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Mattarella: contro la tratta agire sulle cause delle migrazioni

Mattarella: contro la tratta agire sulle cause delle migrazioniRoma, 30 lug. (askanews) – Serve “una risposta decisa e solidale da parte della comunità internazionale” per sconfiggere “l’odiosa forma di sfruttamento, assimilabile alla schiavitù, rappresentata dalla tratta di esseri umani”. E’ quanto ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nella dichiarazione rilasciata in occasione della Giornata mondiale contro la tratta degli esseri umani. “L’odiosa forma di sfruttamento – assimilabile alla schiavitù – rappresentata dalla tratta di esseri umani, è tuttora presente nell’attuale vicenda internazionale, tanto da avere sollecitato l’Organizzazione delle Nazioni Unite, dieci anni or sono, ad istituire un’apposita Giornata Mondiale per contrastarla – ha ricordato il presidente – la tratta costituisce una gravissima violazione dei diritti umani e, per sconfiggerla, occorre una risposta decisa e solidale da parte della Comunità internazionale, l’impegno dei Paesi interessati dal fenomeno, con il coinvolgimento degli organismi multilaterali, sensibilizzando l’opinione pubblica, la società civile”.

“Per tutelare i bambini, le donne e gli uomini che ogni anno cadono nelle maglie della tratta occorre perseguire i trafficanti e agire sulle cause che vedono intere popolazioni alla disperazione, tanto da spingerle ad abbandonare le proprie terre d’origine, affidandosi, a rischio della vita, a individui senza scrupoli – ha aggiunto Mattarella – portare la pace dove prevalgono i conflitti, generare opportunità di crescita sociale economica dove prevalgono povertà e assenza di prospettive contribuisce a eliminare le condizioni che rendono possibile la tratta di esseri umani”. “L’Italia ha sostenuto l’adozione del protocollo addizionale della Convenzione delle Nazioni Unite contro la criminalità organizzata transnazionale e resta pienamente impegnata a prevenire, reprimere e punire la tratta di persone”, ha concluso Mattarella.

E’ morto Vittorio Prodi, fratello dell’ex presidente del Consiglio

E’ morto Vittorio Prodi, fratello dell’ex presidente del ConsiglioRoma, 30 lug. (askanews) – E’ morto Vittorio Prodi, fratello dell’ex presidente del Consiglio Romano Prodi. “È scomparso Vittorio Prodi. Uomo delle istituzioni di grande intelligenza e umanità. Con lui ho condiviso tanti momenti di incontro e di impegno. Ricordo con quanta passione, da Presidente della Provincia di Bologna, fu protagonista della nascita della Scuola di Pace di Monte Sole a Marzabotto. Vittorio ha meritato davvero la riconoscenza della nostra comunità civile e politica”, ha dichiarato Andrea De Maria, deputato Pd.

Meloni: dal governo massimo impegno per riportare a casa padre Dall’Oglio

Meloni: dal governo massimo impegno per riportare a casa padre Dall’OglioRoma, 29 lug. (askanews) – “Il 29 luglio 2013 è stato sequestrato a Raqqa padre Paolo Dall’Oglio, fondatore della comunità monastica di Deir Mar Musa e testimone instancabile di pace e dialogo tra le diverse confessioni religiose in Siria. Sono trascorsi dieci anni dal suo rapimento, ma la speranza di poterlo riabbracciare non si è mai spenta. Il Governo esprime vicinanza ai famigliari, ai cari e ai confratelli di padre Dall’Oglio e rinnova il massimo impegno dell’Italia per riportarlo a casa. Siamo al fianco delle comunità cristiane sofferenti a causa dei conflitti e delle persecuzioni e facciamo nostre le preoccupazioni espresse dai vescovi siriani per le grandi difficoltà che quotidianamente affronta il popolo siriano”. Lo afferma la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.

Scontro Calenda-Iv sulla commissione d’inchiesta sul Covid

Scontro Calenda-Iv sulla commissione d’inchiesta sul CovidRoma, 29 lug. (askanews) – Ancora uno scontro tra Azione e Iv, questa volta l’oggetto è la commissione di inchiesta sul Covid rivendicata da Matteo Renzi e giudicata “indegna” da Carlo Calenda.

Scrive il leader di Azione su Twitter: “Caro Matteo Renzi ma come fai a promuovere una commissione d’inchiesta contro il Governo di cui facevi parte e verso provvedimenti che i rappresentanti del tuo partito nel Governo Conte, Elena Bonetti e Teresa Bellanova, hanno votato in consiglio dei Ministri dal primo all’ultimo. Non perdiamo tempo. Risolviamo i problemi della sanità oggi”. Insiste l’ex ministro: “Spetta alla magistratura indagare su eventuali reati. Azione si regolerà in questo modo pur essendo stata all’opposizione del Governo Conte 2 e avendone spesso criticato duramente l’operato. Fermati e guardiamo avanti. ‘No Vax’ e compagnia non aspettano altro che tornare alla ribalta. È semplicemente indegno che tra gli obiettivi della commissione ci sia anche la valutazione sull’efficacia e la pericolosità dei vaccini”.

