Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

Rdc, Schlein: Meloni non usi Cdm a Cutro per riformarlo

Rdc, Schlein: Meloni non usi Cdm a Cutro per riformarloRoma, 7 mar. (askanews) – Il governo deve evitare di approvare la riforma del reddito di cittadinanza proprio nel consiglio dei ministri che si terrà a Cutro. Lo ha detto la segretaria Pd Elly Schlein parlando con i giornalisti alla Camera: “Dopo il silenzio e l’assenza (sul naufragio dei migranti, ndr) Giorgia Meloni decide di svolgere a Cutro un consiglio dei ministri, giovedì”.
“Voglio sperare – ha proseguito – che il governo non abbia in testa di portare a questo consiglio dei ministri a Cutro la riforma del reddito di cittadinanza, ignorando il fatto che si tratta di una delle province con le maggiori criticità relative ai redditi, ai consumi, con gli indicatori più bassi di qualità della vita. Un’ulteriore sberla alle fasce più povere proprio in un luogo dove la povertà è più diffusa. Non sarebbe tollerabile”.

Piantedosi, Schlein: occasione sprecata, non risponde a domande

Piantedosi, Schlein: occasione sprecata, non risponde a domandeRoma, 7 mar. (askanews) – L’informativa del ministro Matteo Piantedosi alla Camera è “un’occasione sprecata”, perché non è stata data risposta ad “alcune domande molto precise”. Lo ha detto la segretaria Pd Elly Schlein parlando alla Camera con i giornalisti: “Anche oggi un’occasione sprecata per rispondere ad alcune domande molto precise che abbiamo fatto: chi ha deciso che intervenisse la Guardia di finanza anziché la Guardia costiera?”.
“E soprattutto – ha aggiunto – non si capisce perché, secondo la ricostruzione del ministro, per due occasioni durante quella notte mezzi della Guardia di finanza sono usciti per cercare questa barca e sono tornati indietro per le condizioni avverse del mare. Allora non si capisce perché la barca avrebbe dovuto reggere condizioni che nemmeno le imbarcazioni della Guardia di finanza erano in grado di reggere”.
(segue)

Migranti, Commissione risponde a lettera Meloni ai vertici Ue

Migranti, Commissione risponde a lettera Meloni ai vertici UeBruxelles, 7 mar. (askanews) – La Commissione europea ha risposto alla lettera che la premier italiana Giorgia Meloni aveva inviato ai vertici dell’Ue subito dopo la recente tragedia del naufragio dei migranti sul litorale di Crotone. Nella lettera, Meloni sosteneva che “serve una politica unica europea sui rifugiati che preveda il sostegno al di fuori dei confini Ue di chi è colpito da guerre e calamità, e corridoi umanitari legali e sicuri per i profughi che gli Stati europei decidono di accogliere sul proprio territorio”, sottolineando inoltre che “occorre sviluppare e potenziare i canali legali di migrazione, distinti tra chi ha diritto alla protezione internazionale e chi intende accedere per ragioni di lavoro”, e allo stesso tempo “contrastare, senza tentennamenti, i clan criminali che alimentano l’immigrazione illegale di massa”
“Abbiamo risposto alla lettera della premier Giorgia Meloni”, ha riferito la portavoce della Commissione responsabile per gli Affari interni, Anitta Hipper, rispondendo a un giornalista durante il briefing quotidiano per la stampa dell’Esecutivo comunitario.
“Il contenuto della risposta – ha detto la portavoce – riconosce ciò che abbiamo discusso molte volte qui in sala stampa: che abbiamo bisogno di soluzioni sostenibili di lungo termine per queste tragedie. Ed è in linea con il messaggio che la presidente della Commissione Ursula von der Leyen aveva inviato prima del Consiglio europeo” del mese scorso, “sul bisogno di raddoppiare i nostri sforzi per approvare il Patto sull’immigrazione e l’asilo”, da tempo bloccato dai governi in Consiglio Ue.
Hipper ha menzionato poi “la necessità di agire ora con misure operative mirate in tutti i settori: la protezione internazionale, la lotta alle reti criminali dei trafficanti, i rimpatri per coloro che non hanno diritto a restare nell’Ue, e anche – ha concluso la portavoce – l’offerta di percorsi sicuri per l’immigrazione legale”.

