Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

Caivano, Meloni: legalità e sicurezza, basta zone franche

Caivano, Meloni: legalità e sicurezza, basta zone francheRoma, 5 set. (askanews) – “Oggi è iniziata l’operazione di bonifica del Parco Verde di Caivano. La maxi operazione iniziata questa mattina all’alba – per la quale ringrazio tutte le Forze dell’Ordine coinvolte – è solo l’inizio di quel lungo percorso che il Governo si è impegnato a portare avanti per ripristinare legalità e sicurezza e per far sentire forte la presenza dello Stato ai cittadini. E gettare così le basi per la ricostruzione sociale e la rinascita del territorio”. Lo scrive su Twitter la presidente del Consiglio Giorgia Meloni.

“Contro la criminalità procederemo sempre spediti e senza esitazioni. Affinché in Italia non ci siano più zone franche”, conclude.

Meloni convoca maggioranza, si cerca intesa su priorità manovra

Meloni convoca maggioranza, si cerca intesa su priorità manovraRoma, 4 set. (askanews) – Compattare i ranghi del centrodestra dopo la pausa estiva e discutere le “priorità” della manovra, cercando di evitare divisioni. E’ questo l’obiettivo della presidente del Consiglio Giorgia Meloni, che ha convocato per mercoledì a Palazzo Chigi i capigruppo della maggioranza.

Un “normale confronto”, sottolineano fonti di governo, in un clima di “grande collaborazione” tra governo, maggioranza e partiti che la compongono. Alla riunione, in programma per le 18, saranno presenti anche i due vicepremier Matteo Salvini e Antonio Tajani, oltre ai ministri competenti, in testa il titolare dell’Economia, Giancarlo Giorgetti. Certo la legge di bilancio si preannuncia complessa, vista la scarsità delle risorse a disposizione. Giorgetti, parlando a Cernobbio, ha annunciato una manovra “prudente e che tenga conto delle regole di finanza pubblica”. Principale ‘colpevole’ dei pochi fondi da usare, secondo il governo, è il superbonus. Oggi, come già aveva fatto il titolare del Mef, è stato il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Giovanbattista Fazzolari ad attaccare il provvedimento del governo Conte, un “fardello” costato 140 miliardi, ha detto in un’intervista al Tg1, con “12 miliardi tra truffe e irregolarità”. Ciò nonostante Fazzolari si dice ottimista: pur in una congiuntura economica internazionale “complessa”, il Pil italiano “sta crescendo più del resto dell’Eurozona”. Mercoledì il ministro dell’Economia esporrà i numeri (che dovranno essere messi nero su bianco entro il 27 settembre nella Nadef) e si inizierà un confronto sulle priorità. Meloni ha ribadito che sarà confermato il taglio del cuneo fiscale; Matteo Salvini vuole i fondi per il Ponte sullo Stretto e “aumentare stipendi e pensioni”, ma anche risorse per un piano casa; Forza Italia (che non vuol cedere sulla rimodulazione della tassa sugli extraprofitti delle banche) oltre alla conferma del taglio del cuneo ha la “priorità assoluta” di aumentare le pensioni, in particolare le minime. Tutte misure che appaiono molto costose. Per questo, sottolineano le fonti, la premier inviterà le forze di maggioranza a ragionare in termini di legislatura: se in passato le leggi di bilancio erano concepite per raccogliere tutto il consenso possibile e nel minor tempo possibile – è il senso del discorso che farà – adesso si dovrà lavorare su un percorso progressivo articolato nell’arco di alcuni anni, senza creare “macerie” economiche e finanziarie. Il vertice sarà anche l’occasione, probabilmente, per un richiamo ai capigruppo, affinchè il percorso parlamentare della manovra sia il più ordinato possibile e senza ‘scivoloni’, come è accaduto lo scorso anno: se allora le sbavature potevano essere giustificate dai tempi stretti della nascita del governo, quest’anno errori non potranno essere tollerati.

Intanto oggi la maggioranza ha iniziato a parlare anche delle regionali della prossima primavera, quando si voterà per quattro regioni attualmente in mano al centrodestra (Piemonte, Sardegna, Basilicata, Abruzzo) e per diversi comuni. Nella sala Tatarella della Camera si sono incontrati i rappresentanti dei partiti: Francesco Lollobrigida e a Giovanni Donzelli per Fdi; Roberto Calderoli e Alessandra Locatelli (Lega); Maurizio Gasparri e Francesco Battistoni (Fi); Giuseppe Bicchielli, Alessandro Colucci (Noi moderati); Antonio De Poli (Udc). “C’è grande coesione, grande serenità”, ha detto al termine Lollobrigida, spiegando che “lavoriamo per candidature unitarie”. Secondo fonti di centrodestra si è trattato di un incontro interlocutorio sul “metodo” e senza nomi, con l’intento di compattare i partiti e cancellare le divisioni emerse questa estate. Dopo questo giro di incontri, giovedì è in programma il Consiglio dei ministri, in cui potrebbe arrivare un pacchetto di misure sui migranti e la sicurezza urbana. Poi Meloni partirà per una serie di incontri internazionali che la terranno lontano da Roma per diversi giorni: prima il G20 in India (9-10 settembre), poi un passaggio a Budapest (il 14) per un summit sulla natalità prima di volare a New York per l’Assemblea generale dell’Onu (18 e 19) e a Malta per il Med9 il 29. Un motivo in più per lasciare i ‘compiti’ ai suoi.