La replica di Iv è affidata a Francesco Bonifazi: “Caro Carlo, le commissioni di inchiesta non si fanno contro i Governi ma per chiarire che cosa ha funzionato e cosa no. E per fare meglio la prossima volta. A meno che tu non pensi che sia ‘andato tutto bene’”. Aggiunge Bonifazi: “Matteo sul Riformista che spiega perché abbiamo votato la commissione come diciamo in tutti i nostri incontri da tre anni. Se sei impegnato e non hai tempo di leggerlo tutto, ti suggerisco di rileggere l’articolo 82 della Costituzione. Può bastare quello per capire che la commissione di inchiesta non è mai contro un Governo. Passa un buon weekend, un abbraccio”.

Conte a Meloni: dialogo? Tu ci definivi criminali

Conte a Meloni: dialogo? Tu ci definivi criminaliRoma, 29 lug. (askanews) – Altro che dialogo, Giorgia Meloni dall’opposizione definì “criminale” il governo durante la pandemia e ha rifiutato “persino il confronto sul Pnrr”. Lo dice il leader M5s Giuseppe Conte, replicando alla premier che accusa le opposizioni di saper solo criticare il governo. “Leggo che la presidente Meloni prova a riscrivere la sua storia politica. Dichiara che quando era all’opposizione non aveva problemi a dialogare e ricorda che ha votato il taglio dei parlamentari e l’appoggio alla linea di Draghi sul sostegno militare all’Ucraina. Dall’alto di questi suoi illuminati esempi ci invita, oggi che siamo all’opposizione, a essere più aperti al dialogo”.

Continua Conte: “Quanto al passato, preciso – e non è questione di pignoleria ma di sostanza politica – che non ci ricordiamo affatto una Meloni dialogante durante il periodo più duro della pandemia del Conte II. Ricordiamo quando si accalorava per convincere i cittadini che eravamo dei ‘criminali’. Ci ricordiamo una leader che, con veemenza, contestava ogni misura a prescindere, persino la dichiarazione dello stato di emergenza, che poi lei stessa ha adottato qualche mese fa, sopraffatta dagli sbarchi incontrollabili”. “Ci ricordiamo persino una opposizione che si è rifiutata di raccogliere l’invito a confrontarsi a villa Pamphili per dare un contributo alla costruzione del Pnrr. È vero, invece, che l’opposizione a Draghi fu una finta opposizione e la conferma viene dalla piena continuità di azione non solo sul fronte bellicista ma anche su quello della restaurazione della politica di austerità e del rigore contabile che strozza la crescita”.

(segue)

Mattarella: Paolo Dall’Oglio testimone e costruttore di pace

Mattarella: Paolo Dall’Oglio testimone e costruttore di paceRoma, 29 lug. (askanews) – Padre Paolo Dall’Oglio è un “testimone e costruttore di pace”. Lo afferma il capo dello Stato Sergio Mattarella in una dichiarazione. “Sono trascorsi dieci anni dal rapimento in Siria di padre Paolo Dall’Oglio. Da allora nessuna notizia è stata capace di rinfocolare la speranza della sua sopravvivenza. In questo giorno che rinnova il dolore e, con esso, il ricordo di uomo generoso, che ha donato tutto se stesso alla solidarietà, al dialogo, all’aiuto di chi più è nel bisogno, desidero esprimere i sentimenti più profondi di vicinanza ai familiari e a quanti con loro condividono lo strazio dell’attesa”.

Aggiunge Mattarella: “Paolo Dall’Oglio, testimone e costruttore di pace, ha fatto sì che la sua fede religiosa non si sia mai espressa come motivo di contrasto. La sua vita è sempre stata una spinta incessante a ricercare la condivisione, l’incontro, la giustizia, l’unità, in nome della persona, di ogni persona, della sua integrità, della sua inviolabile dignità. Ha sfidato pregiudizi e regimi, ha vissuto con i più poveri, ha percorso coraggiosamente i deserti e i territori dei conflitti, dell’odio, della sopraffazione, per portare speranza e umanità”. Conclude il presidente: “Per quanto possano apparire inermi, i testimoni di pace sono protagonisti della storia. La memoria della loro presenza e del loro passaggio va tenuta alta, ancor più in una stagione in cui le ferite della guerra insanguinano il Medio Oriente e la nostra Europa”.

Cina, Meloni: ‘via della seta’? Nosta autonomia non in discussione

Cina, Meloni: ‘via della seta’? Nosta autonomia non in discussioneRoma, 29 lug. (askanews) – La posizione dell’Italia sulla ‘via della seta’ non dipende da una mancanza di autonomia nei confronti degli Usa. Lo ha detto la premier Giorgia Meloni in una intervista al Tg5. “Finché l’Italia è guidata da me la nostra autonomia non può mai essere messa in discussione. Non c’è niente che io faccia perché mi viene chiesto da qualcun altro. Credo sia nel nostro interesse nazionale avere relazioni con la Cina, che non necessariamente dipendono da accordi fatti in passato”.

