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Al via chiarimento Calenda-Renzi, al Senato assemblea Azione-Iv

Al via chiarimento Calenda-Renzi, al Senato assemblea Azione-IvRoma, 22 mag. (askanews) – “Nella vita tutto è possibile, andiamo a sentire”. Lo ha detto Carlo Calenda, leader di Azione arrivando a palazzo Carpegna al Senato per la riunione del gruppo di Azione – Italia viva e Renew Europa al senato, sulla possibilità di ristabilire un clima di collaborazione. Calenda è presente all’assemblea dei senatori convocata dalla capogruppo Raffaella Paita e come di lui, di persona, è arrivato il leader di Italia Viva Matteo Renzi.

Sul tavolo dell’assemblea dei senatori centristi c’è il futuro del Terzo Polo. Presenti insieme ai due leader degli schieramenti, Renzi e Calenda e alla capigruppo Paita, sono anche la vicepresidente Mariastella Gelmini, Silvia Fregolent, Marco Lombardo, Ivan Scalfarotto, Enrico Borghi, Daniela Sbrollini, Giusy Versace. L’obiettivo è quello di allentare le tensioni degli ultimi giorni e ragionare su una lista unica per le elezioni europee in programma a giugno del 2024. Domani alle 20 è in programma la riunione del gruppo alla Camera. A convocare i deputati stavolta il capogruppo di Azione Matteo Richetti

Alluvione, Netanyahu offre a Meloni supporto Israele

Alluvione, Netanyahu offre a Meloni supporto IsraeleRoma, 22 mag. (askanews) – La Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha ricevuto oggi una telefonata dal Primo Ministro di Israele, Benjamin Netanyahu, il quale ha voluto esprimere la sua vicinanza e offrire il supporto del Governo israeliano per le vittime e i danni causati dall’alluvione. Ne dà notizia palazzo Chigi , informando anche che la “Presidente Meloni ha ringraziato per la solidarietà espressa nella drammatica circostanza e per il forte legame di amicizia che si vede proprio in questi momenti di difficoltà”.

Count down per nuovo presidente Antimafia, Fdi insiste su Colosimo

Count down per nuovo presidente Antimafia, Fdi insiste su ColosimoRoma, 22 mag. (askanews) – L’appuntamento è palazzo san Macuto alle 13 nel giorno dell’ anniversario della strage di Capaci. La commissione Antimafia si riunirà per la prima volta in questa legislatura per eleggere l’ufficio di presidenza. Il nome in pista per la presidenza resta quello di Chiara Colosimo di Fratelli d’Italia: il partito di Giorgia Meloni ha deciso infatti di insistere sulla sua deputata, finita nel mirino dei parenti delle vittime di mafia e dell’opposizioni per i legami – riferiti da alcune inchieste giornalistiche tra cui una di Report – con l’ex Nar, Luigi Ciavardini.

La legge istitutiva della commissione prevede che “l’ufficio di presidenza, composto dal presidente, da due vicepresidenti e da due segretari, è eletto dai componenti della commissione a scrutinio segreto” e che “per l’elezione del presidente è necessaria la maggioranza assoluta dei componenti” ma “se nessuno riporta tale maggioranza, si procede al ballottaggio tra i due candidati che hanno ottenuto il maggior numero di voti” ed “è eletto il candidato che ottiene il maggior numero di voti”. Sulla carta la maggioranza dispone di 30 voti sui 50 componenti della commissione quindi, al netto di sorprese dovute al voto segreto, Colosimo dovrebbe essere eletta al primo tentativo.

Dentro Fratelli d’Italia, tuttavia, si lavora perché il consenso vada oltre i confini della coalizione di centrodestra. In particolare ci sarebbero state interlocuzioni con il M5s al quale dovrebbe andare una delle vice presidenze (i nomi sono quelli di Scarpinato e Cafiero De Raho) mentre l’altra spetterebbe a Mauro D’Attis di Forza Italia. Il Pd deciderà in una riunione di prima mattina quale atteggiamento avere durante la votazione, è probabile che punterà su un candidato di bandiera.

Renzi: Calenda dica sì o no a Renew Europe alternativa a Meloni e Schlein

Renzi: Calenda dica sì o no a Renew Europe alternativa a Meloni e SchleinRoma, 22 mag. (askanews) – Con Calenda “dobbiamo capire se vogliamo andare insieme alle elezioni europee. E’ una questione politica”. Lo ha detto il leader di Italia viva, Matteo Renzi, intervenendo a Metropolis a proposito della riunione di questa sera del gruppo Azione – Italia viva – Renew Europe, al Senato.

