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Inchiesta:”migranti in gabbia e impasticcati,Cpr violano diritti”

Inchiesta:”migranti in gabbia e impasticcati,Cpr violano diritti”




Inchiesta:”migranti in gabbia e impasticcati,Cpr violano diritti”




















Roma, 6 apr. (askanews) – Rinchiusi in attesa di essere rimpatriati e nel frattempo ‘impasticcati’ con psicofarmaci, in strutture di “detenzione” che diventano “non luoghi” sospesi nel tempo, “peggiori delle carceri”, “gabbie” dove i diritti umani sono “calpestati” con la sedazione che funge da “strumento” di controllo. E’ con queste parole che gli autori di un’inchiesta con dati inediti di Altreconomia sull’uso degli psicofarmaci nei Cpr descrivono, in una conferenza stampa alla Camera dei deputati, le strutture di cui oggi si vorrebbe dotare ogni Regione italiana. Una conferenza stampa voluta dalla senatrice di Avs Ilaria Cucchi e dal segretario di +Europa Riccardo Magi, entrambi sostenitori della necessità che i Cpr vengano invece “chiusi”.

“Nel 2022 sono transitate circa 6mila persone per un tempo di permanenza che va dai 15 giorni ad oltre due mesi – ha ricordato Luca Rondi – sono giorni tutti uguali, non sono previste attività e un operatore che abbiamo intervistato ci ha raccontato che gli psicofarmaci sono lo strumento per stordire le persone: mangiano meno, fanno meno casino e pretendono meno i loro diritti, e ha aggiunto che all’ente gestore costa di meno lo psicofarmaco che il cibo”. L’inchiesta ha proprio cercato di quantificare le spese in farmaci e capire cosa venisse somministrato ai “detenuti” nei Cpr. Persone che, ha sottolineato Ilaria Cucchi, “vengono tenute come animali senza aver commesso alcun reato” con l’unica ‘colpa’ di essere fuggiti “da guerre e fame” per trovare “disinteresse, violazione di diritti e la morte”, come Wissem Ben Abdel Latif, 26 anni, arrivato dal Cpr di Ponte Galeria e deceduto all’ospedale San Camillo di Roma su cui “c’è un’inchiesta aperta. Indagati sono medici e infermieri ma non si guarda da dove lui sia partito per arrivare lì”.

Dai dati delle Asl e delle prefetture (ottenuti solo “in parte” a causa della “scarsa trasparenza”) e dal confronto con quelli ottenuti “da un servizio dell’Asl di Vercelli che si occupa di una popolazione sovrapponibile”, emerge che la “percentuale di spese in psicofarmaci al Corelli di Milano è 160 volte più alta, a Roma la spesa è 127,5 volte più alta, al ‘Brunelleschi’ di Torino 110, a Caltanissetta 30 volte e a Macomer 25 volte più alta”. Dunque una “spesa elevatissima” a fronte della assenza nei Cpr di personale specializzato sanitario ‘sostituito’ da “personale assunto dagli enti gestori il cui ruolo di monitoraggio è spesso carente se non assente”. Ma quali e quanti psicofarmaci vengono somministrati? L’inchiesta ha rilevato un’elevata quantità di farmaci per gravi disturbi di ansia e insonnia: a Roma in 3 anni sono state acquistate 3.400 compresse di Tavor su un totale di 2.800 persone passate dal centro e poi c’è il Tranquirit e il Valium. Stessa situazione negli altri Cpr. A Torino la spesa in Rivotril, dal 2017 al 2019, è di 3.348 euro, quasi il 15% del totale (22.128 euro); a Caltanissetta tra il 2021 e il 2022 sono state acquistate 21.300 compresse di Rivotril a fronte di 574 persone, “mediamente 37 pastiglie a testa”.

A questi si aggiungono gli antipsicotici e antiepilettici e altri farmaci, antidolorifici e gastroprotettori che danno la misura del “malessere” in questi centri. A Roma, a Ponte Galeria, sono state acquistate 154.500 pastiglie di buscopan, una media di 36 pastiglie a testa, un ciclo normale il massimo è 15″. Incrociando i dati delle prefetture e delle Asl, ha aggiunto Lorenzo Figoni, è venuto fuori che a Milano, a fronte di acquisti ingenti di psicofarmaci, in più di un anno, da ottobre 2021 a dicembre 2022, le visite psichiatriche effettuate nel Cpr erano state solo 8.

