Autonomia, Calderoli: la riforma prosegue, aperti a miglioramentiRoma, 6 lug. (askanews) – “Il disegno di legge di attuazione dell’autonomia differenziata compie un ulteriore passo avanti nel suo percorso parlamentare. Ora che sono scaduti i termini per la presentazione degli emendamenti, la commissione Affari Costituzionali del Senato inizierà l’esame delle proposte e potrà votare eventuali modifiche al testo del Governo. Sono arrivati emendamenti da gruppi sia di opposizione che di maggioranza, inclusa la Lega. Ennesima prova di predisposizione al dialogo su questo provvedimento, con l’obiettivo di migliorare la riforma dove può essere utile. Siamo disponibili a lavorare su un testo che certamente può essere perfezionato. Ciò che conta è proseguire in questa direzione con serietà e impegno, operando nell’interesse dei cittadini senza voler creare confusione o fare terrorismo psicologico”. Lo afferma il Ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie, Roberto Calderoli.
“Siamo fermamente convinti che l’autonomia potrà essere la risposta che il Paese aspetta da tempo, per colmare quei divari che il centralismo ha creato e sempre mantenuto. L’Italia può e deve cambiare direzione nel segno di responsabilità, trasparenza e buona amministrazione”, ha concluso il ministro.
Santanchè: l’ho detto e ribadisco non ho ricevuto un avviso di garanziaRoma, 6 lug. (askanews) – “L’ho detto ieri e lo ribadisco ora: non ho ricevuto l’avviso di garanzia”. Lo ha detto il ministro del Turismo, Daniela Santanchè, prima di lasciare la Nuvola do ve ha partecipato alla Seconda Edizione di ‘Missione Italia’ promosso dall’Anci. La ministra del Turismo è arrivata alla Nuovola attorno alle 14:28 e all’ingresso ha evitato i cronisti che la attendevano. Dopo il suo intervento davanti alla platea degli amministratore dell’Anci ha ribadito, rispondendo a una domanda, quanto detto ieri nel corso della informativa al Senato e cioè di non aver ricevuto, ad oggi, un avviso di garanzia, in relazione alle sue attività come imprenditrice.
Italia-Egitto,telefonata Meloni-El Sisi:focus relazioni bilaterali e migrantiRoma, 6 lug. (askanews) – Conversazione telefonica oggi tra la presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il presidente egiziano Abdel Fattah El Sisi.
Al centro del colloquio, afferma in una nota un portavoce egiziano, i legami bilaterali e gli ultimi sviluppi su una serie di questioni, in particolare “la crisi alimentare globale e le migrazioni illegali”. Nel colloquio Meloni ed El Sisi hanno evidenziato le “eccellenti relazioni” e la “cooperazione esistente” per “affrontare molte sfide nella regione del Mediterraneo”. I due leader hanno anche scambiato opinioni su una serie di questioni regionali e internazionali di reciproco interesse.
Autonomia, 557 emendamenti a ddl Calderoli: 23 da Fdi, 2 Lega e 7 FiRoma, 6 lug. (askanews) – Sono stati depositati 557 emendamenti al ddl Calderoli, alla scadenza del termine fissato per oggi alle ore 14 in commissione Affari costituzionali del Senato. Il partito della Premier Giorgia Meloni ha presentato 23 proposte di modifica, 7 sono arrivate da Fi e solo 2 dalla Lega.
Nulla al momento è stato depositato dal governo che tuttavia può farlo in qualsiasi momento. Per quanto riguarda le opposizioni: 189 dal Pd, 204 da M5S, 22 da Az-Iv, 99 dal Misto, 9 dalle Autonomie (Svp, Pat-Uv), 2 da Civici d’Italia-Nm, Maie.
Il testamento di Berlusconi, a Marina e Pier Silvio la maggioranza di Fininvest. A Marta Fascina 100 milioniMilano, 6 lug. (askanews) – A Marina e Pier Silvio Berlusconi, figli della prima moglie dell’ex premier e fondatore di Forza Italia, la maggioranza della Fininvest (calcolata complessivamente al 53%), anche se “nessun soggetto deterrà il controllo solitario indiretto su Fininvest, precedentemente esercitato dal padre stesso”, come riporta una nota diffusa oggi da Fininvest su comunicazione dei figli, che siedono nel cda della società. Al fratello Paolo Berlusconi e alla compagna Marta Fascina 100 milioni ciascuno e 30 milioni all’amico Marcello Dell’Utri. E’ quanto emerge dalle disposizioni testamentarie di Silvio Berlusconi, diffuse oggi.
