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Regionali, Bonaccini: affluenza così bassa è preoccupante

Regionali, Bonaccini: affluenza così bassa è preoccupanteBologna, 13 feb. (askanews) – “Quello del distacco tra i cittadini, gli eletti e gli elettori è un problema”. E “certamente preoccupa un dato così basso di partecipazione” alle elezioni regionali in Lombardia e Lazio. Lo ha detto il presidente della Regione Emilia-Romagna e candidato alla segreteria del Pd, Stefano Bonaccini, a margine di una conferenza stampa a Bologna.
Quello dell’alta astensione alle elezioni regionali in Lombardia e Lazio “è un bel problema. La cosa ci riguardò nel 2014” quando Bonaccini si candidò per il primo mandato dopo le dimissioni di Vasco Errani. “Certo, ci furono condizioni particolari che non voglio ricordare, compresa l’elezione anticipata – ha ricordato Bonaccini -; io potevo rischiare la depressione, anche per la lettura che voi giornalisti avevate dato comprensibilmente di quella prova. Poi però la volta dopo (nel 2020, ndr.) è venuto a votare quasi il 70%, un dato incredibile se paragonato a quello che vediamo oggi”.
“Quello del distacco tra i cittadini, gli eletti e gli elettori è un problema – ha aggiunto il governatore -. Io credo che ci si debba dare da fare per recuperare valore alla partecipazione e al confronto per fare risultare importante quell’esercizio che è stato riconquistato grazie anche a chi ci ha rimesso la propria vita per uscire da un regime e ridarci libertà e democrazia. Vedremo alla fine quanti saranno (quelli che sono andati a votare in Lombardia e Lazio, ndr.). Certamente preoccupa un dato così basso di partecipazione”.

Pd, Bonaccini: chiederò Cuperlo e De Micheli convergenza su di me

Pd, Bonaccini: chiederò Cuperlo e De Micheli convergenza su di meBologna, 13 feb. (askanews) – “A Paola De Micheli e Gianni Cuperlo chiederò se valutano possibile una convergenza sulla mia proposta o se ritengono invece di non dovere fare nulla”. Lo ha detto il presidente della Regione Emilia-Romagna e candidato alla segreteria del Pd, Stefano Bonaccini, a margine di una conferenza stampa a Bologna.
“Sono rimasto molto soddisfatto di avere superato il 50% nonostante quattro candidati – ha spiegato Bonaccini -. E’ una prima prova di esercizio anche molto importante, molto robusta. Se divento segretario ribadisco che non ci vorranno più sei mesi per eleggere un segretario perchè questi non sono i tempio normali che percepiscono i cittadini. Credo che possiamo essere soddisfatti di quello che è accaduto, che sta accadendo”.
“Credo che un livello di civiltà e di rispetto così difficilmente si sia visto – ha aggiunto il candidato alla segreteria -. Mi pare che il rispetto tra di noi sia stato massimo. Siamo parte di una stessa famiglia e ho sofferto, negli anni passati, di troppe rivalità nei gruppi dirigenti”. “Vedremo” nei prossimi giorni: “a Paola De Micheli e Gianni Cuperlo, chiaramente, chiederò se valutano possibile una convergenza sulla mia proposta o se ritengono invece di non dovere fare nulla – ha proseguito Bonaccini -. Non hanno alcun dovere nei miei confronti, vorrei soltanto si valutasse se può essere una proposta di governo del partito e soprattutto di proposta politica del Pd per il Paese che possa trovare, perché no, anche un loro sostegno. In ogni caso li ringrazio perché avere avuto quattro candidati ha arricchito questo dibattito”.

