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Meloni a Kiev: Italia non tentenna. Zelensky contro Berlusconi

Meloni a Kiev: Italia non tentenna. Zelensky contro Berlusconi

Visita a Irpin e Bucha, poi l’incontro. Sostegno su armi e ricostruzione

Kiev, 21 feb. (askanews) – “Ho ribadito il pieno sostegno dell’Italia di fronte all’aggressione russa: l’Italia non intende tentennare e non lo farà”. Giorgia Meloni lo dice a chiare lettere al palazzo presidenziale di Kiev, a fianco di Volodymyr Zelensky, mentre volge al termine la sua visita nella capitale ucraina. Un impegno che intende fugare ogni dubbio sulla tenuta della sua maggioranza, anche se l’eco delle parole di Silvio Berlusconi arriva nella conferenza stampa. “Io credo – risponde secco il leader ucraino a chi gli chiede un commento – che la casa di Berlusconi non sia mai stata bombardata dai missili, mai siano arrivati con i carri armati nel giardino di casa sua, nessuno ha ammazzato i suoi parenti, non ha mai dovuto fare la valigia alle 3 di notte per scappare né la moglie ha dovuto cercare da mangiare”. Però, al di là di questo ‘incidente’ (non il primo), sottolinea, il rapporto con “Giorgia” è solido e con l’Italia “condividiamo una visione comune del valore della pace. Ecco perché stiamo lottando insieme per fermare il terrore russo il prima possibile”.
La visita della premier è iniziata di prima mattina: Meloni è arrivata alla stazione di Kiev a bordo del treno che ha viaggiato nella notte dal confine polacco per 800 chilometri attraverso la campagna ucraina. Prima sosta in programma Bucha, la città teatro del massacro perpetrato dai russi che cercando di aprirsi la strada verso Kiev nel marzo 2022 avevano trucidato 400 persone. Meloni ha portato dei fiori sulla fossa comune in cui erano state sepolte, raccogliendosi in preghiera. Seconda sosta a Irpin, sobborgo bombardato e distrutto. “L’Italia era con voi dall’inizio e lo sarà fino alla fine”, garantisce alle autorità locali, consegnando gli aiuti italiani, a partire da due generatori di energia.
Poi via verso il palazzo per il lungo incontro faccia a faccia con Zelensky. Sul tavolo in primo luogo le forniture di armi. L’Italia invierà i sistemi anti-missile Samp-T, Spada e Skyguard, mentre per i caccia, chiesti da Kiev, una decisione non è presa ma la porta non è chiusa. “Al momento non c’è sul tavolo l’invio di aerei, è una decisione da prendere con i partner internazionali”, spiega, aggiungendo però che “quando c’è un aggredito tutte le armi sono difensive”.
Un modo per far chiarezza rispetto ai distinguo che arrivano dalle opposizioni (M5s) ma anche dalla sua maggioranza che però, garantisce, “nei fatti” è solidamente a sostegno dell’Ucraina, come previsto dal programma sottoscritto. Del resto, ribadisce, girarsi dall’altra parte è “impossibile e stupido” e “chi sostiene anche militarmente l’Ucraina è chi lavora per la pace”. E se anche nella società emergono dubbi, Meloni è convinta di poter convincere gli italiani, raccontando ciò che ha visto oggi a Bucha e Irpin: “Spero – dice – di riuscire a trasferire quello che ho visto, l’importanza del lavoro che stiamo facendo”.
Con Zelensky però Meloni parla anche di ricostruzione, che deve cominciare subito, senza attendere la fine del conflitto, con l’Italia che può essere protagonista con il proprio “know how”. “In Italia – sottolinea – il dopo guerra è stato un periodo di crescita e sviluppo tanto che si è parlato di miracolo italiano, sono certa che tra qualche anno potremo parlare di miracolo ucraino”. In questo senso arriva anche la proposta di una conferenza sulla ricostruzione da tenersi ad aprile e una partnership da costruire sull’Expo 2030, per il quale sono in campo le candidature di Odessa e Roma. Per Meloni “dobbiamo provare a ragionare di come lavorare insieme, sarebbe un bel segnale europeo e del fatto che crediamo che le cose andranno bene”.
Meloni e Zelensky, al termine dell’incontro, firmano una dichiarazione congiunta, che mette nero su bianco gli impegni. Poi la premier, dopo una sosta in ambasciata, torna alla stazione di Kiev: in serata il treno ripartirà verso la Polonia. L’arrivo è previsto per domani mattina, da lì poi, in aereo, rientrerà a Roma.