“Perché dico questo perché a destra c’è la Meloni che sta giocando una partita bella complicata: vuole mettere insieme conservatori e popolari, vuole mettere insieme i polacchi e gli spagnoli che si odiano”, ha spiegato Renzi sottolineando che “Meloni vuole essere la grande donna che cuce la grande alleanza della destra”. Mentre dall’altra parte “la Schlein punterà a fare del Pse l’aggregatore della sinistra” con “una visione più massimalista”, ha proseguito.

“Nel mezzo c’è la grande scommessa di Macron con Renew Europe. E la questione con Calenda e decidere se andare insieme o meno”, ha detto ancora. “Se vuole che ognuno vada per i fatti suoi allora la partita è chiusa”.

Documento Calenda-Azione: gruppo unico, stop ostilità, lista Ue Renew Europe

Documento Calenda-Azione: gruppo unico, stop ostilità, lista Ue Renew EuropeRoma, 22 mag. (askanews) – “Stop alle ostilità” e ripresa del confronto e collaborazione per realizzare “un clima di rinnovata fiducia” che consenta a Azione Italia Viva di andare avanti insieme “con gruppo unico” e allargare il confronto ad altri soggetti Liberaldemocratici per presentare alle Europee 2024 fra un anno “una lista comune Renew Europe”. Lo propone il testo del documento che azione chiede di condividere questa sera alla riunione di del gruppo del Senato e domani alla Camera.

“Premesso che Azione e Italia Viva hanno dato vita ad una lista unica (Azione-ItaliaViva-Calenda) alle elezioni politiche, con Carlo Calenda come capo politico della coalizione. La lista ha preso più di due milioni di voti, equivalenti al 7,78% del totale dei voti espressi”. E sempre premesso nel documento dei parlamentari Azione, “che i due partiti hanno dato vita a gruppi unici alla Camera e al Senato accordandosi per la designazione alternativa dei capigruppo nelle persone di Matteo Richetti alla Camera e Raffaella Paita al Senato.Che i due partiti si sono impegnati a mantenere i gruppi unici per tutta la durata della legislatura, come ribadito pubblicamente dai leader di Azione e Italia Viva. Che Azione e Italia Viva siedono nello stesso gruppo, Renew Europe, al Parlamento Europeo. Che il processo di costruzione del partito unico si è interrotto e il rapporto tra i due partiti si è profondamente deteriorato nelle ultime settimane ”

Tutto quanto sopra premesso, “riteniamo che -sottoscrivono Calenda e i parlamentari di Azione- i gruppi parlamentari debbano rimanere uniti, essendo questo un mandato preciso degli elettori del Terzo Polo e, conseguentemente, il meccanismo di designazione dei capigruppo debba rimanere quello previsto dall’accordo post-elettorale”. Inoltre “debbano immediatamente cessare tutte le iniziative ostili e gli attacchi mediatici diretti e indiretti, affinché possa riprendere il lavoro di leale collaborazione tra i due partiti a livello parlamentare e territoriale”. E inoltre “occorra valutare con tutte le formazioni politiche e le associazioni appartenenti all’area di Renew Europe, a partire da PiùEuropa ed i liberaldemocratici europei, la possibilità di costruire una lista comune per le elezioni europee del 2024. La decisione verrà presa in piena autonomia dagli organi di tutti i partiti coinvolti nei tempi utili alla partecipazione alle elezioni europee, tenendo in considerazione il contesto politico e la qualità dei rapporti intercorsi tra i vari soggetti”. “Solo in un clima di ritrovata fiducia sarà infatti possibile fare una proposta politica comune convincente per gli elettori”, conclude il documento discusso e approvato da tutti i parlamentari di Azione. Le firme sono quelle di Carlo Calenda Mariastella Gelmini Giusy Versace Marco Lombardo Matteo Richetti Mara Carfagna Antonio D’Alessio Daniela Ruffino Enrico Costa Fabrizio Benzoni Giulia Pastorella Giulio Cesare Sottanelli Giuseppe Castiglione Isabella De Monte Valentina Grippo

La Russa ricorda Almirante a 35 anni dalla morte

La Russa ricorda Almirante a 35 anni dalla morteRoma, 22 mag. (askanews) – “Giorgio Almirante di cui oggi ricorre l’anniversario della morte, fu un politico stimato dagli amici ma anche dai suoi avversari. La sua importanza nello scenario politico è stato anche riconosciuto sia dall’allora Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che dall’attuale Capo dello Stato Sergio Mattarella. Nei momenti più difficili della storia repubblicana, Almirante seppe comprendere l’importanza del dialogo politico e del confronto parlamentare, favorendo una progressiva inclusione dell’elettorato di destra nella vita democratica della Nazione. E seppur da posizioni ideologiche profondamente diverse, lui e gli altri leader seppero confrontarsi mantenendo sempre un reciproco rispetto a dimostrazione di un superiore senso dello Stato”. Lo ha affermato il Presidente del Senato Ignazio La Russa, ricordando il fondatore dell’Msi Giorgio Almirante in occasione del 35esimo anniversario dalla sua scomparsa.