In dettaglio, i testamenti depositati dal notaio Roveda di Milano sono tre. La prima scheda testamentaria, del 2 ottobre 2006, riguarda la parte “disponibile” dell’eredità. “Lascio la disponibile in parti eguali ai miei figli Marina e Pier Silvio. Lascio tutto il resto in parti uguali ai miei cinque figli Marina, Pier Silvio, Barbara, Eleonora e Luigi”, è scritto in un foglio da blocco note, di colore giallo paglierino recante l’intestazione “Villa S. Martino” in colore verde. Nella seconda scheda testamentaria, redatta su un foglio simile in data 5 ottobre 2020, Berlusconi aggiunge “una donazione di 100 milioni di euro a titolo di legato” in favore del fratello Paolo. Il terzo testamento, redatto in forma di lettera con data 19 gennaio 2022, contiene un lascito ulteriore di 100 milioni di euro per la compagna Marta Fascina e uno di 30 milioni di euro per Marcello Dell’Utri. Quest’ultimo, è stato aperto mercoledì ad Arcore, alla presenza della Fascina e di due testimoni, Antonio Battaglia e Stefania Gaiani. A consegnare di persona ad Arcore al notaio Roveda questo terzo testamento è stata la stessa Fascina, come emerge dal documento del notaio, dove è scritto che Marta Fascina “alla presenza dei testimoni mi consegna una busta non sigillata recante la scritta ‘ai miei figli’ e la firma ‘S. Berlusconi’ contenente un foglio di carta intestata composto da due facciate scritto con inchiostro nero, apparentemente da un’unica persona… che ritiene essere il testamento olografo del signor Silvio Berlusconi e che mi chiede di pubblicare”.
Berlusconi ha scritto la lettera a mano, mentre si stava recando all’ospedale San Raffaele. “Cara Marina, Pier Silvio, Barbara e Eleonora, sto andando al San Raffaele, se non dovessi tornare vi prego di prendere ato di quanto segue”, scrive riferendosi alle donazioni al fratello Paolo, a Fascina e a Dell’Utri “per il bene che gli ho voluto e per quello che loro hanno voluto a me”. Berlusconi conclude poi così: “Grazie, tanto amore a tutti voi, il vostro papà”. Nella lettera non viene nominato il più giovane dei cinque figli, Luigi.
Commissione Covid, Speranza: è tribunale politico, indegno ItaliaMilano, 6 lug. (askanews) – La commissione d’inchiesta sul Covid non vuole “ragionare su un momento drammatico” per “capire insieme cosa si può fare meglio”, ma ha invece “un intento chiaro e diabolico”, quello di “mettere su un tribunale politico per colpire i principali esponenti dei governi che vi hanno preceduto: per come l’avete impostata questa Commissione è indegna di un grande Paese come l’Italia”. Lo ha detto Roberto Speranza, ministro della Salute durante la pandemia, intervenendo in Aula per esprimere il no del Pd alla proposta di legge con cui la maggioranza vuole istituire la Commissione d’Inchiesta sul Covid.
“Con una mossa strabiliante, avete scelto di escludere le Regioni dal perimetro della commissione. Possiamo indagare persino su qullo che è successo in Cina, ma non su quanto è successo a Milano, Roma, Palermo o Napoli. Questo getta la maschera, e si capisce la finalità: non fare luce e chiarezza su un momento drammatico della vita del Paese, cosa su cui daremmo un mano. Il vostro intento è un altro, è chiaro ed è diabolico. Usare la commissione per colpire i vostri avversari politici. Non vi rendete conto che così fate solo del male al Paese e alle istituzioni democratiche. Per questo diciamo no, se questo è lo spirito la commissione potete farvela da soli, segnando un precedente negativo della storia repubblicana. Non è accettabile il tribunale politico che avete immaginato”, ha affermato Speranza.
Commissione sul Covid, scintille alla Camera tra maggioranza e opposizione. Conte: è un plotone di esecuzioneRoma, 6 lug. (askanews) – Si comincia a scaldare il clima nell’Aula della Camera dove le opposizioni hanno utilizzato tutto il tempo a loro disposizione e anche quello aggiuntivo nell’illustrare gli ordini del giorno per criticare la maggioranza per le modalità in cui si è deciso di istituire la commissione di inchiesta sul Covid.
All’approssimarsi della diretta televisiva prevista per le 12,30 per le dichiarazioni di voto gli animi si sono accesi tanto che il vicepresidente Fabio Rampelli ha dovuto richiamare all’ordine il capogruppo di Fdi Tommaso Foti mentre Giovanni Donzelli (Fdi)ha chiesto che “vengano presi provvedimenti contro il vicepresidente del Pd Toni Ricciardi che ha fatto il segno ‘ti aspetto fuori’ come se fossimo in un’osteria”. “Andremo a verificare con i filmati – ha assicurato Rampelli che presiede l’Aula -. Ricciardi non intende scusarsi allora andremo alla verifica come richiesto da Donzelli”. “Noi abbiamo rispettato tutti gli interventi – ha detto Foti – ma è possibile che la maggioranza non possa fare un intervento? Non esiste che si faccia un accordo sulla diretta tv e si usino in modo monopolistico i tempi per impedire alla maggioranza di intervenire!”. Vittoria Baldino del M5s ha replicato: “la maggioranza ha avuto tutto il modo e il tempo, se avesse voluto, di prendere il proprio tempo, nessuno glielo ha impedito. Sono molto felice che ora abbiano deciso di prendere la parola”.