Autonomia, Calderoli incontra Toti: Liguria avanti nell’iter

Autonomia, Calderoli incontra Toti: Liguria avanti nell’iterRoma, 21 feb. (askanews) – “Proficuo e costruttivo incontro in tema di autonomia differenziata con il governatore della Liguria Giovanni Toti, al quale ha partecipato anche il viceministro alle Infrastrutture Edoardo Rixi per quanto concerne l’ambito portuale. C’è grande attenzione da parte della Regione per ottenere particolari forme e condizioni di autonomia su diverse materie, in particolare portualità e logistica, nel solco del procedimento di richiesta già avviato negli anni scorsi. La Liguria ha già svolto tutti i passaggi relativi alla fase regionale dell’iter e abbiamo ribadito l’impegno di proseguire nella stessa direzione, condiviso anche col governatore Toti”. Lo rende noto il ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie, Roberto Calderoli, dopo l’incontro con il governatore della Liguria Giovanni Toti.
Con la Regione Liguria, ha spiegato il ministro, c’è “un’unità di intenti nel segno della collaborazione efficiente ed efficace che ho sempre auspicato e che spero potrà avvenire anche con le altre Regioni”.
“Verrà inoltre istituito un tavolo al ministero delle Infrastrutture per il coordinamento tra le Regioni che hanno richiesto o richiederanno autonomia in ambito portuale”, ha aggiunto Calderoli.

##Su Dl Ong governo corre,già domani in aula Senato per ok giovedì

##Su Dl Ong governo corre,già domani in aula Senato per ok giovedìRoma, 21 feb. (askanews) – Governo e maggioranza corrono sull’approvazione del dl Ong che contiene la stretta sull’attività delle navi che si occupano dei salvataggi in mare. Il provvedimento, che è in seconda lettura, è stato incardinato oggi in commissione Affari costituzionali ma già domani approderà nell’Aula del Senato per l’ok definitivo entro giovedì, probabilmente con una nuova fiducia.
A stabilire il rapido timing, la conferenza dei capigruppo di Palazzo Madama. Il provvedimento va portato in Aula entro domani e approvato entro giovedì “anche se non concluso in commissione”, ha puntualizzato il presidente dei senatori della Lega Massimiliano Romeo uscendo dalla capigruppo, prefigurando la presentazione di diversi emendamenti dalle opposizioni.
Entro stasera, alle ore 21, scade il termine per le proposte di modifica che verranno esaminate nella seduta della commissione di domani. Nel pomeriggio, verranno votate in Aula le questioni pregiudiziali presentate dalle opposizioni e poi si passerà all’esame del testo con l’obiettivo di governo e maggioranza di licenziarlo in via definitiva entro dopodomani (pure se per la conversione in legge c’è tempo fino al 3 marzo).
Nel decreto sono contenute le condizioni e le regole cui debbono attenersi le navi delle Organizzazioni non governative per poter svolgere la loro attività. Tra queste rientrano, ad esempio, il fatto che sia stata richiesta, nell’immediatezza dell’evento, l’assegnazione del porto di sbarco e che il porto di sbarco assegnato dalle competenti autorità sia raggiunto senza ritardo per il completamento dell’intervento di soccorso. Circostanze queste che di fatto ostacolano salvataggi multipli.
“Salve le sanzioni penali quando il fatto costituisce reato”, in caso di violazione delle nuove regole si applica al comandante della nave una sanzione amministrativa fino a 50mila euro con l’estensione della responsabilità solidale ad armatore e proprietario e, “in caso di reiterazione della violazione”, è prevista la sanzione accessoria della confisca della nave.

Ucraina, Zelensky: Berlusconi? Non gli hanno mai bombardato casa

Ucraina, Zelensky: Berlusconi? Non gli hanno mai bombardato casaKiev, 21 feb. (askanews) – “Diversi leader hanno diritto di pensiero, il vero problema è l’approccio della società italiana che a quel leader hanno dato un mandato. Io credo che la casa di Berlusconi non sia mai stata bombardata dai missili, mai siano arrivati con i carri armati nel giardino di casa sua, nessuno ha ammazzato i suoi parenti, non ha mai dovuto fare la valigia alle 3 di notte per scappare o la moglie dovuto cercare da mangiare e tutto questo grazie all”amore fraterno’ della Russia”. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, in conferenza stampa con Giorgia Meloni a Kiev.
“Io – ha aggiunto – auguro pace a tutte le famiglie italiane, anche a chi non sostiene l’Ucraina, ma la nostra è una grande tragedia che va capita. Voglio che vengano qui a vedere con i propri occhi, vedano la scia di sangue che hanno lasciato”.

