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Pnrr, Schlein: il Pd vigilerà,non possiamo mancare appuntamento

Pnrr, Schlein: il Pd vigilerà,non possiamo mancare appuntamentoRoma, 20 apr. (askanews) – Il Pnrr “per noi una sfida cruciale, non riguarda il governo ma il sistema paese”. Lo ha detto la segretaria Pd Elly Schlein aprendo i lavori della direzione del partito. Il piano “deve investire la responsabilità di tutto il paese. E non possiamo che essere preoccupati dai mesi di ritardo del governo, discussione tutta sulla governance mentre si tratta di spendere bene, nei tempi previsti, queste risorse”.

E’ necessario garantire “la partecipazione democratica dei sindacati, del terzo settore, auspicata dall’Ue e che loro hanno annullato in questo decreto”. Per questo “ho invitato il governo a non parlarne in termini burocratici ma delle grandi opportunità concrete che il Pnrr porta al nostro territorio. Non possiamo mancare questo appuntamento, vigileremo, continueremo ad essere di stimolo. Noi tifiamo per l’Italia”.

Mattarella avverte Ue: nazionalismo virus insidioso, illude e divide

Mattarella avverte Ue: nazionalismo virus insidioso, illude e divideBratislava, 20 apr. (askanews) – Il nazionalismo è un virus insidioso che illude e divide, perchè non dà risposte ai problemi globali e impedisce ai paesi di collaborare tra loro. Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella prima di lasciare Bratislava e la Slovacchia ultima tappa del suo viaggio nell’est Europa, in due dei paesi di Visegrad, l’alleanza tra sovranisti che frenano sull’integrazione e la solidarietà, ha lanciato ancora un appello all’unità dell’Unione europea.

“L’esasperazione del nazionalismo è un virus insidioso che, con l’illusione della sovranità, in realtà azzera la capacità di dare risposte di governo dei problemi – ha ammonito il capo dello Stato al termine dell’incontro con la presidente slovacca Zuzana Caputova – che richiedono invece un concorde impegno solidale, di carattere sovranazionale”. In questi giorni tra Polonia e Slovacchia il Presidente della Repubblica ha intensificato la sua azione diplomatica in favore dell’Unione europea e dell’alleanza atlantica, cercando di rinnovare e rilanciare i già buoni rapporti con Varsavia e Bratislava. Ieri ha fatto un discorso supereuropeista nella storica università di Cracovia e oggi dopo il colloquio con la presidente slovacca ha sottolineato l’unità di intenti tra Italia e Slovacchia: “Quando parliamo di Ue e collaborazione internazionale parliamo del contrasto a un virus pericoloso che richia di contrapporre anzichè indurre a collaborare come è necessario – ha spiegato Mattarella -. Abbiamo di fronte una quantità di sfide: la pandemia, che non possiamo escludere si ripresenti in futuro, e ha colpito tutti; abbiamo la sfida ambientale, una sfida globale anch’essa; quella migratoria; la sfida di un mondo interconnesso e ristretto in cui l’economia supera i confini. Tutte queste sfide richiedono risposte di grande collaborazione sovranazionale, nessun paese da solo è in grado di rispondere”, ha detto il capo dello Stato.

Sia la Polonia che la Slovacchia si trovano in una fase elettorale importante, in autunno voteranno per rinnovare l’esecutivo e i partiti nazionalisti qui sono forti. La Presidente Caputova lo dice esplicitamente: “il nazionalismo crescente e l’estrema destra che avanza in alcuni Paesi sono elementi di cui bisogna discutere purtroppo”, ha detto denunciando un altro tema molto sentito qui in Slovacchia e nell’est in generale vista la vicinanza con la Russia: la disinformazione: “dobbiamo pensare a come rappresentare e comunicare meglio i valori democratici, facendo vedere al popolo i risultati della democrazia, perché i populisti diffondono la paura, propongono soluzioni radicali e irreali, chi lavora per la democrazia porta benefici”, ha spiegato. Su questo aspetto Mattarella chiede una maggiore incisività da parte di Ue e Nato: “La disinformazione colpisce tutti i paesi, è un’azione insidiosa alimentata dalla federazione russa che va contrastata con maggiore efficacia, richiede consapevolezza in Ue e nella Nato. E’ un pericolo insidioso che può incrinare non solo la pubblica opinione ma insinuare dubbi diffondendo false notizie a discapito della corretta informazione”, ha aggiunto il capo dello Stato.