Attività di governo del 9 febbraio 2023

Attività di governo del 9 febbraio 2023Roma, 13 feb. (askanews) – IL FATTO
Approvati missione e stanziamenti per interventi urgenti Italia a sostegno Turchia e Siria colpite dal terremoto
Il Consiglio dei Ministri si è riunito giovedì 9 febbraio 2023, alle ore 17.10 a Palazzo Chigi, sotto la presidenza del Vicepresidente Antonio Tajani. Segretario, il Sottosegretario alla Presidenza Alfredo Mantovano.
Il Consiglio dei Ministri è terminato alle 17.32.Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro per la protezione civile e le politiche del mare Nello Musumeci, ha deliberato: la dichiarazione dello stato di emergenza per intervento all’estero, per la durata di sei mesi, in conseguenza degli eccezionali eventi sismici che hanno colpito il territorio meridionale della Repubblica di Turchia e il territorio settentrionale della Repubblica araba di Siria il 6 febbraio 2023, ai sensi dell’articolo 29, comma 1, del decreto legislativo n. 1 del 2018. Per l’attuazione degli interventi urgenti di soccorso e assistenza alla popolazione, da attuare nella vigenza dello stato di emergenza, si provvede nel limite di euro 11.000.000 a valere sul Fondo per le emergenze nazionali; l’ulteriore stanziamento di euro 2.470.000 per la realizzazione degli interventi in conseguenza degli eccezionali eventi meteorologici che si sono verificati il giorno 18 agosto 2022 nel territorio dei comuni di Massa e di Carrara, in provincia di Massa-Carrara;l’ulteriore stanziamento di euro 54.200.000 per la realizzazione degli interventi in conseguenza degli eccezionali eventi meteorologici che si sono verificati nel territorio dell’isola di Ischia (NA) a partire dal giorno 26 novembre 2022.
OBIETTIVO SUL CONSIGLIO DEI MINISTRI DEL 9 FEBBRAIO 2023
Nomine
Il Consiglio dei Ministri ha deliberato le seguenti nomine: su proposta del Presidente del Consiglio, vista la designazione da parte del Ministro della cultura Gennaro Sangiuliano, la nomina a Commissario straordinario del Governo per il recupero e la valorizzazione dell’ex carcere borbonico dell’isola di Santo Stefano (Ventotene) del dottor Giovanni Maria Macioce, ai sensi dell’articolo 11 della legge 23 agosto 1988, n. 400; su proposta del Ministro per la protezione civile e le politiche del mare Nello Musumeci, sentiti il Comitato direttivo dell’Agenzia nazionale per la meteorologia e climatologia “ItaliaMeteo” e il Ministro dell’università e della ricerca Anna Maria Bernini, il conferimento dell’incarico di Direttore della stessa Agenzia al dott. Carlo Cacciamani; su proposta del Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale Antonio Tajani, la nomina al grado di ambasciatore dei ministri plenipotenziari Pier Francesco Zazo, Luca Ferrari (confermato nella posizione di fuori ruolo), Mario Cospito (confermato nella posizione di fuori ruolo), Aldo Amati (confermato nella posizione di fuori ruolo), Francesco Azzarello, Nicoletta Bombardiere e Giorgio Novello; su proposta del Ministro della giustizia Carlo Nordio, il conferimento dell’incarico di Capo Dipartimento per gli affari di giustizia al dott. Luigi Giuseppe Birritteri, magistrato ordinario.
LE ALTRE DECISIONI DEL CDM DEL 9/02/2023
Leggi regionali
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro per gli affari regionali e le autonomie Roberto Calderoli, ha esaminato 37 leggi delle regioni e delle province autonome e ha quindi deliberato di non impugnare:
la legge della Regione Sardegna n. 22 del 12/12/2022 “Norme per il sostegno e il rilancio dell’economia, disposizioni di carattere istituzionale e variazioni di bilancio”;
la legge della Regione Veneto n. 28 del 09/12/2022 “Modifiche alla legge regionale 3 gennaio 2005, n. 3 “Disposizioni sulle terapie complementari (terapia del sorriso e pet therapy)”;
la legge della Regione Abruzzo n. 31 del 13/12/2022 “Rendiconto generale per l’esercizio 2021”;
la legge della Regione Abruzzo n. 32 del 13/12/2022 “Assestamento al Bilancio di Previsione 2022-2024 ex art. 50 del d.lgs. 118/2011 e s.m.i., con modifiche di leggi regionali e ulteriori disposizioni urgenti”;
