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Lombardia, Sgarbi: io contrario alle Regioni, qui mi sento inutile

Lombardia, Sgarbi: io contrario alle Regioni, qui mi sento inutileMilano, 15 mar. (askanews) – “Dal punto di vista della sensazione a pelle il Consiglio regionale è una cosa vuota. Forse non rimarrò qui perché mi sentirei inutile”. Lo ha detto il neo consigliere regionale lombardo Vittorio Sgarbi, conversando con i giornalisti a margine della prima seduta della dodicesima legislatura del Consiglio regionale lombardo.
“Il consigliere Sgarbi – dice lo stesso Sgarbi, che ricopre anche la carica di sottosegretario al ministero della Cultura – che cosa fa? Sta qui, prende uno stipendio e poi che cosa fa? Che cosa mi chiedono di fare? C’è la sensazione di una macchina che lavora a vuoto. Il Parlamento un po’ meno, perché fa misure nazionali. Ma una volta che hai fatto la legge sulla Sanità qui che legge vuoi fare, sui sensi unici?”, afferma, aggiungendo di essere “un po’ depresso” ma di “tornare” sicuramente a Palazzo Pirelli a Milano, dove ha sede il consiglio regionale lombardo “il primo aprile perché devo fare il pesce d’aprile”.
“Sono contrario da sempre alle Regioni perché sono da sempre ipercentralista – afferma Sgarbi -. La mia idea è questa: fare quattro o cinque lavori con un solo stipendio. Si può fare perché il parlamentare lavora martedì pomeriggio, mercoledì e giovedì mattina. Qui si riunisce una volta a settimana. Quindi nei tre o quattro giorni vuoti che hanno i parlamentari nazionali possono fare i consiglieri regionali. E basta. Risolvono i problemi locali e fanno l’interesse delle loro Regioni. Magari con una Giunta di esterni”.
Sgarbi propone quindi di “mantenere le Regioni” ma “con i parlamentari eletti nella Regione” al posto dei consiglieri regionali. “I parlamentari eletti in Lombardia si riuniscono il venerdì qui – afferma Sgarbi – tanto non hanno un cazzo da fare… È bello perché si è pagati di più che in qualsiasi altro ruolo”. E “il consigliere semplice d’opposizione è in vacanza: aspettano che finiscano i cinque anni e prendono un sacco di soldi. Io voglio guadagnare lavorando, guadagnare per non fare un cazzo mi deprimo. Come il direttore d’orchestra che dirige una volta all’anno”.

Lombardia, Christian Garavaglia capogruppo di Fdi al Pirellone

Lombardia, Christian Garavaglia capogruppo di Fdi al PirelloneMilano, 15 mar. (askanews) – Christian Garavaglia è il nuovo capogruppo di Fratelli d’Italia nel Consiglio Regionale della Lombardia, che si è ufficialmente insediato questa mattina al Pirellone. L’esponente del partito di Meloni ha 49 anni, è docente universitario e dirigente regionale di Fdi. È stato eletto con 10.329 voti nel collegio di Milano e provincia.
“Desidero ringraziare il partito e i colleghi consiglieri per la fiducia nell’assegnarmi il ruolo di capogruppo del partito di maggioranza della coalizione che sostiene il rieletto presidente Attilio Fontana. I lombardi scelgono ininterrottamente il centrodestra dal 1995. Questo ci riempie di una soddisfazione mista a responsabilità: in Lombardia non basta fare le cose bene, o molto bene. I cittadini si aspettano che vengano fatte al meglio” ha commentato.
“Sono stato per molti anni un amministratore locale e un sindaco, con un’attitudine e una predilezione nell’affrontare e risolvere i problemi. Da docente universitario ed economista sono invece da sempre incline allo studio dell’industria e delle sue dinamiche: chi produce crea lavoro e sviluppo. La Lombardia che abbiamo in mente è quella che sostiene l’impresa, il cui ruolo è prima sociale che economico e produttivo” ha proseguito.
Garavaglia ha infine ricordato che “725.402 persone hanno votato Fratelli d’Italia in Regione Lombardia, 1.774.482 questa maggioranza e il suo presidente. A loro, come a tutti i lombardi, noi dobbiamo delle risposte alle domande e ai bisogni su sanità, lavoro, servizi alla persona, famiglia, giovani e anziani, infrastrutture, ambiente, agricoltura e cultura. Il nostro preciso compito sarà di rispondere, uno per uno, a questi bisogni: la buona politica fa esattamente questo”.