Le due ancòre a cui aggrapparsi, in una stagione di nuovi conflitti e tensioni sono perciò Ue e Nato, che non devono essere messe in contrapposizione come potrebbe accadere nella delicata partita tra Ucraina e Russia. “L’Unione europea come la Nato è una comunità di valori che nasce sul principio della libertà delle persone e dei popoli, sulla garanzia dei diritti. Questo tiene insieme Ue e Nato, su questo siamo pienamente schierati e consapevoli”, ha scandito rifiutando di rispondere a temi al di fuori di quelli oggetto del viaggio: “Mi sono dato una regola: non rispondo a domande di politica interna quando sono all’estero”, ha risposto ai giornalisti italiani che gli chiedevano dell’attesa approvazione del Mes e dell’altolà giunto dalla Corte di giustizia Ue sulle concessioni balneari. “E’ in gioco il futuro di pace dell’Europa – ha ripetuto -. Se riuscisse l’aggressione russa in Ucraina, altre ne seguirebbero, mettendo a rischio l’indipendenza di altri paesi. Non possiamo consentirlo e l’Italia intende assicurare questo impegno”. Non a caso arrivando in Slovacchia ieri pomeriggio, nonostante una fitta agenda il Presidente della Repubblica, ha voluto visitare insieme alla presidente slovacca la base aerea di Malacky-Kuchyna, dove sono presenti 150 nostri militari nell’ambito di un contingente Nato, come ha ricordato Caputova: “i nostri Paesi forniscono aiuto militare” a Kiev, un sostegno che da parte dell’Italia sarà assicurato “finchè sarà necessario, finchè sarà richiesto e sotto ogni profilo: finanziario, militare, umanitario”, ha detto Mattarella che prima di lasciare la Slovacchia e rientrare a Roma ha avuto un colloquio con il primo ministro slovacco Eduard Heger, temi dell’incontro: disinformazione, guerra in Ucraina e dipendenza energetica. A margine della visita del capo dello Stato, infatti, Eni e SPP, il più grande fornitore di energia della Slovacchia, hanno firmato un memorandum per la cooperazione commerciale nei settori del gas e del gnl, volto a individuare iniziative che permettano alla Slovacchia di diversificare le forniture di gas.

Gal

Zan (Pd): dal Parlamento Ue ennesima condanna per l’Italia sui diritti

Zan (Pd): dal Parlamento Ue ennesima condanna per l’Italia sui dirittiRoma, 20 apr. (askanews) – “Per la prima volta oggi il Parlamento europeo ha esplicitamente condannato il governo italiano, insieme a quello dell’Ungheria di Orban e della Polonia di Duda, per la diffusione di una retorica e il sostegno a movimenti contro i diritti della comunità lgbtqia+”. Lo dice il deputato Pd Alessandro Zan, responsabile diritti nella segreteria del partito.

“La mozione, passata a stragrande maggioranza (416 voti a favore e solo 62 contrari), dimostra che questa destra ci sta trascinando rovinosamente tra i Paesi più arretrati d’Europa e che l’Unione Europea già associa l’Italia ai paesi Visegrad”. Continua Zan: “È l’ennesima umiliazione per l’Italia, stato fondatore dell’Unione: il governo Meloni sta attaccando le famiglie omogenitoriali, in palese accordo con Orban, che ha appena fatto approvare in Ungheria una legge per denunciare anonimamente le famiglie arcobaleno, una norma che ricorda a tutti gli effetti le leggi razziali. Il PD è e sarà in prima linea, fuori e dentro il Parlamento, per fermare questa pericolosa deriva e tutelare i principi di uguaglianza imposti dalla Costituzione e dai principi fondamentali su cui si basa l’Unione europea”.

Diritti,Zan(Pd): dal Parlamento Ue ennesima condanna per Italia

Diritti,Zan(Pd): dal Parlamento Ue ennesima condanna per ItaliaRoma, 20 apr. (askanews) – “Per la prima volta oggi il Parlamento europeo ha esplicitamente condannato il governo italiano, insieme a quello dell’Ungheria di Orban e della Polonia di Duda, per la diffusione di una retorica e il sostegno a movimenti contro i diritti della comunità lgbtqia+”. Lo dice il deputato Pd Alessandro Zan, responsabile diritti nella segreteria del partito.

