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Calenda: verso partito unico con Iv, anche nel Pd si sveglino

Calenda: verso partito unico con Iv, anche nel Pd si sveglinoRoma, 18 mar. (askanews) – “Abbiamo fatto una riunione l’altro giorno e siamo in sintonia su tutto, quindi io adesso inviterò formalmente +Europa e liberali a far parte del processo costituente che deve arrivare a dare vita a ottobre a un partito unico”. Così il leader di azione Carlo Calenda, intervistato dal Corriere della sera, ha risposto a una domanda sulla concretezza dell’ipotesi di un partito unico del “terzo polo”.
“Spero – ha aggiunto – che anche qualcuno del Pd si dia una svegliata: Tinagli, Gori, ma persino Bonaccini che la pensa diversamente da Schlein su tutto. Oggi il Pd è a metà tra Sinistra e libertà e i Verdi e chi lì dentro non condivide queste idee dovrà fare chiarezza”.

Ponte Stretto, Calderoli: non è una marchetta, darà ricchezza

Ponte Stretto, Calderoli: non è una marchetta, darà ricchezzaRoma, 18 mar. (askanews) – Il ponte sullo Stretto di Messina “non tradisce affatto le nostre radici ideologiche. È semplicemente il segno dell’interesse del Nord per lo sviluppo del Mezzogiorno”. Lo ha detto Roberto Calderoli, ministro per gli Affari regionali e l’Autonomia, intervistato dalla Stampa.
“Qualcuno – ha precisato l’esponente della Lega – potrebbe vederlo come una marchetta, ma non lo è. Può dare lavoro, ricchezza, risolverebbe il problema dell’insularità della Sicilia. E se cresce il Pil del Sud, il primo a guadagnarci è il Nord”.

Autonomia, Calderoli: unità Italia in Costituzione non nella realtà

Autonomia, Calderoli: unità Italia in Costituzione non nella realtàRoma, 17 mar. (askanews) – “Oggi è la giornata dell’Unità d’Italia e sarebbe giusto e doveroso festeggiarla, e vorrei farlo anch’io, ma purtroppo sono costretto ad utilizzare il condizionale, perché se dovessimo festeggiarla veramente questa unità, allo stato attuale, festeggeremmo un qualcosa che è solo scritto in Costituzione, un qualcosa auspicato da tutti e in primis dal sottoscritto, ma un qualcosa che purtroppo non esiste nella realtà dei fatti, nella realtà di tutti i giorni”. Lo afferma in una nota il ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie Roberto Calderoli.
“Qualunque tipo di parametro di riferimento possa essere utilizzato, dal Pil, dall’occupazione, fino ai servizi erogati ai cittadini, qualunque di questi parametri – spiega Calderoli – testimonia una dicotomia del Paese, peraltro una divisione del Paese non solo per due ma per tre, per quattro o per cinque. Perché l’unitarietà non esiste non solo su un asse nord-sud ma non esiste neppure in termini di diritti sociali nemmeno su assi diversi come le periferie rispetto ai centri delle grandi città, alle zone di montagne, all’insularità, ancora di più nelle piccole isole, o nelle aree marginali del Paese, e questo credo sia sotto gli occhi di tutti”.
“Va bene festeggiare il principio dell’unità nazionale ma oggi – sostiene l’esponente della Lega – bisogna dargli finalmente un’attuazione, cosa che io intendo fare utilizzando l’autonomia differenziata regionale, avendo soprattutto come obiettivo proprio l’unitarietà, ovvero che i diritti civili e sociali debbano essere garantiti a tutti su tutto il territorio nazionale”. (Segue).

Meloni alla Cgil tira dritto su Rdc e salario minimo. Niente fischi

Meloni alla Cgil tira dritto su Rdc e salario minimo. Niente fischi

Piccola contestazione minoranza che canta “Bella ciao”. Un solo timido applauso per condanna assalto alla sede nazionale

