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Pd: il caso De Angelis è un problema nazionale, Meloni non può lavarsene le mani

Pd: il caso De Angelis è un problema nazionale, Meloni non può lavarsene le maniRoma, 24 ago. (askanews) – “Il caso De Angelis è un problema nazionale perché è un vulnus per la nostra democrazia e per la nostra Costituzione antifascista. La presidente Meloni non può lavarsene le mani derubricando il caso ad un fatto locale”. Lo dichiara in una nota Sandro Ruotolo, responsabile Culture e memoria nella segreteria nazionale del Partito democratico.

“Il presidente della Regione Francesco Rocca – aggiunge – sa bene quanto siano state scuse di comodo quelle del capo della comunicazione della Regione Lazio, Marcello De Angelis, che ha negato, sui social, la matrice fascista della strage alla stazione di Bologna del 2 agosto 1980. La dimostrazione del suo mancato ravvedimento sta in quel post antisemita di un anno fa nel quale inneggia al nazista Himmler e che non è stato rimosso. Per noi Marcello De Angelis non può più ricoprire quel ruolo istituzionale”, ha concluso Ruotolo.

Pnrr, Manfredi: contrario e preoccupato per spostamento progetti

Pnrr, Manfredi: contrario e preoccupato per spostamento progettiRimini, 24 ago. (askanews) – “Non condivido la decisione” del governo di proporre all’Ue di “spostare i finanziamenti” del Pnrr già destinati per la rigenerazione di Scampia e Taverna del Ferro. “Dobbiamo avere fiducia in quello che ci dice il ministro, però noi non ci fermeremo: sue questi due progetti finché il governo non ci dirà di fermarci andremo avanti”. Lo ha detto il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, al Meeting di Rimini.

“Noi abbiamo due grandi interventi, Scampia e Taverna del Ferro, su cui noi siamo perfettamente in linea con i tempi sia di aggiudicazione legale che di approvazione alle varianti urbanistiche – ha ricordato il sindaco di Napoli – prevediamo di aprire i cantieri tra ottobre-novembre in entrambi i luoghi. Si tratta di un grande progetto che rappresenta per noi un investimento complessivo di quasi 300 milioni di cui la metà dei fondi sul Pnrr. Ci auguriamo non ci siano dei ritardi, che l’eventuale spostamento dei fondi venga compensato subito con altre fonti di finanziamento”. “Ho qualche perplessità perché non è facile spostare progetti dalle risorse del Pnrr ai Fondi di sviluppo e coesione perché ci sono regole diverse, modalità di aggiudicazione legale diverse, modalità di monitoraggio diverse e quindi ho grandi difficoltà – ha aggiunto Manfredi -. Però dobbiamo avere fiducia in quello che ci dice il ministro, però noi non ci fermeremo: sue questi due progetti finché il governo non ci dirà di fermarci andremo avanti”.

Migranti, Manfredi: sindaci in grande difficoltà per accoglienza

Migranti, Manfredi: sindaci in grande difficoltà per accoglienzaRimini, 24 ago. (askanews) – I sindaci sono “in grande difficoltà” perché l’arrivo di migranti in Italia è un “problema che porta con sé una grande complessità”. E “credo che questi processi vadano programmati”. Lo ha detto il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, al Meeting di Rimini.

“Quest’anno si registrano numeri” di arrivi di migranti “che non si ricordavano da anni – ha spiegato Manfredi -. Tra l’altro la maggior parte sono minori non accompagnati” infatti “famiglie sopratutto dei paesi Subsahariani mettono sulle barche i figli perché pensano così di dare loro un futuro. Arrivano migliaia e migliaia di minori su cui c’è la competenza dei sindaci per la presa in carico”. “Oggi siamo in grande difficoltà non solo per accogliere e anche per garantire servizi, ma anche dal punto di vista finanziario – ha aggiunto il sindaco di Napoli -. Credo che sia necessaria una politica migratoria diversa che lavori su dei flussi più coordinati capaci” tra l’altro “di dare una risposta ai bisogni delle nostre comunità per problemi legati alla denatalità e al bisogno di forza lavoro”. Quindi bisogna “cercare di governare questi processi, non negarli, fare in modo che possano essere gestiti in maniera equilibrata e più affidabile”.