“La mozione, passata a stragrande maggioranza (416 voti a favore e solo 62 contrari), dimostra che questa destra ci sta trascinando rovinosamente tra i Paesi più arretrati d’Europa e che l’Unione Europea già associa l’Italia ai paesi Visegrad”. Continiua Zan: “È l’ennesima umiliazione per l’Italia, stato fondatore dell’Unione: il governo Meloni sta attaccando le famiglie omogenitoriali, in palese accordo con Orban, che ha appena fatto approvare in Ungheria una legge per denunciare anonimamente le famiglie arcobaleno, una norma che ricorda a tutti gli effetti le leggi razziali. Il PD è e sarà in prima linea, fuori e dentro il Parlamento, per fermare questa pericolosa deriva e tutelare i principi di uguaglianza imposti dalla Costituzione e dai principi fondamentali su cui si basa l’Unione europea”.

Ok Senato a mozioni sul 25 Aprile, scontro su quella di maggioranza

Ok Senato a mozioni sul 25 Aprile, scontro su quella di maggioranzaRoma, 20 apr. (askanews) – L’aula del Senato ha approvato con 133 sì, nessun contrario e un solo astenuto la mozione presentata congiuntamente dalle forze di opposizione che chiede che “le commemorazioni delle date fondative della nostra storia antifascista (a partire dal 25 aprile, ndr) si svolgano nel rispetto della verità storica condivisa”. Polemiche e urla di “vergogna, vergogna” dai banchi della destra (che ha votato la mozione di minoranza) per voti contrari e astensioni sulla mozione della maggioranza che estende l’auspicio della “accuratezza storica” ad altre ricorrenze come il 17 marzo, il 4 novembre, il 27 gennaio, il 10 febbraio, il 18 aprile, il 9 novembre, approvata con 78 sì, 29 no e 26 astensioni.

Nordio sul caso Uss: il ministero non poteva agire

Nordio sul caso Uss: il ministero non poteva agireRoma, 20 apr. (askanews) – “Il ministero della Giustizia non ha alcuna competenza e tantomeno oneri di controllo sull’esecuzione di un provvedimento giurisdizionale adottato da una Corte”. Lo ha detto il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, nella informativa urgente alla Camera sul caso Artem Uss.

“L’ipotesi contraria – ha aggiunto – confliggerebbe con il principio costituzionale della separazione dei poteri e con l’affermazione sacrosanta dell’autonomia e dell’indipendenza della magistratura”.

Dl Pnrr, Schlein: Italia merita di più, basta scaricabarile

Dl Pnrr, Schlein: Italia merita di più, basta scaricabarileMilano, 20 apr. (askanews) – L’Italia “merita di più” sull’attuazione del Pnrr, rispoetto al “poco” fatto in 7 mesi al governo da un centrodestra “campione di scaribarile” e in cerca di “capri espiatori”. Lo ha detto la segretaria del Pd Elly Schlein, intervenendo alla Camera in dichiarazione di voto sul decreto Pnrr, provvedimento sul quale “emerge in modo nitido la difficoltà del governo e della maggioranza” e “purtroppo succede proprio sulla sfida più importante per il futuro”, rispetto alla quale il Pd “è pronto a fare la sua parte: noi vogliamo che l’Italia si dimostri all’altezza, e ci interessa collaborare ad una sfida che riguarda l’intero Paese. Ne va dal nostro Paese e della compattezza dell’Ue”.

Schlein ricorda i “i campanelli d’allarme: il governatore Visco, il commissario Gentiloni, il presidente Mattarella. E invece si sono persi mesi sulla governance”. Elenca le difficoltà sulla spesa in settori cruciali, a partire dalla sanità. E incalza il governo: “Ditelo se non condividete gli obiettivi del NextGenUE, saremmo più sinceri. Ci si aspetterebbe che il Pnrr fosse una ossessione del governo, e invece ci troviamo questo decreto che fa più danni che benefici”. E poi dal governo e dalla maggioranza c’è “un atteggiamento di resa da parte. C’è chi già annuncia che alcuni obiettivi non saranno realizzabili, c’è chi parla di restituire risorse… Sembra che la maggioranza, campionessa di scaricabarile, sia già pronta a dire che è colpa di qualcun altro se non riusciamo ad attuare il Piano. Ma dopo sette mesi non regge incolpare i precedenti governi, nè l’Ue che ha dato disponibilità e non rigidità sul piano”. Il punto è che “avete speso più tempo a parlare di rave e Ong che non ad attuare questo piano”. E “a pensare male viene da pdire che qualcuno vuole colpire il Pnrr per colpire l’Unione Europea, quando per la prima volta si è emesso debito comune. Un successo dell’Italia diventerebbe un succcesso dell’Europa e alcuni potrebbero non volerlo… Ma non pensiamo possiate spigervi a tanto. La verità è che non eravata pronti, ma siete sempre pronti a cercare altri capi espiatori”.