Alcune delle cose importanti che ha detto Mattarella su Manzoni

Alcune delle cose importanti che ha detto Mattarella su ManzoniMilano, 22 mag. (askanews) – “Manzoni si è sempre sottratto, per la sua proverbiale riservatezza e anche per ragioni di salute, alla militanza politica in senso stretto. Ma è considerato, ben a ragione, un ispiratore e un propulsore del nostro Risorgimento e dell’Unità d’Italia. Ed è, a tutti gli effetti, un padre della nostra Patria”. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel suo intervento per i 150 anni dalla morte di Alessandro Manzoni. Il presidente ha continuato: “il legame controverso che Manzoni stabilisce tra potere e opinione pubblica, tra giustizia e sentimenti diffusi, ci induce a riflettere, sia pure in tempi incommensurabilmente distanti, sui pericoli che corrono oggi le società democratiche di fronte alla diffusione del distorto e aggressivo uso dei social media, dell’accentramento dei mezzi di comunicazione nelle mani di pochi, della disinformazione organizzata e dei tentativi di sistematica manipolazione della realtà”. Per Mattarella lo scrittore fa riflettere anche “sulla tendenza, registrabile in tutto il mondo, delle classi dirigenti a assecondare la propria base elettorale o di consenso e i suoi mutevoli umori, registrati di giorno in giorno attraverso i sondaggi, piuttosto che dedicarsi a costruire politiche di ampio respiro, capaci di resistere agli anni e di definire il futuro. Già nei Promessi Sposi, nei capitoli dedicati alla peste, Manzoni scriveva icasticamente a proposito di questi rischi: ‘Il buon senso c’era; ma se ne stava nascosto, per paura del senso comune’”. “La ‘Storia della Colonna infame’, un capolavoro di letteratura civile, compreso e rivalutato solo a partire dal secolo scorso, ci ammonisce di quanto siano perniciosi gli umori delle folle anonime, i pregiudizi, gli stereotipi; e di quali rischi si corrano quando i detentori del potere, politico, legislativo o giudiziario, si adoperino per compiacerli a ogni costo, cercando solo un effimero consenso. Un combinato micidiale, che invece di generare giustizia, ordine e prosperità, che è il compito precipuo di chi è chiamato a dirigere, produce tragedie, lutti e rovine” ha sottolineato.

“Alessandro Manzoni ci ha regalato – ancora Mattarella – alcune delle pagine più belle e intense della nostra letteratura. Il suo altissimo senso morale, la sua ispirazione ideale, insieme umana e cristiana, ci è continuamente di riferimento e da sprone. Come tutti gli spiriti eletti e gli artisti universali, Manzoni parla tuttora all’uomo di oggi, alle sue inquietudini e alle sue ricerche di senso, con voce autorevole, ferma e appassionata. Anche per questo, oggi, gli rendiamo omaggio”. “A proposito del Romanticismo e del Risorgimento italiano si cita spesso la triade Dio, Patria e Famiglia, quasi in contrapposizione alla triade della Rivoluzione Francese, Libertà, Eguaglianza, Fraternità. È una cesura eccessivamente schematica”, così il presidente della Repubblica. “Il romantico e cattolico Manzoni, in verità, non rinnega i valori della Rivoluzione Francese, anzi, li approva e li condivide, insistendo soprattutto sul quello più trascurato, la fraternità. La Rivoluzione Francese, secondo Manzoni, aveva tradito questi valori, perché, con il giacobinismo, si era trasformata nell’ideologia del Terrore e della violenza”, ha osservato il capo dello Stato. “Nulla, per l’autore dei Promessi Sposi, è più nefasto delle teorie politiche astratte che immolano sull’altare della ragion di Stato i diritti di uomini o di intere popolazioni. Nulla, per lui, è più sacro della vita umana. La verità deve prevalere sulla menzogna, la tolleranza sull’odio, la pietà sulla violenza, la morale sul calcolo di convenienza”.

“Nell’idea manzoniana di libertà, giustizia, eguaglianza e solidarietà si può scorgere una anticipazione della visione di fondo della Dichiarazione universale dei diritti dell’Uomo del 1948” e dai diritti dell’uomo “la concezione manzoniana si allarga a quella del diritto internazionale e dei rapporti tra gli Stati, dove si ritrova una critica lucida e serrata al nazionalismo esasperato”, così Sergio Mattarella, “Perché la moralità, la fraternità e la giustizia devono prevalere sugli odi, sugli egoismi, sulle inutili e controproducenti rivalità” ha concluso.

