Roma, 12 apr. (askanews) – “Le nomine arriveranno, tutto verrà fatto in tempo e faremo bene. L’importante è puntare sulla qualità. La lega si lamenta? Per quanto ci riguarda non è una questione di partito, di chi è amico di chi, si tratta di avere nelle società quotate amministratori delegati e presidenti di alto livello, quello che conta è la competenza non è la lottizzazione che non porta da nessuna parte, ciascuno fa le sue proposte che poi vengono valutate in base alla qualità”. Così il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani lasciando la festa della polizia risponde a proposito delle nomine delle società partecipate .
Roma, 12 apr. (askanews) – “Ogni giorno la Polizia di Stato è chiamata a presidiare la cornice di legalità e di sicurezza necessaria al compiuto esercizio delle libertà personali e collettive”. Così come “coniugando rigore ed equilibrio, ogni giorno gli appartenenti alla Polizia di Stato sono interpreti dei valori costituzionali di solidarietà e di coesione sociale, come il contributo offerto in occasione di recenti eventi emergenziali e la complessa attività nel campo dell’immigrazione e dei servizi per l’integrazione degli stranieri”. Lo scrive fra l’altro il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione della Festa della Polizia di Stato, nel messaggio inviato al Capo della Polizia, prefetto Lamberto Giannini. Sottolineando che proprio “quest’anno celebriamo, quest’anno, il 75esimo anniversario dall’entrata in vigore della nostra Costituzione”.
“La dedizione al bene comune che caratterizza l’azione del Corpo, a rischio della vita nell’adempimento del proprio dovere, – afferma Mattarella nel messaggio letto dalla terrazza del Pincio presente fra gli altri la premier Giorgia Meloni- rappresenta un patrimonio e un esempio prezioso. La medaglia d’oro al Valor Civile, attribuita alla bandiera della Polizia di Stato, ne è conferma e testimonianza”. “Ogni giorno – rimarca il capo dello Stato- le azioni di contrasto alle mafie colpiscono le pretese di infiltrazione della criminalità organizzata nel tessuto economico, rafforzando le condizioni per lo sviluppo e la libertà di impresa. Ogni giorno prosegue l’impegno nella prevenzione dei rischi eversivo-terroristici, anche in ambiti sempre più strategici come la sicurezza delle infrastrutture informatiche, nonché nella cooperazione internazionale di polizia, di cui desidero sottolineare l’importanza nell’anno del centenario dell’istituzione dell’Interpol.
“Mi è grato esprimere a centosettantuno anni dalla fondazione del Corpo – ha concluso il presidente della Repubblica- la gratitudine e l’apprezzamento della Repubblica alle donne e agli uomini della Polizia di Stato impegnati, ogni giorno, a inverarne e a incarnarne i principi. A tutti gli appartenenti alla Polizia di Stato e alle loro famiglie rivolgo, in questa ricorrenza, i più sentiti auguri”. E “ai caduti e ai feriti, alle loro famiglie, rinnovo la vicinanza dell’intero Paese”.
Roma, 12 apr. (askanews) – “Ancora due operai morti questa mattina mentre un terzo è ferito in modo grave. La nostra vicinanza va alle loro famiglie”. Lo afferma in in una nota la segretaria del Pd Elly Schlein.
“Oggi è successo a Noverasco di Opera, ma si verificano continuamente morti sul e per il lavoro e non è accettabile. Non possiamo permetterci il disinvestimento sulla sicurezza, sia per dispositivi e tecnologie che per formazione e controlli”. Aggiunge la Schlein: “Il nostro Paese ha bisogno di un piano di investimenti per la sicurezza sui luoghi di lavoro che preveda un rafforzamento del personale ispettivo e un serio contrasto alla precarietà che spinge lavoratrici e lavoratori ad accettare lavori senza tutele. Questa è e continuerà a essere la nostra battaglia nelle Aule del Parlamento, dove ci siamo battuti per istituire una Commissione d’inchiesta che si occupi di condizioni e sicurezza del lavoro. Chiediamo un impegno chiaro e forte al governo”.