Renzi a Zona Bianca: Prigozhin abbattuto? Ci sta

Renzi a Zona Bianca: Prigozhin abbattuto? Ci staMilano, 23 ago. (askanews) – “Su ‘Prigozhin abbattuto’ ci abbiamo fatto anche il titolo sul Riformista. Cosa ne sarà ora della Wagner? È importante saperlo per il futuro della guerra in Ucraina. Prigozhin tornava dall’Africa e la Wagner, in Africa ha giocato un ruolo importantissimo per affermare il ruolo delle Russia e creare problemi ad altre realtà, come in Niger. La verità è che la situaizone internazionale sta diventando un disastro senza controllo e ora c’è una sostanziale anarchia. In questo scenario ci sono argomenti molto importanti per il nostro futuro perché tutti gli avversari che si sono messi contro Putin hanno fatto una brutta fine e ci sta che anche Prigozhin abbia fatto la stessa fine; lui era il macellaio di Putin ma è diventato il suo nemico quando ha tentato il colpo di Stato. Ci vuole un’Europa più forte, come ha detto il cardinale Zuppi al meeting di Cl a Rimini”.

Lo ha detto il senatore Matteo Renzi, leader di Italia Viva intervistato da Giuseppe Brindisi nel corso della puntata di “Zona Bianca”, in onda in prima serata su Retequattro.

Autonomia, Fedriga: la riforma non è impegno solo della Lega

Autonomia, Fedriga: la riforma non è impegno solo della LegaRimini, 23 ago. (askanews) – “L’autonomia differenziata non è un impegno della Lega ma di tutta la coalizione di governo e non posso che essere ottimista sul fatto che si farà. Per quanto riguarda i Lep, i livelli essenziali di prestazioni, li abbiamo chiesti anche noi come conferenza delle Regioni, perché proprio le regioni più diffidenti rispetto all’autonomia differenziata hanno chiesto di applicare l’autonomia attraverso i Lep quindi dobbiamo e vogliamo andare in quella direzione, ma non possono essere il paravento per nascondere il non fare l’autonomia differenziata”. Lo ha detto il presidente della Regione Friuli Venezia Giulia e presidente della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga, al Meeting di Rimini.

“Chiediamo che ci siano i Lep, ma chiediamo ovviamente che non diventino lo stop all’autonomia differenziata – ha aggiunto Fedriga -. Lo dico chiaramente: o si fanno i Lep o comunque l’autonomia differenziata deve andare avanti. Posso rassicurare tutte le Regioni che la proposta Calderoli non lascia indietro nessuno e chi lo dice, o non l’ha letta oppure strumentalmente dice una falsità, perché nella peggiore delle ipotesi rimane per quella Regione che non chiede nessuna nuova competenza quello che è oggi, nella migliore delle ipotesi invece alcuni servizi verranno erogati meglio ai cittadini”. “Sono convinto che le regioni del Mezzogiorno potranno fare un salto in avanti – ha proseguito il governatore -. Sono stufo della novella per al quale il Mezzogiorno non è all’altezza dell’autonomia differenziata. Penso che quei territori siano in grado di gestire quei territori molto meglio dello Stato Centrale. L’ho visto durante la pandemia. Nessuno dà più soldi, questo sia chiaro, il divario di oggi tra nord e sud non è causato dall’autonomia differenziata perché non c’è, ma dalla gestione centralizzata”.

Schlein: attuare Costituzione, no a modello uomo o donna forte

Schlein: attuare Costituzione, no a modello uomo o donna forteRoma, 23 ago. (askanews) – “Da qui verso le elezioni europee, che saranno un appuntamento importante, ricordiamocela la nostra Costituzione, perché le cose di cui abbiamo parlato stasera trovano tutte radici là. Allora, prima di pensare di cambiarla per realizzare il modello dell’uomo o della donna forte, guai… pensiamo ad attuarla pienamente quella Costituzione”. Lo ha detto la segretaria del Partito democratico, Elly Schlein, parlando allla Festa dell’Unità di Reggio Emilia.