Ha precisato la premier: “Il paradosso della ‘via della seta’, per esempio, è che siamo l’unica nazione che sta nella ‘via della seta, tra i paesi del G7 e tra i paesi europei ma non siamo la nazione che ha i migliori dati sull’interscambio commerciale con la Cina, tutt’altro. Per cui si dimostra che si può avere buone relazioni, rapporti commerciali con la cina anche indipendentemente dalla ‘via della seta’”. Insomma, “il punto è dove si trova l’equilibrio che interessa noi e che consente a noi di avere buone relazioni e con il resto del mondo, ma di difendere gli interessi delle nostre aziende”.

Pnrr, Meloni: contenta dei 35 mld che arriveranno entro 2023

Pnrr, Meloni: contenta dei 35 mld che arriveranno entro 2023Roma, 29 lug. (askanews) – “Sono molto contenta che arriveranno questi 35 miliardi di terza e quarta rata entro la fine dell’anno”. Lo ha detto la premier Giorgia Meloni in una intervista al Tg5. “Sono contenta che siamo riusciti a modificare alcuni degli obiettivi per rendere le risorse da calare a terra ancora più efficaci e sono soddisfatta di un viaggio negli su che dimostra che la credibilità e lo standing che l’Italia sta tenendo a livello internazionale vengono apprezzati”.

Governo, Meloni: dimostrato di essere affidabili e credibili

Governo, Meloni: dimostrato di essere affidabili e credibiliWashington, 29 lug. (askanews) – “Io ero anticipata da una propaganda falsa, che aveva raccontato l’ipotesi di un governo come un disastro delle tenuta dei rapporti internazionali, della tenuta economica e delle istituzioni. Ma nella realtà quello che è emerso è un governo serio, affidabile, credibile, che pone con determinazione il tema dell’interesse nazionale, senza dimenticare gli interessi nazionali degli altri. Pongo delle questioni di interesse dell’Italia ma cercando anche punti di convergenza con gli interessi degli altri. Quando poniamo il tema del Mediterraneo e dell’Africa questo non riguarda solo l’Italia ma riguarda il ruolo dell’Occidente. E i nostri partner vedono che siamo seri, affidabili e credibili”. Lo ha detto la presidente del consiglio Giorgia Meloni, in un’intervista a SkyTg24.

Meloni chiude visita in Usa: soddisfatta per attenzione a Italia

Meloni chiude visita in Usa: soddisfatta per attenzione a ItaliaWashington, 28 lug. (askanews) – Giorgia Meloni chiude oggi la sua visita a Washington, dopo gli incontri di ieri in Campidoglio e alla Casa Bianca con Joe Biden.

Questa mattina ha fatto visita ad Arlington, il cimitero monumentale che custodisce la memoria dell’America, deponendo una corona al Milite ignoto. La premier ha però voluto anche omaggiare gli italiani sepolti ad Arlington, con una visita alla tomba del tenente Luigi Bartolucci Dundas, che ha prestato servizio nella Marina militare italiana, medaglia di bronzo al valor militare. Da Arlington è andata poi a Villa Firenze, residenza dell’ambasciatore italiano. Nella residenza Meloni tiene una serie di incontri, tra cui uno, di due ore, con Henry Kissinger. L’ex segretario di Stato, è “una delle menti più lucide, punto di riferimento della politica strategica e della diplomazia”, dice la premier, che lo ringrazia “per il prezioso tempo che mi ha dedicato, è stato un privilegio e un onore dialogare con lui sui temi della contemporaneità”.

Alle 18 (la mezzanotte italiana) a Villa Firenze si terrà un ricevimento, occasione per incontrare la comunità italiana che rappresenta un fondamentale elemento dell’amicizia tra Italia e Usa. La premier lo ha ribadito più volte ieri, nella giornata che si è conclusa con una cena allo storico Café Milano di Georgetown, meta obbligata della politica americana (il ristorante di Franco Nuschese è amato tra gli altri da Bill Clinton, Barack Obama e Joe Biden) e internazionale. Nel corso della serata la premier ha espresso “grande soddisfazione” per la visita e per l’incontro con Biden, che ha prodotto, ha fatto notare, una dichiarazione congiunta particolamente lunga e densa. E’ un’altra dimostrazione – confida prima di rientrare in hotel – del fatto che nel mondo c’è “interesse per l’Italia: ci amano fuori molto più di quanto facciamo noi”. Adesso – è il messaggio – serve un “approccio pragmatico”, a tutti i livelli, per affrontare le prossime sfide. Tra i motivi di soddisfazione della visita anche il dossier Expo 2030, presentato a Biden. Nella dichiarazione l’inquilino della Casa Bianca “saluta” con favore la candidatura italiana. Un passaggio che non è un endorsement ma che comunque è considerato una base su cui lavorare nella partita contro Riad.