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Lunedì ci sarà l’ultimo Consiglio dei ministri prima delle vacanze

Lunedì ci sarà l’ultimo Consiglio dei ministri prima delle vacanzeRoma, 4 ago. (askanews) – Taxi, caro-voli, norme sulla giustizia. L’ultimo Consiglio dei ministri prima della pausa estiva si preannuncia con un ordine del giorno particolarmente corposo. La seduta dovrebbe essere convocata per le 17 di lunedì (oggi è in programma il pre-consiglio a Palazzo Chigi) con all’ordine del giorno due decreti. Il primo conterrà varie norme, ma gli interventi principali riguardano il riordino del servizio di taxi e un intervento contro la crescita dei prezzi dei biglietti aerei. Sui taxi stanno lavorando il ministro dei Trasporti Matteo Salvini e quello delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso. Sul tema (spinoso) ieri sera c’è stato un vertice al termine del Cdm con Giorgia Meloni, Antonio Tajani, Raffaele Fitto, Giancarlo Giorgetti, Alfredo Mantovano e gli stessi Salvini e Urso. Con il decreto – tra le altre cose – sarà introdotta la possibilità per i Comuni di rilasciare entro un termine predeterminato una licenza aggiuntiva a ciascun titolare che ne faccia richiesta e che abbia i requisiti. Sarà consentito anche rilasciare licenze aggiuntive provvisorie per incrementare il servizio in occasione di particolari eventi (come il Giubileo) e sarà semplificato il meccanismo delle doppie guide. Previste anche ulteriori agevolazioni per l’acquisto di vetture elettriche o ibride. Per quanto riguarda il caro-voli, lo stesso Urso ha annunciato che nel dl ci sarà una “stretta”, operativa da subito, “perché grazie al monitoraggio fatto con la legge trasparenza che riguardava anche gli altri settori in cui si verificano aumenti anomali dei prezzi abbiamo potuto verificare che l’algoritmo che veniva realizzato crea una distorsione di mercato”. Previsto anche un “tetto” alle tariffe dei voli per le isole in concessione, che varrà dalle “prossime gare”.

Il secondo decreto, invece, interverrà sul tema della giustizia. In particolare, come aveva annunciato Meloni nelle scorse settimane, è necessario intervenire dopo una sentenza della Cassazione (la numero 34895) che ha dichiarato illegittime le intercettazioni disposte nei confronti di un imputato che non era accusato direttamente di associazione mafiosa, bensì di un reato ad aggravante mafiosa. In questo modo, era stato l’allarme lanciato dalla premier, “rischiano di andare impuniti per un supposto vizio procedurale delitti della massima gravità”. Il decreto farà chiarezza evitando questa eventualità. Quello di lunedì dovrebbe essere l’ultimo appuntamento prima della pausa estiva. Meloni dovrebbe prendersi qualche giorno di riposo fino a dopo ferragosto, per tornare poi al lavoro in vista di un settembre pieno. In un mese ci saranno grandi appuntamenti internazionali (il G20 di New Dehli, l’Assemblea generale dell’Onu a New York) e l’avvio del lavoro sulla manovra. Su questo, mercoledì scorso, la presidente del Consiglio ha avuto un incontro con Giorgetti, per iniziare a delineare i contorni di una legge di Bilancio che non sarà semplice da scrivere, dati i vincoli dei conti pubblici e il complesso quadro internazionale. Anche per questo ieri ha riunito a Palazzo Chigi i capigruppo di maggioranza, chiedendo massima “coesione” per i prossimi mesi.

Fisco, Schlein (Pd): delega premia evasori e viola principio equità

Fisco, Schlein (Pd): delega premia evasori e viola principio equitàMilano, 4 ago. (askanews) – “La delega fiscale approvata dalla Camera rende più profonde le già insopportabili iniquità del sistema fiscale con la introduzione di nuovi regimi di favore che sottraggono altri redditi alla progressività e violano il principio di equità orizzontale che richiede che a pari reddito si paghi pari imposta”. Così in una nota la segretaria del PD Elly Schlein, che aggiunge: “A chi evade le imposte vengono promessi, senza alcuna verifica sulla sua situazione di difficoltà economica, sconti di sanzioni e interessi, tempi biblici di pagamento e futuri condoni”.