la legge della Regione Calabria n. 43 del 14/12/2022 “Modifiche alla legge regionale 13 maggio 1996, n. 7 (norme sull’ordinamento della struttura organizzativa della giunta regionale e sulla dirigenza regionale)”;
la legge della Regione Marche n. 27 del 02/12/2022 “Ulteriori modifiche alla legge regionale 3 aprile 2013, n. 5 (Norme in materia di raccolta e coltivazione dei tartufi e di valorizzazione del patrimonio tartufigeno)”;
la legge della Regione Calabria n. 44 del 16/12/2022 “Modifiche e integrazioni alla legge regionale 30 marzo 1995, n. 8 (norme per la regolarizzazione delle occupazioni senza titolo degli alloggi di edilizia residenziale pubblica)”;
la legge della Regione Calabria n. 45 del 16/12/2022 “Interventi a favore di pazienti oncologici affetti da alopecia)”;
la legge della Regione Toscana n. 43 del 14/12/2022 “Disposizioni per la riduzione temporanea del meccanismo di indicizzazione degli assegni vitalizi dei consiglieri regionali in carica fino alla nona legislatura. Modifiche alla l.r. 3/2009′;
la legge della Regione Valle d’Aosta n. 31 del 07/12/2022 “Interventi regionali per lo sviluppo dell’imprenditoria giovanile, femminile e da parte dei disoccupati di lunga durata nei settori dell’industria e dell’artigianato’;
la legge della Regione Piemonte n. 25 del 20/12/2022 “Disposizioni concernenti l’odontoiatria solidale’;la legge della Regione Piemonte n. 26 del 20/12/2022 “Modifiche ed integrazioni alla legge regionale 16 gennaio 1973, n. 4 (Iniziativa popolare e degli enti locali e referendum abrogativo e consultivo)’;
la legge della Regione Calabria n. 49 del 23/12/2022 “Adozione delle misure conseguenziali al giudizio di parificazione del rendiconto generale per l’esercizio finanziario 2021. Variazione al bilancio di previsione 2022-2024′;
la legge della Regione Calabria n. 50 del 23/12/2022 “Legge di stabilità regionale 2023′;
la legge della Regione Calabria n. 51 del 23/12/2022 “Bilancio di previsione finanziario della regione Calabria per gli anni 2023-2025′;
la legge della Regione Calabria n. 52 del 23/12/2022 “Modifiche alle leggi regionali 19/2002, 20/1999, 24/2008, 3/2018, 13/1983, 2/2001, 47/2018, 42/2017 e 22/2020. Utilizzo graduatorie’;
la legge della Regione Calabria n. 53 del 23/12/2022 “Modifiche all’articolo 16 della legge regionale 26 aprile 2018, n. 9 (interventi Regionali per la prevenzione e il contrasto del fenomeno della ndrangheta e per la promozione della legalità, dell’economia responsabile e della trasparenza)’;
la legge della Regione Calabria n. 55 del 23/12/2022 “Sostituzione dell’articolo 3 della legge regionale 22 settembre 1998, n. 10 (legge finanziaria)’;
la legge della Regione Emilia Romagna n. 24 del 27/12/2022 “Disposizioni per la formazione del bilancio di previsione 2023-2025 (legge di stabilità regionale 2023)’;
la legge della Regione Emilia Romagna n. 25 del 27/12/2022 “Bilancio di previsione della regione Emilia-Romagna 2023-2025′;
la legge della Regione Lazio n. 21 del 27/12/2022 “Autorizzazione all’esercizio provvisorio del bilancio per l’esercizio Finanziario 2023. Modifica alla legge regionale 23 novembre 2022, n. 19 (disposizioni collegate alla legge di stabilità regionale 2022. Disposizioni varie)”;
la legge della Regione Abruzzo n. 35 del 27/12/2022 “Modifiche alla legge regionale 18 dicembre 2013, n. 47 (Norme sul controllo del randagismo, anagrafe canina e protezione degli animali da affezione)’;
la legge della Regione Abruzzo n. 38 del 27/12/2022 “Riconoscimento di debito fuori bilancio ai sensi dell’articolo 73, comma 1, lett. e) del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 (Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 5 maggio 2009, n. 42). Pagamento perizie di stima in favore dell’Agenzia delle Entrate’;
la legge della Regione Abruzzo n. 39 del 27/12/2022 “Riconoscimento della legittimità di debiti fuori bilancio derivanti da acquisizione di beni e servizi in assenza del preventivo impegno di spesa, ai sensi dell’articolo 73, comma 1, lett. e) del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118, per l’implementazione del progetto SHERPA – SHaredknowledge for Energy renovation in buildings by Public Administrations, finanziato con i fondi del Programma Interreg MED 2014- 2020′;