Europee, ipotesi sbarramento dal 4% al 3%. Fdi: pronti a parlarne

Europee, ipotesi sbarramento dal 4% al 3%. Fdi: pronti a parlarneRoma, 4 set. (askanews) – Abbassare la soglia di sbarramento per le elezioni Europee dall’attuale 4% al 3%. L’ipotesi, che circolava da un po’, sarebbe diventata più concreta – a quanto si apprende – nel corso delle interlocuzioni tra maggioranza e opposizione degli ultimi giorni.

In particolare, una apertura sarebbe arrivata dal partito della presidente del Consiglio. “Fdi pur non avendo un interesse non ha manifestato preclusioni, se ne può parlare”, spiega uno degli esponenti che si sta occupando del dossier.

Renzi in campo a Europee: “il Centro siamo noi. E saremo decisivi”

Renzi in campo a Europee: “il Centro siamo noi. E saremo decisivi”Milano, 4 set. (askanews) – Matteo Renzi scende in campo alle Europee: sarà lui il capolista de “Il Centro” nella circoscrizione Nord Ovest. E per questo l’annuncio arriva da Milano, con una conferenza stampa che delinea la strategia dell’ex premier: essere decisivi all’interno del gruppo di Renew Europe e poi da lì giocare da protagonisti la partita della prossima maggioranza europea. Che per Renzi non deve cambiare: “La maggioranza Ursula non ha alternative, la maggioranza ‘Giorgia’ invece non è una maggioranza, e comunque noi con i Conservatori non ci staremmo”.

La scommessa di Renzi è dunque “una maggioranza che vada dal Ppe ai socialisti, senza Afd o gli estremisti di sinistra, senza Vox o i M5s. La stessa maggioranza che c’è stata adesso, portando con la nostra famiglia un contributo che faccia stare l’Europa dalla parte del tavolo e non dalla parte del menu: vogliamo svegliare l’Europa”. Il primo passo dovrà essere ovviamente superare lo sbarramento del 4%: in quel caso “grazie alle dimensioni dell’Italia eleggeremmo 4 europarlamentari, saremo decisivi nel gruppo di Renew”, assicurano i renziani. Per riuscirci, “non saremo soli”, dice Renzi, ma i nomi dei compagni di strada non li ufficializza. Quelli che circolano sono sempre gli stessi: Beppe Fioroni, Cateno De Luca, Letizia Moratti. Non gli altri componenti italiani della famiglia di Renew: Calenda (“Verso di lui non ho ostilità”, dice ancora Renzi) non commenta; mentre +Europa mostra tutta la sua freddezza: “Noi lavoriamo per una lista federalista europea partendo dalla sua piattaforma in particolare su rilancio dell’integrazione politica europea, libertà individuali ed economiche, visto che nel Parlamento europeo il gruppo di Renew Europe è stato tra i più all’avanguardia su questo fronte. Il Centro come luogo della palude politica in cui tutte le istanze riformatrici si annacquano fino a diventare irriconoscibili non ci interessa, così come non ci interessano candidature più vicine ai popolari che ai liberali. L’auspicio tuttavia resta quello di una ricomposizione del quadro della famiglia dei liberali europei”, dicono fonti del partito.

L’ambizione di Renzi è dunque “svegliare l’Europa”, perchè negli equilibri geopolitici “se non sei al tavolo vuol dire che sei nel menù. E l’Italia con l’Europa”. Ma per poter contare negli equilibri europei, Renzi continua a giocare la sua partita in Italia, descrivendosi come “l’opposizione alla seconda”, ovvero “l’opposizione alla maggioranza”, che “non risolve i problemi ma alimenta solo i social della Meloni”, e “l’opposizione all’opposizione”. L’obiettivo è “prendere voti sia dal Pd che da Forza Italia”, nella convinzione che stavolta “c’è un pertugio per il centro, fatevelo dire da chi un po di politica la mastica”.