Allora “vi faccio una proposta: uscite dalla solita retorica, parliamo di Pnrr come di occasione. Noi vogliamo fare la nostra parte dall’opposizione e dai territori che governiamo. Vogliamo trasparenza sui progetti, quali si vogliono cambiare e su quali territori incidano le modifiche. Noi vigileremo perchè vengano rispettati gli obiettivi su transizioni ecologica e digitale, così come sul 40% delle risorse da destinare al Sud, e sul 30% per le assunzioni di giovani e donne. Metteremo tutta la nostra attenzione, così come sui 2,7 miliardi del RePowerUe”. Conclude Schlein: “Vi chiediamo di non far perdere all’Italia questa grande occasione di ripresa e di riscatto. Si è perso troppo tempo, troppe bandierine ideologiche nei primi mesi di governo, ma gli itlaiani vi misureranno su questo non certo sulle scelte contro i poveri e i fragili, che non faranno aumentare salari e felicità. Voteremo contro ma continueremo ad esserci e spronarvi a non perdere di vista l’attuazione del pinao e delle riforme. Vigileremo, saremo utili al Paese, perchè rispetto al poco che avete fatto in questi mesi l’Italia merita molto di più”.

La brutta vignetta criticata da (quasi) tutti

La brutta vignetta criticata da (quasi) tuttiRoma, 20 apr. (askanews) – Il primo a intervenire, prima che si scateni il tam tam di commenti e attestazioni di solidarietà, che inonda le redazioni, è il presidente del Senato Ignazio La Russa. La vignetta pubblicata oggi sulla prima pagina del Fatto quotidiano, firmata da Natangelo e intitolata “Obiettivo incentivare la natalità”, che fa riferimento al ministro Francesco Lollobrigida, dopo le sue parole sulla “sostituzione etnica”, e alla moglie – e sorella della premier – Arianna Meloni è, per l’esponente di primo piano di Fratelli d’Italia e seconda carica dello Stato, “spazzatura”.

“C’è un limite a tutto, anche all’indecenza. Quella pubblicata dal Fatto Quotidiano non è una vignetta divertente, non è satira, è solo spazzatura dalla quale tutti dovrebbero prendere le distanze. Solidarietà sincera ad Arianna e Francesco Lollobrigida”, scrive la Russa a cui seguono le dichiarazioni indignate dei presidenti dei gruppi parlamentari di Fdi che chiedono una “condanna unanime da parte di tutte le forze politiche, Pd, Cinquestelle e altri, dei benpensanti e del mondo femminista”. Il ministro della Cultura, Gennario Sangiuliano, chiede le scuse del direttore Marco Travaglio e una presa di posizione netta da sinistra. A metà mattinata sui suoi canali social la premier Giorgia Meloni interviene con parole molto dure: “Quella ritratta nella vignetta è Arianna. Una persona che non ricopre incarichi pubblici, colpevole su tutto di essere mia sorella. Sbattuta in prima pagina con allusioni indegne, in sprezzo di qualsiasi rispetto verso una donna, una madre, una persona la cui vita viene usata e stracciata solo per attaccare un Governo considerato nemico”, scrive Meloni chiamando in causa l’opposizione (“il silenzio assordante su una cosa del genere, da parte di quelli che dalla mattina alla sera pretendono di farci la morale, dimostra plasticamente la malafede della quale siamo circondati”). Poi la promessa: “Se qualcuno pensa di fermarci così, sbaglia di grosso. Più sono circondata da questa ferocia, più sono convinta di dover fare bene il mio lavoro. Con amore. La cattiveria senza limiti la lasciamo agli autoproclamatisi ‘buoni’”.