Superbonus, Conte: Governo blocca tutto il comparto dell’edilizia

Superbonus, Conte: Governo blocca tutto il comparto dell’ediliziaRoma, 21 feb. (askanews) – Il Movimento 5 stelle ha svolto “un ampio confronto con tutte le categorie interessate, i protagonisti del superbonus e di questa crescita economica e sociale nel segno dello sviluppo sostenibile, c’erano anche i sindacati”. Lo ha detto ai cronisti il presidente del M5S Giuseppe Conte, al termine dell’incontro con le categorie produttive dell’edilizia.
“Siamo tutti consapevoli – ha affermato l’ex presidente del Consiglio – che qui l’unico buco non è ovviamente nel bilancio, che non esiste ma di questo decreto preso nottetempo dal Governo che rischia di generare 130mila occupati per strada e di far fallire 40mila aziende. Dobbiamo assolutamente trovare una soluzione, attualmente bloccare la cessione del credito e dello sconto in fattura significa bloccare completamente tutto il sistema del comparto edilizio, annessi e connessi”.
“I dati di Nomisma aggiornati questo pomeriggio sono incredibili. Abbiamo tagliato – ha detto ancora il leader stellato – un milione e 400mila tonnellate di Co2, abbiamo dato occupazione a oltre un milione di lavoratori, abbiamo addirittura assicurato in tempi di emergenza energetica un risparmio per famiglia di 950, quasi mille euro all’anno in media e la crescita del Pil del 10 per cento in un biennio. Non possiamo rinunciare a tutto questo”.
“Noi siamo stati sempre disponibili – ha precisato Conte – a trovare le soluzioni lo siamo ancora adesso. Non per un colore politico ma nell’interesse del Paese. Anche perché, attenzione: se questo governo blocca questo risultato, questo comparto ci deve dire come intende raggiungere gli obiettivi europei, dal Green Deal al Fit for 55 sono tutti obiettivi molto sfidanti che prevede anche la riqualificazione urbana e l’efficientamento energetico delle case. Quindi se oggi blocchi questo sistema – ha concluso – quale alternativa porti sul tavolo?”

Foti-Malan: ostruzionismo opposizione non fermerà lavoro Delmastro

Foti-Malan: ostruzionismo opposizione non fermerà lavoro DelmastroMilano, 21 feb. (askanews) – Fratelli d’Italia fa ancora una volta quadrato intorno ad Andrea Delmastro, del quale l’opposizione continua a chiedere le dimissioni da sottosegretario alla Giustizia per il caso Cospito. Di fronte all’avvertimento di Pd, M5s e Avs – che hanno fatto sapere di voler lasciare l’Aula del Senato nel caso in cui oggi pomeriggio sarà Delmastro a rappresentare il governo – i capigruppo di Camera e Senato ribadiscono il sostegno all’esponente di FdI.
“L’asserita superiorità morale della sinistra – affermano Tommaso Foti e Lucio Malan – cozza contro gli atteggiamenti politicamente irresponsabili adottati e che oltraggiano le Istituzioni. Il sottosegretario Andrea Delmastro è nel pieno delle sue funzioni di governo e le eserciterà fino in fondo. Non saranno le posizioni ostruzionistiche delle opposizioni a farlo desistere dal proprio lavoro istituzionale”.
E aggiungono: “Nel momento in cui il presidente Meloni è a Kiev a rappresentare la vicinanza al popolo ucraino non solo da parte della maggioranza che sostiene il Parlamento italiano ma di tutta la Nazione, il Pd non trova di meglio da fare che continuare a portare avanti la propria gara congressuale e, con i 5 Stelle, ad attaccare il governo”.

Ucraina, Meloni: da Putin la solita propaganda, i fatti sono diversi

Ucraina, Meloni: da Putin la solita propaganda, i fatti sono diversiIrpin, 21 feb. (askanews) – “Una parte del mio cuore sperava che Putin dicesse parole diverse, aspettandosi un passo avanti. Quello che abbiamo sentito stamani è la solita propaganda ma i fatti sono diversi: ha detto che lavora per la diplomazia, per evitare il conflitto, ma la verità è che c’è qualcuno che è l’invasore e qualcuno che si sta difendendo, e il paradosso è che chi è vittima di questa aggressione sta comunque cercando di presentare un piano di pace”. Lo ha detto la premier Giorgia Meloni al termine della visita a Irpin, in Ucraina.

