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Ucraina, Consiglio supremo difesa: giungere a pace giusta e duratura

Ucraina, Consiglio supremo difesa: giungere a pace giusta e duraturaRoma, 13 lug. (askanews) – Il Consiglio supremo di difesa, presieduto dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella “ha successivamente, esaminato la situazione della guerra in Ucraina e ha ribadito la ferma condanna dell’aggressione operata dalla Federazione Russa e il sostegno all’Ucraina nella sua difesa contro l’invasore. Il rispetto della libertà, della sovranità democratica, dell’integrità territoriale e dell’indipendenza degli Stati sono valori fondanti dell’Unione europea e condizioni essenziali per l’ordine internazionale e la convivenza pacifica dei popoli. Il Consiglio è stato parimenti concorde sull’importanza di richiedere la massima attenzione verso le iniziative tendenti a individuare sentieri di dialogo tra le parti che permettano di giungere a una pace giusta e duratura, in conformità al diritto internazionale”. E’ quanto si legge nel comunicato finale diffuso dal Quirinale.

Alla riunione hanno partecipato: il Presidente del Consiglio dei ministri, Giorgia Meloni; il Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, Antonio Tajani; il Ministro della difesa, Guido Crosetto; il Ministro dell’economia e delle finanze, Giancarlo Giorgetti; il Ministro delle imprese e del made in Italy, Adolfo Urso; il Capo di Stato maggiore della difesa, Amm. Giuseppe Cavo Dragone.

Consiglio supremo difesa: la sicurezza è l’obiettivo comune delle istituzioni

Consiglio supremo difesa: la sicurezza è l’obiettivo comune delle istituzioniRoma, 13 lug. (askanews) – Nel corso della riunione del consiglio supremo di difesa che si è svolta oggi al Quirinale “è stato ribadito che, nell’attuale e nel futuro scenario internazionale, difesa e sicurezza devono essere considerati obiettivo comune per le istituzioni della Repubblica, sulla base di una strategia di sicurezza nazionale, predisposta dal Governo e approvata dal Parlamento”. E’ quanto si legge nel comunicato finale diffuso dal Quirinale.

Al Consiglio supremo di Difesa presieduto dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella hanno partecipato: il Presidente del Consiglio dei ministri, Giorgia Meloni; il Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, Antonio Tajani; il Ministro della difesa, Guido Crosetto; il Ministro dell’economia e delle finanze, Giancarlo Giorgetti; il Ministro delle imprese e del made in Italy, Adolfo Urso; il Capo di Stato maggiore della difesa, Amm. Giuseppe Cavo Dragone. Erano altresì presenti il Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri Alfredo Mantovano; il Segretario generale della Presidenza della Repubblica, Ugo Zampetti; il Consigliere del Presidente della Repubblica per gli Affari del Consiglio supremo di difesa, Francesco Saverio Garofani. Il Consiglio supremo di difesa, “ha successivamente, esaminato la situazione della guerra in Ucraina e ha ribadito la ferma condanna dell’aggressione operata dalla Federazione Russa e il sostegno all’Ucraina nella sua difesa contro l’invasore. Il rispetto della libertà, della sovranità democratica, dell’integrità territoriale e dell’indipendenza degli Stati sono valori fondanti dell’Unione europea e condizioni essenziali per l’ordine internazionale e la convivenza pacifica dei popoli. Il Consiglio è stato parimenti concorde sull’importanza di richiedere la massima attenzione verso le iniziative tendenti a individuare sentieri di dialogo tra le parti che permettano di giungere a una pace giusta e duratura, in conformità al diritto internazionale”. E’ quanto si legge nel comunicato finale diffuso dal Quirinale.

Consiglio supremo: difesa e sicurezza obiettivo comune istituzioni

Consiglio supremo: difesa e sicurezza obiettivo comune istituzioniRoma, 13 lug. (askanews) – Nel corso della riunione del consiglio supremo di difesa che si è svolta oggi al Quirinale “è stato ribadito che, nell’attuale e nel futuro scenario internazionale, difesa e sicurezza devono essere considerati obiettivo comune per le istituzioni della Repubblica, sulla base di una strategia di sicurezza nazionale, predisposta dal Governo e approvata dal Parlamento”. E’ quanto si legge nel comunicato finale diffuso dal Quirinale.

Al Consiglio supremo di Difesa presieduto dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella hanno partecipato: il Presidente del Consiglio dei ministri, Giorgia Meloni; il Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, Antonio Tajani; il Ministro della difesa, Guido Crosetto; il Ministro dell’economia e delle finanze, Giancarlo Giorgetti; il Ministro delle imprese e del made in Italy, Adolfo Urso; il Capo di Stato maggiore della difesa, Amm. Giuseppe Cavo Dragone. Erano altresì presenti il Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri Alfredo Mantovano; il Segretario generale della Presidenza della Repubblica, Ugo Zampetti; il Consigliere del Presidente della Repubblica per gli Affari del Consiglio supremo di difesa, Francesco Saverio Garofani.