8 marzo,Meloni cita Schlein:chi ci sottovaluta non ci vede arrivare

8 marzo,Meloni cita Schlein:chi ci sottovaluta non ci vede arrivareRoma, 7 mar. (askanews) – “C’è una buona notizia in quello che può sembrare un pregiudizio: voglio dire alle donne che il fatto di essere sottovalutate può essere un grande vantaggio perchè spesso non ti vedono arrivare”. Così Giorgia Meloni cita un’espressione già usata da Elly Schlein in occasione della sua elezione a segretaria del Pd, parlando delle conquiste fatte dalle donne nei posti di potere.
La presidente del Consiglio ha partecipato oggi a Montecitorio insieme al Presidente della Camera all’evento per il nuovo allestimento della Sala delle donne che si trova al piano nobile del Palazzo, un corridoio in cui sono state affisse le fotografie di tutte le donne che hanno ricoperto ruoli istituzionali nella storia d’Italia, oggi è stato aggiunto il ritratto della premier.
“Ma non dobbiamo essere vittime del pregiudizio – ha aggiunto Meloni – non dobbiamo accettare il ruolo che hanno definito per noi, questo tabù colpisce anche le donne, anche io a volte mi sono fatta convincere che il mio posto era un’altro”.

8 marzo,Meloni:_obbiettivo ora prima donna a guida Cda azienda di Stato

8 marzo,Meloni:_obbiettivo ora prima donna a guida Cda azienda di StatoRoma, 7 mar. (askanews) – “Mi piacerebbe immaginare anche in grandi società partecipate un donna alla guida del Cda, che non c’è mai stata”. Lo ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, a Montecitorio dove in occasione dell’8 marzo insieme al Presidente della Camera, Lorenzo Fontana, è stato presentato il nuovo allestimento della Sala delle Donne, con la foto del Presidente del Consiglio.
“Avere la prima donna a guida di un Cda di un’azenda di Stato è primo obiettivo che mi do, la competizione sta nella qualità non nella quantità”; ha aggiunto Meloni.

Migranti, Meloni: Italia non può più rimanere sola

Migranti, Meloni: Italia non può più rimanere solaRoma, 6 mar. (askanews) – “L’Italia non può rimanere più sola ad affrontare il fenomeno dell’immigrazione clandestina”. Lo scrive la presidente del consiglio Giorgia Meloni su Facebook.
“Non vogliamo più – aggiunge – ritrovarci a piangere tragedie come quella avvenuta a Cutro: è nostro dovere, morale prima ancora che politico, fare di tutto per evitare che disgrazie simili si ripetano. Per questo motivo, nel Consiglio dei ministri di giovedì e nel prossimo Consiglio europeo, il Governo italiano continuerà la sua battaglia per fermare i trafficanti di esseri umani e le morti in mare”.

Meloni porta il Governo a Cutro,verso nuove norme contro scafisti

Meloni porta il Governo a Cutro,verso nuove norme contro scafisti

Giovedì riunione del Cdm a Crotone. La premier renderà anche omaggio alle vittime del naufragio

