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Siccità, Morelli: oggi inaugurazione canale Leb, prima opera Pnrr

Siccità, Morelli: oggi inaugurazione canale Leb, prima opera PnrrMilano, 8 mar. (askanews) – “La giornata di oggi rappresenta un grande traguardo perché si inaugura la prima opera legata al Pnrr, nata dal mio lavoro al Mit come viceministro con delega all’idrico. Un impegno che ha portato all’ottimo risultato odierno”. Lo dice il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio e senatore della Lega Alessandro Morelli, oggi a Belfiore, vicino a Verona, inaugurando il rifacimento del canale Leb, il più importante canale irriguo del Veneto, insieme al ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini e al presidente del Veneto Luca Zaia.
“Questo non è che l’inizio, visto che il tavolo dell’idrico, da me promosso, già nelle prossime settimane porterà un decreto legge e una programmazione pluriennale che possa risolvere un problema ormai diventato centrale tra le priorità del paese”, conclude il sottosegretario.

Migranti,Pd-M5s-Avis: chiarire subito trasferimento bare da Cutro

Migranti,Pd-M5s-Avis: chiarire subito trasferimento bare da Cutro

Fratoianni in aula Camer: “Governo deve farsi carico spese rimpatri come assicurato a familiari”

Roma, 8 mar. (askanews) – Avs, Pd e M5S, hanno chiesto alla presidenza di attivarsi con il governo per verificare quanto starebbe accadendo a Cutro riguardo alle bare delle vittime del tragico naufragio che starebbero per essere trasferite entro oggi a Bologna al cimitero islamico.
A sollevare, nell’Aula della Camera, la questione è stato Nicola Fratoianni il quale ha riferito che le famiglie delle vittime e le associazioni stanno protestando a Cutro per quanto sta avvenendo “senza nessun preavviso, senza nessuna possibilità per i parenti di organizzarsi e soprattutto violando ciò che era stato dichiarato pubblicamente, più e più volte, anche da esponenti di massimo rilievo del governo, e cioè che il governo si sarebbe fatto carico delle spese necessarie per il rimpatrio delle vittime, che è, come sempre in questi casi, una legittima richiesta di pietà, oltre che di dignità”.
La richiesta è stata sostenuta anche dal Movimento Cinque Stelle con l’intervento in Aula di Anna Laura Orrico che ha invitato il governo a non “fuggire dalle proprie responsabilità” e dalla deputata Laura Boldrini del Pd.

Migranti, Salvini: benvenga ora l’Europa, meglio tardi che voi

Migranti, Salvini: benvenga ora l’Europa, meglio tardi che voi

“Ci stiamo facendo valere, ci avevano lasciati soli. A noi interessa decreto che salvi le cite umane”

Verona, 8 mar. (askanews) – “L’importante è che sia un decreto che aiuti a dare diritti, che salvi vite, che è la nostra missione”. Lo ha detto il vicepremier e ministro delle infrastrutture e trasporti, Matteo Salvini, segretario della Lega tornando sul tema del decreto per i migranti a margine dell’inaugurazione di Let Expo salone della logistica che si svolge a Verona. Sull’apertura dell’Europa in tema migranti, Salvini ha aggiunto:”Meglio tardi che mai, perché ci hanno lasciati soli fino a ieri, l’immigrazione non può essere lasciata come problema italiano e su questo ci stiamo facendo valere con un decreto importante ed equilibrato che reintroduce regole di salvataggio e di sicurezza”.

8 Marzo,Conte:serve parità sostanziale donne,salario minimo lo è

8 Marzo,Conte:serve parità sostanziale donne,salario minimo lo è

‘Ogni giorno deve essere nei fatti 8 Marzo, parole Meloni stonate: scollate dalla realtà’

Roma, 8 mar. (askanews) – “Ancora oggi, nel nostro Paese, le donne guadagnano meno degli uomini. Pur laureandosi prima e meglio di loro, trovano lavoro con maggiore difficoltà. In questo contesto stona ascoltare proprio dalla prima Presidente del Consiglio donna, Giorgia Meloni, che il salario minimo è “uno specchietto per le allodole”. Significa essere scollati dalla realtà: come ricorda l’Inapp, l’introduzione di questa misura in Italia avvantaggerebbe proprio le lavoratrici – impattando positivamente sulle paghe di oltre il 23% di loro. Senza contare che questo avrebbe un risvolto positivo anche sulle pensioni, visto che le donne percepiscono il 30% in meno degli uomini”. Lo dichiara via social il presidente M5s Giuseppe Conte.
“L’8 marzo – sottolinea il leader Cinque Stelle- celebriamo tutte le donne: che sia però 8 marzo sempre, nel quotidiano impegno personale e politico per un effettivo rafforzamento dei loro ruoli, del loro apporto, del libero dispiegamento delle loro sensibilità. Più che a una formale parità di genere dobbiamo mirare a un’eguaglianza sostanziale. Non bastano le parole. Insomma, è tempo di cambiare una realtà che non possiamo più tollerare”.

