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Dl Cutro, aula slitta, maggioranza e governo lavorano a mediazione

Dl Cutro, aula slitta, maggioranza e governo lavorano a mediazioneRoma, 18 apr. (askanews) – Slitta a mercoledì mattina l’approdo nell’aula del Senato del dl Cutro, dopo che la commissione Affari costituzionali ha preso atto di non poter concludere l’esame degli emendamenti. Se il governo non porrà la fiducia sul decreto, dovrà gestire l’Aula e il tema dei migranti richiede un accordo nella maggioranza che assicuri di portare a casa il provvedimento senza ‘incidenti’. Un’intesa su cui si sta lavorando in queste ore.

Lo stop in commissione ha azzerato i lavori sulle modifiche già presentate in quella sede, e stasera scade il termine per gli emendamenti dei senatori. Il capogruppo della Lega, Massimiliano Romeo, ha ribadito che il Carroccio conferma il suo ok all’emendamento unitario del centrodestra sul delicato tema della protezione speciale ma ha aggiunto che ci sono altri temi, come i Centri per il rimpatrio, che vanno “affrontati” e il gruppo sarebbe intenzionato a ripresentarli per l’Aula. La stretta sui migranti che arrivano attraverso canali illegali in Italia è tra i temi su cui il governo Meloni tiene a mostrare compattezza e le dichiarazioni di esponenti della maggioranza l’hanno ribadita. Non ultima quella del presidente dei senatori di Fratelli d’Italia, Lucio Malan: “Il centrodestra è compatto e questa settimana approveremo il decreto legge sull’immigrazione con il superamento della protezione speciale”.

Ma la faccia inflessibile vuole soprattutto mostrarla la Lega. Il tema è uno dei suoi cavalli di battaglia e deve mantenere il punto almeno su alcune proposte del suo pacchetto di 21 emendamenti (che era stato accantonato in commissione e su cui il governo non si era espresso). Secondo quanto si apprende, allo stato, anche Fdi e Fi starebbero ragionando sulla possibilità di avanzare richieste che vadano nella stessa direzione, proprio in chiave ‘coesione’. L’esecutivo non ha lo stesso termine perentorio ma il tentativo, a quanto si apprende, è di rispettarlo riproponendo modifiche sulla falsariga dei due maxi-testi depositati in commissione (con misure, tra l’altro, per il potenziamento delle strutture governative di prima accoglienza, la gestione del centro di Lampedusa affidato alla Croce Rossa, il giro di vite su chi domanda la protezione internazionale, sui trattenimenti e i rimpatri). Non è possibile dunque escludere qualche novità dell’ultimo minuto.

Non aver chiuso il testo in commissione qualcosa spiega, come l’iter del provvedimento avviato oltre un mese fa che ha visto le prime votazioni a ridosso delle feste di Pasqua e solo sui tre articoli meno divisivi, mentre sulla parte più contestata dai gruppi di minoranza (in Parlamento) e delle associazioni (nel Paese), i pareri del governo sono arrivati con il contagocce: i due maxi-testi firmati ‘esecutivo’ sono giunti giovedì 13 aprile e solo ieri è ricominciato il voto, ad oltranza, caratterizzato dall’ostruzionismo delle opposizioni. Intanto la minoranza ha annunciato battaglia anche in Aula e si appresta a depositare a breve i propri, numerosi, emendamenti. Mercoledì alle 10 la seduta inizia con il voto sulle pregiudiziali e poi si passerà all’esame del testo, emendamento per emendamento. A quel punto esecutivo e maggioranza dovranno scoprire le carte e giocare la partita sinora rinviata.

Terzo polo, prove di ricucitura ma Calenda frena i mediatori

Terzo polo, prove di ricucitura ma Calenda frena i mediatoriRoma, 18 apr. (askanews) – I mediatori dentro al terzo polo erano al lavoro da giorni e la proposta di Mara Carfagna su Repubblica sembrava aver riaperto un canale di dialogo, ma è il leader di Azione Carlo Calenda a smorzare gli entusiasmi dei pontieri. L’idea di una “coalizione delle forze di centro, riformiste, europeiste e liberali che si alleano tra loro senza rinunciare ai propri simboli” ottiene il plauso di Mariastella Gelmini ed Enrico Costa ed è apprezzata anche dalle parti di Iv, ma deve fare i conti con i paletti posti da Calenda che stoppa sul nascere chi pensava che si potesse riprendere il cammino interrotto.

Da giorni era apparso chiaro che sia Italia viva che molti dentro Azione stessero lavorando per provare ad andare oltre, ricucendo lo strappo e la proposta di oggi della ex ministra pareva lo strumento utile a voltare pagina. E’ vero che Carfagna, nella sua intervista, parla di “coalizione” e non di federazione, ma il dato politico era soprattutto la riapertura ad dialogo con Iv. Di sicuro cita la federazione Raffaella Paita, di Italia viva: “Interessante la proposta di Mara Carfagna di ripartire dalla federazione. Noi ci siamo”. E di federazione parla anche Andrea Marcucci, ex capogruppo Pd al Senato, attualmente consigliere della Fondazione Einaudi sempre più con un piede fuori dal partito, applaudito da Maria Elena Boschi: “Mi pare molto saggia la proposta di Andrea Marcucci”.

