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Appalti, Schlein: colpita dall’attacco sfrenato all’Anac

Appalti, Schlein: colpita dall’attacco sfrenato all’Anac


Appalti, Schlein: colpita dall’attacco sfrenato all’Anac – askanews.it



Appalti, Schlein: colpita dall’attacco sfrenato all’Anac – askanews.it




















Trieste, 30 mar. (askanews) – “Sono rimasta molto colpita dall’attacco sfrenato al presidente dell’Anac che dice cose che ha il dovere di dire e che dice da tempo, non solo da questi cinque mesi, cioè che bisogna fare molta attenzione ad alzare in questo modo smodato le soglie”. Così a Trieste Elly Schlein, segretaria del Pd, ha risposto ai giornalisti a proposito delle polemiche della Lega per l’intervento del numero uno dell’Autorità anticorruzione sul Codice degli appalti.

Si rischiano, secondo Schlein, le tutele e i presidi di legalità. “Noi pensiamo invece che, proprio oggi che arrivano le risorse significative per il Paese, dobbiamo continuare a insistere sulla massima trasparenza. Siamo peraltro nell’epoca della massima digitalizzazione e trasformazione digitale, quindi si può trovare un equilibrio corretto tra la semplificazione delle procedure per avvicinare pubbliche amministrazioni imprese e cittadini”. “L’attacco che questo Governo sta facendo al Codice degli appalti ci preoccupa molto in prospettiva per il Paese”, ha sottolineato Schlein.

Pnrr, Schlein: governo scarica ritardi, Fitto riferisca a Camere

Pnrr, Schlein: governo scarica ritardi, Fitto riferisca a Camere


Pnrr, Schlein: governo scarica ritardi, Fitto riferisca a Camere – askanews.it



Pnrr, Schlein: governo scarica ritardi, Fitto riferisca a Camere – askanews.it




















Trieste, 30 mar. (askanews) – “Hanno detto che erano pronti, ma tanto pronti ci sembra che non sono”. Lo ha detto da Trieste la segretaria del Pd, Elly Schlein, soffermandosi sui ritardi per i fondi del Pnrr. “Non bisogna perdere questa opportunità su cui si segnalano già dei ritardi che il overno cerca di scaricare sui precedenti governi oppure addirittura sull’Unione europea. Abbiamo chiesto al ministro Fitto di venire a riferire – ha concluso – E’ una questione di interesse nazionale, noi tifiamo per l’Italia”.

Il nuovo Codice degli appalti, Busia: sindaci eroi. Salvini: Anac fortunatamente ha cambiato idea

Il nuovo Codice degli appalti, Busia: sindaci eroi. Salvini: Anac fortunatamente ha cambiato idea


Il nuovo Codice degli appalti, Busia: sindaci eroi. Salvini: Anac fortunatamente ha cambiato idea – askanews.it



Il nuovo Codice degli appalti, Busia: sindaci eroi. Salvini: Anac fortunatamente ha cambiato idea – askanews.it



















Roma, 30 mar. (askanews) – “I sindaci, soprattutto nei piccoli comuni, oggi sono degli eroi perché svolgono una funzione essenziale, importantissima, pagati pochissimo e si assumono grandi responsabilità. Per cui lungi da me il polemizzare coi sindaci. Ho solo ammirazione come pure per i funzionari pubblici”, lo ha detto il presidente dell’Autorità anticorruzione Giuseppe Busia intervenendo a ‘L’Aria che tira’ su LA7, precisando così il senso delle sue frasi apparse in due interviste ai quotidiani, nelle quali criticava il nuovo Codice degli appalti (“Per i lavori fino a 150 mila euro e le forniture di servizi fino a 140 mila euro si può ricorrere all’affidamento diretto, col rischio che, soprattutto nei piccoli Comuni, questi contratti vengano stipulati in virtù di relazioni personali se non di parentela, anziché sulla bontà delle offerte o della qualità delle ditte”).

