La Lega: avanti con la riforma della giustizia, non è più rinviabileRoma, 9 lug. (askanews) – “Una riforma della Giustizia che unisca garantismo e certezza delle pena è attesa da decenni e non è più rinviabile, come ci hanno ricordato anche i milioni di cittadini coinvolti dai referendum di giugno 2022. L’obiettivo è mettere al primo posto l’efficienza”. Così una nota della Lega.
“In generale, come da programma elettorale – aggiunge la Lega -, è doveroso impegnarsi per un piano nazionale che renda effettiva l’esecuzione della pena attraverso carceri idonee con più personale e mezzi. E poi: per la separazione delle carriere, per tempi certi per arrivare a sentenza, per maggiori garanzie, per combattere la degenerazione del correntismo. È una sfida da vincere, per rendere l’Italia più moderna e credibile anche a livello internazionale”. “Il tutto dovrà essere fatto all’insegna della rispettosa collaborazione – conclude la nota -, non contro qualcuno e nel rigoroso rispetto sia dell’obiettivo finale che delle prerogative costituzionali di ogni soggetto”.
Contestata la ministra Roccella per le sue posizioni sul caso Santanchè (e La Russa)Milano, 9 lug. (askanews) – “Da garantista, credo che non ci sia necessità di dimettersi. Sottolineo che nessuno ha pagato per il caso Tortora”. Lo ha detto parlando della vicenda giudiziaria che coinvolge Daniela Santanchè ieri sera la ministra Eugenia Roccella, intervenendo al festival “Il Libro Possibile”, dove ha presentato la sua ultima pubblicazione per Rubettino ‘Una famiglia radicale’.
Sul caso del figlio di La Russa Roccella si è espressa così: “La Russa è un padre. Ricordo che è stato colui che ha proposto una manifestazione di soli uomini contro la violenza sulle donne”. Frase che ha suscitato la contestazione di una parte del pubblico. “La contestazione alla ministra Roccella è doverosa e legittima. Inopportuna è invece la difesa della ministra nei confronti di La Russa, utilizzando il fatto che sarebbe stato il primo che ha proposto una manifestazione di soli uomini contro la violenza sulle donne, ma dimenticando che il Presidente del Senato è anche il primo che, da seconda carica dello Stato, interroga il figlio accusato di stupro, lo assolve e attacca la ragazza vittima”. Così, in una nota, il co-portavoce nazionale di Europa Verde e deputato di Alleanza Verdi e Sinistra, Angelo Bonelli, che aggiunge: “Anche il paragone tra Daniela Santanchè ed Enzo Tortora é assolutamente fuori luogo, irriguardoso ed inopportuno. Segnaliamo che passano i giorni e Giorgia Meloni continua a stare in silenzio: non una parola di vicinanza per la ragazza che ha denunciato lo stupro. Questo é un governo che si sta riempiendo di vergogna”, conclude. “Basta. Il Presidente del Senato mina la credibilità delle donne che denunciano violenza e la ministra delle Pari Opportunità lo giustifica. Roccella dovrebbe difendere tutte le famiglie di questo Paese, non solo quelle dei colleghi di partito”. Lo scrive su twitter il deputato del Pd, Alessandro
Tajani: separeremo le carriere tra giudici e Pm, era il sogno di SilvioMilano, 9 lug. (askanews) – Il governo Meloni non andrà alla guerra con la magistratura. Lo dice il vicepremier e ministro degli Esteri di Forza Italia Antonio Tajani, che in un’intervista al Messaggero in edicola oggi afferma di trovare “singolari” alcune vicende giudiziare come l’imputazione coatta del sottosegretario Andrea Delmastro. Tajani promette anche di accelerare sulla riforma della giustizia e sulla separazione delle carriere tra giudici e pm, “era il sogno di Silvio”, afferma.
Il ministro afferma di non vedere “alcun attacco contro i magistrati. Andremo avanti con la riforma della Giustizia che è un preciso impegno preso di fronte agli elettori” e “nessuno cerca vendette contro i magistrati”. Riguardo l’imputazione coatta di Delmastro, “il Gup – osserva Tajani – non può diventare un nuovo Pm. Anche per questo come Forza Italia e come governo andremo avanti sulla riforma della separazione delle carriere che è uno dei pilastri storici del nostro programma fin dal 1994 ed era un sogno irrealizzato di Berlusconi”. Per Tajani non c’è motivo per l’accensione di uno scontro. “E’ assurdo pensare a una riforma contro i magistrati. Semmplicemente bisogna ristabilire un principio costituzionale: deve essere un giudice terzo a decidere se sei innocente o colpevolel. E’ impensabile che due magistrati che magari sono stati pm assieme si facciano carico dell’accusa e del giudizio”. Riguardo l’inchiesta che riguarda il ministro Santanchè, Tajani spiega che non verranno chieste le sue dimissioni: “Fanno fede le parole del ministro e per noi il caso è chiuso. E’ una questione di principio: siamo garantisti, non si è colpevoli fino al terzo grado di giudizio”.
