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Migranti, Salvini: sconcerto per quanto emerge sul giudice di Catania. Anm: no “screening” alla vita dei giudici

Migranti, Salvini: sconcerto per quanto emerge sul giudice di Catania. Anm: no “screening” alla vita dei giudiciRoma, 5 ott. (askanews) – “Il vicepremier e ministro Matteo Salvini domani sarà a Palermo per l’udienza del processo Open Arms: in caso di condanna, rischia fino a 15 anni. Questa mattina Salvini ha postato un video su X con una manifestazione dell’estrema sinistra al porto di Catania del 25 agosto 2018, video in cui il deputato siciliano della Lega Anastasio Carrà ha riconosciuto il giudice Iolanda Apostolico che ha sconfessato il decreto Cutro. Alcuni media hanno sottolineato la presenza nel video anche del compagno di lei, a sua volta funzionario del Palazzo di Giustizia etneo, pubblicamente schierato contro la Lega e dalla parte dei manifestanti: una circostanza che rafforza la sensazione di totale allineamento ideologico della coppia, perfino nel bel mezzo di una manifestazione con grida ‘assassini’ e ‘animali’ di fronte alla polizia. Su un profilo Facebook riferibile alla dottoressa Apostolico, peraltro, sono emersi apprezzamenti a post volgari e gravemente offensivi nei confronti di Salvini. Tutte circostanze che, al momento, non sono state smentite dall’interessata”. Lo si legge in una nota della Lega. Salvini “ha investito le ultime ore per una serie di incontri tecnici legati al suo ruolo al ministero, dal ponte sullo Stretto al tema casa, dalle autostrade ai cantieri” e “prende atto ‘con sconcerto’ di quanto sta emergendo”, conclude la nota.

Se da un lato c’è “sconcerto”, dall’altro c’è preoccupazione. “Sulla terzietà nessuna discussione, dobbiamo essere terzi e apparire terzi” ma “inviterei a valutare la terzietà sulla base dei provvedimenti che sono assunti e delle argomentazioni poste a sostegno, sennò non se ne esce”. Lo ha detto il presidente dell’Associazione nazionale magistrati, Giuseppe Santalucia, a Sky tg24. Santalucia ha invitato a “non fare screening al passato, alla vita privata o pubblica, o la compressione dei diritti di manifestazione del pensiero dei magistrati diventa impossibile da reggere”.

Manovra, Schlein: situazione difficile, basta poco per saltare

Manovra, Schlein: situazione difficile, basta poco per saltareRoma, 5 ott. (askanews) – La situazione dei conti pubblici italiani è “difficile” e “basta poco per farli saltare”. È il monito lanciato da Elly Schlein, segretaria del Pd, nella relazione alla Direzione dem.

“Il primo anno di Meloni – dice – si chiude tra le proteste. Il governo per mesi ha negato la realtà, raccontandoci che tutto andava bene, che l’Italia faceva meglio degli altri. Ora si accorgono che la coperta è corta, ma il governo se le è accorciata da sola con i condoni fatti: non hanno fatto revisione della spesa e hanno indebolito le entrate”. Anche per questo “sabato parteciperemo alla manifestazione della Cgil”. Perchè “con la destra l’Italia frena, noi – prosegue Schlein – vogliamo che ricominci a crescere con nuove politiche industriali. I numeri della Nadef ci dicono che l’economia è in affanno. La Nadef è tirata e inadeguata: previsioni di crescita sovrastimate, 20 miliardi di privatizzazioni in tre anni che è un obiettivo irrealistico, la spesa per interessi che è a 78 miliardi coi rendimenti Btp al 5%. Basta poco per far saltare i conti: conti difficili e manovra che non dà risposte per un governo che ha passato un anno a piantare bandierine negli occhi dei più fragili invece di ridurre le diseguaglianze e aiutando la crescita”.

Ue, Schlein: c’è destra reazionaria, a rischio modello democratico

Ue, Schlein: c’è destra reazionaria, a rischio modello democraticoRoma, 5 ott. (askanews) – “Che Ue sarebbe se prevalessero ovunque gli alleati di Salvini e Meloni?”. Se lo chiede Elly Schlein, nella relazione alla Direzione Pd, mettendo in guardia rispetto alla “preoccupante mutazione del campo avverso”, una destra che è oggi “reazionaria e con pulsazioni autoritarie” che rischia di mettere in pericolo lo stesso modello democratico.

