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Delmastro, Meloni: non credo giudice dovrebbe sostituirsi a Pm

Delmastro, Meloni: non credo giudice dovrebbe sostituirsi a PmMilano, 12 lug. (askanews) – “Credo che il giudice non dovrebbe sostitursi al Pm formulando l’imputazione quando il Pm non intende esercitare l’azione penale”. Lo ha detto Giorgia Meloni, in conferenza stampa a Vilnius, rispondendo ad una domanda sui tre casi giudiziari che stannosacuotendo lamaggioranza e il goevrno: Delmastro, Santanchè e il figlio di Ignazio La Russa.

“Mi sono limitata a prendere atto di quelle che mi sono sembrate anomalie, ma sono tre casi diversi, vanno valutati ciascuno a sè”; ha detto Meloni, per poi entrare nello specifico della questione Delmastro che “mi ha molto colpito: è sicuramente una questione politica, riguarda un esponente del governo nell’esercizio del suo mandato, nei suoi confronti viene disposta l’imputazione coattiva contro il parere del Pm, tra l’altro di una Procura non abituata a fare sconti e per come la vedo io – ho chiesto quanti sono i casi di imputazione coattiva mi è stato risposto che sono irrilevanti sul piano statistico – credo che il giudice non dovrebbe sostitursi al Pm formulando l’imputazione quando il Pm non intende esercitare l’azione penale”, ha detto Meloni.

La Russa, Meloni: solidarizzo con donne che denunciano

La Russa, Meloni: solidarizzo con donne che denuncianoMilano, 12 lug. (askanews) – “Comprendo molto bene da madre la sofferenza del presidente del Senato anche se non sarei intervenuta nel merito della vicenda. Io tendo a solidarizzare per natura con una ragazza che ritiene di denunciare e non mi pongo il problema dei tempi”. Lo ha detto la presidente del COnsiglio Giorgia Meloni, rispondendo in conferenza stampa a Vilnius a d una domanda sulla accusa di stupro nei confronti del figlio di Ignazio La Russa. “Ma anche qui bisogna andare nel merito di cosa accaduto, mi auguro che la politica possa starne fuori. Noi abbiamo approvato un ddl che è passo avanti per la tutela delel vittime. Spero di aver chiarito mio punto di vista su materia per evitare di mandare avanti presunti scontri che dal mio puinto di vista non esistono”, ha aggiunto.

Giustizia, Meloni: non voglio conflitto con magistratura

Giustizia, Meloni: non voglio conflitto con magistraturaVilnius, 12 lug. (askanews) – “Ho letto cose curiose. Non c’è nessun conflitto con la magistratura, sicuramente da parte mia. Chi confida nel ritorno dello scontro tra politica e magistratura temo che rimarrà deluso”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, in conferenza stampa al termine del vertice Nato di Vilnius.

“Non c’è alcuna volontà del governo di aprire un conflitto, intendiamo mantenere gli impegni presi con gli italiani, non vogliamo farlo contro i magistrati, speriamo di farlo con il contributo dei magistrati perchè penso che la stragrande maggioranza dei magistrati sia consapevole che sono necessari correttivi e vuole dare contributi e dare una mano come acccade nelle nazioni normali”.

Meloni: la Nato è unita nella difesa dei valori e della nostra sicurezza

Meloni: la Nato è unita nella difesa dei valori e della nostra sicurezzaVilnius, 12 lug. (askanews) – “Non era un vertice Nato come gli altri, il tema dell’aggressione russa e il domino di conseguenze che ha portato, hanno messo in discussione molte nostre certezze ma in un mondo incerto è stata ribadita una delle certezze: l’unità della Nato, la determinazione degli alleati a difendere i propri valori, le regole del diritto internazionale senza le quali nessuno di noi sarebbe al sicuro”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, in conferenza stampa al termine del vertice Nato di Vilnius. Il Vertice Nato di Vilnius “si tiene in un momento storico eccezionale, non poteva che assumere decisioni all’altezza in tema di deterrenza e difesa, con nuovi piani di difesa regionale, e relative forze in stato di massima prontezza. L’Italia sostiene gli adattamenti in corso, come dimostrano i contributi che offriamo sul fianco orientale e nel Mediterraneo e che sono stati rivendicati”, nel senso che “abbiamo chiesto maggiore attenzione sul fianco Sud”. ha detto Meloni. “Viviamo in un mondo dove tutto è interconnesso, ogni cosa che accade si ripercuote anche in altri quadranti: pensiamo all’Africa, dove si vedono ogni giorno le conseguenze del conflitto ucraino che creano instabilità in cui si inseriscono spoiler esterni e l’avanzata del fondamentalismo che si ripercuote anche da noi”, ha fatto notare. “E’ importante investire per rafforzare la nostra industria e la nostra capacità nella difesa. La nostra libertà ha un costo, ed è bene rammentarlo a chi
vorrebbe che smobilitassimo. L’investimento in difesa torna 10-100 volte nella capacità di difendere gli interessi nazionali”.