Ma è interessante che anche Mariastella Gelmini, vicesegretaria e portavoce di Azione, abbia tradutto in questo modo le parole della Carfagna: “La federazione fra Azione e Italia Viva, lanciata da Mara Carfagna e condivisa da Carlo Calenda, ci può e ci deve aiutare a superare questa fase”. Non solo, l’ex ministra elogia anche le colleghe di Iv: “Bene che Raffaella Paita e Maria Elena Boschi la sostengano. Costruiamo ponti. Guardiamo avanti”. Un clima che era piaciuto anche a Enrico Costa, altro vicesegretario di Azione. Nei giorni scorsi aveva firmato un appello insieme a Luigi Marattin, di Iv, per chiedere di interrompere lo scontro nel terzo polo. “Allora a qualcosa è servito parlare di contenuti mentre tutti pensavano non ci fosse speranza”, commentava stamattina su Twitter, rivendicando: “Pontieri (e pompieri) ieri, oggi e domani”.

Ma, appunto, l’euforia di “pontieri” e “pompieri” è durata poco. Appena il tempo necessario perché Calenda scrivesse la sua opinione al riguardo: “La federazione con Italia Viva è stata sciolta e non verrà ricostituita”, fa filtrare attraverso fonti di Azione. Lo stop, viene precisato, non è a Carfagna ma a chi in Italia viva pensa che si possa riavvolgere il nastro e tornare indietro di una settimana: “Come dichiarato da ultimo oggi dalla presidente del partito Mara Carfagna il progetto di Azione va avanti, con l’obiettivo di costruire un polo riformista, liberale e popolare con chi seriamente e lealmente ci vorrà lavorare”. Di fatto, però, è uno stop al ritrovato dialogo con Italia viva che – al di là del dibattito su “federazione” o “coalizione” – era il vero punto centrale dell’intervista di Carfagna. Il leader non è affatto disposto a mettersi alle spalle la rottura con Matteo Renzi, mentre molti dirigenti di Azione rivendicano appunto un ruolo da “pontieri”. Di questo si parlerà anche stasera in una riunione convocata da Calenda col vertice del partito.

Mattarella ad Auschwitz: i regimi fascisti consegnarono i concittadini ai carnefici nazisti

Mattarella ad Auschwitz: i regimi fascisti consegnarono i concittadini ai carnefici nazistiAuschwitz, 18 apr. (askanews) – “I regimi fascisti europei consegnarono i propri concittadini ai carnefici” nazisti. Lo ha sottolineato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel corso del suo intervento alla cerimonia conclusiva della Marcia dei vivi ad Auschwitz-Birkenau.

“Siamo qui oggi a rendere omaggio e fare memoria dei milioni di cittadini assassinati da un regime sanguinario come quello nazista – ha ricordato Mattarella – che, con la complicità dei regimi fascisti europei, che consegnarono propri concittadini ai carnefici, si macchiò di un crimine atroce contro l’umanità”.

Mattarella: regimi fascisti consegnarono concittadini a carnefici

Mattarella: regimi fascisti consegnarono concittadini a carneficiAuschwitz, 18 apr. (askanews) – “I regimi fascisti europei consegnarono i propri concittadini ai carnefici” nazisti. Lo ha sottolineato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel corso del suo intervento alla cerimonia conclusiva della Marcia dei vivi ad Auschwitz-Birkenau.

“Siamo qui oggi a rendere omaggio e fare memoria dei milioni di cittadini assassinati da un regime sanguinario come quello nazista – ha ricordato Mattarella – che, con la complicità dei regimi fascisti europei, che consegnarono propri concittadini ai carnefici, si macchiò di un crimine atroce contro l’umanità”.

Ucraina, Mattarella: nessun cedimento ad intolleranza e violenza

Ucraina, Mattarella: nessun cedimento ad intolleranza e violenzaAuschwitz, 18 apr. (askanews) – “L’odio, il pregiudizio, il razzismo, l’estremismo, l’antisemitismo e l’indifferenza, il delirio e la volontà di potenza sono in agguato, sfidano in permanenza la coscienza delle persone e dei popoli. Non può essere ammesso nessun cedimento alle manifestazioni di intolleranza e di violenza, nessun arretramento nella tutela dei diritti e delle libertà fondamentali, fondamento del nostro convivere pacifico”. Lo ha ribadito il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nell’intervento alla cerimonia conclusiva della Marcia dei vivi ad Auschwitz-Birkenau.