8 Marzo,Mattarella: in Italia progressi.Ma serve impegno in più

8 Marzo,Mattarella: in Italia progressi.Ma serve impegno in piùRoma, 8 mar. (askanews) – “In questi decenni la Repubblica Italiana ha fatto enormi progressi. Sul piano legislativo e su quello della diffusione di una cultura della parità. Tra le istituzioni e nella società. Abbiamo in carica la prima donna alla guida del Governo, Presidente del Consiglio, nuovamente una donna alla presidenza della Corte Costituzionale, per la prima volta una donna al vertice della magistratura. Ma certe mentalità, e soprattutto certe consuetudini errate e profondamente dannose, sono ancora presenti”. Lo ha sottolineato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel suo intervento alla cerimonia al Quirinale per la festa della donna.
Il capo dello Stato invita quindi ad “un impegno ulteriore delle istituzioni, della comunità civile, delle donne e degli uomini, insieme, per rimuovere ostacoli, confutare pregiudizi, operando con azioni concrete, contrastando con forza le inaccettabili violenze e i femminicidi, che sono crimini gravissimi da sanzionare con il massimo di severità”.

Mattarella: non c’è libertà se non condivisa da donne e uomini

Mattarella: non c’è libertà se non condivisa da donne e uominiRoma, 8 mar. (askanews) – “Non può esservi vera libertà se non è condivisa dalle donne e dagli uomini”. Lo ha ribadito il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel corso della cerimonia al Quirinale per la festa della donna.
“La strada per il raggiungimento di una parità effettiva – costituita con pienezza da diritti e da opportunità”, ha ammesso il capo dello Stato “è ancora lunga e presenta tuttora difficoltà. Ma vi si aggiunge la certezza che questa strada va percorsa con il massimo di determinazione e di rapidità. Perché dalla condizione generale della donna, in ogni parte del mondo, dipende la qualità della vita e il futuro stesso di ogni società”.

8 marzo,Mattarella:Italia sostiene lotta donne Iran e Afghanistan

8 marzo,Mattarella:Italia sostiene lotta donne Iran e AfghanistanRoma, 8 mar. (askanews) – “L’Italia che le ha accolte condivide e incoraggia il loro impegno. E farà di tutto, nelle sedi internazionali, per sostenere le donne che esigono qualità di vita e libertà”. Così il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, si è rivolto a Pegah Tashakkori e Frozan Nawabi le due protagoniste della cerimonia al Quirinale per la festa della donna.
“E’ una lotta, la vostra, che è iniziata – in Iran e in Afghanistan – per la libertà e il diritto delle donne alla eguaglianza. Ma che – come spesso accade – la generosità e la lungimiranza delle donne ne amplia il significato che diventa resistenza, protesta e appello per l’affermazione dei diritti e delle libertà di tutti, senza distinzioni”, ha aggiunto il capo dello Stato.

8 marzo, Meloni: no a violenza, abbattere ostacoli per donne

8 marzo, Meloni: no a violenza, abbattere ostacoli per donneRoma, 8 mar. (askanews) – “Grandi passi avanti sono stati fatti e molti ancora dovranno essere compiuti, con la consapevolezza però, che la crescita della presenza della donna in ogni settore è e deve rappresentare perno e movimento continuo per lo sviluppo della nostra Nazione”. E’ quanto scrive la presidente del Consiglio Giorgia Meloni in un post su Facebook in occasione della Giornata internazionale della donna.
Meloni ricorda poi le donne uccise in modo violento. “E lasciatemi anche ricordare giovani donne come Saman Abbas, Pamela Mastropietro, Sara Di Pietrantonio e tutte coloro che sono state uccise per mano violenta – sottolinea la premier -. È per loro, e per ogni donna vittima di persecuzione, discriminazione e abusi, che dobbiamo continuare la battaglia per contrastare ogni forma di violenza, con tutti gli strumenti a nostra disposizione. È dovere delle Istituzioni fare in modo che tali barbarie non accadano più. Così come è nostro dovere abbattere quegli ostacoli che non permettono a tutte le donne di poter esprimere al massimo il loro inestimabile potenziale nel settore cui esse ambiscono”.

Meloni e la Ue si allineano, Governo assicura sintonia Salvini

Meloni e la Ue si allineano, Governo assicura sintonia Salvini

Piantedosi in Parlamento, maggioranza prova a spegnere fari. Opposizione accende abbaglianti”tace su omessi soccorsi, dimissioni”