Roma, 12 apr. (askanews) – “Ogni giorno la Polizia di Stato è chiamata a presidiare la cornice di legalità e di sicurezza necessaria al compiuto esercizio delle libertà personali e collettive”. Così come “coniugando rigore ed equilibrio, ogni giorno gli appartenenti alla Polizia di Stato sono interpreti dei valori costituzionali di solidarietà e di coesione sociale, come il contributo offerto in occasione di recenti eventi emergenziali e la complessa attività nel campo dell’immigrazione e dei servizi per l’integrazione degli stranieri”. Lo scrive fra l’altro il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione della Festa della Polizia di Stato, nel messaggio inviato al Capo della Polizia, prefetto Lamberto Giannini. Sottolineando che proprio “quest’anno celebriamo, quest’anno, il 75esimo anniversario dall’entrata in vigore della nostra Costituzione”.
“La dedizione al bene comune che caratterizza l’azione del Corpo, a rischio della vita nell’adempimento del proprio dovere, – afferma Mattarella nel messaggio letto dalla terrazza del Pincio presente fra gli altri la premier Giorgia Meloni- rappresenta un patrimonio e un esempio prezioso. La medaglia d’oro al Valor Civile, attribuita alla bandiera della Polizia di Stato, ne è conferma e testimonianza”. “Ogni giorno – rimarca il capo dello Stato- le azioni di contrasto alle mafie colpiscono le pretese di infiltrazione della criminalità organizzata nel tessuto economico, rafforzando le condizioni per lo sviluppo e la libertà di impresa. Ogni giorno prosegue l’impegno nella prevenzione dei rischi eversivo-terroristici, anche in ambiti sempre più strategici come la sicurezza delle infrastrutture informatiche, nonché nella cooperazione internazionale di polizia, di cui desidero sottolineare l’importanza nell’anno del centenario dell’istituzione dell’Interpol.
“Mi è grato esprimere a centosettantuno anni dalla fondazione del Corpo – ha concluso il presidente della Repubblica- la gratitudine e l’apprezzamento della Repubblica alle donne e agli uomini della Polizia di Stato impegnati, ogni giorno, a inverarne e a incarnarne i principi. A tutti gli appartenenti alla Polizia di Stato e alle loro famiglie rivolgo, in questa ricorrenza, i più sentiti auguri”. E “ai caduti e ai feriti, alle loro famiglie, rinnovo la vicinanza dell’intero Paese”.
Milano, 12 apr. (askanews) – “Italia Viva conferma il proprio via libera al progetto partito unico democratico dal basso, senza bisogno di alcun ultimatum, utili a livello mediatico ma totalmente surreali”. È quanto si afferma in una nota dell’ufficio stampa di Italia Viva, in cui si definisce “incomprensibile la discussione innescata ieri” e in cui si ribadisce la prossime tappa: “IV ha riunito la propria assemblea nazionale lo scorso 4 dicembre a Milano e riunirà la prossima assemblea nazionale il 10 giugno a Napoli”. Insomma, “tanto rumore, per nulla”. Nessun cenno alla convocazione del Comitato Politico del Terzo polo diramata da Carlo Calenda per questo pomeriggio, con all’ordine del giorno il voto sulla proposta di partito unico.
