Pnrr,Carlino(Corte dei Conti): controllo sulla gestione continueràMilano, 8 giu. (askanews) – “Il controllo della Corte dei Conti sull’attuazione del Pnrr, pur nell’ipotesi di approvazione definitiva degli emendamenti in questione” al dl P.A., “continuerà ad essere proficuamente esercitato, anche in corso di esercizio con le modalità di cui l’articolo 3 comma 4 della legge 20 del 94 richiamato dall’articolo 7 del dl 77 del 2021. E Dunque mediante il cosiddetto controllo sulla gestione”. Lo ha detto il presidente della Corte dei Conti, Guido Carlino, durante il suo intervento a un convegno sui controlli del Pnrr organizzato dall’Università Cattolica.
“Tale controllo, garantito dall’articolo 100 della Costituzione e come tale non comprimibile, se non con legge costituzionale, è finalizzato alla verifica della legittimità e della regolarità della gestione, anche ai fini del referto semestrale al Parlamento sullo stato di attuazione del Pnrr” ha aggiunto il magistrato contabile.
Ucraina, Meloni: sostegno a Kiev,la pace deve essere giustaRoma, 8 giu. (askanews) – “Il nostro sostegno alla causa Ucraina non è in discussione. Ho visto qualche giorno fa parole molto chiare del cancelliere Scholz su questo. In questa fase non è facile per nessuno, però tutte le persone che hanno una responsabilità capiscono quanto difendere la sovranità, la libertà degli ucraini sia condizione fondamentale per difendere anche la libertà, la sovranità, la stabilità dell’Europa nel suo complesso, i valori che l’Europa l’hanno fondata. Quindi, noi garantiamo il nostro sostegno all’Ucraina fin quando questo sarà necessario e lavoriamo anche per la pace, ma la parola pace non può essere scambiata con la parola invasione. La pace deve essere giusta e non può non tenere in considerazione quelle che sono le richieste e le volontà della nazione aggredita”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, nelle dichiarazioni alla stampa insieme al cancelliere tedesco Olaf Scholz.
Tunisia,Meloni:missione Ue domenica può favorire accordo con FmiRoma, 8 giu. (askanews) – “Con il cancelliere Scholz abbiamo discusso dell’accordo tra la Tunisia e l’Fmi, mi pare anche trovandoci su una posizione molto comune. Per noi affrontare con pragmatismo l’attuale situazione in Tunisia è prioritario, perchè una destabilizzazione avrebbe gravi ripercussioni su tutto il Nord Africa. Serve che entrambe le parti siano aperte per arrivare a intesa che possa mettere in sicurezza. Penso che il viaggio di domenica possa facilitare perchè la Commissione gioca un ruolo non secondario. La presenza di Ursula von der Leyen e di due capi di governo è un segnale molto importante”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, nelle dichiarazioni alla stampa insieme al cancelliere tedesco Olaf Scholz.
“Andiamo in Tunisia – ha precisato – con delle proposte, un pacchetto di iniziative di cooperazione e sostegno, ma che può essere anche propedeutico a chiudere l’accordo con il Fmi su cui continuiamo a lavorare. E’ un interesse che abbiamo tutti, confido che si possa arrivare a una soluzione”.
Migranti, Meloni: su patto asilo cerchiamo accordo in UeRoma, 8 giu. (askanews) – Sul patto di migrazione e asilo “stiamo lavorando per cercare delle soluzioni, per arrivare a un punto di accordo. Sono convinta che arrivare a una definizione del patto sia prioritario ma bisogna anche dare attenzione ai paesi maggiormente sotto pressione: la grande sfida credo sia lavorare in quadro più generale, per questo guardo con grande attenzione al prossimo Consiglio europeo”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, nelle dichiarazioni alla stampa insieme al cancelliere tedesco Olaf Scholz.
“C’è una trattativa in corso – ha aggiunto – ma credo che la sfida non sia semplicemente parlare di come all’interno dei confini cerchiamo di trasferire da una nazione all’altra i migranti: il tema dei movimenti secondari si gestisce gestendo i movimenti primari. Nel momento in cui c’è una pressione è più difficile gestire scaricando sui partner. Il tema è difendere i confini, combattere la tratta, coinvolgere i Paesi d’origine con cooperazione seria, investimenti, difendendo il diritto a non dover migrare”.
Migranti, Meloni: Germania conosce importanza paesi di frontieraRoma, 8 giu. (askanews) – “La Germania sa che senza l’Italia e le nazioni di frontiera è molto più difficile avere una politica sulla migrazione europea che funzioni meglio di quella attuale. Nel Consiglio abbiamo lavorato per superare la contrapposizione tra movimenti primari e secondari, un cambio di paradigma su cui c’è consenso ampio e di questo ringrazio Scholz. Se non affrontiamo il tema della difesa dei confini esteri, non combattiamo il trafico di esseri umani, distinguendo tra chi ha diritto alla protezione e chi non ce l’ha, sarà molto più difficile affrontare una serie di sfide”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, nelle dichiarazioni alla stampa insieme al cancelliere tedesco Olaf Scholz.
Meloni: fra Italia e Germania rapporti intensi e impegno comuneRoma, 8 giu. (askanews) – “Sono molto lieta di ricevere il cancelliere Scholz, un incontro che segue di soli quattro mesi la mia visita a Berlino a riprova di una dinamica particolarmente intensa nei rapporti. Una dinamica favorita da molti temi di vicinanza nell’ambito dell’agenda politica ma anche dall’impegno per affrontare sfide comuni complesse e promuovere il ruolo europeo nel contesto nuovo”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, nelle dichiarazioni alla stampa insieme al cancelliere tedesco Olaf Scholz. “L’accordo tra Ita e Lufthansa è la testimonianza di quanto i nostri interessi sia convergenti sul piano strategico su dossier economici e strategici” ha detto poi Meloni.