La delega, prosegue Schlein, “contiene mirabolanti promesse di riduzioni fiscali che renderebbero insostenibile, se realizzati, il nostro sistema di welfare. Si tradurranno invece in regali sostanziali per alcuni e piccoli sconti per altri. Come sempre avviene quando la bussola non è un fisco giusto, ma la distribuzione di privilegi corporativi”.

Dossieraggi, Renzi: inaccettabili condizionamenti alla politica

Dossieraggi, Renzi: inaccettabili condizionamenti alla politicaMilano, 4 ago. (askanews) – “Quello che che la vicenda Crosetto fa capire è che ci sono strani intrecci tra mondi diversi: qualche redazione, qualche investigatore, qualche magistrato, qualche pezzo delle istituzioni pubbliche hanno lavorato insieme alla costruzione di dossier e soprattutto alla distruzione dell’immagine di qualche politico. Chi ha letto “Il Mostro” non si stupisce più di nulla. Ma spero che sia chiaro – adesso – perché sto facendo da anni una battaglia su alcuni temi impopolari, rimettendoci tempo e denaro e pagando un prezzo personale altissimo. Non possiamo accettare che una valle delle nebbie condizioni la vita politica di questo Paese”. Lo scrive Matteo Renzi, nella newsletter inviata ai suoi sostenitori.

“E spero che sia chiaro perché in alcuni passaggi ho fatto scelte molto difficili: scrivere Il Mostro, in primis; denunciare alcune storture come sull’Autogrill e su Open; mettermi di traverso sull’elezione a Presidente della Repubblica della Direttrice dei servizi segreti. Quel gran genio di Leo Longanesi diceva: ‘Quando finalmente potremo dire la verità, non ce la ricorderemo’: vorrei evitare che ciò accada. Per adesso un grande abbraccio di solidarietà a Guido Crosetto”, conclude sul punto Renzi.

Meloni stoppa patrimoniale. Riunione con maggioranza per coesione

Meloni stoppa patrimoniale. Riunione con maggioranza per coesioneRoma, 3 ago. (askanews) – La “patrimoniale” fa fibrillare per qualche ora il governo, prima che Giorgia Meloni intervenga per chiarire che non si farà.

A far scoppiare il caso è stato un ordine del giorno di Nicola Fratoianni (Avs) in cui si chiedeva all’esecutivo di valutare una tassa per i patrimoni sopra i 500 mila euro destinata a finanziare l’istruzione. In Aula alla Camera la sottosegretaria all’Istruzione Paola Frassineti (Fdi) ha dato “parere favorevole, con riformulazione”. Un ‘pasticcio’ che per alcune ore fa sì che l’opposizione parli di “maggioranza Meloni-Fratoianni”. A chiudere la questione è stata la presidente del Consiglio: poco prima delle 16 un “off” di Palazzo Chigi ha chiarito che “il governo ha velocemente valutato la proposta e altrettanto velocemente concluso che non intende dare seguito alla stessa”.