Roma, 6 mar. (askanews) – Un gesto simbolico ma anche primi provvedimenti concreti. Così a Palazzo Chigi raccontano la visita di Giorgia Meloni, giovedì pomeriggio, a Cutro, la cittadina in provincia di Crotone dove è avvenuto il naufragio della barca in cui hanno perso la vita più di 70 migranti.
A Cutro la premier riunirà il Consiglio dei ministri al Palazzo comunale nel pomeriggio, cosa che permetterà l’arrivo anche al ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, che giovedì mattina è a Bruxelles per la riunione dei titolari degli Interni. La seduta, assicurano fonti di governo, non sarà solo una “presenza” ma vedrà alcuni provvedimenti concreti, che saranno “l’inizio di un percorso articolato sul tema dei migranti”. Sui contenuti è in corso un confronto tra i ministeri competenti e Palazzo Chigi ma, secondo quanto si apprende, il focus resta quello di colpire gli scafisti. Nel corso del pomeriggio, secondo quanto spiegato, Meloni farà anche una visita di valore “simbolico”, per rendere omaggio alle vittime.
La polemica sul governo e in particolare contro Piantedosi però rimane altissima, alla vigilia del doppio passaggio parlamentare del titolare del Viminale. Domani e mercoledì, infatti, sarà alla Camera e al Senato per riferire su quanto accaduto. Il ministro è ormai da giorni nell’occhio del ciclone per le parole dette subito dopo la tragedia: “La disperazione – era stata la sua dichiarazione – non può mai giustificare condizioni di viaggio che mettono in pericolo le vita dei propri figli”. Al momento da parte delle opposizioni non pare in campo l’ipotesi della presentazione di una mozione di sfiducia, ma nel corso del dibattito sono preannunciati interventi molto duri, con la conferma della richiesta di dimissioni.
A difesa di Piantedosi oggi si è espresso il ministro degli Esteri Antonio Tajani secondo cui l’attacco al titolare del Viminale “è solo speculazione politica”, mentre Palazzo Chigi ha smentito che ci siano “divergenze sulla linea interna al Governo sull’immigrazione”, così come il fatto che il ministro sia stato convocato da Meloni.
La parola d’ordine adesso è far stemperare la polemica e rilanciare su due fronti. Da un lato ribadire la richiesta di un intervento europeo (cosa che la premier ha già fatto scrivendo una lettera a Bruxelles, a cui dovrebbe arrivare presto una risposta) e dall’altro inasprire la lotta ai trafficanti. Questo evitando altri “scivoloni” su un fatto che, ha ricordato anche questa mattina il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, “ha commosso l’intero Paese”. Il capo dello Stato lo scorso 2 marzo si era recato a Cutro per rendere omaggio alle vittime, un’iniziativa che era stata letta come un ‘richiamo’ all’esecutivo. E oggi, parlando a Potenza, Mattarella ha ricordato l’accoglienza messa in campo dall’Italia per i profughi afghani appena due anni fa. “Li abbiamo tutti accolti qui, non abbiamo lasciato nessuno”, ha ricordato, sottolineando che quel ricordo “ci fa comprendere il perchè intere famiglie, persone che non vedono futuro, cercano di lasciare, con sofferenza, la loro terra per avere una possibilità di futuro altrove”. Oggi, dopo la tragedia del naufragio sulle coste calabresi, ha concluso, “il cordoglio deve tradursi in scelte concrete, operative, da parte di tutti, dell’Italia per la sua parte, dell’Ue e di tutti i Paesi che ne fanno parte”. Un monito che Meloni non può né vuole ignorare.

