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Schlein: aspettiamo Santanchè in aula. Mozione di sfiducia? Prima sentiamola

Schlein: aspettiamo Santanchè in aula. Mozione di sfiducia? Prima sentiamolaRoma, 26 giu. (askanews) – Il Pd ribadisce la richiesta di un chiarimento in aula da parte della ministra Daniela Santanchè e solo dopo averla ascoltata valuterà la possibilità di una mozione di sfiducia. Lo ha detto la segretaria Pd Elly Schlein parlando a ‘Oggi è un altro giorno’.

“L’aspettiamo in aula, ancora non abbiamo capito quando verrà ma deve venire al più presto. Non per rispondere a noi ma all’Italiaà Viene fuori che le sue società non avrebbero pagato i suoi dipendenti e i fornitori. Ma c’è di più: come Pd abbiamo presentato interrogazione, abbiamo scoperto che la sua società ha un debito di 2,7 milioni con lo stato. In Italia e in Europa ci sono ministri che si sono dimessi per fatti ben meno gravi di quelli che le vengono addebitati”. Presto dunque per parlare di mozione di sfiducia: “Un passo alla volta. Ci fa piacere che anche Lega e Fi abbiano cominciato a chiedere che venga in aula e che – con estremo ritardo – si sia svegliata anche la premier Meloni. Intanto ascoltiamo cosa ha da dire in Parlamento”.

Schlein ha anche rilanciato un appello per le opposizioni: devono coordinarsi sui “temi che riguardano” i cittadini, a cominciare da quello della sanità. “Oggi noi siamo all’opposizione del governo di Giorgia Meloni, dobbiamo sentire la responsabilità di unire le nostre forze su temi che riguardano i bisogni delle italiane e degli italiani. Partiamo dalla salute pubblica, su cui sento in giro tanta preoccupazione”. Ha aggiunto la Schlein: “Il governo Meloni non ha messo le risorse che servono, vuol dire tagliare servizi a persone, vuol dire che le liste di attesa di allungano, che manca il personale nei pronto soccorso… Dobbiamo essere di stimolo al governo, non può essere che in Italia si muoia in attesa di cure e che chi non ha il portafoglio abbastanza spesso rinunci a curarsi”.

Maternità surrogata, Schlein: no Pd al reato universale

Maternità surrogata, Schlein: no Pd al reato universaleRoma, 26 giu. (askanews) – Il Pd è contrario a fare della maternità surrogata un reato universale, come chiede la maggioranza. Lobha detto la segretaria Elly Schlein a ‘Oggi è un altro giorno’ su Rai uno. “Noi siamo contrari al reato universale. Da un punto di vista giuridico è un’aberrazione” perché è “una pratica che in Italia è già illegale, ma in altri paesi è legale e regolata. Creerebbe una disparità con altri reati gravi che non sono riconosciuti come reati universali”.

Molise, affluenza alle elezioni regionali 47,94%: cala del 4%

Molise, affluenza alle elezioni regionali 47,94%: cala del 4%Milano, 26 giu. (askanews) – Dopo la riapertura dei seggi stamani alle 7 per il secondo giorno di voto e la chiusura definitiva alle 15 l’affluenza alle elezioni regionali in Molise, secondo i dati della Regione, si è fermata al 47,94% ed è cominciato lo spoglio delle schede. Avevano diritto al voto 327.805 molisani, 85.311 dei quali residenti all’estero. Si è votato in 136 Comuni. Nel 2018, alla precedente tornata regionale, si votava soltanto di domenica e l’affluenza definitiva era stata del 52%: quattro punti percentuali di più.

Alle regionali in Lombardia e Lazio del 12 e 13 febbraio l’affluenza era stata rispettivamente del 73,11% e 66,55%, mentre alle comunali del 14 e 15 maggio, a livello nazionale, era andato a votare il 58,39% degli elettori, dato sceso al 49,61% ai ballottaggi. L’affluenza in Molise di ieri alle 23 era stata del 33,99%. A Termoli quella definitiva di oggi è stata del 53,97%, a Campobasso del 58,72%. A contendersi la carica di presidente dell’amministrazione regionale più piccola d’Italia, governata negli ultimi cinque anni dal centrodestra, sono soprattutto due sindaci: per il centrodestra il primo cittadino di Termoli, Francesco Roberti di Forza Italia (sostenuto anche da Fdi, Lega, Udc, Popolari, Molise che Vogliamo e Roberti Presidente); per il centrosinistra il primo cittadino di Campobasso, Roberto Gravina del M5s (sostenuto anche da Pd, Avs, Socialisti, Costruire Democrazia e Gravina Presidente). Il terzo candidato è Emilio Izzo, in campo con la lista civica “Io non voto i soliti noti”.

Santanchè,Schlein:la aspettiamo in aula.Mozione?Prima sentiamola

Santanchè,Schlein:la aspettiamo in aula.Mozione?Prima sentiamolaRoma, 26 giu. (askanews) – Il Pd ribadisce la richiesta di un chiarimento in aula da parte della ministra Daniela Santanchè e solo dopo averla ascoltata valuterà la possibilità di una mozione di sfiducia. Lo ha detto la segretaria Pd Elly Schlein parlando a ‘Oggi è un altro giorno’.

