato le responsabilità dei neofascisti e l’intreccio di poteri occulti dietro quella strage. Eppure sono ancora in corso, in particolare da parte di dirigenti di Fratelli d’Italia, tentativi di negazionismo e più in generale manovre per riscrivere la storia del decennio delle stragi nere. Negli anni scorsi Giorgia Meloni ha più volte messo in discussione le verità accertate dalla magistratura. Oggi è Presidente del Consiglio. La sua ambiguità non è più tollerabile”. Lo afferma in una nota Gianfranco Pagliarulo, presidente nazionale dell’Anpi, l’associazione dei partigiani, nel giorno del 43esimo anniversario della strage alla stazione di Bologna.