Rimini, 17 mar. (askanews) – Un (timido) applauso, nessun fischio, una contestazione che era stata annunciata. Giorgia Meloni ha archiviato così la sua partecipazione al congresso della Cgil, la prima di un premier di destra, con un intervento che apre al “confronto” ma senza nessuna concessione sui temi alla platea, che infatti ha ascoltato interessata ma fredda il suo intervento.
Meloni è arrivata al Palacongressi di Rimini questa mattina poco prima delle 12, accolta con una stretta di mano da Maurizio Landini. Proprio il segretario generale è salito sul palco, poco prima di lei, per fare una breve introduzione e spiegare che la presenza della premier è da considerare un “momento di rispetto e riconoscimento” per il sindacato, che da parte sua deve “imparare ad ascoltare, anche chi ha idee e posizioni diverse”.
Appena ha preso posto sul podio, però, Meloni è stata accolta dalla contestazione di una trentina di delegati della minoranza, che hanno abbandonato la sala intonando “Bella ciao” e lasciando sulle sedie dei peluche, a ricordare il naufragio Cutro. Lei non si è scomposta: del resto, ha sottolineato, “sono fischiata da 30 anni. Non mi spaventa il contesto difficile”. L’esordio, nel giorno delle celebrazioni dell’Unità d’Italia, è stato proprio un riferimento all’unità, intesa non come “annullare la contrapposizione”, che è “utile” e anche “positiva”, ma come lavorare “con lo stesso obiettivo: il bene della nazione”.
Con questa premessa, Meloni non ha cercato di accattivarsi la platea della Cgil ma ha ribadito le sue convinzioni su temi ‘sensibili’ per il sindacato come il reddito di cittadinanza e il salario minimo. Il reddito, ha detto ancora una volta, “ha fallito gli obiettivi” e chi può lavorare non deve “essere mantenuto dallo Stato con i proventi delle tasse di chi lavora duramente”. I poveri – ha assicurato con una risposta indiretta a Landini – “non ci hanno fatto niente, è per questo che non vogliamo mantenerli in una condizione di povertà” e “l’unico modo per uscire da quella condizione di povertà è il lavoro”.
Per quanto riguarda il salario minimo, tema molto caro al sindacato, per Meloni non è la soluzione “più efficace” ma rischia di avere un effetto contrario. Per l’esecutivo, invece, la strada è quella “di estendere la contrattazione ai settori non coperti”.
Un applauso, flebile, Meloni lo ha ricevuto quando ha definito “inaccettabile” l’assalto di forze di estrema destra alla sede del sindacato, avvenuto il 9 ottobre 2021. Freddezza, invece, quando Meloni ha parlato della delega fiscale approvata ieri sera dal Consiglio dei ministri. Una riforma, ha garantito, che “guarda con attenzione al lavoro”, con “importanti novità per i lavoratori dipendenti”. Tra gli altri punti che ha citato ci sono la “diminuzione progressiva delle aliquote Irpef”; la tassa piatta sugli incrementi di salario; l’abbassamento dell’Ires per chi assume. Una riforma, per la premier, che punta alla “crescita”, insieme a una politica industriale che, e su questo si è detta “d’accordo” con Landini, fino a oggi è mancata.
La conclusione è stata un’apertura al confronto. “Rivendicate senza sconto le vostre istanze, a volte saremo d’accordo, a volte no ma vi garantisco che quelle istanze troveranno un ascolto serio e privo di pregiudizio”, ha assicurato, salutata da un accenno di applauso delle prime file della platea cigiellina. Al termine il confronto è iniziato subito, in un faccia a faccia con Landini in una saletta a lato del palco. Quaranta minuti di colloquio “a 360 gradi” sui temi di attualità, viene riferito, tra due persone che si conoscono da tempo e che pur nelle “diversità” vogliono “discutere”. Lasciando il Palacongressi Meloni si è detta “soddisfatta” per un appuntamento (che alla vigilia era ritenuto non privo di ‘rischi’) a cui “era giusto e doveroso” partecipare.

Minori, Sala: su diritti governo umilia la società civile

Minori, Sala: su diritti governo umilia la società civileMilano, 17 mar. (askanews) – Il governo Meloni sembra voler “stravincere”, come nel caso dello stop al riconoscimento delle famiglie omogenitoriali, al punto da “voler umiliare” le istanze che “la società sta esprimendo”. Lo ha detto il sindaco di Milano Giuseppe Sala, durante la conferenza stampa di presentazione del presidio per il riconoscimento delle famiglie omogenitoriali che si terrà domani in piazza della Scala.
“Quello che noto in questo governo è la voglia di stravincere e passare sopra le istanze del Paese. Si possono fare molti esempi, il fatto di come stanno cercando di cambiare la legge per eleggere il sindaco superando il ballottaggio per un calcolo elettorale. Lo stravincere e il voler umiliare nella vita non va mai bene. Quello che il governo sta cercando di fare è umiliare chi la pensa in modo diverso. Come si fa a non sentire il bisogno di una parte significativa del paese? Chiedete ai giovani, che sono i futuri adulti italiani, cosa ne pensano. La società sta esprimendo dei bisogni e delle istanze, e la società non va umiliata nè ignorata. Su questo tema il governo si sta muovendo molto male”.

Meloni a Cgil: non fate sconti, vi ascolterò senza pregiudizi

Meloni a Cgil: non fate sconti, vi ascolterò senza pregiudiziRoma, 17 mar. (askanews) – “Se il nostro approccio è sincero, posso imparare anche da chi è distante da me, ma bisogna avere l’umiltà di non partire da un pregiudizio e io non intendo farlo perché voglio rappresentare tutti gli italiani. Rivendicate senza sconto le vostre istanze, a volte saremo d’accordo, a volte no ma vi garantisco che quelle istanze troveranno un ascolto serio e privo di pregiudizio perché questo è l’impegno che ho preso”. Lo ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, durante il suo intervento al congresso della Cgil in corso a Rimini.