la legge della Regione Abruzzo n. 40 del 27/12/2022 “Riconoscimento dei debiti fuori bilancio derivanti da acquisizione di beni e servizi in assenza del preventivo impegno di spesa, ai sensi dell’articolo 73, comma 1, lett. e) del decreto legislativo 23 giugno 2011 n. 118 – Pagamento a favore di EDISON ENERGIA SPA della fattura n. 2900039858 del 17/11/2015 – Fornitura energia elettrica sede di Caramanico Terme – Regione Abruzzo n. 1000023479 ‘Dipartimento Territorio e Ambiente’;
la legge della Regione Abruzzo n. 41 del 27/12/2022 “Riconoscimento dei debiti fuori bilancio derivanti da acquisizioni di beni e servizi in assenza di preventivo impegno di spesa, ai sensi dell’articolo 73, comma 1, lett. e) del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 – Dipartimento Agricoltura – Servizio Foreste e Parchi – Progetto LIFE12BIO/IT000231 AQUALIFE per Hosting e manutenzione portale e software AQUALIFE – Annualità 2019-20′;
la legge della Regione Abruzzo n. 42 del 27/12/2022 “Riconoscimento di debito fuori bilancio in favore del Comune di Pescara derivante dall’attuazione della Convenzione tra Regione Abruzzo e Comune di Pescara per l’intervento denominato ‘Realizzazione dello Skate Park nella Città di Pescara’ – CUP J25B17000020001. Pagamento anticipo e acconto per euro 100.568,21 – ai sensi dell’articolo 73, comma 1, lett. e) del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 (Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 5 maggio 2009, n. 42)’;
la legge della Regione Abruzzo n. 43 del 27/12/2022 “Riconoscimento di debito fuori bilancio in favore del Comune dell’Aquila per euro 200.000,00, derivante dall’attuazione della Convenzione tra Regione Abruzzo e Comune dell’Aquila per l’intervento denominato ‘Riqualificazione del circolo tennis Peppe Verna’ – CUP C13I17000000002 – ai sensi dell’articolo 73, comma 1, lett. e) del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 (Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 5 maggio 2009, n. 42)’;
la legge della Regione Abruzzo n. 44 del 27/12/2022 “Riconoscimento di debito fuori bilancio in favore del Comune di Capitignano derivante dall’attuazione della Convenzione tra Regione Abruzzo e Comune di Capitignano per l’intervento denominato ‘Completamento struttura sportiva comunale’ – CUP G96J15000370002. Pagamento saldo per euro 14.940,00 – ai sensi dell’articolo 73, comma 1, lett. e) del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 (Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 5 maggio 2009, n. 42)’;
la legge della Regione Abruzzo n. 45 del 28/12/2022 “Riconoscimento della legittimità del debito fuori bilancio derivante da acquisizione di beni e servizi in assenza del preventivo impegno di spesa, in ottemperanza a quanto previsto dall’articolo 73, comma 1, lett. e) del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118. Annualità 2022. Dipartimento Risorse (DPB)’;
la legge della Regione Abruzzo n. 46 del 28/12/2022 “Riconoscimento dei debiti fuori bilancio derivanti da procedure espropriative o di occupazione d’urgenza per opere di pubblica utilità’;
la legge della Regione Lombardia n. 31 del 28/12/2022 “Istituzione del mese e della giornata regionale dell’anziano’;
la legge della Regione Piemonte n. 27 del 27/12/2022 “Istituzione del Comune di Moransengo-Tonengo mediante fusione dei Comuni di Moransengo e Tonengo in Provincia di Asti’;
la legge della Regione Piemonte n. 28 del 27/12/2022 “Autorizzazione all’esercizio provvisorio del bilancio della Regione per l’anno 2023 e disposizioni finanziarie’;
la legge della Regione Sardegna n. 24 del 23/12/2022 “Autorizzazione all’esercizio provvisorio del bilancio della Regione per l’anno 2023′;
la legge della Regione Sardegna n. 25 del 23/12/2022 “Disposizioni in tema di campagne pubblicitarie realizzate nell’anno 2022′;
la legge della Provincia autonoma di Trento n. 21 del 29/12/2022 “Bilancio di previsione della Provincia autonoma di Trento per gli esercizi finanziari 2023 – 2025′.