L’inchiesta evidenzia in modo efficace che se da una parte il trattenimento deve avvenire solo a seguito di un certificato di idoneità alla vita in comunità, l’uso sproporzionato di psicofarmaci e le patologie psichiatriche che sottendono contrastano con un profilo idoneo ad essere trattenuto nei centri. “La nostra è solo l’ultima inchiesta che denuncia le criticità di questi centri in cui l’abuso degli psicofarmaci è solo uno degli aspetti. Oltre 30 persone hanno trovato la morte negli ultimi 25 anni nei Cpr e ad altrettante hanno rovinato la vita”. Figoni ha messo in guardia dai Sindaci che pensano di aprire dei Cpr sostenendo che sarebbero “diversi” come ha fatto il “Sindaco Sala a Milano: quello che è emerso è che non è così, non sono diversi e fa paura pensare che ci siano ragionamenti simili da parte di altri sindaci, come a Firenze” perché i Cpr sono “strutture incompatibili con il rispetto dei diritti umani”. Dal 2016 ad oggi per i Centri per il rimpatrio sono transitate oltre 35.600 persone. Un sistema, ha sottolineato Rondi, su cui il governo vuole continuare ad investire con 42,5 milioni di euro per ampliare entro il 2025 la rete dei nove Cpr già attivi con l’obiettivo di realizzarne almeno uno per Regione mentre il dl Cutro attualmente all’esame del Senato sono previste procedure semplificate per la costruzione di queste strutture.

Silvio Berlusconi ricoverato al San Raffaele, il primo bollettino medico

Silvio Berlusconi ricoverato al San Raffaele, il primo bollettino medico




Silvio Berlusconi ricoverato al San Raffaele, il primo bollettino medico




















Milano, 6 apr. (askanews) – Berlusconi è ricoverato da mercoledì nel reparto di terapia intensiva all’ospedale San Raffaele di Milano dove è arrivato per affaticamento respiratorio. Ha iniziato da ieri un ciclo di chemioterapia per curare la leucemia eosinofila che gli è stata diagnosticata. Il primo bollettino medico firmato dal professor Alberto Zangrillo e dal professor Fabio Ciceri conferma la diagnosi di “leucemia mielocitica cronica” e di “infezione polmonare”, e spiega che “la strategia terapeutica prevede la cura dell’infezione polmonare, un trattamento specialistico citoriduttivo” e “il ripristino delle condizioni cliniche preesitenti”. L’infezione polmonare “si inquadra nel contesto di una condizione ematologica cronica di cui è portatore da tempo: leucemia mielomonocitica cronica, di cui è stata accertata la persistente fase cronica e l’assenza di caratteristiche evolutive in leucemia acuta” sottolineano i medici nel bollettino diramato dal San Raffaele. “La strategia terapeutica in atto – concludono i medici nel bollettino – prevede la cura dell’infezione polmonare, un trattamento specialistico citoriduttivo mirato a limitare gli effetti negativi dell’iperleucocitosi patologica e il ripristino delle condizioni cliniche preesistenti”.

La figlia di Silvio Berlusconi, Marina, e il fratello Paolo hanno trascorso tutta la mattina all’ospedale San Raffaele, poi, dopo un breve intervallo, sono tornati poco dopo le 15, entrando con le rispettive auto di servizio dall’ingresso di via Olgettina. “C’è preoccupazione ma siamo più ottimisti”, oggi “molto meglio di ieri”: le poche parole che ha detto Fedele Confalonieri, uscendo dall’ospedale San Raffaele di Milano ,dopo aver fatto visita a Silvio Berlusconi, insieme a Marcello Dell’Utri. Ai giornalisti che gli chiedevano se avesse parlato con Berlusconi, Confalonieri ha risposto: “Stava dormendo”.

Berlusconi, primo bollettino: “leucemia ed infezione polmonare”

Berlusconi, primo bollettino: “leucemia ed infezione polmonare”




Berlusconi, primo bollettino: “leucemia ed infezione polmonare” – askanews.it


















Milano, 6 apr. (askanews) – Il primo bollettino medico emesso dall’ospedale san Raffaele firmato dal prof. Alberto Zangrillo e dal prof. Fabio Ciceri circa il ricovero in terapia intensiva da ieri di Silvio Berlusconi conferma la diagnosi di “leucemia mielocitica cronica” e di “infezione polmonare”. Assicurando che “la strategia terapeutica prevede la cura dell’infezione polmonare, un trattamento specialistico citoriduttivo” e “il ripristino delle condizioni cliniche preesitenti”

Chemioterapia per Silvio Berlusconi al San Raffaele

Chemioterapia per Silvio Berlusconi al San Raffaele




Chemioterapia per Silvio Berlusconi al San Raffaele – askanews.it




















Roma, 6 apr. (askanews) – Silvio Berlusconi ha iniziato da ieri un ciclo di chemioterapia per curare la leucemia eosinofila che gli è stata diagnosticata. L’ex premier sarebbe stato sottoposto a un primo trattamento già ieri pomeriggio. Ripetuto questa mattina in forma più intensa.

