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Abodi,Schlein: parole molto gravi, argomenti omofobi

Abodi,Schlein: parole molto gravi, argomenti omofobiRoma, 10 lug. (askanews) – Le parole del ministro Abodi sono “molto gravi”, ha usato “uno dei classici argomenti omofobi”. Lo ha detto la segretaria Pd Elly Schlein parlando a ‘Metropolis’ sui siti del gruppo Gedi. Il ragionamento, insiste la Schlein, è “fate pure quello che volete, basta che non si veda perché non avete pieno diritto di cittadinanza per restare all’aria aperta”.

Insomma, sono “affermazioni molto gravi, sarebbe opportuno che chi sta nelle istituzioni agevolasse il ‘coming out’, cosa rara nello sport soprattutto per paura. Importante che la politica non solo non stigmatizzi ma anzi supporti chi si dichiara”. Per la segretaria Pd “non c’è nessuna ostentazione nel fatto di dichiarare quello che si è. Mi sembra un argomento come quelli usati contro i ‘gay pride’. Non a caso la destra nel Lazio appena arrivata al governo ha tolto il patrocinio a quello di Roma”.

Ue, Meloni: c’è bisogno di Europa, non disperdere livello diritti

Ue, Meloni: c’è bisogno di Europa, non disperdere livello dirittiRiga, 10 lug. (askanews) – “C’è bisogno di Europa, della nostra civiltà, delle nostre idee e di non disperdere il livello di diritti che abbiamo costruito nel nostro continente”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, parlando alla stampa insieme al primo ministro Karins a Riga.

Con Karins, ha sottolineato, “abbiamo avuto un ampissimo scambio di vedute e come già accaduto in molti Consigli europei ci siamo trovati a condividere molte scelte fondamentali che sono richieste all’Europa. Erano 25 anni che un premier italiano non veniva a Riga, sono contenta di aver sanato questa lacuna e lo invito a Roma perchè molte materie su cui ci troviamo sulla stessa lunghezza d’onda”. Meloni ha aggiunto che nei rapporti bilaterali “Italia e Lettonia stanno facendo un lavoro fantastico, l’interscambio è aumentato del 30% e credo si possa fare ancora di più particolarmente in tema di infrastrutture, di difesa. C’è poi una bellissima cooperazione culturale: le nostre università e centri di ricerca lavorano sempre più insieme ci sono importanti progetti per esempio all’università tecnica di Riga, che inaugurerà il primo centro di cooperazione, amplierà i corsi di linqua italiana e ci saranno corsi di lettone per la comunità italiana che continua a crescere”.

Meloni: sosteniamo l’Ucraina a 360 gradi. L’Ue investa di più sulla difesa

Meloni: sosteniamo l’Ucraina a 360 gradi. L’Ue investa di più sulla difesaRiga, 10 lug. (askanews) – “Sull’Ucraina la posizione dell’Italia e della Lettonia sono identiche, sosteniamo l’Ucraina a 360 gradi anche lavorando perchè l’Europa possa maggiormente investire sulla propria sicurezza e difesa”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, parlando alla stampa insieme al primo ministro Karins a Riga.

Dopo l’incontro con la stampa, la visita della premier alla base militare di Camp Adazi, a 40 chilometri da Riga. Là, ha ricordato, ci sono “270 militari italiani che lavorano nell’ambito della missione Nato e questo dimostra non solamente l’attenzione che l’Italia riconosce ai nostri alleati, ma quanto riteniamo che si debba in questo tempo essere particolarmente attenti, concentrati e lucidi”.

L’attacco di Schlein: Meloni ostaggio di inchieste e scandali, batta un colpo

L’attacco di Schlein: Meloni ostaggio di inchieste e scandali, batta un colpoMilano, 10 lug. (askanews) – “Quanto durerà ancora il silenzio di Meloni? Da settimane é in ostaggio delle inchieste, degli scandali e dei vergognosi sproloqui della sua stessa maggioranza e non abbiamo sentito da lei una sola parola sulle emergenze economiche e sociali del Paese”. Lo afferma la segretaria del Pd Elly Schlein.

Elenca Schlein: “Non una parola é arrivata sulla proposta unitaria delle opposizioni sul salario minimo e questo silenzio non punisce l’opposizione ma mortifica tre milioni di lavoratrici e lavoratori poveri. Non una parola e non un fatto sono arrivati sul caro mutui che merita risposte, sull’emergenza abitativa che il governo ha inasprito tagliando il fondo affitto. Non una parola é arrivata sulla sicurezza sul lavoro, nonostante il tragico stillicidio di vittime. Non una sola proposta su come contrastare l’inflazione galoppante che sta impoverendo il Paese. Cos’altro deve accadere perché, infine – si chiede la segretaria Pd – batta un colpo?”.