Mattarella loda capacità accoglienza:ora scelte concrete Italia-Ue

Mattarella loda capacità accoglienza:ora scelte concrete Italia-Ue

“Chi non ha futuro nella propria terra cerca altrove”. Giovedì Cdm a Cutro

Roma, 6 mar. (askanews) – Per tornare a parlare della strage dei migranti a Cutro, mentre ancora non si conosce il numero definitivo delle vittime del naufragio davanti alle coste calabresi, il Presidente della Repubblica ricorda l’accoglienza e l’aiuto che il nostro paese seppe dare agli afghani in fuga dal regime talebano: “quei profughi ci hanno fatto tornare alla mente quanto il nostro paese ha fatto due anni fa per portare in Italia tutti i cittadini afghani che avevano collaborato con la nostra missione: li abbiamo tutti accolti qui, non abbiamo lasciato nessuno”.
Solo un riferimento storico ma che associato a quanto avvenuto qualche giorno fa: “un evento tragico, che ha commosso l’intero paese” serve a chiarire il punto di vista del Colle su quella che dovrebbe essere la linea di condotta dell’Italia ma anche dell’Europa. “Il cordoglio deve tradursi in scelte concrete, operative, da parte di tutti, dell’Italia per la sua parte, dell’Ue e di tutti paesi che ne fanno parte, questa – ha scandito il capo dello Stato – è la risposta vera da dare a quello che è accaduto”. ì Il primo atto del governo sarà riunirsi a Cutro giovedì prossimo per la riunione del Consiglio dei ministri, questa la decisione annunciata dalla premier Giorgia Meloni e ufficializzata questa mattina.
Oggi Sergio Mattarella era a Potenza, dove ha partecipato all’inaugurazione dell’anno accademico e del 40esimo anniversario dalla fondazione dell’università della Basilicata, per l’occasione è intervenuta anche una studentessa iraniana Pegah Moshir Pour, laureata in ingegneria edile- architettura proprio qui in Italia. Le sue parole hanno ispirato il richiamo del Presidente alla difesa della libertà e dei diritti umani in Iran come in ogni parte del mondo. “I diritti umani e la libertà non sono effettivi se non appannaggio di tutti – ha sottolineato – e il mondo intero è sempre più una comunità interconnessa dentro la quale la mancanza di libertà o dell’esercizio dei diritti in un luogo colpisce tutti, ovunque”.
Ecco perchè le immagini del naufragio di Cutro “ci fanno tornare alla mente le immagini televisive della grande folla di afghani all’aeroporto di Kabul che imploravano un passaggio aereo, questo ci fa comprendere il perchè intere famiglie, persone che non vedono futuro, cercano di lasciare, con sofferenza, la loro terra per avere una possibilità di futuro altrove”.
La visita all’ateneo e l’intervento del rappresentante degli studenti è uno spunto anche per ricordare che questo è “un luogo in cui si esercita la democrazia, in cui si sviluppa la libertà, è questa la funzione della trasmissione del sapere” ma bisogna ammettere che molte sfide sono ancora da raccogliere affrontare e superare nel nostro paese”, ha aggiunto Mattarella condividendo l’appello degli studenti alla politica a “fare presto”.
“Fare presto è un elemento essenziale di richiamo per il nostro paese perchè i ritmi della vita cambiano sempre più velocemente e le risposte, per essere efficaci, devono essere tempestive altrimenti giungono in ritardo, inutilmente”, ha osservato il capo dello Stato.

Mattarella:violazione diritti umani ovunque avvenga colpisce tutti

Mattarella:violazione diritti umani ovunque avvenga colpisce tutti

“La libertà non è effettiva se il loro esercizio non è appannaggio di chiunque”

Roma, 6 mar. (askanews) – “Le violazione dei diritti umani colpiscono tutti, in ogni parte del mondo”. Lo ha sottolineato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, intervento all’inaugurazione dell’anno accademico dell’Università della Basilicata.
“I diritti umani e la libertà non sono effettiva se non appannaggio di tutti e il mondo intero è sempre più una comunità interconnessa dentro la quale la mancanza di libertà o dell’esercizio dei diritti in un luogo colpisce tutti ovunque”, ha aggiunto il Capo dello Stato.

Meloni a Palazzo Chigi, in settimana vede Rutte e Netanyahu

Meloni a Palazzo Chigi, in settimana vede Rutte e Netanyahu

Ancora non fissato Cdm che dovrebbe tenersi a Cutro. Possibile incontro con Piantedosi prima informativa di domani

Roma, 6 mar. (askanews) – La presidente del Consiglio Giorgia Meloni è arrivata a Palazzo Chigi dopo la doppia missione in India ed Emirati arabi.
In agenda, questa settimana, ci sono due incontri internazionali. Mercoledì, secondo quanto si apprende, riceverà alle 15.30 il primo ministro olandese Mark Rutte mentre venerdì incontrerà a pranzo il premier israeliano Benjamin Netanyahu.
Oggi Meloni dovrebbe anche incontrare il ministro degli Interni Matteo Piantedosi, mentre al momento non è stato fissato il Consiglio dei ministri che, secondo quanto annunciato dalla stessa premier, dovrebbe tenersi a Cutro, luogo del naufragio in cui sono morti oltre 70 migranti.