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La ministra Santanchè: risponderò su tutto, la maggioranza è più compatta

La ministra Santanchè: risponderò su tutto, la maggioranza è più compattaRoma, 26 giu. (askanews) – “Quando i capigruppo decideranno, ci ho sempre messo la faccia e continuerò a mettercela. Mi sembra che la maggioranza sia non solo compatta, ma più compatta: dovete cercare altre cose per far sì che la maggioranza non sia compatta. Risponderò su tutto, sono 23 anni che faccio politica, la faccia ce l’ho sempre messa”. Così il ministro del Turismo Daniela Santanchè, rispondendo ai giornalisti a margine del suo intervento alla 20esima edizione di Futuro Direzione Nord alla Fondazione Stelline, a Milano.

“Se sono serena? Serena porta sfiga”, ha detto ancora.

Meloni mercoledì in Parlamento, riferirà anche su Russia e Ucraina

Meloni mercoledì in Parlamento, riferirà anche su Russia e UcrainaRoma, 26 giu. (askanews) – La Premier Giorgia Meloni, mercoledì prossimo, nelle consuete comunicazioni in Parlamento in vista della riunione del Consiglio europeo del 29 e 30 giugno, si soffermerà anche sullo scenario in corso nella federazione russa scatenato dall’ammutinamento del fondatore e leader della compagnia di mercenari Wagner Evgeny Prigozhin e sugli sviluppi della guerra in Ucraina.

“Esteri, Difesa e intelligence in coordinamento con Palazzo Chigi stanno analizzando lo scenario, in costante contatto con gli alleati della Nato e dell’Unione europea”, aveva precisato una nota di Palazzo Chigi dopo il vertice di sabato tra la Premier, i ministri degli Esteri e della Difesa, Antonio Tajani e Guido Crosetto, e i sottosegretari alla Presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano e Giovanbattista Fazzolari. Oggi il ministro Crosetto, in un’intervista, ha sottolineato come sia “difficile” prevedere gli esiti della situazione ma ha aggiunto che “a noi deve interessare quali saranno le conseguenze su di noi e sull’Ucraina” visto che “la guerra, anche nelle ultime difficili ore, non si è mai fermata. Quindi, ancor più oggi di ieri, all’Ucraina serve il nostro aiuto, ma serve anche il massimo sforzo da parte di tutti per una soluzione diplomatica”. Sul tavolo di Meloni inoltre, questa settimana, i ‘nodi’ Mes e il caso Santanchè, che stanno mettendo alla prova la compattezza dei partiti della maggioranza. Venerdì è calendarizzato nell’Aula della Camera l’approdo della Pdl che chiede la ratifica dell’accordo sul Meccanismo europeo di stabilità su cui sinora il governo ha espresso la propria contrarietà e nella capigruppo di Montecitorio, che ci sarà mercoledì, è sempre più probabile che si decida uno slittamento del dossier. Nella riunione dei presidenti dei gruppi si affronterà poi la vicenda Santanchè. Ieri il M5S ha formalizzato la richiesta che la ministra venga a riferire in Aula. La conferenza dei capigruppo del Senato dovrebbe tenersi, secondo quanto si apprende, già domani.

Valditara: serve più rispetto a scuola. E annuncia novità per “valorizzare il voto in condotta”

Valditara: serve più rispetto a scuola. E annuncia novità per “valorizzare il voto in condotta”Roma, 26 giu. (askanews) – “Dobbiamo ridare autorevolezza alla figura del docente, rimettere il docente al centro della società. Occorrono anche provvedimenti. Ha terminato i lavori il gruppo di lavoro di lotta al bullismo: già dalla prossima settimana lavoreremo per proporre e trovare soluzioni interessanti, fortemente innovative. Inizieremo con il valorizzare il voto in condotta”. Così il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara intervenendo al convegno “Futuro Direzione Nord” di Fondazione Stelline a Milano.

“Io sono personalmente contrario a utilizzare l’istituto della sospensione come un abbandonare il ragazzo al suo destino. Ci deve essere più scuola per un bullo, per chi si rendere artefice di comportamenti trasgressivi, più attività di volontariato sociale”. “E’ necessario un insieme di interventi coerenti che ridia più autorevolezza e tutela ai docenti, più rispetto nelle scuole, più rispetto dei docenti e dei beni pubblici”, ha concluso il ministro.