“Chi aggredisce l’ordine internazionale fondato su questi principi deve sapere che i popoli liberi sono e saranno uniti e determinati nel difenderli”, ha assicurato.

Shoah, Mattarella: crimine che non può conoscere nè oblio nè perdono

Shoah, Mattarella: crimine che non può conoscere nè oblio nè perdonoAuschwitz, 18 apr. (askanews) – “Un crimine che non può conoscere né oblio né perdono”. Così il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, intervenuto alla cerimonia conclusiva della Marcia dei vivi ad Auschwitz-Birkenau, parlando della Shoah.

“Siamo qui oggi a rendere omaggio e fare memoria dei milioni di cittadini assassinati da un regime sanguinario come quello nazista che, con la complicità dei regimi fascisti europei, che consegnarono propri concittadini ai carnefici, si macchiò di un crimine atroce contro l’umanità”, ha aggiunto il capo dello Stato.

Lollobrigida ha parlato di incentivare le nascite contro la “sostituzione etnica”

Lollobrigida ha parlato di incentivare le nascite contro la “sostituzione etnica”Roma, 18 apr. (askanews) – “Dobbiamo pensare anche all’Italia di dopodomani. Per queste ragioni vanno incentivate le nascite. Va costruito un welfare per consentire di lavorare a chiunque di lavorare e avere una famiglia. Non possiamo arrenderci al tema della sostituzione etnica”. Così il ministro dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare, Francesco Lollobrigida, intervenendo al congresso nazionale della Cisal. Parlando dell’immigrazione, il ministro ha sottolineato che “questa risorsa va attinta dopo che si è esaurita la richiesta interna di lavoro”, ribadendo che “il primo nemico dell’immigrazione è quella illegale e clandestina”. Le parole di Lollobrigida hanno scatenato forti critiche da parte dell’opposizione.

Mattarella visita Auschwitz: luogo di orrore, vederlo è straziante

Mattarella visita Auschwitz: luogo di orrore, vederlo è strazianteAuschwitz, 18 apr. (askanews) – “Già studiarlo, e l’ho fatto molto a lungo, è impressionante ma vederlo è un’altra cosa. E’ già straziante leggere e vedere nei video le testimonianze ma vederlo è un’altra cosa, dà la misura dell’inimmaginabile”. Così il presidente della Repubblica Sergio Mattarella durante la visita al museo di Auschwitz dove sono raccolti gli indumenti delle vittime del campo di concentramento. “E’ un luogo di orrore”.

“Vedere quelle scarpe, vedere quelle scarpette dei bambini, dei neonati sono cose inimmaginabili e bisogna continuare a ricordare e bisogna ricordare che quello che vediamo è una piccola parte”, ha aggiunto il capo dello Stato. “La cosa che dovete fare è trasmettere anche voi, a vostra volta, la memoria. Dovete trasmetterla anche voi a chi verrà dopo”, ha detto Mattarella agli studenti nel corso della visita al museo di Auschwitz-Birkenau dove alcuni di loro hanno rivolto alcune domande ad Andrà e Tatiana Bucci, due sorelle sopravvissute alla Shoah.

Schlein: la protezione speciale per i migranti esiste in 18 Paesi europei

Schlein: la protezione speciale per i migranti esiste in 18 Paesi europeiRoma, 18 apr. (askanews) – Migranti/*Schlein: dl Cutro smantella accoglienza,più violento di dl sicurezza “Da Meloni bugie sulla protezione speciale”

Roma, 18 apr. (askanews) – “Il decreto riesce a smantellare il sistema di accoglienza in modo più violento dei decreti sicurezza, noi sicuramente ci opponiamo”, inoltre c’è l’idea di “fare saltare la protezione speciale che esiste almeno in 18 Paesi europei nonostante le bugie di Giorgia Meloni”. Lo ha detto, in diretta su La7, la segretaria del Pd Elly Schlein, che ha partecipato alla manifestazione in piazza a Roma contro la conversione del cosiddetto decreto Cutro. “E non è neanche interesse nazionale smantellare l’unico luogo di accoglienza che funziona” ha concluso.

Schlein: dl Cutro smantella accoglienza,più violento di dl sicurezza

Schlein: dl Cutro smantella accoglienza,più violento di dl sicurezzaRoma, 18 apr. (askanews) – “Il decreto riesce a smantellare il sistema di accoglienza in modo più violento dei decreti sicurezza, noi sicuramente ci opponiamo”, inoltre c’è l’idea di “fare saltare la protezione speciale che esiste almeno in 18 paesi europei nonostante le bugie di Giorgia Meloni”. Lo ha detto, in diretta su La7, la segretaria del Pd Elly Schlein, che ha partecipato alla manifestazione in piazza a Roma contro la conversione del cosiddetto decreto Cutro. “E non è neanche interesse nazionale smantellare l’unico luogo di accoglienza che funziona” ha concluso.