Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

Lazio, Fratelli d’Italia primo partito: 33,8% (10% scrutinate)

Lazio, Fratelli d’Italia primo partito: 33,8% (10% scrutinate)Roma, 13 feb. (askanews) – Fratelli d’Italia è il primo partito nelle elezioni regionali nel Lazio (con 561 su 5.306 sezioni scrutinate). Queste le percentuali dei singoli partiti:
Fratelli d’Italia 33,88% Lega 5,71% Forza Italia 5,09% Lista Civica Francesco Rocca presidente 2,25% Unione di Centro 1,36% Noi moderati – Rinascimento Sgarbi 1,27%
Partito Democratico 21,86% Azione – Italia Viva 5,28% Lista Civica D’Amato presidente 3,79% Verdi e Sinistra-Europa Verde-Possibile 3,61% Demos Democrazia Solidale 1,60% +Europa-Radicali Italiani-Volt 1,27% Partito Socialista Italiano 0,35%
Movimento 5 Stelle 9,82% Polo Progressista Sinistra e Ecologista 1,19%
Partito Comunista Italiano 0,84%
Unione Popolare 0,83%

Regionali, Bonaccini: M5s e Terzo polo pronti per alternativa?

Regionali, Bonaccini: M5s e Terzo polo pronti per alternativa?Roma, 13 feb. (askanews) – “Le opposizioni inizino a ritrovarsi su battaglie comuni per dare all’Italia un progetto alternativo alla destra: il nuovo Pd che stiamo costruendo avrà al centro lavoro, scuola e sanità pubbliche, 5 Stelle e Terzo Polo sono pronti a impegnarsi con noi in Parlamento e nel Paese?”. Lo chiede Stefano Bonaccini, candidato alla segreteria del Pd, commentando in una nota il risultato delle elezioni regionali in Lombardia e Lazio.
“Credo che il voto degli iscritti di questi giorni sia già un segnale della voglia di cambiamento e sono convinto che dalle primarie del 26 febbraio verrà un’ulteriore spinta in questa direzione – osserva -. Ho detto per primo ‘basta all’autoflagellazione’ e non torno indietro: chiudiamo questa pagina e ne apriamo subito un’altra, con orgoglio e intelligenza. L’orgoglio deve essere quello di una comunità che ha perso ma non si perde. L’intelligenza deve essere quella di fare tesoro degli errori e darsi l’obiettivo di tornare a vincere. Perdere si può sempre in democrazia, ma l’obiettivo deve essere quello di vincere. Respingo alla radice ogni tentazione all’autoprotezione e all’autoconsolazione identitaria”.

Lazio, Rocca al 47,85%. D’Amato al 37,90%. (10% sez. scrutinate)

Lazio, Rocca al 47,85%. D’Amato al 37,90%. (10% sez. scrutinate)

Bianchi (M5S) 12,02%, Pecorilli (PCI) 1,14%, Rinaldi (U. Popolare) 1,09%

Roma, 13 feb. (askanews) – Il candidato del centrodestra alla Regione Lazio, Francesco Rocca, è al 47,85% di preferenze (e 66.458 voti) con poco più del 10% di sezioni scrutinate (561 su 5.306). Il candidato del centro-sinistra Alessio D’Amato è al 37,90% (52.642 voti). Donatella Bianchi, candidata del Movimento 5 Stelle, è al 12,02% (16.697 voti), Sonia Pecorilli del Partito Comunista Italiano è all’1,14% (1.585 voti), la candidata dell’Unione Popolare, Rosa Rinaldi è all’1,09% (1.508 voti).

Regionali, Bonaccini: chiudere questo capitolo e aprirne uno nuovo

Regionali, Bonaccini: chiudere questo capitolo e aprirne uno nuovoRoma, 13 feb. (askanews) – “La sconfitta di oggi è in continuità con quella delle politiche del 25 settembre scorso, dove un Pd ridotto e un campo progressista diviso regalano un’altra vittoria alla destra, anche quando è in difficoltà. Credo non ci sia proprio nulla da rimproverare ai nostri due candidati, Pierfrancesco Majorino e Alessio D’Amato, che anzi ringrazio. E con loro tutte le donne egli uomini del Pd che hanno provato a scongiurare un esito per molti aspetti atteso. Dobbiamo chiudere questo capitolo e aprirne uno nuovo, dove il Pd torna centrale e attrattivo”. Così Stefano Bonaccini, candidato alla segreteria del Pd, commenta in una nota la sconfitta alle regionali di Lombardia e Lazio.

