Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

Schlein: Meloni torna dal Consiglio europeo con un bilancio misero, il suo Governo è isolato

Schlein: Meloni torna dal Consiglio europeo con un bilancio misero, il suo Governo è isolato


Schlein: Meloni torna dal Consiglio europeo con un bilancio misero, il suo Governo è isolato – askanews.it



Schlein: Meloni torna dal Consiglio europeo con un bilancio misero, il suo Governo è isolato – askanews.it



















Roma, 25 mar. (askanews) – “É un misero bilancio quello con il quale la presidente Meloni torna dal Consiglio europeo. I nodi vengono al pettine e la mancanza di credibilità sulla scena europea è il risultato non solo delle scelte e delle alleanze strette in questi anni, ma anche dell’atteggiamento propagandistico ed euroscettico che ha portato spesso la leader di Fratelli d’Italia su posizioni vicine a chi vorrebbe l’uscita del nostro Paese dall’euro”. Lo dichiara la segretaria del Pd Elly Schlein, all’indomani della conclusione a Bruxelles del Consiglio Ue.

“Il governo italiano – attacca Schlein- resta isolato nella condivisione di responsabilità sull’accoglienza, con l’Italia costretta dietro i muri che i nazionalisti alleati di Meloni vogliono costruire. La propaganda non risolve nulla, gli italiani e le italiane se ne stanno accorgendo. In passato quando si è provato a riformare il Regolamento Dublino la destra non si è fatta trovare, i primi da convincere sono i loro alleati, chissà se con loro ha il coraggio di parlarne Giorgia Meloni”.

Ue,Schlein attacca Meloni: bilancio misero,suo Governo è isolato

Ue,Schlein attacca Meloni: bilancio misero,suo Governo è isolato


Ue,Schlein attacca Meloni: bilancio misero,suo Governo è isolato – askanews.it



Ue,Schlein attacca Meloni: bilancio misero,suo Governo è isolato – askanews.it



















Roma, 25 mar. (askanews) – “É un misero bilancio quello con il quale la presidente Meloni torna dal Consiglio europeo. I nodi vengono al pettine e la mancanza di credibilità sulla scena europea è il risultato non solo delle scelte e delle alleanze strette in questi anni, ma anche dell’atteggiamento propagandistico ed euroscettico che ha portato spesso la leader di Fratelli d’Italia su posizioni vicine a chi vorrebbe l’uscita del nostro Paese dall’euro”. Lo dichiara la segretaria del Pd Elly Schlein, all’indomani della conclusione a Bruxelles del Consiglio Ue.

“Il governo italiano – attacca Schlein- resta isolato nella condivisione di responsabilità sull’accoglienza, con l’Italia costretta dietro i muri che i nazionalisti alleati di Meloni vogliono costruire. La propaganda non risolve nulla, gli italiani e le italiane se ne stanno accorgendo. In passato quando si è provato a riformare il Regolamento Dublino la destra non si è fatta trovare, i primi da convincere sono i loro alleati, chissà se con loro ha il coraggio di parlarne Giorgia Meloni”.

Picierno: “La situazione delle carceri in Italia è allarmante”

Picierno: “La situazione delle carceri in Italia è allarmante”


Picierno: “La situazione delle carceri in Italia è allarmante” – askanews.it



Picierno: “La situazione delle carceri in Italia è allarmante” – askanews.it



















Roma, 25 mar. (askanews) – “La situazione delle carceri in Italia è allarmante e richiede interventi urgenti e strutturali. Il sovraffollamento e la costante violazione dei diritti più elementari rappresentano una vera e propria emergenza come ha evidenziato il Cpt, l’organo antitortura del Consiglio d’Europa. Il Governo però sembra del tutto indifferente e, anzi, abbraccia un giustizialismo disumano, che aggrava e inasprisce i problemi già esistenti. Le misure proposte dal Governo violano i diritti sanciti nei trattati e la Carta dei diritti fondamentali dell’Unione. Per questo ho depositato un’interrogazione alla Commissione Europea per chiedere se è conoscenza della situazione in Italia e se prevede di adottare delle misure per farvi fronte”. Lo rende noto la vicepresidente Pd del Parlamento Europeo Pina Picierno.

“La maggioranza, con un colpo di mano della Lega – denuncia Picierno- modifica la legge per costruire nuove case famiglia e si scaglia contro i bambini. Sceglie infatti di trattenere in carcere 26 bimbi al seguito di 23 madri detenute, in quanto recidive. Come se non bastasse, Fdi propone una legge per abrogare il reato di tortura, cancellando di fatto gli articoli 613 bis e 613 ter del Codice penale”.