E durante le dichiarazioni di voto, il duro j’accuse dell’ex premier Giuseppe Conte al centrodestra: “Come l’avete confezionata questa commissione di inchiesta sul Covid è un plotone di esecuzione politica che ha due nomi: Conte e Speranza. Io vi accuso davanti al popolo italiano: questa commissione è una farsa è un atto di vigliaccheria, non avete nessuna autorevolezza politica e morale, solo la forza dei numeri, perciò ascolteremo l’intervento di Speranza e usciremo dall’Aula”, ha annunciato il leader M5s, Giuseppe Conte, nel corso della dichiarazione di voto finale alla legge per l’istituzione della commissione di inchiesta sul Covid. “Questo tentativo di plotone di esecuzione politica con noi, con me non funziona perché noi nelle aule dei tribunali ci entriamo a testa alta a differenza di altri. Perchè noi ci difendiamo non dai processi ma nei processi e i tribunali di Roma e Brescia hanno archiviato tutto questo” ha chiosato il leader M5s, intervenendo. A differenza dei Cinque stelle che hanno deciso di abbandonare l’Aula della Camera subito dopo la dichiarazione di voto di Roberto Speranza sulla commissione d’inchiesta Covid, il Pd resterà in Aula ma non parteciperà al voto. E’ quanto si apprende da fonti parlamentari. La segreteria del Pd Elly Schlein partecipa alla riunione della Camera seduta al fianco dell’ex ministro della Salute negli anni della pandemia Roberto Speranza.
Santanchè, una mozione di sfiducia è stata presentata dal M5S anche alla CameraMilano, 6 lug. (askanews) – “Anche alla Camera il Movimento 5 Stelle ha presentato una mozione di sfiducia alla ministra Santanchè. Abbiamo chiesto più volte che la ministra venisse in Aula a fornire le opportune spiegazioni sulle gravi accuse ed evidenze che la riguardano, ma ha provato a sottrarsi in tutti i modi e così facendo ha mancato di rispetto a un ramo del Parlamento e a una delle istituzioni che dovrebbe essere in grado di rappresentare”. Lo afferma Francesco Silvestri, capogruppo M5S alla Camera.
“La non difesa della ministra Santanché, gli attacchi alla stampa, le sue evidenti responsabilità politiche, etiche e pubbliche, impongono che lasci rapidamente il ministero. Per questo andiamo avanti e depositiamo una mozione di sfiducia nei suoi confronti anche alla Camera”, conclude.
Santanchè, Silvestri: mozione di sfiducia M5a anche alla CameraMilano, 6 lug. (askanews) – “Anche alla Camera Il Movimento 5 Stelle ha presentato una mozione di sfiducia alla ministra Santanchè. Abbiamo chiesto più volte che la ministra venisse in Aula a fornire le opportune spiegazioni sulle gravi accuse ed evidenze che la riguardano, ma ha provato a sottrarsi in tutti i modi e così facendo ha mancato di rispetto a un ramo del Parlamento e a una delle istituzioni che dovrebbe essere in grado di rappresentare”. Lo afferma Francesco Silvestri, capogruppo M5S alla Camera.
“La non difesa della ministra Santanché, gli attacchi alla stampa, le sue evidenti responsabilità politiche, etiche e pubbliche, impongono che lasci rapidamente il ministero. Per questo andiamo avanti e depositiamo una mozione di sfiducia nei suoi confronti anche alla Camera”, conclude.
Per Santanché solidarietà in chat ministri ma preoccupa notizia “avviso”Varsavia, 5 lug. (askanews) – Nella chat dei ministri Daniela Santanchè ha ricevuto oggi molti messaggi di solidarietà da parte dei colleghi. La maggior parte di loro ha assistito in Senato alle comunicazioni della ministra (su questo era arrivata una “calda” sollecitazione a partecipare da Palazzo Chigi) per dimostrare la compattezza dell’esecutivo.
Assente giustificata Giorgia Meloni, che stava rientrando da Varsavia. La premier non ha quindi seguito la diretta dell’intervento, ma ha letto con attenzione i resoconti (e non sarebbe stata propriamente entusiasta dell’impostazione dell’informativa) e per ora ha deciso di non commentare, né direttamente né off. La questione del resto è ancora aperta, sia dal punto di vista politico (con la mozione di sfiducia presentata dal M5s) sia – soprattutto – giudiziario. La notizia, pubblicata da ‘Il Domani’ di un possibile avviso di garanzia già emesso (che Santanché ha detto di non aver ricevuto) desta preoccupazione. Se venisse confermata ufficialmente, magari anche con una disclosure degli atti, fa notare un esponente di governo, la difesa della ministra portata avanti fin qui da Giorgia Meloni potrebbe non essere più sostenibile per l’esecutivo: “Vediamo cosa succede, non possiamo far altro che attendere”.