Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

Auto, Catarinella responsabile Alfa Romeo Marketing and Communication

Auto, Catarinella responsabile Alfa Romeo Marketing and CommunicationRoma, 2 mar. (askanews) – Eligio Catarinella è stato nominato responsabile di Alfa Romeo Marketing and Communication Global e riporta a Jean-Philippe Imparato, CEO del Brand Alfa Romeo.
Torinese, laureato in Ingegneria al Politecnico di Torino e con un master in Marketing Management presso l’Università di Economia di Torino, Eligio Catarinella inizia la sua carriera nel Gruppo Fiat nel 2005. Da quel momento, nei suoi 18 anni di carriera, ricopre ruoli di crescente responsabilità all’interno del gruppo in ambito Sales & marketing, sia in Italia che all’estero, maturando una significativa esperienza nel settore automotive.
Tra i principali ruoli ricoperti prima della posizione attuale, è Head of Product Marketing Lancia/Chrysler per l’area EMEA dal 2012 al 2014, Direttore marketing Fiat&Abarth per l’Italia dal 2014 al 2016, Country manager Alfa Romeo e Jeep in Svizzera dal 2016 al 2018, per poi tornare in Italia a inizio 2019 come Head of Marketing & Communication FCA Italia, gestendo il portafoglio prodotti di tutti i brands. Da aprile 2020 assume la responsabilità dei brand Fiat & Abarth per l’Italia, ricoprendo il ruolo di Managing Director.
“Da vero appassionato di auto – commenta Catarinella – lavorare in Alfa Romeo per me è un sogno. Sono onorato di entrare a far parte di questo team in un momento così avvincente come quello della sua transizione verso l’elettrificazione ed orgoglioso di poter supportare l’ambizione di Alfa Romeo di diventare il global premium brand di Stellantis”.
Nell’ambito della direzione Marketing & Comunicazione, confermato Alessandro Nardizzi alla guida della Comunicazione di Alfa Romeo a livello globale.
Eligio Catarinella prende il posto di Francesco Calcara, che ha ricoperto la stessa posizione a partire dalla costituzione di Stellantis, ponendo le basi per il posizionamento premium di Alfa Romeo a livello globale e coordinando il lancio del primo veicolo elettrificato nella storia del Brand. Calcara assume il ruolo di Chief Operating Officer di Free2move eSolutions, la società del gruppo che supporta e favorisce la transizione alla mobilita’ elettrica, interpretando un ruolo da protagonista nel percorso verso una mobilita’ accessibile ed ecologica.

Covid, Conte: c’è rimozione collettiva, Italia fu Paese più colpito

Covid, Conte: c’è rimozione collettiva, Italia fu Paese più colpitoRoma, 2 mar. (askanews) – “La vicenda di Bergamo ci riporta alla memoria un momento particolarmente drammatico, in cui abbiamo affrontato un virus invisibile: oggi c’è quasi una rimozione collettiva ma ricordiamo. Un virus invisibile con cui abbiamo lottato come comunità italiana, come istituzioni, quasi a mani nude, perché siamo stati il primo Paese occidentale colpito e anche quello più profondamente”. Lo ha detto il presidente del Movimento 5 stelle, Giuseppe Conte, rispondendo alle domande dei cronisti sull’inchiesta giudiziaria che investe la gestione della pandemia di Covid.
“Ovviamente – ha sottolineato l’ex premier – non c’era un vademecum quindi abbiamo costruito un percorso. Ritengo di aver agito con la massima umiltà nel confronto con gli esperti,m con gli scienziati, i quali non esibivano, almeno nella prima parte della pandemia, certezze, certezze scientifiche, col massimo senso di responsabilità e il massimo impegno, ho lavorato a fianco a loro anche la notte”.

Naufragio migranti, Avs:esposto a Procura su responsabilità ministeri

Naufragio migranti, Avs:esposto a Procura su responsabilità ministeri

“Conseguenza scelte politiche. Catena comando non ha funzionato”