Intervenendo all’Aria che tira il presidente Anac ha chiarito che gli amministratori locali “fortunatamente sono persone nella stragrande maggioranza che servono le istituzioni e che lavorano per fare bene – ha aggiunto – E quindi la fiducia che Anac dà è piena. Non solo, noi ci affianchiamo alle amministrazioni che vogliono e che stipulano con noi un protocollo e li aiutiamo a fare gli atti”. “Purtroppo – ha proseguito Busia – ci sono dei settori in cui la criminalità organizzata è presente. Dei settori in cui dovremo spendere grandissime risorse in tempi molto stretti e quindi i rischi sono alti. E allora quale è la cura? Non burocrazia e lentezza ma controllabilità e trasparenza che si può conciliare attraverso il digitale”. Dichiarazioni che hanno fatto rientrare la reazione della Lega, con l’intervento dello stesso Salvini. “Grande soddisfazione e sollievo per l’evidente correzione di rotta del Presidente Anac, Busia, che ora ha definito i sindaci eroi da ammirare”, sottolineano fonti del Ministero dei trasporti, commentando le precisazioni del presidente dell’Anticorruzione. Dal Mit hanno evidenziato anche che i contatti tra Salvini e Busia “non sono mai venuti meno, nemmeno nelle ultime ore. Il Ministro non si sottrae al confronto costruttivo per il bene del Paese e al fianco degli Amministratori Locali”. Rispetto alle dure reazioni della Lega, alle prime parole di Busia, le fonti concludono che “evidentemente, sono servite per un chiarimento”. Infine lo stesso leader leghista ha chiuso così la querelle: “Anac fortunatamente ha cambiato rotta e i sindaci da potenziali delinquenti sono diventati degli eroi nel corso della giornata”, ha detto da Trieste il ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini. “Mi aveva stupito o turbato la dichiarazione che i sindaci dei piccoli Comuni avrebbero dato gli appalti al cugino o al cognato o a chi l’ha votato. Significa mancare di rispetto”, ha detto Salvini. Il nuovo Codice, ha assicurato, presenta “tutti i controlli, trasparenza e, con la digitalizzazione, ci sarà ancor più trasparenza negli appalti”.

Busia critica il nuovo Codice degli appalti. La Lega: non è neutrale, non può guidare l’Anac

Busia critica il nuovo Codice degli appalti. La Lega: non è neutrale, non può guidare l’Anac


Busia critica il nuovo Codice degli appalti. La Lega: non è neutrale, non può guidare l’Anac – askanews.it



Busia critica il nuovo Codice degli appalti. La Lega: non è neutrale, non può guidare l’Anac – askanews.it




















Roma, 30 mar. (askanews) – La Lega ha scatenato una bufera contro il presidente dell’Anac, l’Autorità nazionale anticorruzione, Giuseppe Busia. Le critiche al nuovo codice degli appalti, voluto dal leader leghista Salvini, esternate senza mezzi termini dal presidente Busia, in due interviste, hanno provocato una reazione tale che autorevoli esponenti del partito ritengono che non possa più guidare l’Autorità.

Ecco cosa ha detto il presidente dell’Anac. “Il vero punto non è costruire una scuola qualsiasi o una strada qualsiasi, nei tempi più rapidi possibile, ma costruire buone scuole e buone strade. Concentrarsi solo sulla velocità rischia di andare a discapito di trasparenza, concorrenza, tutele dei lavoratori e in definitiva della qualità delle opere pubbliche”, ha detto Busia, in un’intervista a Repubblica, chiedendo al governo di correggere il nuovo Codice degli appalti. Busia, pur provando a evitare polemiche politiche, ha messo in fila le perplessità sulla “deregulation” celebrata dal ministro dei Trasporti Matteo Salvini: “Se le regole sono buone, ma si modificano le soglie così da applicarle solo a una minima parte degli appalti, vengono in realtà svuotate”; e “il codice trasforma in regola quelle che prima erano deroghe emergenziali, perdendo di vista quello che ci chiede l’Europa”. In un’altra intervista al Corriere della Sera, Busia è sceso più nel concreto, sottolineando che limitare l’obbligo di gara pubblica solo quando la spesa supera 5,3 milioni, come prevede il codice, pur se in linea con le normative dell’Ue, ha conseguenze importanti: “Significa che si possono fare affidamenti senza pubblicare un avviso e quindi senza una procedura pubblica di gara. Per i lavori fino a 150 mila euro e le forniture di servizi fino a 140 mila euro si può ricorrere all’affidamento diretto, col rischio che, soprattutto nei piccoli Comuni, questi contratti vengano stipulati in virtù di relazioni personali se non di parentela, anziché sulla bontà delle offerte o della qualità delle ditte. Spingendo le stesse a investire di più sulle relazioni personali col decisore pubblico che sulla qualità della prestazione. Insomma, sotto i 150 mila euro va benissimo il cugino o anche chi mi ha votato e questo è un problema”. Ed ecco la reazione della Lega. “Gravi, inqualificabili e disinformate dichiarazioni del presidente Busia sul Codice Salvini: se parla così di migliaia di sindaci e pensa che siano tutti corrotti, non può stare più in quel ruolo. Busia ha dei compiti di controllo, invece certifica di essere prevenuto, non neutrale e quindi non credibile”, così Stefano Locatelli, responsabile Enti Locali della Lega, ha commentato le parole del Presidente dell’Anac.