Regionali, Letta: fallita Opa M5s-Terzo polo contro il Pd

Regionali, Letta: fallita Opa M5s-Terzo polo contro il PdRoma, 13 feb. (askanews) – E’ “fallito” il tentativo di M5s e Terzo polo di affossare il Pd, secondo Enrico Letta. Il segretario uscente dei democratici commenta così il voto per le regionali. “Il dato che esce dalle urne in Lombardia e Lazio è chiaro. Il centro destra vince in entrambe le regioni; non possiamo, quindi, essere contenti di questo risultato complessivo, reso ancora più negativo dalla preoccupante crescita dell’astensione”.
“Tuttavia – aggiunge – in un quadro politico per noi particolarmente complicato e con il vento chiaramente contro, il Pd ottiene un risultato più che significativo, dimostra il suo sforzo coalizionale e respinge la sfida di M5s e Terzo Polo. Il tentativo ripetuto di sostituirci come forza principale dell’opposizione non è riuscito”.
Per Letta “l’Opa contro il Pd ha fatto male a chi l’ha tentata. Ci auguriamo che questo risultato dimostri finalmente a M5s e Terzo Polo che l’opposizione va fatta al governo e non al Pd. Il Pd rimane saldamente seconda forza politica e primo partito dell’opposizione. E questo dato può essere un viatico fondamentale per il lavoro del nuovo gruppo dirigente che uscirà dalle Primarie del Pd del 26 febbraio”.
Conclude Letta: “Vogliamo ringraziare Pierfrancesco Majorino e Alessio D’Amato che hanno condotto con coraggio e competenza una bella e convincente campagna elettorale e che guideranno con determinazione l’opposizione nei due consigli regionali”.

Regionali, Calenda: chiara scelta elettori, destra vince ovunque

Regionali, Calenda: chiara scelta elettori, destra vince ovunqueRoma, 13 feb. (askanews) – “La scelta degli elettori è stata chiara e inequivocabile: vince la destra ovunque. Il centro e la sinistra non sono mai stati in partita, neanche uniti, neanche nell’ipotetico formato del campo largo”. E’ quanto scrive su Twitter il leader di Azione Carlo Calenda, commentando l’esito del voto in Lombardia e Lazio.
“Letizia Moratti – osserva – è stata coraggiosa e si è spesa moltissimo, ma fuori dal bacino di voti del Terzo Polo non siamo riusciti ad attrarre consensi. Stessa cosa è accaduto a Alessio D’Amato, a cui vanno tutti i nostri ringraziamenti, rispetto al bacino dei voti Pd-Terzo Polo”.
“Per quanto riguarda la nostra lista i risultati sono stati particolarmente penalizzati dal meccanismo bipolare delle elezioni regionali e della minor presenza del voto di opinione”, aggiunge Calenda.

Regionali, Tajani: conferma fiducia in governo, dureremo 5 anni

Regionali, Tajani: conferma fiducia in governo, dureremo 5 anniRoma, 13 feb. (askanews) – “L’importante è che ci sia una conferma della fiducia dei cittadini al governo di centrodestra. Vedremo i voti di lista, ma non è che uno zero virgola in più o meno cambi la coalizione. C’è grande collaborazione tra di noi, governeremo 5 anni, ci interessa dare risposte concrete ai cittadini, anche a chi non è andato a votare”. Lo ha detto il vicepremier ministro degli Esteri Antonio Tajani, intervistato a ‘Quarta Repubblica al voto’, su Rete4.
Per quanto riguarda le divisioni nella maggioranza, in particolare su politica estera e giustizia, per Tajani “i giornalisti enfatizzano ogni piccola cosa, ma piccoli spostamenti da una parte o dall’altra non cambiano le cose. Quel che conta è che la coalizione è unita. Più che nel centrodestra andrei a vedere il centrosinistra”.
“Non ci sarà alcuna crisi di governo, né adesso né prossimi cinque anni”, ha concluso Tajani.