Carceri, denuncia Picierno a Ue: “situazione Italia allarmante”

Carceri, denuncia Picierno a Ue: “situazione Italia allarmante”


Carceri, denuncia Picierno a Ue: “situazione Italia allarmante” – askanews.it



Carceri, denuncia Picierno a Ue: “situazione Italia allarmante” – askanews.it


















Roma, 25 mar. (askanews) – “La situazione delle carceri in Italia è allarmante e richiede interventi urgenti e strutturali. Il sovraffollamento e la costante violazione dei diritti più elementari rappresentano una vera e propria emergenza come ha evidenziato il Cpt, l’organo antitortura del Consiglio d’Europa. Il Governo però sembra del tutto indifferente e, anzi, abbraccia un giustizialismo disumano, che aggrava e inasprisce i problemi già esistenti. Le misure proposte dal Governo violano i diritti sanciti nei trattati e la Carta dei diritti fondamentali dell’Unione. Per questo ho depositato un’interrogazione alla Commissione Europea per chiedere se è conoscenza della situazione in Italia e se prevede di adottare delle misure per farvi fronte”. Lo rende noto la vicepresidente Pd del Parlamento Europeo Pina Picierno.

“La maggioranza, con un colpo di mano della Lega – denuncia Picierno- modifica la legge per costruire nuove case famiglia e si scaglia contro i bambini. Sceglie infatti di trattenere in carcere 26 bimbi al seguito di 23 madri detenute, in quanto recidive. Come se non bastasse, Fdi propone una legge per abrogare il reato di tortura, cancellando di fatto gli articoli 613 bis e 613 ter del Codice penale”.

Bonaccini: la segretaria Pd Schlein sia prudente, ci sono le condizioni per far bene

Bonaccini: la segretaria Pd Schlein sia prudente, ci sono le condizioni per far bene


Bonaccini: la segretaria Pd Schlein sia prudente, ci sono le condizioni per far bene – askanews.it



Bonaccini: la segretaria Pd Schlein sia prudente, ci sono le condizioni per far bene – askanews.it



















Milano, 25 mar. (askanews) – “Elly mi ha rappresentato il suo orientamento sui capigruppo la settimana scorsa e mi sono sentito in dovere di consigliarle subito prudenza. Non perché io creda che spetti a me dare pagelle sui nomi, ma perché penso che coi gruppi parlamentari vada costruito un rapporto positivo: da un lato rispettoso della linea uscita al congresso ma al tempo stesso rispettoso dell’autonomia dei gruppi e degli orientamenti che ci sono”. Lo ha detto il presidente del Pd, Stefano Bonaccini, nel suo intervento alla riunione dei dem che hanno fatto riferimento alla sua mozione congressuale.

“Costruire questa sintonia a me non pare così difficile se si fanno i passaggi giusti e non si calano dall’alto proposte chiuse e indiscutibili. Nei giorni scorsi ho sentito numerosi di voi ed ho registrato i malumori che sono emersi anche in queste ore. Ho ritenuto di rappressentare questo quadro problematico ad Elly perché ne tenesse conto. E ho ritenuto di aspettare a riunirci perché non credo, per le cose che ho detto in premessa, che il nostro compito sia organizzare i malumori e il dissenso, ma rappresentare ad Elly il quadro delle valutazioni che emergono, al solo fine di non sbagliare. E se ci riesce anche di individuare delle possibili soluzioni” ha aggiunto. “In questo senso, ad esempio, trovo condivisibile che abbia compreso che riunire la settimana scorsa i gruppi per votare sarebbe stato un errore, mentre è senz’altro utile avere un passaggio lunedì dove poter prima discutere e confrontarci per procedere poi con le scelte. Ci siamo risentiti anche in queste ore e le ho ribadito sia quel che penso sia quel che ho registrato: ci sono le condizioni per fare bene e insieme se si ha la pazienza di ascoltarsi e la volontà di condividere” ha proseguito.

La segretaria del Pd, Elly Schlein, “mi ha ribadito la sua volontà di arrivare ad una gestione unitaria e questo mi fa piacere. Mi sono detto disponibile anche nelle prossime ore a confrontarci per fare passi avanti, se siete d’accordo anche voi, in modo da arrivare a lunedì con un quadro più completo” aveva detto il presidente del Pd, Stefano Bonaccini. “Mi muoverei come la segretaria mi ha proposto ancora stamattina: proseguire nel confronto per capire come intende comporre il quadro complessivo nelle prossime ore, auspicabilmente da qui a lunedì. La linea e i nuovi assetti nei gruppi e nella segreteria. Per questa ragione vi proporrei di procedere così: non aprirei un dibattito su un quadro che manca di troppi elementi e userei il tempo che ci separa a lunedì per andare a chiuderli, a vedere qual è la proposta complessiva che Elly fa” ha continuato.