“Dobbiamo cambiare anche con una riconsiderazione del voto di condotta. Stiamo studiando tutta una serie di nuove norme che intendiamo rapidamente mettere in funzione”, ha ribadito Valditara. “Nel caso di Rovigo – ha spiegato – mi sono già espresso, ho scritto anche alla preside: le ho detto che dare 9 a chi a sparato lo ritengo un messaggio diseducativo. Ci sono tanti voti a disposizione. Siccome c’è l’autonomia delle scuole e il ministro non può dire decido io, gli ispettori sono stati mandati per capire se gli scrutini sono stati coerenti con i regolamenti interni.

“Sul caso di Abbiategrasso, non posso che sottolineare che le scuole sono autonome, hanno ritenuto di fare una determinata scelta, che tenuto conto della condizione è stata considerata la più opportuna e la più giusta e io rispetto l’autonomia delle scuole. A me non spetta giudicare i genitori. Io rispetto l’autonomia di una scuola che ha deciso in un certo modo”, ha concluso il ministro.

Mercoledì in Parlamento Meloni riferirà sulla Russia e l’Ucraina. Sul tavolo anche i “nodi” Mes e Santanchè

Mercoledì in Parlamento Meloni riferirà sulla Russia e l’Ucraina. Sul tavolo anche i “nodi” Mes e SantanchèRoma, 26 giu. (askanews) – La premier Giorgia Meloni, mercoledì prossimo, nelle consuete comunicazioni in Parlamento in vista della riunione del Consiglio europeo del 29 e 30 giugno, si soffermerà anche sullo scenario in corso nella Federazione russa scatenato dall’ammutinamento del fondatore e leader della compagnia di mercenari Wagner Evgeny Prigozhin e sugli sviluppi della guerra in Ucraina.

“Esteri, Difesa e intelligence in coordinamento con Palazzo Chigi stanno analizzando lo scenario, in costante contatto con gli alleati della Nato e dell’Unione europea”, aveva precisato una nota di Palazzo Chigi dopo il vertice di sabato tra la Premier, i ministri degli Esteri e della Difesa, Antonio Tajani e Guido Crosetto, e i sottosegretari alla Presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano e Giovanbattista Fazzolari. Sul tavolo di Meloni, questa settimana, anche i ‘nodi’ Mes e il caso Santanchè, che stanno mettendo alla prova la compattezza dei partiti della maggioranza. Venerdì è calendarizzato nell’Aula della Camera l’approdo della Pdl che chiede la ratifica del meccanismo europeo di stabilità, ratifica su cui sinora il governo ha espresso contrarietà e nella capigruppo di Montecitorio, che ci sarà mercoledì, si potrebbe decidere uno slittamento come certamente si affronterà la vicenda Santanchè. Ieri il M5S ha formalizzato la richiesta che la ministra venga a riferire in Aula. La conferenza dei capigruppo del Senato dovrebbe tenersi, secondo quanto si apprende, già domani.

Urne aperte in Molise oggi e domani, 2 sindaci in corsa per Regione

Urne aperte in Molise oggi e domani, 2 sindaci in corsa per RegioneRoma, 25 giu. (askanews) – Urne aperte in Molise per le elezioni regionali: oggi si vota dalle 7 alle 23, mentre domani i seggi riapriranno alle 7 e chiuderanno alle 15, quando inizierà lo spoglio.

Sono due sindaci i principali aspiranti presidenti della regione più piccola d’Italia. Il centrodestra, al governo dal 2018 con Donato Toma, punta questa volta sul primo cittadino di Termoli, Francesco Roberti di Forza Italia (sostenuto anche da Fdi, Lega, Udc, Popolari, Molise che Vogliamo e Roberti Presidente). Il centrosinistra candida invece il primo cittadino di Campobasso, Roberto Gravina del M5s (sostenuto anche da Pd, Avs, Socialisti, Costruire Democrazia e Gravina Presidente). Il terzo candidato è Emilio Izzo, in campo con la lista civica “Io non voto i soliti noti”, mentre Forza Nuova è riuscita a sorpresa a presentarsi con Nicola Ninni. Sulle schede i molisani trovano 15 liste e 284 aspiranti alla carica di consigliere regionale a Palazzo D’Aimmo di Campobasso.