Regionali, Foti: sinistra spazzata via, buon lavoro Rocca e Fontana

Regionali, Foti: sinistra spazzata via, buon lavoro Rocca e FontanaRoma, 13 feb. (askanews) – “Dopo il trionfo delle politiche, spazzata via la sinistra anche nel Lazio e in Lombardia, alla quale adesso non resta che piangere. Il verdetto sancito dalle urne regionali è stato chiaro e non lascia spazio a nessuna interpretazione: il centrodestra unito stravince, ma soprattutto convince gli elettori”. Lo dichiara il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, Tommaso Foti.
“Nel Lazio – commenta l’esponente del partito di Giorgia Meloni – il neo presidente Francesco Rocca riporterà buongoverno e entusiasmo dopo i disastri di una sinistra incapace di amministrare una regione così importante. Stesso discorso in Lombardia, dove non è bastata l’incoerente alleanza tra Pd e 5 Stelle per batterci. Si proseguirà quindi con l’ottima amministrazione svolta da Attilio Fontana”.
“A entrambi auguriamo buon lavoro. Gli italiani ancora una volta hanno dimostrato, con i fatti e non con le chiacchiere da bar, di essere dalla nostra parte. Siamo certi che Fratelli d’Italia li rappresenterà al meglio, proseguendo sulla strada tracciata dal presidente Meloni”, conclude.

Lombardia, affluenza al 41,6% è la più bassa di sempre

Lombardia, affluenza al 41,6% è la più bassa di sempreMilano, 13 feb. (askanews) – L’affluenza alle urne registrata in questa tornata elettorale in Lombardia è la più bassa di sempre per un’elezione regionale, con il 41,6% dei votati rispetto agli aventi diritto al voto.
Il record negativo risaliva al 2010, quando votò il 71,9% dei lombardi. In quelle elezioni i principali candidati erano Roberto Formigoni, per il centrodestra, che fu confermato per la quarta volta presidente della Regione e Filippo Penati per il centrosinistra. Anche allora la consultazione si svolse su due giornate, il 28 e il 29 marzo.
Cinque anni fa si votò invece in una sola giornata, il 4 marzo in contemporanea con le elezioni politiche e l’affluenza fu del 73,1%. Attilio Fontana, sostenuto dal centrodestra, fu eletto presidente con il 49,6% dei consensi battendo Giorgio Gori, candidato del centrosinistra.

Pd, mozione Bonaccini: primo nel voto dei circoli all’estero

Pd, mozione Bonaccini: primo nel voto dei circoli all’esteroRoma, 13 feb. (askanews) – Stefano Bonaccini è primo nei circoli Pd all’estero con il 53,8%. Lo comunica il comitato elettorale del presidente dell’Emilia Romagna, sottolineando che “la maggioranza degli iscritti al Partito democratico fuori dall’Italia sceglie la mozione Bonaccini che supera il 50% in tutte e quattro le ripartizioni. Segue Schlein con il 35,8%, Cuperlo con l’8,7% e De Micheli con 1,7%”.
Arriva “dall’Europa la maggioranza dei voti (711, pari al 50,1%) con risultati più netti nei circoli in Svizzera e in Belgio. Stragrande affermazione in Sudamerica (71%) e maggioranze anche nelle ripartizioni America del Nord (52,7%) e Asia-Africa-Oceania (51,8%)”.
Il coordinatore della mozione Bonaccini all’estero Lanfranco Fanti, commentando i dati, aggiunge: “Con un’emigrazione italiana in crescita esponenziale da oltre un decennio, il voto e il radicamento dei circoli Pd estero assume un’importanza nuova”. Si tratta di migliaia di cittadini italiani che non hanno nessuna intenzione di recidere le loro radici, ma restano connessi al Paese che amano, seguendone le vicende con attenzione e senso critico”.
Continua Fanti: “La loro vasta partecipazione e la scelta chiara per Stefano Bonaccini aiutano a capire meglio cosa sia l’Italia di oggi e come debba cambiare per non perdere i suoi talenti, per accompagnarli attraverso esperienze qualificanti nel mondo e per accoglierli dignitosamente quando vorranno tornare. Per questo come mozione riteniamo fondamentale convocare gli stati generali degli italiani all’estero”.
Fanti sottolinea inoltre che “il Pd-mondo farà la sua parte fino in fondo per rendere la primarie del 26 febbraio un grande momento di democrazia e di impegno per il futuro dell’Italia; un esercizio di partecipazione capace di coinvolgere centinaia di migliaia di persone in carne e ossa, una prova che nessun’altra forza politica italiana può permettersi oggi di affrontare”.