Seggi riaperti in Lombardia e Lazio fino alle 15, affluenza 29,7%

Seggi riaperti in Lombardia e Lazio fino alle 15, affluenza 29,7%Roma, 13 feb. (askanews) – Urne riaperte, dalle 7 alle 15, nel Lazio e in Lombardia per il rinnovo dei governi delle due regioni. Sono oltre 13 milioni i cittadini chiamati alle urne, oltre un quarto degli aventi diritto al voto. Ieri, nella prima giornata di votazioni, l’affluenza è stata complessivamente del 29,72% (31,78% in Lombardia e 26,28% nel Lazio): cinque anni fa l’affluenza domenicale alle Regionali era stata del 70,63% (73,1% in Lombardia e del 66,5% nel Lazio), ma nel 2018 si votava in una sola giornata.
Il risultato della consultazione, che eleggerà i nuovi presidenti e i Consigli regionali delle due più popolose regioni italiane, sarà anche il primo banco di prova del governo Meloni.
Il centrosinistra, che si presenta in coalizione con il Movimento 5 stelle in Lombardia, senza Terzo polo, e in coalizione con il Terzo polo, senza Movimento 5 stelle, nel Lazio, considera invece “aperta” la sfida nelle due regioni. Il centrodestra si presenta invece nella sua formulazione di governo al fianco dei propri candidati in entrambe le regioni.
In Lombardia la sfida è tra il governatore uscente Attilio Fontana, sostenuto dal centrodestra unito; il candidato del centrosinistra Pierfrancesco Majorino; la candidata del Terzo polo Letizia Moratti, ex vice di Fontana. In campo anche Mara Ghidorzi, la quarta sfidante, candidata di Unione popolare.
Nel Lazio è corsa a sei: Alessio D’Amato (centrosinistra), Francesco Rocca (centrodestra), Donatella Bianchi (M5S), Rosa Rinaldi (Unione Popolare), Fabrizio Pignalberi (Quarto Polo e Insieme per il Lazio) e Sonia Pecorilli (Partito Comunista Italiano).
La legge elettorale prevede l’elezione diretta sia del presidente di Regione sia del Consiglio regionale, in un’unica tornata, a suffragio diretto. Non è previsto il ballottaggio: vince chi prende più voti.

Fi: Berlusconi sostiene Ucraina ma preoccupato per escalation

Fi: Berlusconi sostiene Ucraina ma preoccupato per escalationMilano, 12 feb. (askanews) – “Il sostegno del presidente Berlusconi in favore dell’Ucraina non è mai stato in dubbio. Ha solo espresso la sua preoccupazione per evitare la prosecuzione di un massacro e una conseguente grave escalation della guerra, senza venire mai meno all’adesione di Forza Italia alla maggioranza di governo, alla posizione della Nato, a quella dell’Europa e degli Stati Uniti”. È quanto si afferma in una nota di Forza Italia.
“Il presidente Berlusconi non ha mai nominato Putin, dal quale ha più volte sottolineato di essere rimasto deluso, ha solo spiegato che che nessuno è esente da responsabilità. A dimostrazione di come egli sia preoccupato e desideri un ritorno alla pace che interrompa questa spirale di violenza e di morti, ha auspicato un gigantesco piano Marshall in favore dell’Ucraina e del suo popolo”.

Urne aperte in Lazio e Lombardia. Si vota anche lunedì fino alle 15

Urne aperte in Lazio e Lombardia. Si vota anche lunedì fino alle 15Roma, 12 feb. (askanews) – Sono oltre 13 milioni i cittadini di Lazio e Lombardia chiamati alle urne per il rinnovo dei governi regionali. Nelle due regioni i seggi sono aperti dalle 7 alle 23, si vota anche lunedì fino alle 15. Poi inizia lo spoglio.
In Lombardia sono chiamati a votare 8 milioni e 349mila elettori; in Lazio gli aventi diritto sono invece 4 milioni e 815mila. In totale, si tratta di oltre un quarto della popolazione italiana e degli aventi diritto al voto.
Il risultato della consultazione, che eleggerà i nuovi presidenti e i Consigli regionali delle due più popolose regioni italiane, sarà anche il primo banco di prova del governo dopo le elezioni politiche del 25 settembre scorso.
Il centrosinistra, che si presenta in coalizione con il Movimento 5 stelle in Lombardia, senza Terzo polo, e in coalizione con il Terzo polo, senza Movimento 5 stelle, nel Lazio, considera invece “aperta” la sfida nelle due regioni. Il centrodestra si presenta invece nella sua formulazione di governo al fianco dei propri candidati in entrambe le regioni.
In Lombardia la sfida è tra il governatore uscente Attilio Fontana, sostenuto dal centrodestra unito; il candidato del centrosinistra Pierfrancesco Majorino; la candidata del Terzo polo Letizia Moratti, ex vice di Fontana. In campo anche Mara Ghidorzi, la quarta sfidante, candidata di Unione popolare.
Nel Lazio è corsa a sei: Alessio D’Amato (centrosinistra), Francesco Rocca (centrodestra), Donatella Bianchi (M5S), Rosa Rinaldi (Unione Popolare), Fabrizio Pignalberi (Quarto Polo e Insieme per il Lazio) e Sonia Pecorilli (Partito Comunista Italiano).
La legge elettorale prevede l’elezione diretta sia del presidente di Regione sia del Consiglio regionale, in un’unica tornata, a suffragio diretto. Non è previsto il ballottaggio: vince chi prende più voti.

