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Fine vita, Sciarra: l’intervento del Parlamento è necessario

Fine vita, Sciarra: l’intervento del Parlamento è necessarioRimini, 23 ago. (askanews) – Quella del fine vita è “materia così complessa e tocca così profondamente le nostre coscienze che, secondo me, l’intervento del Legislatore è ancora necessario”. Lo ha detto la presidente della Corte Costituzionale, Silvana Sciarra, in una conferenza stampa al Meeting di Rimini.

“La Corte Costituzionale ha scritto pagine importanti sul fine vita con una sentenza storica – ha detto Sciarra -. Anche perché è stata la prima volta che la Corte Costituzionale ha rinviato l’udienza, ha usato quindi una tecnica processuale, per invitare il Parlamento con un tempo lungo a legiferare. Il Parlamento non aveva trovato ancora una sintesi, capisco che questo sia difficile sui temi etici e eticamente sensibili, però la sentenza ha in sè dei capisaldi che la rendono sufficientemente autoapplicativa, come stavo vedendo nelle vicende recenti”. “E’ chiaro che questa materia è così complessa e tocca così profondamente le nostre coscienze – ha aggiunto – che, secondo me, l’intervento del Legislatore è ancora necessario e la Corte ha segnato dei confini molto chiari che si prestano alle interpretazioni. Capisco possa essere una soluzione deludente vedere che certi diritti si affermano solo attraverso le Corti però le Corti sono lì anche per quello, sono lì anche per tutelare chi chiede Giustizia”.

Diritti,Sciarra: tutelare figli nati da coppie di stesso sesso

Diritti,Sciarra: tutelare figli nati da coppie di stesso sessoRimini, 23 ago. (askanews) – La Corte Costituzionale “si è soffermata a valutare la tutela dei diritti dei figli nati da coppie dello stesso sesso” che “aspirano a vedere garantita la loro vita come figli, a ricevere affetto e sostegno”. Lo ha detto la presidente della Corte Costituzionale, Silvana Sciarra, in una conferenza stampa al Meeting di Rimini.

“La Corte Costituzionale – ha spiegato Sciarra – si è espressa più volte sulla tutela della famiglia ‘tradizionale’ secondo il linguaggio corrente, che è tutelata dalla nostra Costituzione, ma ha anche detto che ci sono le formazioni sociali entro cui si esprimono le personalità dei singoli. La Consulta ha un’apertura di orizzonti, sempre sulla base dei diritti sanciti dalla Costituzione, non va oltre perché lì inizia l’opera del legislatore”. “La Corte, recentemente, a proposito dei figli nati da coppie dello stesso sesso – ha aggiunto la presidente -, si è soffermata a valutare la tutela dei diritti di questi soggetti, che sono ‘nati’ e l’espressione non è usata senza ragione: sono nati, sono lì, sono nel nostro territorio nazionale e aspirano a vedere garantita la loro vita come figli, a ricevere affetto e sostegno. La Corte di Strasburgo e anche la Corte Costituzionale usano il principio di identità: il figlio cerca identità negli affetti familiari e la famiglia è quella che la Costituzione tutela ed è anche la famiglia delle formazioni sociali”.

Il caso Vannacci, Donzelli: la destra non si sta spaccando. Crosetto ha fatto quello che doveva

Il caso Vannacci, Donzelli: la destra non si sta spaccando. Crosetto ha fatto quello che dovevaFirenze, 23 ago. (askanews) – “Ovviamente no. La destra non si sta spaccando”. Lo ha detto Giovanni Donzelli, parlamentare e responsabile organizzazione di FdI, a Forte dei Marmi (Lucca), rispondendo ai giornalisti sul caso del libro del generale Roberto Vannacci.

“Purtroppo – ha aggiunto Donzelli – in Italia abbiamo una sinistra illiberale, che pensa di censurare più dei tribunali e delle scelte stesse dei militari. Crosetto ha fatto, da uomo delle istituzioni, quello che doveva fare. La magistratura valuterà se Vannacci ha fatto o no dei reati. Ma per il Pd non basta. Abbiamo scoperto che in Italia c’è un partito che pensa di avere un potere di censura più della magistratura e dei dipartimenti militari. Questo in democrazia non può esistere. Questa spocchia e questa arroganza della sinistra di decidere cosa si può leggere, non leggere, scrivere o non leggere è insopportabile. Io difendo la libertà di espressione, soprattutto – ha concluso Donzelli – di chi la pensa diversamente da me”.

Vannacci, Donzelli: la destra ovviamente non si sta spaccando

Vannacci, Donzelli: la destra ovviamente non si sta spaccandoFirenze, 23 ago. (askanews) – “Ovviamente no. La destra non si sta spaccando”. Lo ha detto Giovanni Donzelli, parlamentare e responsabile organizzazione di FdI, a Forte dei Marmi (Lucca), rispondendo ai giornalisti sul caso del libro del generale Roberto Vannacci.

“Purtroppo -ha aggiunto Donzelli- in Italia abbiamo una sinistra illiberale, che pensa di censurare più dei tribunali e delle scelte stesse dei militari. Crosetto ha fatto, da uomo delle istituzioni, quello che doveva fare. La magistratura valuterà se Vannacci ha fatto o no dei reati. Ma per il Pd non basta. Abbiamo scoperto che in Italia c’è un partito che pensa di avere un potere di censura più della magistratura e dei dipartimenti militari. Questo in democrazia non può esistere. Questa spocchia e questa arroganza della sinistra di decidere cosa si può leggere, non leggere, scrivere o non leggere è insopportabile. Io difendo la libertà di espressione, soprattutto -ha concluso Donzelli- di chi la pensa diversamente da me”.