Roma, 2 mar. (askanews) – Avs ha presentato presso il posto di polizia del Senato un esposto alla procura della Repubblica su eventuali responsabilità ministeriali nel mancato salvataggio dei migranti naufragati a Cutro. Ad annunciarlo in una conferenza stampa, la senatrice Ilaria Cucchi insieme ai deputati Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni.
Nell’esposto, ha spiegato Bonelli, abbiamo chiesto alla Procura di Roma di verificare se ci siano responsabilità in capo al ministero dei Trasporti e al ministero dell’Interno. Vogliamo sapere se nella catena di comando non sia partito l’ordine per fare uscire le motovedette della Guardia Costiera. Nel giorno della tragedia in cui hanno trovato la morte 67 persone, di cui 14 bambini, il mare aveva forza 4: come il comandante della Capitaneria di Porto di Crotone ha affermato, le persone potevano essere salvate. Noi chiediamo alla Procura della Repubblica di verificare se ci sono delle responsabilità, ovvero se qualcuno nella catena di comando a livelli alti non ha alzato il telefono per dire a quelle motovedette di uscire e salvare vite umane”.
“Il nostro giudizio politico su quanto avvenuto è chiaro. E’ lo stesso dell’ex portavoce della guardia costiera che ha dichiarato in modo chiaro come la guardia costiera sia uno straordinario corpo dello stato che in questi anni ha assicurato il salvataggio di decine di migliaia di persone” e “se in questi anni il ruolo della guardia costiera è stato ristretto, questo è frutto di scelte politiche precise, conseguenza di cinismo e demagogia, indecente, a cui si aggiunge l’indecenza delle parole di un ministro che dovrebbe dimettersi”, ha sottolineato Fratoianni.
“Sta emergendo che questa strage poteva essere evitata, non lo si è fatto – ha detto Cucchi – Se così è pretendiamo che i responsabili vengano immediatamente individuati e puniti”.
Nell’esposto si citano le dichiarazioni del comandante della Capitaneria di porto di Crotone Vittorio Aloi, “il quale alla domanda sul perché le motovedette della Guardia costiera non siano uscite in mare per soccorrere i migranti in difficoltà, il comandante Aloi ha affermato che ‘bisogna riferirsi ai piani, operativi, agli accordi ministeriali che ci sono’. A parere degli scriventi – si legge – la barca che trasportava 200 migranti in pericolo è stata trattata come un caso di immigrazione illegale e non come un evento di ricerca e soccorso urgente (Sar), stanti anche le avverse condizioni meteo. E questo non è un dettaglio da poco”.
“Dal 2019, infatti, l’Italia ha iniziato a distinguere le situazioni di immigrazione illegale da quelle Sar, cui corrispondono procedure, mezzi e perfino ‘culture’ di intervento diverse. La classificazione del caso come law enforcement, e quindi come ipotesi di immigrazione illegale, spiegherebbe altresì perché a cercare il target siano state le fiamme gialle (senza coordinamento della Guardia costiera). Queste, hanno dichiarato, sono dovute rientrare a causa delle difficili condizioni del mare. Le operazioni Sar sono invece il compito principale della Guardia Costiera, che ha in dotazione le motovedette classe 300 e 800. Mezzi in grado di affrontare qualsiasi mare, praticamente inaffondabili”, prosegue il documento sottoscritto da Angelo Bonelli, Ilaria Cucchi, Giuseppe De Cristofaro, Devis Dori Eleonora Evi, Aurora Floridia, Nicola Fratoianni, Francesca Ghirra, Marco Grimaldi e Luana Zanella.
I firmatari, sposano la tesi illustrata da Vittorio Alessandro, ammiraglio in congedo della Guardia costiera e cioè che siano le autorità che ricevono la notizia a terra a dover classificare l’evento perché “il mezzo sulla scena deve offrire loro dettagli particolareggiati affinché si rappresentino bene la situazione”.
“Per questo i numeri sono decisivi: una piccola barca sovraccarica, soprattutto in un mare che ha costretto due navi militari a tornare indietro, non può che essere in pericolo. L’evento doveva dunque essere classificato immediatamente come caso Sar. Riteniamo – concludono nell’esposto – che sia necessario approfondire se vi siano state disposizioni ministeriali che abbiano impedito l’uscita in mare della Guardia Costiera. Non si può escludere che esista anche una responsabilità superiore considerato che la Guardia Costiera dipende dal ministero dei Trasporti mentre il ministero degli Interni è diventato il ‘supercoordinatore’ di sbarchi e soccorsi dei migranti”.

Autonomia, Calderoli: il percorso prosegue, ora in Cdm

Autonomia, Calderoli: il percorso prosegue, ora in CdmRoma, 2 mar. (askanews) – “C’è il via libera della Conferenza Unificata al disegno di legge di attuazione dell’autonomia differenziata, un ulteriore passo avanti positivo nel percorso della riforma. Contiamo ora di presentare il testo al prossimo Consiglio dei Ministri, per la definitiva approvazione”. Lo afferma il ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie, Roberto Calderoli.
“Dopo aver già accolto le richieste delle regioni nel precedente ottalogo – ha proseguito Calderoli – anche le proposte emendative di Anci e Upi sono state ricevute e verranno portate in pre-Consiglio per una valutazione del loro inserimento nel ddl definitivo. Ulteriori proposte potranno essere presentate come proposte emendative, durante l’esame del Parlamento. Per il resto – sottolinea il ministro – anche nelle sedute odierne i lavori si sono svolti sempre con pragmatismo e volontà di cooperare. I quattro principi di rapidità, semplicità, efficienza ed efficacia prefissati fin dalla prima riunione continuano ad essere rispettati da tutti. Un elemento incoraggiante e che soprattutto garantisce alle Conferenze di proseguire nei lavori” conclude il ministro.