Resta il fatto che l”incidente’ (dopo quello ‘simile’ su Visibilia del giugno scorso) ha fatto scattare un allarme sul raccordo tra esecutivo e Parlamento. Questo è stato uno dei punti affrontati nel corso del pranzo – che era già stato programmato da tempo – che ha visto seduti al tavolo a Palazzo Chigi la premier, i due vice Antonio Tajani e Matteo Salvini e i capigruppo della maggioranza. Il ‘caso’ Fratoianni, per Meloni, secondo quanto riferito da alcuni presenti alla riunione, è “il classico esempio di ciò che accade quando c’è scollamento tra Parlamento e governo”, che va evitato ponendo “massima attenzione”. Da qui l’invito a “coordinarci di più ed essere ancora più coesi”. E’ stata poi fatta una ricognizione sui principali dossier che si presenteranno alla ripresa dell’attività, in particolare la legge di Bilancio e le Europee. Sull’appuntamento elettorale di giugno (con sistema proporzionale) Meloni avrebbe sottolineato l’opportunità di una competizione non troppo esasperata tra gli alleati. Un invito simile avrebbe fatto anche sulla manovra: “Cerchiamo di evitare proposte spot”. In serata Meloni ha poi riunito il Consiglio dei ministri, con all’ordine del giorno, tra le altre cose, il disegno di legge con nuove norme sul controllo dell’esportazione, importazione e transito dei materiali di armamento. Una seduta più rilevante per i contenuti sarà però quella che – probabilmente – si terrà lunedì prossimo. Sul tavolo, tra le altre cose, le norme per la riforma del servizio di taxi, su cui al termine del Cdm c’è stata una riunione a cui hanno partecipato oltre alla premier i ministri Adolfo Urso, Antonio Tajani, Matteo Salvini, Raffaele Fitto e Giancarlo Giorgetti. L’obiettivo è arrivare a lunedì con un decreto. La proposta messa a punto al momento sembra non essere ancora gradita ai tassisti, ma la presidente del Consiglio sarebbe decisa ad andare avanti, convinta che l’idea del governo sia equilibrata e che garantisca sia gli investimenti fatti dagli operatori che l’esigenza di incrementare la concorrenza e le licenze.

Dossieraggio, Crosetto: attendo fiducioso accertamenti magistratura

Dossieraggio, Crosetto: attendo fiducioso accertamenti magistraturaRoma, 3 ago. (askanews) – “Attendo fiducioso gli accertamenti della magistratura su questa torbida vicenda”. È quanto ha affermato in una dichiarazione il ministro della Difesa, Guido Crosetto, commentando l’indagine della procura di Perugia su un presunto dossieraggio abusivo su politici, manager e persone esposte nel cuore della procura nazionale Antimafia.

“Oggi ho letto, su alcuni quotidiani, l’evoluzione di un’indagine giudiziaria nata grazie a una mia denuncia del 31 ottobre 2022”, ha affermato Crosetto, “È emersa l’esistenza di un tentativo di condizionare la composizione del nuovo governo attraverso l’acquisizione illecita e la diffusione strumentale di notizie false per attaccarmi. Un sistema di dossieraggio illegittimo. A parte la grave fuga di notizie, mentre l’indagine è ancora in corso, che rischia di inficiare il grande lavoro fatto prima dalla procura di Roma e ora da quella di Perugia, considero gravissimo che pezzi dello Stato possano aver lavorato deliberatamente per indebolire le istituzioni e perseguire interessi evidentemente opachi. Confido che, una volta tanto, la volontà di arrivare fino in fondo per fare chiarezza sia condivisa da tutti i livelli istituzionali e da tutte le forze politiche”. “Attendo fiducioso gli accertamenti della magistratura su questa torbida vicenda”, ha concluso il ministro della Difesa.

Rdc, Conte: mi auguro no violenze ma sarà autunno caldissimo

Rdc, Conte: mi auguro no violenze ma sarà autunno caldissimoMilano, 3 ago. (askanews) – Il M5s “farà di tutto per evitare” che il “disastro sociale in arrivo” si trasformi in “manifestazioni violente” ma c’è il rischio che quello in arrivo sarà “un autunno non caldo ma caldissimo”. Lo ha detto il presidente del M5s Giuseppe Conte, in collegamento con PiazzAsiago.

Conte ha denunciato che l’sms che sospende il reddito di cittadinana “arriverà a fine anno per ulteriori 350mila famiglie. Come fai a gestire tutto questo? Dopo l’autunno ci potremmo trovare con un disastro sociale, e anche le persone che hanno votato Meloni si troveranno delusi”. Alla domanda se si aspetti disordini sociali, l’ex premier ha risposto: “Mi auguro di no, e lavoreremo come M5s per evitare che questo disastro sociale e anche l’angoscia dei lavoratori sottopagati, delle persone rimaste senza alcuna protezione sociale, non degenerino in manifestazioni violente. Faremo di tutto per evitarlo, non è quello il nostro obiettivo. Ma ci aspettiamo un autunno non caldo ma cladissimo. E questo governo non sta facendo nulla per evitarlo”.

