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Mattarella ad Auschwitz: i regimi fascisti consegnarono i concittadini ai carnefici nazisti

Mattarella ad Auschwitz: i regimi fascisti consegnarono i concittadini ai carnefici nazistiAuschwitz, 18 apr. (askanews) – “I regimi fascisti europei consegnarono i propri concittadini ai carnefici” nazisti. Lo ha sottolineato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel corso del suo intervento alla cerimonia conclusiva della Marcia dei vivi ad Auschwitz-Birkenau.

“Siamo qui oggi a rendere omaggio e fare memoria dei milioni di cittadini assassinati da un regime sanguinario come quello nazista – ha ricordato Mattarella – che, con la complicità dei regimi fascisti europei, che consegnarono propri concittadini ai carnefici, si macchiò di un crimine atroce contro l’umanità”.

Mattarella: regimi fascisti consegnarono concittadini a carnefici

Mattarella: regimi fascisti consegnarono concittadini a carneficiAuschwitz, 18 apr. (askanews) – “I regimi fascisti europei consegnarono i propri concittadini ai carnefici” nazisti. Lo ha sottolineato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel corso del suo intervento alla cerimonia conclusiva della Marcia dei vivi ad Auschwitz-Birkenau.

“Siamo qui oggi a rendere omaggio e fare memoria dei milioni di cittadini assassinati da un regime sanguinario come quello nazista – ha ricordato Mattarella – che, con la complicità dei regimi fascisti europei, che consegnarono propri concittadini ai carnefici, si macchiò di un crimine atroce contro l’umanità”.

Ucraina, Mattarella: nessun cedimento ad intolleranza e violenza

Ucraina, Mattarella: nessun cedimento ad intolleranza e violenzaAuschwitz, 18 apr. (askanews) – “L’odio, il pregiudizio, il razzismo, l’estremismo, l’antisemitismo e l’indifferenza, il delirio e la volontà di potenza sono in agguato, sfidano in permanenza la coscienza delle persone e dei popoli. Non può essere ammesso nessun cedimento alle manifestazioni di intolleranza e di violenza, nessun arretramento nella tutela dei diritti e delle libertà fondamentali, fondamento del nostro convivere pacifico”. Lo ha ribadito il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nell’intervento alla cerimonia conclusiva della Marcia dei vivi ad Auschwitz-Birkenau.

“Chi aggredisce l’ordine internazionale fondato su questi principi deve sapere che i popoli liberi sono e saranno uniti e determinati nel difenderli”, ha assicurato.

Shoah, Mattarella: crimine che non può conoscere nè oblio nè perdono

Shoah, Mattarella: crimine che non può conoscere nè oblio nè perdonoAuschwitz, 18 apr. (askanews) – “Un crimine che non può conoscere né oblio né perdono”. Così il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, intervenuto alla cerimonia conclusiva della Marcia dei vivi ad Auschwitz-Birkenau, parlando della Shoah.

“Siamo qui oggi a rendere omaggio e fare memoria dei milioni di cittadini assassinati da un regime sanguinario come quello nazista che, con la complicità dei regimi fascisti europei, che consegnarono propri concittadini ai carnefici, si macchiò di un crimine atroce contro l’umanità”, ha aggiunto il capo dello Stato.

Lollobrigida ha parlato di incentivare le nascite contro la “sostituzione etnica”

Lollobrigida ha parlato di incentivare le nascite contro la “sostituzione etnica”Roma, 18 apr. (askanews) – “Dobbiamo pensare anche all’Italia di dopodomani. Per queste ragioni vanno incentivate le nascite. Va costruito un welfare per consentire di lavorare a chiunque di lavorare e avere una famiglia. Non possiamo arrenderci al tema della sostituzione etnica”. Così il ministro dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare, Francesco Lollobrigida, intervenendo al congresso nazionale della Cisal. Parlando dell’immigrazione, il ministro ha sottolineato che “questa risorsa va attinta dopo che si è esaurita la richiesta interna di lavoro”, ribadendo che “il primo nemico dell’immigrazione è quella illegale e clandestina”. Le parole di Lollobrigida hanno scatenato forti critiche da parte dell’opposizione.

Mattarella visita Auschwitz: luogo di orrore, vederlo è straziante

Mattarella visita Auschwitz: luogo di orrore, vederlo è strazianteAuschwitz, 18 apr. (askanews) – “Già studiarlo, e l’ho fatto molto a lungo, è impressionante ma vederlo è un’altra cosa. E’ già straziante leggere e vedere nei video le testimonianze ma vederlo è un’altra cosa, dà la misura dell’inimmaginabile”. Così il presidente della Repubblica Sergio Mattarella durante la visita al museo di Auschwitz dove sono raccolti gli indumenti delle vittime del campo di concentramento. “E’ un luogo di orrore”.

“Vedere quelle scarpe, vedere quelle scarpette dei bambini, dei neonati sono cose inimmaginabili e bisogna continuare a ricordare e bisogna ricordare che quello che vediamo è una piccola parte”, ha aggiunto il capo dello Stato. “La cosa che dovete fare è trasmettere anche voi, a vostra volta, la memoria. Dovete trasmetterla anche voi a chi verrà dopo”, ha detto Mattarella agli studenti nel corso della visita al museo di Auschwitz-Birkenau dove alcuni di loro hanno rivolto alcune domande ad Andrà e Tatiana Bucci, due sorelle sopravvissute alla Shoah.