Autonomia, disco verde dalla Conferenza Regioni al progetto Calderoli

Autonomia, disco verde dalla Conferenza Regioni al progetto Calderoli

Via libera a maggioranza, no dai 4 presidenti di centrosinistra . Fontana: “il percorso oggi è partito”

Roma, 2 mar. (askanews) – La Conferenza delle Regioni ha approvato,a maggioranza il progetto di legge per l’Automia differenziata che porta la firma del ministro leghista Roberto Calderoli. A dire di no sono stati i presidenti delle 4 Regioni governate dall centrtosinistra: Bonaccini (Emilia Romagna), De Luca (Campania) Giani (Toscana) ed Emiiano (Puglia ) . Parere favorevole invece da tutti gli altri Governatori, espressione del centrodestra.
“Oggi – ha dichiarato al termine della riunione dei Governatori il presidente della Lombardia Fontana- finalmente è partito il percorso sull’Autonomia che ci porterà alla possibilità di migliorare il funzionamento del nostro Stato, a valorizzare le tante diversità che esistono nel nostro Paese e a rendere risposte più efficienti ai bisogni dei territori e dei cittadini. Sono dispiaciuto che ci sia stata una contrapposizione con le Regioni del centrosinistra che, con motivazioni risibili, hanno preferito votare contro”.
Il presidente lombardo ha inoltre ripercorso le tappe che della riforma del Titolo V della Costituzione del 2001, ricordando che “fin dal 2003 un presidente di Regione chiese di poter raggiungere un accordo sul trasferimento di alcune competenze, così come successivamente fecero altri presidenti senza mai ottenere alcuna risposta”.
“Poi nel 2017 – ha aggiunto – ci furono i due referendum di Lombardia e Veneto in cui i cittadini delle due Regioni si espressero in modo favorevole alla possibilità di chiedere l’applicazione della Costituzione in campo di Autonomia differenziata. Il compianto presidente Roberto Maroni raggiunse un’intesa per poter dare il via a questo processo. Un percorso che, al di là della parentesi con l’impegno del ministro Erika Stefani, venne disattesa dai successivi Governi di centrosinistra”.
“Oggi, con l’approvazione del progetto di legge – ha concluso Fontana – si è fatto un importante passo avanti e confidiamo che si possa arrivare presto ad una conclusione positiva”.
red

Ucraina,Meloni:pace è interesse di tutti,non solo dell’Occidente

Ucraina,Meloni:pace è interesse di tutti,non solo dell’OccidenteMilano, 2 mar. (askanews) – “Non alimentiamo la falsa metafora di un mondo diviso, l’Occidente contro il Resto del mondo. L’incrollabile unità di fronte alla crescente minaccia alla pace e alla stabilità internazionale va ben oltre l’interesse occidentale, è un interesse comune. Questo è, credo, un messaggio chiave che potrebbe emergere dalla Presidenza indiana del G20, così come dal Raisina Dialogue. Un messaggio di pseranza, di pace e di unità”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni nel suo intervento al Raisina Dialogue a Nuova Delhi.
“C’è qualcosa di cui nel XXI secolo non possiamo fare a meno, e che dobbiamo riaffermare continuamente. La governance delle organizzazioni multilaterali devono essere aggiornate, ma le pietre miliari del multilateralismo non possono essere messe in dubbio, perchè sono anche le pietre miliari della pace e della libertà”.

Clima, Meloni: serve impegno di tutti per evitare disastro

Clima, Meloni: serve impegno di tutti per evitare disastroMilano, 2 mar. (askanews) – “La transizione energetica è un elemento chiave per la lotta al cambiamento climatico, cui tutti dobbiamo contribuire, con differenti compiti e responsabilità, tenendo presenti le reponsabilità verso le generazioni future e oggi verso i nostri cittadini. In modo equilibrato, ciascun paese deve svolgere il suo ruolo. Se non lo faremo ci sarà un impatto diretto sul mondo, con carestie, siccità, eventi metereologici estremi e altri disastri. Ma anche un impatto indiretto, con nuovi conflitti e dispute sulle scarse risorse”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, intervenendo all’inaugurazione dei Raisina Dialogue 2023 a NUova Delhi.
In particolare, la crisi energetica ha mostrato “il bisogno di accelerare la transizione energetica”. “La nostra capacità di lavorare insieme sulle energie rinnovabili, l’idrogeno verde, la circolarità, determinerà il nostro successo. E questo richeide un ordine internazionale che funzioni”.