Per Schlein “non è la destra degli anni ’80 di Reagan e Thatcher, che faceva macelleria sociale incarnando la liberazione da lacci e lacciuoli con una idea di apertura sbagliata. Il volto nuovo e insieme vecchio della destra punta invece alla chiusura: è una destra reazionaria, populista, con pulsioni autoritarie e suprematiste, che soffia sulle paure delle persone, sulla rabbia. Trump, Bolsonaro, Le Pen, i sovranisti polacchi, Vox: invece di risolvere problemi li alimentano, offrono un nemico al giorno, un capro espiatorio su cui veicolare la rabbia e la frustrazione: il diverso, il migrante, una donna emancipata. Il modello democratico stesso – avverte Schlein – viene attaccato emesso in discussione. Si insinua la tentazione che la semplificazione attraverso forme non democratiche sia più veloce ed efficiente. Le democrature, raccontano esattamente questo scenario”.

Salario minimo, Conte: Meloni e Brunetta vogliono affossarlo

Salario minimo, Conte: Meloni e Brunetta vogliono affossarloRoma, 5 ott. (askanews) – Quello che si sta consumando è il “delitto perfetto contro il salario minimo legale”: lo sostiene il leader del Movimento 5 stelle, Giuseppe Conte, in un post sui suoi canali social.

“Meloni ad agosto – ricorda Conte – ha convocato le opposizioni a Palazzo Chigi e dalla riunione sono emerse due cose: a) lei non sa cosa fare per gli stipendi troppo bassi; b) il salario minimo legale a 9 euro l’ora non le piace. Il tutto condito da palesi falsità sulla bontà della misura. Insomma, non aveva le idee chiare e ha preferito rinviare tutte le valutazioni sul salario minimo al Cnel di Brunetta, lasciando il Parlamento in panchina”. “Meloni – afferma ancora l’ex premier – ha spedito il pallone in tribuna e ora ci pensa il Cnel di Brunetta a bucarlo. È evidente che vogliono affossare il salario minimo e lasciare l’Italia nella lista dei 5 Paesi europei su 27 senza questa misura di civiltà. Vogliamo restare a guardare questi giochini da vecchia politica o vogliamo tenere aperta questa partita? Domenica scendiamo in campo con un ‘Firma Day’ per sostenere la proposta per istituire un salario minimo in Italia. Ci saranno banchetti in tutta Italia per ricordare a gran voce a Meloni che non si voltano le spalle ai lavoratori sottopagati. Invito anche gli elettori del centrodestra che hanno a cuore il problema degli stipendi da fame a firmare per far cambiare idea alla presidente del Consiglio”.

“Noi – garantisce il leader del M5S – continueremo a portare questa voce, forte, in Parlamento e nel Paese. Il Movimento 5 stelle ha iniziato la sua battaglia per un salario minimo legale 10 anni fa: in questo periodo abbiamo convinto tutte le forze di opposizione – anche quelle più riluttanti – della bontà della proposta. Non ci arrenderemo – conclude Conte – solo perché Meloni o Brunetta dicono no a un provvedimento che migliorerebbe la vita di milioni di lavoratrici e lavoratori”.

Meloni vede Zelensky: sostegno dell’Italia fin quando serve

Meloni vede Zelensky: sostegno dell’Italia fin quando serveGranada, 5 ott. (askanews) – La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in un incontro a margine del vertice della Comunità Politica Europea di Granada con il presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky, ha confermato “il continuo e convinto sostegno a 360 gradi del Governo italiano alle autorità ucraine per la difesa delle infrastrutture critiche e per le esigenze di Kiev in vista della stagione invernale finché sarà necessario e con l’obiettivo di raggiungere una pace giusta, duratura e complessiva”.

Nel “cordiale” incontro, riferisce Palazzo Chigi, “Zelensky ha ringraziato il Presidente del Consiglio e il Governo italiano per il supporto da sempre assicurato alle Istituzioni e alle popolazione ucraine”. I due leader hanno discusso anche di come garantire sostegno in tema di iniziativa sul grano a favore dei paesi africani che stanno affrontando una crescente crisi alimentare.

Ucraina, Meloni vede Zelensky: sostegno Italia fin quando serve

Ucraina, Meloni vede Zelensky: sostegno Italia fin quando serveGranada, 5 ott. (askanews) – La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in un incontro a margine del vertice della Comunità Politica Europea di Granada con il presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky, ha confermato “il continuo e convinto sostegno a 360 gradi del Governo italiano alle autorità ucraine per la difesa delle infrastrutture critiche e per le esigenze di Kiev in vista della stagione invernale finché sarà necessario e con l’obiettivo di raggiungere una pace giusta, duratura e complessiva”.