Ue,Tajani: Forza Italia non sarà mai alleata con Le Pene ed Afd

Ue,Tajani: Forza Italia non sarà mai alleata con Le Pene ed AfdRoma, 23 ago. (askanews) – “Abbiamo detto e confermo, che mai potremo spingerci ad alleanze con Le Pen e i tedeschi di Afd. Forza Italia resta e resterà protagonista della politica italiana per trasformarsi, per dirla con Battiato, nel ‘centro di gravità permanente’ del nostro sistema, un punto di riferimento sicuro per i cristiani impegnati in politica, riformisti, garantisti ed europeisti convinti. Porte aperte a chi vuole costruire con noi questo progetto, dentro il Partito popolare europeo che rappresenta la nostra identità”. Lo dice ad Avvenire il segretario di Forza Italia Antonio Tajani, vicepremier e ministro degli Esteri.

Tunisia, Mantovano: contestiamo rigidismo Fmi

Tunisia, Mantovano: contestiamo rigidismo FmiRimini, 22 ago. (askanews) – “Tra i fattori di difficoltà c’è il rigidismo del Fmi che ancora lesina l’apertura di credito pur assicurata a suo tempo alla Tunisia dicendo che prima la Tunisia deve garantire il rispetto dei diritti. Noi ci permettiamo di osservare che se non sei in grado di pagare lo stipendio ai pubblici dipendenti, tra cui anche i ai poliziotti non sei in condizione di garantire l’ordine pubblico e quindi i diritti si tutelano di meno”: lo ha detto il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, al Meeting di Rimini.

Il sindacato dei militari ha denunciato Vannacci

Il sindacato dei militari ha denunciato VannacciRoma, 22 ago. (askanews) – Il generale Roberto Vannacci è oggetto di una denuncia che è stata presentata dal Sindacato dei militari all’attenzione dei pubblici ministeri. L’ufficiale è da giorni al centro delle polemiche per il libro “Il mondo al contrario”. Proprio il Sindacato dei militari, con il segretario nazionale Luca Marco Comellini, spiega in una nota: “Premessa la necessità di tutelare la dignità, la reputazione e l’onore dei militari comunque iscritti al sindacato e di quelli comunque facenti parte dell’ordinamento militare appartenenti alle ‘minoranze’ (omosessuali, transessuali, cittadini italiani di seconda generazione) gravemente pregiudicate dal contenuto del testo, questa mattina abbiamo depositato alla Procura militare di Roma una denuncia nei confronti dell’autore”.

Insomma – si aggiunge – “porre all’attenzione della Procura Militare il testo in argomento è un atto dovuto, quale richiesta di tutela nel rispetto degli artticoli 2 e 3 della Costituzione, di cui si auspica una interpretazione dell’addentellato codicistico posta a salvaguardia della pari dignità umana”. E quindi si sottolinea: “Riguardo alla libertà di espressione, diritto di cui devono godere tutti, militari compresi, sentiamo la necessità di ricordare che i principi su cui si fonda non possono comunque superare i limiti della correttezza formale e della continenza oltre i quali è concreto il rischio di ledere i diritti altrui”.

Mantovano: Africa è nostro presente e futuro per italiani ed europei

Mantovano: Africa è nostro presente e futuro per italiani ed europeiRimini, 22 ago. (askanews) – “L’Africa è il nostro presente e il nostro futuro di italiani ed europei. Non solo per l’immigrazione o l’approvvigionamento energetico ma anche per la prevenzione e il contrasto del terrorismo jihadista. Ci sono intere aree del Continente africano che sono ad esso sottoposte”. Lo ha detto il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, al Meeting di Rimini.

“L’Italia ha tradizione e volontà politica attuale per porsi di fronte all’Africa in modo credibile – ha aggiunto – perché non viene percepita come una nazione che nei confronti dell’Africa ha un tratto coloniale o post coloniale”.

Mantovano: mai messo in discussione europeismo, ma non supini

Mantovano: mai messo in discussione europeismo, ma non supiniRimini, 22 ago. (askanews) – Il governo “non ha mai messo in discussione l’europeismo ma decliniamo l’appartenenza all’Europa in modo non supino. Siamo nelle istituzioni europee, consapevoli sia dei limiti che delle opportunità che l’Unione europea offre, senza complessi di inferiorità”. Lo ha detto il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, al Meeting di Rimini.

Mantovano ha sottolineato come il governo non hai “mai messo in discussione il quadro di alleanze internazionali, che stiamo rispettando nonostante i sacrifici che questo comporta per l’Italia”.

Governo, Mantovano: lavoro in Consiglio dei ministri concorde

Governo, Mantovano: lavoro in Consiglio dei ministri concordeRimini, 22 ago. (askanews) – “Il lavoro finora svolto dal Consiglio dei ministri è stato sempre molto concorde” anche perché c’è stata “un’attività di preparazione intensa che porta a sciogliere i nodi più significativi già prima sul piano tecnico o sul piano politico se necessario con incontri più ristretti prima di arrivare al Consiglio dei ministri”. Incontri con i ministri che “non sono mai durati tantissimo non perché non si discuta ma perché tante questioni arrivano già preparate”. Lo ha detto il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, al Meeting di Rimini.