Sala è il sindaco più apprezzato (Gualtieri 67esimo). Tra i governatori il primo è Bonaccini

Sala è il sindaco più apprezzato (Gualtieri 67esimo). Tra i governatori il primo è BonacciniRoma, 10 lug. (askanews) – Secondo Governance Poll 2023, il monitoraggio sull’apprezzamento dei sindaci delle città capoluogo di provincia, pubblicato oggi dal Sole 24 Ore, il primo cittadino di Milano Giuseppe Sala è il più apprezzato dai suoi concittadini (65%, +7,3% rispetto ai voti ottenuti il giorno dell’elezione); al secondo posto il sindaco di Ascoli Piceno Marco Fioravanti (64,5%, +5,2%); al terzo il sindaco di Bari Antonio Decaro (64%, -2,3%).

In fondo alla classifica (87 i piazzamenti), i sindaci di Cagliari Paolo Truzzo (43%, -7,1%); di Lecce Carlo M. Salvemini (42,5%, -8,4%) e di Potenza Mario Guarente (42%, -8,3%). Tra le grandi città, a Roma Roberto Gualtieri è al 67mo posto (50%, -10,2%); a Napoli Gaetano Manfredi è 16mo (56,5%, -6,4%); a Torino Stefano Lo Russo è 47mo (53,5%, -5,7%).

Passando alle Regioni, il presidente dell’Emilia-Romagna Stefano Bonaccini è il governatore con il consenso più alto tra i cittadini della sua Regione (69%, +4% sul risultato 2022), secondo Governance Poll 2023, il monitoraggio sull’apprezzamento degli amministratori locali (nel caso delle Regioni, quelle con l’elezione diretta del presidente) pubblicato oggi dal Sole 24 Ore. Al secondo posto il presidente del Veneto Luca Zaia (68,5%, -1,5% sul risultato 2022); al terzo il presidente del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga (64%, -4%). Agli ultimi tre posti ci sono appaiati i governatori dell’Abruzzo Marco Marsilio e della Toscana Eugenio Giani (45%, -1%); il presidente della Puglia Michele Emiliano (43%, -3%); e quello della Sardegna Christian Solinas (35%, -4,5).

Il caso Facci, la presidente della commissione di vigilanza: la Rai prenda posizione con rigore e serietà

Il caso Facci, la presidente della commissione di vigilanza: la Rai prenda posizione con rigore e serietàMilano, 10 lug. (askanews) – “Sulle parole del giornalista Filippo Facci e sulla presenza di una sua trasmissione nei palinsesti Rai della prossima stagione molto è stato detto e scritto nella giornata di ieri. Da presidente della commissione di vigilanza, pur nel rispetto del ruolo di ciascuno, credo che una considerazione vada fatta. Ci apprestiamo a lavorare sul nuovo contratto di servizio: sarebbe inutile, contraddittorio e soprattutto svilente parlare di inclusione, pari opportunità, lotta alla violenza di genere e al sessismo, se poi tutto questo possa anche solo correre il rischio di essere smentito nei fatti. Il rispetto di determinati principi e valori è alla base della convivenza civile e del concetto stesso di servizio pubblico. Al netto dell’attenzione che la commissione di vigilanza dedicherà a questo caso, mi aspetto una presa di posizione seria e rigorosa da parte dell’azienda”. Così su Facebook la presidente della commissione di vigilanza Rai Barbara Floridia.

Schlein: Meloni ostaggio di inchieste e scandali, batta un colpo

Schlein: Meloni ostaggio di inchieste e scandali, batta un colpoMilano, 10 lug. (askanews) -“”Quanto durerà ancora il silenzio di Meloni? Da settimane é in ostaggio delle inchieste, degli scandali e dei vergognosi sproloqui della sua stessa maggioranza e non abbiamo sentito da lei una sola parola sulle emergenze economiche e sociali del Paese”. Lo afferma la segretaria del Pd Elly Schlein.

Elenca Schlein: “Non una parola é arrivata sulla proposta unitaria delle opposizioni sul salario minimo e questo silenzio non punisce l’opposizione ma mortifica tre milioni di lavoratrici e lavoratori poveri. Non una parola e non un fatto sono arrivati sul caro mutui che merita risposte, sull’emergenza abitativa che il governo ha inasprito tagliando il fondo affitto. Non una parola é arrivata sulla sicurezza sul lavoro, nonostante il tragico stillicidio di vittime. Non una sola proposta su come contrastare l’inflazione galoppante che sta impoverendo il Paese. Cos’altro deve accadere perché, infine – si cheide la segretaria Pd – batta un colpo?”.

La Lega: avanti con la riforma della giustizia, non è più rinviabile

La Lega: avanti con la riforma della giustizia, non è più rinviabileRoma, 9 lug. (askanews) – “Una riforma della Giustizia che unisca garantismo e certezza delle pena è attesa da decenni e non è più rinviabile, come ci hanno ricordato anche i milioni di cittadini coinvolti dai referendum di giugno 2022. L’obiettivo è mettere al primo posto l’efficienza”. Così una nota della Lega.