Meloni al Pd: voi avete reso più poveri i lavoratori, rimedieremo

Meloni al Pd: voi avete reso più poveri i lavoratori, rimedieremoRoma, 15 mar. (askanews) – Giorgia Meloni attacca il Pd e i governi che hanno preceduto il suo per aver impoverito i lavoratori. Rispondendo ad una interrogazione sul salario minimo della segretaria Dem Elly Schlein, la presidente del Consiglio replica: “Fronteggiare il lavoro povero è una delle priorità su cui questo governo lavora. L’Italia è l’unico Paese Ocse in cui tra il 1990 e il 2020 il salario medio annuale è diminuito mentre negli altri Paesi dell’Occidente cresceva. E gli interroganti del Pd, con una sincerità che fa loro onore, fanno notare che la quota di pil destinata a salari e stipendi è diminuita più che negli altri Paesi industrializzati. È vero, c’è un problema: chi ha governato fino ad ora – accusa Meloni – ha reso gli italiani più poveri e questo governo deve fare quello che può per invertire la rotta”.
Meloni ribadisce il no all’introduzione di un salario minimo legale: potrebbe “per paradosso” – sostiene – generare per i lavoratori condizioni “peggiori di quelle di oggi”, favorendo “le grandi concentrazioni economiche”.
Replica Schlein in aula alla Camera: “Siete ossessionati dall’immigrazione ma non vedete l’emigrazione di tanti giovani costretti a costruire il loro futuro altrove. Le vostre emergenze sono altre, la capisco, sono i rave, i condoni, la guerra alle Ong e da ieri anche colpire i figli delle famiglie omogenitoriali che hanno diritti come tutti gli altri. Sul piano sociale la vostra azione si definisce in tre parole: incapacità, approssimazione e insensibilità”. “Lei oggi è al governo, ci sono io all’opposizione, non è più tempo di dare la responsabilità ad altri, spetta a voi dare risposte agli italiani, servono risposte immediatamente”. Sul salario minimo “lei dice di no e rinvia a soluzioni incerte che risulteranno tardive e inadeguate”, insiste la leader dem.

Lombardia, anche Sgarbi tra membri della giunta delle elezioni

Lombardia, anche Sgarbi tra membri della giunta delle elezioniMilano, 15 mar. (askanews) – C’è anche Vittorio Sgarbi, in quanto rappresentante di Noi Moderati, tra i membri della giunta delle elezioni della Regione Lombardia, chiamata a verificare entro 60 giorni dall’elezione del proprio Ufficio di presidenza eventuali casi di incompatibilità dei consiglieri. Ne fanno parte, oltre a Sgarbi, Giacomo Basaglia Cosentino (Lombardia Ideale – Fontana Presidente); Giuseppe Licata (Azione – Italia Viva); Filippo Bongiovanni (Lega); Claudia Carzeri (Forza Italia); Luca Daniel Ferrazzi (Letizia Moratti Presidente); Paola Pizzighini (Movimento 5 Stelle); Chiara Valcepina (Fratelli d’Italia); Michela Palestra (Patto Civico – Majorino Presidente); Onorio Rosati (Alleanza Verdi e Sinistra); Roberta Vallacchi (Partito Democratico). La prima seduta della giunta delle elezioni è in programma mercoledì 22 marzo.

