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Colazione di lavoro al Quirinale in vista del prossimo Consiglio Europeo

Colazione di lavoro al Quirinale in vista del prossimo Consiglio Europeo


Colazione di lavoro al Quirinale in vista del prossimo Consiglio Europeo – askanews.it



Colazione di lavoro al Quirinale in vista del prossimo Consiglio Europeo – askanews.it



















Roma, 22 mar. (askanews) – Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in vista del prossimo Consiglio europeo di Bruxelles, ha ricevuto oggi al Quirinale, nel corso della tradizionale colazione di lavoro, il presidente del Consiglio dei ministri, Giorgia Meloni, il vice presidente del Consiglio dei ministri – ministro degli Affari Esteri e della cooperazione internazionale, Antonio Tajani, il ministro della Difesa, Guido Crosetto, il ministro dell’Economia e delle finanze, Giancarlo Giorgetti, il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, il ministro per gli Affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il Pnrr, Raffaele Fitto, e il sottosegretario di Stato alla presidenza del Consiglio dei ministri, Alfredo Mantovano.

Nel corso del tradizionale pranzo al Quirinale in vista del consiglio europeo gli esponenti del governo e la premier hanno illustrato al presidente della Repubblica i temi all’ordine del giorno della riunione di Bruxelles: innanzitutto l’Ucraina, sulla quale la posizione del governo rimane in linea con gli impegni internazionali, quindi la competitività, in particolare domani a Bruxelles si discuterà della normativa europea sulle materie prime critiche, della normativa sull’industria a zero emissioni e infine la revisione della disciplina in materia di aiuti di Stato. Infine il governo intende porre all’attenzione il tema dell’immigrazione con particolare riferimento alla situazione in Tunisia, su questo c’è una richiesta di intervento all’Europa per evitare che la situazione possa esplodere, il tema però verrà calendarizzato soltanto nel consiglio europeo di giugno.

Sulla scuola Valditara promuove il governo

Sulla scuola Valditara promuove il governo


Sulla scuola Valditara promuove il governo – askanews.it



Sulla scuola Valditara promuove il governo – askanews.it


















Roma, 22 mar. (askanews) – “La valorizzazione di tutto il personale della scuola è una delle missioni strategiche di questo governo e su questo terreno abbiamo già raggiunto e realizzato alcuni primi risultati oggettivi non discutibili: in poche settimane abbiamo sbloccato un contratto fermo da tanto tempo, stanziato 100 milioni aggiuntivi e soprattutto deciso di cambiare finalità a 300 milioni previsti a bilancio, ma destinati a non ben precisate finalità, e li abbiamo destinati all’aumento del contratto e delle retribuzioni di 1,2 mln di lavoratori della scuola così da realizzare il più importante aumento retributivo fin qui conseguito”. Lo ha detto il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara al question time alla Camera.

“Abbiamo anche deciso di stralciare la parte economica, in modo da garantire il pagamento degli arretrati per Natale. È stato un primo passo: nella legge di bilancio – ha ricordato il ministro – abbiamo ottenuto lo stanziamento di ulteriori 150 milioni di euro e saranno utilizzati per valorizzare il personale della scuola e favorire la grande riforma della personalizzazione dell’insegnamento con l’introduzione del tutor nelle scuole e dell’orientatore per dare ai nostri ragazzi prospettive di un percorso formativo e professionale che sia realizzato”. “Non ci accontenteremo dei risultati fin qui raggiunti, che hanno risultato un punto di rottura rispetto all’immobilismo dei governi precedenti, ma continueremo a lavorare per valorizzare sempre più il personale scolastico, che considero la spina dorsale del sistema nazionale di istruzione e formazione”, ha concluso Valditara.

Meloni ha detto che su Cutro la versione dell’opposizione non torna

Meloni ha detto che su Cutro la versione dell’opposizione non torna


Meloni ha detto che su Cutro la versione dell’opposizione non torna – askanews.it



Meloni ha detto che su Cutro la versione dell’opposizione non torna – askanews.it


















Roma, 22 mar. (askanews) – “Ho sentito dire in questo dibattito mi pare da Bonelli che abbiamo negato che Frontex” su Cutro “avesse fatto una segnalazione. Io non l’ho mai negato, io ho detto che la segnalazione di Frontex era una segnalazione di polizia, della presenza di una nave ma non della situazione di difficoltà. Se ha bisogno di dire una cosa diversa è la vostra versione che non torna non la nostra”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, nella sua replica alla Camera.

