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Passa la fiducia sul decreto Pubblica amministrazione: c’è lo stop al controllo della Corte Conti sul Pnrr

Passa la fiducia sul decreto Pubblica amministrazione: c’è lo stop al controllo della Corte Conti sul PnrrRoma, 6 giu. (askanews) – Eliminazione del controllo cosiddetto ‘concomitante’ della Corte dei Conti sui progetti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e del Piano Complementare; proroga di un anno, dal 30 giugno 2023 al 30 giugno 2024, dello ‘scudo erariale’ che esclude il danno erariale per i pubblici funzionari o per chi gestisce denaro pubblico che agiscono con colpa grave. Queste le contestate novità inserite nel corso dell’esame della Camera nel decreto legge per il potenziamento delle Pubbliche amministrazioni, su cui oggi il governo ha ottenuto la fiducia con 203 voti favorevoli, 134 voti contrari e 3 astensioni. Norme che sono state criticate anche dall’associazione dei magistrati contabili che ha espresso “netta contrarietà”.

La stretta ai controlli della Corte dei Conti è stata motivata dal governo, che ha proposto l’emendamento, e dalla maggioranza, che l’ha approvato, come un intervento necessario per semplificare procedure, evitare sovrapposizioni e accelerare l’attuazione degli interventi del Pnrr che devono essere completati entro giugno 2026. Per le opposizioni si tratta di una misura accentratrice e sbagliata, che sottrae al controllo della Corte l’utilizzo di importanti risorse pubbliche. Il controllo concomitante, che per il Pnrr non è più previsto, è quello che viene praticato in corso d’opera, mentre è in atto la realizzazione del progetto, ed ha anche valore ‘correttivo’ perché permette di individuare subito eventuali anomalie e di porvi rimedio. Rimane, come sottolinea il governo, il controllo successivo sulla gestione, in base al quale la Corte dei Conti verifica la legittimità e la regolarità delle gestioni, il funzionamento dei controlli interni a ciascuna amministrazione, la rispondenza dei risultati dell’attività amministrativa agli obiettivi stabiliti.

Questa modalità di controllo era già stata prevista nel primo provvedimento della governance del Pnrr approvato dal governo Draghi, in cui si stabilisce anche il coordinamento con la Corte dei Conti europea. L’altra misura oggetto di scontro tra maggioranza e opposizione è la proroga di un anno dello ‘scudo erariale’ che limita la responsabilità erariale di amministratori, dipendenti pubblici e privati cui è affidata la gestione di pubbliche risorse ai danni causati dalle condotte poste in essere con dolo, escludendo quindi ogni responsabilità per colpa grave. La misura, già in vigore fino al 30 giugno 2023, è stata introdotta durante la pandemia dal governo Conte 2 e prorogata dal governo Draghi con l’obiettivo di ridurre il fenomeno della ‘paura di firma’. Con questo decreto la misura viene prorogata fino al 30 giugno 2024.

Le misure del decreto sulla Pubblica amministrazione comprendono, tra l’altro, il rafforzamento degli organici della P.A. nelle sue diverse articolazioni centrali e territoriali, con particolare riguardo alle strutture e agli uffici preposti all’attuazione del Pnrr, la possibilità per le amministrazioni che sono qualificate come ‘soggetti attuatori’ del Pnrr di conferire a personale esterno incarichi dirigenziali oltre i limiti previsti, disposizioni in materia di concorsi per il reclutamento di personale, facoltà alle regioni, senza aggravio di spesa, di applicare la disciplina statale in materia di uffici di diretta collaborazione. Ma anche misure urgenti per l’attuazione del grande progetto Pompei e una riserva di posti pari al 15% nelle assunzioni di personale non dirigenziali ai volontari che hanno concluso il servizio civile universale.

Ricerca, Meloni: l’Italia è capace di grandi imprese

Ricerca, Meloni: l’Italia è capace di grandi impreseRoma, 6 giu. (askanews) – “Il simbolo di questa candidatura è l’Italia che vuole guardare verso l’alto, ma il guardare verso l’alto vuol dire che noi siamo capaci di grandi imprese, perché noi lo abbiamo già fatto molte volte, come testimoniano persone che sono su questo palco, come testimonia questo luogo splendido, come dimostrano anche infrastrutture che pure vengono ospitate in Italia o come quelle che abbiamo contribuito a costruire”. Lo ha detto la presidente del consiglio, Giorgia Meloni, nel suo intervento alla conferenza stampa, presso l’osservatorio astronomico di Roma, con cui è stata ufficializzata la candidatura dell’Italia a ospitare la sede dell’Einstein telescope.