Lombardia, Romani(presidente Consiglio): basta steccati ideologici

Lombardia, Romani(presidente Consiglio): basta steccati ideologiciMilano, 15 mar. (askanews) – “L’auspicio oggi è di vedere superati certi steccati ideologici che appartengono al passato, frutto il più delle volte da prese di posizioni tanto anacronistiche quanto inutili”. Lo ha affermato il neo presidente del Consiglio regionale lombardo, Federico Romani (Fdi), nel suo discorso di insediamento.
“Quindi basta – ha aggiunto – Basta steccati o prese di posizione standardizzate. Pensiamo invece al bene della nostra comunità, a costruire per i lombardi un avvenire migliore: il bello ovunque, in ogni singolo quartiere delle nostre città”.
“Siamo nell’aula che rappresenta la più alta rappresentazione democratica della nostra comunità – ha esordito Romani – Guidarne i lavori per me è non solo un grande onore ma l’occasione unica per darne un nuovo corso fondato sulle solide radici della nostra identità. Certo che qui ci troveranno sempre pronti all’ascolto, solo dall’ascolto si può accedere alla conoscenza per arrivare alla soluzione dei problemi”.
Dopo aver espresso “Vivo ringraziamento ai predecessori Raffaele Cattaneo e Alessandro Fermi”, Romani ha formulato gli “auguri a tutti di buon lavoro. Questo – ha detto – non è solo una frase di circostanza, ma un monito alla responsabilità, quella tipica lombarda, che non si piega e non si ferma davanti a nulla”.
Il neo presidente ha infine espresso un augurio di buon lavoro “a Pierfrancesco Majorino, candidato alla presidenza della Regione per il centrosinistra, per il ruolo basilare che le opposizioni hanno nella dialettica costruttiva e nel confronto democratico”.

Lombardia, Romani(Fdi): riunioni Consiglio in tutte le province

Lombardia, Romani(Fdi): riunioni Consiglio in tutte le provinceMilano, 15 mar. (askanews) – “È mia intenzione, con la partecipazione di tutti voi, costruire una road map che veda questo Consiglio riunito in tutte le province lombarde, proprio per avvicinarci sempre di più alla nostra comunità”. Lo ha detto il nuovo presidente del Consiglio regionale della Lombardia, Federico Romani (Fdi), nel suo discorso di insediamento al vertice dell’assemblea del Pirellone.
“Su una parola dobbiamo costruire il nostro futuro: ‘fiducia’ e la fiducia dei nostri cittadini nasce dal buon operato che ciascuno di noi e tutti noi insieme riusciremo a fare. Per questo nel mio ruolo mi impegno a eliminare qualsiasi limite che possa in qualche modo allontanare i cittadini dalle istituzioni” ha aggiunto.

Autonomia, Romani(Fdi): in Lombardia sarà nostra stella polare

Autonomia, Romani(Fdi): in Lombardia sarà nostra stella polareMilano, 15 mar. (askanews) – “La stella polare che ci guiderà sarà l’autonomia”. Lo ha detto il nuovo presidente del Consiglio regionale della Lombardia, Federico Romani(Fdi), nel suo intervento al Pirellone in occasione dell’insediamento. “Il nostro Paese ne ha bisogno, credo che sia pronto per affrontare questa sfida ovunque perché autonomia vuol dire responsabilità da parte di chi amministra, trasparenza verso il popolo”, ha ribadito riferendosi all’autonomia differenziata. “È l’occasione per ridare dignità ai territori, portandoli verso uno spirito di leale collaborazione e solidarietà per poter essere sempre più competitivi per esempio nei trasporti e nell’istruzione, nel lavoro e nei rapporti internazionali” ha aggiunto l’esponente di Fdi.