Meloni incontra la maggioranza, le sfide sono la manovra e le Europee: evitiamo conflitti

Meloni incontra la maggioranza, le sfide sono la manovra e le Europee: evitiamo conflittiRoma, 3 ago. (askanews) – Un incontro convocato qualche giorno fa con l’obiettivo di coordinare la maggioranza sui maggiori dossier che bisognerà affrontare alla ripresa. Giorgia Meloni ha incontrato oggi a pranzo, insieme ad Antonio Tajani e a Matteo Salvini, i capigruppo di Fdi, Lega e Forza Italia. Un vertice che è durato circa un’ora e mezza e che il destino ha voluto si tenesse proprio nel giorno in cui la maggioranza si è trovata a gestire le conseguenze dell’approvazione dell’ordine del giorno di Nicola Fratoianni sulla creazione di una patrimoniale.

Un “incidente” che, viene riferito da fonti parlamentari, la presidente del Consiglio avrebbe definito “il classico esempio di ciò che accade quando c’è scollamento tra Parlamento e governo” e che va evitato ponendo “massima attenzione”. “Io penso – avrebbe aggiunto – che sia importante coordinarci di più ed essere ancora più coesi”. In particolare, spiegano sempre le stesse fonti, la premier avrebbe elencato una serie di dossier. Due in cima a tutti gli altri: la legge di Bilancio e le Europee. Proprio in vista dell’appuntamento di giugno, la presidente del Consiglio avrebbe sottolineato l’esigenza di evitare che la competizione tra partiti si esasperi troppo. “Sappiamo che si vota con un meccanismo proporzionale e tutti cercheremo di fare il migliore risultato, ma dobbiamo essere e mostrarci uniti”, avrebbe ragionato. Un invito simile avrebbe fatto anche sulla manovra. “Cerchiamo di evitare proposte spot”, la sua esortazione.

Giorgia Meloni avrebbe poi definito questo come il primo di una serie di incontri che bisognerà cercare di ripetere con cadenza mensile.

Meloni vede maggioranza, sfide manovra-Europee: evitiamo conflitti

Meloni vede maggioranza, sfide manovra-Europee: evitiamo conflittiRoma, 3 ago. (askanews) – Un incontro convocato qualche giorno fa con l’obiettivo di coordinare la maggioranza sui maggiori dossier che bisognerà affrontare alla ripresa. Giorgia Meloni ha incontrato oggi a pranzo, insieme ad Antonio Tajani e a Matteo Salvini, i capigruppo di Fdi, Lega e Forza Italia. Un vertice che è durato circa un’ora e mezza e che il destino ha voluto si tenesse proprio nel giorno in cui la maggioranza si è trovata a gestire le conseguenze dell’approvazione dell’ordine del giorno di Nicola Fratoianni sulla creazione di una patrimoniale.

Un “incidente” che, viene riferito da fonti parlamentari, la presidente del Consiglio avrebbe definito “il classico esempio di ciò che accade quando c’è scollamento tra Parlamento e governo” e che va evitato ponendo “massima attenzione”. “Io penso – avrebbe aggiunto – che sia importante coordinarci di più ed essere ancora più coesi”. In particolare, spiegano sempre le stesse fonti, la premier avrebbe elencato una serie di dossier. Due in cima a tutti gli altri: la legge di Bilancio e le Europee. Proprio in vista dell’appuntamento di giugno, la presidente del Consiglio avrebbe sottolineato l’esigenza di evitare che la competizione tra partiti si esasperi troppo. “Sappiamo che si vota con un meccanismo proporzionale e tutti cercheremo di fare il migliore risultato, ma dobbiamo essere e mostrarci uniti”, avrebbe ragionato. Un invito simile avrebbe fatto anche sulla manovra. “Cerchiamo di evitare proposte spot”, la sua esortazione.