Alla domanda se ritiene che Meloni possa finire nel mirino dei magistrati, Tajani replica: “Mi auguro di no. Certo le vicende giudiziarie di questi giorni, l’imputazione coatta di Delmastro, mi lasciano perplesso. Ripeto, noi non cerchiamo lo scontro con i magistrati, continuiamo invece a lavorare per una riforma per i cittadini, che garantisca il rispetto dei rispettivi ruoli costituzionali”.
Conte: la Commissione d’inchiesta sul Covid è un per fare il tiro a bersaglio contro me e SperanzaMilano, 9 lug. (askanews) – Sull’istituzione della Commissione d’inchiesta sul Covid “maggioranza e appendici renziane hanno allestito uno squallido teatrino: non una commissione che lavora per la verità, interrogando anche regioni e autorità sanitarie territoriali che hanno compiuto scelte decisive in quei giorni. Piuttosto, siamo di fronte a un tiro al bersaglio contro di me e l’ex ministro Roberto Speranza”. Lo afferma in un’intervista a Qn il presidente del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte, che aggiunge: “Le forze di governo dicono che ho paura quando in realtà sono il primo a voler approfondire le responsabilità. Spiegassero loro perché mi sono trovato ad affrontare una pandemia con un sistema sanitario destrutturato e menomato dalla mannaia di tagli che i governi degli ultimi decenni hanno operato senza alcuna vergogna”.
Mattarella: l’acqua è un bene comune non scontato, deve essere uno strumento di paceMilano, 8 lug. (askanews) – “L’acqua è la risorsa più importante del nostro Pianeta. Origine della vita, condizione necessaria di esistenza per le persone e le comunità, bene quanto mai prezioso per il benessere di oggi e lo sviluppo di domani. Merita, per questo, apprezzamento l’iniziativa della Federazione Nazionale dei Cavalieri del Lavoro per il Convegno indetto su questi temi e rivolgo ai partecipanti il saluto più cordiale”. Lo ha scritto il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio inviato in occasione del Convegno “L’acqua, oro di sempre”, organizzato dalla Federazione Nazionale dei Cavalieri del Lavoro.
“La disponibilità di acqua non può essere data per scontata, come se fosse illimitata, come se la sua qualità non meritasse attenzione e cura, come se il suo uso fosse al riparo da valutazioni etiche, civili, economiche, politiche”, ha sottolineato Mattarella. “L’Agenda 2030 delle Nazioni Unite pone opportunamente tra i primi obiettivi la garanzia per tutti gli abitanti della Terra di avere accesso all’acqua, di poter disporre di acqua pulita, di poter contare su una gestione sostenibile dell’acqua. Solo rendendo concreta la giusta aspirazione dell’acqua come bene comune e condiviso daremo un futuro alle nuove generazioni, solo così porremo le premesse di vera collaborazione e amicizia tra i popoli”. La questione acqua, ha proseguito Mattarella, “propone anche altre molteplici valenze, che nel Convegno vi proponete di discutere e approfondire. Le risorse idriche sono il termometro primo dei cambiamenti climatici e lo sono anche dei dissesti provocati dall’uomo nei territori. Anche il nostro Paese, purtroppo, è testimone di eventi disastrosi, che richiamano con severità a opere di gestione e prevenzione. L’acqua è testimone della qualità dell’ambiente e fiumi, laghi e mari sono indici del malessere indotto dall’inquinamento, basti pensare alle isole di plastica negli oceani. L’acqua rappresenta una condizione di sopravvivenza per intere popolazioni: si pensi, da un lato, alla desertificazione che colpisce tante aree e all’attacco spregiudicato, dall’altro, operato nel conflitto aperto dalla Federazione Russa contro l’Ucraina, aggredendo le infrastrutture idriche”.
Ha aggiunto Mattarella: “L’accesso all’acqua deve essere strumento di pace e cooperazione, diritto da assicurare a tutti. La sfida di un utilizzo corretto dell’acqua, senza sprechi, senza abusi, coinvolge le istituzioni pubbliche come la società civile, le imprese come i singoli cittadini. La dimensione idrica caratterizza il mare, i fiumi, i laghi – levatrici della storia umana e delle sue relazioni tra i popoli e fonti inestimabili di bellezza – e costituisce uno straordinario potenziale di crescita e sviluppo. Dobbiamo saperla orientare verso la sostenibilità, possiamo riuscire a creare ulteriore valore nel rispetto delle risorse naturali e dei loro equilibri, se impareremo a usare le nuove tecnologie per dare al trasporto e all’economia del mare quel carattere verde che è necessario. Auguro buon lavoro, nella convinzione che da Genova verrà un contributo significativo”.