Manzoni, Mattarella: Colonna Infame monito da ricerca consenso effimero

Manzoni, Mattarella: Colonna Infame monito da ricerca consenso effimeroMilano, 22 mag. (askanews) – “Il legame controverso che Manzoni stabilisce tra potere e opinione pubblica, tra giustizia e sentimenti diffusi, ci induce a riflettere, sia pure in tempi incommensurabilmente distanti, sui pericoli che corrono oggi le società democratiche di fronte alla diffusione del distorto e aggressivo uso dei social media, dell’accentramento dei mezzi di comunicazione nelle mani di pochi, della disinformazione organizzata e dei tentativi di sistematica manipolazione della realtà”. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel suo intervento per i 150 dalla morte di Alessandro Manzoni.

Per Mattarella lo scrittore fa riflettere anche “sulla tendenza, registrabile in tutto il mondo, delle classi dirigenti a assecondare la propria base elettorale o di consenso e i suoi mutevoli umori, registrati di giorno in giorno attraverso i sondaggi, piuttosto che dedicarsi a costruire politiche di ampio respiro, capaci di resistere agli anni e di definire il futuro. Già nei Promessi Sposi, nei capitoli dedicati alla peste, Manzoni scriveva icasticamente a proposito di questi rischi: ‘Il buon senso c’era; ma se ne stava nascosto, per paura del senso comune’”. “La ‘Storia della Colonna infame’, un capolavoro di letteratura civile, compreso e rivalutato solo a partire dal secolo scorso, ci ammonisce di quanto siano perniciosi gli umori delle folle anonime, i pregiudizi, gli stereotipi; e di quali rischi si corrano quando i detentori del potere, politico, legislativo o giudiziario, si adoperino per compiacerli a ogni costo, cercando solo un effimero consenso. Un combinato micidiale, che invece di generare giustizia, ordine e prosperità, che è il compito precipuo di chi è chiamato a dirigere, produce tragedie, lutti e rovine” ha concluso.

Pnrr,Pd assume iniziativa:Governo alle Camere e Parlamento voti

Pnrr,Pd assume iniziativa:Governo alle Camere e Parlamento votiRoma, 22 mag. (askanews) – “Il governo la smetta di fare pasticci sul PNRR. Dopo le parole del ministro Fitto è necessario un passaggio parlamentare che dia certezze: il Pd propone che si voti alla Camera e al Senato un atto di indirizzo che faccia chiarezza sulle scelte che il governo intende fare”. Lo annunciano i capigruppo dem Francesco Boccia e Chiara Braga.

“C’è una Regione sommersa dall’acqua e un Paese attonito di fronte a distruzione e sofferenza. Non c’è tempo da perdere. La messa in sicurezza del territorio – è una priorità assoluta, vanno utilizzate tutte le risorse disponibili. Di fronte a questo quadro, il governo pensa bene di abbandonare risorse preziose del Pnrr nato come risposta solidale di un’Europa sconvolta dalla pandemia, e di dire che queste risorse non possono servire per investimenti nelle infrastrutture ma vanno usate per incentivi alle imprese, cioè ai privati”. “Quel piano condiviso a livello europeo – sottolineano i capigruppo Pd- è finalizzato a rispondere alle sfide delle transizioni che abbiamo di fronte, e la parole del ministro ci confermano che il governo non condivide quelle finalità e che sul PNRR è in stato confusionale. Le parole “dal sen fuggite” del ministro Fitto, parole di resa, sono gravi e inaccettabili: da mesi chiediamo di conoscere i progetti fattibili, le modalità di gestione dei fondi, la disponibilità dell’Europa ad accettare modifiche al piano. Il tempo è scaduto: venga in Parlamento a dirci cosa vuole fare pensando per una volta al bene del paese e non alla propaganda”.

Pnrr,Pd:il Governo alza bandiera bianca, porta Italia a sbattere

Pnrr,Pd:il Governo alza bandiera bianca, porta Italia a sbattereRoma, 22 mag. (askanews) – “Sarà sbagliato il titolo, ma il senso delle dichiarazioni del ministro Fitto è chiaro: il PNRR va buttato via e riscritto perché l’Italia è e rimarrà non in grado di realizzare i progetti del Piano. Bandiera bianca, dunque. Dopo aver perso sette mesi evocando una revisione del piano che nessuno a Roma e a Bruxelles, ha ancora visto, e dopo aver deciso un cambio di governance che rischia di farne perdere altrettanti, siamo alla resa incondizionata da parte di un governo che ogni giorno di più dimostra di non credere al PNRR. Ma con le chiacchiere di Fitto e la totale inconcludente del governo Meloni l’Italia sta andando dritta contro un muro, questa è l’unica, amara verità: stiamo perdendo tempo, soldi e credibilità internazionale”. Lo dichiara il responsabile Economia del Pd Antonio Misiani.