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Lombardia, Santanchè: nessuna Opa di FdI, lavoro di squadra

Lombardia, Santanchè: nessuna Opa di FdI, lavoro di squadraMilano, 10 mar. (askanews) – La composizione della giunta della Regione Lombardia non si configura come un’Opa di Fratelli d’Italia sulla coalizione di centrodestra. Lo assicura Daniela Santanchè, ministra del Turismo e coordinatrice lombarda del partito. “Non c’è nessun Opa di Fratelli d’Italia. C’è un’ottima giunta, dice a margine della presentazione a palazzo Lombardia della nuova squadra di assessori guidata da Attilio Fontana. “C’è stato un grande lavoro di squadra e quindi ci presentiamo ai lombardi con un governo regionale che saprà dare le risposte giuste alle tante istanze dei cittadini”.

Lombardia, Salvini: buon lavoro a giunta Fontana, Lega protagonista

Lombardia, Salvini: buon lavoro a giunta Fontana, Lega protagonistaMilano, 10 mar. (askanews) – “Buon lavoro ad Attilio Fontana, alla sua squadra e con orgoglio posso dire che la Lega è ben rappresentata nella giunta lombarda con gli assessori Elena Lucchini, Claudia Terzi, Alessandro Fermi, Guido Guidesi, Massimo Sertori e con il sottosegretario Mauro Piazza. Ricopriranno ruoli chiave per lo sviluppo economico, infrastrutturale e sociale della Lombardia”. Lo dice il segretario della Lega Matteo Salvini.
Il Carroccio è rappresentato a livello di assessori da Elena Lucchini (Famiglia e solidarietà sociale), Claudia Maria Terzi (Infrastrutture e opere pubbliche), Alessandro Fermi (Università, ricerca e innovazione), Guido Guidesi (Sviluppo economico), Massimo Sertori (Enti locali, montagna e risorse), e dal sottosegretario Mauro Piazza che ha la delega all’Autonomia e ai rapporti con il Consiglio regionale.

Amburgo, Mattarella: immagini violenza hanno colpito gli italiani

Amburgo, Mattarella: immagini violenza hanno colpito gli italianiRoma, 10 mar. (askanews) – “Le immagini della brutale violenza nel tempio dei Testimoni di Geova della città di Amburgo hanno dolorosamente colpito gli italiani tutti. Sconvolge, in particolare, l’accanimento contro cittadini inermi, pacificamente riuniti in un luogo di culto”. Lo ha scritto il presidente della Republica, Sergio Mattarella, in un messaggio inviato al presidente della Repubblica federale di Germania, Frank-Walter Steinmeier.
“In questa tristissima circostanza – ha aggiunto Mattarella – desidero far pervenire a Lei, signor presidente e caro amico, le più sentite condoglianze della Repubblica italiana e le espressioni della mia personale vicinanza al lutto delle famiglie delle vittime. Il nostro affettuoso pensiero va anche ai molti feriti, augurando loro un pronto e completo ristabilimento”.

Lombardia, Fontana: coalizione rafforzata da confronto su giunta

Lombardia, Fontana: coalizione rafforzata da confronto su giuntaMilano, 10 mar. (askanews) – “Credo che la coalizione sia uscita molto rafforzata da questo confronto, c’è stata una serie di incontri durante i quali abbiamo cercato di creare le migliori condizioni per una giunta di qualità e soprattutto il più possibile rappresentativa dei territori”. Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, presentando la sua nuova giunta.
“Abbiamo voluto tenere conto anche del fatto che gli assessori perlopiù sono persone che hanno partecipato e quasi sempre vinto la loro battaglia elettorale con il che rappresentando un forte radicamento territoriale e una forte capacità di rappresentare i singoli territori” ha aggiunto.
“Adesso inizia una nuova avventura stimolante, chiedo loro di approcciare il loro lavoro con grande umilità e grandissimo rispetto per il Consiglio, quello che si è sempre verificato nella passata legislatura. Massimo rispetto del vero luogo di rappresentanza della nostra Regione che dovrà continuare e essere rafforzato” ha proseguito il presidente.
“Evidentemente la maggioranza, la coalizione dei cinque partiti, continuerà a confrontarsi in tutte le sede, negli incontri tra capidelegazione, tra capigruppo. Credo che questo metodo adottato negli ultimi cinque anni debba continuare con tutti e cinque i partiti con pari dignità, rappresentanza e capacità propositiva. Abbiamo sempre privilegiato le idee migliori e continueremo a farlo”, ha concluso Fontana.

