Roma, 7 apr. (askanews) – Procedono nel rispetto degli impegni presi dal governo le operazioni di ricollocamento dei sopravvissuti del naufragio avvenuto a Cutro, in provincia di Crotone, nella notte tra il 25 e il 26 febbraio. E’ quanto si legge in una nota di palazzo Chigi in cui si sottolinea che in base alle informazioni raccolte dal ministero dell’Interno, sono 76 i richiedenti protezione internazionale: 18 l’hanno chiesta all’Italia (15 di nazionalità pakistana, 2 di nazionalità afghana e 1 di nazionalità iraniana) e sono attualmente ospitati presso centri del Sistema Accoglienza e Integrazione (SAI); 5 minori stranieri non accompagnati sono collocati in strutture per minori.
53 richiedenti protezione internazionale in paesi diversi dall’Italia (49 afghani, 2 siriani, 1 iraniano, 1 somalo) hanno aderito al programma di ricollocazione volontaria, di questi 53, 14 si sono allontanati volontariamente. La posizione di altre 39 persone è stata esaminata dalle autorità tedesche, che hanno ammesso al programma di ricollocamento 33 persone (29 afghani, 2 siriani, 1 somalo, 1 iraniano), 32 delle quali sono partite per la Germania lo scorso 31 marzo, mentre una persona di nazionalità afghana partirà successivamente perché necessita di ulteriori cure mediche. Una ha rifiutato il trasferimento in Germania in quanto intende ricongiungersi con una parente stretta in Irlanda. Dopo l’incontro a Palazzo Chigi della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, con i sopravvissuti e i familiari delle vittime, le richieste sono state esaminate, portate all’attenzione delle istituzioni e dei partner europei, e gli impegni presi dal governo – si sottolinea nella nota – sono stati rispettati.
Milano, 7 apr. (askanews) – Silvio Berlusconi “sta meglio di prima. Sta meglio, sta meglio”. Lo ha assicurato il presidente di Mediaset, Fedele Confalonieri, al termine della visita lampo (una ventina di minuti circa) all’ospedale San Raffaele di Milano dove il leader di Forza Italia è ricoverato in terapia intensiva per un’infezione polmonare. “Mi hanno detto che sta bene”, ha precisato ancora Confalonieri sottolinenando di aver scambiato “una battuta” con Berlusconi che al momento della visita “stava riposando”. Alla domanda se sia ottimista, il presidente di Mediaset ha replicato con un secco “sì”, senza aggiungere altro.
Roma, 7 apr. (askanews) – Il Partito democratico ha la nuova segreteria. Ad annunciarlo nel corso di una diretta Instagram è stata la segretaria, Elly Schlein: “Questa squadra che abbiamo composto – ha spiegato – penso sia un giusto mix tra rinnovamento, apertura e solidità, competenze. A partire dalle competenze interne, allargando poi ai mondi esterni. Ci aspetta un grande lavoro”.
La coordinatrice della segreteria Pd sarà Marta Bonafoni, ex capogruppo della Lista Zingaretti alla Regione Lazio, che avrà anche la delega al terzo settore e all’associazionismo. A seguire le altre cariche assegnate oggi. Alessandro Alfieri(Riforme e Pnrr), Davide Baruffi (Enti Locali), Stefania Bonaldi (Pubblica amministrazione, professioni e innovazione), Annalisa Corrado (Conversione ecologica, clima, green economy e Agenda 2030), Alfredo D’Attorre (Università), Marco Furfaro (Responsabile iniziative politiche, contrasto alle diseguaglianze, welfare), Maria Cecilia Guerra (Lavoro), Camilla Laureti (Politiche agricole), Marwa Mahmoud (Partecipazione e formazione politica), Pierfrancesco Majorino (Politiche migratorie e Diritto alla Casa), Irene Manzi (Scuola, educazione dell’infanzia, istruzione, povertà educativa), Antonio Misiani (Economia, finanze, imprese e infrastrutture), Giuseppe Provenzano (Esteri, Europa, cooperazione internazionale), Vincenza Rando (Contrasto alle mafie, legalità e trasparenza), Sandro Ruotolo (Informazione, cultura, culture e memoria), Marco Sarracino (Coesione territoriale, Sud e aree interne), Marina Sereni (Salute e sanità), Debora Serracchiani (Giustizia), Igor Taruffi (Responsabile Organizzazione), Alessandro Zan (Diritti).