Nato, Meloni: siamo uniti in difesa valori e nostra sicurezza

Nato, Meloni: siamo uniti in difesa valori e nostra sicurezzaVilnius, 12 lug. (askanews) – “Non era un vertice Nato come gli altri, il tema dell’aggressione russa e il domino di conseguenze che ha portato hanno messo in discussione molte nostre certezze ma in un mondo incerto è stata ribadita una delle certezze: l’unità della Nato, la determinazione degli alleati a difendere i propri valori, le regole del diritto internazionale senza le quali nessuno di noi sarebbe al sicuro”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, in conferenza stampa al termine del vertice Nato di Vilnius.

Nato, Meloni:Italia aiuta su fianco Est, chiede attenzione a Sud

Nato, Meloni:Italia aiuta su fianco Est, chiede attenzione a SudMilano, 12 lug. (askanews) – Il Vertice Nato di Vilnius “si tiene in un momento storico eccezionale, non poteva che assumere decisioni all’altezza in tema di deterrenza e difesa, con nuovi piani di difesa regionale, e relative forze in stato di massima prontezza. L’Italia sostiene gli adattamenti in corso, come dimostrano i contributi che offriamo sul fianco orientale e nel Mediterraneo e che sono stati rivendicati”, nel senso che “abbiamo chiesto maggiore attenzione sul fianco Sud”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, nella conferenza stampa al termine del Vertice Nato.

“Viviamo in un mondo dove tutto è interconnesso, ogni cosa che accade si ripercuote anche in altri quadranti: pensiamo all’Africa, dove si vedono ogni giorno le conseguenze del conflitto ucraino che creano instablità in cui si inseriscono spoiler esterni e l’avanzata del fondamentalismo che si ripercuote anche da noi”, ha fatto notare.

Legge natura, Salvini: follia, prossimo europarlamento corregga rotta

Legge natura, Salvini: follia, prossimo europarlamento corregga rottaMilano, 12 lug. (askanews) – “Con la ‘Legge sulla natura’, voluta dalle sinistre e approvata per una manciata di voti oggi dal Parlamento europeo, l’Italia rischia di perdere centinaia di migliaia di ettari dedicati all’agricoltura, e in alcune zone la presenza umana sarebbe cancellata. Una follia e uno schiaffo all’intero sistema produttivo, ad agricoltori, allevatori e pescatori e avrà conseguenze disastrose sul settore agroalimentare italiano (‘grazie’ anche al Pd, è bene ricordarlo)”. Lo afferma il vice premier e segretario della Lega Matteo Salvini.

“Ecco perché – aggiunge – è importante che il parlamento che uscirà dalle elezioni europee del prossimo anno possa correggere la rotta: la Lega continuerà la sua battaglia, auspicando un’ampia coalizione unita contro i deliri dell’estremismo ‘green’ e contro i fiancheggiatori degli ecovandali”.

Scuola, Pd: Autonomia differenziata rischia aggravare divari

Scuola, Pd: Autonomia differenziata rischia aggravare divariMilano, 12 lug. (askanews) – “I dati delle prove Invalsi segnalano qualcosa di estremamente profondo, che va ben oltre il campanello d’allarme per il sistema scolastico meridionale. Se un ragazzo su due non comprende ciò che legge in italiano c’è un problema enorme che va affrontato immediatamente. È una questione che investe anche la capacità competitiva del nostro Paese. Il Ministro Valditara, mentre dichiarava di voler unire il paese, forse dimenticava di far parte di un Governo che ha tra le sue bandiere quella dell’autonomia differenziata, un disegno che legittimerebbe l’idea di un’Italia a due velocità e che non farebbe altro che aggravare i divari”. Così il deputato e responsabile Sud e Coesione della segreteria nazionale Pd, Marco Sarracino.

“Apriamo invece un confronto parlamentare serio nell’analisi di questi dati che non possono vedere la loro cristallizzazione ‘istituzionale’. E anche le falle sul Pnrr ci preoccupano ancora di più dopo la lettura di questi dati. Dobbiamo aggredire questi ritardi e investire di più nella scuola pubblica soprattutto dove i territori e i contesti sociali sono più fragili”, conclude Sarracino.