“L’aspettiamo in aula, ancora non abbiamo capito quando verrà ma deve venire al più presto. Non per rispondere a noi ma all’Italia… Viene fuori che le sue società non avrebbero pagato i suoi dipendenti e i fornitori. Ma c’è di più: come Pd abbiamo presentato interrogazione, abbiamo scoperto che la sua società ha un debito di 2,7 milioni con lo stato. In Italia e in Europa ci sono ministri che si sono dimessi per fatti ben meno gravi di quelli che le vengono addebitati”. Presto dunque per parlare di mozione di sfiducia: “Un passo alla volta. Ci fa piacere che anche Lega e Fi abbiano cominciato a chiedere che venga in aula e che – con estremo ritardo – si sia svegliata anche la premier Meloni. Intanto ascoltiamo cosa ha da dire in Parlamento”.

Ucraina, Schlein:nessun cambio linea del Pd, ma lavorare a pace

Ucraina, Schlein:nessun cambio linea del Pd, ma lavorare a paceRoma, 26 giu. (askanews) – Sull’Ucraina non c’è alcun cambio di linea da parte del Pd. Lo ha detto la segretaria del partito Elly Schlein parlando a ‘Oggi è un altro giorno’ su Rai uno. “Non c’è mai stato. Da marzo del’anno scorso, prima ancora di reiscrivermi al Pd, ho sempre sostenuto l’autodifesa del popolo dell’Ucraina rispetto a un atto di guerra unilaterale di Putin”. Ha aggiunto poi la Schlein: “Certo questo non basta, dobbiamo chiedere a Ue – insieme ai suoi alleati – di fare di più dal punto di vista diplomatico per arrivare a cessate fuoco e poi pace giusta”.

Milano sarà la sede della terza sezione del Tribunale europeo dei brevetti

Milano sarà la sede della terza sezione del Tribunale europeo dei brevettiRoma, 26 giu. (askanews) – “Milano sarà la sede della terza sezione del Tribunale europeo dei brevetti (TUB). Il comitato amministrativo del TUB, infatti, ha appena approvato ufficialmente la decisione. Una buona notizia per l’Italia e un riconoscimento per Milano”: è quanto ha scritto su Twitter il vice presidente del Consiglio e ministro degli Esteri, Antonio Tajani.

“Felice per Milano sede della terza sezione del Tribunale Europeo dei Brevetti. È il risultato di un grande lavoro congiunto, che ci ha sempre visto in prima linea. Al lavoro per dimostrare la validità della scelta e per ampliare con il Governo le deleghe che ci sono state assegnate”. Lo scrive su Twitter il sindaco di Milano Beppe Sala dopo la notizia, diffusa dal ministro degli Esteri Antonio Tajani, che Milano diverrà la sede la terza sezione del Tribunale Europeo dei Brevetti.

La ministra Santanchè: risponderò su tutto, la maggioranza è più compatta

La ministra Santanchè: risponderò su tutto, la maggioranza è più compattaRoma, 26 giu. (askanews) – “Quando i capigruppo decideranno, ci ho sempre messo la faccia e continuerò a mettercela. Mi sembra che la maggioranza sia non solo compatta, ma più compatta: dovete cercare altre cose per far sì che la maggioranza non sia compatta. Risponderò su tutto, sono 23 anni che faccio politica, la faccia ce l’ho sempre messa”. Così il ministro del Turismo Daniela Santanchè, rispondendo ai giornalisti a margine del suo intervento alla 20esima edizione di Futuro Direzione Nord alla Fondazione Stelline, a Milano.

“Se sono serena? Serena porta sfiga”, ha detto ancora.

Meloni mercoledì in Parlamento, riferirà anche su Russia e Ucraina

Meloni mercoledì in Parlamento, riferirà anche su Russia e UcrainaRoma, 26 giu. (askanews) – La Premier Giorgia Meloni, mercoledì prossimo, nelle consuete comunicazioni in Parlamento in vista della riunione del Consiglio europeo del 29 e 30 giugno, si soffermerà anche sullo scenario in corso nella federazione russa scatenato dall’ammutinamento del fondatore e leader della compagnia di mercenari Wagner Evgeny Prigozhin e sugli sviluppi della guerra in Ucraina.