Renzi lancia il Centro: alle Europee mi candiderò anche io

Renzi lancia il Centro: alle Europee mi candiderò anche ioMilano, 4 set. (askanews) – Matteo Renzi si candiderà alle prossime elezioni europee con “il brand del Centro”. Lo ha annunciato in una conferenza stampa a Milano: “Ci metterò la faccia”, ha detto l’ex premier.

“Scommetto su una maggioranza che vada tra Ppe e socialisti, senza Afd o gli estremisti di sinistra, senza Vox o i M5s. La stessa maggioranza che c’è stata adesso portando con la nostra famiglia un contributo che faccia stare l’Europa dalla parte del tavolo e non dalla parte del menu”, nel quadro geopolitico, ha detto inoltre Matteo Renzi, in conferenza stampa a Milano, precisando che “se il Ppe volesse un accordo con i conservatori io sarei contrario”. Osservando che peraltro “se i conservatori vogliono entrare nella maggioranza Ursula vuol dire che si stanno rimangiando tutto”.

Superbonus, Conte: il “mal di pancia” viene a noi

Superbonus, Conte: il “mal di pancia” viene a noiRoma, 4 set. (askanews) – “Ecco i numeri del disastro prodotto dall’incapacità del Governo Meloni. Dopo quasi un anno aumenta la benzina, aumenta la disoccupazione, aumenta il costo dei mutui, il carovita morde e cala il Pil. Gli sbarchi di migranti – che dicevano di voler fermare – sono più che raddoppiati. E il Governo che fa? Non ricordiamo una misura concreta a favore degli italiani, delle imprese, dell’occupazione. E allora meglio gettare fango sul passato e sul Superbonus, così magari qualche cittadino in buona fede ci casca”. Lo ha scritto su Facebook il presidente M5s Giuseppe Conte

“Il Superbonus è una misura che, dati alla mano, ha creato 1 milione di posti di lavoro, un rientro di gettito fiscale per le casse dello Stato e un impatto sulla crescita del Pil che ha fatto scendere il debito pubblico di 10 punti in due anni. Dire che è solo un costo sulle spalle dei cittadini è una menzogna e fa capire quanto il Governo Meloni sia del tutto impreparato ad affrontare il tema degli investimenti. Seguono le vecchie e superate logiche dei tagli e dell’austerità. Ma senza investimenti un’economia e un Paese muoiono. Non c’è futuro – insiste l’ex premier -. Oggi lo chiamano ‘buco’ ma dall’opposizione Fratelli d’Italia chiedeva di estendere e prorogare il Superbonus. La Lega nel 2022 sottolineava che il Superbonus ‘ha creato lavoro per imprese, artigiani e operai e valore per le famiglie’. Oggi scopriamo che gli stessi Ministri di Governo e le stesse forze politiche che lo difendevano a gran voce hanno il ‘mal di pancia’ solo a parlare di Superbonus”. “Non fatevi fregare da queste tattiche da vecchia politica. Il ‘mal di pancia’ qui lo abbiamo noi. Grazie a quel rilancio dell’edilizia – che era in ginocchio dopo l’esplosione della pandemia – abbiamo rialzato il Paese e l’Italia era tornata a correre. Ora questi incapaci stanno facendo a pezzi quella crescita, lasciando indietro le famiglie in difficoltà, il ceto medio, i lavoratori. Smettano di prendere in giro gli italiani e si mettano seriamente a lavorare. Gli italiani li hanno votati non per continuare a fare propaganda ma per portare soluzioni. Il tempo degli slogan è scaduto”, conclude Conte.

Al via la raccolta di firme on line su 14 nuovi quesiti

Al via la raccolta di firme on line su 14 nuovi quesitiRoma, 4 set. (askanews) – E’ partita sul sito www.referendum24.online , la raccolta firma on line per 14 quesiti referendari proposti dal Comitato Promotore “Comitato Referendario 2024” e annunciati in G.U. il 4 Luglio 2023. La raccolta terminerà il 30 settembre, entro tale data le firme raccolte verranno depositate corredate dei certificati elettorali

