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Il messaggio di Mattarella per il centenario di fondazione dell’Aeronautica Militare

Il messaggio di Mattarella per il centenario di fondazione dell’Aeronautica Militare


Il messaggio di Mattarella per il centenario di fondazione dell’Aeronautica Militare – askanews.it



Il messaggio di Mattarella per il centenario di fondazione dell’Aeronautica Militare – askanews.it



















Milano, 28 mar. (askanews) – “Passione, spirito di squadra, senso del dovere, hanno segnato il primo secolo di storia dell’Aeronautica Militare”. Lo rimarca il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio inviato al Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare, Generale di Squadra Aerea Luca Goretti, in occasione del centenario di fondazione dell’Aeronautica Militare. “In questo giorno speciale rivolgo il mio omaggio alla Bandiera di Guerra della Forza Armata, emblema del sacrificio e del valore di coloro che hanno servito l’Italia con coraggio e abnegazione. Agli aviatori caduti nell’adempimento del proprio dovere va il riconoscente pensiero della Repubblica, mentre esprimo il cordoglio alle famiglie del Maggiore Fabio Antonio Altruda, del Colonnello Giuseppe Cipriano e del Tenente Colonnello Marco Meneghello, recentemente scomparsi in tragici incidenti aerei, nello svolgimento dell’incarico assegnato”.

Il Capo dello Stato sottolinea: “L’Aeronautica Militare ha saputo affrontare, sin dall’inizio, sfide complesse e gravose, dimostrando impegno, professionalità e dedizione, con la passione e la generosità offerte dalle sue donne e dai suoi uomini. Dalle origini del volo alla conquista dello spazio, dalle attività pionieristiche a quelle tecnologicamente più avanzate, attraverso gesta eroiche come quelle degli assi della Prima Guerra Mondiale e la conquista di record e primati, l’Aeronautica Militare ha segnato le vicende del Paese”. Elenca Mattarella: “La vigilanza e la protezione dello spazio aereo nazionale e di quello di Paesi alleati, la partecipazione a numerose missioni internazionali di pace sotto l’egida delle Nazioni Unite e dell’Unione Europea, la ricerca ed il soccorso a favore delle popolazioni civili in caso di calamità naturali, i trasporti sanitari e in alto-biocontenimento, l’impiego degli aeromobili a pilotaggio remoto, l’assistenza del traffico aereo, la meteorologia, la solidarietà e l’impegno nel sociale, l’abilità delle Frecce Tricolori, sono tutte pagine di storia di assoluto valore”. Non solo: “La continua ricerca nel campo scientifico e tecnologico ha consentito all’Aeronautica Militare, in stretta sinergia con tutte le altre componenti della Difesa, di concorrere nell’ambito aerospaziale, in modo qualificato e prezioso, alla sicurezza nazionale ed internazionale. Con gratitudine esprimo apprezzamento per l’instancabile impegno profuso durante la pandemia, per la tempestività dei contributi in sostegno del popolo Ucraino e per il supporto fornito alle popolazioni vittime di calamità naturali, come in Turchia e Siria, devastate dal recente terremoto. In questo giorno di festa mi unisco all’abbraccio del Paese a tutto il personale dell’Aeronautica Militare impegnato, in aderenza ai valori costituzionali, nelle missioni internazionali per la tutela della pace, della sicurezza e stabilizzazione delle aree di crisi. A voi ufficiali, sottufficiali, graduati, militari di truppa e personale civile dell’Arma Azzurra, in servizio ed in congedo, e alle vostre famiglie, giunga l’augurio del popolo italiano: ‘in volo verso il futuro’. Viva l’Aeronautica Militare, viva le Forze Armate, viva la Repubblica!”.

Giustizia, niente riforme: i penalisti scioperano per tre giorni

Giustizia, niente riforme: i penalisti scioperano per tre giorni


Giustizia, niente riforme: i penalisti scioperano per tre giorni – askanews.it



Giustizia, niente riforme: i penalisti scioperano per tre giorni – askanews.it


















Roma, 27 mar. (askanews) – La Giunta dell’Unione delle Camere penali ha proclamato l’astensione dalle udienze e da ogni attività giudiziaria nel settore penale per i giorni 19, 20, 21 aprile prossimi, per denunciare l’immobilismo del Governo rispetto alle riforme sulla Giustizia. “Le riforme processuali urgenti richieste dalla avvocatura sono ignorate – denuncia una nota – . I diktat della magistratura prontamente eseguiti: rallentamento della riforma costituzionale della separazione delle carriere, congelamento delle riforme dell’ordinamento giudiziario sgradite alle toghe. E poi, carcere, carcere, carcere, ogni qual volta la cronaca e la ricerca del consenso ispirano e sollecitano il peggiore populismo penale”. Per questo “i penalisti italiani lanciano nel Paese la mobilitazione per il rispetto degli impegni elettorali e parlamentari assunti dalla nuova maggioranza: subito tre giornate di astensione dalle udienze penali, per dare il via ad una nuova stagione di iniziative politiche in difesa del diritto penale liberale e del giusto processo. La delibera di astensione dell’Unione Camere Penali Italiane”.