Lombardia, 16 assessori e 4 sottosegretari in giunta Fontana bis

Lombardia, 16 assessori e 4 sottosegretari in giunta Fontana bisMilano, 10 mar. (askanews) – Il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, ha presentato la sua nuova giunta composta da 16 assessori e quattro sottosegretari. Sette sono di Fdi, cinque della Lega, due di Fi e due fanno riferimento alla lista civica del presidente.
A guidare la pattuglia del partito di Giorgia Meloni è Marco Alparone, vicepresidente e assessore a Bilancio e finanza. A Romano La Russa vanno Sicurezza e Protezione civile; i Trasporti e la mobilità sostenibile a Franco Lucente; l’Agricoltura, sovranità alimentare e foreste ad Alessandro Beduschi; la Casa e l’housing sociale a Paolo Franco; Turismo, Moda e marketing territoriale a Barbara Mazzali; e la Cultura a Francesca Caruso.
Alla Lega rimane lo Sviluppo economico con Guido Guidesi; Montagna ed enti locali a Massimo Sertori; Infrastrutture e opere pubbliche a Claudia Terzi; Famiglia e solidarietà sociale a Elena Lucchini; Università, Ricerca e innovazione ad Alessandro Fermi.
Fi ottiene Sistemi verdi e Territorio a Gianluca Comazzi; Istruzione, oltre a Lavoro e Formazione, a Simona Tironi. In quota Fontana all’assessorato al Welfare rimane Guido Bertolaso, mentre Ambiente e clima vanno a Giorgio Maione.
Quanto ai sottosegretari Sport e Giovani vanno a Lara Magoni; Relazioni internazionali ed europee a Raffaele Cattaneo di Noi modearati; Autonomia e rapporti con il Consiglio regionale a Marco Piazza; e la Digiltalizzazione a Ruggero Invernizzi.

Migranti, Conte: Meloni si riveda in video, offusca immagine Paese

Migranti, Conte: Meloni si riveda in video, offusca immagine PaeseRoma, 10 mar. (askanews) – “Suggerisco alla presidente Meloni di rivedere questo estratto della sua conferenza di ieri, curato da Fanpage.it: si renderebbe conto che non sono le richieste di chiarimenti ma la sua superficialità e confusione a offuscare l’immagine del nostro Paese”. Lo ha scritto il leader del Movimento 5 stelle, Giuseppe Conte, rilanciando su Facebook il filmato prodotto dalla testata giornalistica on line.
“Ha annunciato – ha sottolineato l’ex premier – una caccia per decreto agli scafisti ‘per tutto il globo terracqueo’ (proprio così) quando a largo di Cutro non siamo riusciti nemmeno a raggiungere una barca che a bordo aveva scafisti e a salvare 72 persone. Non ci ha spiegato ancora il perché di quanto accaduto, ha confuso la dinamica degli eventi, non è neppure sembrata informata sul fatto che la Guardia di finanza sia uscita in mare prima del naufragio e non dopo come ha detto in conferenza stampa”.
A giudizio di Conte “è arrogante, offensivo e disonorevole che il Governo si presenti sul luogo di una tragedia in pompa magna senza che il presidente del Consiglio abbia approfondito preventivamente le circostanze di fatto, in modo da fornire i doverosi chiarimenti”.