Accanto a questi membri, siederanno di diritto nella segreteria il coordinatore dei sindaci e il coordinatore dei segretari regionali. Inoltre, saranno invitati permanenti alla segreteria sia la portavoce della conferenza delle democratiche, sia chi rappresenta i giovani democratici. Inoltre verranno costruiti una serie di dipartimenti tematici che sosterranno il lavoro della segreteria con responsabilità specifiche, tra cui: Dipartimento delle politiche per lo sport (Mauro Berruto), Dipartimento Transizione digitale, scienza aperta e big data (Annarosa Pesole), Dipartimento Contro ogni barriera, per l’inclusione (Iacopo Melio). Infine: Giovanni Gaspare Righi sarà capo segreteria di Elly Schlein, Flavio Alivernini sarà portavoce della segretaria responsabile comunicazione del Partito democratico.
Roma, 7 apr. (askanews) – “Questa squadra che abbiamo composto penso sia un giusto mix tra rinnovamento, apertura e solidità, competenze. A partire dalle competenze interne, allargando poi ai mondi esterni. Ci aspetta un grande lavoro”. Lo ha detto la segretaria Pd Elly Schlein durante una diretta Instagram.
La nuova segreteria sarà composta da: Alessandro Alfieri(Riforme e Pnrr), Davide Baruffi(Enti Locali), Marta Bonafoni (Coordinatrice della segreteria, terzo settore e associazionismo), Stefania Bonaldi (Pubblica amministrazione, professioni e innovazione), Annalisa Corrado(Conversione ecologica, clima, green economy e Agenda 2030), Alfredo D’Attorre (Università, Marco Furfaro-Responsabile iniziative politiche, contrasto alle diseguaglianze, welfare), Maria Cecilia Guerra (Lavoro), Camilla Laureti (Politiche agricole), Marwa Mahmoud (Partecipazione e formazione politica), Pierfrancesco Majorino (Politiche migratorie e Diritto alla Casa) Irene Manzi (Scuola, educazione dell’infanzia, istruzione, povertà educativa), Antonio Misiani (Economia, finanze, imprese e infrastrutture), Giuseppe Provenzano (Esteri, Europa, cooperazione internazionale) Vincenza Rando: Contrasto alle mafie, legalità e trasparenza), Sandro Ruotolo (Informazione, cultura, culture e memoria), Marco Sarracino (Coesione territoriale, Sud e aree interne), Marina Sereni (Salute e sanità), Debora Serracchiani (Giustizia), Igor Taruffi (Responsabile Organizzazione), Alessandro Zan (Diritti). Accanto a questi membri, siederanno di diritto nella segreteria il coordinatore dei sindaci e il coordinatore dei segretari regionali. Inoltre, saranno invitati permanenti alla segreteria sia la portavoce della conferenza delle democratiche, sia chi rappresenta i giovani democratici.
Inoltre verranno costruiti una serie di dipartimenti tematici che sosterranno il lavoro della segreteria con responsabilità specifiche, tra cui: Dipartimento delle politiche per lo sport (Mauro Berruto), Dipartimento Transizione digitale, scienza aperta e big data (Annarosa Pesole), Dipartimento Contro ogni barriera, per l’inclusione (Iacopo Melio). Infine: Giovanni Gaspare Righi sarà capo segreteria di Elly Schlein, Flavio Alivernini sarà portavoce della segretaria responsabile comunicazione del Partito democratico.
Roma, 7 apr. (askanews) – Ha trascorso una nottata tranquilla Silvio Berlusconi, ricoverato da mercoledì 5 aprile nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale San Raffaele per un’infezione polmonare che lo ha colpito come conseguenza della leucemia cronica di cui soffre da tempo.
Secondo quanto riferito dal ministro degli Esteri, Antonio Tajani, “ha riposato bene” e “sta reagendo bene alle cure”. Oggi sono attesi nuovi accertamenti clinici, mentre per ora non è previsto nessun bollettino medico. Davanti all’ospedale San Raffaele, oltre a fotografi e telecamere, c’è un fan arrivato apposta dalla provincia di Lecce per manifestare solidarietà e vicinanza a Silvio. Non è invece ancora arrivato nessun familiare, collega di partito o rappresentante del Governo.