Il caso approda anche nell’aula della Camera con un accorato discorso a braccio della deputata Fdi Augusta Montaruli: “E’ vomitevole che l’odio politico si mischi alla misoginia, utilizzando il letto di una donna per una campagna del fango che vuole gettare discreto sulla vita delle persone sono per un attacco politico”, osserva. Dalle fila delle opposizioni i primi ad esprimere solidarietà sono gli esponenti dell’area del Terzo Polo, per Azione Carlo Calenda (“la vignetta fa schifo”) e per Italia Viva Maria Elena Boschi (“Non condivido una parola di ciò che ha detto Lollobrigida ma questa vignetta del Fatto Quotidiano è disgustosa”), a cui si uniscono vari esponenti del Pd, in primis la responsabile giustizia Debora Serracchiani che parla di vignetta “sessista e offensiva”. Silenzio, al momento, dal Movimento Cinquestelle, dalla Lega e da Alleanza Verdi e sinistra. Intanto la componente del sindacato dei giornalisti Fnsi “Pluralismo e Libertà” ha chiesto all’Ordine dei giornalisti di intervenire e prendere provvedimenti rispetto a una vignetta che “lede tutti i principi deontologici e ha come unico obiettivo quello di screditare persone che nulla hanno a che vedere con la vicenda oggetto della satira”.

Dl Cutro, Gasparri: nessuna retromarcia sulla protezione speciale

Dl Cutro, Gasparri: nessuna retromarcia sulla protezione specialeRoma, 20 apr. (askanews) – Sul decreto Cutro “le bugie sono quelle che stiamo sentendo da parte dei vari esponenti di sinistra, le verità sono quelle che diciamo noi. Questo decreto regolamenta i flussi, le persone che vengono regolarmente a lavorare”. Lo ha detto il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri, intervenendo nell’aula di palazzo Madama per la dichiarazione di voto a nome del suo gruppo.

Tornando sulle modifiche in corsa introdotte nel corso dell’esame in assemblea del provvedimento sulle contestate norme restrittive per la protezione speciale dei migranti, Gasparri ha dato la sua lettura dei fatti: “Non c’è nessuna retromarcia del Governo e della maggioranza – ha affermato – ma un confronto libero parlamentare che noi facciamo. Faccio notare che su Pnrr e su questo decreto non c’è stato il voto di fiducia, stavolta abbiamo discusso, e la discussione è fatta per ascoltare, non per insultare”. Nel dettaglio della norma, “il fatto che le leggi debbano rispettare i trattati internazionali e la Costituzione è scontato, non è che va scritto in tutte le leggi. Sono rimaste le norme che modificano la protezione speciale”, ha rivendicato l’esponente azzurro, che poi ha puntato il dito su Bruxelles per la gestione dei rapporti coni paesi di provenienza dei migranti nel Mediterraneo: “Il commissario europeo Gentiloni – ha detto Gasparri – è andato a Tunisi e gli ha fatto una lezione con una lista delle riforme che la Tunisia deve fare, chissà quando le farà. L’Europa deve aiutare la Tunisia altrimenti avremo i fondamentalisti a Tunisi per colpa di Gentiloni”.

Ucraina, Mattarella: in gioco il futuro di pace dell’Europa

Ucraina, Mattarella: in gioco il futuro di pace dell’EuropaBratislava, 20 apr. (askanews) – “E’ in gioco il futuro di pace dell’Europa. Se riuscisse l’aggressione russa in Ucraina, altre ne seguirebbero, mettendo a rischio l’indipendenza di altri paesi. Non possiamo consentirlo e l’Italia intende assicurare questo impegno”. Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, a Bratislava in visita ufficiale in Slovacchia, ribadisce la determinazione dell’Italia a sostegno dell’Ucraina.

“Abbiamo parlato molto della sicurezza – ha detto il capo dello Stato riferendo l’esito del colloquio con la presidente slovacca Zuzana Caputova – dopo la sciagurata aggressione russa all’Ucraina. L’emergenza sicurezza vede i nostri due paesi in sintonia nel sostegno all’Ucraina per difenderne l’indipendenza e l’integrità territoriale. La libertà dei diritti dei popoli e delle persone è il valore che ci accomuna: l’Italia intende assicurare all’Ucraina il sostegno finchè sarà necessario,finchè sarà richiesto e sotto ogni profilo: finanziario, militare, umanitario”.