Romeo: Lega è preoccupata da guerra ma non crea problemi a Governo

Romeo: Lega è preoccupata da guerra ma non crea problemi a Governo


Romeo: Lega è preoccupata da guerra ma non crea problemi a Governo – askanews.it



Romeo: Lega è preoccupata da guerra ma non crea problemi a Governo – askanews.it



















Roma, 22 mar. (askanews) – “La Lega non crea alcun problema alla maggioranza, abbiamo però messo in evidenza un forte preoccupazione che la guerra, continuando così, possa portare a un’escalation molto pericolosa per tutti. Non è in discussione il sostegno all’Ucraina, ma siamo preoccupati dell’invio e dell’utilizzo di armi sempre più potenti”. Con queste parole il capogruppo del Carroccio al Senato Massimiliano Romeo, intervistato da Affaritaliani.it, torna sulla vicenda Ucraina dopo il suo intervento di ieri a Palazzo Madama che ha fatto dire a molti che la Lega si discosta dal governo e dalla premier Meloni sull’Ucraina.

La Gran Bretagna vorrebbe addirittura inviare proiettili all’uranio impoverito… “Appunto, io in Aula ho citato il caso della Polonia che intende mandare in Ucraina i caccia. Questo continuo premere sull’acceleratore può causare un incidente dal quale poi non si può più tornare indietro. Abbiamo quindi chiesto al presidente Meloni di parlare in Consiglio europeo anche con i leader degli altri Paesi e in sede Nato per portare avanti una maggiore cautela, pur comprendendo l’esigenza di continuare a sostenere l’Ucraina e il popolo ucraino”. Romeo insiste: “Bisogna predicare cautela, visto che ci sono molti analisti ed esperti americani vicini all’area del Dipartimento della Difesa Usa che sostengono e credono possibile un’escalation e che questa possibilità aumenti esponenzialmente ogni giorno che passa se non si arriva subito a una soluzione diplomatica. Insistiamo che l’Italia, ovviamente non da sola ma con gli altri Paesi europei, cerchi di intensificare gli sforzi affinché si arrivi almeno a una tregua, dato che finora abbiamo visto ben poco per fermare il conflitto”.

Crede nel piano di pace cinese? “Non è una questione solo della Cina. Dall’inizio della guerra, il 24 febbraio 2022, abbiamo visto molti tentativi di vari Paesi, ricordo la Francia, la Turchia, Israele e ora la Cina, ma sono tutti stati subito accantonati. Questo è fonte di forte preoccupazione, sembra che non si riesca a trovare una soluzione diplomatica. La domanda è: si sta facendo tutto il possibile per fermare il conflitto?”. Forse con la guerra qualcuno ci guadagna economicamente… “Questo non so dirlo, anche se in tutte le guerre, la storia ce lo insegna, ci sono risvolti economici. Penso che dovremmo investire risorse economiche pensando prima alla tregua e poi alla pace e alla ricostruzione dell’Ucraina”. Qualcuno ha ricominciato a dire che la Lega è filo-putiniana dopo le sue parole al Senato… “Ecco, basta discostarsi un minimo dal pensiero dominante che si viene subito criminalizzati. La Lega chiede di fare il massimo sforzo diplomatico possibile per arrivare al risultato di una tregua e questo vuol dire essere filo-putiniani? Se questo è il pensiero dominante dell’Occidente siamo messi proprio male”, conclude il presidente dei senatori del Carroccio.

