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Marta Fascina ha ricordato Berlusconi sui social

Marta Fascina ha ricordato Berlusconi sui socialRoma, 29 set. (askanews) – “Amore mio oggi è il tuo compleanno. Auguri a Te, leader indiscusso della politica italiana e mondiale, illuminato statista, lungimirante e straordinario imprenditore, campione nello sport, re della comunicazione, ma soprattutto uomo buono, generoso e giusto”. E’ quanto scrive sui social Marta Fascina, ultima compagna di Silvio Berlusconi, che oggi avrebbe compiuto 87 anni.

“Auguri a Te che sei entrato nei libri di storia. A Te che sei baluardo di democrazia e di libertà. A Te che sei un esempio di concretezza, pragmatismo, dinamismo, visione per le future generazioni. A Te che hai cambiato il modo di vedere ed interpretare il mondo – scrive ancora Fascina -. Auguri a Te che hai solo fatto del bene all’Italia ed agli Italiani. A Te che hai donato incondizionatamente amore, speranza, armonia e fiducia, Auguri a Te che ogni giorno scaldi ed illumini il mio cuore”. “Sono certa che, nel regno dei cieli, tu stia continuando a guardare il mondo con quel ‘sole in tasca’ che ti ha sempre accompagnato, legato a quella vita che tanto amavi e che mai avresti voluto lasciare. Ma mi fa male non stringere la tua mano, mi fa male non poterti abbracciare, mi fa male non poterti guardare negli occhi e con il nostro sguardo complice rassicurarci sull’amore che ci lega e ci legherà per l’eternità. Io resto sempre un passo dietro di Te e con la concreta certezza che, prima o poi, le nostre mani torneranno a ricongiungersi e noi torneremo ad essere nostri per l’eternita’. Buon compleanno amore mio, ti amo eternamente. Tua Marta”, conclude.

Schlein: governo utilizzi risorse Pnrr per Magneti Marelli

Schlein: governo utilizzi risorse Pnrr per Magneti MarelliCrevalvore (Bologna), 29 set. (askanews) – “Siamo con voi nella richiesta che venga ritirata la chiusura” dello stabilimento Magneti Marelli di Crevalcore: “Va salvaguardato questo sito produttivo in questo territorio, perché vuol dire anche salvare le competenze e i saperi che voi avete e che sono fondamentali per una politica industriale che troppo a lungo è mancata in questo Paese e che dobbiamo costruire”. Lo ha detto la segretaria del Partito democratico, Elly Schlein, incontrando i lavoratori della Magneti Marelli, che hanno indetto uno sciopero dopo l’annuncio del Fondo americano KKR, proprietario dello storico marchio della Motor Valley, di chiudere lo stabilimento di Crevalcore, nel bolognese, dove lavorano circa 230 persone.

“Non ci sono scuse – ha aggiunto Schlein – ci sono le risorse del Pnrr che vanno in questa direzione e ci sono anche altre risorse importanti”. La segretaria del Pd si è rivolta “anche al governo: ci sono 6 miliardi sull’automotive che il governo precedete aveva già messo a disposizione. E bisogna decidere come farlo. La risposta viene da Crevalcore, viene dalla vostra lotta quotidiana. Quelle risorse vanno messe a supporto di questa filiera. Una filiera che adesso non ha un problema di produzione, quindi si tratta di una scelta politica da parte della proprietà che guarda esclusivamente al margine di profitto ed è inaccettabile che avvenga sulla pelle di 229 lavoratori”. “Su questo bisogna alzare la voce – ha concluso la leader dem – e avere il coraggio di guardare indietro: se siamo arrivati qui evidentemente sono mancati gli investimenti che servivano, adesso non è troppo tardi per farlo”.