“I penalisti italiani ribadiscono senza riserve il proprio apprezzamento, la propria condivisione ed il proprio sostegno verso le idee riformiste del Ministro Carlo Nordio, ed alla figura di giurista ed intellettuale liberale quale egli certamente è, ma non possono più oltre ignorare come quelle idee e quei propositi riformisti appaiano osteggiati ed interdetti dalla stessa maggioranza che dovrebbe sostenerli, come anche da una burocrazia ministeriale tradizionalmente incline ad assumere l’improprio ruolo di decisore politico che di fedele ed efficiente esecutore delle idee e della volontà politica del Ministro Guardasigilli”. “Appare dunque necessario – sottolinea la nota – avviare una forte campagna di mobilitazione della pubblica opinione, volta a richiamare il governo e la maggioranza parlamentare che lo sostiene al rispetto degli impegni di riforma della giustizia penale e dell’ordinamento giudiziario inequivocabilmente annunciati prima in campagna elettorale e poi in Parlamento, nonché il Ministro Guardasigilli a dare immediato seguito all’impegno reiteratamente e pubblicamente assunto di apertura di un tavolo tra avvocatura, magistratura ed esecutivo per la individuazione delle più urgenti esigenze di modifica dei decreti attuativi della recente riforma del processo penale”.

Roccella: ecco il catalogo per il mercato della genitorialità

Roccella: ecco il catalogo per il mercato della genitorialità


Roccella: ecco il catalogo per il mercato della genitorialità – askanews.it



Roccella: ecco il catalogo per il mercato della genitorialità – askanews.it



















Roma, 27 mar. (askanews) – “Un tempo anche la sinistra amava le pubblicità antirazziste, come quelle con i bambini di ogni etnia e colore della pelle messi insieme. Oggi la stessa scala cromatica, con intenzioni opposte, la troviamo in altri cataloghi: quelli che offrono materiale genetico sul mercato della genitorialità. Ovociti, spermatozoi, come per scegliere il colore della tinta per i capelli o quello delle mattonelle per il bagno. E siccome è la legge della domanda e dell’offerta a guidare il mercato, poiché i committenti provengono da Paesi ricchi e sono in genere di pelle bianca va da sé che il materiale genetico più desiderato (e dunque più costoso) è quello bianco, magari anche biondo e con gli occhi azzurri. Proprio così: sul mercato dei bambini è anche il colore della pelle a determinare il prezzo”. Lo denuncia il ministro per le Pari Opportunità e la Famiglia, Eugenia Roccella, postando sul suo profilo Fb una foto tratta dal catalogo di una bio-banca.

“Eppure – osserva – , quelli che si sentono i campioni dei diritti umani fanno di tutto per legittimare la genitorialità “on demand”, usando i diritti dei bambini (che nessuno nega e che non sono minimamente in discussione) come foglia di fico per evitare di parlare di tutto questo”. “Vorremmo sentire dalla sinistra una parola chiara – esorta il ministro -, senza “sì, ma”, senza “eh però”. Perché quando si parla di ovociti e gameti, dietro ad ogni “ma” e ad ogni “però” c’è un prezziario, ci sono corpi in vendita, ci sono tariffari. Non sono informazioni nascoste: basta cercarle, e lo dico anche ai colleghi giornalisti. Tutto questo non meriterebbe un’inchiesta o qualche approfondimento?”.

Pnrr, Ue chiede approfondimenti su porti, teleriscaldamento e stadi

Pnrr, Ue chiede approfondimenti su porti, teleriscaldamento e stadi


Pnrr, Ue chiede approfondimenti su porti, teleriscaldamento e stadi – askanews.it



Pnrr, Ue chiede approfondimenti su porti, teleriscaldamento e stadi – askanews.it



















Roma, 27 mar. (askanews) – Tre misure previste tra i target del Pnrr al 31 dicembre 2022 richiedono “ulteriore approfondimento”. E’ quanto si legge in una nota di Palazzo Chigi, in cui si sottolinea che la Commissione Ue ha “sottolineato il proprio apprezzamento per tutte le azioni intraprese dal governo, che hanno già consentito di attestare significativi progressi verso il positivo raggiungimento di quasi tutti gli obiettivi fissati alla data sopracitata”.