“L’evoluzione digitale – sottolinea il comitato referendario promotore- sta permeando ogni aspetto della nostra vita quotidiana, trasformando il modo in cui comunichiamo, lavoriamo e persino partecipiamo alla democrazia. In questo contesto, i processi di raccolta firme per i referendum stanno attraversando una rivoluzione silenziosa, passando dai tradizionali banchetti di raccolta firme alla firma digitale assistita da sistemi di sicurezza avanzati. Questo cambiamento non solo semplifica il processo di partecipazione dei cittadini ma introduce anche nuovi livelli di efficienza e sicurezza. Ecco perché, come Comitato Promotore, proponiamo l’uso di una piattaforma digitale per la raccolta firme che richiede un contributo di 1,65Ç ai firmatari per apporre ai documenti firme qualificate attraverso autenticazione SPID e marche temporali, per poter firmare digitalmente a norma di Legge. Ci siamo affidati alla società TocToc s.r.l, in qualità di Soggetto Tecnico, per la digitalizzazione del processo di firma, che si avvale della collaborazione di Namirial S.p.A. in qualità di Certification Authority e Aggregatore SPID. L’introduzione della firma digitale in questo contesto, grazie al Decreto-legge 31 maggio 2021 n. 77, all’art. 38 quater, apre le porte a numerosi vantaggi: tempi di predisposizione dell’iniziativa ridotti, semplifica e potenzia il processo di raccolta, ottimizza la gestione documentale per esperire gli adempimenti previsti per la formalizzazione dei risultati presso le sedi competenti e non ultimo offre un minor impatto ambientale in termini di emissioni CO2 e per la totale assenza di consumo di carta. Abbiamo depositato 14 quesiti: -Tre referendum sull’immigrazione, per introdurre lo Ius Soli per i figli di cittadini stranieri nati in Italia; facilitare l’assunzione di cittadini stranieri in Italia, semplificando l’iter dei contratti del lavoro, dare piena autonomia al Presidente della Repubblica nel concedere la cittadinanza italiana a cittadini stranieri.

Quattro referendum sono sulla cannabis, per alzare al 6% i limiti di THC nelle piante di canapa; allargare la deroga alla coltivazione della canapa per usi consentiti dalle norme UE, eliminare il divieto di coltivare la cannabis, depenalizzare le coltivazioni non autorizzate. Tre referendum sulla politica, per prevedere anche per i partiti già in Parlamento l’obbligo di raccogliere le firme per presentarsi alle elezioni successive; prevedere più tempo per la raccolta delle firme per i referendum (attualmente 3 mesi)e consentire la richiesta di referendum anche nell’anno che precede l’elezione di Camera o Senato; abbassare all’1% la soglia di sbarramento alla Camera, attualmente al 3%.

I restanti quattro referendum riguardano: legalizzazione della maternità surrogata, abolizione del decreto rave, riapertura delle case di piacere, abrogazione dell’obbligo di rimessa per il trasporto privato NCC (noleggio con conducente) e liberalizzazione delle tariffe taxi.

Il vertice del centrodestra sigla una “collaborazione piena” per le elezioni amministrative

Il vertice del centrodestra sigla una “collaborazione piena” per le elezioni amministrativeMilano, 4 set. (askanews) – “Il tavolo del centrodestra si è riunito, nel pieno spirito di collaborazione, per ragionare insieme delle elezioni regionali e amministrative del prossimo anno”. Così in una nota congiunta le forze di maggioranza, Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia, Udc, Noi Moderati, riunite oggi a Montecitorio.

“In un clima di coesione si è aperta una fase istruttoria per individuare i migliori candidati e dare mandato ai coordinamenti territoriali di definire programmi, candidature e coalizioni che valutino anche la presenza di liste civiche rappresentative di istanze territoriali specifiche. Entro il mese di settembre il tavolo si riunirà nuovamente per condividere le scelte, valutando gli esiti degli incontri territoriali”, conclude la nota.

Lollobrigida: candidati unitari centrodestra ad amministrative

Lollobrigida: candidati unitari centrodestra ad amministrativeRoma, 4 set. (askanews) – “C’è grande coesione, grande serenità, è la prima volta nella storia che il centrodestra si riunisce il 4 settembre, con cosi grande ampio anticipo, per ragionare su scenari possibili da mettere in campo a primavera e scegliere le migliori candidature possibili”. Lo ha detto il ministro per la Sovranità alimentare Francesco Lollobrigida, al termine della riunione di maggioranza alla Camera.

“Vogliamo guadagnare più posizioni possibili offrendo le migliori candidature ai cittadini, lavoriamo per candidature unitarie. Abbiamo dato mandato ai territori per svolgere un lavoro istruttorio ed entro settembre ci rivedremo”. Lollobrigida ha anche precisato che non si è parlato oggi di nomi.

Vertice centrodestra: collaborazione piena su amministrative

Vertice centrodestra: collaborazione piena su amministrativeMilano, 4 set. (askanews) – “Il tavolo del centrodestra si è riunito, nel pieno spirito di collaborazione, per ragionare insieme delle elezioni regionali e amministrative del prossimo anno”. Così in una nota congiunta le forze di maggioranza, Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia, Udc, Noi Moderati, riunite oggi a Montecitorio.

“In un clima di coesione si è aperta una fase istruttoria per individuare i migliori candidati e dare mandato ai coordinamenti territoriali di definire programmi, candidature e coalizioni che valutino anche la presenza di liste civiche rappresentative di istanze territoriali specifiche. Entro il mese di settembre il tavolo si riunirà nuovamente per condividere le scelte, valutando gli esiti degli incontri territoriali”, conclude la nota.