Pd, Bonaccini: Schlein non è ragazzina, leadership si afferma se vince

Pd, Bonaccini: Schlein non è ragazzina, leadership si afferma se vinceRoma, 29 set. (askanews) – “Elly Schlein non è una ragazzina, è una donna adulta, ha dmostrato grandi capacità ma la leadership si afferma non solo per la vittoria di una primaria interna ma se vinci le elezioni, le amministrative, le Europee… Noi dobbiamo dare una mano alla segretaria, al gruppo dirigente e non demolire e cercare un successore… Elly Schlein ci aiuti perchè il Pd sia un paritto plurale”. Lo ha detto il presidente del Pd Stefano Bonaccini, intervistato a Sky Tg24.

“Siamo abituati a leggere la politica attraverso cose codificate, io ho spesso criticato il sistema correntizio, se un partito non è plurale non può essere grande ma un conto è una corrente che lavora per spartirsi i posti un altro è portare avanti idee… La percezione del Pd all’esterno era di aree cristallizzate che non contribuivano al pluralismo”, ora le cose sono cambiate, conclude Bonaccini, e “mi auguro Elly ascolti” le varie sensibilità e anime del partito.

Marzabotto,Mattarella: memoria eccidio pietra angolare Costituzione

Marzabotto,Mattarella: memoria eccidio pietra angolare CostituzioneRoma, 29 set. (askanews) – “A Marzabotto e nei territori che cingono Monte Sole, 79 anni or sono, si toccò l’abisso della barbarie e della disumanità. Centinaia e centinaia di persone inermi furono braccate per giorni e uccise dalle truppe naziste, con la complicità di fascisti locali. Non ci fu alcuna pietà per bambini, donne, anziani, disabili, religiosi”. E’ quanto afferma il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ricordando l’anniversario dell’eccidio di Marzabotto.

“Le vicende della Guerra stavano costringendo gli occupanti ad arretrare e fu allora, in quei terribili mesi, che la vile ideologia dell’annientamento dispiegò tutti i suoi orrori. La memoria di questo eccidio, tra i più sanguinosi del Secondo Conflitto mondiale, costituisce una delle pietre angolari della nostra Costituzione e dell’anima dell’Europa, basata sulla promessa di pace che i popoli e gli Stati del Continente si sono scambiati dopo aver riconquistato la libertà”, ricorda il Capo dello Stato sottolineando che “libertà e democrazia hanno ricevuto forza qui, da così tanto dolore, e trovano alimento soltanto in una civiltà che sappia rispettare la vita, la persona, il diritto, capace di promuovere uguaglianza e giustizia. “Su questo tessuto sono state edificate nuove Istituzioni e si è avviato il processo di integrazione europea: un patrimonio comune da preservare, potenziare e perpetuare, con tanta più determinazione, proprio adesso che la guerra è tornata drammaticamente a insanguinare il Continente. Le nostre comunità e le nostre terre hanno conosciuto fin dove possano spingersi l’atrocità del male e la negazione della dignità umana. Esserne consapevoli è condizione per dire “mai più” e divenire protagonisti di un domani migliore”, conclude Mattarella.

Arriva il Patto anti-inflazione e il bollino tricolore: da domenica sconti sul carrello della spesa

Arriva il Patto anti-inflazione e il bollino tricolore: da domenica sconti sul carrello della spesaRoma, 28 set. (askanews) – Da domenica primo ottobre e fino al 31 dicembre partiranno sconti e prezzi calmierati o fissi su beni di largo consumo appartenenti al “carrello della spesa”. E’ questo il senso del Patto firmato oggi a Palazzo Chigi dalla premier Giorgia Meloni, dal ministro per le Imprese e il made in Italy, Adolfo Urso, dal ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida e i rappresentanti di 32 associazioni di categoria legate al mondo del largo consumo.