Ue, Camera approva mozione maggioranza e parte del Terzo Polo

Ue, Camera approva mozione maggioranza e parte del Terzo Polo


Ue, Camera approva mozione maggioranza e parte del Terzo Polo – askanews.it



Ue, Camera approva mozione maggioranza e parte del Terzo Polo – askanews.it



















Milano, 22 mar. (askanews) – La Camera ha approvato con 211 voti favorevoli e 108 contrari la risoluzione di maggioranza nella sua interezza ad eccezione dei capoversi sesto decimo e undicesimo del dispositivo che sono stati approvati con 191 voti favorevoli e 127 contrari. La votazione per parti separate è avvenuta su richiesta del Terzo polo.

Approvata anche parte della mozione del Terzo polo: la parte con il parere favorevole del governo è stata approvata con 261 voti favorevoli e 54 contrari, l’ottavo capoverso (che il Pd ha chiesto di votare separatamente) è stato invece approvato con 208 voti favorevoli e contrari 111, mentre le parti che vedevano il parere negativo del governo sono state bocciate con 80 voti favorevoli e 241 contrari. Bocciate le altre risoluzioni, che però hannovisto anche loro votazioni per parti separate per permettere alcune convergenze tra le opposizioni. Il Pd ha chiesto la votazione per parti separate dalle risoluzione del M5s, per poter votare a favore della risoluzione e contro la lettera a) del primo capoverso del dispositivo: 109 favorevoli e 206 contrari per la risoluzione, 52 favorevoli e 272 contrari per la lettera a).

Votazioni per parti separate anche per la risoluzione PD, su richeista dei presentatari: favorevoli 93, contrari 187 sulla risoluzione nella sua interezza ad eccezione del primo capoverso del dispositivo che ha visto 120 favorevoli e 201 contrari. La risoluzione di AVS è stata bocciata con 110 voti favorevoli e 208 contrari.

Ucraina, Conte: Meloni con il suo piglio porta l’Italia in guerra

Ucraina, Conte: Meloni con il suo piglio porta l’Italia in guerra


Ucraina, Conte: Meloni con il suo piglio porta l’Italia in guerra – askanews.it



Ucraina, Conte: Meloni con il suo piglio porta l’Italia in guerra – askanews.it



















Roma, 22 mar. (askanews) – “Lei sta portando l’Italia in guerra esibendo un piglio coraggioso”, “della guerra ha parlato il suo maitre a penser, Viktor Orban”, mentre “l’unica via alternativa è quella politica”. Lo ha detto a proposito dell’Ucraina il leader M5s Giuseppe Conte, parlando in aula alla Camera dopo le comunicazioni della premier Giorgia Meloni.

“Ci state trascinando di gran carriera in guerra, non possiamo più sostenere ulteriori forniture militari” all’Ucraina, ha concluso Conte.

Meloni: da inizio mandato salvati 36.500 migranti, basta calunnie

Meloni: da inizio mandato salvati 36.500 migranti, basta calunnie


Meloni: da inizio mandato salvati 36.500 migranti, basta calunnie – askanews.it



Meloni: da inizio mandato salvati 36.500 migranti, basta calunnie – askanews.it



















Roma, 22 mar. (askanews) – “Dall’inizio del mio mandato l’Italia ha salvato 36mila e 500 persone in mare, siamo stati lasciati da soli a fare questo lavoro e raccontare al cospetto del mondo, di fronte all’enorme sforzo che stiamo facendo che lasceremmo bambini morire è una calunnia non al governo ma nei confronti dello Stato italiano”. Lo ha detto la premier Giorgia Meloni alla Camera, tornando sul tema migranti nella replica al dibattito in vista del Consiglio Ue che si riunisce giovedì e venerdì a Bruxelles.

Una calunnia, ha rilanciato con impeto accusando l’opposizione di dire “falsità”, “alle forze dell’ordine, all’intero sistema, o volete dire che ci sono uomini e donne delle forze dell’ordine che non salverebbero bambini se il governo dicesse loro di non farlo?”. “Nel Mediterraneo dal 2013 al 2023 – ha riferito – secondo dati Unhcr sono morte complessivamente 25.692 persone. Il rischio che qualcosa vada storta è insito nelle partenze ed è infatti accaduto a tutti i governi. Sono andata a guardare i dati di coloro che non si è riusciti a salvare in rapporto alle persone che sbarcavano: siamo quelli che in base a quelli che arrivavano, con numeri peraltro senza precedenti, siamo riusciti a salvare più persone”. “I dati smontano una certa propaganda e ci viene riconosciuto anche dalla Commissione Ue che ricorda che ‘la Guardia Costiera ha salvato 1.300 persone nel weekend di Cutro, stanno facendo un ottimo lavoro’. Ringraziamo la Commissaria europea per il rispetto che almeno lei ha nei confronti della Guardia costiera e della situazione che l’Italia sta affrontando”.