Gasparri contro la farina insetti: nessuno compri questi prodotti

Gasparri contro la farina insetti: nessuno compri questi prodotti


Gasparri contro la farina insetti: nessuno compri questi prodotti – askanews.it



Gasparri contro la farina insetti: nessuno compri questi prodotti – askanews.it



















Roma, 25 mar. (askanews) – “Ben vengano gli scaffali separati nei negozi per i prodotti che usano la farina di insetti. Così i consumatori sapranno che cosa lasciare all’interno dei negozi e supermercati. Questa roba non deve essere comprata. È pericolosa, come hanno detto alcuni esponenti del governo, può causare problemi a chi soffre di allergie per alcuni cibi. È contraria alle nostre abitudini alimentari. Chiamiamo questi banchi, semmai dovessero comparire nei negozi e nei supermercati, ‘banchi spazzatura’. I prodotti con farina di insetti devono essere, per un gesto di civiltà, lasciati sul bancone”. Lo dichiara il vicepresidente Fi del Senato Maurizio Gasparri.

“Nessuno – esorta Gasparri- li compri. È una vergogna che venga fatta circolare questa roba. Sarà bene prendere nota di aziende che metteranno questi prodotti in commercio, affinché i consumatori diffidino da chi ricorrerà alla farina di insetti”.

Meloni: l’Italia è la patria del bello proiettata in nuovo Rinascimento

Meloni: l’Italia è la patria del bello proiettata in nuovo Rinascimento


Meloni: l’Italia è la patria del bello proiettata in nuovo Rinascimento – askanews.it



Meloni: l’Italia è la patria del bello proiettata in nuovo Rinascimento – askanews.it



















Roma, 25 mar. (askanews) – “La nostra Nazione è la Patria del bello ed è nostro dovere proteggere e valorizzare l’immenso patrimonio di cui siamo eredi. Così come è nostro preciso compito rimettere al centro la cultura, in tutte le sue forme, per proiettare l’Italia in un nuovoáRinascimento. Sono impegni che abbiamo assunto con i cittadini e che il Governo è impegnato a portare avanti”. Lo dichiara la premier Giorgia Meloni, in occasione delle Giornate Fai di Primavera” promossa oggi in tutta Italia.

“Le ‘Giornate FAI di Primavera’ – sottolinea Meloni- rappresentano da oltre trent’anni una straordinaria occasione per celebrare e far conoscere la bellezza nascosta del patrimonio artistico e culturale italiano. In questo fine settimana i cittadini avranno modo di visitare centinaia di gioielli poco conosciuti e spesso inaccessibili. Grazie al FAI, al lavoro di migliaia di volontari e apprendisti ‘ciceroni’ si apriranno ancora una volta le porte di luoghi speciali e identitari che custodiscono pagine uniche della nostra storia. Tra i tanti penso a Villa Bonaparte a Roma, sede dell’Ambasciata di Francia presso la Santa Sede, che ha assistito ad uno degli episodi più importanti del Risorgimento: la Breccia di Porta Pia”.

Meloni:”Italia partria del bello proiettata in nuovo Rinascimento”

Meloni:”Italia partria del bello proiettata in nuovo Rinascimento”


Meloni:”Italia partria del bello proiettata in nuovo Rinascimento” – askanews.it



Meloni:”Italia partria del bello proiettata in nuovo Rinascimento” – askanews.it



















Roma, 25 mar. (askanews) – “La nostra Nazione è la Patria del bello ed è nostro dovere proteggere e valorizzare l’immenso patrimonio di cui siamo eredi. Così come è nostro preciso compito rimettere al centro la cultura, in tutte le sue forme, per proiettare l’Italia in un nuovo Rinascimento. Sono impegni che abbiamo assunto con i cittadini e che il Governo è impegnato a portare avanti”. Lo dichiara la premier Giorgia Meloni, in occasione delle Giornate Fai di Primavera” promossa oggi in tutta Italia.