Fisco, Meloni: riforma bocciata frettolosamente da qualcuno

Fisco, Meloni: riforma bocciata frettolosamente da qualcunoRoma, 17 mar. (askanews) – “Il Cdm ha approvato ieri sera una legge delega” per la riforma fiscale “un po’ frettolosamente bocciata da alcuni. Lavoriamo per una riforma complessiva che migliori l’efficienza della struttura, riduca il carico fiscale, che contrasti l’evasione fiscale, che ha un tax-gap stabilmente intorno a 100 mld, che semplifichi gli adempimenti che crei un nuovo rapporto di fiducia”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, parlando al congresso della Cgil a Rimini.

Meloni a Cgil:contrapposizione è utile, unità è cercare bene comune

Meloni a Cgil:contrapposizione è utile, unità è cercare bene comuneRimini, 17 mar. (askanews) – E’ “molto profonda la ragione per cui sono qui: oggi non è un giorno come altri, è la festa dell’Unità nazionale e la mia presenza oggi non è solo la volontà di colmare quel vuoto che vede da 27 anni l’assenza del capo del governo al congresso della Cgil. Era normale che fosse il presidente del Consiglio più lontano dalla platea a essere qui? Penso di sì. Con questa presenza credo che possiamo autenticamente cercare di celebrare l’unità nazionale che non è annullare la contrapposizione, che ha un ruolo positivo. L’unità è l’interesse superiore, il comune destino che dà un senso alla contrapposizione. Voglio credere che tutti noi, se il nostro cuore è sincero, lavoriamo secondo le nostre differenti condizioni con lo stesso obiettivo: il bene della nazione. Se lo spirito è questo il confronto è necessario e utile”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, parlando al congresso della Cgil a Rimini.

Cgil, Landini: grazie a Meloni, riconoscimento per sindacato

Cgil, Landini: grazie a Meloni, riconoscimento per sindacatoRimini, 17 mar. (askanews) – “Stiamo per vivere un momento molto importante di questo congresso, abbiamo scelto tutti assieme di fare un congresso aperto, nel senso di voler parlare al Paese con le nostre proposte e di voler parlare con tutti, praticare una parola d’ordine che ci siamo detti: è il momento di imparare anche ad ascoltare, anche chi ha idee e posizioni diverse dalle nostre. Sapere ascoltare è anche la condizione per chiedere di avere il diritto di essere ascoltati. Voglio ringraziare Giorgia Meloni che quando le ho telefonato ha accettato di essere qui, lo vivo come un momento di rispetto e riconoscimento per quel che siamo e perchè noi vogliamo non essere spettatori del cambiamento del Paese ma protagonisti”. Lo ha detto Maurizio Landini, introducendo Giorgia Meloni al congresso della Cgil.

Unità Italia, Meloni: celebriamo popolo fiero, orgoglioso sua Patria

Unità Italia, Meloni: celebriamo popolo fiero, orgoglioso sua PatriaRoma, 17 mar. (askanews) – “Auguri a chi ama l’Italia. Auguri a chi lavora ogni giorno per rendere grande la nostra Nazione. Auguri a tutti i cittadini. A 162 anni dall’Unità d’Italia, celebriamo un popolo unito, fiero, coraggioso e orgoglioso della sua Patria e della sua identità”. Lo ha dichiarato la presidente del Consiglio Giorgia Meloni in occasione della festa dell’Unità Nazionale.
“Oggi – dice Meloni – l’Italia celebra la Giornata dell’Unità nazionale, della Costituzione, dell’Inno e della Bandiera, le fondamenta robuste sulle quali la nostra comunità si erge e dalle quali essa prende ispirazione. Il 17 marzo di 162 anni fa iniziava il cammino dell’Italia come Stato unitario e si realizzava l’auspicio di un giovane genovese, visionario e ribelle, come Goffredo Mameli: poter vedere gli italiani non più ‘calpesti e derisi’ e ‘divisi’, bensì raccolti in ‘un’unica bandiera’. Il 17 marzo è la solennità nazionale più unificante che abbiamo e nel corso della quale quale siamo chiamati a ricordare le ragioni del nostro stare insieme. Perché, come ha spiegato Ernest Renan, la Nazione è una ‘grande solidarietà, un plebiscito che si rinnova ogni giorno e che si fonda sulla dimensione dei sacrifici compiuti e di quelli che ancora siamo disposti a compiere’”.
“Questa è la sfida che abbiamo davanti, è l’impegno che dobbiamo onorare ogni giorno: riannodare i fili di ciò che ci unisce e riscoprirci una comunità. Solo così possiamo liberare le migliori energie della Nazione e dimostrare che nessuna meta è preclusa all’Italia. Buon 17 marzo a tuttiágliáitaliani!”, conclude Maloni.