Secondo il comunicato “sono oggetto di ulteriore approfondimento tre misure che erano state approvate dal precedente Governo. Le concessioni portuali, per le quali la Commissione ritiene necessario un ulteriore approfondimento, proponendo di limitarne la durata massima, così come stabilito dal Decreto inviato al Consiglio di Stato il 14 ottobre 2022. Le reti di teleriscaldamento, per le quali la Commissione ha messo in dubbio l’ammissibilità di alcuni interventi, selezionati attraverso la procedura di gara del 30 giugno 2022. I Piani Urbani Integrati, approvati il 22 aprile 2022, per i quali la Commissione ha contestato l’ammissibilità degli interventi relativi al ‘Bosco dello Sport’ di Venezia e allo ‘Stadio Artemio Franchi’ di Firenze. Il Governo fornirà ulteriori elementi a sostegno dell’ammissibilità di tutti questi interventi, in particolare quelli previsti nei Piani Urbani Integrati di Venezia e Firenze. Il Governo continuerà a lavorare in modo costruttivo con la Commissione Europea per garantire il positivo completamento delle attività di valutazione”.

Pnrr,Governo proroga di un mese valutazione target dicembre 2022

Pnrr,Governo proroga di un mese valutazione target dicembre 2022


Pnrr,Governo proroga di un mese valutazione target dicembre 2022 – askanews.it



Pnrr,Governo proroga di un mese valutazione target dicembre 2022 – askanews.it



















Roma, 27 mar. (askanews) – “A seguito degli incontri del Ministro per gli Affari europei, del Sud, delle politiche di coesione e Pnrr, Raffaele Fitto, e il Commissario europeo per l’Economia, Paolo Gentiloni, e con la task force Pnrr della Commissione Ue, è stato concordato di prolungare di un mese la fase di assesment per consentire ai servizi della Commissione di completare le attività tecniche di campionamento e verifica, proseguendo la proficua discussione che ha già consentito di valutare positivamente la maggior parte dei target fissati per il 31 dicembre 2022”. Lo comunica in una nota Palazzo Chigi.

“La Commissione – si legge – ha convenuto di estendere questa fase tenendo conto del numero e della complessità dei 55 Milestones e Target previsti”.

Diritti, Conte: da partito Meloni grave attacco a Stato di diritto

Diritti, Conte: da partito Meloni grave attacco a Stato di diritto


Diritti, Conte: da partito Meloni grave attacco a Stato di diritto – askanews.it



Diritti, Conte: da partito Meloni grave attacco a Stato di diritto – askanews.it



















Roma, 27 mar. (askanews) – “È grave l’attacco che il partito di Giorgia Meloni vuole apportare allo “stato di diritto”. La proposta di legge che mira a depennare dal codice penale il reato di tortura vuole farci percorrere a ritroso il cammino di civiltà fin qui compiuto”. Lo dichiara il presidente M5s Giuseppe Conte.

“Per anni – scrive Conte su Facebook- siamo stati accusati di non dare attuazione alle varie Convenzioni internazionali che impongono agli Stati aderenti di introdurre nel proprio ordinamento giuridico il reato di tortura. Finalmente nel 2017 è stata colmata questa lacuna con l’introduzione nel codice penale degli artt. 613-bis e 613-ter.Come giustificano le menti eccelse di Fratelli d’Italia questo tentativo di riportare indietro le lancette dell’orologio della storia? Scrivono i firmatari di questa proposta di legge che le norme sul reato di tortura non sono “giustificate dall’andamento della situazione criminale in Italia”. Come a dire che non appena avremo un calo significativo di omicidi potremo mettere mano anche all’abolizione del reato di omicidio”. “I firmatari – argomenta ancora il leader M5s- specificano che il loro intento non è, propriamente, abolire il reato di tortura, bensì riscriverlo per renderlo più circostanziato e meglio “tipizzato”. Queste raffinate menti giuridiche sono le stesse che hanno “tipizzato” il reato sui rave party, mandando in Gazzetta Ufficiale una norma delirante che puniva severamente riunioni con più di 50 persone per il solo fatto che poteva derivarne un pericolo per l’incolumità o la salute pubblica. Viene spontaneo replicare: non vi date pensiero, risparmiateci il vostro zelo che abbiamo visto già all’opera e sappiamo dove ci porta. La verità è che la norma attuale non è affatto formulata in modo generico, quanto piuttosto così specifico da renderne l’applicazione ben delimitata”.