Fvg, Fedriga: sport favorisce l’attrattività dei territori

Fvg, Fedriga: sport favorisce l’attrattività dei territoriTrieste, 11 feb. (askanews) – “Lo sport, oltre a tutti gli altri valori che trasmette, favorisce l’attrattività di un territorio: dai presidenti a tecnici, atleti e tifosi qui su un campo di calcio tutti trasmettono quello spirito di squadra che deve esserci in una comunità come quella del Friuli Venezia Giulia dove, ognuno nel suo ruolo, rema nella stessa direzione e ottiene così risultati: è per questo che pur in un momento difficile la regione ha saputo raggiungere ad esempio il maggior numero di occupati”. Lo ha sottolineato il governatore del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga nel suo intervento a centro campo dello stadio comunale “E. Della Ricca” di Carlino a pochi minuti dal calcio di avvio del derby tra la squadra del Cjarlins Muzane e quella del Torviscosa alla presenza degli alti vertici della Federcalcio, tra cui: Luigi Barbiero, responsabile della serie D e Mauro De Angelis, segretario generale della serie D, oltre che il presidente regionale Ermes Canciani.
Fedriga ha ringraziato le amministrazioni comunali, in primis quella di Carlino, ma anche quella di Torviscosa e dei territori contermini, per la solida alleanza dimostrata anche nei momenti più sfidanti della legislatura alle spalle e ha rivolto un messaggio di particolare gratitudine ai volontari della Protezione civile Fvg. “È stato grazie ai tanti volontari della Protezione civile e della sicurezza – ha aggiunto Fedriga – se siamo riusciti tutti assieme a rialzarci dalle difficoltà: grazie perché avete dimostrato cos’è il senso della comunità in questa terra, segnata dalla storia del terremoto e dall’esperienza della ricostruzione”.
Il sindaco di Carlino, Loris Bazzo, ha ringraziato la Regione per i fondi, 2 milioni e 300 mila euro, garantiti in occasione di una concertazione, che consentiranno a breve un intervento di riqualificazione per dotare lo stadio di tutti gli standard di omologazione necessari per ospitare partite del campionato di serie C, alla quale mira la prima squadra friulana, quarta in regione dopo Udinese, Pordenone e Triestina. Dagli esordi (2003) ad oggi infatti la società ha scalato tutti i campionati dilettantistici regionali, dalla 3^ categoria all’Eccellenza, fino a centrare, nel 2017, la promozione in serie D.