Nel dettaglio all’iniziativa hanno aderito unitariamente tutte le associazioni della distribuzione moderna, del commercio tradizionale, esercenti e cooperative, settore farmaceutico e parafarmaceutico. Poi c’è stata anche la condivisione da parte delle principali associazioni del mondo dell’industria alimentare e non, dell’artigianato, delle cooperative e mondo dell’agricoltura. Proprio al mondo dell’industria di produzione la distribuzione, grande e piccola, ha chiesto un’adesione concreta affinchè il contenimento dei prezzi sia più efficace e il paniere sia più ampio. La firma del patto anti-inflazione, ha dichiarato la premier Meloni è “un’iniziativa che mi rende particolarmente orgogliosa, uno strumento attraverso il quale lavoriamo insieme per calmierare i prezzi sui principali beni di largo consumo” ma è un’”iniziativa che va al di là del valore economico che ha” perché “dimostra la capacità che l’Italia ha ancora di lavorare insieme, di cercare di muoversi come una comunità per raggiungere gli obiettivi, è un messaggio estremamente prezioso”.

“Le 32 associazioni presenti – ha aggiunto Urso – rappresentano milioni e milioni di imprese italiane, da quelle agricole a quelle artigianali dal mondo della cooperative a quelle delle piccole imprese sino a coloro che sono più vicini ai consumatori, cioè gli esercenti e le grande distribuzione organizzata”. “Oggi è presente l’intero sistema Italia – ha proseguito il ministro – e questo è un modello che dobbiamo perseguire in ogni contesto e che rappresenta la forza dell’Italia, che gli altri attori europei avvertono”. “Da quando siamo al governo – ha concluso Urso – l’inflazione si è ridotta almeno della metà rispetto a quella che abbiamo ereditato, in media si è ridotta più di quella europea. Oggi è inferiore alla media europea e a quella in Francia e Germania”.

“Questa iniziativa – ha detto poi Lollobrigida – porterà dei risultati se le filiere riusciranno a sostenere l’organizzazione del sistema che ne consegue perché nelle filiere non tutti hanno la stessa forza contrattuale ed è lì che si misurerà l’azione di ogni partner”. “Con grande senso di responsabilità – affermano Ancd-Conad, Ancc-Coop, Federdistribuzione, Confcommercio e Fiesa-Confesercenti – il settore del commercio, che accoglie ogni giorno milioni di persone nei propri punti vendita, comprendendone le difficoltà di fronte all’aumento generalizzato dei prezzi, ha dato un riscontro immediato a questa iniziativa, come segnale concreto di aiuto alle famiglie. L’impegno sottoscritto oggi rafforza lo sforzo che le imprese della distribuzione esprimono quotidianamente con soluzioni di convenienza e risparmio. In particolare, le ulteriori iniziative che saranno messe in campo riguarderanno beni di largo consumo e alimentari, prodotti per la casa e la persona; saranno realizzate con un potenziamento di offerta – ad esempio, scontistiche e promozioni dedicate – che ogni impresa definirà liberamente e saranno evidenziate dall’apposito logo messo a punto dal ministero”.

“A fronte dell’impegno concreto e tempestivo del settore del commercio – proseguono – le associazioni firmatarie del Protocollo auspicano che anche gli altri comparti della filiera, in particolare il mondo dell’industria di produzione dei beni di largo consumo, diano seguito in modo tangibile alle proprie dichiarazioni di intenti”. I prodotti scontati o a prezzi fissi saranno riconoscibili con un bollino tricolore con la scritta “trimestre anti-inflazione”. Anche gli esercizi che aderiranno all’iniziativa saranno riconoscibili con una vetrofania, riportante il bollino tricolore. Inoltre, gli operatori che aderiscono all’accordo compariranno sul sito del Mimit. E’ online da oggi, infatti, il portale del ministero delle Imprese dedicato a questa iniziativa, nel quale è possibile consultare i punti vendita aderenti suddivisi per provincia (elenco in continuo aggiornamento) e le Faq (frequently asked questions) per consumatori e imprese.

Nadef, Conte: finita propaganda, dal Governo manovra zero virgola

Nadef, Conte: finita propaganda, dal Governo manovra zero virgolaRoma, 28 set. (askanews) – “Con la Nadef si certifica che la propaganda del Governo è finita da un pezzo. Abbiamo una prospettiva in cui c’è zero crescita, zero investimenti e ovviamente non si risolvono i problemi delle famiglie italiane: parliamo del caro-mutui, del caro-carrello della spesa a più dieci per cento e anche del caro carburante. Da questo punto di vista credo che i primi a rimanere delusi siano i cittadini che hanno votato per questo governo: che aveva annunciato una svolta, un governo politico che rivendicava una svolta per la politica economica e sociale del Paese e invece certifica manovre dello zero virgola”. Lo ha detto il presidente del Movimento 5 stelle, Giuseppe Conte, parlando a cronisti e telecamere dei tg fuori da Montecitorio.