Roma, 7 apr. (askanews) – “Ho parlato poco fa con il professor Zangrillo e mi ha detto che (Silvio Berlusconi) ha riposato bene, è sottoposto a cure intensive e sta reagendo positivamente alle cure e questo ci fa ben sperare. È un leone, è anche fisicamente forte Berlusconi, nonostante i problemi che ha avuto. Vogliamo essere ottimisti”. Lo ha detto il ministro degli Esteri e vice presidente del Consiglio, Antonio Tajani, collegato telefonicamente con Agorà su Rai Tre.
“La voce era squillante e forte come al solito, ci ha incoraggiati tutti e ha parlato con i dirigenti di Forza Italia”, ha aggiunto Tajani, vice presidente di Forza Italia, “Poi durante il Consiglio dei Ministri ha chiamato (Giorgia) Meloni e (Matteo) Salvini, ha parlato con loro: tanto che il premier è uscita dalla riunione e ho continuato a presiedere io il Consiglio dei Ministri. Ha parlato a lungo con lui ed è tornata dicendo che aveva parlato con lui e ci salutava tutti. Poi ha chiamato Salvini e si è soffermato a parlare con lui”. “Bene quindi da questo punto di vista, segue tutto quello che accade e ci dà indicazioni”, ha rivelato il capo della diplomazia italiana, “Noi stiamo lavorando in maniera seria e questa mattina faremo già una riunione per organizzare la manifestazione nazionale che faremo il 5 e 6 maggio a Milano. L’attività organizzativa, la campagna elettorale per le amministrative continuano: siamo abituati un po’ alla speculazione di qualche giornale che non ci vuole bene, ma stiamo tutti lavorando e seguendo con amicizia e affetto il percorso della malattia. Le notizie che ho questa mattina sono positive, perchè se reagisce positivamente alla cura intensiva che stanno facendo vuol dire che le cose vanno nella giusta direzione. Io mi auguro che possa guarire il prima possibile”.
Roma, 6 apr. (askanews) – Il decreto sulla pubblica amministrazione approvato oggi dal Consiglio dei ministri prevede, tra l’altro, assunzioni per le forze di sicurezza. Due terzi del nuovo organico, dunque oltre 2100 assunzioni su 3150, riguardano l’Arma dei carabinieri, la guardia di finanza, i vigili del fuoco, la polizia di Stato, le Capitanerie di Porto e la Guardia Costiera. Lo riferiscono fonti di governo, che sottolineano come questo sia “un segnale concreto per i cittadini e per i servitori dello Stato che ogni giorno assicurano il controllo del territorio”.
Le assunzioni nel settore delle Forze dell’ordine – si precisa – sono finanziate attraverso l’ultima legge di Bilancio con i fondi previsti per la sicurezza. Le risorse per le assunzioni nelle Amministrazioni centrali sono previste dal comma 607 Legge di Bilancio del governo Draghi. Nel decreto è previsto anche un aumento del compenso fino al 30% per i ricercatori che vincono finanziamenti di ricerca, come ad esempio i progetti Gant Horizon e Marie Curie. La norma – sottolineano sempre le stesse fonti di governo – è pensata “per incentivare i dottori di ricerca a rimanere in Italia e, allo stesso tempo, per attrarne di nuovi dall’estero”. Ad oggi i ricercatori vincitori di Gant possono decidere di svolgere il proprio progetto di ricerca altrove, lasciando il proprio istituto di provenienza e portando con sé la dote finanziaria. “L’introduzione della norma è un incentivo a restare in Italia e a richiamare ricercatori dall’estero”, si osserva. “Il Cdm di oggi, con un altro decreto, si è occupato di altre materie molto importanti, oltre 2000 nuovi uomini nel personale della polizia, guardia costiera e vigili del fuoco per rafforzare la sicurezza dei cittadini. E poi provvedimenti per aumentare gli incentivi che portano i ricercatori che sono scappati all’estero a rientrare in Italia, perché noi vogliamo che gli italiani abbiano la possibilità di trovare qui le condizioni migliori per lavorare”, ha sottolineato la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in un video su Facebook al termine del Consiglio dei ministri.
Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha espresso grande soddisfazione per le assunzioni di personale delle Forze di polizia e del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco previste dal decreto-legge approvato questa sera dal Consiglio dei Ministri. “È un segnale di forte attenzione da parte del Governo verso i comparti della sicurezza e del soccorso pubblico” ha dichiarato il titolare del Viminale sottolineando che “è intenzione dell’Esecutivo continuare ad investire per potenziare la funzionalità di questi importanti settori fornendo risposte concrete alle legittime aspettative di tutti coloro che quotidianamente operano con grande sacrificio e professionalità al servizio dei cittadini”.