Schlein: la protezione speciale per i migranti esiste in 18 Paesi europei

Schlein: la protezione speciale per i migranti esiste in 18 Paesi europeiRoma, 18 apr. (askanews) – Migranti/*Schlein: dl Cutro smantella accoglienza,più violento di dl sicurezza “Da Meloni bugie sulla protezione speciale”

Roma, 18 apr. (askanews) – “Il decreto riesce a smantellare il sistema di accoglienza in modo più violento dei decreti sicurezza, noi sicuramente ci opponiamo”, inoltre c’è l’idea di “fare saltare la protezione speciale che esiste almeno in 18 Paesi europei nonostante le bugie di Giorgia Meloni”. Lo ha detto, in diretta su La7, la segretaria del Pd Elly Schlein, che ha partecipato alla manifestazione in piazza a Roma contro la conversione del cosiddetto decreto Cutro. “E non è neanche interesse nazionale smantellare l’unico luogo di accoglienza che funziona” ha concluso.

Schlein: dl Cutro smantella accoglienza,più violento di dl sicurezza

Schlein: dl Cutro smantella accoglienza,più violento di dl sicurezzaRoma, 18 apr. (askanews) – “Il decreto riesce a smantellare il sistema di accoglienza in modo più violento dei decreti sicurezza, noi sicuramente ci opponiamo”, inoltre c’è l’idea di “fare saltare la protezione speciale che esiste almeno in 18 paesi europei nonostante le bugie di Giorgia Meloni”. Lo ha detto, in diretta su La7, la segretaria del Pd Elly Schlein, che ha partecipato alla manifestazione in piazza a Roma contro la conversione del cosiddetto decreto Cutro. “E non è neanche interesse nazionale smantellare l’unico luogo di accoglienza che funziona” ha concluso.

Dl Cutro, stop lavori in commissione. Partita si riapre in Aula

Dl Cutro, stop lavori in commissione. Partita si riapre in AulaRoma, 18 apr. (askanews) – La commissione Affari costituzionali del Senato non è riuscita a concludere l’esame del dl Cutro varato dal governo dopo la tragedia dei migranti sulle coste calabresi. A mezzogiorno, con una manciata di proposte di modifica votate sui circa 346 subemendamenti ai due maxi-emendamenti dell’esecutivo e senza neanche cominciare a dibattere del giro di vite sulla protezione speciale contenuta in un emendamento unitario del centrodestra, il presidente della commissione Alberto Balboni (Fdi) ha definito “inverosimile” poter concludere l’esame e ha riferito che si apprestava a chiedere l’approdo in Aula del decreto senza il mandato al relatore.

Il provvedimento è in calendario per le 16.30, prima con il voto sulle pregiudiziali presentate dalle opposizioni e poi con la discussione generale. In mattinata i lavori stavano procedendo un po’ più spediti rispetto a lunedì, ma le votazioni sono state poco più di una trentina e ora il cantiere delle modifiche verrà riaperto in Aula, come ha rimarcato lo stesso Balboni, il quale ha aggiunto di auspicare che quanto fatto in commissione possa essere “la base delle riflessioni” dei colleghi. Un finale annunciato dopo che il provvedimento, il cui iter è stato avviato oltre un mese fa, ha visto le prime votazioni a ridosso delle feste di Pasqua e solo sui tre articoli meno divisivi, mentre sulla parte più contestata dai gruppi di minoranza i pareri del governo sono arrivati con il contagocce: i due maxi-testi firmati ‘esecutivo’ sono giunti giovedì 13 aprile e solo lunedì è ricominciato il voto, ad oltranza, caratterizzato dall’ostruzionismo delle opposizioni.

Se il governo non porrà la fiducia sul decreto, dovrà gestire l’Aula, con votazioni emendamento per emendamento. Sul tavolo ci saranno i due maxi-testi che il governo aveva depositato in commissione (sul potenziamento dei centri di prima accoglienza, sulla stretta su chi domanda la protezione internazionale, sui trattenimenti nei Cpr e i rimatri), il testo unitario del centrodestra sul giro di vite sulla protezione speciale, un emendamento annunciato dal ministero della Salute per istituire una postazione del 118 a Lampedusa ma anche proposte della Lega, secondo quanto puntualizzato dal capogruppo leghista Massimiliano Romeo, perchè ci sono altri “temi che devono essere affrontati”. Oltre, ovviamente, alle modifiche che tornerà a sollecitare la minoranza che saranno anche di più, secondo quanto si apprende, di quelle depositate in commissione.

Meloni: non servono più migranti ma più figli e lavoro femminile

Meloni: non servono più migranti ma più figli e lavoro femminileRho (Mi), 18 apr. (askanews) – Il problema demografico dell’Italia e le sue ripercussioni sul Pil si risolvono “non con i migranti” ma incentivando la natalità e aumentando il tasso di occupazione femminile. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, arrivando al Salone del Mobile di Milano.

“È oggettivo che in Italia abbiamo un problema nel nostro sistema economico e sociale che deriva dal fatto che per troppi anni non abbiamo investito sulla natalità e sulla demografia. Di fatto noi abbiamo sempre più persone da mantenere e sempre meno persone che lavorano. Al di là della valutazione però – ha precisato Meloni, rispondendo ad una domanda sull’osservazione fatta nel Def per cui i migranti aiutano il Pil – questo problema si risolve in vari modi e il modo in cui lavora il governo non è risolverlo con i migranti: è risolverlo con quella grande riserva inutilizzata che è il lavoro femminile perchè alzando il livello del lavoro femminile e portandolo alla media europea i nostri dati cambierebbero molto, e lavorando sulla demografia e quindi sull’incentivazione della possibilità delle famiglie di mettere al mondo figli. Questo è quello per cui il governo lavora”.