Meloni ha citato ancora una volta il naufragio a Cutro: “Si continua a insinuare questo dubbio pur senza avere elementi. Se non hai le prove! In uno stato di diritto i colpevoli li fanno le prove e non si stabilisce a monte un colpevole, al di là dei riferimenti avvilenti se mi comporti o meno da madre cito il tema per dire che ai colleghi sfugge la conseguenza di questo dibattito” che è “la calunnia all’Italia”.

Meloni: basta calunnie, dall’inizio del mio governo sono stati salvati 36.500 migranti

Meloni: basta calunnie, dall’inizio del mio governo sono stati salvati 36.500 migranti


Meloni: basta calunnie, dall’inizio del mio governo sono stati salvati 36.500 migranti – askanews.it



Meloni: basta calunnie, dall’inizio del mio governo sono stati salvati 36.500 migranti – askanews.it



















Milano, 22 mar. (askanews) – “Dall’inizio del mio mandato l’Italia ha salvato 36mila e 500 persone in mare, siamo stati lasciati da soli a fare questo lavoro e raccontare al cospetto del mondo, di fronte all’enorme sforzo che stiamo facendo che lasceremmo bambini morire è una calunnia non al governo ma nei confronti dello Stato italiano”. Lo ha detto la premier Giorgia Meloni alla Camera.

Una calunnia, ha rilanciato con impeto, “alle forze dell’ordine, all’intero sistema, o volete dire che ci sono uomini e donne delle forze dell’ordine che non salverebbero bambini se il governo dicesse loro di non farlo?”.

Il Papa: l’acqua non può essere sprecata, va preservata

Il Papa: l’acqua non può essere sprecata, va preservata


Il Papa: l’acqua non può essere sprecata, va preservata – askanews.it



Il Papa: l’acqua non può essere sprecata, va preservata – askanews.it



















Città del Vaticano, 22 mar. (askanews) – “L’acqua non può essere oggetto di sprechi o di abusi o motivo di guerre ma va preservata a beneficio nostro e delle generazioni future”. Così Papa Francesco, al termine dell’udienza generale in piazza San Pietro, ha voluto rivolgere un nuovo richiamo per la preservazione di quello che ha definito un “bene primario” per l’umanità. Riferendosi alla Giornata mondiale dell’acqua, che ricorre oggi, il Papa ha detto: “Tornano alla mente le parole di San Francesco d’Assisi: ‘Laudato sì o mi Signore per sora acqua la quale è molto utile, e umile e preziosa e casta’. In queste parole semplici sentiamo la bellezza del creato e la consapevolezza delle sfide che implica prendersene cura. – ha detto Papa Bergoglio – In questi giorni si svolge a New York la seconda conferenza dell’acqua dell’organizzazione delle Nazioni Unite. Prego per il buon esito dei lavori e auspico – ha aggiunto – che l’importante evento possa accelerare le iniziative in favore di quanti soffrono la scarsità di acqua, di questo bene primario”.

Meloni ‘mette la faccia’ su armi a Kiev. Ma pesa distinguo Lega

Meloni ‘mette la faccia’ su armi a Kiev. Ma pesa distinguo Lega


Meloni ‘mette la faccia’ su armi a Kiev. Ma pesa distinguo Lega – askanews.it



Meloni ‘mette la faccia’ su armi a Kiev. Ma pesa distinguo Lega – askanews.it



















Roma, 21 mar. (askanews) – La risoluzione unitaria c’è. Le voci, però, non intonano tutte lo stesso coro. Giorgia Meloni parla in Senato alla vigilia del Consiglio europeo del 23 e 24 marzo e, come sempre indica una linea di netto sostegno all’Ucraina. Ne ha fatto un punto di forza della sua credibilità internazionale, anche perchè non ha mai cambiato idea, sempre la stessa anche quando era all’opposizione. Ma nell’aula di palazzo Madama, ancora una volta, deve fare i conti con i distinguo di Forza Italia e, soprattutto, della Lega. Gli azzurri continuano a chiedere una “soluzione politica”, ma è il Carroccio – con il capogruppo Massimiliano Romeo – ad alzare i toni mettendo in dubbio una strategia che rischia di portare, dice, a un’escalation.