Nella nota inoltre si sottolinea che i gruppi di lavoro “sono definiti e in alcuni casi si sono già riuniti”, e si smentisce l’accusa rivolta al partito di Matteo Renzi da Azione di non aver risposto al documento sulla costituzione del partito unico: “C’è una nota ufficiale, con proposte di modifica”. Nella serata di ieri Azione ha pubblicato sui propri social un documento riguardante la proposta per la costituzione del partito unico. A differenza di quanto riportato – si legge nella nota dell’ufficio stampa di Italia Viva – tale documento non è stato inviato solo a Renzi ma trasmesso a tutto il gruppo dirigente di Italia Viva. È altresì falso che a tale documento non sia arrivata una risposta. Due giorni dopo averlo ricevuto infatti, il gruppo dirigente di Italia Viva si è riunito via Zoom e ha risposto con una nota ufficiale contenente alcune proposte di modifiche, essenzialmente riguardanti le garanzie di un percorso democratico dal basso. I punti ancora aperti saranno sciolti dal lavoro dei comitati indicati dal documento e saranno poi offerti all’approvazione delle assemblee nazionali. Si fa altresì notare come i gruppi di lavoro, vale a dire il gruppo che si occuperà di scrivere il manifesto dei valori e quello delle regole, sono definiti e in alcuni casi si sono già riuniti. Per il manifesto dei valori – si ricorda – IV ha indicato Bellanova, Noja, Scalfarotto, Gadda, Marattin. Per il comitato delle regole Rosato, D’Alessandro, Faraone, Paita e Fregolent”. Dunque, conclude la nota, “alla luce di tutto ciò risulta ancora una volta incomprensibile la discussione innescata ieri. Tanto rumore, per nulla. Italia Viva conferma il proprio via libera al progetto partito unico democratico dal basso, senza bisogno di alcun ultimatum utili a livello mediatico ma totalmente surreali. IV ha riunito la propria assemblea nazionale lo scorso 4 dicembre a Milano e riunirà la prossima assemblea nazionale il 10 giugno a Napoli”.
Milano, 12 apr. (askanews) – “Chi danneggia il nostro patrimonio artistico non può e non deve farla franca”. Lo scrive sui social la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, rilanciando l’approvazione in Consiglio dei ministri del disegno di legge “per contrastare i sempre più frequenti fenomeni di vandalismo che colpiscono i nostri beni culturali e paesaggistici, aggiungendo sanzioni amministrative a quelle penali”. Dichiarazioni accompagnate da un video in cui scorrono le immagini delle recenti iniziative degli attivisti di Ultima Generazione al Senato, alla Barcaccia di Roma, in piazza del Duomo a Milano, a palazzo Vecchio di Firenza.
Milano, 12 apr. (askanews) – “Ho l’impressione che Matteo Renzi voglia bloccare tutto fino alle Europe, ritardando ogni decisione, e poi si vedrà. In attesa della prossima mossa del cavallo”. Carlo Calenda si spiega così l’atteggiamento del leader di Iv, sottolineando in una intervista al Corriere che il progetto di partito unico tra Azione e Iv “non può dipendere da una persona che per il 90% del suo tempo fa altro e che ogni tanto torna e dice ‘no, non facciamo così, facciamo colà’, e smonta tutto il lavoro fatto”.
In particolare “Renzi si rifiuta di prendere l’impegno di sciogliere Italia Viva quando nascerà il nuovo partito e sta bloccando ogni passo verso il partito unico. Se da due partiti ne nascono tre, significa semplicemente che vuoi tenerti le mani libere. Deve dire con chiarezza se è disponibile a sciogliere Italia Viva, perchè se non è disponibile non nasce nessun partito”. Calenda nega che il problema sia che Iv vuole contrapporre un altro nome alla sua leadership, ma dice: “Non puoi fare credibilmente un partito con uno che ti avverte che farà il direttore del Riformista un quarto d’ora prima prima che accada”. Dunque “Azione andrà avanti a costruire la casa dei riformisti, dei liberaldemocratici e dei popolari con chi vorrà lavorare seriamente a questo progetto”.
Milano, 12 apr. (askanews) – Per Silvio Berlusconi inizia l’ottavo giorno di ricovero nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale San Raffaele di Milano. Un’altra “notte tranquilla”, trapela dal nosocomio, trascorsa al piano interrato del settore Q1 dove da mercoledì scorso è affidato alle cure dei professori Alberto Zangrillo e Fabio Ciceri per una infezione polmonare complicanza della leucemia cronica di cui è malato da qualche tempo. Nessuna indicazione per ora sulla diffusione di un eventuale bollettino medico.