Meloni al primo test del voto, spera di vincere senza stravincere

Meloni al primo test del voto, spera di vincere senza stravincereRoma, 11 feb. (askanews) – Vincere, per guadagnare un nuovo slancio dopo le polemiche delle ultime settimane, ma non stravincere, per non creare nuove tensioni nei rapporti con gli alleati. E’ questo l’obiettivo di Giorgia Meloni, che a poco più di cento giorni dall’insediamento alla guida del governo arriva al primo test elettorale. Un passaggio, non lo ha mai nascosto, che non ha solo valore locale, ma anche nazionale, a maggior ragione per un voto che riguarda due regioni anche politicamente importanti come il Lazio e la Lombardia.
I casi Nordio sulle intercettazioni, quello Delmastro-Donzelli su Cospito fino a quello (vero o meno che sia) del sottosegretario Fazzolari sulle armi, al di là delle dichiarazioni di facciata, hanno creato qualche tensione tra Fdi, Lega e Forza Italia. Mentre la candidatura di Francesco Rocca a Roma a scapito di Fabio Rampelli ha prodotto una frattura in Fratelli d’Italia a Roma, dove il partito è stato commissariato e affidato allo stesso Donzelli. In questa situazione la premier, come l’allenatore di una squadra che viene da una striscia di risultati negativi, è alla ricerca della classica vittoria “scaccia-crisi”. Per questo (anche con un occhio ai sondaggi) nella chiusura della campagna elettorale a Milano, insieme a Matteo Salvini e Silvio Berlusconi, ha parlato di maggioranza “compatta, veloce e concreta” e lanciato quasi un “referendum” sul suo operato: “Mi sembra – ha detto – ci siano due Italie, una è quella dei commenti, quella di chi dice siamo al baratro, l’altra è quella dei numeri, dei dati, della Borsa sopra di 20 punti, le stime del Pil a più 0,6%, dell’inflazione che cala. Col voto di domenica e lunedì, dimostrate quale Italia è quella vera, cosa pensa davvero l’Italia”.
La premier è però anche consapevole del rischio di “stravincere” a danno dei partner. Un nuovo exploit di Fratelli d’Italia, infatti, potrebbe mettere in difficoltà gli alleati (a maggior ragione in Lombardia, bacino di voti di entrambi) che temono di essere fagocitati. Nella Lega, dopo il deludente risultato delle politiche, soprattutto al Nord sono emerse le posizioni critiche nei confronti della gestione del segretario Matteo Salvini e una battuta d’arresto potrebbe ulteriormente destabilizzare il Carroccio. Anche per questo Meloni ha “concesso” il primo via libera all’autonomia differenziata. Un discorso simile vale per Forza Italia, dove si vive la preoccupazione di una ‘annessione’ da parte di Fdi, con la difficoltà di far emergere le specificità degli azzurri ad esempio su giustizia ed economia.
Con questo spirito Meloni aspetta il voto, pronta poi a riaprire i dossier ‘caldi’ del governo, per qualche tempo messi in stand by: in agenda ci sono temi rilevanti e non privi di problemi come la ratifica del Mes ma anche le riforme, politiche ed economiche. E non è escluso che, chiusa questa fase, possa anche mettere mano al partito, magari con un congresso. Un modo per “registrare” la macchina di Fdi che l’esplosione di consensi ha fatto crescere ma al tempo stesso potrebbe aver reso più fragile.

##Lazio al voto, centrodestra vede vittoria. Resa dei conti Pd-M5s

##Lazio al voto, centrodestra vede vittoria. Resa dei conti Pd-M5sRoma, 11 feb. (askanews) – La corsa è terminata. Domenica 12 e lunedì 13 febbraio nel Lazio si va al voto e, già nella serata di lunedì, si conoscerà il nuovo presidente della Regione. Tre i papabili per la fumata bianca: Donatella Bianchi per il Movimento 5 Stelle, Alessio D’Amato per il centrosinistra e Francesco Rocca per il centrodestra. A breve giro di orologio andranno in archivio gli anni della giunta di Nicola Zingaretti, l’uomo dei record di via Cristoforo Colombo. L’unico ad aver raggiunto la mèta di due consiliature consecutive: dieci anni non macchiati da scandali e da dimissioni costrette dagli eventi. Dieci anni alla guida di un territorio che l’esponente del Pd aveva ereditato da Renata Polverini e dal centrodestra, sul quale si agitava la mannaia della sanità commissariata. “Anni difficili”, così li ha sempre bollati Zingaretti, attraversati dalla pandemia che, anche grazie a un lavoro certosino della giunta e dell’assessorato alla Sanità, sono stati superati arginando gli effetti del Covid. E proprio l’assessore alla Sanità Alessio D’Amato, il frontman della crisi Coronavirus, potrebbe essere il prossimo presidente.
E’ stato lui il primo tra i candidati in corsa a scendere in campo a dicembre, forte e convinto di aver lavorato con profitto in questi anni. Una candidatura che è apparsa ad alcuni “strappata” al Pd, ottenuta anche con la complicità di Carlo Calenda e del Terzo Polo. I dem a lui probabilmente avrebbero preferito un candidato gradito al Movimento 5 Stelle, per continuare nell’esperimento del “campo largo” con il Lazio officina della giunta in condominio Pd-M5S, un tentativo fallito di matrimonio. La partita domani e lunedì si gioca anche su questo.
Un centrodestra coeso intorno a Francesco Rocca, avvocato ex presidente della Croce Rossa Internazionale, che vede vicina e possibile la conquista della Regione, e il centrosinistra che corre contro il Movimento 5 Stelle e prova a vincere, come accadde nel 2018. Questo turno elettorale offre un panorama diverso tra il Lazio e la Lombardia entrambe al voto. Nella prima regione Pd e 5 Stelle vanno separati con il Terzo Polo che appoggia D’Amato, in Lombardia invece Pd e M5S si presentano insieme, e il Terzo Polo va in solitaria con Letizia Moratti.
L’avvocato Conte da martedì tirerà le sue somme e, con lui, lo faranno Calenda e Renzi, mentre il Pd, col pensiero al nuovo segretario e le correnti che animano e agitano il partito, farà i conti col risultato delle urne. D’Amato è speranzoso e, ad ogni appuntamento elettorale che in questo periodo ha affrontato, ha caricato i suoi nel segno del “vincerò, perché io vincerò e vinceremo, proprio come accadde nel 2018 anche senza i 5 Stelle”. Dal canto suo la candidata M5s Donatella Bianchi sono settimane che difende l’addio al campo largo accusando il Pd di aver tradito l’anima ambientalista della sinistra con il termovalorizzatore di Roma, poco importa che si tratti di un’opera che rientra nei poteri di Roberto Gualtieri non in veste di sindaco ma di commissario straordinario di governo.
Intanto Francesco Rocca guarda al 14 febbraio, al suo possibile “San Valentino con la Regione”. E’ sicuro che potrà esser lui il nuovo presidente della Regione che oggi, dopo dieci anni di governo del centrosinistra, definisce “sorda alle voci dei territori, ferma e immobile, senza una visione di futuro”, non a caso il suo mantra è “Direzione futuro”.