“Non c’è nessuna prospettiva – ha affermato l’ex premier – di rilancio del Paese. E vorrei ricordare invece che di contro questo governo per un anno ha continuato a beneficiare delle prospettive espansive che abbiamo costruito: più 12 per cento di incremento di Pil in un biennio, abbiamo migliorato di 15 punti in tre anni il rapporto debito-Pil, abbiamo maggioreato le entrate fiscali dello Stato di cento miliardi, quello è il tesoretto che prima Draghi e poi Meloni hanno distribuito agli italiani. Di suo questo governo cosa ci mette? Non ci mette nulla”, ha concluso Conte.

La Russa: l’Italia sostiene l’Ucraina fino alla vittoria

La Russa: l’Italia sostiene l’Ucraina fino alla vittoriaRoma, 28 set. (askanews) – Quello che sta succedendo in Ucraina “non riguarda soltanto l’Ucraina: riguarda tutti noi. Difendere l’Ucraina significa difendere non solo le sue frontiere e le frontiere europee ma significa anche difendere i valori di libertà e democrazia che sono alla base della nostra identità”. Lo ha detto il presidente del Senato, Ignazio La Russa, nel suo intervento all’assemblea dei presidenti di Parlamento del Consiglio d’Europa, in corso a Dublino.

“Mi sento, lasciatemelo dire, li ho ascoltati prima, particolarmente vicino non solo – ha precisato – al popolo ucraino ma anche ai cittadini di tutti i Paesi baltici, alla Polonia, alla Moldavia, che avvertono ancor più di noi il pericolo di una eventuale – per fortuna che non c’è – acquiescenza all’azione militare di occupazione russa che li minaccia da vicino. Ma tutti i paesi europei devono essere consapevoli che chi lotta e muore per la libertà dell’Ucraina lo sta facendo anche per la libertà e l’indipendenza di tutti i popoli europei”. “E anche alla luce di questa convinzione, che l’Italia assicura il proprio sostegno al popolo ucraino, in ogni ambito, e fino a che sarà necessario: fino alla vittoria”, ha concluso La Russa.

Emergenza migranti, Meloni a Malta per il summit Med9 alla ricerca di “alleati” in Ue

Emergenza migranti, Meloni a Malta per il summit Med9 alla ricerca di “alleati” in UeLa Valletta (Malta), 28 set. (askanews) – Cercare “alleati” per sostenere in Europa le priorità dell’Italia a partire dalla questione dei migranti. E’ questo l’obiettivo della presidente del Consiglio Giorgia Meloni che domani arriva a Malta per il summit Med9 che riunisce i Paesi Ue dell’area del Mediterraneo: oltre all’Italia, Francia, Spagna, Portogallo, Grecia, Cipro, Malta, Slovenia e Croazia. Saranno presenti anche la presidente della Commissione Ue Ursula von del Leyen e il presidente del Consiglio europeo Charles Michel.