Nelle ultime 24 ore non c’è stata alcuna comunicazione da parte della struttura sanitaria, che ancora nel giorno di Pasquetta aveva parlato di “progressivo e costante miglioramento” concedendosi un “cauto ottimismo” per la reazione del paziente alle terapie. Ieri è toccato al figlio minore Luigi rassicurare, con l’ormai consueto pollice all’insù, sulle condizioni del padre, all’uscita dall’ospedale dove si era intrattenuto per un paio d’ore. Tutti gli altri, dai figli Marina, Pier Silvio ed Eleonora al fratello Paolo all’amico di sempre, Fedele Confalonieri, sono passati a fargli visita senza rilasciare alcuna dichiarazione ai giornalisti. Chi non è stata mai vista lasciare il San Raffaele in questa settimana di degenza è Marta Fascina che il 30 marzo ha accompagnato Berlusconi per il ricovero.
Roma, 11 apr. (askanews) – Come in tutti i matrimoni quando la discussione si sposta sui soldi le cose sono messe davvero male. Soprattutto quando, fin dall’inizio, è pacifico per entrambe le parti che non è stato un matrimonio d’amore. In effetti, come assicurano, fuori dall’ufficialità, fonti dell’uno e dell’altro partito, quello tra Azione e Italia Viva non ha mai avuto le caratteristiche di un matrimonio d’amore ma di un’unione nata dal “nobile” interesse di radunare i moderati, i liberali, gli europeisti in una casa comune, lontana dal centrodestra ad egemonia meloniana e dal centrosinistra di Elly Schlein sempre più spostato a sinistra.
Ma oggi la tensione tra i due “sposi”, Renzi e Calenda, e le rispettive famiglie è stata così alta da mettere in discussione il percorso verso il partito unico, insieme al sogno e alla sfida di conquistare una percentuale a due cifre alle Europee del 2024. Tutta la giornata è stata un tentativo di ricucire gli strappi che si sono consumati via social e via media.Calenda, dopo i malumori filtrati da Azione, sulla fine della pazienza per i troppi “tatticismi” di Matteo Renzi, ha tentato di ristabilire le priorità e l’orizzonte del progetto politico di cui, dopo il passo indietro dell’ex premier, detiene la leadership in vista del congresso. “Per quanto concerne Azione la prospettiva di un partito dei liberal-democratici aperto e inclusivo resta l’unica utile al paese. Va perseguita seriamente e rapidamente con i soggetti realmente interessati. Polemiche da cortile non ci interessano e non vi prenderemo parte”, ha scritto su Twitter. Ed è lapalissiano notare come il “realmente interessati” contenga tutti i dubbi e le perplessità che si sono diffuse nel partito di Calenda nelle ultime settimane circa le reali intenzioni di Renzi.
Nel frattempo i renziani hanno rispedito al mittente ogni accusa, a cominciare da quella sui tatticismi: “Stiamo aspettando che Calenda convochi il tavolo di lavoro delle regole, stiamo aspettando che Calenda convochi il comitato politico, stiamo aspettando che Calenda spieghi come candidarsi al congresso. I tatticismi sono tutti di Calenda, non di Renzi. Meno male che dal 10 giugno si vota in modo democratico”, ha chiosato il deputato Davide Faraone.E poi la questione più spinosa: i soldi. A metà pomeriggio in una nota del tesoriere di Italia viva Francesco Bonifazi, uno da sempre molto vicino a Renzi, si è puntualizzato come Italia Viva abbia partecipato in “modo paritetico” alle spese di tutte le campagne elettorali, non mancando di osservare che “la scelta di come destinare i soldi è stata presa dal senatore Carlo Calenda che ha optato nella stragrande maggioranza dei casi per affissioni recanti il suo volto e il suo nome”. Una risposta netta a uno dei dubbi circolati dalle parti di Azione e riferiti a mezza bocca da più di un esponente sul fatto che Matteo Renzi non sia veramente convinto di sciogliere Italia Viva dentro il contenitore del partito unico, perdendo così le risorse del 2 per mille. “Italia Viva ha contribuito al momento per oltre 1 milione e 200000 euro. Quanto al futuro 2 per 1000 andrà ovviamente alla struttura legittimata dal congresso democratico”, ha concluso Bonifazi.