“Da ultimo – conclude Conte- i firmatari ci rivelano che il loro proposito è di “tutelare adeguatamente l’onorabilità e l’immagine delle Forze di polizia”. Ma non si rendono conto i firmatari che questo argomento, esso sì, rischia di ledere il buon nome delle nostre forze dell’ordine? Perché il reato può essere commesso non solo da un pubblico ufficiale o dall’incaricato di un pubblico servizio, ma anche da un comune cittadino che abbia il compito di vigilare, curare o assistere un’altra persona. E poi gli agenti che ogni giorno si impegnano con professionalità e dedizione per garantire la sicurezza pubblica non si onorano lasciando impunito chi, tra loro, dovesse isolatamente macchiarsi di un simile crimine, ma investendo risorse adeguate per permettere loro di essere sempre meglio equipaggiati e di essere pagati con puntualità anche per le ore di straordinario. Per il Movimento 5 Stelle i valori del rispetto della dignità di ogni essere umano e del principio di legalità sono entrambi stelle polari dell’azione politica”.

Ilaria Cucchi: abolire il reato di tortura è un’idea fascista

Ilaria Cucchi: abolire il reato di tortura è un’idea fascista


Ilaria Cucchi: abolire il reato di tortura è un’idea fascista – askanews.it



Ilaria Cucchi: abolire il reato di tortura è un’idea fascista – askanews.it



















Roma, 27 mar. (askanews) – L’abolizione del reato di tortura prosposta dai parlamentari Fdi è “un’idea fascista: la matrice è quella, inutile negarlo”. Ed è “un fatto gravissimo”.Lo ha affermato la senatrice Avs Ilaria Cucchi, ospite su La7 a L’Aria che Tira. Chi dovrebbe chiedermi scusa? “Il ministro Salvini, per esempio, il signor Tonelli… Tutta gente che ha fatto campagna elettorale sulla mia pelle, su quella di mio fratello e di mia madre”, ha detto ancora fra l’altro Cucchi.

Berlusconi dice che “30 anni fa evitammo che l’Italia diventasse comunista”

Berlusconi dice che “30 anni fa evitammo che l’Italia diventasse comunista”


Berlusconi dice che “30 anni fa evitammo che l’Italia diventasse comunista” – askanews.it



Berlusconi dice che “30 anni fa evitammo che l’Italia diventasse comunista” – askanews.it


















Milano, 27 mar. (askanews) – “Oggi ricordiamo con emozione la prima grande vittoria elettorale di Forza Italia, avvenuta esattamente 29 anni fa, il 27 marzo del 1994. Non possiamo dimenticare il clima di angoscia che ci possedeva dato che i nostri sondaggisti ci avevano detto che era certa la vittoria del PCI, il Partito Comunista Italiano. Ci angosciava il pericolo di vedere l’Italia, il nostro Paese, diventare un Paese Comunista con tutto quello che questo avrebbe significato”. Lo scrive sui social Silvio Berlusconi, presidente e fondatore di Forza Italia.

“I sondaggisti – prosegue ricordando quella stagione politica – aggiunsero che solo un nuovo partito avrebbe potuto evitare la vittoria della sinistra e indicarono Silvio Berlusconi come il possibile leader di questo partito perché con il Milan Silvio Berlusconi era diventato un simbolo della vittoria e perché con la televisione aveva cambiato in meglio la vita degli italiani. Ma a me sembrava impossibile con tutti i miei impegni come Presidente e Amministratore Delegato di tutte le Società del mio Gruppo. Ma, dopo una riunione di famiglia, mia mamma, pur temendo che la sinistra me ne avrebbe fatte di tutti i colori mi disse queste precise parole: ‘Se tu, sentendo così forte il dovere di farlo non trovassi anche il coraggio di farlo, non saresti quel figlio che io e tuo padre abbiamo creduto di educare’. Così, il giorno dopo, in una conferenza stampa a Milano, dichiarai di voler scendere in campo con un nuovo partito politico che si sarebbe chiamato Forza Italia”. “Due mesi dopo – racconta ancora Berlusconi – Forza Italia vinse le elezioni con gli altri partiti del centro-destra ed io divenni il Presidente del Consiglio dei Ministri. Era successo un miracolo, la sinistra era stata sconfitta, l’Italia non era diventata un Paese comunista! Oggi l’Italia è un Paese più moderno ed efficiente, con meno tasse e servizi più completi. Ci siamo occupati di tutti, a partire dai più deboli. Soprattutto quella vittoria ha rappresentato per noi un’importante occasione per dimostrare che si poteva fare politica in modo diverso, con coraggio e determinazione, mettendo al centro il bene comune e gli interessi del nostro Paese. La nostra vittoria ha dimostrato che era possibile coinvolgere le migliori forze ed energie della società civile e del mondo delle professioni nella gestione della cosa pubblica”.