Berlusconi è ricoverato da mercoledì nel reparto di terapia intensiva all’ospedale San Raffaele di Milano dove è arrivato per affaticamento respiratorio. Al momento non è prevista la diffusione di un bollettino medico. I figli Marina e Luigi e il fratello Paolo hanno lasciato l’ospedale San Raffaele di Milano intorno alle 13:30, dopo aver trascorso la mattinata in visita a Berlusconi. Tutti e tre hanno lasciato il nosocomio uscendo dal retro, in via Olgettina, senza rilasciare dichiarazioni. Il primo ad arrivare questa mattina era stato Paolo che era entrato dall’ingresso Q1 del reparto di terapia intensiva dove da ieri il fratello Silvio è sottoposto a chemioterapia. Successivamente l’arrivo di Luigi e Marina sempre dall’ingresso posteriore.

Mattarella: completare la ricostruzione all’Aquila

Mattarella: completare la ricostruzione all’Aquila




Mattarella: completare la ricostruzione all’Aquila – askanews.it




















Roma, 6 apr. (askanews) – “Nella notte tra il 5 e il 6 aprile 2009 uno dei terremoti più devastanti della nostra storia recente ha propagato morti e distruzioni a L’Aquila e nei paesi vicini. L’Italia intera si strinse attorno a chi fu gettato nel dolore, nella paura, nel bisogno. L’immediato sentimento di solidarietà, che appartiene al nostro essere italiani, ha aiutato aquilani e abruzzesi nella fatica annosa di riconquistare spazi di vita, legami di comunità, percorsi verso il futuro. Questo giorno di memoria è, per la Repubblica, un rinnovato giorno di impegno”. E’ quanto scrive il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio inviato al sindaco del Comune dell’Aquila, Pierluigi Biondi.

“L’impegno di completare la ricostruzione, di sostenere una rinascita piena della vita civile, sociale, economica, culturale della città – sottolinea il Capo dello Stato -. Il doloroso ricordo degli studenti che morirono a causa del terremoto deve spingere proprio al rilancio dell’università e dell’impegno nelle attività scolastiche, per una nuova stagione di progresso”.

Consulta: le Regioni non possono aumentare il numero dei mandati dei sindaci

Consulta: le Regioni non possono aumentare il numero dei mandati dei sindaci




Consulta: le Regioni non possono aumentare il numero dei mandati dei sindaci – askanews.it




















Roma, 6 apr. (askanews) – È “costituzionalmente illegittima” la normativa della Regione autonoma Sardegna che consente quattro mandati consecutivi ai Sindaci dei comuni con popolazione fino a tremila abitanti, e tre mandati consecutivi a quelli dei comuni con popolazione fino a cinquemila abitanti. Perché “contrasta con la disciplina statale (articolo 51, comma 2, del testo unico sugli enti locali, in vigore dal 14 maggio 2022), in forza della quale i sindaci dei comuni con popolazione inferiore a cinquemila abitanti possono svolgere tre mandati consecutivi e i sindaci degli altri comuni due”.

Lo ha deciso la sentenza n. 60 del 2023, redattore il giudice Nicolò Zanon, ribadendo che “la competenza legislativa attribuita dallo Statuto speciale alla Regione nella materia ordinamento degli enti locali va esercitata in armonia con la Costituzione e, in particolare, con il principio previsto all’articolo 51 della Costituzione”. “Quest’ultimo -sottolinea la Consulta- a tutela del diritto fondamentale di elettorato passivo, esige che tutti i cittadini dell’uno e dell’altro sesso possano accedere alle cariche elettive in condizioni di uguaglianza: deve essere perciò il legislatore statale, con disciplina uniforme per tutto il territorio nazionale (e quindi per tutti i Comuni), a stabilire, per i sindaci, il numero massimo di mandati elettivi consecutivi”.

Si legge inoltre nella sentenza che “la previsione del numero massimo dei mandati elettivi consecutivi dei sindaci, introdotta come ponderato contraltare alla loro elezione diretta, serve a garantire vari diritti e principi di rango costituzionale: ½la par condicio effettiva tra i candidati, la libertà di voto dei singoli elettori e la genuinità complessiva della competizione elettorale, il fisiologico ricambio della classe politica e, in definitiva, la stessa democraticità degli enti locali”.