Ucraina, Meloni in India: in gioco valori coesistenza mondiali

Ucraina, Meloni in India: in gioco valori coesistenza mondialiMilano, 2 mar. (askanews) – È vero che la guerra in Ucraina “è una guerra in Europa”, e tuttavia in gioco ci sono “i valori comuni per la coesistenza di tutte le nazioni nel mondo”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, intervenendo all’inaugurazione del Raisina Dialogue, la conferenza geopolitica che si apre oggi a Nuova Delhi.
“Mentre ci riprendevamo dalla pandemia, ripristinando i flussi del commercio mondiale, l’invasione Russa ha fatto impennare l’inflazione in tutto il mondo a scapito dei più vulnerabili e ha messo a rischio anche la sicurezza mondiale, la pace basata sul diritto internazionale”, ha ricordato Meloni. “La settimana scorsa ero a Kiev e ho visto la dura realtà sul terreno, lo spirito del popolo ucraino. La guerra è una guerra in EUropa, distante da altre parti del mondo che stanno affrontando altre sofferenze. Ma questo non deve mettere in ombra la posta in gioco. L’invasione russa è un atto contro l’integrità territoriale di una nazione sovrana, in violazione del diritto internazionale che consente allla comunità internazionale di prosperare. E non possiamo consentire che le fondamenta del diritto internazionale vengano minate. Non ci sono in gioco solo interessi europei ma i valori della coesistenza di tutti i Paesi del mondo”.
Dunque, ha sottolineato Meloni, “non possiamo restare seduti e fermi di fronte a questa provocazione al cuore della Carta dell’Onu che minaccia la stabilità in tutto il mondo. Non può essere la legge del più forte a prevalere, ma la forza della legge”.

Salario minimo, Conte: va fatto subito, confidiamo in tutti i partiti

Salario minimo, Conte: va fatto subito, confidiamo in tutti i partitiRoma, 2 mar. (askanews) – “Gli stipendi troppo bassi sono un’emergenza nazionale. Sul salario minimo non possiamo più attendere. E ora di passare dalle parole ai fatti”. Così il presidente M5S, Giuseppe Conte, sui social dove posta un video facendo un appello a “tutte” le forze politiche, a partire dalla Premier Giorgia Meloni.
Conte ha presentato ad inizio legislatura alla Camera, una Pdl sul salario minimo a 9 euro lordi l’ora. Ieri il gruppo ha chiesto la calendarizzazione in commissione Lavoro alla Camera. “Noi dobbiamo approvare quanto prima questa legge”, ha sottolineo Conte, nel video.
“Confidiamo in tutte le forze politiche, a partire dalla Schlein (segretaria del PD, n.d.r.) che ha detto che è una priorità, Calenda (leader di Azione, n.d.r.) ha aperto a salario, benissimo. Ci rivolgiamo anche alle forze della maggioranza: Meloni, Berlusconi, Salvini convenite che è un’emergenza nazionale? Non dobbiamo farne una battaglia politica partitica, non un orticello” perché si tratta di attuare un “principio costituzionale” che vuole uno stipendio “adeguato” ad una vita dignitosa.
“L’Italia in sede Ocse è l’unico Paese in cui negli ultimi trent’anni i salari medi sono diminuiti addirittura del 2,9%, il 12% dei lavoratori sono poveri e sottopagati, 360mila giovani dai 20 a 29 anni prendono meno di 870 euro al mese, peggio di noi solo la Romania”, conclude.

Naufragio migranti, informativa Piantedosi al Senato l’8 marzo

Naufragio migranti, informativa Piantedosi al Senato l’8 marzoRoma, 2 mar. (askanews) – L’informativa nell’aula del Senato del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi sul naufragio dell’imbarcazione di migranti al largo delle coste ioniche calabresi si svolgerà mercoledì prossimo, 8 marzo, nella seduta antimeridiana. E’ quanto è emerso al temine della conferenza dei capigruppo di palazzo Madama. Analoga richiesta era stata avanzata unanimemente dalle opposizioni nei giorni scorsi nei confronti del ministro dei Trasporti Matteo Salvini (dal cui ministero dipende la Guardia costiera) ma, secondo quanto hanno riferito i rappresentanti dei gruppi interessati, Salvini non ha ancora dato una disponibilità.
(segue)