Migranti, Meloni difende governo e lancia caccia globale a scafisti

Migranti, Meloni difende governo e lancia caccia globale a scafisti

Via libera al decreto in Cdm a Cutro. Inviterà familiari vittime a Chigi

Cutro (Kr), 9 mar. (askanews) – Giorgia Meloni respinge le accuse al governo di non aver fatto abbastanza per evitare il naufragio di Cutro e rilancia, annunciando la volontà di voler dare la caccia ai trafficanti “in tutto il globo terraquo”. La premier ha riunito il Consiglio dei ministri nel Palazzo Comunale della cittadina calabrese (12 mila abitanti, frazioni comprese) per dare un segnale “simbolico”, con un “compatto cordoglio”, ma anche “concreto”, dopo la tragedia del 26 febbraio in cui sono morti almeno 72 migranti, tra cui molti bambini.
Il segnale concreto sta nel decreto che il Cdm ha approvato all’unanimità e che prevede, in primo luogo, un inasprimento delle pene per i trafficanti, con reclusione fino a 30 anni in caso di morte di più persone. Non solo. “Il reato – ha spiegato – verrà perseguito dall’Italia anche se commesso al di fuori dei confini nazionali. Siamo abituati all’Italia che si occupa di cercare migranti in tutto il Mediterraneo quello che vuol fare il governo è cercare gli scafisti in tutto il globo terraqueo”. Certo la norma non è di semplice applicazione e per questo l’Italia punterà su accordi bilaterali con i Paesi da cui partono, con una sorta di “premialità”: “Più tu mi aiuti a combattere la tratta e uniformi la tua giurisdizione alla mia più io ricambio quello sforzo con maggiori flussi legali” ma anche con più investimenti in cooperazione.
Quello dei flussi legali è un altro punto del decreto: “Il decreto flussi viene ripristinato e viene fatto a livello triennale, prevede delle corsie preferenziali per gli stranieri che in patria hanno fatto corsi di formazione riconosciuti”. Il messaggio che il governo intende dare è che “non conviene entrare illegalmente, pagare gli scafisti e rischiare di morire”. Per questo “intendiamo fare una campagna nei Paesi di origine di queste persone”. Allo stesso tempo viene anche “ristretta la protezione speciale”, cosa che era prevista anche dai decreti Salvini. Del resto “diverse norme della proposta della Lega sono comprese in questo provvedimento”, ha sottolineato. Esce invece la misura che dava maggior potere alla Marina militare per la sorveglianza in mare (che secondo indiscrezioni non sarebbe stata gradita da Matteo Salvini), che sarebbe stata ritirata dallo stesso ministro della Difesa Guido Crosetto.
Tutti questi interventi però, ha ribadito ancora una volta la premier, non possono risolvere un problema che deve essere affrontato sul piano europeo. Se l’ultimo Consiglio europeo ha fatto segnare “un importante cambio di passo”, dal prossimo summit del 23 e 24 marzo devono uscire “atti concreti”.
La conferenza stampa (presenti anche i vicepremier Antonio Tajani e Matteo Salvini, i ministri Carlo Nordio e Matteo Piantedosi e il sottosegretario Alfredo Mantovano) è stata però caratterizzata anche da un vivace e ripetuto botta e risposta tra Meloni e i giornalisti sulla ricostruzione delle ore precedenti al naufragio. La presidente del Consiglio ha assicurato che “non abbiamo avuto alcuna segnalazione, dalla partenza in Turchia all’arrivo, di una nave in difficoltà di navigazione” e che “c’è una strumentalità nel tentativo di dimostrare che l’Italia non ha fatto qualcosa che poteva fare” per salvare i migranti. Alcuni cronisti hanno però vivacemente contestato la ricostruzione fatta dal governo. “Qualcuno – ha chiesto allora Meloni – ritiene che le autorità italiane non abbiano fatto qualcosa che potevano fare? In questo momento ci sono 20 imbarcazioni che qualcuno sta soccorrendo in acque italiane: voi parlate, giustamente, di un caso in cui non siamo riusciti, ma nessuno si occupa degli altri. Se qualcuno dice o lascia intendere, che le istituzioni si girano dall’altra parte, è molto grave non per me o per il governo ma per la nazione che rappresento e non accetto queste ricostruzioni”.
Il confronto è poi continuato anche al termine della conferenza stampa. Mentre stava per lasciare il Comune, infatti, alcuni cronisti le hanno chiesto perchè non sia andata a incontrare i familiari delle vittime. “Vado volentieri”, ha detto Meloni prima di infilare la porta, uscire dal Palazzo e ripartire per Roma. Poco dopo lo staff ha fatto sapere che “nelle prossime ore” inviterà i familiari a Palazzo Chigi.