“Esteri, Difesa e intelligence in coordinamento con Palazzo Chigi stanno analizzando lo scenario, in costante contatto con gli alleati della Nato e dell’Unione europea”, aveva precisato una nota di Palazzo Chigi dopo il vertice di sabato tra la Premier, i ministri degli Esteri e della Difesa, Antonio Tajani e Guido Crosetto, e i sottosegretari alla Presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano e Giovanbattista Fazzolari. Oggi il ministro Crosetto, in un’intervista, ha sottolineato come sia “difficile” prevedere gli esiti della situazione ma ha aggiunto che “a noi deve interessare quali saranno le conseguenze su di noi e sull’Ucraina” visto che “la guerra, anche nelle ultime difficili ore, non si è mai fermata. Quindi, ancor più oggi di ieri, all’Ucraina serve il nostro aiuto, ma serve anche il massimo sforzo da parte di tutti per una soluzione diplomatica”. Sul tavolo di Meloni inoltre, questa settimana, i ‘nodi’ Mes e il caso Santanchè, che stanno mettendo alla prova la compattezza dei partiti della maggioranza. Venerdì è calendarizzato nell’Aula della Camera l’approdo della Pdl che chiede la ratifica dell’accordo sul Meccanismo europeo di stabilità su cui sinora il governo ha espresso la propria contrarietà e nella capigruppo di Montecitorio, che ci sarà mercoledì, è sempre più probabile che si decida uno slittamento del dossier. Nella riunione dei presidenti dei gruppi si affronterà poi la vicenda Santanchè. Ieri il M5S ha formalizzato la richiesta che la ministra venga a riferire in Aula. La conferenza dei capigruppo del Senato dovrebbe tenersi, secondo quanto si apprende, già domani.

Valditara: serve più rispetto a scuola. E annuncia novità per “valorizzare il voto in condotta”

Valditara: serve più rispetto a scuola. E annuncia novità per “valorizzare il voto in condotta”Roma, 26 giu. (askanews) – “Dobbiamo ridare autorevolezza alla figura del docente, rimettere il docente al centro della società. Occorrono anche provvedimenti. Ha terminato i lavori il gruppo di lavoro di lotta al bullismo: già dalla prossima settimana lavoreremo per proporre e trovare soluzioni interessanti, fortemente innovative. Inizieremo con il valorizzare il voto in condotta”. Così il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara intervenendo al convegno “Futuro Direzione Nord” di Fondazione Stelline a Milano.

“Io sono personalmente contrario a utilizzare l’istituto della sospensione come un abbandonare il ragazzo al suo destino. Ci deve essere più scuola per un bullo, per chi si rendere artefice di comportamenti trasgressivi, più attività di volontariato sociale”. “E’ necessario un insieme di interventi coerenti che ridia più autorevolezza e tutela ai docenti, più rispetto nelle scuole, più rispetto dei docenti e dei beni pubblici”, ha concluso il ministro.

“Dobbiamo cambiare anche con una riconsiderazione del voto di condotta. Stiamo studiando tutta una serie di nuove norme che intendiamo rapidamente mettere in funzione”, ha ribadito Valditara. “Nel caso di Rovigo – ha spiegato – mi sono già espresso, ho scritto anche alla preside: le ho detto che dare 9 a chi a sparato lo ritengo un messaggio diseducativo. Ci sono tanti voti a disposizione. Siccome c’è l’autonomia delle scuole e il ministro non può dire decido io, gli ispettori sono stati mandati per capire se gli scrutini sono stati coerenti con i regolamenti interni.

“Sul caso di Abbiategrasso, non posso che sottolineare che le scuole sono autonome, hanno ritenuto di fare una determinata scelta, che tenuto conto della condizione è stata considerata la più opportuna e la più giusta e io rispetto l’autonomia delle scuole. A me non spetta giudicare i genitori. Io rispetto l’autonomia di una scuola che ha deciso in un certo modo”, ha concluso il ministro.

Mercoledì in Parlamento Meloni riferirà sulla Russia e l’Ucraina. Sul tavolo anche i “nodi” Mes e Santanchè

Mercoledì in Parlamento Meloni riferirà sulla Russia e l’Ucraina. Sul tavolo anche i “nodi” Mes e SantanchèRoma, 26 giu. (askanews) – La premier Giorgia Meloni, mercoledì prossimo, nelle consuete comunicazioni in Parlamento in vista della riunione del Consiglio europeo del 29 e 30 giugno, si soffermerà anche sullo scenario in corso nella Federazione russa scatenato dall’ammutinamento del fondatore e leader della compagnia di mercenari Wagner Evgeny Prigozhin e sugli sviluppi della guerra in Ucraina.

“Esteri, Difesa e intelligence in coordinamento con Palazzo Chigi stanno analizzando lo scenario, in costante contatto con gli alleati della Nato e dell’Unione europea”, aveva precisato una nota di Palazzo Chigi dopo il vertice di sabato tra la Premier, i ministri degli Esteri e della Difesa, Antonio Tajani e Guido Crosetto, e i sottosegretari alla Presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano e Giovanbattista Fazzolari. Sul tavolo di Meloni, questa settimana, anche i ‘nodi’ Mes e il caso Santanchè, che stanno mettendo alla prova la compattezza dei partiti della maggioranza. Venerdì è calendarizzato nell’Aula della Camera l’approdo della Pdl che chiede la ratifica del meccanismo europeo di stabilità, ratifica su cui sinora il governo ha espresso contrarietà e nella capigruppo di Montecitorio, che ci sarà mercoledì, si potrebbe decidere uno slittamento come certamente si affronterà la vicenda Santanchè. Ieri il M5S ha formalizzato la richiesta che la ministra venga a riferire in Aula. La conferenza dei capigruppo del Senato dovrebbe tenersi, secondo quanto si apprende, già domani.