“La Lega ha piena fiducia negli amministratori locali, a differenza del presidente di Anac che li considera evidentemente corrotti e corruttibili. Busia prima di sparare a zero sui sindaci e sul Codice Salvini dovrebbe ragionare su quale sia il futuro che vuole per l’Italia. Noi vogliamo efficienza e sburocratizzazione per un Paese veloce, non ci sono dubbi”, questa, invece, la dichiarazione dei deputati della Lega in commissione Ambiente Gianpiero Zinzi, Alessandro Benvenuto, Gianangelo Bof, Elisa Montemagni e Graziano Pizzimenti. “Completamente fuori luogo e senza fondamento, oltre che gravi, le dichiarazioni del presidente di Anac Giuseppe Busia. Con il nuovo Codice, appalti più rapidi, più autonomia agli Enti locali, corsia preferenziale per le forniture italiane ed europee, digitalizzazione, semplificazione e meno burocrazia. Quindi: ‘Prima l’Italia’”, così in una nota i senatori della Lega in commissione Lavori pubblici, Nino Germanà (segretario), Tilde Minasi (capogruppo) e Manfredi Potenti, dopo le parole del presidente dell’Autorità nazionale anticorruzione. Quindi, per gli esponenti della Lega, “Busia che, per il ruolo che ricopre, dovrebbe essere super partes, dimostra invece la sua inadeguatezza a ricoprire quell’incarico”.

Europarlamento:Meloni revochi stop registrazione figli coppie gay

Europarlamento:Meloni revochi stop registrazione figli coppie gay


Europarlamento:Meloni revochi stop registrazione figli coppie gay – askanews.it



Europarlamento:Meloni revochi stop registrazione figli coppie gay – askanews.it



















Bruxelles, 30 mar. (askanews) – Il Parlamento europeo “condanna le istruzioni impartite dal governo italiano al comune di Milano di non registrare più i figli di coppie omogenitoriali; ritiene che questa decisione porterà inevitabilmente alla discriminazione non solo delle coppie dello stesso sesso, ma anche e soprattutto dei loro figli; ritiene che tale azione costituisca una violazione diretta dei diritti dei minori, quali elencati nella Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza del 1989”.

La plenaria ha votato questo testo per alzata di mano, oggi a Bruxelles, come emendamento a una risoluzione sulla “Situazione dello Stato di diritto nell’Unione europea”. Il testo dell’emendamento, inoltre, “esprime preoccupazione per il fatto che tale decisione si iscrive in un più ampio attacco contro la comunità Lgbtqi+ in Italia”, e “invita il governo italiano a revocare immediatamente la sua decisione”.

Fitto: ritardi nel Pnrr? Noi siamo al governo da 4 mesi, non da 4 anni

Fitto: ritardi nel Pnrr? Noi siamo al governo da 4 mesi, non da 4 anni


Fitto: ritardi nel Pnrr? Noi siamo al governo da 4 mesi, non da 4 anni – askanews.it



Fitto: ritardi nel Pnrr? Noi siamo al governo da 4 mesi, non da 4 anni – askanews.it




















Pisa, 30 mar. (askanews) – “Stiamo lavorando di concerto con la Commissione europea, altri paesi hanno avuto sulla verifica del raggiungimento degli obiettivi delle proroghe concordate di uno o due mesi. Noi siamo al governo da quattro mesi e non da quattro anni, non lo dico per fare polemica… Dobbiamo dire le cose come stanno”. Lo ha detto il ministro per gli Affari europei Raffaele Fitto intervenendo in diretta al XIX congresso nazionale Ali in corso a Pisa a proposito del dibattito sul Pnrr e delle polemiche sui ritardi nella realizzazione degli obiettivi. “Non voglio fare polemiche” e “dobbiamo parlare il linguaggio della chiarezza, siamo in una fase di attuazione, il governo ha come orizzonte temporale non la scadenza immediata ma il giugno del 2026 con l’obiettivo di mettere in sinergia il Pnrr con i programmi sulla coesione… mettere insieme questi programmi dà la possibilità di avere una visione comune”. Fitto ha ribadito la necessità di un “dialogo costruttivo con tutti gli interlocutori su temi veri e concreti, cercando di immaginare le soluzioni”.

Pnrr, Fitto: no polemiche, orizzonte temporale governo è il 2026

Pnrr, Fitto: no polemiche, orizzonte temporale governo è il 2026


Pnrr, Fitto: no polemiche, orizzonte temporale governo è il 2026 – askanews.it



Pnrr, Fitto: no polemiche, orizzonte temporale governo è il 2026 – askanews.it




















Pisa, 30 mar. (askanews) – “Non voglio fare polemiche” e “dobbiamo parlare il linguaggio della chiarezza, siamo in una fase di attuazione, il governo ha come orizzonte temporale non la scadenza immediata ma il giugno del 2026 con l’obiettivo di mettere in sinergia il Pnrr con i programmi sulla coesione… mettere insieme questi programmi dà la possibilità di avere una visione comune”. Lo ha detto il ministro per gli Affari europei Raffaele Fitto intervenendo in diretta al XIX congresso nazionale Ali in corso a Pisa a proposito del dibattito e delle polemiche sul Pnrr.

