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Lombardia, nuovo Consiglio regionale ai blocchi di partenza

Lombardia, nuovo Consiglio regionale ai blocchi di partenzaMilano, 14 mar. (askanews) – Si terrà domani, mercoledì 15 marzo, la prima seduta della dodicesima legislatura del Consiglio regionale della Lombardia. La riunione, in programma dalle 10, sarà inizialmente presieduta, fino all’elezione del nuovo presidente, dal consigliere regionale più anziano. Si tratterebbe del giornalista Vittorio Feltri(Fdi), che però ha già detto pubblicamente che non intende accettare questo incarico. Pertanto toccherà probabilmente al presidente della giunta, Attilio Fontana, o a Vittorio Sgarbi nel caso anche Fontana decida di tirarsi indietro. Il ruolo di consiglieri segretari sarà svolto invece dai due più giovani, cioè Michele Schiavi e Paolo Romano.
Al primo punto all’ordine del giorno ci sono le comunicazioni sulla proclamazione degli eletti e sulla composizione della giunta regionale. Seguirà la presa d’atto della sospensione dalla carica di consigliere degli eletti nominati assessori e la conseguente presa d’atto dei relativi subentri. Si tratta complessivamente di 11 consiglieri subentranti che all’inizio della seduta saranno chiamati a prendere posto tra i banchi consiliari. Tra di essi c’è Giulio Gallera, già assessore al Welfare nella prima fase della pandemia Covid.
A seguire ci sarà l’elezione del presidente del Consiglio regionale e degli altri componenti dell’Ufficio di presidenza. Risulta eletto presidente il consigliere che nelle prime tre votazioni consegue la maggioranza dei due terzi dei componenti del Consiglio; dalla quarta votazione è sufficiente la maggioranza assoluta dei componenti. L’elezione dei due vice presidenti e dei due consiglieri segretari ha luogo con due distinte votazioni: risultano eletti vice presidenti e segretari i consiglieri, uno ciascuno per la maggioranza e per la minoranza, che ottengono il maggior numero di voti; a parità di voti è eletto il consigliere più anziano di età.
L’ultimo punto all’ordine del giorno prevede l’elezione della giunta delle elezioni, composta da un componente per gruppo consiliare e a cui spettano le verifiche sulla sussistenza di eventuali casi di incompatibilità e sulla convalida degli eletti. I suoi lavori dovranno concludersi entro 60 giorni dall’elezione del proprio Ufficio di presidenza.

Migranti, M5s: governo non crei diversivi, Crosetto venga in Aula

Migranti, M5s: governo non crei diversivi, Crosetto venga in AulaMilano, 14 mar. (askanews) – “Ferma restando la solidarietà del M5S al ministro Crosetto per gli attacchi ricevuti dal generale della Wagner, è necessario che le parole del ministro sulle presunte influenze russe all’origine del crescente flusso migratorio verso l’Italia vengano approfondite in Parlamento. Allo stesso tempo, è doveroso che il Copasir aggiorni tutte le informazioni sul tema attraverso gli altri ministri e direttori delle agenzie competenti”. Lo affermano Francesco Silvestri e Barbara Floridia, capigruppo alla Camera e al Senato M5S.
“I cittadini hanno il diritto di conoscere nel dettaglio le preoccupazioni espresse dal ministro Crosetto e capire se si tratta dell’ennesima boutade di un Governo che fa di tutto per sviare da responsabilità e fallimenti. L’esecutivo Meloni deve imparare la grammatica istituzionale e a rispettare il ruolo del Parlamento: questioni così rilevanti vanno motivate nelle sedi opportune, non basta consegnarle occasionalmente al dibattito mediatico”, concludono.