“C’è un’Italia – ha sottolineato la premier – che è sempre stata capace di pensare in grande, ma alla fine quello che delle volte ci è mancata è stata la consapevolezza e la volontà, perché la politica è l’arte della scelta e la storia è fatta di scelte, allora io ricordo le scelte che hanno fatto alcuni prima di noi come uno dei ragazzi di via Panisperna, Edoardo Amaldi, che quando gli fu offerto di lavorare negli Stati Uniti lui rifiutò e da quella scelta sono nate alcune delle più grandi istituzioni scientifiche italiane e internazionali”. “Allora noi – ha sottolineato Meloni – dobbiamo essere all’altezza di quei pionieri, noi dobbiamo essere all’altezza di quelle persone che hanno fatto la grandezza l’Italia per quella capacità che avevano di gettare il cuore oltre l’ostacolo, di guardare più in alto di loro stessi, di capire che all’Italia non manca niente”.

Migranti, Meloni da Tunisi rilancia il “Piano Mattei” (e una Conferenza internazionale a Roma)

Migranti, Meloni da Tunisi rilancia il “Piano Mattei” (e una Conferenza internazionale a Roma)Tunisi, 6 giu. (askanews) – La presidente del consiglio, Giorgia Meloni, a Tunisi è stata poco più di cinque ore. Una visita dove ha incontrato il presidente della repubblica, Kais Saied e la prima ministra, Najla Bouden Ramadan: focus sull’immigrazione; la premier ha rilanciato il “Piano Mattei per l’Africa”, e c’è anche l’idea di una Conferenza internazionale a Roma.

“Noi abbiamo già contribuito e contribuiamo alle capacità di gestione delle frontiere in Tunisia, siamo pronti a fare di più anche con il coinvolgimento dell’Unione europea, sul quale stiamo lavorando. Ma l’approccio securitario non è sufficiente se poi non si fa un lavoro importante che riguardi gli investimenti, lo sviluppo, la formazione, i flussi di migranti regolari, la possibilità di offrire alle persone condizioni di vita migliori”, ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, al termine dell’incontro con il premier tunisino, Kais Saied. “Noi siamo impegnati su questo, particolarmente sulle esigenze delle giovani generazioni, su loro stiamo concentrando i nostri sforzi. Il progetto italiano di un Piano Mattei per l’Africa vuole dire proprio questo: parlare di una cooperazione non paternalistica, non predatoria, ma paritaria, che consenta a ciascuno di difendere il proprio interesse nazionale cooperando in una collaborazione che offre opportunità per tutti”, ha aggiunto. “Nelle nostre relazioni bilaterali il nostro lavoro è molto importante anche in tema di contrasto alla migrazione irregolare. E’ un fenomeno che tocca ugualmente tanto Tunisi quanto Roma” e “abbiamo convenuto con il presidente Saied che è fondamentale rafforzare la cooperazione in questo ambito secondo un approccio al fenomeno che non può essere solo securitario, che deve essere globale, che deve tenere in considerazione il diritto delle persone a non dover emigrare, a non dover scappare dalle loro case, dalle loro terre, dalle loro famiglie solo perché non hanno un’alternativa”, ha spiegato Meloni, sottolineando: “Abbiamo fatto un ottimo lavoro insieme alla Tunisia, gli sbarchi in Italia sono sensibilmente diminuiti nel mese di maggio rispetto a quanto accaduto a marzo-aprile. Questo dimostra un lavoro che insieme stiamo facendo, chiaramente siamo di fronte alla stagione più difficile da questo punto di vista. Non possiamo che essere preoccupati per i prossimi mesi e per questo riteniamo che si debbano intensificare il nostro lavoro comune, rafforzando la collaborazione con le autorità tunisine nell’attività di prevenzione, soprattutto nella regione di Sfax dal quale parte la gran parte dei migranti irregolari”.