Migranti, Berlusconi: dl non risolutivo ma è giusta direzione

Migranti, Berlusconi: dl non risolutivo ma è giusta direzioneRoma, 9 mar. (askanews) – “Il decreto predisposto dal governo di centrodestra va nella giusta direzione. Non potrà forse essere risolutivo, ma dimostra, ancora una volta, che un grande Paese democratico come il nostro deve ritrovare la capacità di organizzarsi per fermare la ormai continuativa tratta di esseri umani. Può farlo ritrovando l’autorevolezza internazionale necessaria per coinvolgere tutti i Paesi dell’Unione europea nella sacrosanta difesa dei confini meridionali del nostro continente e stipulando come Ue, con tutti i Paesi africani che si affacciano sul Mediterraneo, dei trattati che li impegnino a una rigorosa sorveglianza delle loro coste per impedire le partenze dei migranti”. Lo scrive il presidente di Forza Italia, Silvio Berlusconi, su Instagram.

Migranti, Meloni: conviene entrare legalmente, ripristiniamo dl flussi

Migranti, Meloni: conviene entrare legalmente, ripristiniamo dl flussiRoma, 9 mar. (askanews) – “Credo che un altro modo per combattere i trafficanti di essere umani sia dare il messaggio che non conviene entrare illegalmente, pagare gli scafisti e rischiare di morire”, per cui “noi ripristiniamo i decreti flussi che negli ultimi anni sono stati praticamente azzerati” perché c’erano troppi immigrati irregolari. Lo ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nella conferenza stampa al termine del Consiglio dei ministri che si è tenuto a Cutro.
“Il decreto flussi viene ripristinato e viene fatto – ha aggiunto – a livello triennale, prevede delle corsie preferenziali per gli stranieri che in patria hanno fatto corsi di formazione riconosciuti. Io ritengo che non è solidarietà far entrare chiunque arrivi e poi tenerli ai semafori delle strade, per me solidarietà è dare le stesse possibilità dei cittadini italiani”.

Migranti, Meloni: con nuove norme caccia ai trafficanti nel mondo

Migranti, Meloni: con nuove norme caccia ai trafficanti nel mondoCutro, 9 mar. (askanews) – Nel decreto approvato oggi a Cutro c’è una fattispecie di reato, punibile fino a 30 anni, in caso di morte di migranti e i trafficanti potranno essere perseguibili anche fuori dall’Italia. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, in conferenza stampa a Cutro.
“La norma principale – ha spiegato – riguarda le pene e i reati legati alla tratta di esseri umani: il decreto prevede un aumento delle pene per il traffico dei migranti e nuova fattispecie di reato per morte e lesioni gravi in conseguenza del traffico, con una pena fino a 30 anni di reclusione, nel caso in cui muoiano delle persone durante una di queste traversate. Il reato verrà perseguito dall’Italia anche se commesso al di fuori dei confini nazionali: chi si rende responsabile di lesioni gravi e morte è perseguibile con un reato che consideriamo reato universale: non solo quelli che troviamo sulle barche, anche i trafficanti che ci sono dietro. Per me questo elemento è molto importante perchè cambia completamente l’approccio del governo. Siamo abituati all’Italia che si occupa di cercare migranti in tutto il Mediterraneo quello che vuol fare il governo è cercare gli scafisti in tutto il globo”.