Fisco, ok governo a ordine del giorno del Pd ma maggioranza lo boccia

Fisco, ok governo a ordine del giorno del Pd ma maggioranza lo bocciaRoma, 12 lug. (askanews) – Bocciato dalla Camera un ordine del giorno al ddl delega fiscale, presentato dal Pd (prima firma Gianni Cuperlo) e che aveva avuto il parere favorevole del governo. La maggioranza ha votato contro.

L’emendamento impegnava il governo a programmare una vasta campagna di opinione utilizzando il servizio pubblico radio-televisivo, media tradizionale e new media, per sensibilizzare sull’impatto dell’evasione fiscale su servizi pubblici come sanità, scuola e infrastrutture. “Il governo è andato sotto, la maggioranza ha sfiduciato il governo”, hanno affermato i rappresentanti dell’opposizione che hanno preso la parola in Aula subito dopo la votazione. “La maggioranza ha sfiduciato il governo con questo voto” ha detto Chiara Braga del Pd. Riccardo Ricciardi del M5S ha sottolineato che “la maggioranza ha votato contro il governo su una campagna informativa che dice quanto fa male l’evasione fiscale”. Benedetto della Vedova, di +Europa, ha aggiunto che “il governo è andato sotto e dalla maggioranza è stato dato un voto per ripicca”.

Meloni a Vilnius vede Erdogan e lancia l’appello alla coesione della Nato

Meloni a Vilnius vede Erdogan e lancia l’appello alla coesione della NatoVilnius, 11 lug. (askanews) – Un lungo bilaterale con il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, un colloquio con il premier britannico Rishi Sunak e un appello alla “coesione” della Nato, nel nuovo contesto geopolitico. E’ questa la sintesi della giornata della presidente del Consiglio Giorgia Meloni al vertice dei capi di Stato e di governo dell’Alleanza atlantica che si è aperto oggi a Vilnius.

Nel corso dei lavori, Meloni è intervenuta nella sessione Nato+Svezia, prendendo la parola dopo il presidente americano Joe Biden e il primo ministro olandese Mark Rutte, soffermandosi su tre ‘pilastri’. Innanzitutto, secondo quanto si apprende, ha sottolineato l’importanza del vertice che dà una “nuova postura” alla Nato nel nuovo e complesso panorama geopolitico. Una postura – ha rimarcato – che deve essere accompagnata da maggiori investimenti, e da una maggiore qualità di questi per una razionalizzazione della spesa, guardando anche all’industria e alle catene di valore. Secondo punto, prioritario per l’Italia, è quello di un “approccio a 360 gradi” con un’attenzione al ‘fronte Sud’ e all’Africa, anche per contrastare le migrazioni illegali, con una particolare attenzione allo State building. Infine, per quanto riguarda l’Ucraina, Meloni ha rimarcato la determinazione a continuare a fornire il “sostegno straordinario” all’Ucraina, fino a quando necessario. Per quanto riguarda gli incontri a margine dei lavori, la premier ha avuto un bilaterale di 50 minuti con Erdogan (con cui si era già vista al G20 di Bali) definito “lungo e fruttuoso”. Al centro del colloquio i migranti e la strategia nel Mediterraneo. “Abbiamo dialogato sul comune interesse a rafforzare l’impegno nella sponda sud del Mediterraneo”, ha spiegato Meloni in un tweet, anche nell’ottica di un contrasto all’immigrazione clandestina. Meloni ed Erdogan hanno affrontato anche il tema degli investimenti nei settori dell’industria e della difesa e confermato l’obiettivo di un ulteriore slancio nei rapporti economici, per arrivare a un interscambio di 30 miliardi di euro. “La Turchia continuerà la sua forte cooperazione con l’Italia” nella Nato, ha assicurato il leader turco. A questo proposito, i due Paesi lavorano a un’iniziativa comune per far nascere, all’interno dell’Alleanza, un coordinamento per la lotta al terrorismo. Al centro del colloquio anche l’Ucraina, con Italia e Turchia che lavorano per “una pace giusta e duratura”.

Di Ucraina Meloni ha parlato anche con il premier britannico Sunak in un breve colloquio, dopo il bilaterale che si era tenuto a Londra nell’aprile scorso. La presidente del Consiglio ha anche avuto modo di scambiare alcune parole con il presidente americano Biden, che dovrebbe poi incontrare a Washington entro la fine del mese (anche se al momento non c’è una data). Domani la giornata conclusiva del vertice, che avrà come protagonista il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, arrivato oggi a Vilnius dove ha tenuto un comizio in una piazza affollatissima. Al termine dei lavori Meloni è attesa in una conferenza stampa, che la riporterà anche alle tante ‘spine’ che la attendono a Roma: la revisione del Pnrr, lo ‘scontro’ con la magistratura sui casi Santanchè e Delmastro, il caso del figlio del presidente del Senato Ignazio La Russa.