Roma, 6 apr. (askanews) – Verrà annunciata domani la nuova segreteria Pd, salvo intoppi dell’ultima ora. L’assetto dovrebbe ormai essere pronto, la segretaria Elly Schlein continua a lavorarci in queste ore ma lo schema sembra a questo punto definito, secondo quanto riferiscono diverse fonti Pd sia di maggioranza che di minoranza. Sembra confermato che non ci saranno vice-segretari, nonostante le pressioni di Stefano Bonaccini per averne uno. Verrà nominato un coordinatore della segreteria e probabilmente toccherà l’incarico toccherà a Marco Furfaro.
L’organizzazione potrebbe andare a Gaspare Righi, fedelissimo della Schlein, mentre Marco Sarraccino dovrebbe avere la delega al sud. Previsto anche l’ingresso di Marta Bonafoni, mentre Rossella Muroni ha fatto sapere di non essere disponibile. Per Giuseppe Provenzano dovrebbe esserci l’incarico agli esteri e Articolo 1 sarà rappresentato da Alfredo D’Attorre o da Cecilia Guerra, che sembra essere in vantaggio rispetto al collega. Ci sarà anche Alessandro Zan, che si occuperà di diritti. Dovrebbe essere confermato all’economia Antonio Misiani e potrebbe entrare Sandro Ruotolo. Per la minoranza è sicuro Davide Baruffi, fedelissimo di Bonaccini che avrà gli enti locali, mentre Alessandro Alfieri dovrebbe ottenere la delega a riforme e Pnrr e Debora Serracchiani alla giustizia. Ai bonacciniani dovrebbero toccare altri due posti, ma è incerto a questo punto il ruolo di Simona Bonafè, che potrebbe restare vice-capogruppo alla Camera con la promozione a “vicaria”. Da valutare anche se l’area degli “ulivisti”, i sostenitori di Bonaccini che si sono smarcati dalle proteste sui capigruppo, sarà rappresentata da Pina Picierno o da altri nomi.
Milano, 6 apr. (askanews) – Silvio Berlusconi “Sta riposando. Siamo più sollevati, c’è un miglioramento. Siamo fiduciosi”, lo ha detto Paolo Berlusconi ai giornalisti davanti all’ospedale San Raffaele dove è ricoverato suo fratello, il leader di Forza Italia. Berlusconi è ricoverato da mercoledì nel reparto di terapia intensiva all’ospedale San Raffaele di Milano dove è arrivato per affaticamento respiratorio. Ha iniziato da ieri un ciclo di chemioterapia per curare la leucemia eosinofila che gli è stata diagnosticata. Il primo bollettino medico firmato dal professor Alberto Zangrillo e dal professor Fabio Ciceri ha specificato la diagnosi di “leucemia mielocitica cronica” e “infezione polmonare”, spiegando che “la strategia terapeutica prevede la cura dell’infezione polmonare, un trattamento specialistico citoriduttivo” e “il ripristino delle condizioni cliniche preesitenti”.
“Siamo veramente consapevoli che è curato nel migliore dei modi. Questo ci da la garanzia che è trattato molto bene”, ha aggiunto Paolo Berlusconi, concludendo: “Quindi siamo fiduciosi che anche questa volta mio fratello uscirà più forte di prima”.
Roma, 6 apr. (askanews) – Rinchiusi in attesa di essere rimpatriati e nel frattempo ‘impasticcati’ con psicofarmaci, in strutture di “detenzione” che diventano “non luoghi” sospesi nel tempo, “peggiori delle carceri”, “gabbie” dove i diritti umani sono “calpestati” con la sedazione che funge da “strumento” di controllo. E’ con queste parole che gli autori di un’inchiesta con dati inediti di Altreconomia sull’uso degli psicofarmaci nei Cpr descrivono, in una conferenza stampa alla Camera dei deputati, le strutture di cui oggi si vorrebbe dotare ogni Regione italiana. Una conferenza stampa voluta dalla senatrice di Avs Ilaria Cucchi e dal segretario di +Europa Riccardo Magi, entrambi sostenitori della necessità che i Cpr vengano invece “chiusi”.