“In generale, come da programma elettorale – aggiunge la Lega -, è doveroso impegnarsi per un piano nazionale che renda effettiva l’esecuzione della pena attraverso carceri idonee con più personale e mezzi. E poi: per la separazione delle carriere, per tempi certi per arrivare a sentenza, per maggiori garanzie, per combattere la degenerazione del correntismo. È una sfida da vincere, per rendere l’Italia più moderna e credibile anche a livello internazionale”. “Il tutto dovrà essere fatto all’insegna della rispettosa collaborazione – conclude la nota -, non contro qualcuno e nel rigoroso rispetto sia dell’obiettivo finale che delle prerogative costituzionali di ogni soggetto”.

Contestata la ministra Roccella per le sue posizioni sul caso Santanchè (e La Russa)

Contestata la ministra Roccella per le sue posizioni sul caso Santanchè (e La Russa)Milano, 9 lug. (askanews) – “Da garantista, credo che non ci sia necessità di dimettersi. Sottolineo che nessuno ha pagato per il caso Tortora”. Lo ha detto parlando della vicenda giudiziaria che coinvolge Daniela Santanchè ieri sera la ministra Eugenia Roccella, intervenendo al festival “Il Libro Possibile”, dove ha presentato la sua ultima pubblicazione per Rubettino ‘Una famiglia radicale’.

Sul caso del figlio di La Russa Roccella si è espressa così: “La Russa è un padre. Ricordo che è stato colui che ha proposto una manifestazione di soli uomini contro la violenza sulle donne”. Frase che ha suscitato la contestazione di una parte del pubblico. “La contestazione alla ministra Roccella è doverosa e legittima. Inopportuna è invece la difesa della ministra nei confronti di La Russa, utilizzando il fatto che sarebbe stato il primo che ha proposto una manifestazione di soli uomini contro la violenza sulle donne, ma dimenticando che il Presidente del Senato è anche il primo che, da seconda carica dello Stato, interroga il figlio accusato di stupro, lo assolve e attacca la ragazza vittima”. Così, in una nota, il co-portavoce nazionale di Europa Verde e deputato di Alleanza Verdi e Sinistra, Angelo Bonelli, che aggiunge: “Anche il paragone tra Daniela Santanchè ed Enzo Tortora é assolutamente fuori luogo, irriguardoso ed inopportuno. Segnaliamo che passano i giorni e Giorgia Meloni continua a stare in silenzio: non una parola di vicinanza per la ragazza che ha denunciato lo stupro. Questo é un governo che si sta riempiendo di vergogna”, conclude. “Basta. Il Presidente del Senato mina la credibilità delle donne che denunciano violenza e la ministra delle Pari Opportunità lo giustifica. Roccella dovrebbe difendere tutte le famiglie di questo Paese, non solo quelle dei colleghi di partito”. Lo scrive su twitter il deputato del Pd, Alessandro

Tajani: separeremo le carriere tra giudici e Pm, era il sogno di Silvio

Tajani: separeremo le carriere tra giudici e Pm, era il sogno di SilvioMilano, 9 lug. (askanews) – Il governo Meloni non andrà alla guerra con la magistratura. Lo dice il vicepremier e ministro degli Esteri di Forza Italia Antonio Tajani, che in un’intervista al Messaggero in edicola oggi afferma di trovare “singolari” alcune vicende giudiziare come l’imputazione coatta del sottosegretario Andrea Delmastro. Tajani promette anche di accelerare sulla riforma della giustizia e sulla separazione delle carriere tra giudici e pm, “era il sogno di Silvio”, afferma.

Il ministro afferma di non vedere “alcun attacco contro i magistrati. Andremo avanti con la riforma della Giustizia che è un preciso impegno preso di fronte agli elettori” e “nessuno cerca vendette contro i magistrati”. Riguardo l’imputazione coatta di Delmastro, “il Gup – osserva Tajani – non può diventare un nuovo Pm. Anche per questo come Forza Italia e come governo andremo avanti sulla riforma della separazione delle carriere che è uno dei pilastri storici del nostro programma fin dal 1994 ed era un sogno irrealizzato di Berlusconi”. Per Tajani non c’è motivo per l’accensione di uno scontro. “E’ assurdo pensare a una riforma contro i magistrati. Semmplicemente bisogna ristabilire un principio costituzionale: deve essere un giudice terzo a decidere se sei innocente o colpevolel. E’ impensabile che due magistrati che magari sono stati pm assieme si facciano carico dell’accusa e del giudizio”. Riguardo l’inchiesta che riguarda il ministro Santanchè, Tajani spiega che non verranno chieste le sue dimissioni: “Fanno fede le parole del ministro e per noi il caso è chiuso. E’ una questione di principio: siamo garantisti, non si è colpevoli fino al terzo grado di giudizio”.

Alla domanda se ritiene che Meloni possa finire nel mirino dei magistrati, Tajani replica: “Mi auguro di no. Certo le vicende giudiziarie di questi giorni, l’imputazione coatta di Delmastro, mi lasciano perplesso. Ripeto, noi non cerchiamo lo scontro con i magistrati, continuiamo invece a lavorare per una riforma per i cittadini, che garantisca il rispetto dei rispettivi ruoli costituzionali”.