Meloni analizza lo scenario in Russia con i ministri degli Esteri, Difesa e l’intelligence

Meloni analizza lo scenario in Russia con i ministri degli Esteri, Difesa e l’intelligenceRoma, 24 giu. (askanews) – Il presidente del Consiglio Giorgia Meloni “segue l’evoluzione della crisi in Russia e ha tenuto un vertice con i ministri degli Esteri e della Difesa, Antonio Tajani e Guido Crosetto, e i sottosegretari alla Presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano e Giovanbattista Fazzolari”. Lo fa sapere Palazzo Chigi in una nota.

“Esteri, Difesa e intelligence in coordinamento con Palazzo Chigi – prosegue la nota – stanno analizzando lo scenario, in costante contatto con gli alleati della Nato e dell’Unione europea”.

Meloni: sul Mes non ho cambiato idea, votarlo ora fa male all’Italia

Meloni: sul Mes non ho cambiato idea, votarlo ora fa male all’ItaliaRoma, 24 giu. (askanews) – Sul Mes “non ho cambiato idea. Penso che sia un errore portarlo in aula adesso, anche per chi è favorevole alla ratifica. Il Parlamento aveva votato”, a maggioranza, “una mozione dove si chiedeva di non ratificare il Mes, a maggior ragione in attesa delle decisioni che riguardano il quadro complessivo della governance, che vuol dire legge di stabilità, unione bancaria, garanzia dei depositi. Chi oggi chiede di prendere questa decisione in questo momento non sta facendo un favore all’Italia”. Così la Premier Giorgia Meloni, a margine dell’Europa Forum Wachau in Austria.

“Indipendentemente dal merito spero che chi l’ha calendarizzarlo voglia riconsiderare questa decisione che non aiuta l’Italia in questo momento”, ha aggiunto.

Meloni: l’Europa deve essere un gigante politico, non un gigante burocratico

Meloni: l’Europa deve essere un gigante politico, non un gigante burocraticoRoma, 24 giu. (askanews) – “L’Europa deve ripensarsi. Noi abbiamo bisogno della politica perché l’Europa riesca a essere un gigante politico, non un gigante burocratico” e “questo è” il momento “perché non dipende da noi ma dalle sfide che la storia ci pone di fronte. Alla fine il destino, diceva una bella canzone, ci sfida per spingerci ad essere fieri di noi”. Così la Premier Giorgia Meloni nel suo intervento all’Europa Forum Wachau in Austria.

“E quando capisci che sei seduto sulle spalle di un gigante, allora forse ti rendi conto di come quegli ostacoli che sembravano insuperabili forse alla fine sono alla tua portata, alla portata della civiltà europea, non alla portata di un’organizzazione, non alla portata di regole, non alla portata di burocrati” e occorre cogliere la sfida “se vogliamo uscire più forti da questa situazione difficile”, ha sottolineato.“In questo tempo si discute molto di allargamento – ha proseguito – l’Italia sostiene con forza quello che dal mio punto di vista è un ricongiungimento, verso i balcani occidentali e non solo. E il dibattito sull’allargamento porta a interrogarsi sulle regole di funzionamento prima di aprirci”.

Ma allora, per la Premier Meloni, il tema non è quello di “ripensare le regole ma – ha detto – occorre ripensare le priorità: più saremo e più credo sarà necessario applicare il principio previsto nei trattati e sinora applicato di meno, il principio di sussidiarietà: non si occupi Bruxelles di quello che può meglio fare Roma o Vienna, non facciano Roma o Vienna da sole quello che può fare solo Bruxelles”.“Penso – ha concluso – che si debba ragionare insieme e si debba comprendere insieme che l’Europa debba concentrare la sua attenzioone strategica sulle grandi materie, a volte secondarie nel passato” come “l’autonomia strategica, la competitività, il mercato unico, la sicurezza dei confini, la transizione energetica e digitale, la politica estera continentale, l’Europa ha il compito di stabilire gli obiettivi su queste materie e ha il compito di stabilire le priorità per raggiungerli. Mentre non credo sia necessarie occuparsi di normare ogni singolo aspetto della vita quotidiana perché quello lo possono fare meglio gli stati nazionali che conoscono meglio quei cittadini, anche per difendere le specificità che ogni nazione ha”, come “la transizione energetica”.