La Costituzione, ha sottolineato la leader dem, “che nasce dal sacrificio di chi si è battuto per la nostra libertà, anche in questa terra. E’ una Costituzione laica, repubblicana e soprattutto antifascista. E se qualcuno ha problemi a ricordarlo, forse non è adatto ai ruoli istituzionali”, ha concluso.

Scontro sui migranti, Schlein: governo ha creato il reato di solidarietà. Meloni: applichiamo la legge

Scontro sui migranti, Schlein: governo ha creato il reato di solidarietà. Meloni: applichiamo la leggeRoma, 23 ago. (askanews) – La questione migranti diventa sempre più scottante, e lo scontro tra la segretaria del Partito democratico, Elly Schlein e la premier Giorgia Meloni si accende.

“Ricevere una multa e un fermo amministrativo per aver salvato più vite umane di quelle ‘autorizzate’: il decreto del governo Meloni costituisce il reato di solidarietà”, dichiara in una nota la segretaria del Partito democratico, Elly Schlein. “È quello che è accaduto a Open Arms – prosegue – per aver soccorso alcune imbarcazioni in difficoltà durante la navigazione verso il porto di sbarco assegnato a Carrara (il più lontano possibile per crudeltà), per un precedente salvataggio. È quello che sta succedendo anche alla nave di Sea-Eye a Salerno, multa e fermo per venti giorni. Ci dicano: quelle persone in pericolo andavano forse abbandonate in mare? Il paradosso è che sempre più spesso è la Guardia Costiera italiana a richiedere il loro intervento di supporto: in una missione precedente Open Arms si è trovata a effettuare 7 operazioni di soccorso nella stessa giornata, nell’ultimo mese hanno salvato 734 persone e fornito assistenza ad altre 540 sempre sotto coordinamento della Guardia Costiera italiana. Ma oggi quella nave, cui le stesse autorità italiane hanno chiesto supporto per i salvataggi, viene fermata per venti giorni per effetto del decreto approvato dal governo Meloni”.

“Mi rifiuto di chiamarlo decreto Cutro – sottolinea Schlein – serve più rispetto per quei morti. È un decreto che vuole rendere più difficile salvare vite e viola il diritto internazionale del mare. Si chiede supporto alle Ong – è accaduto persino quando le motovedette della Guardia Costiera hanno finito il carburante – ma al loro arrivo le si sanziona e criminalizza, fermandole per 20 giorni. Si fa la guerra alle Ong che stanno solo sopperendo alla grave assenza di una missione istituzionale Ue di ricerca e soccorso nel Mediterraneo, una Mare Nostrum europea. E in Europa il governo muto. Non credo ci sia altro da aggiungere di fronte ad un Governo che ritiene una colpa salvare vite e non un dovere morale. Forse solo una parola: disumano. La solidarietà non è reato”, conclude Schlein. Non tarda la risposta della Meloni. “Reato di solidarietà? Facciamo applicare leggi e principi che esistono da sempre in ogni Stato: non è consentito agevolare l’immigrazione illegale e favorire, direttamente o indirettamente, la tratta di esseri umani. Solidarietà è fermare i viaggi della speranza e le morti in mare. Perché contribuire ad arricchire chi organizza la tratta degli esseri umani non ha nulla a che fare con le parole solidarietà e umanità”, ha scritto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in un commento su Facebook sotto il post della segretaria del Pd, Elly Schlein, che accusa il Governo di aver istituito il “reato di solidarietà” per le multe alle Ong che soccorrono i migranti in mare.

Preoccupato il governatore Bonaccini. “Siamo a un numero di sbarchi” di migranti “molto superiore a quello che era quando non c’era questo governo. Io non mi permetto di fare la parte del contro canto per polemizzare, dico che oggi non c’è un piano condiviso e siamo un po’ nei guai”. Tra l’altro “noi dobbiamo anche gestire l’emergenza alluvione”, ha detto il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, al Meeting di Rimini. “Se arrivano con questa frequenza e questa intensità mi auguro trovino le strutture dove collocarli – ha spiegato Bonaccini al termine di una conferenza stampa -. Quello che manca è un piano complessivo che non è stato condiviso con le Regioni, i Comuni e le Province. E’ partita una polemica abbastanza surreale in cui qualcuno si è permesso di dire nelle ore scorse che siccome le Regioni di centrosinistra non hanno firmato l’eventuale stato di emergenza. Domando: il presidente della Provincia autonoma Fugatti e il presidente del Veneto Zaia che hanno firmato lo stato di emergenza perché hanno detto le stesse cose che più o meno sto dicendo io?”.