Aumenta lo stipendio dei Capigruppo alla Camera, +1.300 euro netti

Aumenta lo stipendio dei Capigruppo alla Camera, +1.300 euro nettiRoma, 13 lug. (askanews) – Stipendio più corposo per i capigruppo alla Camera dei deputati. L’ufficio di presidenza di Montecitorio ha approvato l’incremento delle indennità, pari a quella già erogata per i presidenti di commissione, pari a 2.226,92 euro lordi al mese, 1269,34 euro netti. La decisione è stata presa con il voto favorevole dei gruppi di maggioranza e del Movimento Cinque Stelle. Si sono astenuti Pd, Avs e Roberto Giachetti di Az-Iv. L’incremento non peserà sul budget di Montecitorio perché arriverà, viene spiegato, dalle risorse già in capo ai gruppi stessi.

Al Quirinale è in corso il Consiglio supremo di Difesa

Al Quirinale è in corso il Consiglio supremo di DifesaRoma, 13 lug. (askanews) – E’ in corso al Quirinale il Consiglio Supremo di Difesa al quale partecipano la premier Giorgia Meloni, e, tra gli altri, i ministri Tajani, Crosetto e Giorgetti. Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha riconvocato la riunione oggi alle 17 a seguito del mancato svolgimento della riunione già stabilita per il 13 giugno 2023.

L’ordine del giorno prevede un’informativa aggiornata sulla guerra in Ucraina e sulle altre principali aree di crisi nel mondo; sulle implicazioni della congiuntura internazionale per l’Italia; sulle questioni relative alla gestione dei flussi migratori, nel breve termine e in proiezione futura. Inoltre, il Consiglio affronterà il tema dello stato di efficienza delle Forze armate e del processo di riforma e ammodernamento dello Strumento militare, anche alla luce dei principali programmi di investimento nella difesa e della complessiva politica industriale del Paese.

Calderoli: il governo è pronto a cogliere proposte migliorative dell’autonomia differenziata

Calderoli: il governo è pronto a cogliere proposte migliorative dell’autonomia differenziataRoma, 13 lug. (askanews) – “Il governo non è certo insensibile alle molteplici questioni poste nel corso del dibattito parlamentare e delle audizioni e farà proprie alcune proposte emendative di carattere migliorativo dei contenuti del disegno di legge” sull’autonomia differenziata. Così il ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie, Roberto Calderoli, rispondendo al Question Time al Senato “E’ certo però che non è consentito alla legge ordinaria, come vorrebbe l’interrogante, porre limiti preventivi ai contenuti delle intese relative a materie specificatamente indicate nella costituzione. Sarà il Parlamento a decidere,quando esaminerà le singole ipotesi con gli atti di indirizzo, prima, e il voto finale a maggioranza assoluta, poi”, ha spiegato.

Meloni: molto bene l’ok di Bruxelles alla Zes unica per le Regioni del sud

Meloni: molto bene l’ok di Bruxelles alla Zes unica per le Regioni del sudRoma, 13 lug. (askanews) – “Molto bene la luce verde della commissione europea alla creazione di una Zes unica per le Regioni del sud. Lo sviluppo dell’economia del Mezzogiorno è una priorità del nostro Governo. Siamo però convinti che questo obiettivo debba essere raggiunto abbandonando la logica assistenziale che non funziona, ma dando opportunità di lavoro e crescita e rendendo queste aree del Paese competitive e attrattive per investimenti ed imprese. La Zes unica va esattamente in questa direzione e costituisce un cambio di passo per l’economia del sud”. Lo afferma in una dichiarazione la presidente del Consiglio Giorgia Meloni. “Bene l’apertura di un dialogo con la
commissione Ue per modificare e rendere permanente la misura della decontribuzione sud, un intervento che il Governo aveva già prorogato fino alla fine del 2023 e che si è dimostrato molto efficace”.

Zes, Meloni: luce verde Bruxelles a Zes unica Regioni Sud, molto bene

Zes, Meloni: luce verde Bruxelles a Zes unica Regioni Sud, molto beneRoma, 13 lug. (askanews) – “Molto bene la luce verde della commissione europea alla creazione di una Zes unica per le Regioni del sud. Lo sviluppo dell’economia del Mezzogiorno è una priorità del nostro Governo. Siamo però convinti che questo obiettivo debba essere raggiunto abbandonando la logica assistenziale che non funziona, ma dando opportunità di lavoro e crescita e rendendo queste aree del Paese competitive e attrattive per investimenti ed imprese. La Zes unica va esattamente in questa direzione e costituisce un cambio di passo per l’economia del sud”. Lo afferma in una dichiarazione la presidente del Consiglio Giorgia Meloni.