Ucraina, Meloni a Bucha: l’Italia è con voi fino alla fine

Ucraina, Meloni a Bucha: l’Italia è con voi fino alla fineBucha, 21 feb. (askanews) – La presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha fatto tappa a Bucha, la città diventata simbolo dell’invasione russa in Ucraina. Qui, nei primi giorni di marzo del 2022, i russi che cercavano di raggiungere Kiev uccisero circa 400 persone.
A Bucha la prima tappa è la chiesa ortodossa di Sant’Andrea. Meloni ha deposto una corona di fiori per le vittime delle fosse comuni e visitato la chiesa dove c’è un’esposizione fotografica sulla guerra.
“L’Italia era con con voi dall’inizio e lo sarà fino alla fine”, ha detto Meloni al procuratore di Bucha, aggiungendo: “Avete tutto il nostro supporto”. “Combatteremo per voi e per la vostra libertà”, ha assicurato.
Subito dopo Meloni ha visitato Irpin, accolta dal sindaco Oleh Bondar, per una visita della città e dei luoghi più colpiti dalle bombe. Meloni consegnerà materiali civili di aiuto, in particolare due generatori elettrici (parte di un lotto di 52 donati dal governo italiano, con una spesa di 666 mila euro), a supporto di strutture strategiche. Sul posto anche due dei 45 mezzi Iveco donati dalla Protezione civile italiana all’Ucraina.

Opposizioni ancora sul piede di guerra contro Delmastro: si dimetta

Opposizioni ancora sul piede di guerra contro Delmastro: si dimettaRoma, 21 feb. (askanews) – Le opposizioni tornano sul piede di guerra e minacciano l’Aventino in Parlamento se non si dimette il sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro finito nella bufera per il caso Cospito. “Se oggi pomeriggio a seguire i lavori del Senato ci sarà il sottosegretario alla Giustizia Delmastro Delle Vedove, noi abbandoneremo l’aula – fanno sapere i senatori del M5s -. Sarebbe una provocazione inaccettabile da parte del governo, le responsabilità di Delmastro sono gravi e evidenti, a queste si aggiunge il fatto che è indagato dalla magistratura. Delmastro deve lasciare il suo incarico di sottosegretario, lui e tutto l’Esecutivo ne prendano atto”.
“Lo avevamo già annunciato, comunicato a FdI e lo ribadiamo oggi: non parteciperemo a nessuna seduta di aula o commissione dove sarà presente il sottosegretario Delmastro in rappresentanza del governo”, fa sapere su Twitter la presidente dei senatori del Pd Simona Malpezzi.

Meloni in visita anche a Bucha e Irpin. Lunga notte in treno verso Kiev

Meloni in visita anche a Bucha e Irpin. Lunga notte in treno verso KievKiev, 21 feb. (askanews) – Sarà a Bucha la prima tappa in Ucraina della presidente del Consiglio Giorgia Meloni. La premier sarà in mattinata nella cittadina che è diventata triste simbolo della guerra: qui nei primi giorni di marzo del 2022 i russi che cercavano di aprirsi la strada verso Kiev uccisero circa 400 persone. Subito dopo farà tappa anche a Irpin, sobborgo di Kiev distrutto dai bombardamenti nelle prime fasi dell’invasione. Nel pomeriggio, poi, l’incontro con il presidente Volodymyr Zelensky.
Meloni sta per arrivare nella capitale dopo un viaggio di circa 10 ore, iniziato nel cuore della notte dalla stazione polacca di Przemysl, vicino al confine con l’Ucraina. Il treno è lo stesso usato ieri dal presidente Usa Joe Biden e infatti è partito in ritardo rispetto all’orario previsto proprio per la sistemazione a bordo. Meloni e Biden si sono “incrociati” a distanza in serata alla base miliare di Rzeszow, non si sono visti (non era previsto) ma si sono sentiti telefonicamente.
Sul treno la premier ha preso posto nella prima carrozza insieme allo staff. Il treno blu, orgoglio delle ferrovie ucraine, ha percorso i circa 700 chilometri per arrivare nella capitale, con sosta alla frontiera, per il controllo passaporti, e a Leopoli. A bordo tutti sistemati nelle cuccette: due persone per ogni scompartimento, lenzuola pulite e asciugamani, caffè e te caldi la mattina offerti dal personale ucraino.