“Siamo preoccupati – ha aggiunto – perché vi è un arrivo massiccio e c’è preoccupazione anche da parte dei sindaci di centrodestra per il fatto che da un giorno all’altro ti arrivano una quantità notevole di migranti senza che sia stato condiviso prima un piano e soprattutto la retribuzione. Noi siamo la regione che da sempre ha il numero di immigrati più alto rispetto la popolazione residente. Non è che non siamo una terra accogliente e ospitale”.

Meloni: siamo al fianco dell’Ucraina senza esitazioni

Meloni: siamo al fianco dell’Ucraina senza esitazioniRoma, 23 ago. (askanews) – “Caro Presidente Zelensky, cari colleghi, l’annessione illegale della Crimea nel 2014 da parte della Russia è stata una chiara violazione del diritto internazionale e un assaggio delle intenzioni aggressive russe su tutta l’Ucraina. Da allora Mosca ha imposto il suo modello autoritario e ha violato i diritti delle popolazioni della Penisola, primi fra tutti i tatari. Nel 2014 in Occidente non si era compreso appieno la portata di quanto stava accadendo o, forse, si era sperato che potesse fermarsi lì la pulsione imperialista di Mosca. Abbiamo sbagliato, ed è doveroso riconoscerlo”. Lo ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in un videomessaggio indirizzato al vertice internazionale della Piattaforma Crimea.

“Caro Volodymyr, oggi – ha rivendicato la premier – siamo al vostro fianco, senza esitazioni. E siamo qui oggi per ribadire, con forza, che la Russia deve porre fine alla sua politica di occupazione e ritirare le sue truppe. Non ci stancheremo di lavorare per porre fine alla guerra e giungere ad una pace giusta e duratura. Così come intendiamo essere al vostro fianco per ricostruire la vostra Nazione, anche organizzando in Italia ‘Ukraine Recovery Conference’ nel 2025, per dare così un futuro di opportunità al popolo ucraino e contribuire alla vostra rinascita, economica e sociale”. “Il futuro dell’Ucraina è un futuro di pace, di libertà e di benessere. È un futuro, nella sua integrità territoriale, all’interno della Casa comune europea. Perché la vostra eroica resistenza è la nostra battaglia per la democrazia. La vostra libertà è la libertà per l’Europa intera”, ha concluso Meloni.

Migranti, Meloni a Schlein: soliarietà è fermare le morti in mare

Migranti, Meloni a Schlein: soliarietà è fermare le morti in mareRoma, 23 ago. (askanews) – “Reato di solidarietà? Facciamo applicare leggi e principi che esistono da sempre in ogni Stato: non è consentito agevolare l’immigrazione illegale e favorire, direttamente o indirettamente, la tratta di esseri umani. Solidarietà è fermare i viaggi della speranza e le morti in mare. Perché contribuire ad arricchire chi organizza la tratta degli esseri umani non ha nulla a che fare con le parole solidarietà e umanità”. Lo ha scritto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in un commento su Facebook sotto il post della segretaria del Pd, Elly Schlein, che accusa il Governo di aver istituito il “reato di solidarietà” per le multe alle Ong che soccorrono i migranti in mare.

Salvini: agghiacciante, chi diffonde video stupro Palermo è complice

Salvini: agghiacciante, chi diffonde video stupro Palermo è compliceRoma, 23 ago. (askanews) – “Agghiacciante”. Lo ha scritto sui suoi canali social il segretario della Lega Matteo Salvini, vicepresidente del Consiglio, commentando le notizie sulla circolazione delle presunte immagini dello stupro di gruppo di Palermo.

“Online, decine di migliaia di schifosi disposti a tutto – anche pagando – per il video dell’orrendo stupro di Palermo. Gireremo tutto alla Polizia Postale, perché chi diffonde, divulga o guarda, è complice. Punto”, ha concluso Salvini.