Meloni: fra Italia e Germania rapporti intensi e impegno comuneRoma, 8 giu. (askanews) – “Sono molto lieta di ricevere il cancelliere Scholz, un incontro che segue di soli quattro mesi la mia visita a Berlino a riprova di una dinamica particolarmente intensa nei rapporti. Una dinamica favorita da molti temi di vicinanza nell’ambito dell’agenda politica ma anche dall’impegno per affrontare sfide comuni complesse e promuovere il ruolo europeo nel contesto nuovo”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, nelle dichiarazioni alla stampa insieme al cancelliere tedesco Olaf Scholz.
Piantedosi: sul Patto Ue su immigrazione e asilo ci sono ancora molte cose da fareLussemburgo, 8 giu. (askanews) – “Non possiamo proporre una riforma che sarebbe destinata nei fatti a fallire, quindi nei termini in cui ci sono state presentate le ultime proposte negoziali” sul Patto Ue su Immigrazione e asilo, riteniamo che “ci siano ancora molte cose da fare. Non voglio esprimere da subito una posizione nettamente contraria, ma su alcuni punti dobbiamo immaginare la possibilità di negoziare ancora su un sistema europeo sostenibile”. Lo ha affermato il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, durante il suo intervento in sessione pubblica a Lussemburgo, al Consiglio Affari interni dell’Ue. “Per l’Italia è cruciale mantenere alta l’attenzione sulla situazione tunisina, come testimonia la missione del Presidente Meloni, lo scorso 6 giugno, e la nostra richiesta di avere un punto specifico anche in occasione del prossimo Consiglio europeo”. Lo ha sottolineato il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, intervenendo al Consiglio Affari interni dell’Ue in corso a Lussemburgo.
Secondo fonti diplomatiche, il ministro ha anche ricordato la propria missione a Tunisi dove ha avuto modo “di riscontrare gli sforzi compiuti dalle autorità tunisine rispetto a un fenomeno (le partenze dei migranti, ndr) che ha raggiunto livelli mai conosciuti prima”. Piantedosi ha sottolineato che la Tunisia “è sempre più un Paese non solo di partenza, ma anche di transito dei flussi, come dimostrano gli ultimi dati. Sono pertanto prioritari i rimpatri anche verso i paesi di origine”, Sempre a quanto riferiscono fonti diplomatiche il titolare del Viminale ha ribadito “la necessità di una visione di lungo periodo, sollecitando anche una riflessione su una revisione del Quadro Finanziario Pluriennale” dell’Ue “per aggiornarlo alla sfida. È indispensabile – ha aggiunto – unire gli sforzi di tutti gli attori interessati: Stati terzi di origine, Paesi di transito, Unione europea, Organizzazioni come l’Oim l’Unhcr”.
“È chiaro – ha affermato il ministro – che tutto ciò richiede un attento e costante lavoro sul terreno lungo alcune direttrici ben chiare tra cui la protezione delle frontiere sensibili lungo le rotte migratorie; il rafforzamento dei sistemi di asilo e di accoglienza dei Paesi intermedi; il miglioramento della capacità di gestione sul territorio africano delle persone più vulnerabili; il sostegno alle comunità locali per impedire che si trasformino in elementi di facilitazione dell’immigrazione illegale”. C’è poi il tema tutt’altro che secondario della “previsione di idonei canali di ingresso legale nell’Unione europea sul modello dei corridoi umanitari da noi attuati oramai da diversi anni e lo sviluppo di robuste iniziative per attuare i rimpatri e la reintegrazione degli immigrati da Paesi come la Tunisia verso gli Stati di origine.”
Violenza donne, Schlein: bene proposte governo, ma manca educazioneMilano, 8 giu. (askanews) – Sull’educazione al contrasto della violenza sulle donne “bisogna proseguire negli sforzi ed è una parte che manca nelle proposte che ha portato ieri il governo e che pure sono positive nella misura in cui raccolgono il lavoro fatto e le indicazioni emerse dal lavoro della commissione”. Lo ha detto la segretaria del Pd, Elly Schlein, presentando a Roma le proposte del partito in materia di lotta alla violenza sulle donne.
C’è una parte del problema che è quella “di arrivare finalmente a che le donne vengano credute quando denunciano di essere vittime di violenza. L’altra parte è l’educazione, alle differenze” ha ribadito la segretaria dem. “Se vogliamo veramente sradicare quella cultura patriarcale che colpisce il corpo delle donne quotidianamente bisogna fare un lavoro di prevenzione che è anche culturale, che non può che partire da un grande investimento in educazione alle differenze fin dalle scuole e anche nelle università” ha concluso.
Gender gap, la presidente Rai Soldi: le nomine alle direzioni delle testate tutte al maschile strappo graveRoma, 8 giu. (askanews) – “Per quanto riguarda l’interno azienda, abbiamo ottenuto una significativa riduzione del gender gap, sia in termini di carriere sia di retribuzioni tra il 2021 e il 2022”, lo ha detto la presidente della Rai, Marinella Soldi, in audizione davanti alla commissione di Vigilanza Rai, avvertendo: “Uno sforzo che purtroppo non è stato fatto nell’occasione delle ultime nomine, in particolare per le direzioni delle testate giornalistiche, tutte al maschile: uno strappo grave alle policy di genere aziendali, ratificate proprio dal CdA un anno fa”.