Fitto ha ribadito la necessità di un “dialogo costruttivo con tutti gli interlocutori su temi veri e concreti, cercando di immaginare le soluzioni”.

Pnrr, Fitto: ritardi? Siamo al governo da 4 mesi, non da 4 anni

Pnrr, Fitto: ritardi? Siamo al governo da 4 mesi, non da 4 anni


Pnrr, Fitto: ritardi? Siamo al governo da 4 mesi, non da 4 anni – askanews.it



Pnrr, Fitto: ritardi? Siamo al governo da 4 mesi, non da 4 anni – askanews.it



















Pisa, 30 mar. (askanews) – “Stiamo lavorando di concerto con la Commissione europea, altri paesi hanno avuto sulla verifica del raggiungimento degli obiettivi delle proroghe concordate di uno o due mesi. Noi siamo al governo da quattro mesi e non da quattro anni, non lo dico per fare polemica… Dobbiamo dire le cose come stanno”. Lo ha detto il ministro per gli Affari europei Raffaele Fitto intervenendo in diretta al XIX congresso nazionale Ali in corso a Pisa a proposito del dibattito sul Pnrr e delle polemiche sui ritardi nella realizzazione degli obiettivi.

Autonomia,Ricci:pronti a firme per referendum abrogativo ddl Calderoli

Autonomia,Ricci:pronti a firme per referendum abrogativo ddl Calderoli


Autonomia,Ricci:pronti a firme per referendum abrogativo ddl Calderoli – askanews.it



Autonomia,Ricci:pronti a firme per referendum abrogativo ddl Calderoli – askanews.it




















Pisa, 30 mar. (askanews) – Il ddl Calderoli sull’autonomia differenziata “crea nuovo centralismo regionale che non serve a nessuno ed è per questo che ci batteremo contro questo disegno di legge e se il governo andrà avanti a testa bassa noi raccoglieremo le firme per un referendum abrogativo. Il ddl Calderoli non passerà e non dividerà questo paese”. Lo ha detto Matteo Ricci, sindaco di Pesaro e presidente nazionale Ali – Autonomie locali italiane, parlando con i giornalisti a Pisa a margine del XIX congresso nazionale “Ricuciamo l’Italia”.

Lollobrigida: il Pnrr non rischia, è solo un ritardo

Lollobrigida: il Pnrr non rischia, è solo un ritardo


Lollobrigida: il Pnrr non rischia, è solo un ritardo – askanews.it



Lollobrigida: il Pnrr non rischia, è solo un ritardo – askanews.it



















Roma, 30 mar. (askanews) – “Di sicuro possiamo dire che il Pnrr non è solo un giardino di rose. Già in campagna elettorale denunciammo molte criticità”. E’ quanto ha detto il ministro Francesco Lollobrigida in un colloquio con il Foglio. “La mia sensazione personale è positiva nei rapporti con l’Europa”, ha aggiunto. “Sul Pnrr c’è un tema legato al ritardo, ma è solo un ritardo”.

Con Draghi, la Commissione fu più clemente? “Questo deve chiederlo al ministro Fitto, che è titolare del dossier”, precisa Lollobrigida. “Di sicuro i nostri allarmi la scorsa estate restano agli atti. Ma quando dicevamo che alcuni obiettivi erano da rivedere, che lo scenario era cambiato, ricordo le risposte dell’opinione pubblica”. E cioè? “Ci saltavano tutti addosso: il Pnrr non si cambia, era la risposta cora- le. Ma adesso i nodi, come si suol dire, vengono al pettine”. Lollobrigida ritiene che vada fatta “una grande operazione verità”. “Che vadano spiegati alla Nazione i motivi dei ritardi: serve un approfondimento sulle cause di questi ritardi anche per tranquillizzare l’opinione pubblica. Mi capisce perché le dico che il Pnrr non sono solo rose?”.

Insomma l’Europa adesso sta presentando il conto al governo italiano, per la sua radice anti Ue? “Questa ricostruzione non è la mia”, sottolinea il ministro. “Io parlo con i fatti”. “Nel Pnrr ci sono misure che non hanno mercato. Vuole un esempio che mi riguarda? Eccolo: prendiamo i trattori. La motorizzazione Stage V riduce fino al 95 per cento le emissioni dei vecchi mezzi. L’Europa ci chiedeva una misura che, partendo da un presupposto ideologico, non permette di raggiungere facilmente l’obiettivo. Ed è una delle cose che sto chiedendo di rivedere, quella appunto che riguarda i trattori elettrici”, commenta.