Nel “cordiale” incontro, riferisce Palazzo Chigi, “Zelensky ha ringraziato il Presidente del Consiglio e il Governo italiano per il supporto da sempre assicurato alle Istituzioni e alle popolazione ucraine”. I due leader hanno discusso anche di come garantire sostegno in tema di iniziativa sul grano a favore dei paesi africani che stanno affrontando una crescente crisi alimentare.

Migranti, Meloni: bene Patto ma su dimensione esterna fare di più

Migranti, Meloni: bene Patto ma su dimensione esterna fare di piùGranada, 5 ott. (askanews) – “Sul Patto per le migrazioni e l’asilo abbiamo dato voto favorevole perchè è decisamente migliore rispetto alle regole precedenti, ma la proposta italiana non è continuare a parlare di come redistribuiamo o distribuiamo persone che illegalmente entrano in Europa, la proposta italiana è fermare chi entra illegalmente ed è anche l’unica che può mettere tutti d’accordo”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, arrivando al summit della Comunità politica europea a Granada.

“Sono sicuramente soddisfatta – ha aggiunto – della piega che ha preso il dibattito sul Patto, ma sulla dimensione esterna bisogna correre di più. E’ un’interlocuzione molto complessa, c’è un lavoro complesso da parte della commissione Ue, i tempi sono qualcosa su cui bisogna lavorare perchè il resto si muove molto velocemente”.

Meloni: domani avrò un bilaterale con Scholz

Meloni: domani avrò un bilaterale con ScholzGranada, 5 ott. (askanews) – Con il cancelliere tedesco Olaf Scholz “abbiamo un bilaterale domani mattina, ci siamo sentiti in questi giorni. E’ un’occasione per ragionare su come fare passi avanti sulla dimensione esterna, sugli accordi con i Paesi del Nord Africa, sulla guerra ai trafficanti”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, arrivando al summit della Comunità politica europea a Granada. “La percezione e gli intenti dell’Europa stanno evolvendo verso linea più pragmatica di legalità, che vuole fermare i trafficanti, fermare la migrazione illegale e gestire quella legale, che è l’unico modo per dare una vita dignitosa alle persone”.

Salvini posta un video su X. La Lega: il giudice Apostolico era a quella manifestazione?

Salvini posta un video su X. La Lega: il giudice Apostolico era a quella manifestazione?Roma, 5 ott. (askanews) – “25 agosto 2018, Catania, io ero vicepremier e ministro dell’Interno. L’estrema sinistra manifesta per chiedere lo sbarco degli immigrati dalla nave Diciotti: la folla urla ‘assassini’ e ‘animali’ in faccia alla polizia. Mi sembra di vedere alcuni volti familiarià”. Lo scrive su X il ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Matteo Salvini, postando un video.

E la Lega incalza, attraverso una nota del deputato catanese, Anastasio Carrà. “Ha ragione il vicepremier e ministro Matteo Salvini: nel video che ha pubblicato questa mattina sui social ci sono volti noti. Sono certo di riconoscere la magistrata di Catania Iolanda Apostolico, che in quel 25 agosto 2018 era su un molo del porto catanese durante la manifestazione dell’estrema sinistra. La folla gridava assassini e animali in faccia alla polizia per chiedere lo sbarco degli immigrati dalla nave Diciotti. Mi rivolgo pubblicamente alla dottoressa: mi può smentire?”.

Meloni: il digitale è uno tsunami che sta cambiando il Paese

Meloni: il digitale è uno tsunami che sta cambiando il PaeseMilano, 2 ott. (askanews) – “La trasformazione digitale è fra le sfide più complesse che dobbiamo affrontare. Siamo di fronte a uno tsunami tecnologico che sta cambiando il Paese, aumentando il divario tecnologico e la difficoltà a reperire persone con conoscenze specifiche”. Lo ha detto la premier, Giorgia Meloni, intervenendo con un videomessaggio a ComoLake 2023.

“E’ una questione che dobbiamo affrontare. La nostra strategia digitale punta a un’ampia diffusione delle nuove tecnologie, a una rete internet ad alta velocità e a ridurre la dipendenza da Stati terzi”, ha aggiunto.