Schlein ha visitato i Comuni alluvionati: fare in fretta, fare beneRoma, 10 giu. (askanews) – “E’ evidente che siamo a disposizione per lavorare insieme e fare il massimo rapidamente. Ma farlo bene. Qui c’è da fare moltissimo e bisogna fare in frette, qiu ci sono persone che hanno perso tutto”. Lo ha affermato, fra l’altro, la segretaria del Pd Elly Schlein a Rainews24, nel corso della visita di stamani sui luoghi dell’alluvione in Romagna, al termine di un incontro a Faenza con gli amministratori della città e di diversi Comuni alluvionati.
Pride in nove città,giornata di mobilitazione orgoglio arcobalenoRoma, 10 giu. (askanews) – Sono ben nove le città italiane che oggi vengono attraversate dall’ “Onda Pride”: grande manifestazione a sostegno dei diritti delle persone lgbtqi+.
Nella Capitale sfila il Roma Pride (concentramento alle 15 in piazza della Repubblica), ad Avellino arriva l’Irpinia Pride (appuntamento alle 17 in piazza della Libertà), a Cuneo il Cuneo Pride (ritrovo alle 16 in piazza Torino); è tempo di Puglia Pride a Foggia (si parte alle 16,30 da piazza Umberto Giordano), di Riviera Pride a Dolo (partenza alle 17 dal parcheggio degli impianti sportivi), di Liguria Pride a Genova (partenza alle 16 da via San Benedetto). E ancora: il Lecco Pride dà appuntamento alle 15 in via Ghislanzoni, il Messina Pride parte alle 16,30 da piazza Antonello e il Pordenone Fvg si ritrova alle 15 al Parco Galvani. “È una giornata di grande mobilitazione per la nostra comunità”, ha dichiarato Gabriele Piazzoni, segretario generale di Arcigay. “Questi nove pride, tappa di una stagione record dell’Onda Pride con oltre 50 parate, sono la migliore risposta al balletto di alcune istituzioni, che ci mostrano il travaglio di chi non sa che parte stare. Non sono coerenti al punto da dichiarare senza tentennamenti la propria omotransfobia, e tirano fuori dalla tasca, all’ultimo, il ripensamento, magari il fantomatico amico gay, per dirci che in fondo ci tollerano”.
“Nelle nove parate di oggi – conclude il leader Arcigay- quasi certamente non ci saranno gli amici gay di tutti gli oppressori della compagine di governo. Però ci saranno migliaia e migliaia di persone che chiedono diritti, riconoscimento, uguaglianza, libertà. Perché sono persone tra le persone, non perché hanno amicizie altolocate. A quelle migliaia di persone, e a tutte le altre che assieme a loro oggi riempiranno le strade nei grossi centri e nelle periferie, auguriamo una memorabile giornata dell’orgoglio”.
Mes,Salvini: no al cambio merci con il patto di stabilitàManduria (Ta), 10 giu. (askanews) – “Non siamo al cambio merci migliore… il Patto di stabilità deve garantire il lavoro agli italiani e agli europei, quindi no al ritorno all’austerity, ai tagli di sanità, scuola e opere pubbliche del passato”. L’ha detto il vicepremier e ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, parlando con i giornalisti a margine del Forum in masseria di Manduria e rispondendo a una domanda sull’ipotesi di una trattativa tra la revisione del Patto di stabilità e la ratifica del Mes.
Conte: Meloni su “pizzo di Stato” grave pericolosa superficialeRoma, 10 giu. (askanews) – “Qualche giorno fa Giorgia Meloni, parlando di tasse a Catania, ha provato a racimolare qualche voto in più ragionando di “pizzo di Stato”. Un’esternazione grave, pericolosa e superficiale da parte di un Presidente del Consiglio”. Lo afferma via Facebook il presidente M5s Giuseppe Conte.