Gentiloni: le modifiche al Pnrr chieste dall’Italia sono sostanziali

Gentiloni: le modifiche al Pnrr chieste dall’Italia sono sostanzialiBruxelles, 13 lug. (askanews) – Mentre proseguono i negoziati per il via libera sulla terza rata del Pnrr, l’Italia ha chiesto “modifiche sostanziali” agli obiettivi previsti per la quarta rata, per 1/3 del totale, e per valutarle servono “verifiche serie” delle condizioni e degli argomenti addotti, cosa che la Commissione sta facendo “con grandissimo impegno per ridurre il più possibile i tempi”. Lo ha affermato il commissario europeo all’Economia, Paolo Gentiloni, rispondendo ai giornalisti al suo arrivo alla riunione dell’Eurogruppo, oggi a Bruxelles. “Le risorse previste dai programmi del Pnrr ci sono, la Commissione è pronta a erogarle e c’è un grande lavoro con i diversi paesi Ue, inclusa l’Italia, per concludere le valutazioni sulle diverse rate di erogazione”, ha detto il commissario, rispondendo a una domanda sulle conseguenze che può avere sui prestiti del Piano di Recovery dell’Ue all’Italia l’aumento dei tassi d’interesse, deciso dalla Bce per cercare di ridurre l’inflazione.

Comunque, ha aggiunto Gentiloni, “penso che sia molto importante continuare a lavorare per abbassare l’inflazione, che alla fine è una tassa occulta che colpisce soprattutto il ceto medio, il lavoro dipendente e le famiglie. Dobbiamo abbassarla senza ricadere in una visione di austerity, che abbiamo abbandonato in questi anni”, ha osservato. Quanto alla quarta rata del Pnrr italiano, “finora non abbiamo preso delle decisioni; abbiamo ricevuto – ha riferito Gentiloni – una richiesta del governo italiano di modificare 10 dei 27 obiettivi”, una richiesta “che stiamo esaminando il più velocemente possibile”.

“Sulla base di questa valutazione – ha continuato il commissario – daremo un ritorno al governo italiano. In seguito a questo, nelle prossime settimane arriverà la vera e propria richiesta formale della quarta rata, e poi scatterà il periodo di due mesi per le valutazioni della Commissione”. “Tutto questo può sembrare complicato, ma è certo che, se dobbiamo modificare così sostanzialmente i programmi, e nel caso della quarta rata per l’Italia si tratta di un terzo degli obiettivi, dobbiamo farlo – ha sottolineato Gentiloni – verificando molto seriamente le condizioni e gli argomenti, e prendendoci il tempo necessario. Ma vi assicuro che stiamo lavorando veramente con grandissimo impegno per ridurre il più possibile i tempi”.

Quanto alla decisione finale sulla terza rata, è stato chiesto al commissario quando ci si può aspettare che arrivi: “Io – ha risposto il commissario – sono tante settimane che dico: prossimamente”, e ha ribadito: “Prossimamente”. Infine, a una giornalista che ricordava l’affermazione di ieri della premier Giorgia Meloni, secondo cui sul Pnrr ci sarebbe più allarmismo in Italia che in Europa, Gentiloni ha replicato: “Io sono in Europa”.

Giustizia, Mantovano: concorso esterno? Altri i temi da affrontare

Giustizia, Mantovano: concorso esterno? Altri i temi da affrontareRoma, 13 lug. (askanews) – “Io affronterei i problemi determinati dalla giurisprudenza dell’oggi” e “nella direzione di rendere sempre più chiara e incontrovertibile la materia del contrasto alla criminalità mafiosa”. Risponde così il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, a una domanda sull’intenzione del ministro della Giustizia, Carlo Nordio, di rimettere mano al concorso esterno in associazione mafiosa. Cosa che ha sollevato allarme da più parti, non ultima la richiesta a Nordio di fermarsi arrivata da Maria Falcone e Salvatore Borsellino.

“Non riaprirei altri discorsi”, aggiunge Mantovano ricordando che “sul concorso esterno la giurisprudenza è consolidata”, mentre bisognerebbe prestare attenzione alla “recentissima” sentenza della Corte di Cassazione che “mette in discussione il concetto di criminalità organizzata”. Spiega il sottosegretario: “c’è una recentissima sentenza della Corte di Cassazione che mette in discussione il concetto di criminalità organizzata. Mettere in discussione questa nozione significa creare un certo allarme in tutto il sistema perché ci sono le aggravanti speciali, i benefici penitenziari, le pene e così via. Probabimente interverranno le Sezioni Unite perché la sentenza è un po’ distonica rispetto a quanto era consolidato ma prima che intervengano le Sezioni Unite, nel frattempo, a livello di applicazione delle norme nei tribunali c’è un notevole disorientamento. Quindi io mi occuperei più di questo, non riaprirei altri discorsi”.

“Su quest’ultima sentenza, che non c’entra con concorso esterno ma c’entra molto con il concetto di criminalità organizzata, è da valutare cosa fare perché al momento c’è grande incertezza tra gli operatori” quindi, ha concluso Mantovano, “io aprirei un approfondimento di questo tipo però nella direzione sempre più chiara e incontrovertibile la materia del contrasto alla criminalità mafiosa”.