Berlusconi,i figli Marina Luigi e il fratello Paolo lasciano S.Raffaele

Berlusconi,i figli Marina Luigi e il fratello Paolo lasciano S.Raffaele




Berlusconi,i figli Marina Luigi e il fratello Paolo lasciano S.Raffaele – askanews.it




















Milano, 6 apr. (askanews) – I figli Marina e Luigi e il fratello Paolo hanno lasciato l’ospedale San Raffaele di Milano intorno alle 13.30, dopo aver trascorso la mattinata in visita all’ex premier Silvio Berlusconi. Tutti e tre hanno lasciato il nosocomio uscendo dal retro, in via Olgettina, senza rilasciare dichiarazioni.

Il primo ad arrivare questa mattina era stato Paolo che era entrato dall’ingresso Q1 del reparto di terapia intensiva dove da ieri il fratello Silvio è sottoposto a chemioterapia. Successivamente l’arrivo di Luigi e Marina sempre dall’ingresso posteriore.

A Berlusconi è stata diagnosticata la leucemia, ieri ha iniziato la chemioterapia

A Berlusconi è stata diagnosticata la leucemia, ieri ha iniziato la chemioterapia




A Berlusconi è stata diagnosticata la leucemia, ieri ha iniziato la chemioterapia – askanews.it




















Milano, 6 apr. (askanews) – Silvio Berlusconi avrebbe iniziato da ieri un ciclo di chemioterapia per curare la leucemia eosinofila che gli è stata diagnosticata. È quanto si apprende da fonti qualificate. L’ex premier sarebbe stato sottoposto a un primo trattamento già ieri pomeriggio. Ripetuto questa mattina in forma più intensa.

Berlusconi è ricoverato da mercoledì nel reparto di terapia intensiva all’ospedale San Raffaele di Milano dove è arrivato per affaticamento respiratorio. Al momento non è prevista la diffusione di un bollettino medico.

Berlusconi è affetto da leucemia, chemioterapia da ieri

Berlusconi è affetto da leucemia, chemioterapia da ieri




Berlusconi è affetto da leucemia, chemioterapia da ieri – askanews.it




















Milano, 6 apr. (askanews) – Silvio Berlusconi avrebbe iniziato da ieri un ciclo di chemioterapia per curare la leucemia eosinofila che gli è stata diagnosticata. È quanto si apprende da fonti qualificate. L’ex premier sarebbe stato sottoposto a un primo trattamento già ieri pomeriggio. Ripetuto questa mattina in forma più intensa.

Berlusconi è ricoverato da mercoledì nel reparto di terapia intensiva all’ospedale San Raffaele di Milano dove è arrivato per affaticamento respiratorio. Al momento non è prevista la diffusione di un bollettino medico.

Berlusconi ha telefonato a Tajani chiedendo il massimo impegno: “l’Italia ha bisogno di FI”

Berlusconi ha telefonato a Tajani chiedendo il massimo impegno: “l’Italia ha bisogno di FI”




Berlusconi ha telefonato a Tajani chiedendo il massimo impegno: “l’Italia ha bisogno di FI” – askanews.it



















Roma, 6 apr. (askanews) – Il presidente Silvio Berlusconi, questa mattina, ha telefonato al coordinatore nazionale di Forza Italia Antonio Tajani, ha parlato con il capogruppo alla Camera Paolo Barelli, con il vice presidente del Senato Maurizio Gasparri e ha sentito gli altri dirigenti e vertici del partito. Ha rivolto un affettuoso saluto e ha raccomandato il massimo impegno in parlamento, al governo e in Forza Italia perché “il Paese ha bisogno di noi!”. E’ quanto si legge in una nota di Forza Italia.

“Tutti gli hanno assicurato – prosegue la nota – che non mancheranno di essere più attenti, ligi e presenti nel seguire le sue indicazioni, in attesa che si ristabilisca presto e torni a essere il combattente di sempre”. Intanto Paolo Berlusconi è il primo che è stato visto arrivare questa mattina all’ospedale San Raffaele di Milano per fare visita al fratello Silvio, ricoverato da ieri in terapia intensiva per presunta infezione polmonare. Paolo Berlusconi è entrato poco dopo le 9.30 direttamente dall’ingresso Q1 dell’ospedale milanese, dove è ricoverato il fratello, senza rilasciare dichiarazioni.