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Meloni: quella costituzionale è la madre di tutte le riforme

Meloni: quella costituzionale è la madre di tutte le riformeRoma, 23 ago. (askanews) – “Sono tante le cose che abbiamo già fatto e le riforme che abbiamo avviato”. A rivendicarlo è stata Giorgia Meloni, intervistata dal settimanale Chi, oggi in edicola.

Dopo aver elencato una serie di provvedimenti adottati nei primi mesi del suo governo, la presidente del Consiglio ha aggiunto: “Ma siamo solo all’inizio, c’è tantissimo da fare. A partire dal capitolo giustizia e dalla riforma costituzionale, che considero la madre di tutte le riforme, per dare maggiore stabilità, autorevolezza e velocità alle nostre istituzioni”.

Meloni: abbiamo davanti una legislatura, non deluderò gli italiani

Meloni: abbiamo davanti una legislatura, non deluderò gli italianiRoma, 23 ago. (askanews) – “Credo che i bilanci si facciano alla fine di un’esperienza, non all’inizio” e “il cammino che abbiamo davanti è ancora lungo”: è la premessa che Giorgia Meloni ha fatto nella sua intervista al settimanale Chi, in edicola da oggi. “Abbiamo davanti – ha rivendicato la presidente del Consiglio – un orizzonte di legislatura, cinque anni. Questa è la nostra forza, ma anche l’elemento che ci carica di maggiori responsabilità nei confronti dei cittadini. Perché sentiamo, più di altri, l’onere di alcune scelte e l’aspettativa che gli italiani nutrono nei nostri confronti. Ecco, forse è questo l’elemento umano che mi sento di sottolineare: gli italiani si aspettano molto da me e non intendo deluderli”, ha affermato.

Migranti, Tajani: da Bonaccini rischio tendopoli solo propaganda

Migranti, Tajani: da Bonaccini rischio tendopoli solo propagandaRimini, 23 ago. (askanews) – “Qualche governatore fa propaganda elettorale, non so se il presidente della Regione Emilia-Romagna vuole candidarsi forse alle elezioni europee, quindi ogni giorno si lamenta, mentre la Regione dovrebbe fare anche la sua parte, perché se una Regione, a guida di sinistra, sempre stata una forza politica che apparentemente si dichiarava disponibile ad accogliere i migranti fa un’azione per non accogliere i migranti lascia un po’ perplesso”. Lo ha detto al Meeting di Rimini il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, segretario di Forza Italia.

“Di fronte a un’onda d’urto così forte – ha aggiunto Tajani – è ovvio che non può essere tutto caricato sulle spalle dell’isola di Lampedusa e delle regioni del sud, quindi è ovvio che bisognerà redistribuirli. Bisogna fare buone regole e si sta discutendo, confrontarsi con i sindaci, con i prefetti, i presidenti di regioni, ma tutti quanti dobbiamo collaborare ad affrontare e a risolvere un problema senza fare campagna elettorale. Su queste questioni non si fa campagna elettorale”, ha concluso.

Pnrr, Decaro: semplicare vita ai Comuni come per lavori Piano

Pnrr, Decaro: semplicare vita ai Comuni come per lavori PianoRoma, 23 ago. (askanews) – Il Pnrr ha dimostrato le capacità di progettazione e di spesa dei Comuni: su questo tasto il presidente dell’Anci Antonio Decaro, sindaco di Bari, ha insistito nei suoi interventi al Meeting di Rimini nel corso della tavola rotonda “Infrastrutture e Pnrr: quale sviluppo per l’Italia”.

“Noi – ha rivendicato – abbiamo perso personale negli anni, tutti dicevano ‘i Comuni non riusciranno a fare niente’, avevamo 40 miliardi e abbiamo fatto progetti per 80 miliardi e in realtà stiamo riuscendo a a spenderli. Il sindaco è come Forrest Gump, che sentiva una vocina che gli diceva di correre ma quanti avrebbero scommesso sulla sua corsa? Il sindaco è come lui, sente le voci dei cittadini e i sindaci hanno dimostrato di riuscire a mantenere gli impegni che avevano preso” “Chiediamo – ha spiegato ancora Decaro – di ottenere ulteriori semplificazioni, le opere del Pnrr ci hanno consentito di realizzare procedure semplificate. Semplifichiamo la vita ai comuni, semplifichiamo la vita ai sindaci: correremo di più e magari sembreremo meno Forrest Gump”.