Migranti, Bonelli consegna lettera a Meloni: Dna per vittime Cutro

Migranti, Bonelli consegna lettera a Meloni: Dna per vittime CutroRoma, 14 mar. (askanews) – Una lettera alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni per chiedere di utilizzare il Dna per il riconoscimento delle vittime del naufragio di Cutro. A consegnarla oggi a Palazzo Chigi Angelo Bonelli, deputato dell’Alleanza Verdi-Sinistra.
“Chiedo alla presidente Meloni – ha spiegato – un fatto di civiltà: si prelevi il Dna dei familiari in preda al dolore. I subacquei che stanno facendo le ricerche per trovare i dispersi ci hanno detto che i cadaveri sono irriconoscibili e lo saranno anche quelli che verranno trovati. L’unico modo per determinare il riconoscimento è il Dna. Fino a oggi non è stato fatto. Mi appello alla presidente Meloni perchè faccia questo gesto che sarebbe molto apprezzato dai familiari”.
“Signora presidente – si legge nella lettera – le chiedo di attivarsi affinché sia prelevato il campione salivare dei familiari dei dispersi per consentire in caso di ritrovamento dei cadaveri ancora non rinvenuti di procedere all’esame comparativo dei campioni”. Bonelli si dice “certo che lei comprenderà l’importanza dal punto di vista umanitario di dare risposte a questi familiari che vivono nel dolore più totale di non poter piangere i corpi dei loro cari”.

FdI: due pdl contro spopolamento aree interne e zone di montagna

FdI: due pdl contro spopolamento aree interne e zone di montagnaRoma, 14 mar. (askanews) – Istituire le zone franche montane e abolire il limite del numero minimo di alunni per la formazioni di classe nei Comuni montani. Sono gli obiettivi di due proposte di legge presentate oggi alla Camera dai deputati di Fratelli d’Italia, Chiara La Porta e Alessandro Amorese, assieme al capogruppo di FdI a Montecitorio, Tommaso Foti.
“Il tema delle aree interne e delle zone di montagna sta particolarmente a cuore a Fratelli d’Italia, perché investe una problematica importante per il nostro Paese che ha circa 7.980 comuni ma più della metà sono montani e con una densità media per Kmq di 1/3 se non di 1/4 rispetto alla media nazionale”, ha detto Foti. “C’è poi una situazione sotto il profilo demografico preoccupante ecco perché servono interventi urgenti”, ha sottolineato il capogruppo FdI alla Camera.
“Nei confronti delle aree interne e delle zone di montagna occorre cambiare paradigma, come ha sottolineato la premier Giorgia Meloni nel suo discorso di insediamento”, ha proseguito Amorese, primo firmatario della proposta di legge sull’abolizione del limite al numero minimo di studenti per formare classi della scuola primaria e secondaria nei comuni montani, nelle piccole isole e nelle aree geografiche abitate da minoranze linguistiche.
“La pdl punta a modificare il decreto n. 81 del 20 marzo 2009, in particolare dove stabilisce che non possono essere formate classi con un numero di alunni inferiori a dieci”, ha specificato Amorese. “La nostra idee di scuola in quei Comuni è molto più ampia e punta ad evitare lo sradicamento e lo spopolamento dei quei territori montani. Penso a scuole che devono essere integrate nel tessuto locale, contribuendo a valorizzare l’identità di quei territori, gli antichi mestieri, l’artigianato, il turismo. E penso anche all’integrazione con i tanti distretti imprenditoriali delle zone”, ha aggiunto.
Con la seconda proposta di legge che mira ad istituire delle zone franche montane “vogliamo riempire un gap che si è creato perché chi abita in questi comuni paga le stesse tasse che pagano i cittadini che vivono in città. Ma nei piccoli comuni e nelle zone montane spesso mancano le scuole, gli ospedali, i medici di famiglia e altri tipi di servizi che si trovano solo in città. Per non parlare delle strade che spesso sono delle mulattiere”, ha spiegato La Porta prima firmataria della pdl.
“Servono dunque interventi strutturali e continuativi che diano agevolazioni fiscali a chi decide di rimanere su questi territori e a chi decide di fare impresa o investire”, ha aggiunto La Porta. “Abbiamo previsto delle agevolazioni alle imprese, con la sede principale su questi territori, e che abbiano almeno il 50% dei dipendenti residenti in zona o in un arco di 40 km di distanza”, ha spiegato.
“Un altro obiettivo di questa proposta è quello di far tornare le famiglie a vivere nei piccoli Comuni o nelle zone montane, grazie ad altri incentivi fiscali”, ha proseguito La Porta.