Ottobre è un mese rilevante sui tavoli europei: prima al Consiglio informale di Granada del 6 ottobre e poi a quello formale in programma a Bruxelles, il 26 e 27, saranno sul tavolo dossier ‘caldi’ come, appunto, la questione dei migranti e la nuova governance europea. Temi su cui, tra i Paesi membri, ci sono distanze che il precoce avvio della campagna elettorale in vista del voto di giugno non contribuisce a ridurre. Sui migranti Meloni si gioca una partita fondamentale sul fronte interno, dove le ormai quotidiane critiche della Lega hanno fatto suonare l’allarme e infastidito non poco Palazzo Chigi. La soluzione al problema, però, è la convinzione della premier, non può che arrivare da un’intesa a livello comunitario. Per questo dopo le tensioni con il cancelliere tedesco Olaf Scholz e dopo aver – almeno per il momento – ‘ricucito’ con Emmanuel Macron (con cui parlerà di nuovo domani) a Malta cercherà di trovare l’appoggio di altri leader. A loro la premier si è già rivolta in una lettera, inviata martedì sera, in cui – secondo quanto si apprende – sollecita a “lavorare” per “accelerare” la strategia multidimensionale” europea: da un lato occorre “combattere” i “traffici di esseri umani” e dall’altro trovare “soluzioni strutturali”. Il ‘modello’ per la presidente del Consiglio è quello dell’accordo con la Tunisia che però sta segnando il passo, con lentezze e resistenze alla sua attuazione. Per superarle, Meloni a Malta potrebbe chiedere anche un “sostegno” formale da inserire nella dichiarazione finale.

Per il resto, si parlerà naturalmente del supporto all’Ucraina ma anche e soprattutto degli aspetti economici. Sul tavolo c’è la revisione a medio termine del quadro finanziario pluriennale (che peraltro ai punti 4 e 6 vede i fondi per la dimensione interna ed esterna delle migrazioni) ma soprattutto il dibattito sulla competitività europea, con la risposta all’Ira americano, e sulla governance. Anche su questi due punti Meloni cerca di trovare affinità con i Paesi mediterranei per opporsi con efficacia all’impostazione dei Paesi del nord. La posizione italiana, sul nuovo Patto di stabilità e crescita – viene ricordato – resta quella di “puntare alla crescita in un quadro di finanza sostenibile”, quindi “invertendo il paradigma: crescita prima di stabilità”. Una posizione consolidata da tempo ma particolarmente interessata in un momento in cui a Bruxelles viene chiesta “comprensione” (parole del ministro Giancarlo Giorgetti) per lo sforamento del tetto del 3% con il ricorso nel 2024 a nuovo debito per 14 miliardi. Altro tema sul tavolo, l’allargamento a est. Entro dicembre la Commissione presenterà il suo report annuale e a dicembre il Consiglio si dovrà pronunciare sull’apertura o meno dei negoziati con Ucraina, Moldavia e Georgia. In Ue, sottolineano fonti diplomatiche, c’è ormai la consapevolezza che l’allargamento offre un vantaggio geopolitico ed economico come strumento per rafforzare l’autonomia strategica, ma occorre attrezzarsi per evitare ritardi e difficoltà. Per Roma c’è un generale favore al processo, anche se la priorità è l’apertura ai Paesi dei Balcani occidentali, come del resto confermato ieri dalla stessa Meloni al collega albanese Edi Rama.

Nadef, Schlein: governo non riuscirà a mantenere le promesse

Nadef, Schlein: governo non riuscirà a mantenere le promesseRoma, 28 set. (askanews) – Il governo con la prossima manovra non riuscirà a mantenere le promesse. Lo ha detto la segretaria Pd Elly Schlein conversando con i giornalisti a margine dell’incontro con Antonio Costa, segretario del Ps portoghese e primo ministro del Portogallo. Quando le viene chiesto un giudizio sulla Nadef, Schlein ha risposto: “Non riusciranno a mantenere le promesse che hanno fatto”.

“Le priorità del Partito democratico sono molto chiare – ha aggiunto – da un lato la sanità pubblica, su cui siamo estremamente preoccupati perché se allungano i tempi delle liste d’attesa. Dall’altro naturalmente il potere d’acquisto delle famiglie e i salari e su questo consiglieremo anche la battaglia sul salario minimo per il rinnovo dei contratti. Il taglio del cuneo dovrebbe essere reso strutturale come chiediamo dall’inizio e accanto questo anche misure che accompagnano la crescita delle imprese e la transizione ecologica digitale. Queste sono le priorità che noi abbiamo formulato e che porteremo in questa discussione queste settimane”.