Migranti, Decaro: i sindaci sono in trincea, il governo ci aiuti

Migranti, Decaro: i sindaci sono in trincea, il governo ci aiutiRimini, 23 ago. (askanews) – “I Comuni chiedono un aiuto al governo: continueremo a collaborare come sempre su accoglienza ed integrazione ma ci sono problemi; tutti i sindaci si sentono in trincea, tutti, indipendentemente dal colore politico”. Lo ha detto Antonio Decaro, presidente dell’Anci, a margine del Meeting di Rimini, parlando del problema dell’innalzamento del numero di migranti che vanno accolti e integrati in alcuni comuni.

“I Comuni – ha aggiunto – chiedono al governo di ampliare i posti Sai per evitare che i costi dell’accoglienza dei minori cadano sui comuni e di modificare i centri di accoglienza ed asilo. Per l’accoglienza dei minori stranieri sono finiti i posti autorizzati del Ministero dell’Interno. Abbiamo chiesto di ampliarli – ha proseguito – perché in questi giorni i costi ricadono interamente sui bilanci comunali togliendo risorse ai servizi ai cittadini e costringendo alcuni comuni a fare debiti fuori bilancio che mandano alcune amministrazioni in default.áPoi ci sono i richiedenti asilo, noi abbiamo sempre ragionato nell’ottica di una distribuzione equilibrata nel territorio nazionale. Se chiediamo all’Europa di distribuire i migrantiásu tutta l’Ue va fatto anche all’interno dell’Italia. Le ultime regole purtroppo scoraggiano la cosiddetta assistenza diffusa. I Cas si riempiono sempre di più. A Bari ci sono le tende nel Cara che dovrebbe avere 500 ospiti e invece ne ha 1.300”, ha concluso Decaro.

Migranti, Schlein: nel decreto Governo Meloni il reato di solidarietà

Migranti, Schlein: nel decreto Governo Meloni il reato di solidarietàRoma, 23 ago. (askanews) – “Ricevere una multa e un fermo amministrativo per aver salvato più vite umane di quelle ‘autorizzate’: il decreto del governo Meloni costituisce il reato di solidarietà”. Lo dichiara in una nota la segretaria del Partito democratico, Elly Schlein.

“È quello che è accaduto a Open Arms – prosegue – per aver soccorso alcune imbarcazioni in difficoltà durante la navigazione verso il porto di sbarco assegnato a Carrara (il più lontano possibile per crudeltà), per un precedente salvataggio. È quello che sta succedendo anche alla nave di Sea-Eye a Salerno, multa e fermo per venti giorni. Ci dicano: quelle persone in pericolo andavano forse abbandonate in mare? Il paradosso è che sempre più spesso è la Guardia Costiera italiana a richiedere il loro intervento di supporto: in una missione precedente Open Arms si è trovata a effettuare 7 operazioni di soccorso nella stessa giornata, nell’ultimo mese hanno salvato 734 persone e fornito assistenza ad altre 540 sempre sotto coordinamento della Guardia Costiera italiana. Ma oggi quella nave, cui le stesse autorità italiane hanno chiesto supporto per i salvataggi, viene fermata per venti giorni per effetto del decreto approvato dal governo Meloni”. “Mi rifiuto di chiamarlo decreto Cutro – sottolinea Schlein – serve più rispetto per quei morti. È un decreto che vuole rendere più difficile salvare vite e viola il diritto internazionale del mare. Si chiede supporto alle Ong – è accaduto persino quando le motovedette della Guardia Costiera hanno finito il carburante – ma al loro arrivo le si sanziona e criminalizza, fermandole per 20 giorni. Si fa la guerra alle Ong che stanno solo sopperendo alla grave assenza di una missione istituzionale Ue di ricerca e soccorso nel Mediterraneo, una Mare Nostrum europea. E in Europa il governo muto. Non credo ci sia altro da aggiungere di fronte ad un Governo che ritiene una colpa salvare vite e non un dovere morale. Forse solo una parola: disumano. La solidarietà non è reato”, conclude Schlein.