Infine, Meloni ha annunciato un importante progetto: “Con il presidente Saied abbiamo discusso dell’ipotesi di una conferenza internazionale a Roma sul tema della migrazione e dello sviluppo, per cercare di mettere insieme tutte le necessità legate a un fenomeno imponente che va affrontato a 360 gradi”. “La immaginiamo – ha aggiunto – come un’occasione per riunire le nazioni della sponda Sud del Mediterraneo, del Medio Oriente, i paesi del Consiglio di cooperazione del Golfo, per ascoltare le diverse esigenze e creare dei progetti su cui attirare finanziamenti, coinvolgendo tanto il settore pubblico quanto il settore privato”. “Noi – ha concluso Meloni – faremo del nostro meglio per immaginare un evento di questo tipo nel minore tempo possibile, per rinnovare l’impegno comune ad affrontare fattori politici, ma anche socio-economici e climatici che determinano la migrazione, per promuovere percorsi di mobilità che siano legali e contrastare in modo efficace la tratta di essere umani e il traffico di migranti”.

Migranti, Meloni: ipotesi conferenza internazionale a Roma

Migranti, Meloni: ipotesi conferenza internazionale a RomaTunisi, 6 giu. (askanews) – “Con il presidente Saied abbiamo discusso dell’ipotesi di una conferenza internazionale a Roma sul tema della migrazione e dello sviluppo, per cercare di mettere insieme tutte le necessità legate a un fenomeno imponente che va affrontato a 360 gradi”. Lo ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, al termine dell’incontro con il premier tunisino, Kais Saied.

“La immaginiamo – ha aggiunto – come un’occasione per riunire le nazioni della sponda Sud del Mediterraneo, del Medio Oriente, i paesi del Consiglio di cooperazione del Golfo, per ascoltare le diverse esigenze e creare dei progetti su cui attirare finanziamenti, coinvolgendo tanto il settore pubblico quanto il settore privato”.

Meloni: sono pronta a tornare in Tunisia con von der Leyen

Meloni: sono pronta a tornare in Tunisia con von der LeyenTunisi, 6 giu. (askanews) – “Anche a livello europeo l’Italia si è fatta portavoce di un approccio concreto per aumentare il sostegno alla Tunisia, sia nel contrasto alla tratta degli esseri umani e dell’immigrazione illegale, ma anche per un pacchetto di sostegno integrato, un pacchetto di finanziamenti e opportunità importanti a cui sta lavorando Bruxelles. Sono molto grata alla Commissione per il lavoro svolto, per accelerare l’attuazione di questo pacchetto ho dato al presidente Saied la mia disponibilità a tornare presto qui in Tunisia anche insieme al presidente della commissione europe Ursula von der Leyen”. Lo ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, al termine dell’incontro con il premier tunisino, Kais Saied.

La Russa: contro i femminicidi vorrei una manifestazione di soli uomini

La Russa: contro i femminicidi vorrei una manifestazione di soli uominiRoma, 6 giu. (askanews) – “Una cosa che si può fare subito” contro i femminicidi “è raddoppiare il numero dei Carabinieri, ora sono 600 che si occupano dei reati di genere: ne togliamo 5 per ogni altro settore e li portiamo da 600 a 1.200. Gliel’ho detto ai Carabinieri. Ma non basta. Mi veniva voglia, ma so che verrebbe interpretata male, di indire una manifestazione di soli uomini perché il femminicidio è una questione di uomini. Io vorrei vedere una manifestazione di uomini per far capire che c’è bisogno che noi uomini prendiamo coscienza” di questo problema. Lo ha detto il presidente del Senato Ignazio La Russa, ospite negli studi di L’aria che tira su La7.

Credo, ha aggiunto La Russa, che “un segnale debba partire da noi e dalle famiglie. Il rispetto per le donne nasce in famiglia”, ha concluso.

Meloni: sostegno a 360 gradi a Tunisia, cooperazione per 700 mln

Meloni: sostegno a 360 gradi a Tunisia, cooperazione per 700 mlnTunisi, 6 giu. (askanews) – “In questo che è sicuramente un periodo di difficoltà del quadro internazionale, per la Tunisia e tutta la regione, io ho voluto confermare al presidente Saied il sostegno dell’Italia a 360 gradi, il sostegno ad esempio al bilancio tunisino, l’apertura di linee di credito a favore soprattutto dello sviluppo, partendo dalla piccola e media impresa fino al settore agroalimentare”. Lo ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, al termine dell’incontro con il premier tunisino, Kais Saied.

“”E’ un ulteriore impegno che si aggiunge ai numerosi progetti di cooperazione italiana nel Paese, che ammontano a 700 milioni di euro nel loro complesso, e focalizzano l’attenzione sui settori prioritari, agricoltura, istruzione, formazione professionale, la sanità, i servizi di base”, ha aggiunto.