Il nodo è sempre quello dell’invio di armi. La presidente del Consiglio replica a chi, dall’opposizione (leggi M5s), l’accusa di far spendere al Paese soldi che potrebbe utilizzare diversamente. Ma, di fatto, risponde anche alle perplessità che come sa bene serpeggiano nella sua maggioranza. L’Italia – spiega – sta inviando a Kiev “materiali e componenti già in suo possesso, che, per fortuna, noi non abbiamo necessità di utilizzare” e lo fa “anche per poter tenere la guerra lontana dal resto d’Europa e da casa nostra”. “Dunque, raccontare agli italiani che se non fornissimo le armi all’Ucraina si potrebbero aumentare le pensioni o si potrebbero tagliare le tasse è una menzogna che intendo chiamare con il suo nome”, aggiunge. Ne fa una questione di coerenza, ma non solo. Spiega che su queste cose si deve “mettere la faccia e non abbiamo paura di dire che rispettare gli impegni assunti è vitale per la nostra credibilità internazionale e per la nostra stessa sovranità nazionale, perché banalmente la libertà ha un prezzo e, se non sei in grado di difenderti, qualcun altro lo farà per te, ma non lo farà gratuitamente”. La premier sa che nel gradimento degli italiani la linea di sostegno all’Ucraina perde sempre più quota e in Fratelli d’Italia la convinzione è che la Lega parli così per non lasciare alle opposizioni quell’elettorato.

Non è la prima volta che il capogruppo del Senato prende una posizione di questo tipo. Era già accaduto a gennaio, in occasione del voto proprio sul decreto Ucraina. Oggi, come allora – e come già accaduto per le intemerate anti Zelensky di Silvio Berlusconi – la posizione ufficiale di palazzo Chigi è che “a parlare sono i fatti”. Dunque, gli atti parlamentari e governativi che vanno tutti nella stessa direzione. Ma dal carroccio spiegano che l’intenzione è cominciare a frenare sin da ora proprio sull’ipotesi di nuovi decreti Tuttavia in Fratelli d’Italia – e, dicono anche nella stessa presidente del Consiglio – a colpire sarebbero stati i toni scelti da Romeo. “Ma a parlare è un esponente della Lega o del M5s”, la battuta sfuggita a un senatore. “Il problema – afferma infatti il capogruppo del Carroccio – non è il sostegno militare all’Ucraina. Il problema è una corsa ad armamenti sempre più potenti, con il rischio di un incidente da cui non si possa più tornare indietro. Siamo certi che una escalation del conflitto riuscirà a tenere lontana la guerra dall’Europa e dal nostro Paese?”. Romeo sostiene anche che le “iniziative di mediazione di alcuni Paesi vengono subito accantonate e giudicate non credibili ancora prima di essere attentamente analizzate”, un chiaro riferimento – seppur non esplicito – alla visita del leader cinese a Mosca e all’opinione degli Stati Uniti. Poi, l’appello diretto a Meloni.

“L’Italia conta su di lei. Sento dire dalla gente che lei è una tosta, non solo perché ha avuto il coraggio di andare all’assemblea della Cigl, ma per tutta una serie di motivazioni”, “se è vero che stiamo combattendo la battaglia per difendere la libertà dell’Occidente, dobbiamo essere anche pronti a difenderla all’occorrenza in casa nostra. Che libertà è quella che criminalizza qualsiasi idea che si discosti, anche di un millimetro, dal pensiero dominante? Mi faccia dire che assomiglia più ad una dolce tirannia”.