Giorgia Meloni avrebbe poi definito questo come il primo di una serie di incontri che bisognerà cercare di ripetere con cadenza mensile.

Salario minimo, Schlein: governo scappa, raccoglieremo firme

Salario minimo, Schlein: governo scappa, raccoglieremo firmeRoma, 3 ago. (askanews) – “Il governo scappa sul salario minimo rinviando l’analisi della legge presentata dalle opposizioni, ma noi non ci fermiamo. Continuiamo la nostra battaglia. Ci mobiliteremo per rafforzare la nostra proposta, raccogliendo le firme dei cittadini e delle cittadine. Lo facciamo perché è una battaglia giusta e necessaria, nell’interesse di oltre 3 milioni e mezzo di lavoratori e lavoratrici povere nel nostro Paese. Perché lavoro e povero non devono più stare nella stessa frase”. Lo afferma in una nota la segretaria del Pd Elly Schlein

Appello di Mattarella e altri 5 capi Stato: è urgente intervenire sulla crisi climatica

Appello di Mattarella e altri 5 capi Stato: è urgente intervenire sulla crisi climaticaRoma, 3 ago. (askanews) – “Non c’è più tempo da perdere, non c’è più tempo per scendere a compromessi per ragioni politiche o economiche. È imperativo agire e prendere iniziative urgenti ed efficaci”. E’ quanto scrive il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che insieme ad altri cinque capi di Stato, Zoran Milanovi, Presidente della Repubblica di Croazia, Katerina Sakellaropoulou, Presidente della Repubblica Ellenica George Vella, Presidente della Repubblica di Malta, Marcelo Rebelo de Sousa, Presidente della Repubblica Portoghese NataÜa Pirc Musar, Presidente della Repubblica di Slovenia, ha lanciato un “Appello per il Mediterraneo” sulla crisi climatica.

“Come previsto, la crisi climatica è arrivata e ha raggiunto dimensioni esplosive, tanto che si parla ormai di ‘stato di emergenza climatica’. Il Segretario Generale delle Nazioni Unite alla fine di luglio ha definito la crisi attuale uno stato di ‘ebollizione globale’. I suoi effetti sono visibili soprattutto nella nostra regione, il Mediterraneo, che è gravemente colpita e a rischio immediato non soltanto di scarsità di acqua ed elettricità, ma anche di inondazioni, diffuse ondate di calore, incendi e desertificazione. I fenomeni naturali estremi stanno distruggendo l’ecosistema e minacciando la nostra vita quotidiana, il nostro stile di vita – scrivono i sei Presidenti -. Tutti i Paesi del Mediterraneo devono coordinarsi e reagire, impegnarsi in uno sforzo collettivo per arrestare e invertire gli effetti della crisi climatica”. “È dovere di tutti noi agire in questa direzione e adottare politiche concrete volte a questo sforzo. Sensibilizzare l’opinione pubblica, educare e ispirare in tutti l’etica della responsabilità ambientale. Non solo per il presente, ma anche per il futuro dei nostri figli e delle generazioni che verranno”. Scrivono il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e altri cinque capi di Stato.

“I Capi di Stato dei seguenti Paesi del Mediterraneo e membri del Gruppo Arraiolos si impegnano a sostenere pienamente le iniziative di azione congiunta e fanno appello all’Unione Europea, agli altri paesi del Mediterraneo e alla comunità internazionale affinché mantengano questo tema in cima alla loro agenda politica”, scrivono ancora. Il Gruppo Arraiolos è composto dai Capi di Stato di Austria, Bulgaria, Croazia, Estonia, Finlandia, Germania, Grecia, Ungheria, Irlanda, Italia, Lettonia, Polonia, Portogallo, Slovenia e Malta e si occupa di questioni e problemi riguardanti lo stato attuale e lo sviluppo futuro dell’Unione europea, del processo d’integrazione, ma anche di come affrontare le sfide della globalizzazione.