Cassazione conferma assoluzione genitori RenziMilano, 7 lug. (askanews) – “Con la decisione della Corte di Cassazione di oggi si chiude un processo, quello contro i miei genitori, che non avrebbe mai dovuto essere aperto”. Lo dice Matteo Renzi, commentando la decisione della Suprema Corte che ha confermato l’assoluzione dei genitori dell’ex premier, Tiziano Renzi e Laura Bovoli, nel processo per presunta emissione di fatture false, respingendo il ricorso del Procuratore generale della Corte di appello di Firenze contro la sentenza di assoluzione emessa il 18 ottobre 2022.
“Solo l’ostinazione pervicace e ideologica della procura di Firenze – afferma Renzi – ha costretto lo Stato italiano a spendere centinaia di migliaia di euro del contribuente per una vicenda giuridicamente inesistente. Non esiste risarcimento per la sofferenza di tutta la famiglia in questi anni. Ma la definitiva assoluzione dimostra – una volta di più – che fare le battaglie in tribunale e affermare la verità è il modo più serio di rispettare le Istituzioni contro chi usa alcune procure come arma politica nei confronti degli avversari”.
Lunedì funerali di Stato a Roma e lutto nazionale per la morte di Arnaldo ForlaniRoma, 7 lug. (askanews) – A seguito della scomparsa dell’ex Presidente del Consiglio dei Ministri, Arnaldo Forlani, è stata disposta, dall’8 al 10 luglio 2023, l’esposizione a mezz’asta delle bandiere nazionale ed europea sugli edifici pubblici dell’intero territorio nazionale e sulle sedi delle rappresentanze diplomatiche e consolari italiane all’estero. Il 10 luglio 2023, giornata di celebrazione delle esequie di Stato, è dichiarato lutto nazionale. Lo ha reso noto palazzo Chigi. Lunedì i funerali di Stato sono in programma alle ore 10 nella Basilica di san Pietro e Paolo.
Forlani, lunedì funerali di Stato a Roma e lutto nazionaleRoma, 7 lug. (askanews) – A seguito della scomparsa dell’ex Presidente del Consiglio dei Ministri, Arnaldo Forlani, è stata disposta, dall’8 al 10 luglio 2023, l’esposizione a mezz’asta delle bandiere nazionale ed europea sugli edifici pubblici dell’intero territorio nazionale e sulle sedi delle rappresentanze diplomatiche e consolari italiane all’estero. Il 10 luglio 2023, giornata di celebrazione delle esequie di Stato, è dichiarato lutto nazionale. Lo ha reso noto palazzo Chigi. Lunedì i funerali di Stato sono in programma alle ore 10 nella Basilica di san Pietro e Paolo
La Russa, Schlein: dichiarazioni disgustose, Meloni dovè’è?”Palermo , 7 lug. (askanews) – Palermo, 7 lug. (askanews) – “Vorrei sapere dov’è Giorgia Meloni e perché non esce dal suo silenzio assumendosi le sue responsabilità: vorrei sapere cosa ne pensa di un presidente del Senato che avalla l’idea che le donne che denunciano più tardi non meritino di essere credute”. Lo ha affermato la segretaria del Partito democratico, Elly Schlein, incontrando i giornalisti a Palazzo dei Normanni di Palermo, a commento delle dichiarazioni del presidente del Senato Ignazio La Russa sul caso del figlio indagato per violenza sessuale.
“Quello che ha detto La Russa è disgustoso, non si può vedere: un presidente del Senato che legittima i pregiudizi sessisti. Vorrei sapere cosa pensa Giorgia Meloni della ministra Santanchè che risulta essere indagata e in aula dice di non esserlo”.
Schlein attacca La Russa: disgustoso minare la credibilità delle donneRoma, 7 lug. (askanews) – “Al di là delle responsabilità del figlio, che sta alla magistratura chiarire, è disgustoso sentire dalla seconda carica dello Stato parole che ancora una volta vogliono minare la credibilità delle donne che denunciano una violenza sessuale a seconda di quanto tempo ci mettono, o sull’eventuale assunzione di alcol o droghe, come se questo facesse presumere automaticamente il loro consenso. Il Presidente del Senato non può fare vittimizzazione secondaria. È per questo tipo di parole che tante donne non denunciano per paura di non essere credute. Inaccettabile da chi ha incarichi istituzionali la legittimazione del pregiudizio sessista.” Lo afferma la segretaria del Pd Elly Schlein.