“Le ‘Giornate FAI di Primavera’ – sottolinea Meloni- rappresentano da oltre trent’anni una straordinaria occasione per celebrare e far conoscere la bellezza nascosta del patrimonio artistico e culturale italiano. In questo fine settimana i cittadini avranno modo di visitare centinaia di gioielli poco conosciuti e spesso inaccessibili. Grazie al FAI, al lavoro di migliaia di volontari e apprendisti ‘ciceroni’ si apriranno ancora una volta le porte di luoghi speciali e identitari che custodiscono pagine uniche della nostra storia. Tra i tanti penso a Villa Bonaparte a Roma, sede dell’Ambasciata di Francia presso la Santa Sede, che ha assistito ad uno degli episodi più importanti del Risorgimento: la Breccia di Porta Pia”.

Casa, si accelera alla Camera su sgomberi lampo occupazioni abusive

Casa, si accelera alla Camera su sgomberi lampo occupazioni abusive


Casa, si accelera alla Camera su sgomberi lampo occupazioni abusive – askanews.it



Casa, si accelera alla Camera su sgomberi lampo occupazioni abusive – askanews.it


















Roma, 24 mar. (askanews) – Si accelera alla Camera sulla stretta delle occupazioni abusive, proprio mentre a Roma esplode il caso delle chat, tra l’assessore alle politiche abitative della giunta di Gualtieri e il leader delle occupazioni, sul piano casa del Campidoglio. Con l’assessore Zevi che ha minacciato querela e gli avversari politici all’attacco.

Ieri, la commissione Giustizia della Camera ha incardinato due Pdl della Lega che introducono nel codice penale una nuova fattispecie di reato e una specifica procedura per l’immediato rilascio di immobili occupati, senza pronuncia ex ante dell’autorità giudiziaria, e con l’arresto “obbligatorio” in flagranza di reato se non si restituisce l’immobile dopo che è stato emanato l’ordine. Con pene per chi si macchia del reato di “occupazione arbitraria di immobile destinato a domicilio altrui” fino a 7 anni. Nel caso in cui l’alloggio non venga restituto entro 48 ore dalla presentazione della querela, se è di proprietà pubblica, “si procede con ordinanza allo sgombero” e se è di proprietà privata, la polizia interviene “senza indugio e senza attendere il provvedimento di un giudice”. Ma in campo c’è anche il Movimento Cinque Stelle. Il gruppo ha presentato a sua volta un testo, ha spiegato il vicepresidente della commissione Giustizia della Camera ed esponente M5S, Federico Cafiero de Raho, e chiederà l’abbinamento con le due pdl del Carroccio incardinate ieri. “La nostra proposta – ha affermato Cafiero De Raho – vuole impedire le occupazioni abusive e prevedere che la pena sia effettivamente congrua, e soprattutto che si consenta una procedibilità d’ufficio con la possibilità, in considerazione della congruità della pena, di intervenire anche con un arresto in flagranza di reato”. Occorre cioè, ha sintetizzato, “far in modo che la procedura sia più snella e dove vi siano anche gruppi criminali le pene particolarmente elevate”.

“Ben venga un intervento legislativo sulle occupazioni abusive se finalizzato al ripristino della legalità, soprattutto in contesti dove il fenomeno è diffuso e gestito dalla criminalità organizzata” purché non avvengano senza il controllo dell’autorità giudiziaria, è il commento di Devis Dori, capogruppo Avs in commissione Giustizia della Camera. Doris esprime infatti “preoccupazione se gli sgomberi dovessero avvenire attribuendo ampi poteri alle forze dell’ordine senza un controllo da parte dell’autorità giudiziaria” e auspica “che nei lavori di commissione si possa trovare il giusto equilibrio fra esigenza di legalità e stato di diritto”.

Meloni rientra da Bruxelles “soddisfatta”.Ma partite Ue ancora aperte

Meloni rientra da Bruxelles “soddisfatta”.Ma partite Ue ancora aperte


Meloni rientra da Bruxelles “soddisfatta”.Ma partite Ue ancora aperte – askanews.it



Meloni rientra da Bruxelles “soddisfatta”.Ma partite Ue ancora aperte – askanews.it


















Bruxelles, 24 mar. (askanews) – La premier Giorgia Meloni è ripartita da Bruxelles dicendosi “molto soddisfatta” per i risultati del Consiglio europeo e anche per il bilaterale del ‘disgelo’ con il presidente francese Emmanuel Macron.