La presidente della Corte Costituzionale: tutelare i figli nati da coppie dello stesso sesso

La presidente della Corte Costituzionale: tutelare i figli nati da coppie dello stesso sessoRimini, 23 ago. (askanews) – La Corte Costituzionale “si è soffermata a valutare la tutela dei diritti dei figli nati da coppie dello stesso sesso” che “aspirano a vedere garantita la loro vita come figli, a ricevere affetto e sostegno”. Lo ha detto la presidente della Corte Costituzionale, Silvana Sciarra, in una conferenza stampa al Meeting di Rimini.

“La Corte Costituzionale – ha spiegato Sciarra – si è espressa più volte sulla tutela della famiglia ‘tradizionale’ secondo il linguaggio corrente, che è tutelata dalla nostra Costituzione, ma ha anche detto che ci sono le formazioni sociali entro cui si esprimono le personalità dei singoli. La Consulta ha un’apertura di orizzonti, sempre sulla base dei diritti sanciti dalla Costituzione, non va oltre perché lì inizia l’opera del legislatore”. “La Corte, recentemente, a proposito dei figli nati da coppie dello stesso sesso – ha aggiunto la presidente -, si è soffermata a valutare la tutela dei diritti di questi soggetti, che sono ‘nati’ e l’espressione non è usata senza ragione: sono nati, sono lì, sono nel nostro territorio nazionale e aspirano a vedere garantita la loro vita come figli, a ricevere affetto e sostegno. La Corte di Strasburgo e anche la Corte Costituzionale usano il principio di identità: il figlio cerca identità negli affetti familiari e la famiglia è quella che la Costituzione tutela ed è anche la famiglia delle formazioni sociali”.

La presidente della Corte Costituzionale, Silvana Sciarra, nella conferenza stampa al Meeting di Rimini, ha affrontato anche un altro tema molto importante: quella del fine vita è “materia così complessa e tocca così profondamente le nostre coscienze che, secondo me, l’intervento del Legislatore è ancora necessario”, ha detto Sciarra. “La Corte Costituzionale ha scritto pagine importanti sul fine vita con una sentenza storica – ha aggiunto -. Anche perché è stata la prima volta che la Corte Costituzionale ha rinviato l’udienza, ha usato quindi una tecnica processuale, per invitare il Parlamento con un tempo lungo a legiferare. Il Parlamento non aveva trovato ancora una sintesi, capisco che questo sia difficile sui temi etici e eticamente sensibili, però la sentenza ha in sè dei capisaldi che la rendono sufficientemente autoapplicativa, come stavo vedendo nelle vicende recenti”.

“E’ chiaro che questa materia è così complessa e tocca così profondamente le nostre coscienze – ha proseguito – che, secondo me, l’intervento del Legislatore è ancora necessario e la Corte ha segnato dei confini molto chiari che si prestano alle interpretazioni. Capisco possa essere una soluzione deludente vedere che certi diritti si affermano solo attraverso le Corti però le Corti sono lì anche per quello, sono lì anche per tutelare chi chiede Giustizia”.

Pnrr, Decaro: Comuni più avanti di altri comparti dello Stato

Pnrr, Decaro: Comuni più avanti di altri comparti dello StatoRoma, 23 ago. (askanews) – I Comuni sono “il comparto dello Stato più avanti” nella gestione delle progettazioni per le opere previste dal Pnrr: lo ha affermato il sindaco di Bari Antonio Decaro, presidente dell’Anci, intervenendo al Meeting di Rimini nella tavola rotonda “Infrastrutture e Pnrr: quale sviluppo per l’Italia”.