“Nel 2022 sono transitate circa 6mila persone per un tempo di permanenza che va dai 15 giorni ad oltre due mesi – ha ricordato Luca Rondi – sono giorni tutti uguali, non sono previste attività e un operatore che abbiamo intervistato ci ha raccontato che gli psicofarmaci sono lo strumento per stordire le persone: mangiano meno, fanno meno casino e pretendono meno i loro diritti, e ha aggiunto che all’ente gestore costa di meno lo psicofarmaco che il cibo”. L’inchiesta ha proprio cercato di quantificare le spese in farmaci e capire cosa venisse somministrato ai “detenuti” nei Cpr. Persone che, ha sottolineato Ilaria Cucchi, “vengono tenute come animali senza aver commesso alcun reato” con l’unica ‘colpa’ di essere fuggiti “da guerre e fame” per trovare “disinteresse, violazione di diritti e la morte”, come Wissem Ben Abdel Latif, 26 anni, arrivato dal Cpr di Ponte Galeria e deceduto all’ospedale San Camillo di Roma su cui “c’è un’inchiesta aperta. Indagati sono medici e infermieri ma non si guarda da dove lui sia partito per arrivare lì”.
Dai dati delle Asl e delle prefetture (ottenuti solo “in parte” a causa della “scarsa trasparenza”) e dal confronto con quelli ottenuti “da un servizio dell’Asl di Vercelli che si occupa di una popolazione sovrapponibile”, emerge che la “percentuale di spese in psicofarmaci al Corelli di Milano è 160 volte più alta, a Roma la spesa è 127,5 volte più alta, al ‘Brunelleschi’ di Torino 110, a Caltanissetta 30 volte e a Macomer 25 volte più alta”. Dunque una “spesa elevatissima” a fronte della assenza nei Cpr di personale specializzato sanitario ‘sostituito’ da “personale assunto dagli enti gestori il cui ruolo di monitoraggio è spesso carente se non assente”. Ma quali e quanti psicofarmaci vengono somministrati? L’inchiesta ha rilevato un’elevata quantità di farmaci per gravi disturbi di ansia e insonnia: a Roma in 3 anni sono state acquistate 3.400 compresse di Tavor su un totale di 2.800 persone passate dal centro e poi c’è il Tranquirit e il Valium. Stessa situazione negli altri Cpr. A Torino la spesa in Rivotril, dal 2017 al 2019, è di 3.348 euro, quasi il 15% del totale (22.128 euro); a Caltanissetta tra il 2021 e il 2022 sono state acquistate 21.300 compresse di Rivotril a fronte di 574 persone, “mediamente 37 pastiglie a testa”.
A questi si aggiungono gli antipsicotici e antiepilettici e altri farmaci, antidolorifici e gastroprotettori che danno la misura del “malessere” in questi centri. A Roma, a Ponte Galeria, sono state acquistate 154.500 pastiglie di buscopan, una media di 36 pastiglie a testa, un ciclo normale il massimo è 15″. Incrociando i dati delle prefetture e delle Asl, ha aggiunto Lorenzo Figoni, è venuto fuori che a Milano, a fronte di acquisti ingenti di psicofarmaci, in più di un anno, da ottobre 2021 a dicembre 2022, le visite psichiatriche effettuate nel Cpr erano state solo 8.
L’inchiesta evidenzia in modo efficace che se da una parte il trattenimento deve avvenire solo a seguito di un certificato di idoneità alla vita in comunità, l’uso sproporzionato di psicofarmaci e le patologie psichiatriche che sottendono contrastano con un profilo idoneo ad essere trattenuto nei centri. “La nostra è solo l’ultima inchiesta che denuncia le criticità di questi centri in cui l’abuso degli psicofarmaci è solo uno degli aspetti. Oltre 30 persone hanno trovato la morte negli ultimi 25 anni nei Cpr e ad altrettante hanno rovinato la vita”. Figoni ha messo in guardia dai Sindaci che pensano di aprire dei Cpr sostenendo che sarebbero “diversi” come ha fatto il “Sindaco Sala a Milano: quello che è emerso è che non è così, non sono diversi e fa paura pensare che ci siano ragionamenti simili da parte di altri sindaci, come a Firenze” perché i Cpr sono “strutture incompatibili con il rispetto dei diritti umani”. Dal 2016 ad oggi per i Centri per il rimpatrio sono transitate oltre 35.600 persone. Un sistema, ha sottolineato Rondi, su cui il governo vuole continuare ad investire con 42,5 milioni di euro per ampliare entro il 2025 la rete dei nove Cpr già attivi con l’obiettivo di realizzarne almeno uno per Regione mentre il dl Cutro attualmente all’esame del Senato sono previste procedure semplificate per la costruzione di queste strutture.