Per quanto riguarda il summit, però, grandi risultati concreti non ce ne sono stati, ma del resto non era questa l’occasione. Il Consiglio, infatti, era già preannunciato come “interlocutorio”, una prosecuzione di quello di febbraio e un ‘primo tempo’ di quello in programma a giugno (ma potrebbe esserci una riunione straordinaria a maggio). Il tema che stava più a cuore alla presidente del Consiglio era quello dei migranti, previsto all’ordine del giorno nella sezione ‘varie ed eventuali’. Ieri sera, nel corso della cena, c’è stato un confronto sul report della Commissione sull’implementazione delle misure decise a il 9 febbraio. Meloni ha preso la parola, chiedendo azioni “rapide e concrete” per una situazione che, vista anche la questione tunisina, rischia di andare “fuori controllo” in estate. Alla fine la premier ha ottenuto il richiamo (non scontato) del tema nelle conclusioni finali: cinque righe in cui il punto centrale è l’impegno a una “rapida implementazione” delle intese, con una verifica a giugno. Dunque adesso occorre, per il governo, controllare e sollecitare l’attuazione concreta.

Altro punto centrale per l’esecutivo italiano è quello del sostegno alla competitività, su cui le conclusioni non mostrano grandi passi avanti. L’Italia è contraria a una semplice e ampia riduzione dei vincoli agli aiuti di Stato, che avvantaggerebbe i Paesi più solidi, e punta invece su una maggiore flessibilità sui fondi esistenti, a partire dal Pnrr. A proposito del Piano nazionale di ripresa e resilienza, Meloni è arrivata a Bruxelles mentre in Italia suonava l’allarme per ritardi nell’attuazione che metterebbero a rischio il pagamento della terza rata da 19 miliardi. A margine dei lavori il ministro Raffaele Fitto ne ha parlato con il commissario all’economia Paolo Gentiloni e la stessa premier ne ha discusso con la presidente della Commissione Ursula von der Leyen. Meloni ha assicurato di non vedere “assolutamente rischi” sull’erogazione della tranche ma qualche preoccupazione, sia in Europa che in Italia, c’è. E una conferma sembra arrivare dal presidente della Repubblica: citando De Gasperi, Sergio Mattarella ha rivolto oggi un pressante invito a “mettersi alla stanga” per realizzare il piano. Il tema economico contingente, per Meloni, va però di pari passo con la partita, appena iniziata, per la revisione del Patto di stabilità e crescita, che per l’Italia deve guardare più alla “crescita” e allo “sviluppo”, senza tornare a regole di austerity che sarebbero “tragiche”. Su questo, però, la partita è appena iniziata. L’idea della presidente del Consiglio è quella di creare un fronte dei Paesi del Sud, dando vita a un blocco in grado di contrastare la linea di austerity dei cosiddetti ‘frugali’. Di questo Meloni ha parlato con Macron, in un incontro di oltre un’ora e mezza che si è svolto ieri sera all’hotel Amigo, nel centro di Bruxelles, dove entrambi soggiornavano. Un faccia a faccia arrivato dopo mesi di gelo, causato dallo scontro a distanza sui migranti e le navi Ong e poi peggiorato dall’invito all’Eliseo del presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky che aveva fatto infuriare la premier. L’incontro per Meloni è andato “bene” ed è emersa “voglia di collaborare” su alcune questioni strategiche, tra cui migranti e politica industriale. Proprio sul Patto di stabilità Meloni si dice convinta di poter contare su un “ampio allineamento” di Parigi, che invece ha il sostegno di Roma sul nucleare. La Francia, infatti, vuole che l’Ue inserisca l’atomo tra le tecnologie utilizzabili per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione. “Indipententemente da quella che può essere poi la scelta italiana in tema di nucleare – ha detto Meloni – se le altre nazioni vogliono utilizzare una tecnologia che rispetta determinati target secondo me è giusto che lo possa fare”.

Sempre in tema di transizione green, resta aperta (e in salita) la partita sulla direttiva per lo stop alle auto a benzina e diesel dal 2035. Sia il vice presidente della Commissione Frans Timmermans che la presidente del Parlamento Roberta Metsola hanno detto, ieri, che la questione non può essere riaperta. La Germania sta trattando per ottenere una interpretazione che permetta l’uso di motori endotermici ma con i cosiddetti e-fuel, i carburanti sintetici, e probabilmente la otterrà. L’Italia vorrebbe lo stesso trattamento per i bio-carburanti e per Meloni “la partita non è affatto persa”. Con questo risultato la premier ha fatto rientro a Roma, dove la attende la preparazione di un importante Consiglio dei ministri martedì (all’ordine del giorno ci saranno, tra l’altro, un provvedimento contro il caro-benzina e il codice degli appalti) e la partita delle nomine nelle partecipate, che crea fibrillazioni tra gli alleati, in particolare con la Lega. “Non ci sono tensioni – cerca di smorzare – ci sono interlocuzioni a 360 gradi che guardano al merito delle persone e delle questioni”.