Mattarella ha convocato per il 13 giugno il Consiglio supremo di Difesa

Mattarella ha convocato per il 13 giugno il Consiglio supremo di Difesa


Mattarella ha convocato per il 13 giugno il Consiglio supremo di Difesa


Mattarella ha convocato per il 13 giugno il Consiglio supremo di Difesa






























1686036423 Mattarella ha convocato per il 13 giugno il Consiglio supremo

Roma, 6 giu. (askanews) – Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha convocato il Consiglio Supremo di Difesa, al Palazzo del Quirinale, per martedi 13 giugno, alle ore 17. La riunione del Consiglio sarà l’occasione per un’informativa aggiornata sulla guerra in Ucraina e sulle altre principali aree di crisi nel mondo; sulle implicazioni della congiuntura internazionale per l’Italia; sulle questioni relative alla gestione dei flussi migratori, nel breve termine e in proiezione futura.

Inoltre, il Consiglio affronterà il tema dello stato di efficienza delle Forze armate e del processo di riforma e ammodernamento dello Strumento militare, anche alla luce dei principali programmi di investimento nella difesa e della complessiva politica industriale del Paese. 

Pnrr, Calenda: certe verifiche paralizzano, il governo ha fatto bene

Pnrr, Calenda: certe verifiche paralizzano, il governo ha fatto bene


Pnrr, Calenda: certe verifiche paralizzano, il governo ha fatto bene


Pnrr, Calenda: certe verifiche paralizzano, il governo ha fatto bene






























1686032945 Pnrr Calenda certe verifiche paralizzano il governo ha fatto bene

Roma, 6 giu. (askanews) – Il leader di Azione, Carlo Calenda, non crede che la decisione del governo di sottrarsi al controllo della Corte dei conti sul Pnrr riveli la propensione a una ‘svolta autoritaria’ della maggioranza. “Macché, si tratta di un controllo ridondante rispetto alla Ue” dice in una intenvista al Corriere della Sera. “Qµello di costruire controlli su controlli per poi ottenere la paralisi della pubblica amministrazione è uno dei tanti mali italiani. Il governo ha fatto bene. E in tal senso si sono espressi anche autorevoli amministrativisti. Il punto del Pnrr non è questo”. E spiega: “Il punto è che noi non riusciamo a spendere i soldi perché in questo Paese i politici non sono in grado di far accadere le cose perché non hanµo esperienza di gestione. E’ un problema trasversale. Con il Pnrr questo aspetto si evidenzia in modo clamoroso. Sono bravissimi a fare le leggi e a regalare bonus, per il resto, dalla sanità all’immigrazione e all’istruzione, niente di strutturale cambia mai. E gli italiani si ritrovano a dover spendere 40 miliardi di euro l’anno per curarsi mentre solo l’uno per cento dei fondi del Pnrr è stato speso per la sanità”.

Meloni: la mia maggioranza è solida, obiettivo di legislatura

Meloni: la mia maggioranza è solida, obiettivo di legislatura


Meloni: la mia maggioranza è solida, obiettivo di legislatura


Meloni: la mia maggioranza è solida, obiettivo di legislatura






























1685987765 Meloni la mia maggioranza e solida obiettivo di legislatura

Milano, 5 giu. (askanews) – “Sono a capo di una maggioranza solida, mi do 5 anni di orizzonte, questo vuol dire che non sto governando guardando al consenso immediato. E posso permettermelo. E quando si ha questa fortuna si possono fare scelte che magari nell’immediato comprimono il consenso ma che, se ne sei convinto, sai anche che nella lunga distanza verranno lette per quelle che erano”. Lo ha detto lapresidente del Consiglio Giorgia Meloni ospite di QUarta Repubblica in onda stasera su Retequattro. Un ragionamento che per Meloni conferma la necessità di riforme istituzionali: “Questo è il motivo per cui io spero di poter lasciare in eredità a questa nazione altri governi come questi, che hanno un orizzonte di legislatura: perchè è l’unico modo serio per prendere le decisioni giuste. Cioè la gran parte dei problemi che questo Paese ha sono figli di governi che avevano un orizzonte di un anno e mezzo e quindi ovviamente dovevano fare quello che immediatamente tornava in termini di consenso anche se non era la cosa migliore da fare per la nazione. Questo è un vantaggio e dobbiamo sfruttarlo: ci sono cose che nell’immediato magari possono oggi impattare sul consenso. Non me ne preoccupo. Perchè sono certa che sulla media, lunga distanza, sulla legislatura, i risultati del lavoro paziente e lungo che stiamo facendo si vedranno”.