 

Meloni: certa propaganda sulla compattezza del regime russo non era realtà

Meloni: certa propaganda sulla compattezza del regime russo non era realtàRoma, 24 giu. (askanews) – “Quello che sta accadendo, quanto certa propaganda fatta in passato dalla Russia di forza e compattezza all’interno del regime non corrispondesse poi così alla realtà”. E’ quanto ha rilevato la Premier Giorgia Meloni, durante una conferenza stampa congiunta, dopo il bilaterale con il cancelliere austriaco Karl Nehammer. “E’ difficile fare valutazioni che non siano la consapevolezza di una situazione di caos all’interno della federazione russa che stona con certa propaganda degli ultimi mesi”, ha puntualizzato Meloni.
Poi ha aggiunto che “c’è una riunione convocata a livello di ministri degli esteri per ora, per fare il punto e cercare di scambiare le informazioni, siamo tutti in contatto”

 

In Molise contesa tra sindaci, primo test post Berlusconi

In Molise contesa tra sindaci, primo test post BerlusconiMilano, 24 giu. (askanews) – Sono due sindaci i principali aspiranti presidenti in Molise, dove si vota domani e lunedì, 25 e 26 giugno. Il centrodestra, al governo dal 2018 con Donato Toma, punta questa volta sul primo cittadino di Termoli, Francesco Roberti di Forza Italia (sostenuto anche da Fdi, Lega, Udc, Popolari, Molise che Vogliamo e Roberti Presidente). Il centrosinistra candida invece il primo cittadino di Campobasso, Roberto Gravina del M5s (sostenuto anche da Pd, Avs, Socialisti, Costruire Democrazia e Gravina Presidente). Il terzo candidato è Emilio Izzo, in campo con la lista civica “Io non voto i soliti noti”, mentre Forza Nuova è riuscita a sorpresa a presentarsi con Nicola Ninni.

Il duello è per la guida della Regione più piccola d’Italia, ma è anche un primo banco di prova a livello nazionale per capire gli effetti sul quadro elettorale della scomparsa di Silvio Berlusoni. Un test dunque importante soprattutto per Forza Italia, esposta con un candidato proprio alla presidenza, che a fine maggio aveva ricevuto una telefonata dell’ex premier per assicurargli il proprio sostegno, ma anche per il centrosinistra in assetto “campo largo” e per la segrateria del Pd Elly Schlein, che a pochi giorni dal voto ha ricevuto la lettera di dimissioni dalla vicesegretaria regionale del partito, Maria Concetta Chimisso, in dissenso con la linea della nuova segreteria dem.Altro dato da tenere d’occhio, in un quadro che sarà probabilmente deciso da poche migliaia di voti, visto l’esiguo numero di elettori, poco meno di 250.000, e il calo costante dell’affluenza registrato a livello nazionale, sarà il risultato dei centristi di Iv e Azione, che non corrono con liste proprie, ma sostengono il candidato del centrodestra.

Le urne saranno aperte domani, domenica 25 giugno, dalle 7 alle 23 e di nuovo lunedì 26 giugno dalle 7 alle 15. Sulle schede i molisani troveranno 15 liste e 284 aspiranti alla carica di consigliere regionale a Palazzo D’Aimmo di Campobasso. Almeno una ventina sono i sindaci e molti volti noti come l’ex presidente della Regione Michele Iorio e l’assessore uscente Quintino Pallante, entrambi in corsa con Fdi. L’ex assessore Nicola Cavaliere è invece candidato per Fi. Con Avs corre, tra gli altri, Giovanni Germano, padre dell’attore Elio Germano. Nel 2018 il primo partito della coalizione vincente, il centrodestra, fu Fi. Il Consiglio regionale molisano è composto da venti consiglieri oltre al presidente della giunta.