Fi,Berlusconi:30 anni fa evitammo l’Italia diventasse comunista

Fi,Berlusconi:30 anni fa evitammo l’Italia diventasse comunista


Fi,Berlusconi:30 anni fa evitammo l’Italia diventasse comunista – askanews.it



Fi,Berlusconi:30 anni fa evitammo l’Italia diventasse comunista – askanews.it



















Milano, 27 mar. (askanews) – “Oggi ricordiamo con emozione la prima grande vittoria elettorale di Forza Italia, avvenuta esattamente 29 anni fa, il 27 marzo del 1994. Non possiamo dimenticare il clima di angoscia che ci possedeva dato che i nostri sondaggisti ci avevano detto che era certa la vittoria del PCI, il Partito Comunista Italiano. Ci angosciava il pericolo di vedere l’Italia, il nostro Paese, diventare un Paese Comunista con tutto quello che questo avrebbe significato”. Lo scrive sui social Silvio Berlusconi, presidente e fondatore di Forza Italia.

“I sondaggisti – prosegue ricordando quella stagione politica – aggiunsero che solo un nuovo partito avrebbe potuto evitare la vittoria della sinistra e indicarono Silvio Berlusconi come il possibile leader di questo partito perché con il Milan Silvio Berlusconi era diventato un simbolo della vittoria e perché con la televisione aveva cambiato in meglio la vita degli italiani. Ma a me sembrava impossibile con tutti i miei impegni come Presidente e Amministratore Delegato di tutte le Società del mio Gruppo. Ma, dopo una riunione di famiglia, mia mamma, pur temendo che la sinistra me ne avrebbe fatte di tutti i colori mi disse queste precise parole: ‘Se tu, sentendo così forte il dovere di farlo non trovassi anche il coraggio di farlo, non saresti quel figlio che io e tuo padre abbiamo creduto di educare’. Così, il giorno dopo, in una conferenza stampa a Milano, dichiarai di voler scendere in campo con un nuovo partito politico che si sarebbe chiamato Forza Italia”. “Due mesi dopo – racconta ancora Berlusconi – Forza Italia vinse le elezioni con gli altri partiti del centro-destra ed io divenni il Presidente del Consiglio dei Ministri. Era successo un miracolo, la sinistra era stata sconfitta, l’Italia non era diventata un Paese comunista! Oggi l’Italia è un Paese più moderno ed efficiente, con meno tasse e servizi più completi. Ci siamo occupati di tutti, a partire dai più deboli. Soprattutto quella vittoria ha rappresentato per noi un’importante occasione per dimostrare che si poteva fare politica in modo diverso, con coraggio e determinazione, mettendo al centro il bene comune e gli interessi del nostro Paese. La nostra vittoria ha dimostrato che era possibile coinvolgere le migliori forze ed energie della società civile e del mondo delle professioni nella gestione della cosa pubblica”.

Fi, Berlusconi: 29 anni fa prima vittoria, oggi stessa passione

Fi, Berlusconi: 29 anni fa prima vittoria, oggi stessa passione


Fi, Berlusconi: 29 anni fa prima vittoria, oggi stessa passione – askanews.it



Fi, Berlusconi: 29 anni fa prima vittoria, oggi stessa passione – askanews.it



















Milano, 27 mar. (askanews) – “Oggi, a distanza di quasi tre decenni” dalla vittoria elettorale alle Politiche del 1994, “guardiamo al futuro con la stessa passione di allora, consapevoli che la nostra storia è fatta di grandi sfide e di grandi successi. Ringraziamo tutti coloro che hanno creduto nel nostro progetto e che ci hanno sostenuto in questi anni, e invitiamo tutti a unirsi a noi per continuare a costruire insieme un’Italia migliore per tutti. Andiamo avanti! E, naturalmente, Forza Italia!”. Lo scrive sui social Silvio Berlusconi, nel giorno che 29 anni fa vide Forza Italia affermarsi alle elezioni politiche.