Legge delega fiscale giovedì in Cdm, 24 mesi per decreti attuativi

Legge delega fiscale giovedì in Cdm, 24 mesi per decreti attuativiRoma, 15 mar. (askanews) – Il Consiglio dei ministri esaminerà giovedì il disegno di legge delega fiscale. Una volta approvato il provvedimento inizierà l’iter parlamentare mentre i decreti delegati, che conterranno la disciplina attuativa dei principi espressi nella delega, saranno adottati entro 24 mesi dalla data di entrata in vigore della legge. Lo comunica Palazzo Chigi, al termine dell’incontro con le parti sociali.
Dopo il confronto di ieri con i sindacati sui principi della Delega per la riforma fiscale, oggi sono stati ricevuti a Palazzo Chigi i rappresentanti delle associazioni di categoria e degli Ordini professionali, che “hanno espresso un parere positivo per una riforma organica e completa, fornendo importanti e concreti contributi al dibattito”.
Per il governo hanno partecipato il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, il vice ministro, Maurizio Leo, e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, che ha portato i saluti della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.
Il governo, si legge nella nota, ha “ribadito la disponibilità al confronto, che proseguirà per tutto il processo di approvazione della riforma, confermando la volontà di fissare tavoli su ogni stato di avanzamento dei lavori”.
Nel primo tavolo sono stati ricevuti i rappresentanti di Confindustria, Abi, Confapi, Confimi Industria, Confartigianato, Cna, Casartigiani, Cia-Agricoltori Italiani, Confcommercio, Confesercenti, Federdistribuzione, Federterziario, Confeservizi, Coldiretti, Confagricoltura, Copagri. A seguire, il confronto si è svolto con i rappresentanti di Ania, Ance, Confedilizia, Alleanza Cooperative, Confcooperative, Unicoop, Cndcec (Commercialisti), Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro, Confprofessioni, Assoprofessioni, Anti (Tributaristi Italiani), Consiglio Nazionale Notariato, Assogestioni, Organismo Congressuale Forense, Consiglio Nazionale Forense, Confetra.

Lombardia, opposizione spaccata dopo esclusione morattiani da Udp

Lombardia, opposizione spaccata dopo esclusione morattiani da UdpMilano, 15 mar. (askanews) – Dopo avere eletto Emilio Bono(Pd) vicepresidente del Consiglio regionale della Lombardia in rappresentanza dell’opposizione, anche una delle due poltrone di consigliere segretario è andata a un dem, Jacopo Scandella, eletto con 25 voti, escludendo così la coalizione Lista Moratti-Terzo Polo dall’Ufficio di presidenza. Si tratta dell’organismo che, in primo luogo, coadiuva il presidente dell’assemblea nell’organizzazione delle attività del Consiglio e delle Commissioni. La maggioranza di centrodestra ha indicato e eletto Alessandra Cappellari (Lega) che ha preso 42 voti su 70.
Per i morattiani è intervenuto poco prima del voto il Consigliere Manfredi Palmeri che ha parlato di un fatto “inaccettabile” e “inimmaginabile”. “Sentire che lo stesso gruppo consigliare, cioè quello del Pd, espressione della stessa coalizione, intende esprimere anche il candidato consigliere segretario” dell’opposizione, oltre al vice presidente, “è molto più di una forzatura, che è quando si percorre una strada giusta a una velocità sbagliata. Qui invece si inventa del tutto un percorso” ha detto lamentando l’esclusione dall’Udp di una delle due coalizione rappresentative dell’opposizione.
L’elezione dell’Ufficio di presidenza, che deve essere composto in modo da assicurare la rappresentanza della minoranza, è regolata all’articolo 3 del Regolamento.

Calderoli: in arrivo 22 mln per Comuni confine Friuli-Val d’Aosta

Calderoli: in arrivo 22 mln per Comuni confine Friuli-Val d’AostaRoma, 15 mar. (askanews) – “Buone notizie per i Comuni del Veneto e del Piemonte che confinano rispettivamente con Friuli-Venezia Giulia e Val d’Aosta: sono stati assegnati e saranno presto in erogazione gli oltre 22 milioni del Fondo per la valorizzazione e promozione delle aree territoriali svantaggiate confinanti con le regioni a statuto speciale”. Lo rende noto il ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie, Roberto Calderoli.
“Si tratta – spiega Calderoli – di risorse preziose che potranno essere destinate al finanziamento di progetti per lo sviluppo economico e l’integrazione, in favore dei Comuni di confine. Per i 19 Comuni del Piemonte sono in arrivo 9.428.729 €, mentre ai 27 comuni veneti saranno distribuiti 13.363.981 €”.
“L’erogazione dei contributi a sostegno di queste aree vicine a territori con Statuto speciale, e per questo più attrattivi, è una misura che guarda agli interessi dei cittadini di quelle aree e che dev’essere preservata. Il nostro lavoro va esattamente in questa direzione”, conclude il ministro per gli Affari Regionali e l’Autonomia.