##Sala: “Su figli coppie lgbt serve legge, sarà la mia battaglia”

##Sala: “Su figli coppie lgbt serve legge, sarà la mia battaglia”Milano, 14 mar. (askanews) – “Da oggi, ancora più di prima, mi carico di portare avanti politicamente questa battaglia e di seguire con la massima attenzione ogni sviluppo, normativo e giudiziario, di questa complessa vicenda, pronto a cogliere ogni opportunità concreta affinché continui il cammino di riconoscimento dei diritti di tutte e tutti e affinché Milano ne sia sempre protagonista”. Con queste parole il sindaco di Milano, Beppe Sala, rilancia l’impegno sulle trascrizioni all’anagrafe dei figli delle coppie omogenitoriali, dopo lo stop, definito da Sala “un passo indietro evidente sia dal punto di vista politico sia sociale”, imposto al Comune dal Prefetto.
A questo punto l’obiettivo, ha aggiunto attraverso il suo podcast quotidiano, è quello di spingere il Parlamento a legiferare, dopo che una sentenza della Cassazione a sezioni unite di dicembre 2022 “ha affermato che la tutela del minore figlio di coppia dello stesso sesso può essere assicurata ordinariamente, attraverso la sua adozione”. Un provvedimento che riafferma l’impossibilità da parte dell’ufficiale di Stato civile di registrare direttamente il rapporto di filiazione. A seguito di ciò, con una circolare di gennaio 2023, il ministero dell’Interno ha richiamato i prefetti a osservare una puntuale osservanza dei principi giurisprudenziali e li ha invitati a fare analoga comunicazione ai sindaci.
La procura della Repubblica presso il Tribunale di Milano, ha ricordato Sala, ha poi precisato nel mese di febbraio 2023 “che non è consentita in Italia la registrazione dell’atto di nascita della madre intenzionale, ma solo di quella biologica. Ha invece ritenuto finora ammissibile la trascrizione di bambini nati all’estero da due madri sebbene anche su questa questione si attende un parere chiarificatore da parte dell’Avvocatura generale dello Stato.
“La strada suggerita dalla Cassazione per assicurare i diritti del bambino, cioè l’adozione in casi particolari, appare oggi, diciamo la verità, in Italia, assai complessa e farraginosa. Dovrà dunque essere resa molto più rapida ed efficace per dare risposta ai numerosi problemi giuridici che tornano ad essere irrisolti, e soprattutto per potere garantire, come chiede anche la Corte europea per i diritti dell’uomo, pieni diritti al bambino, oltre che alla famiglia che lo ha voluto in cui vive. Dovrebbe quindi essere il legislatore a consentire con legge, come avviene in paesi europei come Spagna e Danimarca, la registrazione di figli di coppie dello stesso sesso” ha osservato il sindaco.
Nella situazione attuale il Comune dunque potrà “purtroppo, salvo parere futuro diverso della Procura o dell’Avvocatura generale dello Stato, assicurare il riconoscimento del figlio di una coppia di donne solo nel caso di nascita in un Paese estero che ammette la procreazione medicalmente assistita tra coppie omosessuali e consente la registrazione del figlio allo stato civile”, ha precisato. Non possono invece più essere riconosciuti i figli di due uomini diventati genitori facendo ricorso alla gestazione per altri all’estero né i figli di due donne che abbiano fatto ricorso alla procreazione medicalmente assistita all’estero, ma con parto avvenuto in Italia.

Migranti, Mattarella: fenomeno epocale, serve organica azione Ue

Migranti, Mattarella: fenomeno epocale, serve organica azione UeRoma, 14 mar. (askanews) – “La modalità di collaborazione tra Kenya e Italia ci auguriamo possa essere replicata ovunque perché i problemi comuni sono affrontabili in maniera efficace con un buon modulo di collaborazione, questo riguarda anche le migrazioni. Cerchiamo un rapporto con i paesi di origine, ma la dimensione del fenomeno, che è epocale, non è affrontabile in modo bilaterale ma con una lucida e organica azione europea”. Lo ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella rispondendo a una domanda sui flussi migratori in una conferenza stampa a Nairobi dopo il colloquio con il presidente del Kenya William Ruto.