Roma, 8 mar. (askanews) – Mentre alla Camera e al Senato il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha riferito sul tragico naufragio di Cutro, la premier Giorgia Meloni ha trascorso a palazzo Chigi una giornata al lavoro per preparare il Consiglio dei ministri sui migranti che si terrà domani nella cittadina del crotonese teatro della tragedia. Un appuntamento a cui arriva “incassando” l’impegno di Bruxelles ad azioni concordate e idem sentire, sulla doppia direttrice della guerra aperta al traffico di esseri umani e della solidarietà in soccorsi e accoglienza
La premier, all’indomani della tragedia in cui hanno perso la vita oltre 70 migranti, aveva scritto alle autorità europee. “L’unico modo per affrontare seriamente con umanità questa materia è fermare le partenze e su questo serve una Europa che oltre a dichiarare la sua disponibilità, agisca e in fretta”, era stato il messaggio della premier, che oggi ha ricevuto la risposta di Ursula von der Leyen. La presidente della Commissione Ue assicura di condividere “totalmente la tua opinione che come europei, politici e cittadini, abbiamo il dovere morale di agire per evitare simili tragedie” e sottolinea che “la migrazione è una sfida europea che richiede una soluzione europea”. Le priorità indicate sono “aiutare chi ha bisogno di protezione internazionale, prevenire le partenze irregolari, combattere i trafficanti criminali, offrire percorsi per una migrazione sicura e legale, rimpatriando quelli che non hanno il diritto a restare”.
Parole accolte con “profonda soddisfazione” da Meloni: dalla risposta, infatti, viene sottolineato, emerge “la piena consapevolezza” di Bruxelles “di come vi sia la necessità di una concreta e immediata risposta europea in tema migratorio”. Nel concreto, le azioni annunciate da von der Leyen, secondo una nota di Palazzo Chigi, “corrispondono perfettamente alle richieste portate in questi mesi dal governo italiano presso le istituzioni europee”. Certo, sarà necessario verificare la loro attuazione e per questo la premier riporterà il tema sul tavolo del prossimo Consiglio europeo del 23 e 24 marzo.
Questo per quanto riguarda il fronte europeo, ma intanto c’è da preparare il Consiglio dei ministri di giovedì in Calabria, che per Meloni deve essere non un semplice gesto “simbolico” ma l’occasione per portare alcuni primi provvedimenti concreti, a cui poi ne seguiranno altri. Sul tema Palazzo Chigi è al lavoro con i ministeri competenti (Interni, Giustizia, Infrastrutture): secondo quanto si apprende dovrebbe essere deciso un inasprimento delle pene per gli scafisti, ma anche interventi per aumentare i flussi legali. Certo nella maggioranza c’è chi vorrebbe passi più decisi: la Lega ha ripresentato, nella sostanza, i decreti sicurezza con limitazioni e controlli per il riconoscimento del diritto di asilo. E proprio quando il governo sarà a Cutro la commissione Affari costituzionali della Camera dovrebbe iniziare l’esame della proposta di legge.
Accelerazione che non è stata gradita dalla premier né da Fratelli d’Italia. Anche per questo, probabilmente, Meloni ha incontrato a Palazzo Chigi Matteo Salvini. Al centro del colloquio, definito dal Governo “cordiale e concreto”, proprio un punto sul dossier migranti e le misure da approvare giovedì. Misure su cui, assicurano dalla maggioranza, c’è “piena sintonia”.
Intanto resta alta la tensione su Piantedosi. Oggi il ministro ha riferito in Parlamento, affermando, tra l’altro, che “sostenere che i soccorsi sarebbero stati condizionati o addirittura impediti dal Governo costituisce una grave falsità”. Il titolare del Viminale ha espresso cordoglio per “una tragedia che ci addolora profondamente, anche sul piano personale”, respingendo però le accuse. Per Piantedosi non c’è “connessione” tra il cosiddetto ‘decreto Ong’ e il naufragio che sarebbe stato causato da una manovra degli scafisti. Palazzo Chigi in serata garantisce il sostegno alla linea del ministro e plaude alla sua “esposizione puntuale dei fatti” da cui emerge che “non ci sono state carenze nelle operazioni di soccorso”. Le opposizioni, però, sembrano intenzionate a non mollare la presa e ribadiscono la richiesta di dimissioni. “Non faremo un passo indietro su questo – assicura la segretaria Pd Elly Schlein -. Speriamo che presto Giorgia Meloni torni in quest’aula. Presto ci sarà il ‘question time’, non mancherà occasione per fare luce su quello che è successo”.

Riforme, Cassese: Costituzione stabilisca durata premier

Riforme, Cassese: Costituzione stabilisca durata premierRoma, 7 mar. (askanews) – “Si pensa che il problema del presidente del Consiglio italiano sia un problema di poteri, questo è sbagliato: è un problema di durata, perché il presidente del Consiglio italiano, se ha una maggioranza parlamentare sicura, e un governo che non ha fratture al proprio interno, è più potente del presidente Usa”. Lo ha sostenuto il costituzionalista Sabino Cassese nel corso di un confronto sulle riforme istituzionali insieme al ministro delle riforme Elisabetta Casellati presso la Fondazione Luigi Einaudi.
“Non bisogna pensare – ha aggiunto Cassese – che il presidente il consiglio abbia meno poteri, è la” sua scarsa “durata che finisce per invalidare la forza dei suoi poteri”.
“Il problema – ha concluso Cassese – è stabilire in Costituzione che il presidente del consiglio deve durare per un certo tempo, così come scritto per il parlamento e come scritto per il presidente la Repubblica, e che non si può sostituire il presidente del Consiglio se non con una procedura rafforzata come la sfiducia costruttiva”.