Parlando delle risorse finanziarie “spostate” dal Governo sul piano RePower Eu , Decaro ha sottolineato che “ci siamo trovati con 13 miliardi di euro spostate sul RePower e non abbiamo ancora certezze di queste risorse. Vorremmo capire perché dovremmo spostare tre programmi sul Repower, la nostra richiesta è che le richieste sostitutive arrivino lo stesso giorno, in contemporanea con lo spostamento delle risorse del Pnrr altrimenti rischiamo di trovarci con gare già definite o lavori già iniziati e non poter rispettare impegni giuridicamente vincolanti nei confronti di quelle aziende o impegni non vincolanti ma per noi importanti coi nostri concittadini”.

Migranti, Decaro: sindaci in trincea, governo ci aiuti

Migranti, Decaro: sindaci in trincea, governo ci aiutiRimini, 23 ago. (askanews) – “I Comuni chiedono un aiuto al governo: continueremo a collaborare come sempre su accoglienza ed integrazione ma ci sono problemi; tutti i sindaci si sentono in trincea, tutti, indipendentemente dal colore politico”. Lo ha detto Antonio Decaro, presidente dell’Anci, a margine del Meeting di Rimini, parlando del problema dell’innalzamento del numero di migranti che vanno accolti e integrati in alcuni comuni.

“I Comuni – ha aggiunto – chiedono al governo di ampliare i posti Sai per evitare che i costi dell’accoglienza dei minori cadano sui comuni e di modificare i centri di accoglienza ed asilo. Per l’accoglienza dei minori stranieri sono finiti i posti autorizzati del Ministero dell’Interno. Abbiamo chiesto di ampliarli – ha proseguito – perché in questi giorni i costi ricadono interamente sui bilanci comunali togliendo risorse ai servizi ai cittadini e costringendo alcuni comuni a fare debiti fuori bilancio che mandano alcune amministrazioni in default. Poi ci sono i richiedenti asilo, noi abbiamo sempre ragionato nell’ottica di una distribuzione equilibrata nel territorio nazionale. Se chiediamo all’Europa di distribuire i migranti su tutta l’Ue va fatto anche all’interno dell’Italia. Le ultime regole purtroppo scoraggiano la cosiddetta assistenza diffusa. I Cas si riempiono sempre di più. A Bari ci sono le tende nel Cara che dovrebbe avere 500 ospiti e invece ne ha 1.300”, ha concluso Decaro.

Lavoro, Sciarra: il diritto al lavoro prescinde dai contratti

Lavoro, Sciarra: il diritto al lavoro prescinde dai contrattiRoma, 23 ago. (askanews) – “Il lavoro è un cammino della vita, per questo si pone al cuore della democrazia: il cuore, dunque come organo vitale, parte di un corpo armoniosamente costruito per funzionare, per pensare, per amare, per creare relazioni” Il lavoro su cui è fondata la nostra Repubblica democratica – ricordo l’art. 1 della Costituzione – è il lavoro delle persone intese come individui e come collettività.’Generazione lavoro’ è la formula che propone oggi la Fondazione per la sussidiarietà”. E “i lavoratori in quanto persone devono poter accedere ai diritti fondamentali, sia individuali sia collettivi, indipendentemente dal tipo di contratto che stipulano con il datore di lavoro”. E’ uno dei richiami della presidente della Corte Costituzionale Silvana Sciarra, nel suo intervento dal palco del Meeting di Rimini.

“Nel collocare il lavoro al centro di questi percorsi – ha affermato ancora la presidente della Consulta- sono consapevole che non è l’unica leva del cambiamento e dell’avanzamento di una giustizia sociale. I nostri appigli dovrebbero essere incardinati in una società solidale, in molte comunità di affetti e di relazioni, nella cura e nell’amicizia, i valori cui si ispira, tra l’altro, il dibattito che si svolge qui in questi giorni”. è il cuore dei diritti costituzionali della persona Il diritto del lavoro, e con esso l’azione dei soggetti collettivi, si propongono di convertire via via le tutele, orientandole verso mutevoli formule organizzative. In questo processo modulare di nuova sistemazione della disciplina,