##Lombardia misura l’effetto Meloni, variabili Moratti e astenuti

##Lombardia misura l’effetto Meloni, variabili Moratti e astenutiMilano, 11 feb. (askanews) – L’onda lunga che ha portato Giorgia Meloni a Palazzo Chigi si farà sentire anche in Lombardia, ma potrebbe avere l’effetto di uno tsunami. Se infatti FdI dovesse doppiare il risultato della Lega e ridimensionare ulteriormente Forza Italia come successo alle politiche di fine settembre, il rischio sarebbe quello di avere, sì, Attilio Fontana rafforzato dalla nuova investitura popolare, ma allo stesso tempo indebolito dalla mancata spinta del suo partito di riferimento e da una coalizione più sbilanciata verso Roma. Per questo la vera sfida delle elezioni regionali lombarde, anche in chiave nazionale e di governo, sembra soprattutto interna al centrodestra, prova di forza tra Matteo Salvini, Silvio Berlusconi e la stessa Meloni.
Per il candidato di centrosinistra e M5s, Pierfrancesco Majorino, penalizzato in partenza dal fatto di avere alle spalle un Pd in piena stagione congressuale e con un segretario dimissionario, la parte finale delle corsa è stata paradossalmente in discesa, o almeno in piano. Tanto che negli ultimi giorni di campagna elettorale, con il traguardo ormai in vista, ha spinto l’acceleratore sul tema del cosiddetto voto utile: “È chiaro che la sfida è aperta, ed è tra me e Fontana, chi vuole il cambiamento non ha altra scelta” ha ripetuto come un mantra cercando di far convergere su di sè tutti gli insoddisfatti da 28 anni di governi regionali di centrodestra. Il suo risultato sarà anche un test importante per chi vuole a Roma un nuovo “campo largo”, cioè l’alleanza tra dem e pentastellati.
La vera mina vagante di queste elezioni regionali lombarde, oltre all’astensionismo che Berlusconi ha previsto possa affossare l’affluenza fino a un modestissimo 52% degli elettori, è però la presenza in campo di Letizia Moratti, già vice di Fontana fino a novembre, capace sulla carta di togliere consensi tanto al centrodestra quanto al centrosinistra e di rimanere sempre centrale nel confronto quotidiano della campagna elettorale. Una candidatura indubbiamente di peso, il cui risultato può rendere poco affidabile l’asticella del bipolarismo e confermare o meno l’ambizione esplicita del Terzo Polo per le elezioni europee del 2024, cioè quella di diventare il primo partito del Paese.
Quanto a Fontana ha esaltato fino all’ultimo l’unità del centrodestra e assicurato che non ci saranno problemi in caso di pesi ribaltati nel centrodestra. “Abbiamo passato cinque anni in cui c’erano altri rapporti di forza e abbiamo sempre operato senza alcun tipo di frizione. La nostra strategia è quella di parlarci, confrontarci, trovare la soluzione migliore. Nessuno di noi ha mai avuto la volontà di prevaricare gli altri. L’importante sono le idee, non sono i numeri” ha ribadito. Certo è che il partito di Meloni cercherà, in caso di vittoria, di ottenere la poltrona della vice presidenza e soprattutto quella dell’assessorato al Welfare, dalla quale passa un budget di oltre 23 miliardi di euro, pari all’80% del bilancio regionale.