Se l’idea di un arretramento di Italia Viva rispetto al partito unico viene bollata da dirigenti del partito di Renzi come una “sciocchezza”, una cosa “strumentale” tutti concordano però sul fatto che la goccia che ha fatto traboccare il vaso nei rapporti tra i due partiti e in quelli – dialettici fin dai tempi in cui il segretario di Azione era ministro del governo del senatore toscano – tra i due leader, Renzi e Calenda, sia stata la questione della direzione del quotidiano Il Riformista, annunciata da Renzi pochi giorni fa. Un fulmine a ciel sereno per Azione dove, a quanto pare, si è diffuso il timore che Renzi intenda, in realtà, organizzare un controcanto continuo alla leadership di Calenda. Difatti Matteo Richetti, deputato di Azione – che solo pochi giorni fa nel dare gli auguri di Pasqua e di compleanno a Calenda parlava di lui come di “un amico speciale, di quelli che non si dicono pronti al sacrificio ma lo fanno” – ha chiesto a Renzi di decidere se voglia fare politica o informazione.C’è, poi, la questione dell’eredità del bacino di elettori moderati, di cui prima interprete è proprio Forza Italia chiamata proprio in questi giorni, per le complicate condizioni di salute del suo fondatore, a ripensare la propria mission. Così la battuta social diretta al Terzo Polo da qualche osservatore malizioso (“smettetela di dividervi tra di voi o finiranno per pensare che siete di sinistra”) mette in luce un altro aspetto della vicenda. Appena sono venute alla luce le tensioni tra Iv e Azione si sono accese le sirene del centrodestra con un effetto a dir poco paradossale: dopo mesi in cui gli elettori moderati, azzurri in testa, sono stati corteggiati dal Terzo Polo e dalle sue “politiche di buon senso” contro “tutti i populismi di destra e di sinistra” oggi sono stati esponenti dei moderati a mandare messaggi a Calenda e a Renzi. “Noi siamo molto simili al Terzo Polo, almeno nei ragionamenti di partenza; ma stiamo vedendo che più si va avanti e più, in un sistema bipolare, un terzo polo sia ininfluente. Io spero che il Terzo Polo scelga di stare con noi e costruire il Paese”, ha detto Pino Bicchielli, vice capogruppo di Noi Moderati,
Come finirà? Intanto, la trincea più interessata alla pace tra Calenda e Renzi è quella europea dove i due deputati del Terzo Polo sono già dentro il gruppo macroniano di Renew Europe. sia Nicola Danti, vice presidente di Renew, che Giosi Ferrandino spingono per riprendere il cammino unitario. Pena, l’irrilevanza.
Roma, 11 apr. (askanews) – La Commissione Affari costituzionali del Senato, convocata alle 18, tra le altre cose, per l’esame dei pareri sugli emendamenti al Dl Cutro, ha terminato la riunione esaminando il Dl Ucraina. La stessa Commissione si è aggiornata domani mattina alle 9 per iniziare l’esame dei pareri e degli emendamenti al Dl Cutro, interrotto la scorsa settimana per le festività pasquali. Nel governo, a quanto si apprende, è stata raggiunta l’intesa sui pareri e su una serie di emendamenti governativi al Dl Cutro che verranno depositati con tutta probabilità direttamente domani mattina.