Meloni a Med9 Malta, cerca “alleati” in Ue su migranti

Meloni a Med9 Malta, cerca “alleati” in Ue su migrantiLa Valletta (Malta), 28 set. (askanews) – Cercare “alleati” per sostenere in Europa le priorità dell’Italia a partire dalla questione dei migranti. E’ questo l’obiettivo della presidente del Consiglio Giorgia Meloni che venerdì arriva a Malta per il summit Med9 che riunisce i Paesi Ue dell’area del Mediterraneo: oltre all’Italia, Francia, Spagna, Portogallo, Grecia, Cipro, Malta, Slovenia e Croazia. Saranno presenti anche la presidente della Commissione Ue Ursula von del Leyen e il presidente del Consiglio europeo Charles Michel.

Ottobre è un mese rilevante sui tavoli europei: prima al Consiglio informale di Granada del 6 ottobre e poi a quello formale in programma a Bruxelles, il 26 e 27, saranno sul tavolo dossier ‘caldi’ come, appunto, la questione dei migranti e la nuova governance europea. Temi su cui, tra i Paesi membri, ci sono distanze che il precoce avvio della campagna elettorale in vista del voto di giugno non contribuisce a ridurre. Sui migranti Meloni si gioca una partita fondamentale sul fronte interno, dove le ormai quotidiane critiche della Lega hanno fatto suonare l’allarme e infastidito non poco Palazzo Chigi. La soluzione al problema, però, è la convinzione della premier, non può che arrivare da un’intesa a livello comunitario. Per questo dopo le tensioni con il cancelliere tedesco Olaf Scholz e dopo aver – almeno per il momento – ‘ricucito’ con Emmanuel Macron (con cui parlerà di nuovo domani) a Malta cercherà di trovare l’appoggio di altri leader. A loro la premier si è già rivolta in una lettera, inviata martedì sera, in cui – secondo quanto si apprende – sollecita a “lavorare” per “accelerare” la strategia multidimensionale” europea: da un lato occorre “combattere” i “traffici di esseri umani” e dall’altro trovare “soluzioni strutturali”. Il ‘modello’ per la presidente del Consiglio è quello dell’accordo con la Tunisia che però sta segnando il passo, con lentezze e resistenze alla sua attuazione. Per superarle, Meloni a Malta potrebbe chiedere anche un “sostegno” formale da inserire nella dichiarazione finale.

Per il resto, si parlerà naturalmente del supporto all’Ucraina ma anche e soprattutto degli aspetti economici. Sul tavolo c’è la revisione a medio termine del quadro finanziario pluriennale (che peraltro ai punti 4 e 6 vede i fondi per la dimensione interna ed esterna delle migrazioni) ma soprattutto il dibattito sulla competitività europea, con la risposta all’Ira americano, e sulla governance. Anche su questi due punti Meloni cerca di trovare affinità con i Paesi mediterranei per opporsi con efficacia all’impostazione dei Paesi del nord. La posizione italiana, sul nuovo Patto di stabilità e crescita – viene ricordato – resta quella di “puntare alla crescita in un quadro di finanza sostenibile”, quindi “invertendo il paradigma: crescita prima di stabilità”. Una posizione consolidata da tempo ma particolarmente interessata in un momento in cui a Bruxelles viene chiesta “comprensione” (parole del ministro Giancarlo Giorgetti) per lo sforamento del tetto del 3% con il ricorso nel 2024 a nuovo debito per 14 miliardi. Altro tema sul tavolo, l’allargamento a est. Entro dicembre la Commissione presenterà il suo report annuale e a dicembre il Consiglio si dovrà pronunciare sull’apertura o meno dei negoziati con Ucraina, Moldavia e Georgia. In Ue, sottolineano fonti diplomatiche, c’è ormai la consapevolezza che l’allargamento offre un vantaggio geopolitico ed economico come strumento per rafforzare l’autonomia strategica, ma occorre attrezzarsi per evitare ritardi e difficoltà. Per Roma c’è un generale favore al processo, anche se la priorità è l’apertura ai Paesi dei Balcani occidentali, come del resto confermato ieri dalla stessa Meloni al collega albanese Edi Rama.