“Dobbiamo costruire – esorta Conte in vista della manifestazione nazionale M5s di sabato prossimo 17 giugno a Roma- una forte reazione politica, civile e sociale, qui a Foggia e dappertutto, che coinvolga tutti coloro che vogliono seriamente mettere all’angolo la corruzione e la malavita organizzata, allontanando compromessi, pratiche clientelari e rischiarando le troppe zone grigie”. “Servono persone con un senso granitico dell’etica pubblica, persone forti, persone che amano davvero la propria terra. Servono persone intransigenti che mettono il loro senso civico a disposizione della propria comunità, che si impegnano nella dimensione pubblica non per fare affari ma per contrastare il marcio della corruzione e la logica intimidatoria e oppressiva della mafia.Servono persone che sappiamo andare a testa alta.
Anniversario dell’omicidio fascista di Giacomo Matteotti, il Pd rende omaggio alla lapideRoma, 10 giu. (askanews) – “Oggi, come ogni anno, siamo a Roma in Lungotevere Arnaldo Da Brescia per tenere sempre viva la memoria di Giacomo Matteotti nel giorno in cui venne aggredito, rapito e ucciso dai sicari di Mussolini. Martire per la democrazia e la libertà, scelse di combattere a costo della propria vita la feroce violenza del fascismo Un esempio che mai dimenticheremo #GiacomoMatteotti #10Giugno”. Lo afferma via social il deputato della presidenza del gruppo Pd Andrea Casu, fra i membri della delegazione dem che ha reso omaggio a Roma alla memoria di Giacomo Matteotti.
Governo,Renzi: Meloni si manda a casa con alternativa riformistaNapoli, 10 giu. (askanews) – “La nostra tesi è che non si manderà a casa il Governo Meloni evocando il dramma dei controlli della Corte dei Conti o il grande problema del martirio di Fabio Fazio. Non si manderà a casa Meloni, si stupiranno gli amici del nuovo Pd, chiedendo la patrimoniale o insistendo sul reddito di cittadinanza. Si manderà a casa questo Governo costruendo un’alternativa riformista, senza aggredirli ma incalzandoli”. Così Matteo Renzi, leader di Italia Viva, aprendo a Napoli l’assemblea nazionale del partito.
Governo,Renzi: non è autoritario e fascista ma indeciso su tuttoNapoli, 10 giu. (askanews) – “Molti dicono che siamo in presenza di un governo autoritario, ma questo non è un governo autoritario. Un governo autoritario ha le idee chiare, non rispetta le regole ma sceglie dove andare. Quello di Giorgia Meloni è un governo velleitario, non è un governo fascista, ma un governo indeciso su tutto”. Lo ha affermato il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, a Napoli per l’assemblea nazionale del partito.
Aprendo i lavori, nel suo intervento, l’ex premier ha aggiunto: “Questo non è un Governo che va in qualche modo esposto alla polemica europea come un Governo che ci porta alla deriva autoritaria. Quale deriva? Qui c’è un Paese fermo, immobile. Un Paese che è totalmente immobile rispetto alle scelte fondamentali e che ha una classe dirigente al governo che diceva pronta a cambiare tutto e che è incerta e, in qualche modo, inconcludente”, ha concluso Renzi.
Meloni: Italia nave più bella del mondo, barra dritta senza pauraRoma, 10 giu. (askanews) – “L’Italia è e rimane la nave più bella del mondo. E il mare che è chiamata a solcare non sarà sempre calmo. Ci saranno onde e venti forti, ma anche periodi di bonaccia. Ma sarà fondamentale una cosa: tenere sempre la barra dritta e non avere paura, essere pronti per gestire ogni situazione, sfruttare gli eventi al meglio e trasformare la crisi in opportunità”. Lo afferma la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, in un messaggio per la Giornata della Marina Militare.