Olimpiadi 2026, Santanché: saranno le migliori, andrà tutto bene

Olimpiadi 2026, Santanché: saranno le migliori, andrà tutto beneMilano, 13 mar. (askanews) – I Giochi olimpici invernali Milano Cortina 2026 “Sono una grandissima opportunità” per “la Regione Lombardia, il Veneto e tutta l’Italia perché quando ci sono eventi così importanti, l’indotto si riflette su tutto il Paese. Siamo prontissimi, faremo le Olimpidi miglio”. Lo ha detto la ministra del Turismo Daniela Santanchè, intervenuta alla presentazione di una ricerca sulla percezione delle Olimpiadi Milano-Cortina sui social network, da cui risulta che il 57 per cento del pubblico esprime un “sentiment” positivo sull’evento, con una percentuale ancor maggiore nel territori dove si svolgeranno le gare.
“Stiamo andando avanti speditamente – ha detto Santanché – , Abbiamo fatto una cabina di con i ministri Abodi e Giorgetti, oltre me, per fare in modo che tutte le cose che si sono dette abbiano esecuzione. C’è tanto lavoro da fare – ha aggiunto – ma non ci faremo trovare impreparati per un evento così importante non soltanto da un punto di vista sportivo, ma anche da un punto di vista economico”. Tutto quelo che “serve per fare le Olimpiadi è stato chiuso al 95% e i compiti sono chiari”.
Santanché ha infine rassicurato sui tempi, ricordando “il dibattito quotidiano sui giornali” riguardo i timori di ritardi. “Poi, come avete visto, l’Expo è stata una manifestazione che non soltanto ha cambiato Milano ma che è stata una grande opportunità e soprattutto si è fatta. Noi faremo ancora meglio, non abbiate dubbi e non cominciate con questo dibattito. Siamo prontissimi e faremo le migliori Olimpiadi”, ha concluso.

Lombardia, Santanchè: rivedere macchina organizzativa Regione

Lombardia, Santanchè: rivedere macchina organizzativa RegioneMilano, 13 mar. (askanews) – All’interno della maggioranza in Regione Lombardia “effettivamente ci sono delle discussioni. Siamo il partito di maggioranza relativa, il presidente è della Lega e noi siamo contenti che sia il presidente di tutti e sicuramente ci sono delle cose da mettere a punto, soprattutto per quello che riguarda la macchina organizzativa della Regione”. Lo ha detto la ministra del Turismo e coordinatrice regionale di Fdi Lombardia Daniela Santanché, a margine di un evento a Milano. “Credo che dobbiamo farlo con uno spirito di collaborazione”, ha detto la ministra, sottolineando che “Fratelli d’Italia ha un impatto su questa giunta sicuramente rilevante, ma lo vogliamo fare nello spirito di squadra”, ha ripetuto.
Santanché ha escluso che la “discussione” in corso riguardi le nomine di dirigenti. “No, quello che ci interessa è che ci sia una macchina organizzativa che funzioni quindi bisogna capire qual è il modello di questa macchina organizzativa : secondo me prima si vedono i criteri per far funzionare meglio Regione Lombardia, poi ci sono le persone. Però bisogna individuare un modello che funzioni, e che funzioni meglio”.

Migranti, Meloni: non lasceremo che in Africa prenda piede Wagner

Migranti, Meloni: non lasceremo che in Africa prenda piede WagnerRoma, 13 mar. (askanews) – “Forse sarebbe più facile mettere la testa sotto la sabbia, lasciare che siano dei mafiosi a decidere chi deve arrivare da noi, lasciare che arrivi da noi solo chi ha soldi per pagare quei mafiosi, lasciare che in Africa continuino a prendere piede i mercenari della Wagner e i fondamentalisti”. Lo ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, alla presentazione del libro di padre Antonio Spadaro, ‘L’atlante di Francesco’, con il segretario di Stato vaticano Pietro Parolin.

Ucraina, Meloni: Santa Sede più idonea a favorire negoziato

Ucraina, Meloni: Santa Sede più idonea a favorire negoziatoRoma, 13 mar. (askanews) – “Oggi c’è un aggredito e un aggressore. Se noi ci voltassimo dall’altra parte e non aiutassimo l’aggredito a difendersi non avremmo pace, avremmo un’invasione che configurerebbe una guerra molto più vicina”. Lo ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, parlando dell’Ucraina alla presentazione del libro di padre Antonio Spadaro, ‘L’atlante di Francesco’, con il segretario di Stato vaticano Pietro Parolin.
“Tutti vogliamo la pace, tutti – ha aggiunto – facciamo quello che possiamo per favorire una soluzione di questo conflitto che non stabilisca il principio che chi è più forte impone la sua forza”, “credo che sia proprio la Santa Sede quella più idonea a favorire una soluzione negoziale, perché non ha altro interesse che non sia quello di una soluzione giusta di questo conflitto, non ha un interesse nazionale, che muove gli Stati nazionali e ha inevitabilmente sempre delle postille”.
“Io davvero sostengo questo sforzo che ho visto e che spero si intensifichi e sul quale la Santa Sede può contare sul nostro aiuto”, ha osservato