Notta “tranquilla” per Berlusconi al San RaffaeleMilano, 10 giu. (askanews) – È trascorsa “tranquilla” la prima notte di Silvio Berlusconi all’ospedale San Raffaele di Milano. Lo riferiscono fonti sanitarie. Il presidente di Forza Italia, accompagnato come sempre dalla compagna Marta Fascina, da ieri è nuovamente ricoverato per “l’esecuzione di accertamenti programmati in relazione alla nota patologia ematologica”, ovvero la leucemia mielomonocitica cronica che lo affligge da tempo. Accertamenti che erano previsti solo tra qualche tempo, tanto che Berlusconi aveva in programma per oggi un vertice ad Arcore con i ministri di Forza Italia, ma che sono stati anticipati – spiega il bollettino medico diffuso ieri dai professori Zangrillo e Ciceri – per “criteri clinici di normale pratica in medicina” è che dunque non sono correlati “ad alcuna criticità né allarme”.
Berlusconi era stato ricoverato tra aprile e maggio per 45 giorni, di cui 12 in terapia intensiva, per essere dimesso il 19 maggio.
Schlein riannoda i fili in segreteria: ok a un Pd plurale ma no cacofoniaRoma, 9 giu. (askanews) – Riannodare i fili del partito, dando spazio alla “pluralità” delle posizioni purché non divengano “cacofoniche”. Questa la linea emersa alla segreteria del Pd, questa mattina, convocata da Elly Schlein in vista della direzione di lunedì. Durante la riunione la segretaria ha lanciato la proposta di una “mobilitazione” che dovrà “coinvolgere i territori”, i cui dettagli verranno definiti in direzione, e che si focalizzerà sui “grandi temi sociali: dal lavoro alla scuola, dall’ambiente alla Sanità, al Pnrr”.
Fonti del Nazareno hanno descritto il clima in segreteria come “non solo unitario ma anche unito e propositivo” perché l’obiettivo è quello di “rilanciare l’azione politica” dei Dem concentrandosi sulle cose da fare e costruendo così l’alternativa al governo di destra di Giorgia Meloni. Una riunione “intensa”, durata circa quattro ore e mezza, dove sono stati squadernati tutti i punti all’ordine del giorno dell’agenda politica e seppur “consapevoli delle difficoltà” e “con qualche sottolineatura”, assicura un partecipante all’incontro, “nessun dissenso” e anzi “sintonia e voglia di fare”.
Già alla lettura dei giornali, in un’intervista, l’ex ministro del Lavoro Andrea Orlando osservava che “le primarie hanno assegnato alla segretaria un compito difficile che non si esaurisce in tre mesi” e che “ricostruire un partito su basi nuove è un lavoro che richiede una fatica particolare e pretendere che le contraddizioni accumulate nel Pd in 15 anni si risolvano in tre mesi è assurdo. Se fallisse questa aspettativa di cambiamento, sarebbe un problema anche per chi non ha appoggiato Schlein”. Due giorni fa, la minoranza, in una riunione con Stefano Bonaccini, aveva preso atto della necessità di astenersi dal far prevalere i malumori, con Bonaccini esplicito che dichiarava alle Tv: “lo sport preferito del Pd di criticare il nuovo arrivato andrebbe messo da parte”, aggiungendo però: “certamente è bene evitare una deriva minoritaria che ci metterebbe in un angolo”.
Tra le spine in casa Dem nelle ultime settimane, agli occhi dei riformisti, l’atteggiamento verso la minoranza, additata come responsabile del sì a Bruxelles sull’uso delle risorse del Pnrr per l’approvvigionamento di munizioni per l’Ucraina o la recente sostituzione come vicecapogruppo a Montecitorio di Piero De Luca con il leader di Demos Paolo Ciani, pacifista convinto, non iscritto al partito ma eletto nella lista Pd-Idp. Tema quest’ultimo su cui è tornato oggi Orlando: “se qualcuno ha pensato che nominando Ciani vicecapogruppo, lui si sarebbe trasformato in Stoltenberg, sbagliava” e poiché il Pd è “un partito dove ci sono posizioni diverse e una tradizione pacifista”, “fatto salvo che la linea deve essere chiara, queste posizioni non possono essere gestite con scomuniche”.